Piano di Formazione/Ricerca rivolto al personale della Scuola impegnato nell integrazione scolastica degli alunni disabili

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1 MINISTERO ISTRUZIONE, UNIVERSITA, RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA SICILIA Ufficio VII Piano di Formazione/Ricerca rivolto al personale della Scuola impegnato nell integrazione scolastica degli alunni disabili A cura di C.Maurizio GENTILE Psicologo, Psicoterapeuta Referente Regionale Disabilità M.I.U.R. -Uff. Scol. Reg. Sicilia

2 Piano di Formazione/Ricerca Parte dalla convinzione che L'inserimento scolastico degli alunni disabili può tradursi in effettiva integrazione solo a condizione che si realizzino una serie di trasformazioni che riguardano I PROCESSI DI INSEGNAMENTO/ APPRENDIMENTO

3 Prendersi cura ( TO CARE ) Riconoscimento della persona come insieme complesso e integrato caratterizzato da bisogni molteplici e diversificati Strutturare l ambiente scolastico in modo ecosistemico, come luogo di relazioni il cui equilibrio produce salute, benessere e apprendimento Di fronte alla sofferenza, nessuno ha il diritto di voltare la faccia e di non vedere. Di fronte all ingiustizia, non si può guardare altrove. Quando qualcuno soffre, non sei tu che vieni al primo posto, ma è quella persona (Elie Wiesel) BISOGNI DI Apprendimento Socializzazione Relazione affettiva Gioco Globalità dei linguaggi Crescita cognitiva.

4 Sul piano più squisitamente didattico, la Scuola inclusiva si configura come un vero e proprio LABORATORIO SPERIMENTALE Coinvolgente e personalizzante (rispetto dello studente nella sua unicità) Che utilizza le nuove tecnologie per creare ambienti cooperativi in rete Che fa uso quotidiano dell aiuto reciproco (cooperative learning e peer education Che sa adattarsi continuamente a nuove situazioni

5 Una formazione dei docenti impegnati nell integrazione, rispettosa della Cultura Locale Organizzativa specifica, deve articolarsi su un insieme integrato di conoscenze e competenze AFFETTIVO- RELAZIONALI METODOLOGICO- DIDATTICHE E TECNOLOGICHE

6 Che fare? APPROCCIO GLOBALE E DI SISTEMA PER FAVORIRE L INTEGRAZIONE DEGLI ALLIEVI DISABILI Il Modello organizzativo messo a punto dall USR-Sicilia Un modello di rete ed ecosistemico

7 60 CTRH IN SICILIA ME TP PA AG 9 CL 4 EN 2 9 CT 4 5 RG SR

8 Acquisto attrezzature per allievi disabili Scuole Distretto COMPITI CTRH Fondi Stato ex Legge 104/92 Formazione personale Docente e ATA Sperimentazione metodologico-didattica Costruire/Diffondere cultura dell integrazione Favorire l accoglienza dei Bisogni Educativi Speciali delle persone disabili e delle loro famiglie Promuovere e diffondere buone prassi per l integrazione socio-scolastica delle persone disabili

9 PIANO DI FORMAZIONE/RICERCA REGIONALE Il presente Piano è rivolto al personale docente dei diversi ordini di scuola provenienti da differenti contesti ambientali e geografici siciliani

10 FINALITA Promuovere la creazione di ambienti di apprendimento accoglienti atti a facilitare i processi d'integrazione (auto - eco) degli studenti, ed in particolare di quelli disabili, modificando la gestione della didattica all'interno della classe

11

12 ARTICOLAZIONE OPERATIVA DEL PIANO DI FORMAZIONE REGIONALE Livello Regionale Livello Provinciale Livello territoriale/ Distrettuale N 3 Seminari interprovinciali (Costruzione di uno sfondo integratore comune e presentazione del Piano regionale) di 6 h ciascuno rivolti ai Dirigenti delle Scuole di ogni ordine e grado : Sicilia Orientale (Catania, Messina, Siracusa); Sicilia Centrale (Enna, Caltanissetta,Ragusa ) Sicilia Occidentale (Palermo, Agrigento, Trapani) N. 2 seminari rivolti ai componenti dei Comitati tecnico-scientifici dei CTRH (da finanziare con i fondi del GLIP) N 1 Seminario di apertura Provinciale (4 h) N 1 Seminario di valutazione finale Provinciale (4h) Gli Uffici di ambito territoriale per il tramite dei GLIP e dei GRH si assumeranno il compito del coordinamento operativo delle azioni. N 1 corso di formazione/ ricerca per le scuole in rete afferenti a ciascun CTRH distrettuale (8 incontri di 3h ciascuno per un totale di 24 h) TOT. Docenti coinvolti 3600

13 PER SAPERNE DI PIÙ I corsi saranno indirizzati prevalentemente a Docenti curricolari nelle cui classi sono inseriti alunni disabili individuati ai sensi dell art 3 commi 1 e/o 3 della Legge 104/92 Ciascun CTRH, in autonomia, costituirà un team di conduzione del corso che sarà realizzato con fondi regionali assegnati per la formazione in materia di integrazione scolastica I CTRH si raccorderanno, a livello provinciale, con i GLIP e con i GRH operanti in ciascun Ufficio di Ambito territoriale I 60 Docenti appartenenti ai diversi ordini di Scuola saranno distribuiti nei gruppi di lavoro proporzionalmente Il percorso prevede la dimensione tutoriale di accompagnamento nell impianto processuale della Formazione/ Ricerca

14 I contenuti e il target del corso potranno variare in base a specifiche esigenze del contesto territoriale Il modello ICF e l integrazione in classe Gli ambiti tematici da privilegiare, tuttavia, possono riguardare Didattica metacognitiva e integrazione Tecniche cooperative e gestione dell integrazione nel gruppo-classe La definizione e il monitoraggio dei Piani educativo-didattici personalizzati

15 . e ancora Strumenti operativi e tecnologie didattiche per favorire l integrazione di alunni in particolare situazione di gravità; L orientamento degli alunni disabili; Aspetti giuridico-normativi e implicazioni organizzativo-didattiche; L educazione all affettività e alla sessualità

16 IL MODELLO METODOLOGICO PROCEDURALE SARÀ UGUALE PER TUTTI I CORSI Avrà un impianto che privilegerà Gli aspetti esperienziali (lavori in piccolo gruppo condotti da un esperto qualificato) Gli aspetti operativo didattici (acquisizione di tecniche specifiche per la conduzione del gruppo-classe ove è presente un allievo disabile).

17 I CONCETTI ORGANIZZATORI DEL PERCORSO DI FORMAZIONE/RICERCA ALL INTERNO DEL PICCOLO ATTRAVERSO GRUPPO DI LAVORO IL CONFRONTO TRA LE DIVERSE ESPERIENZE L INTEGRAZIONE DELLE COMPETENZE LA RIFLESSIONE SUL MATERIALE DI STUDIO IL MODELLO OPERATIVO DI R-A, SOTTESO ALL ORGANIZZAZIONE STESSA DEL PERCORSO FORMATIVO ALL INTERNO DELLA SCUOLA COSA LA PROCESSUALITA DELLA RICERCA-AZIONE I PROCESSI DI INTEGRAZIONE ALL INTERNO DEL PICCOLO GRUPPO DI LAVORO COSA LE AZIONI POSTE IN ESSERE DAI DOCENTI COINVOLTI NEL PERCORSO DI FORMAZIONE/RICERCA

18 LA MODULARITA COMPLESSIVA DEL PERCORSO FORMATIVO INCONTRI ASSEMBLEARI INCONTRO VALUTAZIONE FINALE

19 L Uff. VII dell USR fornirà un supporto tecnicoscientifico per le azioni di progettazione, monitoraggio e valutazione Quanti/Qualitativa

20 Monitoraggio e Valutazione la fase di monitoraggio è finalizzata ad accrescere le possibilità di successo della Formazione/Ricerca, cogliendo prontamente le criticità e identificando possibili soluzioni; la fase di valutazione si pone l obiettivo di individuare i punti di forza e di debolezza della Formazione/Ricerca onde consentire di raccogliere tutti i dati utili per stabilire gli esiti dell attività formativa e ri-organizzare per il futuro interventi migliorativi. 20

21 L azione di monitoraggio/valutazione si svilupperà su due assi: 1- Governance del progetto per verificare gli aspetti organizzativi e gestionali 1.1. Scheda di rilevazione dati quantitativi 2- Aspetti ed elementi riguardanti la sfera formativa: 2.1 Schede di rilevamento dei dati qualitativi relativamente a: aspettative dei partecipanti gradimento della didattica da parte dei corsisti efficacia della attività formativa rispetto agli obiettivi stabiliti coinvolgimento dei partecipanti valutazione di gradimento finale valutazione dell'apprendimento finale valutazione della trasferibilità degli apprendimenti nei contesti - classe 21

22 Modalità di raccordo Il referente regionale per l azione di monitoraggio/valutazione del Piano di Formazione/Ricerca invierà periodicamente, tramite posta elettronica, gli strumenti di monitoraggio/valutazione (di tipo quantitativo e di tipo qualitativo) alle scuole sedi dei CTRH. Per favorire la comunicazione, gli stessi verranno pubblicati sul sito: Il referente del monitoraggio/valutazione, appositamente individuato all interno dei singoli CTRH, coordinerà le azioni di monitoraggio/valutazione del corso di formazione/ricerca (utilizzando gli strumenti di valutazione ricevuti dal referente regionale) e invierà i dati sintetici al seguente indirizzo monitoraggio.ctrh.sicilia@gmail.com 22

23 ATTIVITA FASE 1: a)appropriazione, discussione e riarticolazione territoriale della bozzaprogettuale USR; b) inquadramento del modello teoricometodologico,organizzativo ed operativo di riferimento: FASE 2: Creazione sfondo integratore regionale (5 incontri interprovinciali/regionali) FASE 3: Avvio attività a livello provinciale (1 incontro iniziale,1 incontro finale di verifica/valutazione) FASE 4: Avvio e sviluppo attività di formazione-ricerca all interno dei CTRH FASE 5: Monitoraggio,Raccolta Buone pratiche e costituzione Banca-dati da socializzare attraverso il sito USR SVILUPPO CRONO PROCESSUALE Marzo 2013 Marzo2013 Giugno 2014 Maggio 2013/Maggio 2014 Ottobre 2013/ Maggio 2014 Ottobre2013/ Giugno 2014

24 Per non-concludere, un pensiero forte di E. Morin che ci guiderà nel prosieguo del nostro lavoro a favore delle persone con Bisogni Educativi Speciali: Il senso che, infine, attribuisco all Etica, è : resistenza alla crudeltà del mondo e alla barbarie umana. ( ) La resistenza alla barbarie umana è la resistenza all ignobile crudeltà di sapiens e alla parte oscura di demens. E sapiens che ha sterminato i neandertalensi che vivevano in Europa. E lo stesso sapiens che ha sterminato gli indiani d America, gli aborigeni d Australia, che ha creato la schiavitù e i bagni penali, Auschwitz e i gulag. La barbarie umana non ha smesso di dilagare e non è diminuita( ) La barbarie umana non ha smesso di dilagare e non è diminuita( )

25 La barbarie umana è inclusa nel cuore stesso delle nostre civiltà, nelle relazioni di dominio e di sfruttamento, di umiliazione e di disprezzo. La barbarie fermenta in ognuno di noi:la nostra barbarie interiore ci autogiustifica continuamente e ci fa mentire a noi stessi ( ) La resistenza alla barbarie umana è la resistenza alla trionfante malvagità, all indifferenza, alla fatica ( ) La resistenza alla crudeltà del mondo e la resistenza alla barbarie umana sono i due volti dell Etica. La sua domanda principale è di non essere crudeli e di non essere barbari. Ci chiama alla tolleranza, alla compassione,alla mansuetudine, alla misericordia

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