La valutazione dei bambini di età inferiore a 36 mesi
|
|
- Silvio Grilli
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 La febbre nei neonati e nei bambini piccoli JENNIFER L. HAMILTON, SONY P. JOHN Drexler University College of Medicine, Philadelphia, Pennsylvania, USA Nei bambini di età inferiore a 36 mesi le malattie febbrili sono frequenti e possono associarsi a gravi conseguenze cliniche. In seguito alla diffusione delle vaccinazioni contro le infezioni da Streptococcus pneumoniae ed Haemophilus influenzae di tipo b, l epidemiologia delle infezioni batteriche responsabili di febbre in questo gruppo di età è cambiata. Mentre nei neonati viene ancora consigliata un estesa valutazione diagnostica, nei bambini più grandi con febbre ma senza altre indicazioni la radiografia del torace e la rachicentesi non vengono più consigliate. In conseguenza dell aumento dell incidenza delle infezioni delle vie urinarie nei bambini, nei casi di febbre di origine imprecisata l esame delle urine riveste un importante ruolo diagnostico. I segni indicanti una grave infezione batterica comprendono cianosi, segni di insufficienza del circolo periferico, eruzioni cutanee di tipo petecchiale, pianto inconsolabile. Alcuni studi hanno dimostrato che anche i timori da parte del medico o dei genitori possono essere considerati indicatori di gravità della malattia. L esecuzione tempestiva di esami per l influenza e per altre malattie virali riduce la necessità di ricorrere in seguito a valutazioni diagnostiche maggiormente invasive. Quando si sospetta una grave infezione batterica in un neonato o in un bambino piccolo è indicato procedere al ricovero del paziente in ospedale ed alla somministrazione di antibiotici. Gli antibiotici consigliati per un trattamento empirico comprendono: per i neonati, ampicillina e gentamicina; per i bambini più piccoli ceftriaxone e cefotaxime; per i bambini più grandi cefixime, amoxicillina o azitromicina. (Am Fam Physician. 2013: 87 (4): Copyright 2013 American Academy of Family Physicians). La valutazione dei bambini di età inferiore a 36 mesi con febbre è sempre stata impegnativa per il medico. Quest ultimo, infatti, deve essere certo che i bambini con gravi infezioni batteriche ricevano una diagnosi ed un trattamento appropriati, e deve nel contempo ridurre al minimo i rischi derivanti da esami invasivi, ricoveri in ospedale, somministrazione di antibiotici. L epidemiologia delle malattie febbrili nei bambini si è notevolmente modificata in seguito all introduzione di diversi vaccini rivolti ai pazienti di questo ambito di età, nonché della somministrazione profilattica di antibiotici durante il parto. Questi cambiamenti hanno messo in dubbio la validità delle linee-guida che venivano utilizzate in passato. 1-3 Il presente articolo si focalizza su bambini con febbre e di età inferiore a 36 mesi, precedentemente sani. I bambini con condizioni patologiche preesistenti (es. prematurità, difetti immunitari) devono essere valutati caso per caso. Epidemiologia Gli studi condotti su neonati e bambini piccoli con febbre hanno documentato una drammatica diminuzione dell incidenza delle infezioni da Streptococcus pneumoniae e da Haemophilus influenzae di tipo b (Hib), attribuibile alla diffusione delle vaccinazioni contro le infezioni da tali microorganismi. A partire dagli anni 90 del secolo scorso, i tassi di infezioni invasive da Hib, compresa la meningite, sono diminuiti di più del 99% nei bambini di età pari o inferiore a 5 anni. 4 Tra il 1998 ed il 2005 le infezioni pneumococciche invasive dei bambini sono diminuite del 77%; 5 si ritiene che la diminuzione sarà ancora maggiore in seguito all uso del vaccino anti-pneumococcico coniugato 13-valente. 5 I tassi delle infezioni invasive da Hib o da S. pneumoniae sono diminuiti anche tra i bambini parzialmente vaccinati o non-vaccinati, 6 probabilmente grazie ad una immunità di branco. Le infezioni delle vie urinarie sono le più comuni fonti di gravi infezioni battericche nei bambini di età inferiore a 3 mesi; l Escherichia coli e le speci di Klebsiella rappresentano le eziologie più comuni Secondo una serie di casi clinici la polmonite rappresenta la più comune infezione batterica grave tra i bambini di età compresa tra 3 e 36 mesi, seguita, in ordine di incidenza, dalle infezioni delle vie urinarie. 12 Uno studio di grosse dimensioni ha descritto un notevole aumento dei tassi di ricovero in ospedale per infezioni delle vie urinarie (comprese la pielonefrite e la urosepsi) nei bambini di età inferiore a 12 mesi. 13 Tale aumento è coinciso con un incremento delle infezioni da E. coli e da altri germi resistenti a penicillina e ad ampicillina. 9,14 I motivi alla base di tale cambiamento del pattern di resistenza agli antibiotici non sono chiari. Febbre clinicamente significativa Nei bambini di età inferiore a 36 mesi per febbre clinicamente significativa si intende una temperatura ret maggio Minuti
2 Tabella 1. Segni clinici di allarme per la presenza di gravi infezioni batteriche nei bambini di età superiore a un mese Valutazioni complessive Timori dei genitori Giudizio del medico Comportamento del bambino Modificazioni del pattern del pianto Sonnolenza Pianto inconsolabile Circolatori/respiratori Rantoli all auscultazione del polmone Cianosi Diminuzione dei rumori respiratori Insufficienza del circolo periferico Frequenza respiratoria elevata Dispnea Altri fattori Diminuita elasticità cutanea Ipotensione Irritazione meningea Eruzione cutanea petecchiale Convulsioni Perdita di coscienza Gemiti NOTA: Questi segni clinici di allarme sono associati, nella popolazione in questione, a un rapporto di probabilità positivo superiore a 5 per la presenza di un infezione grave. Informazioni tratte dalla referenza bibliografica 29 tale pari almeno a 38 C. È dimostrato che le misurazioni della temperatura ascellare, timpanica e dell arteria temporale sono inaffidabili I neonati per i quali i genitori riferiscono una febbre clinicamente significativa possono essere affetti da una grave infezione batterica anche nei casi in cui la febbre non è presente al momento della valutazione medica iniziale. 19 Stratificazione in base all età Tradizionalmente le linee-guida sul trattamento della febbre in età pediatrica si basano sulla suddivisione dei pazienti in gruppi di età: neonati (età inferiore a 30 2 o a 28 7,20 giorni); bambini molto piccoli (età fino a o a 3 11,20,24-26 mesi); bambini piccoli (fino a 36 mesi). I limiti che distinguono questi gruppi di età sono tuttavia in fase di revisione. 27 Le evidenze in favore di una utilizzazione di range di età specifici, in particolare tra i bambini che non seguono i programmi di vaccinazione, risultano in effetti limitate. Anamnesi ed esame obiettivo Nei neonati e nei bambini piccoli con malattia febbrile la raccolta anamnestica e l esame obiettivo iniziali devono essere rivolti al riconoscimento di una malattia grave. I bambini immunodepressi (neoplasie, asplenia, infezione da virus dell immunodeficienza umana) necessitano di una valutazione diagnostica e di un trattamento più complessi. D altro canto, le indicazioni in favore di una causa benigna della febbre, come ad esempio una vaccinazione avvenuta nelle 24 ore precedenti, devono essere considerate rassicuranti. 10 La dentizione è raramente associata ad una febbre superiore a 38 C 28 ; in un bambino piccolo con febbre, pertanto, la presenza di una dentizione in corso non deve impedire una valutazione diagnostica completa. Una meta-analisi di studi condotti su bambini con febbre e di età superiore a un mese ha identificato alcuni segni di allarme per la presenza di gravi infezioni (Tabella 1). 29 Lo studio non ha peraltro identificato alcun reperto con un rapporto di probabilità negativo inferiore a 0,1, che sarebbe utile per l identificazione dei bambini a basso rischio per gravi infezioni. Esami di laboratorio e di imaging L anamnesi e l esame obiettivo non sono in grado di identificare tutti i bambini affetti da gravi infezioni batteriche; è pertanto utile un uso giudizioso di alcuni esami di laboratorio e di imaging. Esame delle urine ed urinocoltura Dal momento che durante l età neonatale e la prima età pediatrica le infezioni delle vie urinarie rappresentano un importante causa di gravi infezioni batteriche, l esame delle urine assume un importanza fondamentale nella valutazione dei pazienti con febbre in tale ambito di età. Ciò nonostante, l esame spesso non viene condotto, a causa delle difficoltà nell ottenere un campione adeguato; un campione di urina clinicamente valido andrebbe in realtà raccolto in tutti i bambini di età inferiore a 24 mesi con febbre di origine imprecisata. 30 Il campione può essere raccolto mediante cateterismo o aspirazione sovrapubica. Nei bambini che presentano già un controllo volontario dell emissione di urina, la raccolta del campione può avvenire invitando il paziente ad urinare in un contenitore per l esame delle urine, dopo aver proceduto alla pulizia dell area posta attorno all uretra. Esami colturali di campioni ottenuti da una sacca di raccolta delle urine possono presentare tassi di risultati falso-positivi pari fino all 85%, 30 mentre l esame delle urine con stick è associato ad un tasso pari al 12% di risultati falso-negativi. 31 I tassi di infezioni delle vie urinarie variano in 19 - maggio Minuti
3 base all età ed al sesso del paziente. Nei primi 3 mesi di vita le infezioni delle vie urinarie sono più frequenti tra i maschi, e molto più frequenti nei bambini non sottoposti a circoncisione. Dopo i 3 mesi di età le infezioni delle vie urinarie risultano invece più frequenti tra le bambine. 32 Emocromo ed emocoltura La conta leucocitaria e la conta dei neutrofili rappresentano esami classicamente utilizzati per la diagnosi di gravi infezioni batteriche, compresa la batteriemia occulta. Alcuni studi recenti, tuttavia, hanno messo in dubbio l utilità di questi esami dopo la prima infanzia. 6,12,33,34 Diversi valori di cutoff suggeriti per questi esami possiedono un elevata sensibilità ed una ragionevolmente elevata specificità; la rarità della batteriemia in questa popolazione determina tuttavia un basso valore predittivo positivo. Ad esempio, una conta neutrofila pari a /mm 3 (15 x 10 9 /L) possiede un valore predittivo positivo pari solo a 11%. 6 La conta delle cellule ematiche risulta maggiormente utile nei neonati rispetto ai bambini più grandi. 8,22 In uno studio di neonati di età pari fino a 28 giorni, conte leucocitarie inferiori a 5.000/mm 3 (5 x 10 9 /L) o superiori a /mm 3 (15 x 10 9 /L) hanno presentato un valore predittivo positivo di 44% per la presenza di gravi infezioni batteriche; una conta neutrofila superiore a /mm 3 (10 x 10 9 /L) è risultata invece associata ad un valore predittivo positivo del 71%. 8 Le attuali linee-guida consigliano un esame emocromocitometrico completo, con conta leucocitaria differenziale ed esame colturale, nei bambini con febbre e di età inferiore o pari a 3 mesi. 35,36 Alcuni autori consigliano un approccio più selettivo per i bambini più piccoli ma di età superiore a 28 giorni; in questi casi l esecuzione degli esami di laboratorio sarebbe indicata solamente nei pazienti con segni clinici di una grave infezione. 1,2 Esame delle feci Nei neonati e nei bambini più piccoli il riscontro di diarrea e di febbre suggerisce una malattia sistemica; in questi casi è indicato un esame colturale delle feci e la conta leucocitaria fecale. 27,36,37 Pochi studi suggeriscono la necessità di procedere all esame delle feci anche in assenza di un segno di localizzazione, come ad esempio la diarrea. Marker di infiammazione L utilità clinica della determinazione dei livelli di proteina C reattiva nella diagnosi di gravi infezioni nei neonati e nei bambini più piccoli è attualmente in fase di valutazione. 7,8,11,38 Secondo alcuni studi iniziali, livelli di proteina C reattiva superiori o pari a 2 mg/dl (19 nmol/l) possiedono sensibilità, specificità e valore predittivo positivo più elevati rispetto ad una conta leucocitaria superiore a /mm 3 o inferiore a 5.000/mm È in fase di studio anche un valore di cutoff dei livelli di proteina C reattiva pari a 50 mg/dl (476,2 nmol/l). 39 Livelli elevati di procalcitonina, altro marker di infiammazione e di infezioni batteriche, sembrano possedere sensibilità, specificità e valore predittivo positivo superiori alla conta leucocitaria. 40 Il vantaggio teorico derivante dalla misurazione dei livelli di procalcitonina va valutato in confronto al costo economico più elevato, alla disponibilità limitata dell esame ed ai ritardi nell ottenimento dei risultati. 1 Non è chiaro, inoltre, se i risultati ottenuti con l esame sono in grado o meno di influenzare le decisioni cliniche riguardanti la somministrazione di antibiotici o il ricovero in ospedale del paziente. 41 Il successo della vaccinazione dei bambini piccoli nei confronti delle infezioni da Streptococcus pneumonie e da Hib ha notevolmente ridotto l incidenza di meningite, 4,5 limitando in tal modo le indicazioni all esecuzione della rachicentesi. L esame è indicato in tutti i neonati con febbre, 7,42 ed inoltre nei bambini più piccoli con segni clinici di meningite, come rigidità nucale, petecchie, reperti neurologici abnormi. 2,42 In assenza di segni neurologici la rachicentesi non è indicata nei bambini di età superiore a 3 mesi. 2,42 Le indicazioni alla rachicentesi nei bambini più piccoli (età compresa tra 1 e 3 mesi) sono in fase di studio. I risultati disponibili indicano che l esame non è indicato in tutti i bambini con febbre in questo ambito di età; 12,42 non esiste peraltro un consenso tra i vari autori a riguardo delle indicazioni più appropriate. 2,36,43 Secondo due linee-guida la rachicentesi non è indicata nei bambini più piccoli in buone condizioni generali, precedentemente sani, che non presentano segni focali di infezione, hanno una conta leucocitaria compresa tra e /mm 3 e non presentano piuria o batteriuria all esame delle urine. 35,43 Una bassa conta leucocitaria nel sangue periferico (inferiore a 5.000/mm 3 ) risulta più frequentemente associata a meningite rispetto a batteriemia; 44 la conta leucocitaria da sola, tuttavia, non può essere utilizzata per decidere quali pazienti sottoporre alla rachicentesi. L utilizzazione di una soglia inferiore a 5.000/mm 3 porterebbe a mancare la diagnosi di 2,1 casi di meningite per ogni caso che viene correttamente diagnosticato, mentre l utilizzazione di una soglia superiore a /mm 3 porterebbe a mancare la diagnosi di 2,7 casi per ogni caso diagnosticato. 45 Esami di imaging Una radiografia del torace può essere condotta in tutti i neonati con febbre di origine imprecisata, anche se le 21 - maggio Minuti
4 Trattamento della febbre in bambini di età inferiore a 36 mesi Età inferiore a 29 giorni? Sì No Segni di gravi patologie (es. cianosi, insufficiente circolazione periferica, segni di irritazione meningea, alterazioni neurologiche, eruzione cutanea petecchiale)? Sì No Opzione: quando ci si trova in una stagione influenzale, nei bambini di età superiore a 3 mesi eseguire test rapidi per la diagnosi di influenza. In presenza di risultati positivi iniziare il trattamento appropriato e uscire dall algoritmo Ricovero del paziente Ricovero del paziente Esami ematici Emocromo completo, formula leucocitaria, emocoltura in tutti i neonati Esami urinari Esame delle urine e urinocoltura in tutti i neonati In tutti i neonati Esame delle feci Se è presente diarrea coprocoltura e leucociti fecali Radiografia del torace In tutti i neonati Esami ematici 1-36 mesi: emocromo completo, formula leucocitaria ed emocoltura Esami urinari 1-3 mesi: esame delle urine e urinocoltura 3-24 mesi: esame delle urine e urinocoltura; esami da prendere in considerazione anche in bambini più grandi 1-3 mesi: in tutti i bambini più piccoli con aspetto clinico sofferente 3-36 mesi: in presenza di segni neurologici o meningei Esame delle feci Coprocoltura, leucociti fecali in presenza di diarrea Radiografia del torace 1-36 mesi: in presenza di febbre ( 39 C) e conta leucocitaria 20000/mm3 (20 x 109/L) o di sintomi respiratori Esami ematici 1-3 mesi: emocromo e formula leucocitaria per valutare la necessità di una 3-36 mesi: in genere non consigliata Esame delle urine 1-3 mesi: esame delle urine e urinocoltura 3-24 mesi: esame delle urine e urinocoltura 1-3 mesi: può non essere necessaria se conta leucocitaria >5.000/mm3 (5 x 109/L) o <15.000/mm3 (15 x 109/L) e in assenza di batteriuria e piuria 3-36 mesi: non consigliata Esame delle feci Coprocoltura e conta leucocitaria fecale in presenza di diarrea Radiografia del torace 1-36 mesi: in presenza di febbre ( 39 C) e conta leucocitaria /mm3, oppure in presenza di segni respiratori Iniziare un trattamento antibiotico empirico dopo aver ottenuto i risultati degli esami emocolturali: ampicillina e gentamicina, oppure ampicillina e cefotaxime Iniziare un trattamento antibiotico empirico dopo aver ottenuto i risultati degli esami emocolturali: ceftriaxone (infezioni generali) o cefotaxime (infezioni urinarie) Prendere in considerazione un trattamento antibiotico empirico: ceftriaxone (infezioni generali), cefixime (infezioni urinarie), amoxicillina (infezioni respiratorie) o azitromicina (infezioni respiratorie) No Ricoverare per monitoraggio È possibile un buon follow-up a livello ambulatoriale? Sì Prendere in considerazione uno stretto monitoraggio extraospedaliero Informazioni tratte dalle referenze bibliografiche 1, 7-9, 11, 12, 22, 34, 35, 38, 42, 43, 45, 47, 52, 56 evidenze in supporto di questa indicazione sono limitate. 46,47 La radiografia del torace è consigliata, in presenza di sintomi respiratori, anche nei bambini più piccoli, di età superiore ad un mese, 36 nonché nei bambini con febbre superiore a 39 C ed una conta leucocitaria 24 - maggio Minuti superiore a /mm 3 (20 x 10 9 /L). 47 Esami per l infezione da herpes simplex Nei neonati l infezione con il virus herpes simplex è infrequente (negli Stati Uniti casi ogni nati
5 Tabella 2. Trattamento antibiotico empirico consigliato in bambini di età inferiore a 36 mesi con febbre Età/reperti Età inferiore a un mese Terapia Ampicillina * ( mg/kg/giorno per EV o IM in dosi suddivise ogni 6 ore) più gentamicina (2,5 mg/kg per EV o IM ogni 8 ore, con aggiustamenti successivi in base ai livelli sierici) Terapia alternativa: ampicillina * ( mg/kg/giorno per EV o IM, in dosi suddivise ogni 6 ore) più cefotaxime (50 mg/kg per EV ogni 8 ore) 27 Età superiore a un mese, reperti urinari Cefotaxime * (50 mg/kg per EV ogni 8 ore) Terapia alternativa: cefixime # (8 mg/kg per 2 volte il primo giorno, e successivamente 8 mg/kg al giorno) 30 Età 1-3 mesi, senza sospetti di meningite Ceftriaxone (50 mg/kg/giorno per EV o IM, in dosi suddivise ogni ore) 27 Età 1-3 mesi, sospetto di meningite Ceftriaxone (100 mg/kg/giorno per EV o IM, in dosi suddivise ogni ore) 27 Età 1-3 mesi, sospetto di infezione Aggiungere ampicillina * ( mg/kg/giorno per EV o IM, in dosi suddivise ogni 6 ore) ad altri antibiotici 36 da Listeria o Enterococcus Età 1-3 mesi, sospetto di polmonite Amoxicillina (80 mg/kg/giorno in dosi suddivise ogni 8-12 ore) Terapia alternativa: azitromicina (10 mg/kg per via orale il primo giorno, e successivamente 5 mg/kg/giorno per 4 giorni) 27 EV = via endovenosa; IM = via intramuscolare. * Dosaggio indicato in bambini di età superiore a 7 giorni e di peso superiore a g. Dosaggio indicato in bambini di età superiore a 7 giorni. # In bambini di età inferiore a 6 mesi la terapia con cefixime è off-label. Informazioni tratte dalle referenze bibliografiche 27, 30, 36 e 57 Sistema SORT (Strength of Recommendation Taxonomy, Tassonomia della forza delle evidenze): Indicazioni per la pratica clinica Indicazione clinica Livello di Referenze La valutazione di neonati di età inferiore a 29 giorni deve comprendere un emocromo completo con conta leucocitaria, rachicentesi, emocoltura, esame delle urine, radiografia del torace, urinocoltura. L esame delle feci è indicato in presenza di diarrea La valutazione di bambini con febbre e di età superiore a 28 giorni ma inferiore a 3 mesi deve comprendere esame delle urine e urinocoltura, emocromo completo e conta leucocitaria. La rachicentesi può non essere condotta in bambini di aspetto clinico non sofferente, precedentemente sani, indenni da segni focali di infezione, conta leucocitaria compresa tra 5.000/mm3 (5 x 109/L) e /mm3 (15 x 109/L), assenza di piuria e di batteriuria all esame delle urine. L esame delle feci è indicato in presenza di diarrea evidenza bibliografiche C 2,7,36 C 2,22,35, 36,43 Nei bambini con febbre e di età compresa tra 3 e 36 mesi, in assenza di segni neurologici non è C 2,36 indicata la rachicentesi Nei bambini con febbre e di età superiore a 28 giorni, la necessità di eseguire una radiografia del C 36,47 torace dipende dai reperti clinici all esame obiettivo e dai risultati degli esami di laboratorio In tutti i bambini con febbre di origine imprecisata e di età inferiore a 24 mesi sono indicati l esame C 30 delle urine e l urinocoltura A = Evidenza coerente, di buona qualità ed orientata sul paziente; B = evidenza orientata sul paziente, scarsamente coerente o di qualità limitata; C = opinione generale, evidenza orientata sulla malattia, pratica clinica usuale, opinione di esperti, serie di casi clinici. Per informazioni sul sistema SORT di valutazione delle evidenze, si veda al sito vivi 48,49 ); la prevalenza dell infezione nei neonati con febbre, d altro canto, è simile a quella descritta per la meningite batterica. 48 I fattori di rischio comprendono l utilizzazione di sistemi di monitoraggio invasivi durante il parto, 49 convulsioni, pleiocitosi del liquido cerebrospinale, la presenza di lesioni. 27 Il parto cesareo risulta in qualche modo protettivo nei confronti della trasmissione dell infezione con il virus herpes simplex. 49 L individuazione del DNA del virus nel liquido cerebrospinale, condotta mediante reazione a catena polimerasica, risulta 25 - maggio Minuti
6 diagnostica. 50 Miglioramenti degli outcome dei pazienti sono stati descritti in seguito alla somministrazione di alte dosi di acyclovir per via endovenosa (60 mg/kg/giorno in 3 dosi suddivise). 51 Esami virali rapidi Gli esami rapidi per la ricerca del virus dell influenza e di altri virus si stanno sempre più diffondendo. Nei bambini positivi per il virus dell influenza le probabilità di una grave infezione batterica coesistente sono basse. 52,53 I pazienti che risultano positivi per il virus respiratorio sinciziale possono essere comunque esposti ad un rischio elevato di infezioni delle vie urinarie. 3,54 Alcuni studi iniziali, che hanno valutato l utilizzazione di test virali rapidi per l influenza nel corso di epidemie della malattia, indicano che i pazienti positivi per l influenza non devono essere sottoposti ad ulteriori esami, più invasivi. In uno studio riguardante una serie di casi clinici, condotto su bambini di età inferiore a 36 mesi che si erano rivolti, durante un epidemia influenzale, ad un reparto di terapia d urgenza lamentando febbre (100 casi ogni soggetti), il 40% dei pazienti è risultato positivo per l influenza al test rapido. 52 Secondo una review dell organizzazione Cochrane, tuttavia, secondo un algoritmo per l approccio alla febbre in bambini di età inferiore a 36 mesi, non esisterebbero sufficienti evidenze per consigliare in maniera uniforme gli esami virali rapidi. 55 Strategie di trattamento La Figura 1 presenta un algoritmo per il trattamento di una febbre di origine imprecisata in bambini di età inferiore a 36 mesi. 1,7-9,11,12,22,34,35,38,42,43,45,47,52,56 Nei pazienti seguiti a livello intraospedaliero è indicato un trattamento empirico con antibiotici, da intraprendere dopo l ottenimento dei campioni da sottoporre all esame colturale. La scelta dell antibiotico dipende dai pattern di resistenza. I microorganismi infettivi più comuni nei neonati comprendono lo streptococco di gruppo B, E. coli, Listeria, Enterococcus. Per il trattamento delle infezioni da questi germi sono consigliati ampicillina e gentamicina per via endovenosa. 36,57 I timori riguardanti la resistenza all ampicillina di E. coli hanno indotto alcuni autori a consigliare una cefalosporina di terza generazione, come cefotaxime. 9,14,36 Per le infezioni batteriche più gravi nei bambini più piccoli è efficace il ceftriaxone per via parenterale; se si sospetta un infezione da Listeria o da Enterococcus può essere aggiunta ampicillina. 36 Nei piccoli bambini di età pari o superiore ad un mese, per il trattamento di infezioni delle vie urinarie sono consigliati cefixime o cefotaxime; mentre nel trattamento della polmonite possono essere somministrate amoxicillina o azitromicina. 36 La Tabella 2 riassume le indicazioni al trattamento empirico dei pazienti di età inferiore a 36 mesi con febbre. 27,30,36,57 Nei casi in cui è possibile uno stretto follow-up dei pazienti, e non sono presenti segni indicanti una malattia grave, si può prendere in considerazione un trattamento a livello ambulatoriale, con la somministrazione di antibiotici per via orale. Nei bambini piccoli di età superiore a 28 giorni, indenni da segni di malattia grave o di localizzazione della patologia (all esame obiettivo ed alla valutazione di laboratorio), al posto di un trattamento empirico iniziale può essere intrapreso un monitoraggio ambulatoriale comprendente uno stretto follow-up. 26,27 Fonti dei dati: È stata condotta una ricerca della letteratura utilizzando i database Medline/Ovid, Cochrane, Essential Evidence Plus, Web of Knowledge. Le parole chiave hanno compreso le seguenti: neonatal fever, childhood fever, bacterial illness children, bacterial infection children, axillary thermometer, temporal thermometer, thermometer accuracy. Sono stati inoltre identificati gli articoli che riportavano le indicazioni precedenti all introduzione della vaccinazione anti-hib e anti-pneumococcica, nonché studi ed articoli recenti che citano tali lavori. Date della ricerca bibliografica: luglio e dicembre Gli autori La Dr.ssa Jennifer L. Hamilton e la Dr.ssa Sony P. John sono, rispettivamente, Assistant Professor e Clinical Instructor presso il Department of Family, Community and Preventive Medicine, Drexel University College of Medicine, di Philadelphia, Pennsylvania (Stati Uniti). Gli autori non riferiscono rilevanti affiliazioni finanziarie Note bibliografiche 1. Jhaveri R, Byington CL, Klein JO, Shapiro ED. Management of the nontoxic-appearing acutely febrile child: a 21st century approach. J Pediatr. 2011;159(2): Chancey RJ, Jhaveri R. Fever without localizing signs in children: a review in the post-hib and postpneumococcal era. Minerva Pediatr. 2009;61(5): Vega R. Rapid viral testing in the evaluation of the febrile infant and child. Curr Opin Pediatr. 2005;17(3): Centers for Disease Control and Prevention. Progress toward elimination of Haemophilus influenzae type b invasive disease among infants and children United States, MMWR Morb Mortal Wkly Rep. 2002;51(11): Centers for Disease Control and Prevention. Invasive pneumococcal disease in children 5 years after conjugate vaccine introduction eight states, MMWR Morb Mortal 27 - maggio Minuti
7 Wkly Rep. 2008;57(6): Stoll ML, Rubin LG. Incidence of occult bacteremia among highly febrile young children in the era of the pneumococcal conjugate vaccine: a study from a Children s Hospital Emergency Department and Urgent Care Center. Arch Pediatr Adolesc Med. 2004;158(7): Bilavsky E, Ashkenazi-Hoffnung L, Yarden-Bilavsky H, Amir J, Livni G. A search for the Holy Grail in the evaluation of febrile neonates aged 28 days or less: a prospective study. Scand J Infect Dis. 2011;43(4): Bressan S, Andreola B, Cattelan F, Zangardi T, Perilongo G, Da Dalt L. Predicting severe bacterial infections in well-appearing febrile neonates: laboratory markers accuracy and duration of fever. Pediatr Infect Dis J. 2010;29(3): Watt K, Waddle E, Jhaveri R. Changing epidemiology of serious bacterial infections in febrile infants without localizing signs. PLoS One. 2010;5(8):e Wolff M, Bachur R. Serious bacterial infection in recently immunized young febrile infants. Acad Emerg Med. 2009;16(12): Bilavsky E, Yarden-Bilavsky H, Ashkenazi S, Amir J. C- reactive protein as a marker of serious bacterial infections in hospitalized febrile infants. Acta Paediatr. 2009;98(11): Rudinsky SL, Carstairs KL, Reardon JM, Simon LV, Riffenburgh RH, Tanen DA. Serious bacterial infections in febrile infants in the post-pneumococcal conjugate vaccine era. Acad Emerg Med. 2009;16(7): Copp HL, Halpern MS, Maldonado Y, Shortliffe LD. Trends in hospitalization for pediatric pyelonephritis: a population based study of California from 1985 to J Urol. 2011;186(3): Byington CL, Rittichier KK, Bassett KE, et al. Serious bacterial infections in febrile infants younger than 90 days of age: the importance of ampicillin-resistant pathogens. Pediatrics. 2003;111(5 pt 1): Craig JV, Lancaster GA, Taylor S, Williamson PR, Smyth RL. Infrared ear thermometry compared with rectal thermometry in children: a systematic review. Lancet. 2002;360(9333): Craig JV, Lancaster GA, Williamson PR, Smyth RL. Temperature measured at the axilla compared with rectum in children and young people: systematic review. BMJ. 2000;320(7243): Dodd SR, Lancaster GA, Craig JV, Smyth RL, Williamson PR. In a systematic review, infrared ear thermometry for fever diagnosis in children finds poor sensitivity. J Clin Epidemiol. 2006;59(4): Al-Mukhaizeem F, Allen U, Komar L, et al. Comparison of temporal artery, rectal and esophageal core temperatures in children: results of a pilot study. Paediatr Child Health. 2004;9(7): Brown L, Shaw T, Moynihan JA, Denmark TK, Mody A, Wittlake WA. Investigation of afebrile neonates with a history of fever. CJEM. 2004;6(5): Baraff LJ, Bass JW, Fleisher GR, et al. Practice guideline for the management of infants and children 0 to 36 months of age with fever without source. Agency for Health Care Policy and Research [published correction appears in Ann Emerg Med. 1993;22(9):1490]. Ann Emerg Med. 1993;22(7): Baker MD, Bell LM, Avner JR. Outpatient management without antibiotics of fever in selected infants. N Engl J Med. 1993;329(20): Bilavsky E, Yarden-Bilavsky H, Amir J, Ashkenazi S. Should complete blood count be part of the evaluation of febrile infants aged 2 months? Acta Paediatr. 2010;99(9): Dagan R, Sofer S, Phillip M, Shachak E. Ambulatory care of febrile infants younger than 2 months of age classified as being at low risk for having serious bacterial infections. J Pediatr. 1988;112(3): Bang A, Chaturvedi P. Yale Observation Scale for prediction of bacteremia in febrile children. Indian J Pediatr. 2009;76(6): Dagan R, Powell KR, Hall CB, Menegus MA. Identification of infants unlikely to have serious bacterial infection although hospitalized for suspected sepsis. J Pediatr. 1985;107(6): Huppler AR, Eickhoff JC, Wald ER. Performance of lowrisk criteria in the evaluation of young infants with fever: review of the literature. Pediatrics. 2010;125(2): Ishimine P. Fever without source in children 0 to 36 months of age. Pediatr Clin North Am. 2006;53(2): Tighe M, Roe MF. Does a teething child need serious illness excluding? Arch Dis Child. 2007;92(3): Van den Bruel A, Haj-Hassan T, Thompson M, Buntinx F, Mant D; European Research Network on Recognising Serious Infection Investigators. Diagnostic value of clinical features at presentation to identify serious infection in children in developed countries: a systematic review. Lancet. 2010;375(9717): Finnell SM, Carroll AE, Downs SM; Subcommittee on Urinary Tract Infection. Technical report diagnosis and management of an initial UTI in febrile infants and young children. Pediatrics. 2011;128(3):e749-e Gorelick MH, Shaw KN. Screening tests for urinary tract infection in children: a meta-analysis. Pediatrics. 1999;104(5):e Shaikh N, Morone NE, Bost JE, Farrell MH. Prevalence of urinary tract infection in childhood: a meta-analysis. Pediatr Infect Dis J. 2008; 27(4): Melendez E, Harper MB. Risk of serious bacterial infection in isolated and unsuspected neutropenia. Acad Emerg Med. 2010;17(2): Van den Bruel A, Thompson MJ, Haj-Hassan T, et al. Diagnostic value of laboratory tests in identifying serious infections in febrile children: systematic review. BMJ. 2011;342:d Cincinnati Children s Hospital Medical Center. Evidence maggio Minuti
8 based care guideline for fever of uncertain source in infants 60 days of age or less. October 27, Accessed May 30, Ishimine P. The evolving approach to the young child who has fever and no obvious source. Emerg Med Clin North Am. 2007;25(4): , vii. 37. Banks JB, Sullo EJ, Carter L. Clinical inquiries. What is the best way to evaluate and manage diarrhea in the febrile infant? J Fam Pract. 2004; 53(12): Andreola B, Bressan S, Callegaro S, Liverani A, Plebani M, Da Dalt L. Procalcitonin and C-reactive protein as diagnostic markers of severe bacterial infections in febrile infants and children in the emergency department. Pediatr Infect Dis J. 2007;26(8): Thayyil S, Shenoy M, Hamaluba M, Gupta A, Frater J, Verber IG. Is procalcitonin useful in early diagnosis of serious bacterial infections in children? Acta Paediatr. 2005;94(2): Olaciregui I, Hernández U, Muñoz JA, Emparanza JI, Landa JJ. Markers that predict serious bacterial infection in infants under 3 months of age presenting with fever of unknown origin. Arch Dis Child. 2009;94(7): Manzano S, Bailey B, Girodias JB, Galetto-Lacour A, Cousineau J, Delvin E. Impact of procalcitonin on the management of children aged 1 to 36 months presenting with fever without source: a randomized controlled trial. Am J Emerg Med. 2010;28(6): Mintegi S, Benito J, Astobiza E, Capapé S, Gomez B, Eguireun A. Well appearing young infants with fever without known source in the emergency department: are lumbar punctures always necessary? Eur J Emerg Med. 2010;17(3): Baraff LJ. Management of infants and young children with fever without source. Pediatr Ann. 2008;37(10): Bonsu BK, Harper MB. A low peripheral blood white blood cell count in infants younger than 90 days increases the odds of acute bacterial meningitis relative to bacteremia. Acad Emerg Med. 2004;11(12): Bonsu BK, Chb M, Harper MB. Identifying febrile young infants with bacteremia: is the peripheral white blood cell count an accurate screen? Ann Emerg Med. 2003;42(2): American College of Emergency Physicians Clinical Policies Committee; American College of Emergency Physicians Clinical Policies Subcommittee on Pediatric Fever. Clinical policy for children younger than three years presenting to the emergency department with fever. Ann Emerg Med. 2003;42(4): American College of Radiology. ACR Appropriateness Criteria. Fever without source child dia/acr/documents/appcriteria/diagnostic/feverwi- thoutsourcechild.pdf. Accessed October 12, Hui C, Neto G, Tsertsvadze A, et al. Diagnosis and management of febrile infants (0-3 months). Evidence report/technology assessments, no Rockville, Md.: Agency for Healthcare Research and Quality; Brown ZA, Wald A, Morrow RA, Selke S, Zeh J, Corey L. Effect of serologic status and cesarean delivery on transmission rates of herpes simplex virus from mother to infant. JAMA. 2003;289(2): James SH, Kimberlin DW, Whitley RJ. Antiviral therapy for herpesvirus central nervous system infections: neonatal herpes simplex virus infection, herpes simplex encephalitis, and congenital cytomegalovirus infection. Antiviral Res. 2009;83(3): Kimberlin DW, Lin CY, Jacobs RF, et al.; National Institute of Allergy and Infectious Diseases Collaborative Antiviral Study Group. Safety and efficacy of high-dose intravenous acyclovir in the management of neonatal herpes simplex virus infections. Pediatrics. 2001;108(2): Benito-Fernández J, Vázquez-Ronco MA, Morteruel-Aizkuren E, Mintegui-Raso S, Sánchez-Etxaniz J, Fernández-Landaluce A. Impact of rapid viral testing for influenza A and B viruses on management of febrile infants without signs of focal infection. Pediatr Infect Dis J. 2006;25(12): Krief WI, Levine DA, Platt SL, et al.; Multicenter RSV-SBI Study Group of the Pediatric Emergency Medicine Collaborative Research Committee of the American Academy of Pediatrics. Influenza virus infection and the risk of serious bacterial infections in young febrile infants. Pediatrics. 2009;124(1): Levine DA, Platt SL, Dayan PS, et al.; Multicenter RSV- SBI Study Group of the Pediatric Emergency Medicine Collaborative Research Committee of the American Academy of Pediatrics. Risk of serious bacterial infection in young febrile infants with respiratory syncytial virus infections. Pediatrics. 2004;113(6): Doan Q, Enarson P, Kissoon N, Klassen TP, Johnson DW. Rapid viral diagnosis for acute febrile respiratory illness in children in the emergency department. Cochrane Database Syst Rev. 2009;(4):CD Mintegi S, Garcia-Garcia JJ, Benito J, et al. Rapid influenza test in young febrile infants for the identification of low-risk patients. Pediatr Infect Dis J. 2009;28(11): Ashkenazi-Hoffnung L, Livni G, Amir J, Bilavsky E. Serious bacterial infections in hospitalized febrile infants aged 90 days or younger: the traditional combination of ampicillin and gentamicin is still appropriate. Scand J Infect Dis. 2011;43(6-7): maggio Minuti
USO ED ABUSO DEGLI ANTIBIOTICI NEL BAMBINO. Alfredo Guarino
USO ED ABUSO DEGLI ANTIBIOTICI NEL BAMBINO Alfredo Guarino Outline della presentazione Dimensioni del problema Cause e conseguenze dell uso inappropriato di antibiotici Strategie per la razionalizzazione
DettagliLa gestione ambulatoriale del bambino con IVU: stato attuale e prospettive future. Marina Picca. Milano. www.sicupp.org
La gestione ambulatoriale del bambino con IVU: stato attuale e prospettive future Marina Picca Milano www.sicupp.org Il caso di Lattante 6 mesi, maschio. Madre riferisce persistenza di urine maleodoranti.
DettagliQual è il momento nel quale un malato può essere definito alla fine della vita? ( Il problema del denominatore )
Qual è il momento nel quale un malato può essere definito alla fine della vita? ( Il problema del denominatore ) 1. L imminenza della morte 2. Le preferenze e le aspettative del paziente 3. La gravità
DettagliANALISI DI IMPATTO DI BUDGET DI UNA NUOVA STRATEGIA VACCINALE PATRIZIA BERTO, NICOLA PRINCIPI
ANALISI DI IMPATTO DI BUDGET DI UNA NUOVA STRATEGIA VACCINALE PATRIZIA BERTO, NICOLA PRINCIPI INTRODUZIONE Le Infezioni da Pneumococco (PNU) rappresentano un problema sanitario grave, soprattutto a causa
DettagliIL LABORATORIO NELLA FEBBRE DEL BAMBINO. Liviana Da Dalt
IL LABORATORIO NELLA FEBBRE DEL BAMBINO Liviana Da Dalt Pronto Soccorso Pediatrico Dipartimento di Pediatria - Università di Padova LA FEBBRE NEL BAMBINO Problema comune 15% accessi totali al PS 25% accessi
DettagliINFEZIONI DA MENINGOCOCCO: INFORMAZIONI PER I CITTADINI
INFEZIONI DA MENINGOCOCCO: INFORMAZIONI PER I CITTADINI S.I.S.P. - U.O.S. Epidemiologia e Profilassi Malattie Infettive Dr.ssa Andreina Ercole La meningite batterica Evento raro, nei paesi industrializzati,
DettagliIL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E MEDICINA GENERALE L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA
IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA MEDICINA GENERALE CORSO DI FORMAZIONE A DISTANZA I CRITERI PER LA CLASSIFICAZIONE
DettagliLe Nuove Sfide Scientifiche, Tecniche ed Organizzative in Medicina di Laboratorio
Le Nuove Sfide Scientifiche, Tecniche ed Organizzative in Medicina di Laboratorio Roma, 6 Novembre 2012 HHV-7 ASSOCIATED MENINGOENCEPHALITIS: AN UNFORGETTABLE CLINICAL CASE Relatore: D.ssa Loria Bianchi
DettagliConsistono nell applicazione di una procedura che consente l identificazione di una malattia in una fase iniziale una condizione a rischio
Consistono nell applicazione di una procedura che consente l identificazione di una malattia in una fase iniziale una condizione a rischio Prof.ssa G. Serio, Prof. P. Trerotoli, Cattedra di Statistica
DettagliGestione in DEAp del bambino (0-36 mesi) con febbre senza segni di localizzazione (Fever Without Source, FWS) Dott. Fabrizio Scalercio
Gestione in DEAp del bambino (0-36 mesi) con febbre senza segni di localizzazione (Fever Without Source, FWS) Dott. Fabrizio Scalercio Note preliminari (1) Dal 5 al 22% dei bambini febbrili che accede
DettagliPrincipi generali. Vercelli 9-10 dicembre 2005. G. Bartolozzi - Firenze. Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli
Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli Principi generali Carlo Federico Gauss Matematico tedesco 1777-1855 G. Bartolozzi - Firenze Vercelli 9-10 dicembre 2005 Oggi il nostro lavoro
DettagliAttuale spazio terapeutico per le cefalosporine orali in pediatria. N. Principi
Attuale spazio terapeutico per le cefalosporine orali in pediatria N. Principi Attuale spazio terapeutico per le cefalosporine orali in pediatria Nicola Principi Principali cefalosporine orali Farmaco
DettagliMisure di prevenzione e controllo delle infezioni da CPE Indicazioni del Ministero della Salute
Klebsiella pneumoniae resistente ai carbapenemi: un problema emergente di sanità pubblica Roma, 5 giugno 2012 - ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA' Misure di prevenzione e controllo delle infezioni da CPE Indicazioni
DettagliLAZIOSANITÀ - AGENZIA DI SANITÀ PUBBLICA. Cos'è e come affrontarla? Regione Lazio
LAZIOSANITÀ - AGENZIA DI SANITÀ PUBBLICA Meningite Cos'è e come affrontarla? Regione Lazio L'obiettivo di questo opuscolo è di fornire informazioni semplici ai cittadini su alcune malattie infettive, su
DettagliPREVENZIONE POLMONITE
fiammaz o l m o n a r e struzione br avità pleuri Streptococcus p n e u m o n i a Infezione Mal Respiratorio PREVENZIONE POLMONITE Vaccino Pneumococcico Polisaccaridico Coniugato, (13Valente Adsorbito)
DettagliFEBBRE IN BAMBINI CON MENO DI DUE ANNI
16 FEBBRE IN BAMBINI CON MENO DI DUE ANNI Maureen McCollough La maggior parte delle febbri nei bambini è il risultato di infezioni virali benigne, ma il medico del Pronto Soccorso deve saper identificare
DettagliQuesta scheda informativa è realizzata per scopi educativi soltanto. Consultate il medico di famiglia o altri operatori
Cos è la febbre? La temperatura corporea dei bambini varia tra i 36,5 e i 37,5 o C. Si ha la febbre quando, misurando la temperatura del bambino con un termometro posto sotto l ascella, si nota che la
DettagliR e g i o n e L a z i o
(La scheda non deve superare le 7 cartelle, compreso la tabella indicatori) Titolo del Progetto o del programma: R e g i o n e L a z i o Progetto per il miglioramento delle coperture vaccinali con particolare
DettagliLa conferma di laboratorio della rosolia
La conferma di laboratorio della rosolia La risposta anticorpale all infezione post-natale da rosolia IgG Rash IgM Prodromi INCUBAZIONE 0 7 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 27 35 42 VIREMIA ESCREZIONE
DettagliDECISION MAKING. E un termine generale che si applica ad azioni che le persone svolgono quotidianamente:
DECISION MAKING E un termine generale che si applica ad azioni che le persone svolgono quotidianamente: Cosa indosserò questa mattina? Dove e cosa mangerò a pranzo? Dove parcheggerò l auto? Decisioni assunte
DettagliProf. Tarcisio Niglio LE VACCINAZIONI
Prof. Tarcisio Niglio Anno Accademico 2012-2013 Corso Triennale in Scienze Infermieristiche III anno 2 semestre LE VACCINAZIONI Troverete copia gratis di queste diapositive nel sito internet: www.tarcisio.net
Dettagli- RIASSUNTO DELLA TESI -
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO ORDINE PROVINCIALE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI 3 Corso triennale di Formazione Specifica in Medicina Generale Triennio 2007-2010 - RIASSUNTO DELLA TESI - DOTT.SSA
DettagliProf. Marisa Arpesella Dipartimento di Sanità Pubblica e Neuroscienze Sezione igiene
Screening Prof. Marisa Arpesella Dipartimento di Sanità Pubblica e Neuroscienze Sezione igiene Definizione Con il termine di screening, si intende un esame sistematico condotto con mezzi clinici, strumentali
DettagliAlberto Villani. Dipartimento Medicina Pediatrica Direttore: Alberto G. Ugazio. La sepsi nel lattante
Alberto Villani UOC Pediatria Generale e Malattie Infettive Dipartimento Medicina Pediatrica Direttore: Alberto G. Ugazio La sepsi nel lattante Unità Operativa di Pediatria Generale e Malattie Infettive
DettagliEFFICACIA DELLA FISIOTERAPIA RESPIRATORIA POST ESTUBAZIONE NEI NEONATI RICOVERATI IN TERAPIA INTENSIVA NEONATALE
Centro Studi EBP Ausl Cesena EFFICACIA DELLA FISIOTERAPIA RESPIRATORIA POST ESTUBAZIONE NEI NEONATI RICOVERATI IN TERAPIA INTENSIVA NEONATALE Elena Balestri, Lorenzo Freschi fisioterapisti U.O.M.R. Ospedale
DettagliIl Triage : novità e responsabilità
Il Triage : novità e responsabilità Luciano Pinto Direttivo Nazionale Simeup Il triage nel PS in Italia incompleta diffusione nel territorio nazionale scarsa diffusione di un modello uniforme e condiviso
DettagliMisure della relazione di occorrenza
Misure della relazione di occorrenza (associazione tra un determinante e l outcome) Misure di effetto (teoriche) Misure di associazione (stime empiriche delle precedenti) EFFETTO: quantità di cambiamento
DettagliIl ragionamento diagnostico TEST DIAGNOSTICO. Dott.ssa Marta Di Nicola. L accertamento della condizione patologica viene eseguito TEST DIAGNOSTICO
Il ragionamento diagnostico http://www.biostatistica biostatistica.unich unich.itit 2 L accertamento della condizione patologica viene eseguito All'inizio del decorso clinico, per una prima diagnosi In
DettagliPAPILLOMA VIRUS UMANO E CARCINOMA DELLA CERVICE
PAPILLOMA VIRUS UMANO E CARCINOMA DELLA CERVICE Lo screening come forma di prevenzione LE INFEZIONI DA HPV (PAPILLOMA VIRUS UMANO) Cos è l HPV? L HPV è una categoria di virus molto diffusa. La trasmissione
DettagliSinossi dei disegni di studio
Sinossi dei disegni di studio di intervento osservazionali serie di casi trasversale ecologici individuali quasisperimentali sperimentali (RCT) coorte caso-controllo Studi caso-controllo Il punto di partenza
DettagliEpidemiologia delle ipoacusie infantili
Epidemiologia delle ipoacusie infantili 78 milioni di persone nel mondo presentano una ipoacusia moderata (>40 db) nell orecchio migliore e 364 milioni di persone hanno una ipoacusia lieve (26-40 db).
DettagliDiagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero
Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero La neoplasia del collo dell utero a livello mondiale rappresenta ancora il secondo tumore maligno della donna, con circa 500.000 nuovi casi stimati
DettagliIl RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA )
Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA T. Mandarino (MMG ASL RMA ) La Malattia di Alzheimer La malattia di Alzheimer è la forma più frequente
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliDIAGNOSI PRENATALE DEI DIFETTI CONGENITI
DIAGNOSI PRENATALE DEI DIFETTI CONGENITI DIFETTI CONGENITI Le anomalie congenite sono condizioni che si instaurano tra il momento del concepimento e la nascita. LA DIAGNOSI PRENATALE insieme di tecniche
DettagliProteine della fase acuta
Il Pediatra di famiglia egli esami di laboratorio ASL Vercelli Proteine della fase acuta G. Bartolozzi - Firenze Vercelli 9-10 dicembre 2005 Definizione Una proteina della fase acuta (PFA) è una proteina
DettagliSensibilità, specificità, falsi positivi e falsi negativi
Sensibilità, specificità, falsi positivi e falsi negativi Veri Positivi, Veri Negativi, Falsi Positivi e Falsi Negativi In una situazione ideale ci si aspetta che un test sia in grado di discriminare perfettamente
DettagliIl vostro bambino e lo Screening Neonatale
Il vostro bambino e lo Screening Neonatale Guida per i Genitori A cura di: Centro Fibrosi Cistica e Centro Malattie Metaboliche AOU A. Meyer, Firenze Cari genitori, la Regione Toscana, secondo un programma
DettagliASP Vibo Valentia Ufficio Scolastico Provinciale VACCINAZIONE ANTI-PAPILLOMAVIRUS DELLE DODICENNI
ASP Vibo Valentia Ufficio Scolastico Provinciale VACCINAZIONE ANTI-PAPILLOMAVIRUS DELLE DODICENNI La Vaccinazione contro il Papillomavirus: una vaccinazione nata per prevenire un cancro Il cancro del collo
DettagliChe cos è la fibrosi cistica
La scoperta del gene responsabile della fibrosi cistica ha permesso la messa a punto di un test genetico per identificare il portatore sano del gene della malattia. Si è aperto quindi un importante dibattito
DettagliPSA SCREENING NEL TUMORE DELLA PROSTATA
PSA SCREENING NEL TUMORE DELLA PROSTATA Prof. Giuseppe Martorana Clinica Urologica Alma Mater Studiorum Università di Bologna Convegno medico UniSalute Appropriatezza ed efficacia degli screening Bologna,
DettagliHPV. proteggiti davvero. Campagna di informazione sulle patologie da Papillomavirus umano (hpv)
HPV proteggiti davvero Campagna di informazione sulle patologie da Papillomavirus umano (hpv) Che cos è il Papillomavirus (hpv)? L hpv è un virus molto diffuso, che si trasmette in particolare attraverso
DettagliConvegno HIV ed AIDS in Toscana: un'epidemia sotto controllo? Firenze, 29 novembre 2012
Convegno HIV ed AIDS in Toscana: un'epidemia sotto controllo? Firenze, 29 novembre 2012 SORVEGLIANZA DELL HIV IN TOSCANA: DATI EPIDEMIOLOGICI Monia Puglia Osservatorio di Epidemiologia, Agenzia Regionale
DettagliFattori che influenzano la sensibilità e il valore predittivo positivo di una Sorveglianza
Fattori che influenzano la sensibilità e il valore predittivo positivo di una Sorveglianza Paolo Giorgi Rossi Agenzia di Sanità Pubblica, Regione Lazio Roma, 27/02/06 Le leggi di Finagle sull informazione
DettagliMorbosità oncologica ed inquinamento atmosferico. Dr. Fabrizio Limonta Direttore Dipartimento PAC ASL Lecco
Morbosità oncologica ed inquinamento atmosferico Dr. Fabrizio Limonta Direttore Dipartimento PAC ASL Lecco Premessa storica The Great Smog - Londra, Dicembre 1952 Inverno rigido ( consumo carbone) + inversione
DettagliLEZIONI DI STATISTICA MEDICA
LEZIONI DI STATISTICA MEDICA A.A. 2010/2011 - Screening - Test diagnostici Sezione di Epidemiologia & Statistica Medica Università degli Studi di Verona Storia naturale della malattia (Rothman( Rothman,,
DettagliAnalisi costo-efficacia (CEA)
Analisi costo-efficacia (CEA) 37 Analisi costo-efficacia (CEA) ASPETTI FONDAMENTALI È una tecnica di analisi completa che permette di confrontare programmi ed interventi sanitari alternativi, che producono
DettagliAreaPediatrica Vol. 14 n. 4 ottobre-dicembre 2013 102
AreaPediatrica Vol. 14 n. 4 ottobre-dicembre 2013 102 [Come si fa] Test rapidi per la diagnosi di infezione nell ambulatorio del Pediatra di Famiglia: cosa è cambiato negli ultimi 10 anni Rispetto a 10
DettagliUniversità del Piemonte Orientale. Corsi di Laurea Triennale. Corso di Statistica e Biometria. Elementi di Epidemiologia
Università del Piemonte Orientale Corsi di Laurea Triennale Corso di Statistica e Biometria Elementi di Epidemiologia Corsi di Laurea Triennale Corso di Statistica e Biometria: Elementi di epidemiologia
DettagliNella figura A si vede la distribuzione mensile dei casi (picco nel mese di luglio)
La Spezia 08/11/2005 critica Al Direttore Sanitario Ai Dirigenti Dipartimenti Ai Direttori Area Medica, specialistica e OGGETTO : Legionellosi Premessa La sorveglianza della legionella permette di effettuare
DettagliIl miglioramento delle cure urgenti
Ogni anno più di 1 milione e 700 mila cittadini in Emilia-Romagna si rivolgono al pronto soccorso quando hanno un problema sanitario. È un numero che tende a crescere costantemente determinando spesso
DettagliFIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE. Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata
FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata Cari pazienti! Vi sentite spesso fiacchi, stanchi, esauriti o giù di morale? Soffrite facilmente il freddo?
DettagliMetodologia epidemiologica e Igiene II
Università Cattolica del Sacro Cuore Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva e Medicina Legale Anno accademico 2011/2012 Metodologia epidemiologica e Igiene II Bruno Federico Cattedra
DettagliPRONTO SOCCORSO PEDIATRICO REPARTO DI PEDIATRIA D URGENZA
Pr Dipartimento di Pediatria PRONTO SOCCORSO PEDIATRICO SOMMARIO 1.0 SCOPO...2 2.0 CAMPO DI APPLICAZIONE...2 2.1 METODOLOGIA DI ELABORAZIONE E IMPLEMENTAZIONE DEL PDT... 2 3.0 RIFERIMENTI...3 4.0 RESPONSABILITA...4
DettagliInfezione da HIV e AIDS in Piemonte
Infezione da HIV e AIDS in Piemonte anno 212 a cura di Chiara Pasqualini, Vittorio Demicheli si ringraziano i medici referenti del Sistema di Sorveglianza HIV/AIDS del Piemonte: O. Bargiacchi, S. Bonora,
DettagliEsame delle urine : un percorso condiviso tra la Patologia Clinica e la Microbiologia
Esame delle urine : un percorso condiviso tra la Patologia Clinica e la Microbiologia Dott. Antonio Conti 3000 2500 2013 Campioni urinari 2000 1500 1000 500 Positivi pz Ambulatoriali : 19.4 % Positivi
DettagliHIV e infezioni tropicali concorrenti: uno studio caso-controllo
HIV e infezioni tropicali concorrenti: uno studio caso-controllo Declich S a, Francesconi P a, Okwey R b, Ouma J b, Ochakachon R b, Dente MG a and Fabiani M a a Reparto Malattie Infettive, Laboratorio
DettagliESERCITAZIONE 2. TRATTO E MODIFICATO DA: Esercizi di epidemiologia - MORO, DAVOLI, PIRASTU Il pensiero scientifico editore
ESERCITAZIONE 2 TRATTO E MODIFICATO DA: Esercizi di epidemiologia - MORO, DAVOLI, PIRASTU Il pensiero scientifico editore Modalità di lettura della tabella di contingenza 2x2 sull associazione tra l esposizione
DettagliSeconda Parte Specifica di scuola - Statistica sanitaria e Biometria - 31/07/2015
Domande relative alla specializzazione in: Statistica sanitaria e Biometria Domanda #1 (codice domanda: n.641) : In epidemiologia, una variabile di confondimento è una variabile: A: associata sia alla
DettagliStreptococcus. Streptococcus. pneumoniae. Neisseria meningitidis. coltura positiva. coltura negativa. gruppo B
Diagnosi e tipizzazione di IPD in biologia molecolare direttamente da campione clinico in pazienti con terapia antibiotica in atto Cristina Massai Clinica Pediatrica II Ospedale Meyer Università di Firenze
DettagliIl termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel
Il termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel complesso tessuto con funzione di riempimento, sostegno
DettagliSegnaliamo le sospette reazioni avverse! Come fare?
La Farmacovigilanza. Perché, quando e come segnalare le Reazioni Avverse da Farmaci Segnaliamo le sospette reazioni avverse! Come fare? Dr. Michele Conti Regione Lazio Farmacista collaboratore di Farmacovigilanza
DettagliTRASMISSIONE VERTICALE DI HCV
METODO NAZIONALE STANDARD ALGORITMO MINIMO DI PROVA VSOP 8 Emesso da Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory Centre for Infections Revisione no: 1 Data di revisione: 21.11.07 Emesso da: Standards
DettagliSviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012
Pagina 1 di 6 Sviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012 Il presente documento è inteso a suggerire una allocazione ottimale dei pazienti che non
DettagliRisultati del triage e del follow-up post-trattamento con HPV-DNA test
Lo screening per la prevenzione dei tumori della cervice uterina in Emilia Romagna Risultati del triage e del follow-up post-trattamento con HPV-DNA test Bologna, 29 marzo 2011 HPV TEST NEL TRIAGE DI ASC-US
DettagliAnita Andreano e Antonio Russo
DEFINIZIONE DI UN SET DI INDICATORI DEL PROCESSO DI DIAGNOSI E CURA DEL TUMORE POLMONARE TRAMITE METODO DELPHI-MODIFICATO E PRESENTAZIONE DEGLI INDICATORI CALCOLATI SULLA POPOLAZIONE DI DUE ASL DELLA PROVINCIA
DettagliLegga le informazioni che seguono e poi risponda alla domanda:
La scoperta del gene responsabile della fibrosi cistica ha permesso la messa a punto di un test genetico per identificare il portatore sano del gene della malattia. Si è aperto quindi un importante dibattito
DettagliParte I (punti 3-9): Misure sanitarie obbligatorie per il controllo della Paratubercolosi bovina
LINEE GUIDA PER L ADOZIONE DI PIANI DI CONTROLLO E PER L ASSEGNAZIONE DELLA QUALIFICA SANITARIA DEGLI ALLEVAMENTI NEI CONFRONTI DELLA PARATUBERCOLOSI BOVINA 1. Definizioni Ai sensi delle presenti linee
DettagliGianni Bona, Carla Guidi Università del Piemonte Orientale A. Avogadro Clinica Pediatrica di Novara
VACCINO ANTI MORBILLO, ROSOLIA, PAROTITE E VARICELLA Gianni Bona, Carla Guidi Università del Piemonte Orientale A. Avogadro Clinica Pediatrica di Novara Morbillo, parotite, rosolia e varicella sono patologie
DettagliLa rosolia nella donna in gravidanza
La rosolia nella donna in gravidanza ROSOLIA Trasmissione materno-fetale Trasmissione transplacentare Nel corso della fase viremica con o senza manifestazioni cliniche L infezione fetale dopo reinfezione
DettagliChe cos è la celiachia?
Che cos è la celiachia? La celiachia è una malattia infiammatoria cronica dell intestino tenue, dovuta ad una intolleranza al glutine assunto attraverso la dieta. Il glutine è una proteina contenuta in
DettagliIL DOLORE TORACICO Presentazioni di Dolore Taracico Acuto al Pronto Soccorso http://www.cardionet.it/scientifico/approfondimento/dolore_toracico/
IL DOLORE TORACICO Presentazioni di Dolore Taracico Acuto al Pronto Soccorso http://www.cardionet.it/scientifico/approfondimento/dolore_toracico/ A cura del Dott. Sergio Fasullo DTA CON ALTERAZIONI ECG
DettagliINNOVAZIONE, QUALITÀ E SICUREZZA PER IL PAZIENTE
INNOVAZIONE, QUALITÀ E SICUREZZA PER IL PAZIENTE Pasquale Mosella Presidente AssoDiagnostici Roma, 16 aprile 2015 IL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE IN ITALIA Numero Totale di posti letto * 242.299 Posti per
DettagliDimensioni del problema
SIMPOSIO La stipsi severa: attualità terapeutiche Dimensioni del problema Stefano Tardivo Dipartimento di Sanità Pubblica e Medicina di Comunità Università degli Studi di Verona FC (FUNCTIONAL CONSTIPATION)
DettagliIl Pap test di triage
La Citologia negli screening oncologici Roma, 19 novembre 2014 Il Pap test di triage nello screening con test HPV Maria Luisa Schiboni UOC Anatomia Patologica, Osp S.Giovanni - Roma Il Pap test di triage
DettagliRisk Management del paziente a rischio tromboembolico
Risk Management del paziente a rischio tromboembolico Dr. Luciano DI Mauro ANGIOLOGIA A.S.P. 3 Catania Corso di formazione ECM Prevenzione del tromboembolismo venoso e utilizzo della relativa scheda di
DettagliDEFINIZIONI E CLASSIFICAZIONI
M. Landi DEFINIZIONI E CLASSIFICAZIONI 44% bambini sani di età < 5 anni possono presentare linfonodi palpabili in sede cervicale, ascellare ed inguinale. 24% neonati sani con linfonodi palpabili in sede
DettagliAspetti microbiologici della sorveglianza nazionale della malattia invasiva da H. Influenzae
Roma, 26-27 Novembre 2014 Roma, 28-29 Febbraio 2012 Aspetti microbiologici della sorveglianza nazionale della malattia invasiva da H. Influenzae MARINA CERQUETTI Marina Cerquetti Dipartimento di Malattie
DettagliNUOVA INFLUENZA UMANA - A/H1N1 Aggiornamento al 28 maggio 2010
NUOVA INFLUENZA UMANA - A/H1N1 Aggiornamento al 28 maggio 2010 Dagli ultimi Comunicati emessi dal Ministero della Salute Italiano, dall Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dal Centro Europeo di
DettagliLa vaccinazione delle persone ad alto rischio di infezione invasiva pneumococcica
La vaccinazione delle persone ad alto rischio di infezione invasiva pneumococcica Dott. Pietro Ragni, Direzione Sanitaria Azienda USL di Reggio Emilia Le patologie che espongono a rischio aumentato
DettagliPROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE DI UN PROGRAMMA DI SCREENING. Relatore: Brunella Spadafora
PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE DI UN PROGRAMMA DI SCREENING Relatore: Brunella Spadafora Epidemiologia e prevenzione dei tumori maligni I tumori nel loro insieme, costituiscono la seconda causa di morte,
DettagliLa sindrome dell intestino irritabile post-infettiva
La sindrome dell intestino irritabile post-infettiva Dr.ssa Chiara Ricci Università di Brescia Spedali Civili, Brescia Definizione La sindrome dell intestino irritabile Disordine funzionale dell intestino
DettagliCause del cattivo controllo glicemico negli ospedalizzati. Dott.ssa D. Piccolo
Cause del cattivo controllo glicemico negli ospedalizzati Dott.ssa D. Piccolo Come mai il cattivo controllo glicemico è tanto frequente tra i pazienti ospedalizzati? Le informazioni disponibili sul grado
DettagliNPTT- NON-INVASIVE PRENATAL TESTING
Dr.ssa Chiara Boschetto NPTT- NON-INVASIVE PRENATAL TESTING Il TEST PRENATALE NON INVASIVO è un test molecolare nato con l obiettivo di determinare l assetto cromosomico del feto da materiale fetale presente
DettagliDOVREMMO USARE IL PSA PER LO SCREENING DEI TUMORI DELLA
DOVREMMO USARE IL PSA PER LO SCREENING DEI TUMORI DELLA PROSTATA? P. Vineis, G. Casetta* Servizio di Epidemiologia dei Tumori *Clinica Urologica 1, Università di Torino IL PROBLEMA Attività sistematiche
DettagliMario Sarti. Laboratorio di Microbiologia e antimicrobial stewardship nell Azienda USL di Modena
Laboratorio di Microbiologia e antimicrobial stewardship nell Azienda USL di Modena Mario Sarti Microbiologia Clinica Provinciale Azienda USL di Modena 9 STRATEGIE DI REFERTAZIONE PER FAVORIRE L USO APPROPRIATO
DettagliAPPROPRIATEZZA IN ECOCARDIOGRAFIA. MARIA CUONZO Cardiologia UTIC AUSL BA Terlizzi
APPROPRIATEZZA IN ECOCARDIOGRAFIA MARIA CUONZO Cardiologia UTIC AUSL BA Terlizzi SOGGETTO CON CMD NOTA IN COMPENSO PREGRESSO DOLORE TORACICO Quale esame stato richiesto con appropriatezza? SOGGETTO CON
DettagliLA VACCINAZIONE CONTRO IL PAPILLOMAVIRUS UMANO (HPV) S.S. Pediatria Territoriale Servizio di Medicina Scolastica
LA VACCINAZIONE CONTRO IL PAPILLOMAVIRUS UMANO (HPV) S.S. Pediatria Territoriale Servizio di Medicina Scolastica LO SCREENING Uno dei principali obiettivi della medicina è diagnosticare una malattia il
DettagliDipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive Sapienza Università di Roma
Concetti di salute e malattia. La storia naturale delle malattie. Valutazione dell efficacia dei tests diagnostici: sensibilità, specificità e valori predittivi. Gli screening. Paolo Villari paolo.villari@uniroma1.it
DettagliProfilassi antimalarica in Africa: linee guida vs. stato dell arte
PREVENZIONE DELLA MALARIA E DELLA FEBBRE GIALLA: L EVOLUZIONE DELLE LINEE GUIDA Profilassi antimalarica in Africa: linee guida vs. stato dell arte Giovanni Ara Centro MVI ASL BIELLA Torino, 23 maggio 2011
DettagliHIV-AIDS e Benessere Riproduttivo
HIV-AIDS e Benessere Riproduttivo HIV-AIDS Un emergenza da non dimenticare A livello globale, l epidemia di HIV-AIDS pare essersi stabilizzata. Il tasso di nuove infezioni è in costante diminuzione dalla
DettagliPraenaTest. Esame non invasivo delle trisomie nel feto. Qualità dall Europa ORA NUOVO. Brochure informativa per gestanti
ORA NUOVO PraenaTest express Esito in 1 settimana PraenaTest Qualità dall Europa Esame non invasivo delle trisomie nel feto Brochure informativa per gestanti Care gestanti, Tutti i futuri genitori si chiedono
DettagliNascere oggi in Italia: luci e ombre
Nascere oggi in Italia: luci e ombre Mario De Curtis Convegno: I Gemelli in Età Pediatrica: Epigenetica, Epidemiologia e Clinica Roma, 4-5 Ottobre 2013 mario.decurtis@uniroma1.it Cambiamenti demografici
DettagliMinistero della Salute
ALLEGATO 1 N. Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE E DELLA COMUNICAZIONE DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA Ufficio V - Malattie Infettive e Profilassi Internazionale DGPREV.V/19262/P/I.4.c.a.9
DettagliTrattamento integrato dei disturbi mentali nelle Cure Primarie: il Programma Regionale G. Leggieri
SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Reggio Emilia Trattamento integrato dei disturbi mentali nelle Cure Primarie: il Programma Regionale G. Leggieri Dr.ssa Marina
DettagliIl ruolo del fornitore di macchine nella manutenzione preventiva e calibrazioni. Dott. Marco Bellentani
Il ruolo del fornitore di macchine nella manutenzione preventiva e calibrazioni Dott. Marco Bellentani 1 Sommario Obiettivi del cliente Supporto del fornitore durante la fornitura della macchina Analisi
DettagliFEBBRE, BATTERIEMIA E SEPSI NEL LATTANTE
Acta Medica Mediterranea, 2005, 21: 37 FEBBRE, BATTERIEMIA E SEPSI NEL LATTANTE FRANCESCA BIROCCHI - MARCELLA TESTA- MARA PISCHEDDA - VASSILIOS FANOS Università degli Studi di Cagliari - Istituto di Patologia
DettagliCausa. La polmonite è abbastanza comune, era la principale causa di morte prima della scoperta degli antibiotici
La polmonite è la malattia dei polmoni e del sistema respiratorio in cui gli alveoli polmonari si infiammano e si riempiono di liquido, ostacolando la funzione respiratoria. Frequentemente anche i bronchi
DettagliENPAM - Nuova Polizza Sanitaria 2015 - UniSalute
ENPAM - Nuova Polizza Sanitaria 2015 - UniSalute Piani sanitari per gli Associati dell Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza dei Medici e loro familiari. Con il 2015 parte la Nuova Polizza Sanitaria.
DettagliCorso di Psicometria Progredito
Corso di Psicometria Progredito 3.1 Introduzione all inferenza statistica Prima Parte Gianmarco Altoè Dipartimento di Pedagogia, Psicologia e Filosofia Università di Cagliari, Anno Accademico 2013-2014
Dettagli