PROVINCIA DI VITERBO Ambiente, Tutela del suolo, dell'aria e dell'acqua, Valorizzazione ed educazione ambientale, Parchi, Energia

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1 PROVINCIA DI VITERBO Ambiente, Tutela del suolo, dell'aria e dell'acqua, Valorizzazione ed educazione ambientale, Parchi, Energia POR FESR Lazio ASSE II- Ambiente e prevenzione dei rischi Attività II.4 Valorizzazione delle strutture di fruizione delle aree protette Valorizzazione del Patrimonio Geologico della Riserva Naturale Selva del Lamone e delle aree limitrofe attraverso la realizzazione ed implementazione di percorsi naturalistici, ed allestimento area didattica Relazione tecnico illustrativa dell intervento Dottssa Rossana Giannarini Arch. Dott. Antonio Correnti

2 Il progetto, intende recuperare o raccordare percorsi già esistenti e crearne di nuovi, ove necessario, al fine di facilitare l accesso e la possibilità di visita alle emergenze geologiche presenti all interno e nelle prossimità dell area protetta della Selva del Lamone. L area della Riserva Naturale Selva del Lamone si caratterizza principalmente per la presenza di colate laviche, di natura olivin-latitica, colore grigio scuro e localmente nero, o grigio chiaro. Esse rappresentano le ultime manifestazioni vulcaniche del complesso di Latera nel distretto vulcanico vulsino, scaturite dai centri eruttivi del colle della Dogana, Monte Becco, e cono di Semonte, centri eruttivi formati durante la fase finale post-calderica. Tale fase effusiva post calderica sembra sia durata tra e anni fa, mentre le colate di Selva del Lamone si ascrivono ad un periodo compreso tra e anni fa. Queste colate raffrendandosi hanno ricoperto quasi interamente il soprassuolo della Selva, dando vita ad un paesaggio lunare ricoperto da massi lavici indicati popolarmente con il termine di Murce dal latino pietre appuntite, alcune di grandi dimensioni o con particolari conformazioni da sembrare imponenti muraglioni creati dall uomo, o erigendosi come grandi blocchi divisi come la Murcia Strompia. La sua peculiare inospitalità ha permesso ha questi luoghi di giungere a noi praticamente inalterati ed avere l opportunità di restare affascinati dall immortalità di tali fenomeni e abbagliati dalla sua imponenza e straordinarietà. All interno della Selva è possibile ancora vedere i condotti lavici a volte come lunghe gole poco profonde come la Cava dell Inferno, altre volte nei numerosi crateri, chiamati popolarmente Pile, che si rincorrono in alcune aree numerosi come la Pila al Sambuco, altre volte spettacolari come la Rosa Crepante riconosciuta anche geosito regionale insieme all eccezionale banco fluoritico e all edificio vulcanico di Santa Maria di Sala o la magnificenza di Voltamacine, una colata che si prolunga per circa 40 metri imponendosi con il bianco dei licheni che ricoprono la cascata di massi nel folto della vegetazione del fitto bosco. In pochi chilometri quadrati questo territorio comprensivo anche di siti posti in prossimità della Riserva offre l opportunità d poter ammirare fenomeni che sono avvenuti migliaia, milioni di anni fa, lasciando scritto nelle rocce e nella morfologia del territorio la testimonianza del cambiamento della Terra con tempi non quantificabili dall uomo. Il Fiume Olpeta costeggiando il confine sudorientale della Riserva, con la sua portata torrentizia, in migliaia di anni, ha logorato il tenero tufo o ha adagiato il suo percorso sul-

3 le dure rocce basaltiche, regalandoci scorsi idilliaci, salti e laghetti, come al Salto del Calabrone, o scavando pazientemente l tufo sino a generare una forra che arriva a raggiungere anche i 90 m di altezza per oltre 7 chilometri segna il confine di uno dei luoghi storici più ammaglianti come l antica Città di Castro, dove dalla distruzione del 1649, i resti della vita cittadina sono rimasti immobili e ora è ancora possibile scorgere chiese e palazzi. Proprio la morfologia della Selva è stata nei secoli prescelta dagli uomini per vivere protetti su impervie alture come alla Sorgenti della Nova dove sono visitabili i resti di insediamenti dell Età del Bronzo e medievali, Rofalco tra imponenti mura etrusche ed ancora tra la fitta vegetazione scorgere resti di insediamenti romani o percorrere le vie cave scavate dagli etruschi nel tufo, stretti ed imponenti corridoi ancora oggi suggestivi come il Cavone che conserva parte della via acciottolata dal Sangallo. I siti individuati dal percorso offrono anche uno straordinario patrimonio naturalistico e sono anche stati riconosciuti aree SIC e ZPS. L intervento si inserisce quindi in un contesto ricco di stimoli e risorse tali da voler solo rappresentare un implemento alla scoperta di uno dei luoghi più autentici che è possibile ancora oggi riscontrare sul territorio regionale. Un territorio, quale quello oggetto della proposta, presenta principalmente la necessità di operare con il minimo impatto, riducendo il più possibile gli interventi e le opere. Gli interventi proposti sono i seguenti e sono realizzati a seconda del percorso: - Pulitura con decespugliatore del precorso per una larghezza di 1.5 m; - individuazione percorso con appositi segnalatori; - posizionamento di cartello tematico in prossimità del geosito; - montaggio di staccionata maremmana. In via prioritaria, si propone di realizzare i sentieri semplicemente attraverso un opera di pulitura e decespugliazione per una larghezza media di 1,5 metri, tale intervento sarà realizzato con messi meccanici e a mano ove necessario. Al fine di segnalare il sentiero realizzato, saranno posti in opera appositi segnalatori dell altezza di 60 cm infissi nel terreno tramite in perno in acciaio inossidabile. Va sottolineato che i segnalatori sono realizzati con gomma di pneumatico riciclata, cosa che offre un duplice vantaggio: in primo luogo l utilizzo di materiali di recupero garantisce un basso impatto della produzione industriale e da un chiaro segnale sulle posizioni dell Amministrazione riguardo a ecologia e riciclaggio dei materiali, in secondo luogo per la natura del materiale utilizzato, i licheni e muschi che ricoprono ogni cosa all interno della selva, non potranno attaccarsi, né potranno essere facilmente modificati dai numerosi a-

4 nimali selvatici che abitano la RN, lasciando il percorso sempre ben evidente agli escursionisti, vista la facilità con cui è facile perdersi in questi boschi. La messa in sicurezza dei passaggi più pericolosi sarà realizzata con la posa in o- pera di staccionata maremmana. Anche in questo caso, al fine di integrare nel modo migliore l intervento con l ambiente circostante si è scelta una tipologia di barriera ampiamente utilizzata in zona, realizzata in legno. L intervento prevede inoltre una serie di azioni volte alla valorizzazione del patrimonio geologico dell area ricadente sia all interno della Riserva Naturale Selva del Lamone che nelle aree prospicienti, ma di rilevante interesse scientifico: realizzazione di itinerari, allestimento area didattica, attività di informazione e promozione. I percorsi individuati sono 14 che guidano il fruitore alla scoperta della peculiarità geologica di questa zona integrata opportunamente con le numerose risorse naturali ed archeologiche. Gli itinerari sono stati individuati sulla base delle indicazioni presenti all interno del Master Plan della R.N. includendo quindi anche aree esterne, ma rientranti nei limiti dei 5 km prescritti dalla norme di attuazione del POR Lazio Infatti è stato ritenuto opportuno inserire nel progetto anche il Banco Fluoritico e l Edificio Vulcanico di S Maria di Sala (Det. n.b4477 del 27/11/2008), la parete stratigrafica presso Le Sorgenti della Nova, La Forra dell Olpeta e la Città di Castro, ed il SIC di Vallerosa. L asprezza del terreno lo rende inaccessibile ai diversamente abili, e le amministrazioni coinvolte si attiveranno per promuovere un trasporto con muli con l ausilio dei privati che già lo utilizzano per il trasporto del legname. La cartellonistica tematica generale sarà installata presso i singoli ingressi e la cartellonistica specifica indicherà ogni percorso e ogni sito prescelto, e sarà realizzata su tabelle in forex ed installazioni in acciaio, dal design moderno e visivamente poco intrusivo, cromaticamente integrate con l ambiente circostante, che non necessitano di una manutenzione ricorrente e di distinguere facilmente i percorsi geologici. Questa tipologia è stata prescelta nel rispetto dell impatto ambientale in considerazione della tipologia dei materiali e delle finiture. Presso la sede della RN, indicata già nella sua fase di progettazione come area didattica, nonché come centro visita, dati gli spazi ridotti, è stato individuato un allestimento didattico ed informativo multimediale con l istallazione di Schermi al Plasma di 42 con PC integrato, dotati di tecnologia Touchscreen, Bluetooth, wifi e multiplayer, e posti ad una altezza ed angolazione tali da poter essere utilizzati anche dai diversamente abili con e- strema facilità ed accessibilità.

5 Il visitatore avrà l opportunità di far scorrere immagini ed informazioni sullo schermo, di navigare sui siti correlati, di scaricare attraverso il Bluetooth percorsi e brochure direttamente sui supporti informatici e/o sul cellulare. Le informazioni potranno essere sempre aggiornate senza costi ulteriori per il rifacimento dei supporti ed inoltre sarà possibile integrare costantemente tutte le informazioni del territorio nei suoi aspetti culturali, naturali ed enogastronomici, ma anche turistici e ricettivi, e con la possibilità di vendere spazi pubblicitari e quindi potendo rappresentare una fonte di entrata. Il sistema bluetooth è stato individuato per consentire una adeguata informazione del fruitore riducendo il consumo di materiale cartaceo che sarà comunque disponibile con la realizzazione di una guida, che in formato digitale sarà possibile scaricare anche dal sito della RN e degli enti coinvolti nel progetto. Un totem informativo sarà inoltre posizionato presso la sede comunale, con uno schermo 19 Touchscreen e dotato di tecnologia Bluetooth, Wifi e multiplayer per agevolare l acquisizione delle informazioni all utente data la localizzazione della sede della RN decentrata rispetto alle vie di accesso principali e garantendo anche una fruibilità anche negli orari di chiusura della Riserva. Inoltre sono stati previsti anche postazioni didattiche totem presso il Laboratorio Ambientale della Provincia di Viterbo. Tale tipologia di attrezzatura mira a rendere fruibile a tutti questi luoghi anche per chi non può farlo fisicamente. Sarà elaborata anche una guida cartacea concepita per una facile consultazione rilegata con anelli metallici e schede descrittive di ogni percorso indicandone lunghezza, durata stimata, difficoltà, percorribilità, schema altimetrico, segnalazione delle peculiarità culturali e naturali, e delle strutture ricettive. Gli interventi proposti non prevedono una gestione diretta da parte del soggetto attuatore nel caso specifico la Provincia di Viterbo, ma saranno gli enti afferenti e /o proprietari la RN Selva del Lamone ed i Comuni di Ischia di Castro e Farnese, che si occuperanno della gestione degli interventi attuati rientrante già nelle loro mansioni. I costi eventuali riguardanti soprattutto una manutenzione ordinaria e un assistenza periodica delle attrezzature, ma di solito in quest ultimo caso, i costi sono compresi in contratti annuali complessivi per l intero ente, e saranno comunque coperti con economie di bilancio dell ente. Tale tipologia di interventi essendo servizi pubblici non hanno ricavi eccetto la vendita della Guida i cui ricavi potrebbero essere destinati a coprire i costi delle riedizioni

6 mentre potranno essere utilizzati i sistemi bluetooth e i punti informativi per vendita spazi pubblicitari o come sponsorizzazioni, data la difficoltà delle pubbliche amministrazioni a gestire operazioni commerciali.