Didattica per le Disabilità Sensoriali
|
|
- Daniela Filippi
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Università degli Studi di Macerata Facoltà di Scienze della formazione Didattica per le Disabilità Sensoriali Terza LEZIONE 14 MAGGIO 2016 Prof. Ivan Di Pierro Pedagogista Clinico e Giuridico ivan.dipierro@unimc.it
2 la cecità separa le persone dalle cose La sordità separa le persone dalle persone Helen Keller
3
4
5
6 L ipoacusia è l'indebolimento dell'apparato uditivo dovuta a un danno o alla degenerazione di uno o più dei suoi componenti.
7 Audioleso è colui che ha subito un deficit a livello uditivo prima dell'apprendimento della lingua parlata.
8 La sordità è la riduzione più o meno grave dell udito. Si distinguono quattro gradi in relazione all entità della perdita uditiva espressa in decibel lieve con soglia tra 20 e 40 decibel media con soglia tra 40 e 70 decibel grave con soglia tra 70 e 90 decibel profonda con soglia uguale o superiore ai 90 decibel
9 LIEVE: caduta tra i 20 e i 40 decibel Difficoltà a percepire le voci bisbigliate e alcune consonanti in particolare i suoni acuti MEDIA: caduta tra 40 e 70 db La voce di una normale conversazione non viene percepita chiaramente; si ha difficoltà nella discriminazione delle parole. Il bambino con questo grado di sordità alla nascita avrà difficoltà nell acquisizione corretta del linguaggio e necessiterà di protesi acustiche e logopedia.
10 GRAVE: tra i 70 e i 90 db La persona percepisce solo alcuni suoni delle parole anche se pronunciate ad intensità elevata. Il bambino con questo deficit alla nascita non è in grado di acquisire spontaneamente il linguaggio e necessita di protesi il più presto possibile, logopedia, collaborazione della famiglia e aiuto educativo..
11 PROFONDA: sordità pari o superiore a 90 db Vengono percepiti solo i suoni gravi e intensi con notevole componente vibratoria (per es: rombo di un motore, sbattere di una porta, percussione di un tamburo). La parola non viene riconosciuta e, senza ausilio protesico, associato alla lettura labiale non è possibile alcun apprendimento del linguaggio verbale.
12 perdite uditive trasmissive percettive miste
13 Trasmissive che riguardano generalmente orecchio esterno e orecchio medio, facendo così arrivare i suoni in maniera distorta all interno dell orecchio stesso. Anche se rappresentano delle sordità lievi.
14
15 Percettive chiamate anche neuro-sensoriali in quanto riguardano l orecchio interno e le sue varie connessioni. In questo caso l entità del danno può essere più o meno grave
16
17 Miste riguardano sia zone periferiche che centrali dell orecchio
18 cause che determinano handicap uditivo ereditarie acquisite
19 Le sordità ereditarie possono essere divise in due gruppi Sordità non sincroniche (70%) la perdita d udito è l unico sintomo presente Sordità sincroniche (30%) la perdita d udito si associa ad altri sintomi e/o manifestazioni cliniche
20 le sordità acquisite possono insorgere durante tre fasi: prenatale ( dovuta a cause virali, come la rosolia durante la gravidanza; o l assunzione di sostanze tossiche sempre prima della nascita del bimbo etc); perinatale ( dovute a complicazioni trattamento ostetrico, anossia); post natale ( causate da malattie infettive abbastanza gravi come la meningite etc).
21 Il grado di perdita uditiva influisce sullo sviluppo del linguaggio del bambino: tanto più grave è la perdita e tanto peggiori sono gli effetti sul linguaggio.
22 UDITO LINGUAGGIO NORMALE NORMALE LIEVE NORMALE MODERATA SEVERA DISLALIE RITARDO DISLALIE RITARDO RIDUZIONE PROFONDA ASSENZA
23 Fattori che condizionano l insorgenza di una disabilità uditiva nel bambino 1. Impairment uditivo 2. Età di insorgenza (rispetto allo sviluppo del linguaggio) 3. Deprivazione uditiva
24 Deprivazione uditiva Mancato sviluppo delle reti neurali alla base della acquisizione della lingua nativa durante il periodo di plasticità del sistema uditivo centrale FATTORE IRREVERSIBILE
25 Ai bambini sordi non manca la capacità di acquisire una lingua Manca la capacità di imparare in modo spontaneo la lingua parlata perché essa viaggia nella modalità sensoriale deficitaria
26 nel primo stadio di sviluppo l esperienza sensoriale è insufficiente perché ridotta del 50%
27 per una normale acquisizione del linguaggio, servono alcuni fattori essenziali: 1. l integrità anatomica e funzionale dell apparato uditivo e degli organi fonatori; 2. il normale sviluppo delle facoltà intellettive; 3. un ambiente ricco di stimoli sonori adeguati, a lui graditi sotto ogni profilo, in particolare quello affettivo.
28 i sordi hanno realizzato la loro facoltà di linguaggio attraverso un altra via: il canale visivo in sostituzione dei suoni vocalici e delle parole utilizzano i segni per comunicare la modalità visivo-gestuale ha sostituito quella acustico- vocale.
29 il bambino sordo non si modella come il coetaneo udente sulla grammatica uditiva, non conosce la semantica vocale del codice utilizzato
30 la mano del sordo equivale alla lingua dell udente
31 costringere il bambino sordo a sostituire i cinesemi con i fonemi è una violenza psicologica
32 è importante che all inizio dello sviluppo linguistico il bambino sia immerso nei codici e nei segni visuomanuali
33 il bambino sordo è un bambino valido con potenziale intellettivo sano pronto ad essere utilizzato.
34 Dalla disabilità uditiva non deriverebbe alcun handicap, se la nostra non fosse una società verbale
35 La dattilologia (alfabeto manuale)
36 La Lingua dei Segni non è un codice comunicativo universale bensì esistono tante lingue dei segni quante sono le Comunità Sorde sul pianeta. Infatti, esattamente come le lingue vocali, le Lingue dei Segni sono nate spontaneamente quando i sordi hanno avuto la necessità di comunicare tra loro, di trasmettersi informazioni, esperienze, sentimenti. Ciascuna Lingua dei Segni ha poi sviluppato caratteristiche proprie, legata alla particolare cultura in cui viene usata
37 Il lessico delle Lingue dei Segni potenzialmente può esprimere qualsiasi concetto, concreto e astratto. Il fatto che vengano utilizzate delle immagini visive realizzate dalle mani anziché i suoni della voce, non significa che i concetti esprimibili possono riferirsi solo ad una realtà concreta.
38 Se una lingua viene usata in un ambiente ristretto [ ] o solo all interno della famiglia per assolvere scopi di uso comune, essa rimane povera e limitata al vocabolario tipico di questi contesti. [ ] la lingua dei segni, nel momento in cui viene usata in ambienti più ricchi e da persone che interagiscono in modo più complesso, porta alla creazione di nuovi segni da parte dei suoi utenti (cit.)
39 la Lingua dei Segni permette all alunno di ricevere i contenuti attraverso il senso della vista, integro a differenza dell udito, seguendo gli stessi ritmi dei suoi compagni udenti, aumentando oltre che il suo bagaglio culturale la sua autostima e favorendone l integrazione e la definizione di un identità forte
40 primo: i bambini sordi apprendono più facilmente la lingua parlata e scritta se la apprendono come seconda lingua dopo aver acquisito la Lingua dei Segni fin dai primi mesi di vita. secondo: è che conoscere bene la Lingua dei Segni significa avere un forte senso di appartenenza ad una comunità, a una minoranza linguistica e non solo ad una categoria svantaggiata e quindi avere maggiore sicurezza e serenità nel momento in cui si affronta la società udente.
41 grazie ad alcune esperienze di insegnamento della Lingua dei Segni ai bambini udenti è stato dimostrato che l insegnamento di una lingua dei segni in età precoce, stimolando il canale di comunicazione visivo-gestuale, possa favorire il potenziamento, nei bambini udenti, di alcune aree cognitive particolarmente legate all attenzione, discriminazione e memoria visiva (Rossini, Capirci et al. 1997)
42
DIDATTICA PER LE DISABILITÀ SENSORIALI
Università degli Studi di Macerata Facoltà di Scienze della formazione DIDATTICA PER LE DISABILITÀ SENSORIALI TERZA LEZIONE 28 AGOSTO 2019 Prof.ssa Maria Chiara Barchi La cecita separa le persone dalle
DettagliLE DISABILITA SENSORIALI
LE DISABILITA SENSORIALI Sensi compromessi: Vista Udito Corso SOS sostegno 2018/2019 CTS-CTI VARESE Definizione legale di cecita Si intende minorato della vista colui che in seguito a una patologia da
DettagliCORSO DIAVVICINAMENTO ALLA L.I.S. MARIA BUCCI
CORSO DIAVVICINAMENTO ALLA L.I.S. MARIA BUCCI e-mail: mariabucci@iol.it La comunicazione con una persona sorda Stereotipi sociali su cui si formano i pregiudizi nei confronti delle persone sorde Si definisce
DettagliAusili per disabilità sensoriali
Laurea Specialistica in Scienze Motorie Corso di Metodi e Didattiche dei sussidi per disabili a.a. 2006-2007 2007 Ausili per disabilità sensoriali ing. Renzo Andrich Centro di Bioingegneria Fondazione
DettagliLa personalità del sordo
La personalità del sordo La struttura psicologica del sordo è legata ad alcune variabili -ambiente familiare -grado di sordità -età di insorgenza della stessa -contesto socio-culturale di riferimento -presenza
DettagliI incontro sulla Sordità
I incontro sulla Sordità a cura del gruppo Beethoven Tecnici della comunicazione specializzati nelle disabilità pluri-sensoriali 23 gennaio 2015 ore 16 19 presso RSA Il Giglio Firenze La Comunicazione:
DettagliEsigenze delle persone con deficit auditivo
Martedi 13 Maggio 2004 Esigenze delle persone con deficit auditivo Riccardo Celletti O b i e t t i v o: Entrare nella dimensione affettiva delle problematiche uditive. A. Rezza: «Per pensare basta l'intelligenza,
DettagliLa lingua dei segni come strumento di inclusione scolastica
SEMINARIO: La lingua dei segni come strumento di inclusione scolastica AZIONI A SUPPORTO DEL PIANO TRENTINO TRILINGUE Sviluppo delle risorse professionali e predisposizione di strumenti di apprendimento
DettagliCORSO BIMODALE BASE CORSO BIMODALE AVANZATO. destinatari. Logopedisti CORSO BIMODALE BASE crediti formativi 21.8
destinatari Logopedisti crediti formativi 21.8 crediti formativi 21.8 Docenti: Dott.ssa Luigia Flavia Pantaleo - Logopedista Dr. Italo Cantore - Otorinolaringoiatra 11-12 - 13 SETTEMBRE 2014 CORSO BASE
DettagliCoordinamento Generale Medico-Legale Sordomuti legge 381/1970
Coordinamento Generale Medico-Legale Sordomuti legge 381/1970 Seconda giornata 1 SORDOMUTI Legge 25/05/1970 n. 381 PROVVIDENZE ECONOMICHE A FAVORE DEI SORDOMUTI E REQUISITI M.L. Beneficiari Natura Requisiti
DettagliCORSO DI SENSIBILIZZAZIONE SULLA SORDITA E LINGUA DEI SEGNI ITALIANA L.I.S SENZA BARRIERE: DALLA PAROLA AL SEGNO
CORSO DI SENSIBILIZZAZIONE SULLA SORDITA E LINGUA DEI SEGNI ITALIANA L.I.S SENZA BARRIERE: DALLA PAROLA AL SEGNO PREMESSA Molto spesso la sordità viene definita una disabilità invisibile, riconoscibile
DettagliIntroduzione Sordità: tipologie di riconoscimenti previdenziali ed assistenziali.
Introduzione Sordità: tipologie di riconoscimenti previdenziali ed assistenziali. L ordinamento giuridico italiano, in nome dei diritti fondamentali dell uomo sanciti dalla Costituzione, si è dotato nel
DettagliENTE NAZIONALE PER LA PROTEZIONE E L ASSISTENZA DEI SORDI. SEZIONE PROVINCIALE DI VERONA Piazzetta S. Eufemia, 1 23/04/2011 1
ENTE NAZIONALE PER LA PROTEZIONE E L ASSISTENZA DEI SORDI SEZIONE PROVINCIALE DI VERONA Piazzetta S. Eufemia, 1 23/04/2011 1 COMUNICAZIONE CON UNA PERSONA SORDA 23/04/2011 2 Comunicazione con una persona
DettagliPatologia del linguaggio in età evolutiva
Patologia del linguaggio in età evolutiva U.O. e Cattedra di Neuropsichiatria Infantile Dipartimento di Scienze Neurologiche e della Visione Sezione di Neuroscienze dello Sviluppo IRCCS G. Gaslini Disturbi
DettagliBambini sordi e udenti a scuola La LIS come strumento di inclusione e di apprendimento
Bambini sordi e udenti a scuola La LIS come strumento di inclusione e di apprendimento MARIA CRISTINA CASELLI ISTC-CNR Quanti bambini nascono sordi? 1/1000 nascono sordi Solo il 5-10% di bambini sordi
DettagliUna volta compilato, potete inviare il questionario al Centro Assistenza per Bambini Sordi e Sordociechi Onlus in una delle seguenti modalità:
Cari genitori, il presente questionario è stato elaborato dal team di specialisti del Centro Assistenza per Bambini Sordi e Sordociechi Onlus (CABSS). Le informazioni da Voi fornite offriranno, in via
DettagliDIAGNOSTICA DELLE IPOACUSIE INFANTILI
DIAGNOSTICA DELLE IPOACUSIE INFANTILI Deve essere: PRECOCE entro i 3/6 mesi di vita (nelle forme pre e peri-natali) e comunque non oltre i 3-4 mesi dall insorgenza della patologia uditiva. DIAGNOSTICA
Dettaglihttps://www.youtube.com/watch?v=hkq6d8fqoo8 Tratti da Dans le pays des sourds, Nicolas Philibert Linguaggio e sordità
https://www.youtube.com/watch?v=hkq6d8fqoo8 Tratti da Dans le pays des sourds, Nicolas Philibert Linguaggio e sordità AA 2017/2018 Perdita uditiva da 20 a 40 db da 40 a 70 db da 70 a 90 db maggiore di
DettagliPROGRAMMA ASSISTENTE ALLA COMUNICAZIONE E ALL AUTONOMIA DEGLI ALUNNI CON DISABILITA SENSORIALE
PROGRAMMA ASSISTENTE ALLA COMUNICAZIONE E ALL AUTONOMIA DEGLI ALUNNI CON DISABILITA SENSORIALE VENERDI 9 GIUGNO 2017 ORE 9.00 APERTURA DEI LAVORI Presentazione partecipanti e del corso Relatrice A. Iacò
DettagliAPPRENDIMENTO E DISABILITA. Strategie di aiuto e tecniche di intervento
APPRENDIMENTO E DISABILITA Strategie di aiuto e tecniche di intervento Disabilità - Definizione Conseguenza/risultato di una complessa relazione tra la condizione di salute di una persona e i fattori individuali
DettagliLe disabilità mentali Definizione: Che cosa significa RITARDO MENTALE? ritardo strutturale categorie patologiche
Le disabilità mentali È ancora difficile definire con chiarezza la disabilità mentale, poiché presenta una varietà sintomatologica molto forte, e non deve essere scambiata per stintomi di lesioni cerebrali,
DettagliUna grande famiglia... Lo SPETTRO
Una grande famiglia... Lo SPETTRO AUTISMO DGS SINDROME DI ASPERGER SINDROME DI RETT SINDROME DI HELLER AUTISMO LOW FUNCTIONING L autismo risulta associato a Disabilità Intellettiva nel 70% dei casi Il
Dettaglile disabilità auditive Tfa Sostegno Lumsa 3 lezione Prof.ssa PEPE 27 febbraio 16
1 Scuola Secondaria di I grado Tfa Sostegno Lumsa 3 lezione Prof.ssa PEPE 27 febbraio 16 le disabilità auditive... 1 La percezione uditiva... 6 La disabilità uditiva... 6 Ipoacusia trasmissiva... 6 Ipoacusie
DettagliATTIVITA FORMATIVE Corso di Specializzazione sul Sostegno a.a. 2018/2019 -SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO -
Allegato n. 3 ATTIVITA FORMATIVE Corso di Specializzazione sul Sostegno a.a. 2018/2019 -SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO - SSD Settori Scientifico disciplinari Insegnamenti ai sensi del D.M. 30.09.2011 (Allegato
DettagliPROFILO DINAMICO FUNZIONALE
PROFILO DINAMICO FUNZIONALE delle abilità, disabilità e funzionamento (art. 5 del d.p.r. 24 febbraio 1994 atto d indirizzo) Scheda tratta dall I.C.F. C.Y. Profilo Dinamico Funzionale scheda 1 (per la compilazione
DettagliLA SORDITA. Quale terminologia usare per descrivere la condizione di sordità
LA SORDITA Quale terminologia usare per descrivere la condizione di sordità In questa sede verranno utilizzati il termine sordo in quanto i sordi stessi si definiscono tali I sordi non sono: NON UDENTI
DettagliATTIVITA FORMATIVE Corso di Specializzazione sul Sostegno a.a. 2018/2019 -SCUOLA PRIMARIA -
Allegato n. 2 ATTIVITA FORMATIVE Corso di Specializzazione sul Sostegno a.a. 2018/2019 -SCUOLA PRIMARIA - SSD Settori Scientifico disciplinari IUS/09 (comune al Gruppo A e al gruppo B) Insegnamenti ai
DettagliATTIVITA FORMATIVE Corso di Specializzazione sul Sostegno a.a. 2018/2019 -SCUOLA SECONDARIA DI II GRADO -
Allegato n. 4 ATTIVITA FORMATIVE Corso di Specializzazione sul Sostegno a.a. 2018/2019 -SCUOLA SECONDARIA DI II GRADO - SSD Settori Scientifico disciplinari Insegnamenti ai sensi del D.M. 30.09.2011 (Allegato
DettagliRiconoscimento precoce - Precoce intervento!
Riconoscimento precoce - Precoce intervento! UN INIZIATIVA SUL TEMA SORDITÀ INFANTILE AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE 2 a edizione 2009 Editore Provincia Autonoma
DettagliPROFILO DINAMICO FUNZIONALE
ASL BAT/1 MARGHERITA DI SAVOIA SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE - REGIONE PUGLIA DISTRETTO SOCIO-SANITARIO N. 3 MARGHERITA di S. Scuola: SCUOLA DELL INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SERVIZIO RIABILITAZIONE ED INTEGRAZIONE
DettagliOre attività frontale (lezione, esercitazioni, laboratorio ecc ) 4 (7,5 h x 4CFU) 30 M- PED/03. 4 (7,5 h x 4CFU) 30 M- PED/03
Allegato n.1 Corso di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno, ai sensi degli artt. 5 e 13 del decreto 10 settembre 2010, n. 249 Percorso Formativo - Scuola dell
DettagliLA SINDROME DELL X FRAGILE
LA SINDROME DELL X FRAGILE Dott.ssa Valentina Paola Cesarano Centro d Ateneo SInAPSi, Università degli Studi di Napoli Federico II Identikit della sindrome È una condizione genetica ereditaria È inclusa
DettagliPIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO (Lista di elementi da considerare come guida minima)
Allegato B PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO (Lista di elementi da considerare come guida minima) PIANO EDUCATIVO PERSONALIZZATO (Inserire i dati richiesti) classe. - sezione a favore dell alunno/a.. nato/a
DettagliStruttura della lezione
Disabilita uditiva Struttura della lezione Pregiudizi Epidemiologia, definizione, cause e classificazione Conseguenze della sordita su: Sviluppo relazionale-affettivo Acquisizione del linguaggio Sviluppo
DettagliDott. Corrado Muscarà Università degli Studi di Catania
Dott. Corrado Muscarà Università degli Studi di Catania Malattie varie, acute o croniche, fragilità, situazione cromosomiche particolari, lesioni, ecc. Deficit visivi, motori, di attenzione, di memoria,
DettagliATTIVITA FORMATIVE Corso di Specializzazione sul Sostegno a.a. 2018/2019 -SCUOLA DELL INFANZIA -
Allegato n. 1 ATTIVITA FORMATIVE Corso di Specializzazione sul Sostegno a.a. 2018/2019 -SCUOLA DELL INFANZIA - SSD Settori Scientifico disciplinari Insegnamenti ai sensi del D.M. 30.09.2011 (Allegato B
DettagliLA SORDOCECITA E LA PLURIMINORAZIONE PSICOSENSORIALE L ESPERIENZA DELLA LEGA DEL FILO D ORO
LA SORDOCECITA E LA PLURIMINORAZIONE PSICOSENSORIALE L ESPERIENZA DELLA LEGA DEL FILO D ORO LUIGINA CARRELLA RESPONSABILE DEI SERVIZI EDUCATIVI RIABILITATIVI L utenza. La lega del filo d oro si occupa
Dettaglid iniziativa dei senatori ZANETTA, BUTTI, D AMBROSIO LETTIERI, CICOLANI, PALMIZIO, ASCIUTTI, TOMASSINI, FLUTTERO, MUSSO e MALAN
Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 1354 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa dei senatori ZANETTA, BUTTI, D AMBROSIO LETTIERI, CICOLANI, PALMIZIO, ASCIUTTI, TOMASSINI, FLUTTERO, MUSSO e MALAN COMUNICATO
DettagliMarco Piccinno Introduzione generale ai Disturbi specifici dell apprendimento e alla Dislessia
Marco Piccinno Introduzione generale ai Disturbi specifici dell apprendimento e alla Dislessia Il Disturbi specifici dell apprendimento (DSA) rappresentano dei deficit che insistono a carico delle funzioni
DettagliLogopedista Dott.ssa Silvia Zaccaria
E necessario essere musicisti per possedere una sensibilità musicale? Ipotesi sull origine della musica: - considerata come proto linguaggio - forma di comunicazione favorita dalla selezione sessuale -
Dettagliconosci il tuo udito?
conosci il tuo udito? come sentiamo i suoni L udito è uno dei nostri cinque sensi e ci permette di interagire e comunicare. L orecchio umano è un organo fantastico, in grado di trasformare l energia sonora
DettagliTraining percettivo verbale. Rosanna Falanga
Training percettivo verbale Rosanna Falanga La sordita infantile perlinguale grave e profonda, se non trattata, porta al sordomutismo. Tuttavia la riabilitazione può essere rapida e completa dal punto
DettagliBILINGUISMO E SORDITÀ
BILINGUISMO E SORDITÀ 1 Pietro Celo Unimib-Unibo COS È IL BILINGUISMO? Essere bilingue significa utilizzare due o più lingue quotidianamente e non conoscere perfettamente due o più lingue come molti ancora
DettagliCerpa Italia Onlus. Se urli non ti sento. Comunicare in emergenza con persone sorde. Consuelo Agnesi. CERPA Italia Onlus
Cerpa Italia Onlus Se urli non ti sento. Comunicare in emergenza con persone sorde Consuelo Agnesi CERPA Italia Onlus (arch.consuelo.agnesi@gmail.com) La sordità è un mondo invisibile in cui la persona
DettagliL inclusione scolastica degli studenti sordi: interventi e percorsi educativi. Agata Veronesi
L inclusione scolastica degli studenti sordi: interventi e percorsi educativi. di Agata Veronesi Cause SORDITA CONGENITA SORDITA ACQUISITA EREDITARIETA : 50% dei casi, si ipotizza che la causa riguardi
DettagliL approccio della persona sorda con la lingua
L approccio della persona sorda con la lingua Sappiamo che la persona sorda può percorrere due metodologie per l apprendimento linguistico: Oralismo puro: quando la persona viene educata all'apprendimento
DettagliL integrazione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali
L integrazione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali Qualche definizione preliminare Dott.sse Francesca Cavallini, Gabriella Petrone, Giulia Eboli, Samantha Giannatimepo, Sara Andolfi Centro di Ricerca
DettagliPROFILO DINAMICO FUNZIONALE
LOGO D'ISTITUTO PROFILO DINAMICO FUNZIONALE Alunno:.. DIAGNOSI CLINICO FUNZIONALE data: REDATTA VERBALE ACCERTAMENTO COLLEGIO da: data: di: SINTESI Pagina 1 di 14 TRACCE PER LA DEFINIZIONE DEI PROFILI
DettagliCODICI COMUNICATIVI LA COMUNICAZIONE PROF.SSA GUAITI ORNELLA
CODICI COMUNICATIVI LA COMUNICAZIONE PROF.SSA GUAITI ORNELLA IL LINGUAGGIO IL LINGUAGGIO=SISTEMA COMUNICATIVO CODICE=INSIEME DI SEGNI CONVENZIONALI CHE POSSONO ESSERE: :GESTI,SUONI, SEGNI,GESTI+SUONI COMUNICAZIONE
DettagliQuadro Clinico. Dr.ssa Chiara Pezzana
DISTURBI DEL NEUROSVILUPPO: AUTISMO/I CORSO RISERVATO AI DOCENTI COORDINATORI D ISTITUTO PER L AUTISMO Quadro Clinico Dr.ssa Chiara Pezzana I DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO I Disturbi dello Spettro Autistico
DettagliAPPRENDIMENTO LETTURA E SCRITTURA
APPRENDIMENTO LETTURA E SCRITTURA COSA SONO LA LETTURA E LA SCRITTURA? I sistemi di comunicazione distinzione tra sistemi comunicativi verbali e non - verbali; i sistemi di scrittura sono strettamente
DettagliFINALITA DEL CORSO ISCRIZIONE SBOCCHI OCCUPAZIONALI
IL CORSO E ORGANIZZATO DALL A.R.I.S. (ASSOCIAZIONE RETINOPATICI ED IPOVEDENTI SICILIANI) IN COLLABORAZIONE CON SHIRE IL CORSO E RIVOLTO A SOGGETTI IN POSSESSO DEL DIPLOMA DI ISTRUZIONE SECONDARIA DI II
DettagliFINALITA DEL CORSO ISCRIZIONE SBOCCHI OCCUPAZIONALI DESTINATARI
IL CORSO E ORGANIZZATO DALL A.R.I.S. (ASSOCIAZIONE RETINOPATICI ED IPOVEDENTI SICILIANI IN COLLABORAZIONE CON LA COPERATIVA CONCREA DESTINATARI IL CORSO E RIVOLTO A SOGGETTI IN POSSESSO DEL DIPLOMA DI
DettagliLINGUA ITALIANA E APPRENDENTI SORDI DI ORIGINE STRANIERA: ALCUNE RIFLESSIONI
LINGUA ITALIANA E APPRENDENTI SORDI DI ORIGINE STRANIERA: ALCUNE RIFLESSIONI di Scilla Luciani ABSTRACT Nel presente articolo sono raccolte alcune riflessioni sul rapporto con l italiano, lingua parlata
DettagliPIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER L INCLUSIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Scuola dell Infanzia
DIREZIONE DIDATTICA STATALE F.RASETTI 06061- Via Carducci n.25- Castiglione del Lago Codice Fiscale 80005650546- Tel. 075/951254 E.mail: pgee021002@istruzione.it PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER L INCLUSIONE
DettagliAccompagnamento ai processi di apprendimento e di inclusione scolastica. Gli aspetti psicologici. Dott.ssa Cristina Celli
Accompagnamento ai processi di apprendimento e di inclusione scolastica. Gli aspetti psicologici Dott.ssa Cristina Celli La sordità infantile Aspetti clinici, terapeutici e psicopedagogici Brescia 27 ottobre
DettagliLingua dei segni italiana 1
Lingua dei segni italiana 1 Lezioni Martedì 12:15-13:45 Aula MF5 San Basilio Ricevimento Martedì 16-18 Ca Bembo Contatto chiara.branchini@unive.it RECUPERO Data: Sabato 7 aprile 2018 Orario: 10:30-12:00
DettagliIl bambino audioleso a scuola. Alessandra Pompilio Francesca Premier
Il bambino audioleso a scuola Alessandra Pompilio Francesca Premier 28.09.2017 Le tappe dello sviluppo dell ascolto e del linguaggio nel bambino normudente Il bambino normudente... Acquisisce queste tappe
DettagliIl bambino audioleso a scuola. Servizio di Neurologia e Riabilitazione dell età evolutiva
Il bambino audioleso a scuola Servizio di Neurologia e Riabilitazione dell età evolutiva 28.09.2018 Le tappe dello sviluppo dell ascolto e del linguaggio nel bambino normudente Il bambino normudente...
DettagliPROFILO DINAMICO FUNZIONALE
ISTITUTO COMPRENSIVO ROVERETO SUD Scuola Primaria /Secondaria di primo grado PROFILO DINAMICO FUNZIONALE AGGIORNAMENTO PDF Alunno Classe Anno scolastico SCHEDA INFORMAZIONI DELLO STUDENTE Cognome Nome
DettagliSordità e dintorni. Enrica Répaci INSIEME NEL MONDO DEI SUONI. Convegno organizzato da Linear. Istituto Clinico Humanitas
Sordità e dintorni Enrica Répaci INSIEME NEL MONDO DEI SUONI Tecnologie e ricerche avanzate, esperienze di vita e percorsi di riabilitazione per risolvere i problemi di udito Convegno organizzato da Linear
DettagliPROGRAMMAZIONE EDUCATIVA INDIVIDUALIZZATA (PEI)
Mod. 204 MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA USR-LAZIO ISTITUTO COMPRENSIVO VIA LATINA 303 Via Latina, 303 00179 ROMA 17 Distretto Municipio VII (ex IX) - tel. 06 893 71 483 - fax
DettagliL'ORIENTAMENTO DI ALUNNI CON NECESSITÀ PARTICOLARI
Didattica inclusiva in Slovenia L'ORIENTAMENTO DI ALUNNI CON NECESSITÀ PARTICOLARI Dott.Aleksandra Turk Haskič Associazione Bravo Slovenia Centro per la comunicazione, l udito e la pronuncia Portorose
DettagliPresbiacusia classificazione ed epidemiologia
Presbiacusia classificazione ed epidemiologia Giovanni Ralli Dipartimento Organi di Senso, Università di Roma La Sapienza Il concetto fondamentale delle nuove neuroscienze è che nel corso del tempo il
DettagliSNADIR. Corso di formazione Psicologia Generale
SNADIR Corso di formazione Psicologia Generale PSICOLOGIA by Donatello Barone Piergiorgio Barone scienza che studia i fenomeni della vita affettiva e mentale dell uomo (emozioni, istinti, memoria, intelligenza,
DettagliIRCBG SENTIRE BENE per COMUNICARE MEGLIO
IRCBG 00691 SENTIRE BENE per COMUNICARE MEGLIO Giovedì 22 giugno 10.30-12.00 Ipoacusia infantile: prevalenza, cause, tipologie e livelli di gravità. I programmi di screening e di identificazione precoce
DettagliUFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DI MILANO. ISTITUTO COMPRENSIVO DI CASSANO D ADDA Via Leonardo Da Vinci Cassano D Adda (MI) SCUOLA
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DI MILANO ISTITUTO COMPRENSIVO DI CASSANO D ADDA Via Leonardo Da Vinci 2 20062 Cassano D Adda (MI) SCUOLA FASCICOLO PERSONALE Alunno Classe Sezione Insegnanti Ass. Educatore
DettagliANALISI DI UNA DF E DI UN PDF
SOS SOSTEGNO ANALISI DI UNA DF E DI UN PDF COSA DEVE FARE L INSEGNANTE DI SOSTEGNO? - ESSERE MOTIVATO - ENTRARE IN RELAZIONE CON I COLLEGHI - OSSERVARE IL CONTESTO CLASSE - OSSERVARE IL BAMBINO INSERITO
DettagliLa Musicoterapia. di Cristina Vieri Dott.ssa in Scienze dell Educazione e Musicoterapista
La Musicoterapia di Cristina Vieri Dott.ssa in Scienze dell Educazione e Musicoterapista Se parliamo della musica come arte dei suoni, possiamo allora parlare della musicoterapia come arte della comunicazione.
DettagliPROVA ORALE POSTI DI SOSTEGNO ALLA SCUOLA PRIMARIA
Concorsi, per titoli ed esami, finalizzati al reclutamento del personale docente per posti comuni e per posti di sostegno nelle scuole dell infanzia, primarie e secondarie di primo e secondo grado della
DettagliLA DIAGNOSI FUNZIONALE SECONDO L ICFL VALUTAZIONE O DIAGNOSI?
LA DIAGNOSI FUNZIONALE SECONDO L ICFL VALUTAZIONE O DIAGNOSI? 1. Diagnosi come corretto riconoscimento di una sindrome Segni e sintomi criteri ICD-10 2. Diagnosi come individuazione dell eziologia eziologia
DettagliCompetenze europee. Fonti di legittimazione
europee Fonti di legittimazione Sezione A Classe prima Competenza chiave in.musica... Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18/12/2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2007 Indicazioni
DettagliCOMPORTAMENTI PROBLEMA E COMUNICAZIONE NELLA SINDROME AUTISTICA
COMPORTAMENTI PROBLEMA E COMUNICAZIONE NELLA SINDROME AUTISTICA comunicazione forma di relazione sociale con cui le persone interagiscono fra loro, si scambiano infor mazioni, mettono in comune esperienze.
DettagliNOSOGRAFIA DEI DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO (ASD) Dr Roberto Keller Centro pilota Regione Piemonte ASD in età adulta
DISTURBI DEL NEUROSVILUPPO: AUTISMO/I CORSO RISERVATO AI DOCENTI COORDINATORI D ISTITUTO PER L AUTISMO NOSOGRAFIA DEI DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO (ASD) Dr Roberto Keller Centro pilota Regione Piemonte
DettagliPci - Paralisi Cerebrale Infantile
discinesia encefalica precoce non evolutiva nozioni di base dott. D.Pallecchi Superare il Burnout 1 Cos è. Durante la gestazione, alla nascita o subito dopo la nascita possono verificarsi eventi che danneggiano
DettagliIstituto comprensivo di Villongo. 24 ottobre 2011
Istituto comprensivo di Villongo 24 ottobre 2011 È una difficoltà selettiva nella lettura in presenza di capacità cognitive adeguate e di adeguate opportunità sociali e relazionali, in assenza di deficit
DettagliPer tutto il periodo che va dall Unità d Italia (1861) al 1923, lo Stato non si è occupato dell educazione dei sordi che era delegata ai Comuni ed ai
Lagonegro settembre 2010 Dr.ssa Benedetta Marziale Sportello sulla sordità Istituto Statale Sordi di Roma Interventi legislativi a favore dei sordi in materia di DIRITTO all ISTRUZIONE e all INTEGRAZIONE
DettagliL impianto cocleare nell anziano: caratteristiche della terapia logopedica
L impianto cocleare nell anziano: caratteristiche della terapia logopedica Log. Federica Minazzi Clinica ORL Audiologia Az. Ospedaliero Universitaria di Ferrara Alcuni dati utili L Italia è tra i paesi
DettagliSENATO DELLA REPUBBLICA XV LEGISLATURA
SENATO DELLA REPUBBLICA XV LEGISLATURA N. 1121 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa dei senatori SODANO e TECCE COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 25 OTTOBRE 2006 Riconoscimento della lingua dei segni italiana TIPOGRAFIA
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA IN TECNICHE AUDIOPROTESICHE
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA IN TECNICHE AUDIOPROTESICHE Presidente: Prof. Elio Marciano TESI DI LAUREA Gli effetti della compressione non
DettagliUniversità degli Studi di Bari
Università degli Studi di Bari Facoltà di Scienze della Formazione LA VOCE DEL SILENZIO: un viaggio visivo ed educativo nel mondo dei sordi di Stefania Vitobello Relatore: Elvira Campanella 2008/2009 INTRODUZIONE
DettagliBrain Training. Allenamento per il cervello. Dott. Giuseppe Muscianisi
Brain Training Allenamento per il cervello Definizione di invecchiamento L elevata variabilità rende difficile definire un modello di normalità nell invecchiamento Quando si può parlare di un normale declino
DettagliRiepilogo iniziativa CF_1751_I_2018
Riepilogo iniziativa CF_1751_I_2018 1. Soggetto presentatore Nome Partita IVA Tipologia Sede Telefono FIDIA S.R.L. 08269670157 Enti/organismi di formazione in possesso della certificazione di qualità in
DettagliStudio Specialistico di Otorinolaringoiatria del Dott. Fabio Colaboni. Via Suor Maria Mazzarello 31 / Roma Tel.: 06/ TRAUMA ACUSTICO
Studio Specialistico di Otorinolaringoiatria del Dott. Fabio Colaboni Via Suor Maria Mazzarello 31 / Roma Tel.: 06/7880547 TRAUMA ACUSTICO Per trauma acustico s intende un danno uditivo irreversibile causato
DettagliLe Emissioni Otoacustiche
Università degli Studi di Napoli Federico II Dipartimento di Neuroscienze - Servizio di Audiologia Le Emissioni Otoacustiche Monica Errichiello,, Vincenzo Marcelli Napoli, 23 marzo 2006 Argomenti dell
Dettagli30/01/2017 9:35:42 Pagina 1 di 6
Denominazione Figura / Profilo / Obiettivo Professioni NUP/ISTAT correlate Interprete in lingua dei segni italiana (LIS) 3.4.5.2.0 - Tecnici del reinserimento e dell integrazione sociale degli adulti Attività
DettagliPIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO a.s.
Centro Risorse Interculturali di Territorio Centro di erogazione II CPIA di Altamura Istituto Comprensivo G. Modugno G. Galilei Via Europa Libera, 3 70043 Monopoli Tel: 080/4136144 Fax: 080/4136294 Scuola
DettagliFASE IDEATI VA Scheda n. 1: Formalizzazione degli esiti attesi
FASE IDEATI VA Scheda n. 1: Formalizzazione degli esiti attesi Unità di apprendimento: In viaggio con Re Alfabeto 4 Classi Prime da ottobre 2013 a maggio 2014 Ore previste : ore curricolari di Italiano
DettagliVERIFICA PROFILO DINAMICO FUNZIONALE
VERIFICA PROFILO DINAMICO FUNZIONALE ISTITUZIONE SCOLASTICA ISTITUTO COMPRENSIVO DI SAVIGNANO SUL PANARO SEDE FREQUENTATA DATA VERIFICA, COGNOME NOME LUOGO DI NASCITA PROVINCIA DATA NASCITA RESIDENZA AREA
DettagliITINERARI DI INCLUSIONE per la disabilità uditiva
ITINERARI DI INCLUSIONE per la disabilità uditiva B.E.S come Ben-Essere a Scuola Milano Lucio Vinetti DEFINIZIONI anacusici sordomuti minorati uditivi Privazione, totale o parziale, della capacità di percezione
DettagliPoesia in LIS. Le figure professionali che operano con il bambino sordo
Poesia in LIS Le figure professionali che operano con il bambino sordo Lagonegro settembre 2010 Dr.ssa Benedetta Marziale Sportello sulla sordità Istituto Statale Sordi di Roma OTORINO NEUROPSICHIATRA
DettagliLe disabilità mentali Definizione: Che cosa significa RITARDO MENTALE? ritardo strutturale categorie patologiche
Le disabilità mentali È ancora difficile definire con chiarezza la disabilità mentale, poiché presenta una varietà sintomatologica molto forte, e non deve essere scambiata per stintomi di lesioni cerebrali,
DettagliProgettare e costruire ambienti di apprendimento che promuovono il plurilinguismo Motivi, modalità, profili
Progettare e costruire ambienti di apprendimento che promuovono il plurilinguismo Motivi, modalità, profili Martin Dodman Che cosa è il linguaggio? Nella vita degli esseri umani coesistono e interagiscono
DettagliL.I.S. Lingua dei Segni Italiana
I.N.PE.F. ISTITUTO NAZIONALE di PEDAGOGIA FAMILIARE (Reg. Ag. Entrate Roma P.I. 11297531003 - Cod. Att. 855920 Formazione ed Aggiornamento Professionale) Ente Accreditato presso il Ministero dell'istruzione,
DettagliENS di BRESCIA CeLIS SEZIONE PROVINCIALE di BRESCIA Via N. Castellini, Brescia QUANDO IL MALATO NON SENTE. CHE FARE?
ENS di BRESCIA CeLIS SEZIONE PROVINCIALE di BRESCIA Via N. Castellini, 5 25123 Brescia QUANDO IL MALATO NON SENTE. CHE FARE? Sabato, 1 dicembre 2012 Relatore: Matteo Pedrazzi Per chiamare un sordo
DettagliCTRH della Tremezzina Ossuccio, 9 aprile 2013
LABORATORIO:LA DISABILITA UDITIVA A SCUOLA. CTRH della Tremezzina Ossuccio, 9 aprile 2013 AGENDA w Deficit e disabilità uditive; sviluppo comunicativolinguistico w Aspetti emotivi w Didattica per l alunno
DettagliPromuovere l'inclusione scolastica degli studenti sordi. Esiti di una ricerca su un modello didattico con metodo bilingue.
Promuovere l'inclusione scolastica degli studenti sordi. Esiti di una ricerca su un modello didattico con metodo bilingue Silvia Maggiolini Silvia Maggiolini Università Cattolica del Sacro Cuore Itinerari
DettagliIntervento logopedico nei disturbi dello spettro autistico. Dott.ssa Alba Cauchi
DISTURBI DEL NEUROSVILUPPO: AUTISMO/I CORSO RISERVATO AI DOCENTI COORDINATORI D ISTITUTO PER L AUTISMO Intervento logopedico nei disturbi dello spettro autistico Dott.ssa Alba Cauchi La comunicazione e
DettagliIL DPR 122/2009. Regolamento della valutazione
IL DPR 122/2009 Regolamento della valutazione 1 DSA e H Con regolamento emanato ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, su proposta del Ministro dell'istruzione, dell'universita'
Dettagli