COMPOSIZIONE a cura di Barbara Brugola

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1 COMPOSIZIONE a cura di Barbara Brugola

2 L'enciclopedia web wikipedia scrive: La composizione è l'atto o l'effetto del comporre oppure il modo in cui una cosa è composta. Il termine può quindi indicare, alternativamente: l'unione di parti o di elementi in una unità (atto); l'oggetto o il prodotto di detta unione (effetto); il modo in cui una cosa risulta costituita dall'unione di parti o di elementi (struttura).

3 IL CAMPO La geometria operativa, contrariamente a quella descrittiva basata sulle regole per la rappresentazione delle forme geometriche, prende in considerazione lo spazio racchiuso nelle varie forme geometriche (area) che viene chiamato campo.

4 Le forze percettive Le varie caratteristiche delle immagini prodotte dal senso della vista non sono statiche, il cerchio nella figura ad esempio non è soltanto spostato rispetto al centro del quadrato, ma dimostra di avere una certa irrequietezza come se la sua posizione iniziale fosse al centro e ci voglia tornare (o che si stia muovendo verso i bordi). L'oggetto in questione viene percepito come un'interazione tra tensioni e dato che riusciamo a cogliere una direzione e una grandezza si può definire come una "forza psicologica".

5 Fattori strutturali nascosti A seconda delle figure cambia l influenza di tutte le forze esercitate dai fattori strutturali nascosti.

6 LA STRUTTURA PORTANTE DELLA FORMA Per struttura portante si intende un insieme ordinato di linee, come le nervature delle foglie, le stecche dellʼombrellone, lo scheletro del corpo, o le diagonali di una figura geometrica. Una struttura portante è costituita da un insieme ordinato di aste, di nodi o di elementi rigidi che sorreggono la forma.

7 Strutture in natura

8 Strutture artificiali

9 LE FIGURE FONDAMENTALI Da unʼattenta osservazione non dovrebbe risultare difficile intuire come tutte le forme che ci circondano siano riconducibili a quelle che la geometria operativa definisce fondamentali: il quadrato, il triangolo equilatero e il cerchio.

10 STRUTTURA DEL CAMPO Il primo obiettivo è la ricerca delle strutture dei campi geometrici. Possedere la struttura di un campo significa non solo conoscerne lʼessenza, ma anche tutta la sua articolazione.

11 IL QUADRATO Partiamo con lʼanalisi dello scheletro strutturale della figura più semplice e regolare della grafica, ossia il quadrato. Iniziamo con il tracciare le linee che segnano lʼaltezza e la larghezza e costruiamo il quadrato.

12 Dato un quadrato, si inseririscono le diagonali e le mediane. le diagonali e le mediane. Lʼinsieme di linee (mediane-diagonali- lati e punti dʼintersezione nodi ), rappresenta la struttura portante del quadrato, ovvero la struttura che oltre a conferirgli la forma ne sostiene il peso.

13 Ad esempio se aggiungiamo delle nuove linee, in modo da ottenere allʼinterno del primo quadrato tanti altri quadrati più piccoli, si otterrà una struttura modulare.

14 Partendo dalla struttura portante, colleghiamo adesso ciascun nodo della stessa con tutti gli altri. Lʼinsieme delle linee ottenute costituisce il tracciato di tensione interna che ci consente di ottenere composizioni rotatorie fortemente articolate e più vibranti delle precedenti. Questa nuova struttura prende il nome di struttura proiettiva o tensoriale.

15 struttura proiettiva o tensoriale.

16 Strutture a seconda della forma?

17 Perché indagare la struttura di un campo? P o s s e d e r e l a s t r u t t u r a d i u n c a m p o s i g n i f i c a n o n s o l o c o n o s c e r e lʼe s s e n z a d e l c a m p o m a an c h e l a s u a a r t i c o l a z i o n e f o r m a l e.

18 INTERAZIONE OGGETTI-CAMPO Lʼoperazione di collocare in un campo geometrico qualsiasi, un oggetto non è unʼazione indifferente, in quanto lʼoggetto a seconda della posizione che andrà ad occupare nel campo, attribuirà allʼinsieme oggettocampo un preciso significato. Il campo, privo di segni è uno spazio vuoto, ma nel momento vi introduciamo un oggetto assume subito un valore spaziale. Infatti mentre un campo vuoto non comunica, lʼinterazione oggetto-campo diventa comunicazione visiva.

19 Fa differenza! sia per la posizione che per l orientamento

20 Le linee di forza Quando si guarda una qualunque immagine dobbiamo sapere che è formato da linee compositive, che possono essere sia visibili o solo intuite dai nostri occhi. Queste linee, vengono chiamate linee-forza, e la loro funzione in arte è molto importante, in quanto devono guidare lí occhio dellí osservatore, verso i punti che sono più significativi nellí opera o nellí immagine.

21 Punti focali Questi importanti punti vengono anche chiamati punti focali, perchè sono in grado di focalizzare e quindi di attirare lí attenzione attraverso proprio le linee di forza, su una o più sezioni dell immagine, in cui l autore voglia trasmetterci un suo messaggio, un suo concetto od altro ancora. infatti grazie alle linee di forza, chi crea l immagine, può invitare l osservatore a cogliere un certo particolare prima di un altro, o un certo colore o magari un certo gesto prima di altri, e cosï via.

22 Davanti ad unʼimmagine l'occhio non si comporta come una macchina fotografica, ma in un modo che non assomiglia nè a quello che fa quando legge un foglio scritto, nè a quello di uno scanner (sequenziale). Le parti dell'immagine "entrano" nel nostro cervello tutte assieme. Ma non entrano con uguale dignità, nel senso che solo una piccola parte è utile per il riconoscimento, la comprensione intelligente dell'oggetto. Si posa invece qua e là attivamente, cercando di "saltare" le parti dell'immagine che ritiene poco significative e "correre a individuare" le parti più importanti, le "aree chiave" per riconoscere la situazione.

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