RAPPORTO TECNICO SULLE ATTIVITÀ SVOLTE NELL AMBITO DEL PROGETTO
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1 3.5 REGIONE MOLISE Ing. Alberto Lemme Tutor regionale RAPPORTO TECNICO SULLE ATTIVITÀ SVOLTE NELL AMBITO DEL PROGETTO Premesse Nella parte iniziale del progetto è stato completato il rilievo della vulnerabilità degli edifici pubblici, strategici e speciali, iniziato nel 1996; successivamente è cominciato il rilievo della vulnerabilità dell edilizia residenziale privata, limitato a un campione significativo di comuni. A ciò si aggiunge l attività dei tutor provinciali che hanno svolto formazione sul campo e organizzazione di seminari tecnici. In sintesi l attività svolta è stata la seguente: - completamento del rilievo degli edifici pubblici, strategici e speciali; - compilazione della scheda di I e II livello GNDT per il rilevamento dell edilizia residenziale privata ricadente nei centri abitati scelti a campione; - compilazione della scheda speditiva per il censimento a tappeto dei comuni campione; - completamento dell attività di formazione dei tecnici lavoratori. Tabella Descrizione delle attività iniziali delle squadre e delle prime difficoltà intervenute Rilievo della vulnerabilità dell edilizia residenziale a campione La difficolta maggiore in questa fase preliminare è stata quella di aver dovuto esaminare l intero territorio dei comuni per confermare o rimodulare il dato ISTAT; per tale lavoro un 329
2 CAPITOLO III - RAPPORTO TECNICO SULLE ATTIVITÀ SVOLTE NELL AMBITO DEL PROGETTO contributo significativo è venuto dai comuni che hanno messo a disposizione la cartografia esistente e quanto altro potesse risultare utile ai fini dell elaborazione dei dati, e la collaborazione dei proprietari, particolarmente sensibili ai problemi di salvaguardia e di tutela del patrimonio abitativo. Figura n.1 Regione Molise classi di comuni per abitanti Figura n.2 Classi di comuni per altitudine 330
3 Figura n. 3 Regione Molise classi di comuni per categoria sismica Figura n. 4 Regione Molise classi di comuni abitanti / edifici Per ogni provincia i comuni del campione sono stati individuati con l ausilio dei parametri di progetto (numero abitanti, altitudine, numero edifici, rapporto A/F abitanti edifici e classificazione sismica). Successivamente è stato individuato il campione di edifici rappresentativo per ogni comune, riferendosi alle classi ISTAT. I dati di rilievo sono stati corredati da una relazione illustrativa comprensiva di carte tematiche recanti l indicazione degli edifici rilevati. I diagrammi relativi ai parametri di progetto, sia per i dati ISTAT che per il campione di comuni, confermano la rappresentatività del campione stesso Centri censiti per primi e successive modifiche al campione per varie esigenze I criteri adottati per la scelta dei comuni sono stati la distanza tra i comuni stessi, la residenza dei tecnici e l accessibilità nel periodo invernale nel caso delle zone di montagna. Le differenze più significative tra il campione ISTAT 1 iniziale e quello ottenuto a seguito delle rilevazioni sono state il numero piani, l età di costruzione e l efficienza degli edifici. Per quanto riguarda il numero dei piani, la differenza è stata rilevata principalmente nei centri montani dove il terreno è in forte pendio, le abitazioni presentano un numero di piani talvolta differente tra un prospetto del fabbricato e quello opposto, e in misura minore nella attribuzione dell ultimo piano quando è presente un sottotetto; nel primo caso la differenza è riscontrabile tra il metodo utilizzato dall ISTAT nel conteggio dei piani degli edifici prospicienti le strade in zone in pendio e il numero di piani conteggiati con la scheda GNDT e nel secondo caso alla assegnazione del piano nel caso di sottotetti aventi altezza inferiore ad 1,50 ml Combinazione classi ISTAT a cinque parametri :IJKLM I = Tipologia strutturale (1=pilotis, 2=c.a., 3=muratura, 4=altro); J = aggregazione 2=aggregato ; 1=isolato K = Numero di piani (1=piani <=2, 2=piani >2<=5, 3=piani >5); L = Età di costruzione (classi di età da 0 a 6 n.7 classi di età : 1=prima del 1919, 2= tra il 1919 e il 45, 3 tra il 46 e il 60, 4 tra il 61 e il 71, 5 tra il 72 e il 81, 6 dopo il 1981) M = Efficienza (0=non efficiente, 1= efficiente). 2. Istruzioni per il conteggio del numero dei piani (scheda speditiva) : Riportare il numero totale dei piani dell edficio conteggiati a partire dalla quota terreno, attorno all edificio, più bassa. L eventuale sottotetto si esclude dal conteggio a meno che non abbia una altezza media che differisce meno del 20% rispetto all altezza media dei piani sottostanti. 331
4 CAPITOLO III - RAPPORTO TECNICO SULLE ATTIVITÀ SVOLTE NELL AMBITO DEL PROGETTO Infatti, per assumere il valore del numero di piani, nella scheda GNDT, si valuta il numero di piani fuori terra diminuito del piano sottotetto se di altezza < 1,5 m.. Il numero di piani fuori terra viene valutato, a sua volta, con riferimento alle altezze massima e minima e i piani parzialmente interrati sono conteggiati se risultano emergenti nella parte a valle per almeno il 35% della loro altezza. Nella scheda di rilevamento ISTAT, relativa ai fabbricati, il numero dei piani equivale al numero dei piani fuori terra del fabbricato, compreso il seminterrato e il piano terra. Per gli edifici costruiti nei primi decenni del 1900, per i quali è stato difficile effettuare un confronto diretto con i dati comunali, si sono verificate delle incertezze riguardo all età di costruzione perché in alcuni casi è stata utilizzata la vecchia scheda di rilevamento nella quale le classi di età erano diverse dall attuale versione che coincide con quella adottata dall ISTAT. I giudizi di efficienza (parametro M) degli edifici, espressi dai rilevatori ISTAT e GNDT con valutazioni soggettive sul sistema degli impianti e delle finiture, non sempre sono risultati coincidenti; per avvicinare questi due giudizi, ma soprattutto formulare una valutazione più oggettiva di efficienza, il rilievo dello stato delle finiture e degli impianti, sezione 6 della scheda GNDT, è stato considerato unitariamente con i seguenti criteri: - se gli infissi esterni o l impianto elettrico o l impianto idrico o l impianto igienico sono non esistenti (Z), oppure tutti e tre gli impianti sono non efficienti (N) allora l edificio è non efficiente (0); - negli altri casi è efficiente (1). Dopo questa valutazione il campione GNDT è risultato coincidente con il campione ISTAT per circa il 50%. Tabella n Riconoscimento tipologico degli edifici di un centro quando è stata riscontrata una differenza con le attribuzioni ISTAT In generale il percorso seguito per il riconoscimento tipologico degli edifici di ogni comune è stato il seguente: - analisi storico-urbanistica preliminare relativa al comune; - esame degli strumenti urbanistici e della cartografia esistente reperita presso i comuni; - analisi a tappeto del tessuto edilizio per zone omogenee e individuazione di alcune tipologie edilizie ritenute più ricorrenti; - elaborazione di carte tematiche riguardanti lo sviluppo urbano e le tipologie presenti; - confronto con il campione ISTAT e, nel caso di differenza tra i dati, modifica dello stesso; - individuazione degli edifici da rilevare sulla base del campione rimodellato; - verifica del campione rimodellato con i tutor e preparazione del piano dei sopralluoghi; 332
5 - informazione ai proprietari attraverso le strutture comunali; - compilazione della scheda di primo e secondo livello all interno degli aggregati strutturali; - raccolta e informatizzazione delle schede a cura dei tecnici informatici presso le Prefetture. Tabella Problemi che si sono verificati nel corso del censimento, riunioni con i tutor e dubbi interpretativi In generale le difficoltà avute nel corso del censimento sono state relative: - alla rimodulazione del campione; - alla difficoltà di accesso ai comuni montani nel periodo invernale; - alla scarsa disponibilità, in alcuni casi, dimostrata da parte dei proprietari; 333
6 CAPITOLO III - RAPPORTO TECNICO SULLE ATTIVITÀ SVOLTE NELL AMBITO DEL PROGETTO - alla non adeguatezza delle attrezzature a disposizione degli informatici. L attività dei tutor ha consentito lo svolgimento del progetto senza interruzioni, in particolare nella fase di rimodulazione del campione. In particolare i tutor hanno consentito di approfondire l applicazione pratica attivando delle riunioni periodiche mensili della durata di una intera giornata, organizzate in sopralluoghi agli edifici e incontri nelle sedi disponibili. Praticamente è stato possibile effettuare una analisi dei tessuti urbani correlandola alle tipologie edilizie presenti e ai materiali utilizzati. A ciò si sono aggiunte le analisi critiche dei dissesti e delle normative utilizzate nelle differenti età di costruzione, le verifiche statiche semplificate (calcolo coefficiente C) che applicate su larga scala hanno consentito ai tecnici di sviluppare una capacità di analisi critica dei risultati Attività di censimento speditivo e sue caratteristiche Complessivamente il rilievo speditivo a tappeto è stato eseguito in quattordici comuni suddivisi in sette per provincia. La fase di schedatura speditiva di alcuni centri urbani significativi è stata avviata verso la fine del progetto e svolta per alcuni comuni con moduli specifici denominati progetto ponte e progetto straordinario. Nella fase operativa il percorso seguito è stato il seguente: - individuazione a tavolino degli aggregati edilizi e degli edifici; - assistenza sul campo da parte dei tutor per la individuazione degli aggregati e la risoluzione dei problemi e dei dubbi relativi alla individuazione delle unità minime di intervento strutturale; - consultazione dei progetti disponibili presso le sedi comunali relativi agli aggregati oggetto del rilievo; - rilievo speditivo e verifica della individuazione aggregati-edifici; - informatizzazione dei dati con il software sviluppato dal GNDT. Una difficoltà da segnalare si è riscontrata per la individuazione degli edifici degli aggregati strutturali nel caso in cui la proprietà non era coincidente con la divisione catastale e i proprietari non erano reperibili perché residenti all estero o ignoti. Nella tabella n. 3 sono riportati i comuni dove è stato eseguito il rilievo speditivo Giudizio esperto del tutor regionale sulla qualità del lavoro svolto Per quanto riguarda la qualità del lavoro svolto si fa presente che gli errori rilevati nelle schede sono stati in gran parte dovuti alla differente attribuzione del numero dei piani degli edifici e, in misura minore, a errori di duplicazione delle schede. Infatti le fasi successive al controllo errori della elaborazione dei dati hanno consentito di verificare la rispondenza del campione alla realtà regionale con una percentuale di errore minima (circa 2%) per il numero di piani. 334
7 Il confronto tra le classi ISTAT e le classi rilevate ha evidenziato la non corrispondenza, in molti casi, del campione ISTAT alla realtà, ed il controllo finale ha stabilito l attendibilità del rilievo rispetto al dato ISTAT. Il controllo a campione delle tipologie strutturali ha evidenziato una loro corretta individuazione e le indeterminazioni rilevate sono da attribuire principalmente alla vasta natura dei materiali impiegati (acciaio, murature, c.a., legno). Le caratteristiche dei materiali sono state attribuite in modo corretto rispetto alle indicazioni di progetto anche se spesso sono presenti incertezze e sopravvalutazioni della τk, probabilmente per mancanza di prove in sito e/o di strumenti per l individuazione delle caratteristiche dei materiali. Inoltre indicazioni di buona attendibilità dei risultati sono state rilevate dall analisi delle condizioni d uso e manutenzione degli edifici; a tutto ciò si aggiunge la mole di lavoro svolta e disponibile a corredo dei dati, quali relazioni tecniche, planimetrie e descrizione del patrimonio edilizio che insieme alla stessa base dati costituiscono un patrimonio tecnico da valorizzare. Infine non bisogna dimenticare la formazione sul territorio di tecnici qualificati da utilizzare in caso di emergenza e per campagne di prevenzione per la mitigazione del rischio sismico. Il rilievo del campione dell edilizia residenziale ha offerto anche lo spunto per analizzare, a livello interregionale, aspetti significativi del patrimonio edilizio ed eseguire ulteriori approfondimenti ed elaborazioni dei dati a disposizione. In particolare l elaborazione dei dati si è rivolta alla ricerca delle tipologie edilizie caratteristiche del Molise per aree omogenee, per tecniche costruttive e materiali. Tale ricerca è collegata strettamente alle regole dell arte locali che, in molti casi, si sono sviluppate anche a seguito di violenti terremoti (Frosolone 1805), ai sistemi costruttivi realizzati con materiali del posto (cave, recupero da edifici crollati,...) posti in opera con tessiture e accorgimenti tali da conferire buona resistenza e qualità ai corpi di fabbrica. 335
CAPITOLO III RISULTATI DEL PROGETTO ARTICOLATI PER REGIONI
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