Strumenti e risorse del Sistema regionale integrato di protezione civile
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- Severina Nicolosi
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1 Strumenti e risorse del Sistema regionale integrato di protezione civile Direttore Centrale - Guglielmo Berlasso Protezione Civile della Regione
2 Protezione Civile della Regione Dipartimento di Protezione Civile Legge Regionale 64/86 L.267/98 L. 225/92 Protocollo maggio 2002 Centri Funzionali CCS Palmanova Legge 225/92
3 L.R. n 64 del 31/12/ Art.1 L Amministrazione regionale assume a propria rilevante funzione - da svolgere a livello centrale - quella del coordinamento di tutte le misure organizzative e di tutte le azioni nei loro aspetti conoscitivi, normativi e gestionali, anche se di competenza di enti e soggetti subregionali, dirette a garantire, in un quadro di sicurezza dei sistemi sociali regionali, l incolumità delle persone e/o dei beni e dell ambiente rispetto all insorgere di qualsivoglia situazione od evento che comporti agli stessi grave danno o pericolo di grave danno e che per loro natura o estensione debbano essere fronteggiate con misure straordinarie, nonché a garantire il tempestivo soccorso La funzione predetta privilegerà, nelle loro connessioni dirette ed indirette, le azioni di prevenzione da qualificare: di livello primario, se tendenti ad abbassare sotto la soglia ritenuta accettabile, il rischio dell insorgere delle situazioni od eventi predetti di livello secondario, se destinate ad intervenire all atto dell insorgere di dette situazioni od eventi, al fine di contenerne l impatto e gli effetti di livello terziario, se dirette a predisporre i necessari strumenti d intervento per il ripristino di situazioni di normalità
4 L.R. n 64 del 31/12/ Art.7 (1 di 2) Il Comune, fatte salve le attribuzioni spettanti al Sindaco in base alle vigenti leggi, è, con riguardo al territorio di propria competenza, l'ente di base per la protezione civile ed allo stesso è riconosciuta la responsabilità primaria d intervento all atto dell'insorgere di situazioni od eventi del genere di quelli considerati all articolo 1, I comma, della presente legge ovvero di quelli d entità tale da poter essere fronteggiati con misure ordinarie.
5 L.R. n 64 del 31/12/ Art.7 (2 di 2) Il Comune, anche in forma associata, partecipa, altresì, allo svolgimento delle attività e dei compiti regionali in materia di protezione civile, assicurando, in particolare: la rilevazione, la raccolta e la trasmissione dei dati interessanti la protezione civile la disponibilità di una carta a grande scala del proprio territorio con l indicazione delle aree esposte a rischi potenziali e di quelle utilizzabili a scopo di riparo e protezione la predisposizione di piani e programmi di intervento e di soccorso in relazione ai possibili rischi, da integrare eventualmente con quelli di area più vasta, di competenza di altri enti ed autorità l organizzazione e la gestione di servizi di pronto intervento da integrare con quelli di aree più vaste l organizzazione ed il coordinamento degli apporti di volontariato; l organizzazione e la gestione di attività intese a formare nella popolazione la consapevolezza della protezione civile ed una idonea conoscenza dei problemi connessi
6 Protocollo tra Dipartimento della Protezione Civile e la Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia Protezione civile della Regione, maggio Art. 2: il Dipartimento della protezione civile riconosce la centralità della Sala operativa regionale di protezione civile, di cui all'articolo 28 della legge regionale n. 64/1986, quale unico Centro operativo misto regionale per il comando, le comunicazioni ed il controllo delle operazioni d'emergenza, in quanto presso la stessa Sala già confluiscono i dati provenienti dalle reti regionali di monitoraggio e sono presenti sistemi previsionali degli eventi calamitosi Art. 3: Per l impiego del volontariato all'interno del territorio regionale, la Regione coordina tutte le organizzazioni di volontariato iscritte nel Registro regionale di protezione civile, provvedendo a tal fine, nel rispetto degli indirizzi nazionali, alla loro iscrizione, alla formazione, alla dotazione di mezzi ed attrezzature, alla copertura assicurativa, alle esercitazioni, alle procedure di attivazione per gli interventi di protezione civile
7 Protocollo tra le Prefetture e la Protezione civile della Regione, gennaio 2005 Art. 2: Per l assolvimento dei compiti.., in relazione all intervento delle Forze dello Stato, le Prefetture dispongono il coordinato impiego delle Forze armate, delle Forze dell Ordine, del Corpo dei Vigili del Fuoco, e del Corpo forestale dello Stato le Forze dello Stato agiscono secondo le direttive impartite dal Prefetto competente per territorio. la Protezione civile della Regione dispone il coordinato impiego delle proprie strutture tecnico operative, nonché dei Sindaci dei Comuni, del Volontariato comunale e delle Associazioni di volontariato di protezione civile, nell ambito delle azioni svolte Nell ambito del Sistema regionale integrato di protezione civile, ogni Comune in qualità di Ente territoriale di base di protezione civile, partecipa allo svolgimento delle attività dei compiti regionali di protezione civile: pertanto i Sindaci dei Comuni, il Volontariato comunale e le Associazioni di volontariato agiscono esclusivamente secondo le direttive impartite dalla Protezione civile della Regione per mezzo del Centro Funzionale Sala Operativa Regionale di Palmanova.
8 Protocollo tra le Prefetture e la Protezione civile della Regione, gennaio 2005 Art. 3: La Regione predispone, altresì i necessari strumenti informativi nei confronti dei Comuni, per garantire il costante coordinamento operativo con i Sindaci, con i Gruppi comunali e con le Associazioni di volontariato di protezione civile.
9 Protocollo tra la Direzione Marittima di Trieste e la Protezione civile della Regione, febbraio 2005 Art. 2:.. La Direzione Marittima di Trieste e la Protezione civile della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, tramite il Centro funzionale - Sala Operativa di Palmanova, si impegnano alla tempestiva reciproca comunicazione di ogni emergenza in atto nelle aree marittime e costiere la Protezione civile della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia provvede alla installazione e gestione di sistemi di connessione con la Direzione marittima di Trieste, atti a supportare la comunicazione in tempo reale tra i suddetti Centri Operativi. Art. 4: si impegnano a coordinare in modo sinergico le attività e gli interventi da porre in essere. si impegnano a mantenere costantemente attivo lo scambio reciproco di dati ed informazioni in tempo reale sulle attività di emergenza nelle aree marittime e costiere. Art. 5: L attivazione dei Gruppi di volontariato di protezione civile nelle emergenze in atto nelle aree marittime e costiere viene disposta dalla Sala operativa regionale di protezione civile di Palmanova, su richiesta della Direzione marittima di Trieste
10 Collegamenti multimediali Collegamento di tutte le sedi comunali di protezione civile ed i distretti, mediante ISDN e WIMAX, al centro operativo di Palmanova per: Teleconferenze Interscambio dati ricognizione e monitoraggio del territorio Aggiornamenti operativi Formazione degli operatori
11 Sedi comunali di Protezione Civile Il sindaco e tutti i volontari sono i migliori conoscitori del proprio territorio, quindi sono l elemento essenziale nel Sistema regionale integrato di protezione civile che coinvolge i Comuni e la Protezione Civile della Regione La sede comunale di protezione civile è il centro di ogni attività per ogni attività di protezione civile, nell ordinarietà e nell emergenza Deve essere quindi sempre aperta e ben visibile a tutta la popolazione Il numero verde emergenze numero verde emergenze è uno dei punti di contatto tra la popolazione e il Sistema regionale integrato di protezione civile
12 Portale della Protezione Civile della Regione
13 Opere di pronto intervento e di prevenzione della Protezione Civile della Regione
14 Opere di pronto intervento e di prevenzione dal 1986 ad oggi
15 Opere di pronto intervento e di prevenzione dal 1986 ad oggi
16 Opere di pronto intervento e di prevenzione nell ultimo quinquennio
17 Volontariato
18 Volontariato: impegno economico per Comune dal 1986 ad oggi
19 Volontariato: impegno economico per Comune dal 1986 ad oggi
20 Volontariato: impegno economico per Comune ultimo quinquennio
21 Volontariato Il volontariato dei gruppi comunali di protezione civile in Friuli Venezia Giulia: 218 squadre tecnico-logistico 111 squadre antincendio boschivo 1 squadra soccorso in acqua Più di 8000 volontari comunali Dotazioni Più di 650 automezzi Associazioni di protezione civile: 80 associazioni Più di 3600 volontari
22 Volontariato Finanziamenti annuali dal 2001: Finanziamento totale per anno tipologia importi 2001 sedi ,00 attrezzature ,00 TOTALE , dotazione di base ,00 attrezzatura specialistica ,00 sedi ,00 corsi ,00 progetti ,00 TOTALE , dotazione di base ,00 attrezzatura specialistica ,00 sedi ,00 esercitazioni ,00 corsi ,00 progetti ,00 TOTALE , dotazione di base ,00 attrezzatura specialistica ,00 sedi ,00 esercitazioni ,00 corsi ,00 progetti ,00 FINANZIAMENTO STRAORDINARIO 2004 mezzi e attrezzature ,00 sedi ,00 TOTALE ,00 FINANZIAMENTO STRAORDINARIO 2005 mezzi e attrezzature ,00 sedi ,00 TOTALE ,00 Totale dal 2001 al ,00
23 Volontariato Nuove divise per i volontari di protezione civile: Impegno finanziario per oltre Nuove dotazioni antitaglio motosega: Impegno finanziario per oltre
24 Antincendio Boschivo 111 squadre comunali di protezione civile operative nelle operazioni di Antincendio Boschivo Aree incendiate negli ultimi dieci anni Oltre 1000 incendi Più di 5200 ettari bruciati
25 Antincendio Boschivo Piano antincendio del Carso triestino e goriziano: Nuove dotazioni ai Comuni (per un totale di ): 12 Dotazioni antitaglio 12 Calzature antitaglio 12 Vasconi 5 Cisterne 12 Motoseghe 12 Decespugliatori 40 Pompe a spalla 100 DPI AIB 1 Autobotte 3000 litri 3 Fuoristrada 4 Moduli AIB 2 Autobotti 1500 litri 50 apparati radio Interventi e opere sul territorio (per un totale di ): Piste forestali Piste tagliafuoco Ripristino e manutenzione piste esistenti Vasche Idranti Dotazioni antincendio per le squadre AIB di tutti gli altri Comuni:
26 Sorveglianza fisica del territorio regionale
27 Sorveglianza fisica del territorio regionale La Protezione Civile della Regione effettua un accurato monitoraggio fisico, in tempo reale, del territorio regionale mediante: 168 centraline idrometeorologiche 1 radar meteorologico (+ 1 radar DPC in avvio) Meteosat di seconda generazione 6 boe meteomarine-moto ondoso direzionale 2 correntometri fluviali ADCP 30 telecamere (visibile + luce stellare) 2 reti di sorveglianza sismica 2 reti di sorveglianza accelerometrica 1 rete BroadBand Reti di monitoraggio dei dissesti Sistemi laserscan da elicottero e da terra Sistemi di visione IR e multispettrale 2 reti radio di comunicazione PCR+DRF e volontariato (in allestimento) Collegamenti ISDN tra PCR e i 219 Comuni (in fase di allestimento) Rete Wi-Max sperimentale 3 elicotteri AS350-B3
28 Monitoraggio sismico
29 L attività sismica Evoluzione della sismicità Eventi totali: Eventi magnitudo >2.5: Eventi magnitudo >4:
30 Monitoraggio sismico RSDR: Rete Sismometrica della Protezione Civile della Regione - 5 stazioni RSFVG: Rete Sismometrica del Friuli Venezia Giulia - 16 stazioni RAF: Rete Accelerometrica del Friuli Venezia Giulia - 12 stazioni Reti di monitoraggio sismico finanziate dalla Protezione Civile della Regione che confluiscono alla SOR
31 Monitoraggio sismico Le reti di monitoraggio sismico-accelerometrico nazionali e la rete a larga banda in Friuli Venezia Giulia RAN Rete Accelerometrica Nazionale - 9 stazioni RSN: Rete Sismometrica Nazionale - 5 stazioni BB Broad Band - 4 stazioni
32 Monitoraggio idrometeomarino
33 Eventi alluvionali Comuni coinvolti
34 Rete di monitoraggio idrometeomarino La rete di monitoraggio idrometeomarina della Protezione Civile della Regione, gestita dalla Sala Operativa Regionale, è in continuo ampliamento per monitorare gli effetti al suolo degli eventi alluvionali Si compone di: 168 stazioni 86 idrometri 87 pluviometri 17 barometri
35 Monitoraggio idrometeomarino 6 Boe marine (3 meteomarine + 3 moto ondoso) Sistema di monitoraggio in tempo reale, mediante boe fisse, munite di sensori meteorologici ed oceanografici, collegate alla rete idrometeorologica regionale gestita dalla protezione civile per il monitoraggio delle condizioni meteo-marine marine e del moto ondoso direzionale per l analisi dell interazione delle maree dell alto Adriatico, in occasioni di eventi alluvionali, con il deflusso a mare del fiumi regionali per la calibrazione continua dei modelli matematici 2D e 3D necessari per l analisi dell evoluzione dei fenomeni di oil-spill
36 Monitoraggio idrometeomarino Profilatori di corrente ADCP Misurazione della velocità della corrente Risoluzione: 1 mm/s ADCP fiume Tagliamento ADCP fiume Isonzo
37 Monitoraggio idrometeomarino Eumetsat MSG Meteosat Second Generation (MET-8) 12 bande spettrali Definizione da 3 ad 1 km Aggiornamento ogni 15 minuti Ricezione da satellite su PC+DVB Visibile 0,6 µm Infrarosso 10,8 µm Infrarosso 3,9 µm Vapor acqueo 6,2 µm Visibile hi-def
38 Monitoraggio idrometeomarino - radar Radar di Fossalon Mappa di visibilità e quote relative del radar Zouf Plan Il radar di Fossalon viene utilizzato per scopi di protezione civile, al fine della individuazione ed il monitoraggio di eventi critici nonchè per l emanazione e la rimodulazione degli allerta meteorologici. Il sito per il nuovo radar meteorologico è stato individuato presso il monte Zouf Plan La mappa di visibilità del nuovo radar individua la massima copertura della Regione ed anche di parte della Carinzia e della Slovenia Il Dipartimento della Protezione Civile Nazionale ha già affidato i lavori di installazione del radar di Zouf Plan
39 Monitoraggio video
40 Monitoraggio video (visibile + luce stellare) Sono in fase di installazione 30 apparati di trasmissione video (visibile + luce stellare) per il controllo remoto di zone sensibili Esempio di monitoraggio video: frana SP per Passo Pramollo Videocamere collegate real-time (3 frames/s) via GSM con la Sala Operativa Regionale Videocamere collegate real-time (20 frames/s) via ponte radio SHF spread spectrum con la Sala Operativa Regionale
41 Legge Regionale n 2 del 18/01/06 Comma 4: L Amministrazione regionale, al fine di garantire l incremento delle condizioni di sicurezza dei cittadini nell ambito del territorio regionale, sostiene, a supporto e in collaborazione con il sistema delle Autonomie locali, iniziative finalizzate all integrazione delle azioni di salvaguardia dell incolumita della popolazione regionale e del territorio, di competenza regionale e degli enti locali, con le azioni di contrasto della criminalita, di competenza degli organi dello Stato. Comma 5: Per il perseguimento delle finalita di cui al comma 4 l Amministrazione regionale: a) promuove e sostiene la stipulazione di accordi con lo Stato in materia di sicurezza urbana e territoriale; b) promuove e sostiene gli accordi tra gli enti locali, gli organi dello Stato e altri soggetti pubblici e privati presenti sul territorio, in materia di sicurezza urbana e territoriale; c) sviluppa e incentiva l adeguamento tecnologico coordinato delle forze di polizia locale al fine dell integrazione ne operativa con le Forze dello Stato e dell interconnessione con la sala operativa regionale della Protezione civile, di cui all articolo 28 della legge regionale 64/1986.
42 Monitoraggio avanzato
43 Laser scan elitrasportato Laguna di Grado e Marano: studio degli argini e delle aree perilagunari Copertura dell area: 4 punti/m2 Aree allagabili per un ipotetico innalzamento del livello marino di 0,6 e 1,2 m)
44 SHOALS Il sistema laser scan SHOALS permette il rilievo batimetrico delle aree costiere grazie all utilizzo di un doppio laser operante nelle frequenze del verde (532 nm) e dell infrarosso vicino (1064 nm). Al termine del 2005 la Protezione Civile della Regione ha effettuato il rilievo laser batimetrico della laguna di Marano Attualmente i dati sono in fase di post-processing presso la sede della Optech (Canada)
45 Iperspettrale Sensore iperspettrale AISA Eagle (Specim - Finlandia) montato su elicottero Sistema costituito da: camera iperspettrale ricevitore GPS sensore inerziale integrato unità di acquisizione dati È caratterizzato da una elevata risoluzione al suolo, un ampio campo visivo e capacità di registrare fino a 244 bande simultaneamente con tempi di integrazione del segnale brevissimi Esempio di rilievo iperspettrale della laguna
46 Rilievo video nel visibile e nell infrarosso termico Nell autunno 2005 la Protezione Civile della Regione ha istituito il Servizio aereo di telerilevamento regionale, finalizzato alla pianificazione ed al coordinamento degli interventi di prevenzione, di emergenza e in vista di un rischio di emergenza, diretti a garantire l incolumità delle persone, dei beni e dell ambiente sul territorio In questo ambito sono previsti anche dei rilievi mediante camera girostabilizzata operante sia nel visibile che nell infrarosso termico L utilizzo è previsto per il rilievo del territorio, per la ricerca di focolai latenti in caso di incendio, ma anche per la ricerca di persone disperse
47 Laser scan terrestre La Protezione Civile della Regione ha acquisito lo strumento laser ILRIS-3D, prodotto dalla canadese Optech, per effettuare rilievi digitali 3D delle opere dissestate al fine della predisposizione dei tempestivi interventi di messa in sicurezza delle opere stesse Tale strumentazione può essere vantaggiosamente impiegabile anche per: rilievi di opere civile (cave, discariche, escavazione ghiaie, ) misura di stati deformativi rilievi approfonditi di stati di dissesto strutturale Esempio di scansione di una porzione della frana di Passo Pramollo
48 Monitoraggio dei dissesti
49 Dissesto idrogeologico a Prato Carnico Indagini geognostiche per la caratterizzazione ed il monitoraggio della falda freatica per la progettazione degli interventi urgenti di protezione civile per la messa in sicurezza dell abitato di Prato Carnico Completamento- integrazione della rete piezometrica nell abitato mediante esecuzione di perforazioni a carotaggio continuo Installazione di tubi inclinometrici Misure della dinamica di circolazione della falda freatica a diverse profondità Misure geochimiche della qualità delle acque Analisi geotecniche sui campioni estratti dalle perforazioni Realizzazione di una rete geodetica di livellazione sulle teste di piezometri, tubi inclinometrici, edifici, ancorata ad aree stabili Installazione di fessurimetri sugli edifici più danneggiati Installazione di un idrometro sul rio Agazzo Perforazione di pozzi sperimentali per l emungimento della falda, con l installazione di piezometri elettronici e pompe di emungimento a variazione di portata Progettazione e realizzazione di interventi definitivi di impermebilizzazione del rio Agazzo e di abbassamento della falda freatica mediante pozzi drenanti Sottofondazione degli edifici più danneggiati
50 Frana di Salars (Ravascletto) Il Comune di Ravascletto è stato interessato in diverse zone (quella di Salars in particolare), da movimenti franosi La causa innescante è da ricercarsi principalmente in precipitazioni meteoriche particolarmente intense e prolungate nel tempo Frana di Salars Aree in frana con superfici di scorrimento profonde (fino a 44 m) Aree con limitati movimenti Aree in soliflusso (da 0.3 a 1.5 m) Aree in frana con superfici di scorrimento poco profonde (<= 5 m)
51 Passo Pramollo Alluvione 2003: monitoraggio idrogeologico SP per Passo Pramollo Rilievo laser scan del territorio Parte del piede della frana Bacino d invaso potenziale Geologia dell area
52 Il Centro funzionale della Protezione Civile a Palmanova
53 Protezione Civile della Regione - Palmanova Sede di Palmanova Sala interforze CCS Centro Funzionale Servizio tecnico-scientifico di previsione, allerta coordinamento soccorsi Sala Operativa Regionale Servizio prevenzione, controllo e pronto intervento Servizio affari generali e amministrativi Nucleo Informatico di Cartografia Elettronica Assessore
54 Nuova Sala Operativa Regionale della Protezione Civile
55 Numero verde emergenze
56 Nuova Sala Operativa Regionale della Protezione Civile Sala centralino: 12 display per postazione Fino a 4 operatori contemporanei 4 schermi da 40 per: Quadri sinottici Streaming video Videoconferenza Gli strumenti per gli operatori comprendono: Dati dei sensori idrometeo-pluviometrici Dati sismologici Monitoraggio video Dati dei sensori sulle frane Dati dalle boe meteomarine Reti radio regionali di Protezione Civile e di Volontariato e relativo sistema di localizzazione Meteosat GIS della Protezione Civile Sistemi di allertamento via fax/sms Portale regionale della Protezione Civile Canali televisivi (analogici, digitali terrestri, satellitari)
57 Nuova Sala Operativa Regionale della Protezione Civile Sala gestione emergenze: 12 display da 40 Videoproiettore digitale Telefoni analogici, digitali, VoIP, videotelefoni Computer portatili Terminali rete radio regionale di protezione civile e del volontariato Tutte le informazioni necessarie vengono rese disponibili dalla Sala Operativa Regionale
58 Nuova Sala Operativa Regionale della Protezione Civile Sala CED: 90 server 2 firewall principali + altri firewall dedicati 15 router + switch 6 TB sui vari server 7.5 TB su SAN Backbone ridondato in fibra ottica e rame Connettività verso l esterno ridondata in rame, fibra ottica, ponte radio e satellite
59 Protezione Civile della Regione - Palmanova domani: lo sviluppo definitivo
60 Strumenti e risorse del Sistema regionale integrato di protezione civile Direttore Centrale - Guglielmo Berlasso Protezione Civile della Regione
L attività della Sala Operativa Regionale nella gestione delle emergenze idrogeologiche
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