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1 GALLERIA DELLE ESPERIENZE Controllo di Gestione: Best Practices! "#$%&'!()!*'+,-#!!!.'/,0)#&'! *-'1)+)#&,/'! *-#2-,$$,3)4,! 5666! *-#2-,$$)! *-#2'33)!

2 7&()4'!! Introduzione della Direzione Generale... 3 Area Servizi Interni Gabinetto del Sindaco Area Servizi e Politiche per la Persona e la Famiglia Area Servizi e Politiche per la Collettività ed il Territorio Area Servizi e Politiche per il Cittadino e l'informazione Area Città come Cultura Progetto Marketing Territoriale Progetto Urban Center

3 7&3-#(%0)#&'! ('//, /,! 8)-'0)#&'!9'&'-,/'! 8)-'33#-'!9'&'-,/'! :::::!;;;;;! 3

4 Introduzione alla relazione previsionale e programmatica allegata alla proposta di bilancio 2000 Premessa La scelta di fondo che ha ispirato la redazione della proposta di bilancio 2000 e del bilancio pluriennale 2000/2002, oltre al perseguimento degli obiettivi indicati dalla Giunta con il documento macroobiettivi per l anno 2000, è quella di tendere al riassorbimento, nel triennio, delle entrate una tantum che negli anni precedenti avevano concorso alla chiusura dei bilanci. I documenti contabili allegati al bilancio di previsione 1999, ed in particolare la relazione del direttore generale e la relazione del ragioniere capo, esplicitavano con estrema chiarezza che il pareggio di bilancio era stato conseguito con entrate una tantum e pertanto irripetibili. Queste entrate, che concorrevano a finanziare la spesa corrente, ammontavano complessivamente a 7 miliardi ed in particolare: 2,4 miliardi derivavano dai proventi relativi all espletamento delle pratiche del condono edilizio, 2 miliardi erano preventivati quale recupero dell evasione ICI, 1,6 miliardi derivavano da trasferimenti straordinari dell Aspes, 1 miliardo era costituito da maggiori proventi legati alle concessioni delle tombe di famiglia. Occorre inoltre ricordare che nel bilancio 99 sono stati utilizzati 4 miliardi di proventi da concessioni edilizie per finanziare interventi di spesa corrente. L utilizzo di queste entrate straordinarie per finanziare la spesa corrente era coerente con gli obiettivi della Giunta e del Consiglio Comunale che intendevano finanziare lo sviluppo dei servizi e degli investimenti con risorse derivanti da recuperi di efficienza dell Ente, sia sul versante della spesa che sul versante dell entrata, al fine di evitare il ricorso all inasprimento fiscale e tariffario. In questo senso, sul versante della spesa, vanno lette le azioni intraprese negli scorsi anni e che hanno comportato una riduzione dell avanzo di amministrazione grazie ad una maggiore capacità di pianificazione, il contenimento delle spese in tema di personale realizzato mediante una attenta gestione del turn over, l esternalizzazione di un numero significativo di servizi, lo sviluppo dei sistemi informatici per le procedure interne e per l erogazione dei servizi. Sul versante delle entrate le azioni intraprese sono state: il recupero dell evasione Tarsu ed Iciap, l espletamento delle pratiche relative ai condoni edilizi 84 e 94, il miglioramento della capacità dell Ente di riscuotere le tariffe per i servizi erogati, il miglioramento della redditività delle farmacie, le alienazioni, finalizzate al finanziamento degli investimenti, di quella parte del patrimonio che non era utilizzabile a fini istituzionali e che produceva bassa redditività. 4

5 Il riassorbimento, nell arco del prossimo triennio, delle entrate una tantum sopra descritte deve tenere inoltre conto dell incremento della spesa nello stesso periodo. Sono infatti entrati in vigore i nuovi contratti dei dipendenti e dei dirigenti degli enti locali che a regime comporteranno un aumento dei costi del personale di circa 1,5/2 miliardi; maggiori oneri per circa 1 miliardo derivano dalla applicazione della L.265/99; ulteriori maggiori oneri dovranno essere preventivati per l aumento del costo della vita che ovviamente incide anche sugli acquisti dell Amministrazione e per il rinnovo del contratto dei dipendenti delle cooperative sociali che gestiscono numerosi servizi erogati dall Ente. Nello stesso periodo, a decorrere dall anno 2000, andranno in ammortamento e quindi graveranno sulla parte corrente del bilancio i mutui contratti nell anno 98 e successivi. Fin dalla predisposizione del bilancio 2000, il venire meno delle entrate una tantum e gli inevitabili incrementi della spesa descritti impongono di compiere scelte, sia sul versante del contenimento della spesa che sul versante dell implementazione delle entrate, finalizzate al raggiungimento di un consolidato e duraturo equilibrio di bilancio. Il bilancio sul versante della spesa: Risorse per i servizi per l anno 2000 Dall esame delle schede del Piano Esecutivo di Gestione, redatto anche per l anno 2000 in conformità al processo di pianificazione elaborato dall Amministrazione, risulta un significativo incremento delle risorse destinate ai servizi. Sono state stanziate le risorse occorrenti all avvio dei progetti Urban Center e Marketing Territoriale. Per gli altri servizi gli stanziamenti proposti sono pari o superiori all assestato 99. In particolare sono state stanziate le risorse necessarie al potenziamento dei servizi alla persona e alla famiglia, del servizio ambiente, del servizio sport, del decentramento e per avviare l attività del nuovo servizio per le politiche giovanili così come indicato dal programma di governo approvato dal Consiglio Comunale. 5

6 Descrizione Iniziale Definitivo Proposta 2000 DIFF Var % (iniz) DIFF Var % 1999 tit I e 1999 tit I e tit I e III Defin. (Defin.) III (SPESA) III (SPESA) (SPESA) Iniz Gabinetto del Sindaco ,6% -37-3,8% Ufficio legale ,5% 10 2,5% Area collettività e territorio 0 AMBIENTE ,1% ,3% ATTIVITA' ECONOMICHE E PROD ,0% 8 3,4% TURISMO ,5% 77 14,2% URBANISTICA ,6% -13-1,5% UFFICIO TECNICO (1) ,2% ,2% Città come cultura ATTIVITA' CULTURALI ,9% ,3% SPORT ,1% -24-2,6% Marketing Territoriale ,2% ,5% Urban Center ,5% ,5% Area cittadino e informazione DECENTRAMENTO ,3% 36 4,0% POLIZIA MORTUARIA ,3% 84 12,0% POLIZIA MUNICIPALE ,8% ,8% SERVIZI DEMOGRAFICI ,5% 78 8,0% SISTEMI INFORMATIVI ,6% 39 4,9% URP ,8% -1-0,8% VIABILITA' ,9% 94 16,3% Area Servizi Interni AFFARI GENERALI ,3% 25 6,4% PATRIMONIO ,5% ,3% TRIBUTI ,1% ,5% PROVVEDITORATO ,3% ,7% Area Persona e famiglia SERVIZI EDUCATIVI ,8% 488 6,5% SERVIZI SOCIALI ,4% 223 1,9% ,4% ,8% (1) I dati dell assestato 1999 dell ufficio tecnico comprendono l incremento della spesa dovuto a contributi regionali per interventi di protezione civile Spesa per il personale La spesa per il personale aumenta rispetto al 99 di circa 1 miliardo (al netto dell operazione di trasferimento del personale ATA allo Stato). Questo dato è particolarmente positivo in quanto l aumento citato assorbe sia i maggiori costi derivanti dall applicazione del primo aumento contrattuale sia i maggiori costi derivanti da 33 6

7 nuove assunzione di cui 9 sono trasformazioni di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa in rapporti di lavoro subordinato. Nonostante le assunzioni previste il numero complessivo dei dipendenti si ridurrà nel biennio di 3 unità (rispetto alla consistenza iniziale del 1999). Le nuove assunzioni e la trasformazione dei precedenti rapporti di lavoro che si attueranno nel corso dell anno 2000 riguardano prevalentemente dipendenti inquadrati nelle categorie C e D ( 11 vigili da destinare prevalentemente ai quartieri, ingegneri ed architetti e geometri per il settore opere pubbliche ed urbanistica, coordinatrice pedagogica per il settore servizi educativi, assistente sociale per il settore servizi sociali, responsabile dell ufficio controllo di gestione e responsabile dell ufficio che si occupa della qualità dei servizi erogati). I profili professionali ricordati confermano la scelta fatta dell amministrazione di rafforzare la struttura ai livelli medio alti nell ottica di un Ente che sempre di più deve caratterizzarsi per la capacità di progettare e controllare e sempre meno deve occuparsi della gestione dei singoli servizi che invece deve sempre di più essere affidata all esterno. E confermato lo stanziamento di 300 milioni da destinare alla formazione dei dipendenti. Economie gestionali ed esternalizzazione di servizi La presente proposta di bilancio contiene una ipotesi di ristrutturazione logistica degli uffici comunali finalizzata a ridurre nell arco di un triennio l utilizzo di locali presi in locazione per trasferire gli uffici in locali di proprietà con rilevanti benefici sulla spesa corrente. A questo fine il piano triennale degli investimenti contiene la proposta di acquisizione dell ex Hotel Mamiani da destinare a sede dei servizi alla persona e alla famiglia. Sono allo studio ulteriori azioni finalizzate a produrre economie gestionali. In particolare è in corso di verifica la possibilità di ottenere economie sulla spesa relativa alla pubblica illuminazione da realizzarsi mediante l installazione di appositi macchinari che riducono i consumi e gli interventi di manutenzione sugli apparati luminosi. E attualmente allo studio una proposta di affidamento all Aspes della gestione del calore relativa agli immobili di proprietà che, attraverso una progressiva ristrutturazione degli impianti, potrebbe comportare un significativo contenimento della spesa per il riscaldamento. Estinzione mutui contratti con la cassa Depositi e prestiti L operazione di maggior rilievo, che si propone all approvazione del Consiglio Comunale, sul fronte del contenimento della spesa è indubbiamente rappresentata dalla estinzione dei mutui con la cassa depositi e prestiti. 7

8 L ammontare complessivo delle quote residue di questi mutui al 1/1/2000 è pari a 74 miliardi con rata annua di rimborso superiore ai 10 miliardi di lire. Sui mutui meno recenti, contratti con la Cassa DD PP, con un valore complessivo di debito residuo al 31/12/2000 pari a 51 miliardi è applicato un tasso medio di interesse superiore all 8%. Allo stato attuale la cassa DDPP non consente la rinegoziazione dei mutui ai più bassi tassi di mercato, pertanto si rende necessario provvedere all estinzione anticipata dei suddetti mutui stante l eccessiva onerosità degli stessi. L estinzione anticipata dei soli mutui meno recenti comporterà una riduzione della spesa corrente ( per la riduzione delle rate di ammortamento) di 8,5 miliardi di lire. A seguito della suddetta estinzione l eventuale accensione di nuovi mutui di pari importo (50 miliardi), a scadenza ventennale e ai tassi attuali, per finanziare nuovi investimenti comporterebbe una spesa corrente annua di 4,5 miliardi con una conseguente riduzione della attuale spesa corrente ad indebitamento inalterato di oltre 4 miliardi. Poiché le attuali norme non consentono di estinguere i mutui contratti con la cassa DDPP mediante l assunzione di nuovo mutuo (operazione invece consentita dalla L. finanziaria 98 in caso di estinzione di mutui contratti con istituti di credito privati) si rende necessario reperire le risorse straordinarie per effettuare l operazione. E per questa ragione che la Giunta Comunale ha inserito nella proposta di bilancio triennale 2000/2002 l ipotesi di utilizzare a tale fine i proventi spettanti al Comune di Pesaro dall alienazione (con modalità da individuarsi ) del 49% delle quote Aspes a seguito della trasformazione della stessa in SPA. Il bilancio sul versante dell entrata Tributi e tariffe L allegata proposta di bilancio contiene la proposta di applicazione dell addizionale IRPEF nella misura dello 0,20% che comporterà una maggiore entrata per l Ente di 4 miliardi. Obiettivo dell Amministrazione per questa legislatura è non applicare nella misura massima tale addizionale (prevista fino ad un massimo dello 0.50%). Restano invariate le aliquote ICI per la prima casa e gli altri immobili. Si propone di portare al 9 per mille l aliquota per le case sfitte e di ridurre al 2 per mille l aliquota relativa agli immobili concessi in locazione nell ambito della convenzione stipulata fra le associazioni degli inquilini e dei proprietari. Per la tassa smaltimento rifiuti solidi urbani è proposto un incremento del 5% per assorbire una parte dei maggiori costi di gestione, limitatamente al maggior onere della c.d. ecotassa praticato dalla regione Marche nel corso del 99. 8

9 E già stato deliberato un aumento del 20% dell imposta per la pubblicità e per le pubbliche affissioni (imposta che non subiva aumenti dal 94) e per la quale la finanziaria 2000 consente incrementi fino ad un massimo del 50%. Restano invariate le tariffe dei servizi fatta eccezione per le tariffe dei servizi educativi sostanzialmente invariate dal 1996 per le quali si propone un aumento del 4.7% al fine di recuperare parte dell aumento del costo della vita nel periodo. Recupero gettito ICI La proposta di bilancio allegata contiene la previsione di un aumento di entrate conseguenti alle attività di recupero del gettito ICI già deliberata dalla Giunta Comunale. Questa azione non soltanto è coerente con quanto già fatto in tema di lotta all evasione e con l obiettivo di non incrementare i tributi locali prima di aver verificato che tutti paghino in base alle norme stabilite ma, in materia di imposta comunale sugli immobili, l Amministrazione è obbligata per legge dello stato alle seguenti attività: a) ricalcolare l ICI di abitazioni a seguito dell attribuzione alle stesse, da parte dell ufficio provinciale per il territorio, delle rendite catastali definitive in sostituzione di quelle provvisorie; b) effettuare le c.d. liquidazioni per l anno 93 e successivi. Questo controllo consiste nel verificare la coerenza fra i versamenti ICI effettuati e le dichiarazioni ICI del 93 tenendo inoltre conto di tutte le variazioni intervenute. Beneficiario di una quota del recupero relativa all anno 93 è lo Stato per cui non solo tale verifica è obbligatoria ma una eventuale omissione si configurerebbe come danno erariale. L attività di recupero viene completata mediante controllo sulla veridicità delle dichiarazioni e sulla eventuale omissione delle stesse. L insieme di queste attività finalizzate al recupero del gettito che è previsto si concludano in un biennio, consentiranno una entrata straordinaria al netto delle spese di 14 miliardi e consolideranno sul bilancio 2002, ad aliquote invariate, una maggiore entrata ICI di circa 3 miliardi. Trasferimenti Aspes Nel bilancio 2000 è iscritto un trasferimento dell Aspes a favore del Comune pari a 2 miliardi a titolo di corrispettivo per l affidamento della gestione dei servizi di competenza del Consorzio Azienda. Questo trasferimento (che sarà pari a 3 miliardi nel 2001) si aggiunge a quanto il consorzio azienda già riconosce al Comune a titolo di remunerazione del capitale di dotazione. Il riconoscimento di un canone per la gestione dei servizi è estremamente rilevante non solo in termini di corrette relazioni fra Comune e Consorzio azienda ma soprattutto perché attesta che l Aspes è pronta ad affrontare i mutamenti che inevitabilmente avverranno sul mercato dei servizi pubblici locali nei prossimi anni a seguito delle rilevanti innovazioni legislative in itinere. 9

10 Investimenti Il piano delle opere pubbliche allegato al bilancio prevede per l anno 2000 investimenti per 128 miliardi. L esame degli interventi proposti e ovviamente rimandato all allegato specifico. In questa sede è sufficiente precisare che i mutui previsti a carico dell Ente sono pari a soli 24 miliardi e che le restanti opere vengono finanziate con mutui e/o contributi a carico dello Stato e della regione, dal reimpiego dei proventi del condono edilizio e degli oneri di urbanizzazione, dai proventi cimiteriali, dal reimpiego dei proventi delle alienazioni patrimoniali o per l affidamento di concessioni per la costruzione e gestione. Questa impostazione del piano delle opere pubbliche, congiuntamente alla estinzione anticipata dei mutui contratti con la cassa depositi e prestiti, costituisce un asse portante del rispetto del patto di stabilità. Patto di stabilità interno In questa sede è sufficiente affermare che la presente proposta di bilancio triennale, per effetto dei risultati raggiungibili attraverso le azioni sopra descritte in materia di entrate e spese correnti e per le modalità di finanziamento degli investimenti, rispetta il patto di stabilità interno così come indicato dall art. 30 della legge finanziaria Per un esame dettagliato dell esistenza delle condizioni di rispetto del patto di stabilità si rimanda alla relazione del direttore dell area servizi interni. Conclusioni La presente proposta di bilancio triennale per gli effetti delle azioni sopra indicate risolve i problemi descritti in premessa ed in particolare consente il riassorbimento delle entrate una tantum che avevano concorso alla chiusura dei bilanci degli anni precedenti e consente di fronteggiare gli aumenti della spesa indicati. Nel contempo consente un significativo incremento delle risorse destinate ai servizi e riserva una significativa quantità di risorse per gli investimenti. Il tutto nel rispetto del patto di stabilità interno e antenendo Pesaro, fra tutti i comuni capoluogo di provincia delle regioni dell Italia. 10

11 3.3 - QUADRO GENERALE DEGLI IMPIEGHI PER PROGRAMMA (PARTE 1) Anno 2000 Programma n Spese correnti Spese per Totale Consolidate Di sviluppo investimento Totali QUADRO GENERALE DEGLI IMPIEGHI PER PROGRAMMA (PARTE 2) Anno 2001 Programma n Spese correnti Spese per Totale Consolidate Di sviluppo investimento Totali

12 3.3 - QUADRO GENERALE DEGLI IMPIEGHI PER PROGRAMMA (PARTE 3) Anno 2002 Programma n Spese correnti Spese per Totale Consolidate Di sviluppo investimento Totali RIEPILOGO PROGRAMMI PER FONTI DI FINANZIAMENTO (parte 1) Denominazione Previsione pluriennale di spesa Legge di finanziamento del programma e regolamento UE (estremi) (1) Anno di I Anno II Anno competenza successivo successivo Totali

13 3.9 - RIEPILOGO PROGRAMMI PER FONTI DI FINANZIAMENTO (parte 2) FONTI DI FINANZIAMENTO Programma (Totale della previsione pluriennale) Quote di Stato Regione Provincia UE Cassa DD.PP Altri Altre Proventi (1) risorse +CR.SP. indebitamenti entrate dei servizi generali +Ist. Prev. (2) Totali

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15 3.5 - RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA ENTRATE-116-SERVIZI INTERNI Anno 2000 Anno 2001 Anno 2002 Legge di finanziamento e articolo ENTRATE SPECIFICHE Stato Regione Provincia Unione europea Cassa DD.PP. - Credito sportivo - Istituti di previdenza Altri indebitamenti (1) Altre entrate: TOTALE (A) PROVENTI DEI SERVIZI TOTALE (B) QUOTE DI RISORSE GENERALI TOTALE (C) TOTALE GENERALE (A+B+C) (1) Prestiti da istituti privati, ricorso al credito ordinario, prestiti obbligazionari e simili SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA 116-SERVIZI INTERNI-IMPIEGHI Anno 2000 Spesa Corrente Spesa per V.% sul Consolidata Di sviluppo investimento Totale totale spese Entità % su tot.entità % su tot.entità % su tot.(a+b+c) finali , , , , SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA 116-SERVIZI INTERNI-IMPIEGHI Anno 2001 Spesa Corrente Spesa per V.% sul Consolidata Di sviluppo investimento Totale totale spese Entità % su tot.entità % su tot.entità % su tot.(a+b+c) finali , , , , SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA 116-SERVIZI INTERNI-IMPIEGHI Anno 2002 Spesa Corrente Spesa per V.% sul Consolidata Di sviluppo investimento Totale totale spese Entità % su tot.entità % su tot.entità % su tot.(a+b+c) finali , , ,75 15

16 Relazione La più importante novità introdotta dal legislatore negli ultimi anni e che probabilmente accompagnerà la programmazione degli enti locali per molti anni ancora è il Patto di stabilità interno. Il patto infatti, nato quale conseguenza degli impegni comunitari dell Italia, può considerarsi un primo passo verso il mantenimento per molti o verso il raggiungimento per gli altri di un equilibrio finanziario sempre più minato dalle difficoltà degli enti locali chiamati a risolvere in prima linea i problemi delle popolazioni locali. L autonomia finanziaria degli enti passa infatti attraverso quelle operazioni che oggi il legislatore ha voluto formalmente facoltative fra le modalità operative indicate per il rispetto del patto di stabilità interno, ma che domani saranno la loro unica possibilità di risposta alle esigenze delle popolazioni amministrate. Dopo che lo Stato, infatti, ha abbandonato gli enti a se stessi verso una sempre più difficile gestione finanziaria (tenuto conto dei sempre nuovi e maggiori compiti ad essi affidati) gli enti non possono che inseguire sempre di più logiche orientate ad equilibri finanziari duraturi nel tempo. Programmare il recupero pieno dei costi dei servizi erogati (fatti salvi gli specifici aspetti sociali) e promuovere l autofinanziamento degli investimenti non potrà che essere il tema dominante delle amministrazioni locali nel prossimo futuro. Patto di stabilità interno Normativa Con provvedimento legislativo lo Stato ha esteso l'applicazione degli impegni presi in sede comunitaria anche agli enti locali, con la finalità di contenere il deficit delle amministrazioni pubbliche e ridurre lo stock di debito pubblico (art. 28, legge 23 dicembre 1998, n. 448). Nel quadro del federalismo fiscale, le regioni, le province, le province autonome, i comuni e le comunità montane concorrono alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica che il Paese ha adottato con l'adesione al patto di stabilità e crescita, impegnandosi a ridurre progressivamente il finanziamento in disavanzo delle proprie spese e a ridurre il rapporto tra il proprio ammontare di debito e il prodotto interno lordo (pil). Chiarimenti ministeriali In merito all introduzione del patto si stabilità Interno il Ministero dell interno ha fornito alcuni utili chiarimenti generali : 16

17 a) il patto di stabilità indica dei risultati da raggiungere ma non pone vincoli sulle modalità del raggiungimento del risultato; b) le indicazioni contenute nella norma non costituiscono requisiti di legittimità dei documenti di bilancio o delle deliberazioni assunte dagli enti ferma restando la responsabilità finanziaria in cui gli enti possono incorrere in caso di mancato raggiungimento dei risultati desiderati; c) per gli enti locali l'obiettivo della riduzione del rapporto debito/pil ha natura derivata e dipende da due operazioni: la riduzione del disavanzo finanziario e le politiche delle dismissioni mobiliari. Aspetti Operativi per L anno 1999 Gli impegni derivanti dal patto di stabilità fanno esclusivo riferimento alla gestione di cassa (che di conseguenza viene reintrodotta nella gestione dopo averla volutamente eliminata dai bilanci attraverso il nuovo ordinamento contabile). Contenimento dell indebitamento La quantificazione del contenimento in termini di cassa dell'indebitamento netto per gli enti locali corrisponde all'1,1 per cento della spesa corrente complessiva del 1998 depurata degli interessi. Saldo tendenziale Ogni ente è tenuto a concorrere al risanamento migliorando il proprio saldo tendenziale negli anni , riducendolo se è negativo o aumentandolo se è positivo. Il saldo tendenziale di ciascun ente deriva dalla differenza fra le entrate finali effettivamente riscosse (sia in competenza che in conto residui, includendovi i proventi delle dismissioni immobiliari ed escludendo i trasferimenti statali ordinari-perequativi-consolidati e quelli in conto capitale, i proventi mobiliari e le riscossioni di crediti) e le uscite finali di parte corrente al netto degli interessi. Azioni di miglioramento Le azioni utili al miglioramento da ottenersi attraverso una accorta formulazione dei bilanci di previsione sono: - aumento della produttività e riduzione dei costi di gestione; - contenimento del tasso di crescita della spesa corrente rispetto ai valori degli anni precedenti; - potenziamento delle attività di accertamento dei tributi propri; - maggior copertura dei costi dei servizi pubblici a domanda individuale; - dismissione di immobili di proprietà non funzionali allo svolgimento dell'attività istituzionale. Saldo programmatico Il procedimento ai fini del computo del saldo programmatico è il seguente: a) calcolo del saldo di cassa del 1998; 17

18 b) calcolo del saldo tendenziale teorico per il 1999; per gli enti con saldo negativo, pari al saldo 1998 incrementato del 3,6 per cento (pari all'80 per cento del tasso di crescita del Pil pari al 4,5 per cento) e per gli enti con saldo positivo, pari al saldo 1998 ridotto del 3,6 per cento; c) calcolo dell'intervento correttivo, pari alla maggior cifra tra l 1,1 per cento della spesa corrente 1998 al netto degli interessi e il 3 per cento del saldo tendenziale teorico. Rapporto debito/pil Il miglioramento del rapporto debito/pil deve considerarsi come un obiettivo derivato, conseguente soprattutto al miglioramento del saldo finanziario. Sanzioni Qualora venga comminata la sanzione prevista dalla normativa europea per l'accertamento di deficit eccessivo, la sanzione stessa verrà posta a carico degli enti che non hanno realizzato gli obiettivi per la quota a essi imputabile, secondo modalità da definire in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano e di Conferenza Stato-città e autonomie locali. Le sanzioni riguardano, principalmente, se non esclusivamente, le violazioni dell'obiettivo del saldo finanziario e non si applicano, se non in circostanze eccezionali, alle violazioni sull'obiettivo nel rapporto debito/pil. Le disposizioni previste per l anno 2000 (art. 30 legge finanziaria 2000) Le regioni, le province autonome, le province e i comuni riducono per l'anno 2000 il disavanzo definito dall'articolo 28, comma 1, della legge 23 dicembre 1998, n.448, in misura pari ad almeno un ulteriore 0,1 punti percentuali del prodotto interno lordo (PIL) previsto dal Documento di programmazione economicofinanziaria e suoi aggiornamenti; l'importo così risultante rimane costante nei tre anni successivi. Gli enti che non hanno raggiunto, in tutto o in parte, l'obiettivo fissato per l'anno 1999 sono tenuti a recuperare il differenziale nell'anno Nuove modalità di calcolo del disavanzo Dopo un anno di sperimentazione, accogliendo i numerosi suggerimenti delle amministrazioni locali il legislatore ha disposto nuove modalità di calcolo del disavanzo eliminando alcune voci ( trasferimenti in conto capitale dell Unione europea, delle Regioni e delle Province, proventi da dismissioni patrimoniali ed entrate e spese aventi carattere eccezionale) che mal si prestavano ad una reale programmazione e ad un effettivo conseguimento della riduzione del disavanzo stesso. La nuova formula prevede in fatti che il disavanzo sia calcolato quale differenza tra le entrate finali effettivamente riscosse e le uscite di parte corrente, al netto degli interessi, effettivamente pagate. Tra le entrate non sono considerati i trasferimenti, sia di parte corrente che in conto capitale, dallo Stato, dall'unione europea e dagli enti che partecipano al patto di stabilità interno, nonché quelle derivanti dai proventi della dismissione di beni immobiliari e finanziari. Tra le spese non devono essere considerate quelle sostenute sulla base di trasferimenti con vincolo di destinazione dallo Stato, dall'unione europea e dagli enti che 18

19 partecipano al patto di stabilità interno. Tra le entrate e le spese, inoltre, non devono essere considerate quelle che per loro natura rivestono il carattere dell'eccezionalità (ad esempio quelle derivanti dalle operazioni di recupero dell evasione o di verifica del condono urbanistico) Sistema di calcolo del disavanzo nel biennio Gli enti possono calcolare il disavanzo anche per l'anno 1999 sulla base dei nuovi criteri. Gli stessi enti hanno facoltà di valutare la propria conformità al patto di stabilità interno sulla base del disavanzo calcolato con le nuove regole cumulativamente per il biennio : in tale caso la riduzione programmata del disavanzo, o l'aumento dell'avanzo, dovranno essere computati in corrispondenza ad un valore di riduzione del disavanzo aggregato pari allo 0,2 per cento del PIL per il Raggiungimento degli obiettivi: vantaggi dei singoli enti Qualora l'obiettivo di cui al comma 1 venga complessivamente conseguito, per l'anno 2000 è concessa, a partire dall'anno successivo, una riduzione minima di 50 punti base sul tasso di interesse nominale applicato sui mutui della Cassa Depositi e Prestiti, in ammortamento al 31 dicembre 1998 e il cui tasso di interesse risulti superiore al 7 per cento ovvero concessi entro il 31 dicembre 1997, con oneri a carico delle regioni e degli enti locali, con esclusione dei contributi regionali di cui all'articolo 7 del decreto del Ministro del tesoro 7 gennaio 1998 e precedenti norme di accesso al credito ordinario della Cassa Depositi e Prestiti. Agli enti che nel biennio conseguano una riduzione del disavanzo, computato con i criteri 1999 o con i criteri 2000, superiore allo 0,3 per cento del PIL, la riduzione del tasso d'interesse sugli stessi mutui è aumentata a 100 punti base. Mancato raggiungimento degli obiettivi Qualora l'obiettivo non venga complessivamente conseguito la riduzione è concessa esclusivamente agli enti che hanno conseguito l'obiettivo. Modalità tecniche di computo del disavanzo Le modalità tecniche di computo del disavanzo saranno definite con decreto del Ministro del tesoro d'intesa con il Ministro dell'interno entro il 30 aprile Le misure da adottare In aggiunta a quanto già stabilito per l anno 1999 tra le specifiche misure da adottare gli enti, nella loro autonomia possono provvedere in particolare a: a) ridurre la spesa per il personale, ai sensi di quanto previsto dall'articolo 39 della legge 27 dicembre 1997, n.449, e successive modificazioni; 19

20 b) limitare il ricorso ai contratti stipulati al di fuori della dotazione organica ed alle consulenze esterne, laddove tali iniziative siano previste dai rispettivi ordinamenti, e procedere alla soppressione degli organismi collegiali non ritenuti indispensabili c) sviluppare le iniziative per la stipula di contratti di sponsorizzazione, accordi e convenzioni previsti dall'articolo 43 della legge 27 dicembre 1997, n.449, allo scopo di realizzare maggiori economie nella gestione; d) ridurre il ricorso all'affidamento diretto di servizi pubblici locali a società controllate o ad aziende speciali ed al rinnovo delle concessioni di tali servizi senza il previo espletamento di un'apposita gara di evidenza pubblica; e) sviluppare iniziative per il ricorso, negli acquisti di beni e servizi, alla formula del contratto a risultato, rispondente al principio di efficienza ed economicità f) procedere alla liberalizzazione del mercato dei servizi pubblici, rimuovendo gli ostacoli all'accesso di nuovi soggetti privati e promuovendo lo sviluppo dei servizi pubblici locali mediante l'utilizzo di tecniche di finanziamento con ricorso esclusivo a capitali privati; g) utilizzare a fini di reinvestimento le somme accantonate per ammortamento di beni. Riflessi del patto di stabilità sui bilanci preventivi Anche se la normativa fa riferimento a valori di cassa si rende ovviamente opportuna una attenta programmazione in termini di competenza in riferimento al volume di entrate correnti accertabili e di spesa corrente impegnabile, compatibili con la normativa in questione. In particolare, in sede di bilancio dovranno essere valutate le opportunità di. a) eliminare o comunque contenere l utilizzo di oneri di urbanizzazione per finanziare spese di manutenzione ordinaria del patrimonio comunale; b) programmare avanzi economici con cui finanziare investimenti o comunque l acquisto di beni strumentali; avviare il prima possibile, anche in caso di ulteriori slittamenti legislativi, gli ammortamenti finanziari; d) ridurre gli oneri finanziari dell indebitamento attraverso l estinzione anticipata dei mutui in essere; e) incrementare le entrate correnti ampliando la base contributiva (recupero dell evasione) o modificando le tariffe di tributi e servizi; f) privilegiare l utilizzo di risorse proprie (avanzi, dismissioni patrimoniali e mobiliari, fondi ammortamenti, ecc.) per il finanziamento degli investimenti; g) ricercare contribuzioni esterne (statali, regionali, comunitarie, ecc.); h) contenere il ricorso all indebitamento. 20

21 La proposta di bilancio riduzione del disavanzo corrente I risultati ottenuti al termine dell esercizio 1999 (vedi tabelle seguenti) hanno evidenziato una riduzione del disavanzo complessivo nella misura del 14,1 % della spesa corrente abbondantemente al di sopra della quota minima richiesta ( 1,1 %) Saldo programmatico per l anno 1999 Entrate anno Spese Saldo entrate spese Saldo tendenziale (saldo entrate spese maggiorato del 3,6 per cento come da lett. b) Manovra correttiva (1,1 spesa corrente ) Saldo programmatico risultati di cassa anno 1999 (raffronto con il 1998) Saldo di cassa A tutto 1998 * A tutto 1999 * ENTRATE A Entrate finali (titoli I,II,III, E IV) B Trasferimenti ordinari, perequativi,e consolidati (parte Tit. II - cat. 1) C Trasferimenti in conto capitale dello stato (Tit. IV 42 cat. 2) D Proventi della vendita di attività finanziarie (parte Tit. IV cat. 1) E Riscossioni di crediti (Tit IV cat. 6) F Totale riscossioni nette (a -b-c-d-e) SPESE G Spese correnti (Tit I) H Interessi passivi I Totale pagamenti (g-h) L SALDO (I - L) Tale risultato è stato possibile grazie alla realizzazione,in particolare, di riscossioni derivanti dalle dismissioni del patrimonio effettuate dall ente nel corso del 1999 unitamente agli introiti derivanti dalla definizione del condono edilizio e dal recupero dell evasione tarsu e Iciap Eventuali provvedimenti Le nuove modalità di calcolo del disavanzo con cui vengono eliminati quali componenti i valori derivanti da fatti eccezionali o comunque straordinari, limita i rischi di forti variazioni di cassa rispetto allo standard abituale se non intervengono fattori negativi di particolare rilevanza Pertanto il risultato ottenuto nel corso del 1999 pone l ente nella condizione di raggiungere il risultato imposto dal patto di stabilità senza particolare problemi. La riduzione costante del disavanzo imposta dal legislatore in via ordinaria nel triennio ( quale che sia il metodo applicativo che il Ministero dell Interno andrà a definire), non può infatti superare i 2 mld annui ed è 21

22 pertanto già stata assorbita dall ente con il risultato ottenuto nel corso del 1999 che come si ricorda ha superato i 18 mld. di lire. Questo risultato non deve però far pensare ad un ente virtuoso. Sicuramente sono state effettuate in questi ultimi anni operazioni importantissime verso il miglioramento della gestione finanziaria dell ente quali: aumento della produttività e riduzione dei costi di gestione dei servizi anche attraverso la loro esternalizzazione ; ampliamento della base contributiva dei proventi dei tributi e dei servizi a pagamento; recupero dell evasione Tarsu e Iciap ; definizione del condono edilizio con forte recupero di oneri concessori; dismissione di quote consistenti del patrimonio inutilizzato e non redditizio per il finanziamento degli investimenti. I temi da affrontare rimangono comunque molti verso il raggiungimento di un consolidato e duraturo equilibrio di bilancio. Si riportano di seguito i principali fra questi: a) contenimento del tasso di crescita della spesa corrente anche attraverso una rivisitazione del portafoglio servizi. Nonostante i propositi degli anni precedenti per l anno 2000 l incremento netto della spesa supera dell 8 % quella iniziale 1999.a dati resi omogenei (più 12% complessivamente rispetto a quella sostenuta nell esercizio 1997) con un incremento del 13,4% della sola spesa per acquisto di beni, servizi e trasferimenti. Un incremento percentuale eccessivo, non in linea con la tendenza generale del paese ed impossibile da mantenere nel tempo se non si vogliono intaccare profondamente gli equilibri di bilancio. b) riduzione in particolare della spesa per il personale nonostante una attenta gestione del turn over, l esternalizzazione di un numero significativo di servizi, lo sviluppo dei sistemi informatici per le procedure interne e per l erogazione dei servizi, la spesa del personale (al netto degli aumenti contrattuali ) non ha di fatto subito né subirà forti riduzioni nel breve periodo. Come si può meglio analizzare nella tabella sotto riportata solo al termine dell anno 2001 la consistenza finale dei dipendenti dell ente scenderà al di sotto di quella iniziale

23 servizio personale del Comune di Pesaro unità equivalenti al: 1 gennaio dicembre /1/ , ,57 928,07-8,18-97,50-105,68 unità equivalenti al: n. unità in - unità in + note 31 dicembre ,25 al netto personale a.t.a 87,5 unità 31 dicembre ,07 8,18 al netto personale a.t.a 87,5 unità 01.gennaio ,07 10,00 cessazioni all' idem c s 33 assunzioni previste nel bil.2000* 961,07 13 cessazioni previste per il dicembre ,07 31 dicembre ,07 pari a n. 3 unità in meno 5 cessazioni previste nel 2001 rispetto alla consistenza iniziale 1999 nella tabella risultante dal budget del personale per l' anno 2000, le assunzioni complessive previste sono di n. 39. Occorre tenere presente, però, che la procedura qualifica quali assunzioni anche n. 6 trasformazioni di rapporto da tempo parziale a tempo pieno, per cui le effettive assunzioni si riducono, in realtà, a n. 33. Fra quelle previste nel corso del 1999, 9 nuove assunzioni sono trasformazioni di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa in rapporti di lavoro a subordinato. 23

24 Nei fatti il numero complessivo dei dipendenti al termine dell esercizio 2001 si riduce e la spesa tenuto conto della trasformazione di 9 rapporti di collaborazione coordinata e continuativa in rapporti di lavoro subordinato tende al rispetto di quanto previsto dall'articolo 39 della legge 27 dicembre 1997, n.449, e successive modificazioni; Tutto questo non è però sufficiente a migliorare nel suo complesso la gestione corrente del bilancio tenuto conto dell espandersi comunque in maniera eccessiva delle restanti voci di spesa corrente come sopra evidenziato e per raggiungere il sempre più necessario e non troppo ambizioso traguardo di ridurre la spesa di personale al di sotto del 30% del totale della spesa corrente (tenuto conto del personale a.t.a trasferito allo Stato.) c) recupero dell evasione dell ICI L operazione già prevista nella proposta di bilancio pluriennale costituisce elemento di equilibrio dello stesso per gli anni 2000 e 2001 e se ottenuta nei valori preventivati contribuirà a consolidare una maggiore entrata sui bilanci futuri) d) maggior copertura dei costi dei servizi pubblici a domanda individuale che attualmente risultano coperti da contribuzioni e tariffe nella misura di poco superiore al 40% e) eliminare o comunque contenere l utilizzo di oneri di urbanizzazione per finanziare spese di manutenzione ordinaria del patrimonio comunale finanziando quest ultima con entrate correnti (nel prossimo triennio è ancora previsto l utilizzo di tali proventi per la parte corrente del bilancio nella misura di 4 mld) ; f) programmare avanzi economici con cui finanziare investimenti o comunque l acquisto di beni strumentali. Quest ultima opportunità potrà essere resa possibile solo con il raggiungimento degli obiettivi indicati ai punti precedenti; g) avviare il prima possibile, anche in caso di ulteriori slittamenti legislativi, gli ammortamenti finanziari Per l anno 2000 è stata utilizzata la facoltà di non applicarli, mentre per l anno 2001 sono stati previsti per la somma di circa 600 milioni e per il 2002 per un importo di circa 1200 milioni secondo le modalità stabile dal d.lgs. 77 /95 il quale prevede fra l altro il raggiungimento nel triennio successivo di una quota annua di oltre tre miliardi; h) ridurre gli oneri finanziari dell indebitamento attraverso l estinzione anticipata dei mutui in essere (vedere paragrafo seguente); i) ricercare contribuzioni esterne (statali, regionali, comunitarie, ecc.) per il finanziamento degli investimenti ; j) contenere il ricorso all indebitamento nei limiti delle risorse di volta in volta rese disponibili per fronteggiare gli oneri di ammortamento. 24

25 Riduzione Del Rapporto Debito/Pil Come evidenziato dalla relazione del Direttore Generale l operazione di maggior rilievo contenuta nella proposta di bilancio per il triennio è rappresentata dalla estinzione dei mutui con la cassa depositi e prestiti prevista nel 2000 e nel 2001 rispettivamente per 30 e 20 mld. L operazione, già ben evidenziata nella citata relazione consente di ottenere due traguardi importantissimi per il futuro dell Ente: La riduzione del debito complessivo dell ente pur in presenza di assunzione di nuovi mutui per investimenti che potranno essere accesi a tassi correnti di mercato molto più bassi di quelli attualmente praticati sui vecchi mutui da parte della Cassa dd.pp La riduzione di una quota consistente degli oneri correnti di ammortamento mutui altrimenti non più sostenibile con le risorse correnti dell ente. Per i fini di cui sopra la Giunta Comunale ha inserito nella proposta di bilancio triennale 2000/2002 l ipotesi di utilizzare per l estinzione anticipata dei citati mutui i proventi spettanti al Comune di Pesaro dall alienazione (con modalità da individuarsi ) del 49% delle quote Aspes a seguito della trasformazione della stessa in SPA. Tale operazione diventa pertanto l asse portante del bilancio del prossimo triennio. L eventualità che la stessa non debba realizzarsi avrebbe riflessi pesantissimi. Ad essa sono legati infatti: La possibilità di procedere all assunzione dei mutui previsti per gli anni 2000 e 2001 per un ammontare complessivo di circa 40 mld altrimenti impossibile, La possibilità di evitare l inasprimento delle tariffe dei tributi e servizi per sostenere l attuale livello di spesa corrente. Di seguito si riporta la situazione dei debiti per investimenti del Comune di Pesaro sulla base della proposta di bilancio del triennio Comune di Pesaro anno 1999 anno 2000 anno 2001 anno 2002 Situazione debitoria al 1/ Assunzione nuovi prestiti Rimborso prestiti Situazione debitoria al 31/ Riduzione debito rispetto alla 7% 19% 26% consistenza al I dati non comprendono il mutuo di 44 MLD per costruzione Palazzo di Giustizia previsto nel Bilancio 2000 a totale carico dello Stato. 25

26 Servizio Affari istituzionali Altre novità di rilievo per il triennio derivano dagli effetti dell'emanazione della L. 265/99. Gli aspetti più significativi sono: ampliamento della autonomia statutaria del Comune; modifica status degli amm.ri locali e nuove indennità; ruolo dei Consigli Comunali. Il primo aspetto che implicherà la rivisitazione delle norme statutarie e regolamentari potrà comportare, nel medio periodo, significativi ripercussioni all'attuale assetto del bilancio: si potrebbe definire, infatti, un ruolo diverso del Comune per finalità e scopi e, conseguentemente, rivedere forme di partecipazione, decentramento, nuove esigenze, gestione dei servizi, organizzazione ecc. Il secondo aspetto riguarda la rivalutazione dello stato giuridico-economico degli amm.ri: vengono sostanzialmente riconsiderati i permessi retribuiti per lo svolgimento delle cariche e rivalutate le indennità. Gli importi proposti in bilancio prevedono il necessario aumento rispetto al Bilancio di Previsione 1999 Il terzo aspetto riguarda l'autonomia funzionale organizzativa del Consiglio Comunale. Già con il nuovo assetto organizzativo si è provveduto ad istituire apposito servizio per la cura di tali compiti: occorrerà prevedere negli attuali strumenti contabili, PEG e controllo di gestione, specifico budget per rendere programmabile, da parte dello stesso organo, le attività e spese conseguenti. Progetto n Patrimonio L attività proposta per l anno 2000 prevede il completamento anche in termini di gestione di alcune iniziative avviate negli anni precedenti. Gestione spazi adibiti ad uffici e servizi Una particolare attenzione è prevista agli spazi utilizzati dagli uffici e servizi comunali per i quali è prevista la redazione di un piano di ottimizzazione di utilizzo degli immobili a destinazione uffici comunali al fine di sfruttare meglio gli attuali spazi e di progettare una riorganizzazione logistica tendente a ricollocare gli uffici in immobili di proprietà limitando il ricorso alla locazione da terzi attraverso: a) Studio della attuale dislocazione degli uffici attraverso la redazione di schede e di elaborati grafici in grado di rappresentare in modo completo la situazione attuale avvalendosi di indicatori e di parametri. b) Redazione di un piano previsionale distinto in fasi successive tendente a trasferire gli uffici comunali dagli immobili in locazione ad immobili di proprietà con lo scopo di concentrarli in una ben definita e limitata zona della città, di creare delle economie sui fitti passivi e sugli spostamenti giornalieri dei 26

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