Prova scritta Fondamenti di Elettronica B / BC 26 Gennaio 2011 COGNOME: NOME: CORSO DI LAUREA: INGEGNERIA
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- Nicoletta Rossa
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1 Prova scritta Fondamenti di Elettronica B / BC 26 Gennaio 2011 A COGNOME: NOME: CORSO DI LAUREA: INGEGNERIA MATRICOLA: Negli esercizi, ove necessario e salvo indicazioni contrarie, si consideri che i circuiti operino a temperatura ambiente e che gli OP-AMP siano ideali. Assumere per le giunzioni p-n in diretta V = 0.7 V. 1) Calcolare il valore della corrente di polarizzazione del diodo (I D0). Dati: V CC = 3.3 V, R 1 = 100k, R 2 = 35 k, R L = 3.51k F=100. [A] 740 A [C] 140 A [E] 590 A [B] 200 A [D] 80 A [F] 900 A 2) Dato l'amplificatore di figura, si calcoli il valore del guadagno di tensione A v v O M1 in saturazione. Dati: C = 1 F, R 1= 1.4 k, R L= 400 I D0 = 2 ma, k ' n W L =15mA /V2, =0.1V 1. in centro-banda. Si consideri [A] 2.5 [B] 1.5 [C] 14 [D] -4.5 [E] -1.6 [F] 9.2 3) Dato l amplificatore di figura, calcolare il modulo del guadagno di tensione alle variazioni A v v O di 1.5 GHz. alla frequenza Dati: g m = 5 ms, F=120, R L = 500, L=10 nh, C BE=0.8 pf, f = 1.5 GHz [A] 0.9 [B] 2.5 [C] 3.4 [D] 4.5 [E] 8.6 [F] 12
2 4) Dato il circuito di figura, calcolare il valore di picco della tensione di uscita V O. Dati: V 1 =0.3sin 2 f, V 2 =0.2sin 2 f, R 1 = 1 k, R 2 = 10 k V M = 10 V. [A] 4.1 V [C] 1.1 V [E] 0.8 V [B] 3.3 V [D] 6.5 V [F] 10 V 5) Calcolare il modulo del guadagno di tensione a piccolo segnale A v v O Dati: C = 200 nf, R = 1 k, f=1 khz. alla frequenza f = 1 khz. [A] 0.5 [B] 12 [C] 1.6 [D] 4.3 [E] 2.1 [F] 8.2 6) Si consideri il circuito in retroazione di figura basato su un amplificatore operazionale con f.d.t. A d v O A d0 1 j / 3 = v d 1 j / 0 1 j / 1 1 j / 2, con A d0 R, A d0 0, e su un circuito due-porte con f.d.t. H r v F =H v r0 O, con H r0 R,H r0 0. Calcolare il massimo valore di H r0 corrispondente ad un margine di fase di 45 (si utilizzi il diagramma di Bode asintotico). Dati: A d0 = 80 db, 0 = 1 rad/s, 1 = 1k rad/s, 2 = 10k rad/s, 3 = 100 rad/s [A] 0 db [C] -20 db [E] -40 db [B] -5 db [D] 10 db [F] -80 db
3 Esercizio 1. Fondamenti di Elettronica B/BC A.A. 2010/2011 Soluzioni Prova n 1 del 26/01/11 Calcolare il valore della corrente di polarizzazione del diodo (I D0 ). Dati: V CC = 3.3 V, R 1 = 100k, R 2 = 35 k, R L = 3.51k F =100. Soluzione: Bilancio delle correnti al nodo C1: (1.1) La corrente di collettore di Q1 è facilmente ricavabile dal bilancio delle correnti al nodo B1: (1.2) (1.3) (1.4) La corrente I RL è facilmente ricavabile osservando che la tensione al nodo C1 (a riposo) è fissata del diodo ed è pari a V. (1.5) Inserendo le (1.4) e la (1.5) nella (1.1) si ottiene l'espressione per la corrente I D0 : Esercizio 2 in centro- Dato l'amplificatore di figura, si calcoli il valore del guadagno di tensione A v v O banda. Si consideri M1 in saturazione. Dati: C = 1 F, R 1 = 1.4 k, R L = 400 I D0 = 2 ma, k ' n W L =15 ma / V2, =0.1 V 1. 1
4 Il circuito alle variazioni dell'amplificatore è riportato in figura: Bilancio delle correnti al nodo D (2.1) dove (2.2) (2.3) Dalla (2.1): (2.4) (2.5) 2
5 Esercizio 3 Dato l amplificatore di figura, calcolare il modulo del guadagno di tensione alle variazioni A v v O alla frequenza di 1.5 GHz. Dati: g m = 5 ms, F =120, R L = 500, L=10 nh, C BE =0.8 pf, f = 1.5 GHz Il circuito alle variazioni dell'amplificatore è riportato in figura: Bilancio delle correnti ai nodi E1 e C1: (3.1) (3.2) Dove: (3.3) Risolvendo il sistema lineare formato dalle (3.1) e (3.2) con incognite v O e v E1, si ottiene: (3.4) Passando al regime fasoriale (, con ) e calcolando il modulo della A V : 3
6 (3.5) Si osserva che, dato l'elevato valore di, g BE è trascurabile nella (3.5). Calcolando la (3.5) per f=1.5ghz: (3.6) Esercizio 4 Dato il circuito di figura, calcolare il valore di picco della tensione di uscita V O. Dati: V 1=0.3 sin 2 f, V 2=0.2 sin 2 f, R 1 = 1 k, R 2 = 10 k V M = 10 V. Considerazione Preliminare: si suppongano gli amplificatori operazionali ideali; sulla base di ciò SE ciascun amplificatore operazionale lavora nella regione di alto guadagno si può considerare: A d = V u V d = IF V u V M, V M V d =0 (4.1) Inoltre: R i = (resistenza di ingresso alle variazioni) (4.2) R o =0 (resistenza di uscita alle variazioni) (4.3) I INN0 =I INP0 =0 (correnti di ingresso a riposo) (4.4) Nelle quali V u e V d rappresentano rispettivamente la tensione di uscita e la tensione differenziale in ingresso al singolo amplificatore operazionale. Ipotesi: si assumano i due amplificatori operazionali operanti nella regione di alto guadagno. Dalla (4.1) (ipotesi di corto-circuito virtuale, c.c.v, in ingresso) si ottiene 4
7 V INN1 =V 1 V INN2 =V 2 (4.5) (4.6) Imponendo il bilancio delle correnti al nodo INN 1, richiamando la (4.5) e considerando le (4.2) e (4.4), si ottiene la tensione di uscita V O1 : V 01 =V 1 1 R 1 R 2 (4.7) Si osserva che V O1 < V M per V 1 = +/-0.3 V (massimo/minimo valore in ingresso), pertanto l'ipotesi di c.c.v per il primo operazionale, (4.5), è valida. Nota: l'espressione (4.7) poteva essere immediatamente ricavata osservando che OA1 è configurato come amplificatore non-invertente. Imponendo il bilancio delle correnti al nodo INN 2, considerando le (4.2) e (4.4), richiamando la (4.6) e l'espressione ricavata per V O1, (4.7), si ottiene la tensione di uscita V O : V 0 =V 2 1 R 2 R 1 1 V 1 R 1 R 2 R 2 = V R 2 V R 2 R 1 (4.8) Il massimo valore che può assumere V O si ha in corrispondenza del massimo valore di V 2 V 1 =0.1 sin 2 f t : MAX V O =0.1 1 R 2 R 1 =1.1 V (4.9) Poichè V O V M, l'ipotesi di c.c.v. per OA2 è verificata ed il risultato ottenuto è corretto. Si osserva che il valore ottenuto nella (4.9) coincide con il valore di picco per V O : V Op =1.1 V (4.10) 5
8 Esercizio 5 Calcolare il modulo del guadagno di tensione a piccolo segnale A v v O f =1 khz. Dati: C = 200 nf, R = 1 k, f=1 khz. alla frequenza Considerazione Preliminare: si supponga l'amplificatore operazionale ideale; sulla base di ciò SE l'amplificatore operazionale lavora nella regione di alto guadagno si può considerare: A d = V u V d = IF V u V M, V M V d =0 (5.1) Inoltre: R i = (resistenza di ingresso alle variazioni) (5.2) R o =0 (resistenza di uscita alle variazioni) (5.3) I INN0 =I INP0 =0 (correnti di ingresso a riposo) (5.4) Nelle quali V u e V d rappresentano rispettivamente la tensione di uscita e la tensione differenziale in ingresso all'amplificatore operazionale. Ipotesi: si assuma l'amplificatore operazionale operante nella regione di alto guadagno. Dalla (5.1) (ipotesi di corto-circuito virtuale, c.c.v, in ingresso) si ottiene V INN =V INP (5.5) Imponendo il bilancio delle correnti al nodo INN e richiamando le (5.2) e (5.4) si ottiene: V INN = V O 2 (5.6) 6
9 Richiamando l'ipotesi di c.c.v., (5.5) : V INP =V INN = V O 2 Imponendo il bilancio delle correnti al nodo X: (5.7) V V O O 2 1 R V O 2 s C V O 2 IN V 1 =0 (5.8) R Dalla (5.8) si ottiene l'espressione della funzione di trasferimento del circuito di figura: A V s v O = 2 sr C (5.9) Nota: il presente circuito svolge la funzione di integratore non-invertente. Il modulo della f.d.t. alla frequenza di 1 khz, si ottiene immediatamente dalla (5.9) A V f = 1 f R C (5.10) A V f=1e3 =1.59 (5.11) Esercizio 6 Si consideri il circuito in retroazione di figura basato su un amplificatore operazionale con f.d.t. A d v O v d = A d0 1 j / 3 1 j / 0 1 j / 1 1 j / 2, con A d0 R, A d0 0, e su un circuito due-porte con f.d.t. H r v F =H v r0, con H r0 R, H r0 0. O Calcolare il massimo valore di H r0 corrispondente ad un margine di fase di 45 (si utilizzi il diagramma di Bode asintotico). Dati: A d0 = 80 db, 0 = 1 rad/s, 1 = 1k rad/s, 2 = 10k rad/s, 3 = 100 rad/s Si osserva che il circuito di figura è immediatamente riconducibile alla nota descrizione unifilare a blocchi del generico sistema in retroazione, dove il blocco di retroazione ha funzione di 7
10 trasferimento H r =H r0, il blocco diretto ha f.d.t. H d =A d e la funzione del blocco sommatore (con inversione del segnare di retroazione) è implementato dall'amplificatore operazionale (che dispone di ingresso differenziale). Per la valutazione del margine di fase del circuito è necessario tracciare i diagrammi di Bode del guadagno di anello T: T H d H r (6.1) L'analisi può essere semplicemente condotta tracciando i diagrammi (asintotici) dei moduli di H d e 1/H r (di quest'ultimo il valore H r0 è incognito) separatamente sullo stesso grafico ed il diagramma delle fasi di T: Si osserva che la pulsazione in corrispondenza della quale vale H d = 1 coincide con la H r pulsazione di guadagno (d'anello) unitario T, T = T =1. Affinché M.F. sia pari a 45, è necessario che T = 2. Pertanto è necessario che: 1/H r0 =20dB H r0 =20dB 8
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