La gestione delle crisi idrico ambientali

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1 Dissesto idrogeologico ed emergenze idriche al tempo dei cambiamenti climatici 5 novembre 2012 Firenze Altana di Palazzo Strozzi La gestione delle crisi idrico ambientali Ing. Franco Gallori Settore Tutela e Gestione delle Risorse Idriche 1

2 Argomenti dell intervento I cambiamenti climatici e la piovosità Approccio alla gestione dell emergenza idrica. Monitoraggio dell evoluzione della crisi idrica; Coordinamento regionale; L.R. 24/2012: gestione ordinaria delle situazioni di emergenza idrica; Piano Straordinario degli interventi urgenti per l emergenza idrica: interventi 2012 e 2013/2014. Gestione commissariale del Presidente Rossi. Risoluzione definitiva delle emergenze idriche: il Piano degli Interventi Strategici Regionali. 2

3 I cambiamenti climatici in Toscana Dalle analisi, effettuate dal Consorzio LAMMA, dei dati degli ultimi 5-6 decenni dei principali parametri climatici ed in particolare di temperatura e precipitazione relativi al territorio regionale, si evince che la Toscana non è esente dal cambiamento climatico il cui trend è in linea con quello delineato a livello nazionale e di bacino del Mediterraneo. La temperatura e le precipitazioni sono parametri che evidenziano in maniera più evidente segnali significativi di cambiamento climatico. 3

4 I cambiamenti climatici in Toscana Temperature I risultati ottenuti dall elaborazione dei dati termo-pluviometrici di 22 stazioni, relativi al periodo che va dal 1955 al 2007, hanno rilevato un aumento delle temperature, sia minime che massime, con incrementi rispettivamente di +0,89 C e +0,81 C in 50 anni. 4 (Fonte: LaMMA, Dati: Aeronautica Militare, Centro Funzionale, ARSIA)

5 I cambiamenti climatici in Toscana Precipitazioni A livello di precipitazioni, a parte alcuni anni particolarmente piovosi come il 2010, in generale nel corso degli ultimi decenni si è registrato un trend negativo diffuso, con valori medi regionali di - 12% come indicato nella mappa relativa alle anomalie del periodo rispetto al periodo di riferimento (Fonte: LaMMA, Dati: Aeronautica Militare, Centro Funzionale, ARSIA)

6 I cambiamenti climatici in Toscana Se la tendenza delle ultime decadi in Toscana va verso una diminuzione delle piogge e del numero dei giorni piovosi, al contempo ci sono segnali che indicano un aumento dei fenomeni precipitativi molto intensi che possono avere ripercussioni importanti sul territorio dal punto di vista idrogeologico. Da ciò consegue anche un intensificarsi degli episodi siccitosi sul territorio, che porta ad un espansione delle aree a carattere semiarido dovute al sinergico effetto dell innalzamento delle temperature e della contrazione delle precipitazioni. 6

7 Le precedenti situazioni di emergenza idrica Fenomeni di emergenza idrica, dovuti soprattutto ai cambiamenti climatici in atto, tendono a ripresentarsi negli ultimi anni con una frequenza sempre più preoccupante per un territorio come quello della Toscana, caratterizzato da alti livelli di sviluppo economico e di qualità della vita, oltre che da un elevata presenza turistica. Nell ultimo decennio la Regione Toscana è stata interessata da ben sei periodi di crisi idrica, tre dei quali (2003, 2007 e 2012) hanno ricevuto la veste dell ufficialità con la dichiarazione dello stato di Emergenza Idrica riconosciuta a livello nazionale e la nomina del Commissario. 7

8 L emergenza idrica 2012 L evento siccitoso perdura dall autunno 2011 ad oggi. Nel periodo settembre 2011-agosto2012 si è registrato un deficit di precipitazioni su base regionale, rispetto all'analogo periodo per gli anni , di circa il 30% (- 320 mm) con punte massime sulle province di Grosseto di -49% (-406 mm) e di Livorno di -44% (-356 mm). Dati di pioggia DATI MEDI DI PIOGGIA IN mm SULLE PROVINCE RELATIVI AL PERIODO SETT-AGO DEGLI ANNI E DEL Periodo sett ago ( ) AR FI GR LI LU MS PI PO PT SI TOSCANA 961,1 967,3 826,2 812,9 1475,6 1507,3 880, ,8 879,5 1085,4 mm Periodo sett-ago ( ) Differenze in mm 580,8 612,4 420,1 456, , , ,5 380,7 354,9 405,9 356,5 245,6 59,5 343,4 372,8 328, ,9 mm - 320,5 mm Differenze in % % (Fonte: Servizio Idrologico Regionale) 8

9 H m slm 01-gen-08 L emergenza idrica gen gen gen gen-12 La gravità dell evento siccitoso è desumibile anche dalla sofferenza idrica negli invasi Aprile 2008: 65 Mln mc BILANCINO - QUOTA INVASO Aprile 2009: 65 Mln mc Aprile 2010: 67 Mln mc Aprile 2011: 66 Mln mc Aprile 2012: 45 Mln mc 242 Ottobre 2012: 32 Mln mc Invaso Bilancino, dati al 1 novembre 2012: Volume 34 Mln di mc. Altezza del lago slm: 244 metri 9

10 L emergenza idrica 2012 Vista la piovosità ridotta (-30%) e la grave e progressiva riduzione della disponibilità di risorsa idrica, la Regione Toscana ha attuato le seguenti azioni: a) Monitoraggio dell evoluzione e dell estensione delle situazioni di crisi idrica; b) Informazione sullo stato di crisi e sulle azioni in atto; c) Il 04 Aprile 2012, con DPGR n.87, è stato dichiarato lo stato di emergenza idrica e idropotabile regionale (riconosciuto a livello nazionale con DPCM dell 11 maggio 2012); 10

11 L emergenza idrica 2012 d) Il 5 giugno 2012 è stata emanata la Legge Regionale n.24 del recante Norme per la gestione delle crisi idriche e idropotabili, quale strumento ordinario da attivare ogni qualvolta si presenti uno stato di crisi idrica; e) Ai sensi dell art. 3 della Legge Regionale 24/2012 è stato redatto, di concerto con AIT e gestori del S.I.I., il Piano Straordinario per l emergenza idrica approvato con DPGR n.142 del 4 luglio f) Con Ordinanza n.17 del 31 agosto 2012 il Capo del Dipartimento della protezione civile ha nominato il Presidente della Giunta Regionale Commissario con poteri di deroga ad alcune leggi nazionali e regionali (consentendo così l accelerazione degli interventi previsti dal Piano Straordinario) 11

12 Monitoraggio zone a rischio di carenza di risorse idriche L emergenza idrica 2012 CARTA DELLE AREE DI CRISI IDROPOTABILE PER L ESTATE 2012 Le previsioni per l estate, la maggior parte poi verificatesi, vedevano la crisi idrica estendersi anche: alle aree collinari e montane servite da acquedotti locali che dipendono esclusivamente dall alimentazione di piccole sorgenti; alle zone a vocazione turistica, che nel periodo estivo vedono forti incrementi di domanda; alle aree periferiche di acquedotti estesi. 12

13 L emergenza idrica 2012 Monitoraggio e Informazione Gli interventi del Piano Straordinario per l emergenza idrica per l anno 2012 sono stati monitorati, per la verifica del rispetto dei cronoprogrammi, attraverso un sistema informatizzato con aggiornamento dati da stazioni remote dell AIT; Da Giugno 2012 sono stati predisposti, in collaborazione con SIR, LAMMA, AIT e gestori, report periodici sull evoluzione dello stato di crisi idrica e idropotabile (precipitazioni, livelli nei corpi idrici, trend evolutivi, previsioni meteo, zone in crisi e azione adottate per superarle). I report sono stati caricati sulla reference page di comunicazione e informazione della Regione Toscana; Impulso e monitoraggio dell adozione da parte dei sindaci di ordinanze urgenti per la limitazione dell uso dell acqua ai fini non idropotabili e per un uso parsimonioso delle risorse idriche. 13

14 Piano Straordinario degli interventi per l emergenza idrica ATO / Gestore Programma Interventi 2012 Programma Interventi N Interventi Costo Totale N Interventi Costo Totale ATO 1 - GAIA 55 4'538' '538'500 ATO 1 - GEAL 4 1'032' '000 ATO 2 - ACQUE 30 10'495' '000 ATO 3 - PUBLIACQUA ATO 4 - NUOVE ACQUE 42 4'865' ' '320' '000 Ato 4 - EAUT 1 300' '000 ATO 5 - ASA 28 3'650' ' ATO 6 ACQ.DEL FIORA L emergenza idrica '617' TOTALI '819' Al 31 ottobre 2012 risultavano 46 interventi completati, 69 interventi in corso, altri 66 interventi hanno invece incontrato criticità legate alle procedure autorizzative che ne hanno rallentato il completamento. 14

15 L emergenza idrica 2012 Piano Straordinario degli interventi per l emergenza idrica Ad oggi è stato predisposto l aggiornamento del Piano Straordinario al fine di adeguarlo agli scenari che si sono configurati nei mesi di emergenza idrica successivi al DPGR 142/2012. Sono in fase di approvazione i decreti di attuazione dell Ordinanza di Protezione Civile n. 17/2012 che regoleranno l attuazione delle deroghe previste dall ordinanza stessa. Sono state predisposte le Linee Guida per l emanazione del giudizio di qualità e dell idoneità all uso di nuove risorse idriche nel caso di crisi idriche o eventi calamitosi, quale strumento da attivare sia per la gestione ordinaria sia nei casi emergenziali. 15

16 Il Piano degli Interventi Strategici Nonostante il cambiamento climatico in corso (ripetersi dei periodi di siccità, diminuzione delle precipitazioni medie) le risorse idriche della Regione, sono ancora sufficienti per coprire i fabbisogni e garantire lo sviluppo. È necessario però fare un esame critico dell utilizzo della risorsa esistente, e definire una strategia che indichi come selezionare ed utilizzare le fonti che in futuro assicureranno l approvvigionamento idrico regionale, per: colmare i deficit quantitativi Finalità sostituire le risorse di qualità non idonea attualmente utilizzate Al fine di assicurare la gestione sostenibile delle risorse idriche in attuazione dell art.25 della L.R. 69/2011, la Regione individua, nell ambito del PAER, un Piano di Interventi Strategici regionali per la gestione della risorsa idrica 16

17 Il Piano degli Interventi Strategici Strategia Realizzazione di piccoli-medio invasi che consentano l accumulo di risorsa nei periodi di maggior precipitazione e contestualmente vanno a proteggere il territorio con funzione di laminazione delle piene; Interconnessione delle reti che consentano il trasporto della risorsa idrica da zone ove questa è disponibile verso quelle servite da sorgenti locali che risentono grandemente della stagionalità delle piogge; Realizzazione di dissalatori laddove non è possibile sopperire in maniera alternativa più economica; Utilizzo di nuova risorsa idropotabile da reperire laddove vi è disponibilità quali-quantitativa e distribuzione sul territorio collegando i sistemi distributivi esistenti. 17

18 Dissesto idrogeologico ed emergenze idriche al tempo dei cambiamenti climatici 5 novembre 2012 Firenze Altana di Palazzo Strozzi Grazie per l attenzione Ing. Franco Gallori Settore Tutela e Gestione delle Risorse Idriche 18

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