Limitare la Water e la Carbon Footprint: un impegno verso l ambiente
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1 Limitare la Water e la Carbon Footprint: un impegno verso l ambiente 05 Aprile 2013
2 Contenuti Carbon Footprint delle organizzazioni e di prodotto (ISO e PAS 2050/ISO 14067) Misurare l importa idrica Vantaggi nel quantificare e comunicare la Carbon e la Water Footprint Conclusioni 2
3 Scenario L acqua è una risorsa scarsa, per quanto rinnovabile. Come ricorda la Banca Mondiale, possiamo contenerla, incanalarla, raccoglierla, purificarla, impacchettarla, trasportarla e trasformarla, ma non possiamo produrla. Il recente rapporto della FAO The State of Land and Water Resources for Food and Agriculture (Lo Stato Mondiale delle Risorse Idriche e Fondiarie per l'alimentazione e l'agricoltura N.d.T.) avverte chiaramene che scarsezza d'acqua ed inquinamento stanno mettendo a rischio in tutto il mondo interi sistemi produttivi. 3
4 Scenario La crescente attenzione della comunità internazionale per i cambiamenti climatici dovuti alle emissioni antropogeniche di gas ad effetto serra non si è fermata alle iniziative internazionali o nazionali per la riduzione dei gas ad effetto serra, come il Protocollo di Kyoto o l Emissions Trading System dell Unione Europea, per citare i più noti. Negli ultimi decenni è cresciuta significativamente la consapevolezza del consumatore di poter influenzare le logiche del mercato attraverso una pressione selettiva positiva verso i prodotti a minore impatto ambientale. - I consumatori cominciano a chiedere maggiori ed affidabili informazioni sulle emissioni di gas ad effetto serra dei prodotti che vogliono comprare. In parallelo tale tendenza ha spinto il mondo economico ed industriale a ritenere che essa possa costituire oggi una concreta opportunità per conseguire un vantaggio in un contesto globale competitivo, spingendoli verso la produzione di prodotti o servizi con minori emissioni in modo da poterne pubblicizzare i loro risultati nei confronti di consumatori orientati verso un green consuming. 4
5 Scenario I cambiamenti climatici sono stati identificati come una delle principali sfide da affrontare per le nazioni, i governi, i sistemi economici ed i cittadini nei prossimi decenni. Hanno implicazioni sia per i sistemi umani sia per quelli naturali e potrebbero portare a significativi cambiamenti nell utilizzo delle risorse, nella produzione e nelle attività economiche. Come risposta a ciò sono state sviluppate ed attuate iniziative internazionali, regionali, nazionali e locali per limitare le concentrazioni dei gas ad effetto serra (GHG) nell atmosfera terrestre. Tali iniziative sui GHG si basano sulla quantificazione, sul monitoraggio, sulla rendicontazione e sulla verifica delle emissioni di GHG e/o della loro rimozione. 5
6 La Carbon Footprint delle Organizzazioni 6
7 Che cos è la carbon footprint? Il termine carbon footprint è generalmente impiegato per indicare l emissione totale di CO2 e altri gas ad effetto serra (GHG), per i quali un individuo o organizzazione è responsabile. Le impronte possono essere calcolate anche per prodotti o eventi. 7
8 I requisiti della ISO La Parte 1 della ISO specifica i principi ed i requisiti per progettare, sviluppare, gestire e rendicontare inventari di GHG a livello di organizzazione o di impresa. Essa comprende i requisiti per: I. determinare i confini delle emissioni e rimozioni di GHG; II. quantificare le emissioni e rimozioni di GHG e valutare la loro incertezza; III. identificare azioni finalizzate a migliorare la gestione dei GHG; IV. gestire la qualità degli inventari; V. comunicare e rendicontare le emissioni e rimozioni GHG; VI. verificare le emissioni e rimozioni di GHG 8
9 I requisiti della ISO All interno dei propri confini organizzativi, l organizzazione deve quantificare e documentare le emissioni di GHG e la loro rimozione completando le seguenti fasi: identificazione delle sorgenti e degli assorbitori di GHG; selezione della metodologia di quantificazione; selezione e raccolta dei dati di attività relativa ai GHG; selezione o sviluppo di fattori di emissione o di rimozione di GHG; calcolo delle emissioni e delle rimozioni di GHG. 9
10 I requisiti della ISO L organizzazione deve stabilire e mantenere attive procedure di gestione delle informazioni relative ai GHG che permettano di: - assicurare la conformità ai principi della parte prima della ISO 14064; - assicurare la coerenza con l utilizzo previsto dell inventario dei GHG; - fornire controlli periodici e coerenti per assicurare accuratezza e completezza dell inventario dei GHG; - identificare e trattare errori ed omissioni; - documentare ed archiviare le registrazioni pertinenti dell inventario dei GHG, comprese le attività di gestione delle informazioni. 10
11 I requisiti della ISO L organizzazione deve, inoltre, stabilire e mantenere attive procedure per mantenere aggiornata la documentazione di supporto per la progettazione, lo sviluppo e la manutenzione dell inventario dei GHG, al fine di permetterne la verifica. L organizzazione dove preparare un rapporto sui GHG per facilitare la verifica degli inventari dei GHG, la partecipazione ad un programma relativo ai GHG o informare utilizzatori interni ed esterni. I rapporti sui GHG devono essere completi, coerenti, accurati, rilevanti e trasparenti. 11
12 Come calcolare l impronta di carbonio? Per potere calcolare un valore quantitavo dell impronta di carbonio di un prodotto/servizio bisogna analizzare tutte le emissioni che provengono da ogni fase di vita del prodotto dall estrazione delle materie prime, alla produzione di beni, al loro utilizzo da parte degli utilizzatori finali, o fornitura di un servizio, il riciclaggio, il recupero di energia e lo smaltimento finale. Lo strumento che permette di effettuare questo calcolo è il Life Cycle Assesment (Analisi del ciclo di Vita). Tale strumento è stato oggetto di studio e di miglioramenti continui da parte di molteplici soggetti ed ha trovato una sua caratterizzazione precisa nelle Norme ISO della serie 14040:2006. La carbon footprint viene pertanto calcolata mediante uno studio LCA conforme alle norme citate, evidenziando soltanto le emissioni che hanno effetto sul fenomeno del cambiamento climatico 12
13 Carbon Footprint di Prodotti e Servizi É pertanto improprio affermare che la carbon footprint fornisce un risultato dell intero impatto ambientale del prodotto in esame, in quanto altri impatti, normalmente ricompresi in una LCA come l acidificazione, le eutrofizzazione, la formazione di ossidanti fotochimici o gli effetti tossici per l uomo o gli ecosistemi, non sono quantificati. Visto che in molti casi gli indicatori ambientali, e fra questi la carbon footprint, vengono calcolati per mettere a confronto prodotti con la stessa funzione, è importante che il metodo impiegato sia lo stesso; in altri termini, per rendere i confronti attendibili è necessaria una standardizzazione che porti eventualmente anche a una certificazione. Un valido riferimento a questo proposito è costituito dalla norma ISO che stabilisce la procedura per elaborare un analisi del ciclo di vita che comprende però tutte le categorie di impatto. 13
14 Le norme a livello internazionale Alcuni paesi si sono già mossi in questa direzione; il Regno Unito (British Standard) ha emesso una specifica (attenzione che non è una norma) da seguire per il calcolo della carbon footprint che può essere utilizzata per beni e servizi. Si tratta della norma PAS 2050, che si basa sulle già citate norme ISO e ISO 14044, limitate alle valutazioni relative alle emissioni di gas serra dovute al prodotto in esame. A livello internazionale si sta sviluppando da parte dell ISO (ISO/TC 207/SC 7/WG 2) una norma specifica sulla carbon footprint di prodotti: la ISO (Carbon footprint of products), la cui pubblicazione è prevista per il 2013/2014. Sarà suddivisa in due parti: - ISO : Quantification - ISO : Communications 14
15 Ciclo di vita del prodotto 15
16 Carbon Footprint di Prodotti e Servizi Fattori di emissione Questionari per i fornitori Data Base specializzati Calcolo Risultati e conclusioni 16
17 Water Footprint 17
18 Che cos è la water footprint? L impronta idrica è un indicatore del consumo di acqua dolce che include sia l uso diretto che indiretto di acqua da parte di un consumatore o di un produttore. L impronta idrica di un singolo, una comunità o di un azienda è definita come il volume totale di acqua dolce utilizzata per produrre beni e servizi, misurata in termini di volumi d acqua consumati (evaporati o incorporati in un prodotto) e inquinati per unità di tempo. Nella definizione dell impronta idrica è data inoltre rilevanza alla localizzazione geografica dei punti di captazione della risorsa. 18
19 Le fasi del Water footprint assessment Il water footprint assessment si sviluppa in tre fasi: quantificazione e localizzazione dell impronta idrica di un prodotto o di un processo nel periodo di riferimento valutazione della sostenibilità ambientale, sociale ed economica dell impronta idrica individuazione delle strategie di riduzione della stessa 19
20 I tre componenti della Water Footprint Computo globale della water footprint è dato dalla somma di tre componenti: - Acqua blu: si riferisce al prelievo di acque superficiali e sotterranee destinate ad un utilizzo per scopi agricoli, domestici e industriali. È la quantità di acqua dolce che non torna a valle del processo produttivo nel medesimo punto in cui è stata prelevata o vi torna, ma in tempi diversi; - Acqua verde: è il volume di acqua piovana che non contribuisce al ruscellamento superficiale e si riferisce principalmente all acqua evapo-traspirata per un utilizzo agricolo; - Acqua grigia: rappresenta il volume di acqua inquinata, quantificata come il volume di acqua necessario per diluire gli inquinanti al punto che la qualità delle acque torni sopra gli standard di qualità. 20
21 I tre componenti della Water Footprint L utilizzo delle tre componenti di acqua virtuale incide in modo diverso sul ciclo idrogeologico. Il consumo di acqua verde esercita un impatto meno invasivo sugli equilibri ambientali rispetto al consumo di acqua blu. La water footprint offre quindi una migliore e più ampia prospettiva su come il consumatore o produttore influisce sull utilizzo di acqua dolce. Essa è una misura volumetrica del consumo e dell inquinamento dell acqua. Non misura quindi la gravità dell impatto a livello locale, ma fornisce un indicazione sulla sostenibilità spazio-temporale dalla risorsa acqua utilizzata per fini antropici. Si segnala che attualmente è in preparazione, in sede ISO, il documento ISO/WD Life cycle assessment - Water footprint - Requirements and guidelines, che specifica i requisiti e le linee guida per valutare e comunicare la water footprint di prodotti, processi e organizzazioni basato sulla valutazione del ciclo vita (LCA). 21
22 La Water Footprint di un consumatore o di un produttore 22
23 Un modello di lavoro Setting goals and scope Life cycle Assessment WF accounting Reporting Identificazione del prodotto e dei siti coinvolti Identificazione dei processi e degli impatti diretti ed indiretti Identificazione di ogni assunzione e limitazione (eg:cradle-tograve/cradle-to-gate /Open Loop Production) Inventario del ciclo di vita Analisi dell impatto del ciclo di vita Interpretazione del ciclo di vita Misurazioni dirette Stime e calcoli rispetto le misurazioni dirette Misurazioni Indirette (ie: ricorso a Data base, ricerche, assunzioni) Redazione del rapporto Analisi dei dati Conclusioni 23
24 Applicazione della ISO 14064: vantaggi Rendicontazioni sulle emissioni di GHG trasparenti e comparabili; Semplificazione dell inventario di GHG e della sua verifica; Maggiore fiducia nell inventario delle emissioni di GHG; Maggiore credibilità nei confronti degli stakeholder 24
25 Calcolo della Water Footprint: benefici per le organizzazioni Sostenere il brand dell Organizzazione, attraverso una comunicazione dell impronta idrica del prodotto /Organizzazione come risultato del lavoro svolto Sviluppare piani e strategie per la Gestione della Water Footprint di prodotto/organizzazione Creare un vantaggio competitivo nei confronti del mercato attraverso la proposizione di temi innovativi Gestione del rischio Aziendale relativamente agli aspetti di Water Footprint di prodotto/dell organizzazione 25
26 Calcolo della Carbon Footprint: benefici per le organizzazioni Confermare la Vostra leadership di mercato anche sui temi della sostenibilità. Comunicare agli stakeholder, in modo autorevole e non auto referenziale, le performance ambientali di prodotto anche usufruendo dei numerosi canali di comunicazione gestiti da DNV Business Assurance a livello nazionale ed internazionale. Affidabilità dei dati grazie ad un partner competente ed all utilizzo di strumenti e metodologie di valutazione riconosciute ed efficacemente comunicabili al mercato. Definire le performance ambientali dell azienda fornendo informazioni rilevanti al Management per loro decisioni di business e controllo interno. 26
27 Chi siamo DNV Business Assurance è ente di certificazione leader a livello mondiale. Con un offerta completa di servizi di certificazione, assessment e formazione, affianca i propri clienti nel raggiungere la qualità dei prodotti, l efficienza dei processi e dell organizzazione nell ottica di uno sviluppo di business sostenibile. È parte del Gruppo DNV, fondazione autonoma, costituita nel 1864 che oggi conta più di esperti e 300 uffici in tutto il mondo.
28 La nostra Vision Impatto globale per un futuro sicuro e sostenibile. 28
29 Sostenibilità in tutto ciò che facciamo Assessment Assessment Certificazione e Valutazione Sustainable Business Performance Certificatio n & Verification Formazione Training
30 DNV Business Assurance: i servizi Dalla Certificazione di Sistemi di Gestione e di Prodotto al mondo Food & Beverage e Mystery Services alla Corporate Responsibility, l efficienza energetica e sostenibilità ambientale sino alle attività di formazione
31 Perché scegliere DNV Business Assurance
32 Grazie per l attenzione Piergiorgio Moretti Carbon Footprint Responsible Business Line Assessment & Training Division Central, South Europe piergiorgio.moretti@dnv.com 32
33 33
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