Rassegna Stampa. Martedì 28 Ottobre 2014
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- Benedetto Ferrante
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1 Rassegna Stampa 28 Ottobre 2014
2 Sommario Testata Data Pag. Titolo p. 1. Fondi pensione Sole 24 Ore (Il) 39 Professioni - Giovani commercialisti: «Bene il contributo annuale dimezzato» 2. Previdenza Sole 24 Ore (Il) 13 Credito - «No a scambi su scatti e Tfr» (Casadei Cristina) Sole 24 Ore (Il) 37 Lavoro - Sgravi contributivi sui premi di risultato 2013 (Cannioto Antonino;Maccarone Gi) 1 2 3
3 Estratto da pag. 39 PROFESSIONI Giovani commercialisti: «Bene il contributo annuale dimezzato» L'Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili (Ungdcec) si dice in un nota «soddisfatta» della decisione del Consiglio nazionale di categoria di dimezzare la quota del contributo annuale dovuto dai giovani iscritti all'albo. Il contributo annuale diventa pari a 65 euro per gli iscritti di età inferiore ai 36 anni; 130 euro per tutti gli altri iscritti (comprese le società tra professionisti). Si tratta, secondo PUngdcec, di un intervento che agevola lo svolgimento della professione tra i più giovani che percepiscono redditi molto inferiori a quelli dei professionisti più anziani e che sono penalizzati sia nella formazione professionale sia dal punto di vista previdenziale. L'Unione giovani commercialisti «auspica che tale riduzione trovi pari accoglimento a livello periferico presso i singoli Ordini locali, dove si assiste a una differenziazione molto sensibile da provincia a provincia». Fondi pensione Pag. 1
4 Estratto da pag. 13 Lavoro CREDITO Abi e sindacati ancora distanti Cristina Casadei pagina 17 Credito. Per Abi impossibili dinamiche sul costo del lavoro, domani le risposte alla piattaforma dei lavoratori «No a scambi su scatti e Tfr» I sindacati: l'inflazione non si può legare agli assetti contrattuali Cristina Casadei Le proposte di Abi per il rinnovo del contratto dei 3O9mila bancari saranno chiarite già doamni quando il presidente del Casi di Abi, Alessandro Profumo, darà ai sindacati un risposta, puntuale, sulla loro piattaforma. Dopo un primo irrigidimento, questa disponibilità ieri ha consentito il proseguimento del negoziato e l'apertura dei cosiddetti cantieri: uno dedicato agli inquadramenti e l'altro all'area contrattuale. Il documento di risposta che Abi sta preparando, però, non permetterà una dinamica del costo del lavoro, ha anticipato Profumo. All'indomani degli stress test, Abi e i sindacati hanno affrontato gli assetti contrattuali e la parte economica, ma dopo che Profumo ha chiesto di iniziare il negoziato dal primo tema, visto che sulla parte economica non ci sono spazi negoziali, i sindacati si sono irrigiditi e hanno chiesto il documento di risposta. I banchieri non sarebbero indisponibili a ragionare di inflazione,apattochesi leghi il ragionamento al perimetro contrattuale, quindi alle competenze del contratto nazionale e del secondo livello e all'abbattimento dei costi del lavoro automatici come per esempio quelli derivanti dagli scatti di anzianità o dal calcolo del Tfr. Senza però precisare che cosa includerebbero nel loro calcolo. «Riteniamo inaccettabile la proposta, avanzata da Profumo, di tra sferire argomenti del contratto nazionale alla contrattazione aziendale, in cambio di una generica disponibilità a riconoscere quanto dovuto ai lavoratori in base all'andamento dell'inflazione», dichiara Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi. Per i sindacati la richiesta suona come «uno scambio preventivo tra recupero dell'inflazione e trasferimento delle competenze del contratto nazionale a quello aziendale», spiega Sileoni e «ciò significa snaturare il contratto nazionale e non garantire economicamente e normativamente tutti i lavoratori, con l'obiettivo delle banche di diversificare i trattamenti economici da una banca all'altra», aggiunge. Giulio Romani, segretario generale della Fiba Cisl dice di «essere il primo a dire chebisognerebbe riqualificare l'idea di produttività e spingere affinchè il salario sia agganciato alla produttività, ma bisogna immaginare un sistema che tuteli chi lavora più degli altri e viene defraudato da qualche abile truffatore. Tutte lebanche che hanno avuto problemi con gli stress test hanno ereditato situazioni di gestione discutibile e questo problema va risolto». Per Agostino Megale, segretario generale della Fisac Cgil, i sindacati «hanno fatto molto bene a stoppare sul nascere un'idea di scambio improprio tra livelli contrattuali e questioni economiche e del potere d'acquisto. Per questo sarà utile e necessario un negoziato a tutto campo sapendo che noi abbiamo la piattaforma come riferimento e l'abi deve rispondere su tutte le questioni». «La centralità del con tratto nazionale non può essere messa in discussione - conclude il segretario generale Uilca, Massimo Masi -, mentre siamo disponibili ad incrementare la contrattazione aziendale purché inserita nei contratti integrativi aziendali». RIPRODUZIONE RISERVATA Previdenza Pag. 2
5 Estratto da pag. 37 Lavoro. L'Inps ha comunicato le modalità con cui le aziende possono recuperare le somme a credito Sgravi contributivi sui premi di risultato 2013 Antonino Cannioto Giuseppe Maccarone Alla cassa lo sgravio contributivo sui premi di risultato per l'anno Dopo aver completato l'invio ad aziende e intermediari delle comunicazioni di ammissione al beneficio, l'inps, con il messaggio 7978/2014, ha reso note le modalità che gli interessati dovranno seguire per recuperare le somme a loro credito. Alle aziende ammesse all'incentivo l'istituto di previdenza ha attribuito automaticamente il codice di autorizzazione "9D". Coloro che hanno titolo a beneficiare dell'incentivo per i premi corrisposti nel corso del 2013 devono indivi duarne esattamente l'ammontare (nei limiti delle somme autorizzate) e recuperarlo inserendolo nel flusso uniemens utilizzando i nuovi codici predisposti dall'istituto. A questo fine, l'inps precisa che l'importo autorizzato rappresenta il tetto massimo recuperabile e che, laddove per motivi vari, le aziende avessero titolo a importi inferiori, il conguaglio dovrà limitarsi alla quota di beneficio effettivamente spettante. Il recupero potrà essere effettuato anche delle imprese che nel frattempo hanno cessato l'attività: in questo caso, pero, le aziende dovranno avvalersi della procedura delle re golarizzazioni contributive (uniemens/vig). Nel caso di operazioni societarie che comportano il passaggio di dipendenti con applicazione dell'articolo 2112 del codice civile avvenute dopo la richiesta di ammissione all'incentivo, dovrà essere l'azienda eventualmente subentrante a effettuare il recupero delle quote spettanti con riferimento al premio complessivamente corrisposto al lavoratore, anche se erogato, in tutto o in parte, dal precedente datore di lavoro. Le medesime aziende dovranno essere autorizzate, richiedendo alla sede Inps territorialmente competente, l'attribuzione del codice 90, for nendo la documentazione che dimostri il diritto al recupero. Le operazioni di conguaglio potranno essere effettuate sino al 16 gennaio 2015 (flusso uniemens di competenza del mese di dicembre 2014). Il messaggio conferma le modalità da seguire in caso di somme fruite in eccesso da parte delle aziende e che devono essere restituite all'inps. Se il datore di lavoro ha chiesto lo sgravio anche per la quota a favore del dipendente è tenuto a corrisponderla allo stesso. In genere tale operazione avviene restituendo in busta paga i contributi in precedenza trattenuti. Nell'ipotesi in cui si realizzi l'erogazione di premi previsti sia dalla contrattazione aziendale, sia da quella territoriale, lo sgravio deve essere fruito in proporzione. Nel messaggio sono indicate anche le modalità di recupero che dovranno essere seguite dalle aziende i cui lavoratori sono iscritti alle gestioni ex Inpdap ed ex Enpals. Per i lavoratori iscritti ai fini pensionistici all'inpgi, le aziende ammesse all'incentivo, per fruire dello sgravio contributivo, dovranno rivolgersi direttamente a tale istituto. Il completamento delle operazioni di recupero rende necessaria, per le imprese, la restituzione (al lavoratore o al fondo di tesoreria) del contributo pari allo 0,5% calcolato sulla quota parte di retribuzione imponibile ai fini Ivs e oggi oggetto di sgravio. RIPRODUZIONE RISERVATA Le caratteristiche 011 IL BUDGET Per lo sgravio contributivo della contrattazione di secondo livello del 2013 sono stati messi a disposizione 607 milioni di euro di cui il 62,5% destinato agli accordi aziendali e il 37,5% a quelli territoriali 02 I IL BENEFICIO Lo sgravio sugli importi previsti dalla contrattazione non può superare il 2,25% della retribuzione annuale del lavoratore Previdenza Pag. 3
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