Rifiuti Zero, Raccolta Differenziata dello scarto organico, Economia Circolare

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1 Rifiuti Zero, Raccolta Differenziata dello scarto organico, Economia Circolare Enzo Favoino Scuola Agraria del Parco di Monza Coordinatore Scientifico - Zero Waste Europe

2 Sud Europa: C nel suolo Fonte: European Soil Bureau

3 Risorse organiche di scarto e politica ambientale ECCP Programma EU sul Cambiamento Climatico Energia rinnovabile Effetti-suolo: sequestro di C; riduzione di produzione/applicazione di pesticidi e concimi chimici; migliore ritenzione idrica; miglioramento della lavorabilità Strategia Tematica sulla Protezione del Suolo Programmi per prevenire il declino di fertilità organica Convenzione ONU contro la Desertificazione (UNCCD) Direttiva Discariche 99/31

4 Ogni epoca, un tema (inizi 90) Praticabilità della RD ( 90 finali) Costi della RD (prima metà anni 2000) Sottoprodotti animali (dai primi anni 2000 ad oggi) Gestione biomassa e cambiamento climatico

5 La dimensione del problema 4% 7% 4% 11% 85% Energia Industria Agricoltura Rifiuti

6 Alcuni paradigmi Il rifiuto migliore è sempre quello che non viene prodotto La discarica (per materiale non trattato) è sempre l opzione peggiore Il pretrattamento alla discarica comporta un netto miglioramento (riduzione del potenziale metanigeno) Direttiva 99/31 D.lgs 36/03 Agire subito! Strategie improntate ad alti tassi di riciclaggio e compostaggio sono sempre preferibili rispetto all incenerimento

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9 AEA (2001) Waste management options and climate change Lo studio mostra che in generale, la raccolta differenziata dei RU seguita dal riciclaggio (per carta, metalli, tessili e plastica) e compostaggio/digestione anaerobica (per scarti biodegradabili) produce il minor flusso di gas serra, in confronto con altre opzioni per il trattamento del rifiuto urbano tal quale. Se confrontato allo smaltimento del rifiuto non trattato in discarica, il compostaggio/digestione anaerobica degli scarti putrescibili e il riciclaggio della carta producono la riduzione più elevata del flusso netto di gas serra.

10 Problemi con le LCA Ricerca PROFU per Commissione EU: Di solito ( ) il compost viene solo valutato per il contenuto di P e N, a volte per quello di K Molti effetti benefici degli ammendanti sono difficili da quantificare ma comunque importanti!! Migliore lavorabilità Migliore ritenzione idrica Sequestro di C nel suolo

11 Il potenzale ruolo del suolo come sink Gg CO ton C Source: "National Communications from Parties included in Annex 1 to the Convention: Greenhouse Gas Inventory Data from 1990 to 1998" ettari 3600 ton/ha ton suolo 0,256% % di carbonio nel suolo che bilancia le emissioni complessive nazionali annue

12 Conclusioni su sostanza organica, suoli e cambiamento climatico Gran parte dei benefici sono difficili da quantificare ma sono comunque importanti! LCA allo stato attuale hanno dei limiti metodologici su questo tema Discrepanza tra accountability ed efficacia delle azioni Le politiche di settore (suoli, rifiuti, cambiamenti climatici) e gli inventari di C dovrebbero riconoscere il ruolo del C nel suolo

13 Climsoil Report, EC "Il rapporto, ( ) sottolinea la necessità di sequestrare il carbonio nei suoli. La tecnica è competitiva in termini di costi ed è già disponibile, non richiede tecnologie nuove o sperimentali e presenta un potenziale di mitigazione comparabile a quello di qualsiasi altro settore economico. In linea con la strategia tematica per la protezione del suolo e per ottenere un maggior sequestro di carbonio nel suolo occorre invertire l'attuale andamento di degrado del suolo e migliorare le pratiche di gestione.

14 I tanti perché di una buona gestione dei materiali postconsumo Motivi ambientali Motivi economici Motivi occupazionali Motivi geopolitici

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16 Contenuto Pacchetto Circular Economy Obiettivo recupero materia: 65% Per imballaggi: 75% Promozione Ecodesign RD organico (clausola TEEP)

17 Un po di storia Bellusco (MI, 1993) raccolta secco-umido domiciliare, 65% RD Carnate (MI, 1995) sacco trasparente, 70-75% RD Torre Boldone (BG) tariffa puntuale, 80% RD Comunità RZ: RD, riduzione, riprogettazione: 90% RD

18 Rifiuti zero, più che una destinazione, è un viaggio

19 I principi Rifiuti Zero le 4 R Riduci Riusa Ricicla Riprogetta

20 L agenda operativa cosa fare La RD domiciliare incluso l organico! Le pratiche di riduzione adottabili dalle Comunità La tariffazione puntuale L analisi del rifiuto residuo (RUR) individuazione di spazi di azione per l ulteriore miglioramento del sistema Feedback al mondo della produzione industriale

21 L importanza degli scarti organici Quantitativa Qualitativa/operativa

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23 Tassi di RD: ITALIA (2015) Circa 1000 Comuni sopra 70% Circa 300 sopra 80% Alcuni sopra 90% Il nuovo parametro di misurazione della virtù! La minimizzazione del RUR in kg/persona.anno Centinaia di Comuni sotto 100 kg 525 Comuni sotto 75 kg ( rifiuti free ) Molti sotto 50 kg I migliori attorno a 20 kg

24 I tanti dubbi (1990) la RD domiciliare in Italia non può funzionare (1995) forse costa troppo. (2000) una cosa è il Nord, un altra è il Sud (2005) non funziona nelle grandi città

25 Milano pop. 1,4 M.

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27 Soddisfazione dell utenza ISPO 2013

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29 Confronto con i dati nazionali Andamento della tariffa Priula rispetto all andamento medio delle tariffe dei rifiuti in Italia 60,00% 56,92% VARIAZIONE % RISPETTO AL ,00% 40,00% 30,00% 20,00% 10,00% 0,00% -10,00% 44,61% 49,96% 38,34% 33,92% 22,67% 22,47% 17,37% 19,25% 16,96% 16,56% 11,98% 8,88% 11,06% 12,94% 8,51% 7,80% 3,54% 7,06% 2,63% 4,96% 5,72% 4,06% 2,41% 2,40% 0,32% 3,05% 1,91% -1,20% -5,96% TARIFFA DOMESTICA CONSORZIO PRIULA variazione ANNO % rispetto anno base (2001) INDICE NAZIONALE PREZZI AL CONSUMO ISTAT FOI variazione % rispetto anno base (2001) EVOLUZIONE MEDIA TARIFFE RIFIUTI IN ITALIA -variazione % rispetto anno base (2001)

30 L effetto della introduzione del PaP a Treviso Personale Costo totale pro capite % Source: Contarina

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32 Grazie Scuola Agraria del Parco di Monza Enzo Favoino

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