CompraVerde BuyGreen Forum internazionale degli acquisti verdi Cremona 10 ottobre 2008

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1 CompraVerde BuyGreen Forum internazionale degli acquisti verdi Cremona 10 ottobre 2008 Workshop La sostenibilità di produzione e consumi Dall Europa alle Regioni A cura di ARPA Lombardia in collaborazione con ARPA Toscana Intervento Gruppo di lavoro Consumo sostenibile Simone Ricotta ARPAT AF Educazione Ambientale

2 la composizione del Gruppo di lavoro temi, approcci, obiettivi, metodi

3 Il Comitato di Gestione IPP-GPP Comunicazione della Commissione Europea sulle Politiche Integrate dei Prodotti n. 203/2003 Legge Finanziaria 2007 Piano d Azione Nazionale sugli acquisti verdi della Pubblica Amministrazione PAN GPP Comitato di Gestione per l attuazione del Piano d azione nazionale sugli acquisti verdi e per la definizione della strategia nazionale sulla Politica Integrata dei Prodotti, detto Comitato di Gestione IPP-GPP (Decreto del Ministro dell Ambiente n. 185/2007) IPP: Integrated Product Policy Politiche Integrate dei Prodotti GPP: Green Public Procurement Appalti Pubblici Verdi

4 La composizione del Comitato di Gestione Ministero dell ambiente e della tutela del territorio e del mare Ministero dello sviluppo economico Ministero dell economia e delle finanze ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ex APAT) CONSIP S.p.A. ENEA (Ente per le Nuove tecnologie, l Energia e l Ambiente) Esperti delle Agenzie regionali per la protezione ambientale Regioni

5 I 7 Gruppi di lavoro del Comitato di Gestione Criteri GPP per gli ammendanti coordinato da ARPA Piemonte Criteri GPP per i detersivi coordinato da ISPRA (ex APAT) Criteri GPP per i materiali per l edilizia coordinato da ENEA Criteri GPP per i servizi energetici coordinato da ARPA Emilia Romagna

6 Strumenti di comunicazione ambientale di prodotto a supporto della Strategia SCP coordinato da ARPA Emilia Romagna e ISPRA (ex APAT) Strumenti di certificazione per i distretti industriali e gli Ambiti Produttivi Omogenei coordinato da Ministero dell Ambiente in collaborazione con la rete di Regioni Cartesio Consumo sostenibile coordinato da ARPA Toscana Obiettivo: definire percorsi e proposte per favorire la diffusione del consumo sostenibile

7 Verso la Strategia italiana SCP Documento Preliminare per la Strategia Italiana per il Consumo e la Produzione Sostenibili predisposto dal Ministero dell Ambiente (DG Salvaguardia Ambientale) e condiviso nell ambito del Comitato di Gestione IPP- GPP presentato a Roma il 18 marzo 2008

8 Il consumo sostenibile nel Documento Preliminare per la Strategia Italiana SCP Concezione del benessere quantità di beni materiali posseduti vs. qualità delle relazioni e della coesione sociale qualità e la disponibilità di beni e servizi realmente necessari a migliorare la qualità della vita (beni comuni, servizi sanitari, educativi, culturali, ecc). Tra i presupposti della Strategia: Promuovere innovazioni sociali e culturali orientati alla diffusione della concezione del benessere non fondata sul consumo ma sulla qualità delle vita e delle relazioni sociali

9 Monitoraggio dell attuazione della Strategia diffusione di prodotti con Ecolabel diffusione di pratiche di consumo sostenibile (es. n di GAS costituiti, quote di mercato prodotti biologici, ecc.) numero di esperienze di filiera corta Task Force internazionale sull Educazione al consumo sostenibile - Processo di Marrakech su SCP Coordinata dal Ministero dell Ambiente (DG Ricerca ambientale e Sviluppo) Obiettivo: sostenere l introduzione dei temi SCP nei curricula formali e di creare connessioni con le azioni di educazione non formale e informale.

10 Accordi di Programma per l educazione all ambiente e alla Sostenibilità Accordo del 30 gennaio 2008 tra Ministero Ambiente e Ministero Pubblica Istruzione, Università e Ricerca, che richiama modelli di consumo e stili di vita, e la diffusione di buone pratiche Modificare le associazioni correnti tra modelli consumistici e benessere Prodotti più eco-efficienti ma aumento del consumo (effetto rimbalzo) Esperienze in crescente diffusione: consumo critico commercio equo e solidale gruppi di acquisto solidale (GAS)

11 Il ruolo della Grande Distribuzione Organizzata Ruolo chiave nella gestione degli impatti ambientali del consumo e della produzione Tra le principali azioni di intervento Sostenere il mercato dei prodotti con migliori qualità ambientali costruire un quadro di riferimento per ruolo attivo per cittadinoconsumatore (informazioni di prodotto, prezzi, campagne di educazione ) Promuovere modelli di consumo e stili di vita sostenibili educazione al consumo sostenibile informazione al consumatore (mediate GDO e pubblicità progresso ) promozione delle reti di economia solidali e dei gruppi di acquisto solidale.

12 la composizione del Gruppo di lavoro La composizione del Gruppo Organizzazioni internazionali Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Regioni Agenzie regionali per la protezione ambientale Enti Locali

13 la composizione del Gruppo di lavoro Enti di ricerca - Università Grande distribuzione organizzata Associazioni ambientaliste Associazioni di consumatori Reti di buone pratiche Esperti

14 temi, approcci, obiettivi, metodi Possibili temi ed approcci del GdL Alcuni temi ed approcci segnalati dal Comitato di Gestione e dalle consultazioni: la comunicazione e l informazione ambientale rivolta ai consumatori la relazione tra produzione e consumo l integrazione della dimensione sociale della sostenibilità la misurabilità delle azioni

15 temi, approcci, obiettivi, metodi Alcune proposte sugli obiettivi Gli obiettivi saranno autodefiniti dal Gruppo stesso Possibili obiettivi/campi d azione del Gruppo: 1. elaborare proposte al Ministero dell Ambiente per la Strategia SCP e per la diffusione del consumo sostenibile in Italia: l informazione al consumatore: la corretta comunicazione ambientale, azioni contro la pubblicità ingannevole, ecc. l educazione: l educazione al consumo sostenibile (Task Force Educazione al Consumo Sostenibile - MATTM) i progetti: la sperimentazione di innovazioni sociali sostenibili

16 temi, approcci, obiettivi, metodi 2. facilitare la progettualità sul tema del CS 3. costituire un opportunità di scambio tra soggetti e reti che si occupano di CS (contaminazioni, scambio di informazioni, interazioni, ecc.)

17 temi, approcci, obiettivi, metodi Il metodo di lavoro autodefinizione degli obiettivi dal parte del Gruppo stesso lavorare in sottogruppi partecipazione attiva, ricerca azione pochi incontri in plenaria ed utilizzo della posta elettronica e di spazi web condivisi

18 temi, approcci, obiettivi, metodi Le attività del GdL Primo incontro: Firenze, 21 luglio 2008 Prossimo incontro: 16 e 17 ottobre, Fiesole (Firenze) Risultati attesi: - condivisione di linguaggi e scenari - selezione di campi d azione e obiettivi del gruppo - definizione di sottogruppi di lavoro - definizione di un percorso di attività Punto di partenza: - analisi di buone pratiche di consumo sostenibile

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