La prevenzione degli infortuni stradali Report annuale 2011 sulle fonti di dati disponibili

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1 [2011] La prevenzione degli infortuni stradali Report annuale 2011 sulle fonti di dati disponibili Unità Organizzativa Governo della Prevenzione e Tutela Sanitaria DG Sanità

2 La prevenzione degli infortuni stradali Report annuale 2011 sulle fonti di dati disponibili Gli incidenti stradali rappresentano un problema di assoluta priorità per la sanità pubblica a causa dell alto numero di morti e di invalidità, permanenti e temporanee, che causano nel mondo. Agli enormi costi sociali e umani, che rendono la questione della sicurezza stradale un argomento di enorme importanza per i sistemi sanitari di tutti i Paesi e, conseguentemente, anche per i Dipartimenti di Prevenzione, si aggiungono quindi anche elevati costi economici. Diversi sono i fattori che possono contribuire al fenomeno degli incidenti stradali: il comportamento e lo stato psicofisico del conducente, fattori umani, quali: aggressività, status sociale, uso inappropriato di bevande alcoliche e di farmaci, malattie, deficit della vista, uso di sostanze psicotrope, stress, affaticamento, uso di telefoni cellulari alla guida, mancato rispetto delle norme del codice della strada; cattivo uso (o totale mancanza) dei dispositivi di sicurezza, soprattutto in ambiente urbano; le condizioni e la sicurezza dei mezzi di trasporto; la circolazione sulle strade; i pericoli legati al trasporto di prodotti pericolosi. Regione Lombardia, per contrastare e contenere il fenomeno, si è posta i seguenti obiettivi, il cui raggiungimento costituirebbe un reale guadagno di salute: riduzione entro il 2013 del 15 % del numero assoluto dei morti sulla rete stradale lombarda rispetto alla rilevazione nell anno 2010; riduzione entro il 2013 del numero assoluto dei feriti sulla rete stradale lombarda rispetto alla rilevazione nell anno 2010; riduzione entro il 2013 del numero assoluto degli incidenti con conseguenze sulla salute delle persone coinvolte sulla rete stradale lombarda, rispetto alla rilevazione nell anno Incidenti stradali. Persone infortunate secondo la conseguenza (maschi+femmine) INCIDENTI STRADALI CON LESIONI ALLE PERSONE LOMBARDIA RIDUZIONE 2010 VERSUS 2001 ITALIA ANNO RIDUZIONE 2010 VERSUS 2001 TOTALE INCIDENTI MORTI FERITI Fonte: Istat, aggiornamento: 1 MARZO 2012

3 Azioni sul territorio Le ASL lombarde annualmente stilano un Piano Integrato Locale di Promozione della Salute ove è presente tra le priorità tale problematica, che rileva, a consuntivo, le attività implementate per la prevenzione di incidenti stradali. Dall elaborazione dei dati raccolti emerge che tutte le ASL hanno recepito le Linee guida per la prevenzione degli infortuni da traffico veicolare della Regione Lombardia, realizzando azioni diversificate: interventi di promozione della salute, informativo-comunicativi, educativi in collaborazione con le Istituzioni Scolastiche, con Associazioni e Scuole guida, e nell ambito delle attività di rilascio/rinnovo della patente di guida, realizzazione di sistemi di sorveglianza locale. Risultati e valutazioni Le Schede di Dimissione Ospedaliera della Regione Lombardia (SDO) sono fonte primaria di analisi della gravità del fenomeno. Lo studio analitico ed epidemiologico dei ricoveri ospedalieri basato sulle SDO in seguito ad incidente stradale nel periodo 2003/2010 ha evidenziato sia una riduzione del numero assoluto di ricoveri (2003: ; 2010: 8.512) che una riduzione della percentuale dei ricoveri per incidenti stradali su tutti i ricoveri (1,1% nel ,6 % nel 2010). Nel periodo sono stati registrati ricoveri ordinari in persone residenti in Lombardia per giornate di degenza. Complessivamente il 68,8 % dei ricoveri ha interessato soggetti di sesso maschile, di cui il 51,8 % di età inferiore ai 35 anni, e il 31,2 % ha interessato le donne di cui il 41,9 % di età inferiore ai 35 anni.

4 Il rapporto maschi / femmine dei soggetti ricoverati (2,4:1) risulta simile a quello dei deceduti in regime di degenza (2,6:1). Tab. 1 Deceduti in regime di degenza in seguito ad incidenti stradali ( ) Regione Lombardia DECEDUTI IN RAPPORTO REGIME DI MASCHI / DEGENZA TOTALE DONNE MASCHI ,6 DONNE Totale Questi rapporti, tuttavia, risultano inferiori a quelli registrati nelle cause di morte per incidente stradale - fonte ISTAT (3,6:1): ciò sta a significare come, tra i maschi, si verifica un più alto numero di decessi istantanei, che non richiedono pertanto assistenza sanitaria.

5 La durata media della degenza è in aumento: 7,78 gg nel 2003 e 9 giorni nel 2010 per i ricoveri ordinari anche se si assiste ad una riduzione nel 2010 rispetto al Tab. 2 Durata media della degenza di persone ricoverate in seguito ad incidente stradale (anni ) Regione Lombardia RICOVERI ORDINARI IN GIORNATE RESIDENTI IN DI DEGENZA ANNO LOMBARDIA DEGENZA MEDIA , , , , , , , ,89 TOTALE ,02 Valutazione dell efficacia sul campo dei dispositivi di sicurezza attivi in base alla rilevazione dei ricoveri ospedalieri in seguito ad incidenti stradali. Le elaborazioni condotte con riguardo all andamento annuale dei ricoveri per traumi cranici e toracoaddominali, in proporzione al totale dei ricoveri in persone residenti in Lombardia per incidente da traffico nelle persone non decedute, mostrano che la frazione dei ricoveri per traumi toracoaddominali appare in aumento nelle classi di età giovanili mentre mostra una tendenza ad appiattirsi, restando sostanzialmente stazionaria nelle classi di età più avanzate. La proporzione dei ricoveri per traumi cranici appare in aumento nel 2010 rispetto al 2009, dimostrando che l effetto positivo dell obbligatorietà dell uso dei dispositivi di sicurezza attiva si sta progressivamente vanificando in assenza di azioni di rinforzo positivo da parte della comunità intesa nel senso più ampio del termine (mancato empowerment della comunità).

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9 Analisi di mortalità e lesività. L analisi della mortalità (fonte: ISTAT e Struttura Statistica e Osservatori Regione Lombardia) nel periodo mostra come, in Lombardia, con un tasso grezzo di 10,41 (1993) inferiore a quello dell Italia (11,36), si è registrata una riduzione costante che, nel 2010, risulta pari a 5,75, a fronte del tasso dell Italia pari a 6,78 per residenti.

10 L analisi dei tassi di mortalità su popolazione residente, disaggregati per provincia, mostra che, nel PERIODO , il tasso di mortalità più elevata si rileva a Mantova (17,3 morti per incidenti stradali/ residenti in media/anno) e Cremona (tasso grezzo di mortalità 16,3 per ). Solo nella provincia di Pavia si osserva un aumento del tasso di mortalità nel biennio rispetto al biennio precedente. Il tasso di mortalità è praticamente in diminuzione in tutte le province.

11 L analisi della lesività (grafico 10 ) nel periodo mostra come in Lombardia il tasso sia passato da 140,28 nel 2001 a nel Per quanto riguarda l Italia invece il tasso di lesività nel 2001 è 141,88, arrivando a 143,20 nel Per quanto concerne l indice di lesività (numero di feriti a seguito di incidenti stradali / incidenti), la provincia con più alta lesività è Sondrio (come media annuale del periodo considerato), seguita da Lodi. Nelle Province di Mantova, Varese, Lecco, Sondrio il tasso di lesività nel biennio si è ridotto rispetto al biennio precedente, a differenza delle altre Province.

12 Infine per quanto riguarda l indice di mortalità (grafico 11) (numero morti per 100 incidenti stradali si passa da 1,98 nel 2001 a 1,44 del 2010 in Lombardia, mentre per l Italia l indice è pari a 2,70 (2001) e 1,93 (2010). IN SINTESI Obiettivo Riduzione entro il 2013 del numero assoluto dei morti, dei feriti e degli incidenti con conseguenze sulla salute delle persone coinvolte sulla rete stradale lombarda rispetto alla rilevazione nell anno Guadagno di salute ottenuto. Nel periodo 2001/2010 in Lombardia si è registrato un decremento del 27 % per quanto riguarda il numero di incidenti, del 47 % nel numero dei morti e del 29 % di feriti. Lo studio analitico ed epidemiologico dei ricoveri ospedalieri basato sulle SDO in seguito ad incidente stradale nel periodo 2003/2010 ha evidenziato sia una riduzione del numero assoluto di ricoveri per incidente stradale (2003: ; 2010: 8.512) che una riduzione della percentuale dei ricoveri per incidenti stradali su tutti i ricoveri (1,1% nel 2003; 0,6 % nel 2010). Prospettive Concorrere alla realizzazione del Piano regionale per la sicurezza stradale, DGR 9184 del 30 marzo 2009, e alla stesura dell Atto di indirizzo per la riduzione dell'incidentalità stradale con le altre Direzioni regionali interessate.