Costruzione di un PDTA regionale per la BPCO: l esperienza del Veneto
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- Stefano Filippi
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1 Costruzione di un PDTA regionale per la BPCO: l esperienza del Veneto Stefano Vianello Direttore Distretto Socio Sanitario 1 area nord Responsabile Aziendale CUP ULSS 13 Mirano - Regione Veneto
2 Realtà Operative progetto QuADRO (Aggiornamento 2012) ASL/REGIONI MMG FASE A FASE B FASE C FASE D FASE E Alessandria 363 Biella 133 Cuneo Cuneo 2 95 Novara 170 Torino 4 87 Torino VCO 107 Vercelli 140 Brescia 314 Cremona 185 Lecco 80 Lodi 150 Milano Milano Ovest Vicentino 55 Feltre 100 Chioggia 108 Legnago 100 Este 144 Rovigo 100 Friuli Venezia Giulia (8) Genovese 92 Ferrara 213 Ravenna 300 Arezzo 80 A.V. Pesaro Urbino 268 A.V. Fermo 133 A.V. Ascoli Piceno 186 Avellino 127 Napoli 1 Centro 109 Napoli 2 Nord 89 Napoli 3 Sud 54 Salerno 72 Puglia (6) 355 Matera 62 Potenza 48 Trapani ASL % 92% 92% 43% 40%
3 LE FASI DEL PROGETTO FASE A: DEFINIZIONE PROCESSO DI CURA IDEALE Elaborazione/aggiornamento del Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale condiviso, sulla base delle linee guida internazionali, della letteratura scientifica e dei percorsi già in atto sul territorio. FASE B: IDENTIFICAZIONE COORTE DI PAZIENTI Identificazione attraverso i database amministrativi della coorte di pazienti potenzialmente affetti da BPCO. Invio da parte delle di un elenco nominativo dei pazienti della coorte a ciascun medico per verifica. Definizione degli indicatori prima delle attività di autoanalisi (baseline). Preparazione reportistica finalizzata al monitoraggio dell evoluzione nel tempo della baseline. FASE C: CONFRONTO PRATICA ATTUALE VS CURA IDEALE Lavoro individuale dei medici di revisione dei propri casi: il medico valida la lista dei pazienti potenziali escludendo e/o aggiungendo pazienti anche attraverso l ausilio di un questionario specifico. Incontri trimestrali, organizzati da GSK, tra tutte le partecipanti all iniziativa (Network Scientifico) per condivisione delle esperienze e dei risultati in forma anonima ed aggregata. FASE D: INTERVENTO DI MIGLIORAMENTO Incontri tra pari dei MMG. Identificazione delle aree di inappropriatezza e definizione di modalità ed interventi di miglioramento, per gestire il paziente BPCO in maniera appropriata. FASE E: INFORMAZIONE SCIENTIFICA COLLABORATIVA Divulgazione alla Medicina Generale di un informazione scientifica condivisa ASL-Industria Farmaceutica, mirata al miglioramento delle aree di inappropriatezza individuate.
4 Conclusioni Messaggi chiave emersi dal progetto PROGRAMMATORI SANITARI Inclusione della BPCO nella programmazione sanitaria, poiché ha forte impatto e consuma molte risorse MANAGEMENT SANITARIO Consapevolezza del problema di salute nel suo complesso e condivisione degli interventi correttivi con gli operatori Integrazione tra dati amministrativi e dati clinici per la valutazione complessiva della gestione del paziente BPCO in appropriatezza Audit clinico quale scelta metodologica associata ad un percorso formativo nuovo, basato sul confronto tra pari applicato alla pratica clinica Costituzione di uno schema formativo standard comprendente tecniche di audit, contenuti scientifici ed obiettivi degli incontri tra pari PROFESSIONISTI Presa in carico del paziente affetto da BPCO da parte del MMG e buona comunicazione tra medici e specialisti Spirometria come punto centrale per una diagnosi precoce e stadiazione della malattia Importanza di una terapia continuativa, e non intermittente, che si traduca in un miglioramento dell outcome della terapia stessa Possibile utilizzo di uno schema che riconduca l adozione corretta della terapia ai 4 stadi della malattia
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6 Primo messaggio chiave da trasmettere ai MMG e agli specialisti ospedalieri grazie alla informazione scientifica collaborativa: 15
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8 Secondo messaggio chiave da trasmettere ai MMG e agli specialisti ospedalieri grazie alla informazione scientifica collaborativa: 15
9 Terzo messaggio chiave da trasmettere ai MMG e agli specialisti ospedalieri grazie alla informazione scientifica collaborativa: 15
10 Dati
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12 C11a.3.1 Tasso di ospedalizzazione per BPCO per residenti (50-74 anni) Ulss n.14 43,41 veneto
13 Il tasso di ospedalizzazione (ricoveri per residenti anni) nella ULSS 14 di Chioggia si è ridotto da 178,40 43,41 si è ridotto di 4 volte! Buone notizie anche nella Regione Veneto nello stesso periodo è nettamente migliorato: 107,61 62,80 si è dimezzato!
14 IL GRUPPO DI LAVORO Domenico Scibetta Roberto Toffanin Maria Cristina Ghiotto Referente progetto Dir. San. Azienda ULSS 16 - Padova Referente progetto Dir. San. Azienda ULSS 4 - Thiene Dirigente U.C. Assistenza Distrettuale e Cure Primarie Regione del Veneto domenico.scibetta@sanita.padova.it domesci@alice.it roberto.toffanin@ulss4.veneto.it roberto.toffanin@hotmail.it mcristina.ghiotto@regione.veneto.it Mario Saugo Direttore Servizio Epidemiologico Regionale mario.saugo@regione.veneto.it Stefano Vianello Direttore Distretto 1 Azienda ULSS 13 - Mirano stvianello@gmail.com Giovanna Scroccaro Dirigente Servizio Farmaceutico Regione del Veneto giovanna.scroccaro@regione.veneto.it Bruno Franco Novelletto MMG Padova bfranconovelletto@gmail.com Franco Del Zotti MMG Verona delzotti@gmail.com Alberto Vaona MMG Verona aisamaisa@gmail.com Giulia Meneghetti Infermiere Azienda ULSS 10 - San Donà dula.meneghetti@gmail.com Lamberto Pressato Coordinamento progetto Regione del Veneto lamberto.pressato@regione.veneto.it lamberto.pressato@gmail.com PANEL ESPERTI AREA SPECIALISTICA Andrea Rossi Presidente nazionale AIPO Direttore UOC Pneumologia, Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata - Verona andrea.rossi@aiporicerche.it Franco Zambotto Presidente regionale AIPO Direttore UOC Pneumologia, ULSS N.2 - Feltre direttore.pneumologia@ulssfeltre.veneto.it Giorgio Giacomazzi Specialisti Ambulatoriali Interni giorgio.giacomazzi@tin.it 14
15 Tabella 1 - Descrizione percorso del paziente in ambulatorio MMG - VALUTAZIONE GLOBALE INIZIALE (Anamnesi/Accertamenti)
16 Tabella 2 - Descrizione percorso del paziente in ambulatorio MMG - VALUTAZIONE PERSONA CON BPCO SENZA STADIAZIONE (Anamnesi/Accertamento)
17 Tabella 3 - Descrizione percorso del paziente in ambulatorio MMG - VALUTAZIONE PERSONA CON BPCO STADIATA (Anamnesi/Accertamento)
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19 Tabella 4 - Descrizione percorso del paziente in ambulatorio MMG - RIVALUTAZIONE E INTERVENTI PERSONE CON BPCO STADI 1-2
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21 Tabella 5 - Descrizione percorso del paziente in ambulatorio MMG - RIVALUTAZIONE ED INTERVENTI PERSONE CON BPCO STADI 1-2-3
22 Tabella 6 - Descrizione percorso del paziente in ambulatorio MMG - RIVALUTAZIONE PERSONE CON BPCO STADI 2-3 CON AGGRAVAMENTO
23 Tabella 7 - Descrizione percorso del paziente in ambulatorio MMG TERAPIA PERSONA CON BPCO STADI 1-2
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25 Indicatore di nuovi trattati con ICS/LABA
26 4. MALATTIE RESPIRATORIE OBIETTIVO 4.1: % nuovi assistiti con ICS/LABA / tot nuovi assistiti con farmaci respiratori OBIETTIVO: 12 %
27 Tabella 7 - Descrizione percorso del paziente in ambulatorio MMG TERAPIA PERSONA CON BPCO STADIO 3
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32 Contratto di esercizio delle Medicine di gruppo Integrate Assistenza ai malati cronici ( 4,55) Attivazione/applicazione nel biennio , secondo un cronoprogramma stabilito e concordato con l Azienda ULSS sulla base delle esigenze e disponibilità locali, dei 4 percorsi assistenziali aziendali del TAO/NAO, del diabete, della BPCO e dello scompenso cardiaco. Una volta definiti i PDTA, i relativi indicatori, che prenderanno a riferimento le Linee Guida Nazionali ed internazionali, verranno implementati dal punto di vista informatico a livello regionale con le singole software house, in relazione a quanto previsto dalla DGR n.1753/2013 e dal Gruppo regionale per l informatizzazione, prevedendo una estrazione strutturata a partire dalle schede sanitarie individuali. Per quanto riguarda la valorizzazione degli indicatori nel contratto di esercizio, ogni Azienda ULSS, in sede di Comitato aziendale, selezionerà un set di indicatori più rilevanti a livello locale, definirà i pesi degli incentivi ed i valori soglia più appropriati. La lista degli indicatori potrà essere sottoposta a revisione annualmente.
33 Messaggi finali: 1) Molto lavoro da fare: non solo il PDTA 2) Punti di partenza: registro di patologia e organizzazione delle forme associative 3) Formazione non solo MMG ma anche IP congiunta con gli specialisti 4) Capacità di misurare e restituire ai MMG gli indicatori individuati (Progetto PRITHA con 10 Aziende ULSS Venete) Però se si lavora e si misura i risultati si vedono!
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