Rivelatori a semiconduttore

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Rivelatori a semiconduttore"

Transcript

1 Rivelatori a semiconduttore e loro impiego nella fisica nucleare e subnucleare

2 Caratteristiche Alta densità (1000 x gas) dimensioni compatte, diversi formati per adattarsi alle richieste sperimentali Eccellente risoluzione energetica, minore energia richiesta per produrre un portatore di carica (coppia elettrone-lacuna) rispetto ad altri rivelatori Precisione di pochi micron nelle misure di posizione (fisica subnucleare agli acceleratori) Relativamente veloci (~10 ns) Difficile fare rivelatori molto grandi Più facilmente degradabili rispetto ad altri rivelatori

3 Semiconduttori elettroni liberi di migrare E g > 5 ev isolanti E g ~ 1eV semiconduttori elettroni legati ai siti reticolari Probabilità di transizione per agitazione termica Ionizzazione di un elettrone = formazione di una buca coppia elettrone lacuna = portatore di carica elementare

4 4 Semiconduttori intrinseci Le coppie elettrone-lacuna sono create solo da agitazione termica n i = p i In germanio e silicio a temperatura ambiente per esempio: Ge: ni = /cm 3 Si: ni = /cm 3 Resistività = 1 en i (µ e + µ h ) v = µe Si = cm Praticamente impossibile da realizzare. Qualsiasi impurità residua del materiale (sempre presente) altera l equilibrio elettroni-lacune.

5 Semiconduttori drogati: tipo n N D >> e - intrinseci: n~n D (es. 2 ppm ND = /cm 3 ) Molti degli elettroni donori si ricombinano con le buche intrinseche fino a raggiungere l equilibrio: np = n i p i L effetto netto è di aumentare il numero dei portatori di carica di tipo n Es. n = p =10 10 /cm 3 diventa n = /cm 3 ; p = 10 3 /cm 3 e - = portatori di maggioranza

6 6 Semiconduttori drogati: tipo p N A >> h intrinseche: p~n A Molti degli elettroni liberi intrinseci si ricombinano con le buche create dai siti accettori fino a raggiungere l equilibrio: np = n i p i L effetto netto è di aumentare il numero dei portatori di carica di tipo p holes = portatori di maggioranza

7 Giunzione n-p N D >> N A Il moto delle cariche attraverso la giunzione crea una distribuzione di carica e dunque una ddp ai capi della regione di svuotamento Nella regione di svuotamento la concentrazione di portatori di carica è soppressa condizione ideale per rivelare la ionizzazione prodotta da una particella

8 Polarizzazione inversa Si ottiene applicando un potenziale esterno che amplifica quello ai capi della giunzione. La regione di svuotamento si allarga. If N D >> N A b >> a d (larghezza regione di svuotamento) ~ b C = d ' e N 2V 1/2 per avere d grande e C piccolo (migliora la risoluzione energetica) sono richiesti materiali di grande purezza, alta resistività e alto voltaggio (diversi kv)

9 Fully depleted detectors over-depleted: si fa per avere il campo più o meno uniforme sul volume Ge d ~ alcuni cm Si d ~ alcuni mm Diffused junction: cristallo tipo p esposto a vapori di impurità di tipo n Surface barriers (etching + evaporazione di un sottile strato d oro) Ion implantation: si usano acceleratori (P o B ions, etc )

10 10 Correnti di fondo (leakage) Anche in assenza di ionizzazione dovuta al passaggio di una particella nella regione di svuotamento si osservano delle correnti di fondo: generation current: dovuta alle coppie e/h generate dall agitazione termica, si riduce solo raffreddando il rivelatore. diffusion current: dovuta ai portatori minoritari generati vicino alla regione di svuotamento che diffondono. Se il rivelatore è completamente svuotato si osserva solo la prima

11 11 Risposta temporale I rivelatori a semiconduttore sono tra i rivelatori più veloci (rise time ~ 10 ns). Il contributo del rivelatore si divide in: charge transit time plasma time (per particelle alfa e altamente ionizzanti) Il tempo di collezione della carica sarà diverso per elettroni e lacune (differenze nella distanza di drift e nella mobilità). Solo se vengono collezionate sia gli elettroni che le buche si ha una misura fedele dell energia della particella

12 12 Risoluzione energetica La risoluzione energetica è influenzata da: fluttuazioni statistiche sul numero di portatori di carica queste fluttuazioni non sono Poissoniane ma dipendono dal cosiddetto Fattore di Fano (F~0.1 per Ge e Si) 2 = FN R[%] = 2.35r F E fluttuazioni sull energia persa nel dead layer trapping (raccolta incompleta di carica) fluttuazioni nella corrente di leakage rumore elettronico

13 Rivelatori al silicio E gap = 1.12 ev (ε = 3.6 ev) ρ = 2.33 g/cm 3 de/dx per MIP ~ 100 e-h/ µm Alta mobilità rivelatori veloci ~ 10 ns Misure di posizione con precisione di ~10 µm Produzione di rivelatori con tecniche microelettroniche (piccole dimensioni) La rigidità del silicio permette strutture sottili (~300 µm)

14 14 Rivelatori al Si per spettroscopia alpha area: 1-5 cm 2 d (depletion region): < 1mm temperatura ambiente R~10 kev, dovuta a: - energia ceduta in collisioni coi nuclei - energia persa nel dead layer - raccolta carica incompleta - rumore elettronico

15 15 Rivelatori al silicio (strip) Silicio di tipo n completamente svuotato Sottile strato di p + diviso in striscioline La posizione della striscia che raccoglie la carica determina la posizione della particella readout capacitances ca µm Pitch SiO 2 passivation 300µm defines end of depletion zone + good ohmic contact Vengono usati per misure di posizione in fisica subnucleare (acceleratori)

16 16 Pixel silicon detectors Si segmenta il silicio a quadratini (pixels) e lo si legge con una elettronica dalla stessa geometria Ogni sensore circa 100 x 150 µm 2D (pixels) + diversi strati = immagine tridimensionale Richiedono tecniche di lettura del segnale molto sofisticate Sono usati in tutti gli esperimenti di LHC

17 17 Risoluzione spaziale Dipende da: Processi fisici: fluttuazioni della perdita di energia e diffusione dei portatori di carica Fattori esterni: numero di strip, read-out e elettronica Si possono raggiungere precisioni fino a 3 micron

18 18 Fluttuazioni statistiche della perdita di energia In un rivelatore sottile la curva che descrive la perdita di energia è la curva di Landau (in realtà più larga perché gli elettroni sono legati e non liberi) La perdita di energia misurata non coincide con quella reale per via dei raggi delta (elettroni veloci e quindi non contenuti nel volume sensibile).

19 19 Diffusione dei portatori di carica Le coppie elettrone-lacuna sono concentrate in un tubo di diametro circa 1 micron attorno alla traccia ma durante la deriva diffondono a causa delle collisioni multiple. σ = 2Dt distribuzione Gaussiana dopo un tempo t D = coefficiente di diffusione σ (costituisce un limite alla risoluzione spaziale) 10 μ

20 20 Altre misure di precisione Parametro d impatto (serve per rivelare particelle neutre a breve vita media e alta massa) cioè lo spostamento del vertice secondario (decadimento) dal vertice primario (produzione) b cτ Ex. τ = s b 300 μ

21 21 Esempio di applicazione Tracker di CMS 130 cm PIXELS: 3 strati di pixel detectors a distanze di 4, 7 e 11 cm dall asse del fascio e dischi a entrambi i lati, per un totale di circa 75 milioni di pixels. Tenuti a bassa potenza e raffreddati per non surriscaldare il rivelatore STRIPS: 10 strati di silicon strips moduli per un totale di 10 milioni di strips, mantenuti a -20 C per congelare qualsiasi danno da radiazione

22 22 Tracker di ATLAS 3 strati di pixel detectors a distanze di 5, 9 e 12 cm dall asse del fascio 3 dischi di pixel detectors davanti e dietro tra 9 e 15 cm dall asse del fascio 80 milioni di pixels SEMICONDUCTOR TRACKER: 8 strati di microstrip (80 micron pitch) per misure di momento, parametro di impatto e posizione del vertice.

23 23 Danno da radiazione Il corretto funzionamento di un rivelatore a semiconduttore è strettamente legato alla quasi totale perfezione del reticolo cristallino. La presenza di difetti può infatti creare delle trappole per elettroni o lacune impedendone il libero movimento e riducendo l efficienza della raccolta di carica Un alto flusso di radiazioni causa danni al rivelatore, sia di volume che di superficie: aumento della corrente di leakage aumento del voltaggio richiesto cambio del doping

24 24 Rivelatori al germanio Si applicano alla rivelazione dei gamma Volumi maggiori e regioni di svuotamento anche di diversi cm: si ottengono usando germanio high purity (1 parte su ) EGAP = 0.7 ev (ε = 2.96 ev) Devono operare alla temperatura dell azoto liquido altrimenti l alta corrente di leakage renderebbe impossibile qualsiasi misura

25 25 Rivelatori HPGe: configurazioni Planare fotoni di bassa energia (< 500 kev) Coassiale ampio spettro

26 26 Risoluzione energetica Sono 3 i fattori che la determinano: fluttuazioni sul numero dei portatori di carica raccolta di carica incompleta rumore elettronico WT 2 = WD 2 + WX 2 + WE 2 WD 2 = (2.354) 2 F E F (fattore di Fano) ~ 0.08 ε = 2.96 ev

27 27 Risposta temporale planari e true coaxial meglio per applicazioni veloci (campo elettrico ovunque alto e velocità dei portatori sempre saturata) comunque anche nelle migliori condizioni t = 100 ns per 1 cm quindi mai competitivi con altri rivelatori c è il problema che la forma dell impulso varia con la posizione di interazione (ma questo può essere usato per discriminare depositi singlesite e multiple-site background rejection)

28 28 Forma del segnale Planare th = tempo di deriva delle buche te = tempo di deriva degli elettroni Coassiale

29 29 Spettro tipico di un HPGe Sorgente: isotopo radioattivo 60 Co

30 30...ma anche applicazioni in Fisica del Neutrino L esperimento GERDA usa rivelatori a Germanio direttamente immersi in argon liquido per rivelare il decadimento doppio beta del 76 Ge. DBD 2ν : (A,Z) (A,Z+2) + 2e ν e # DBD 0ν : (A,Z) (A,Z+2) + 2e - Mai osservato ma di grande interesse perché può avvenire solo per neutrini massivi e di Majorana

31 31 Bibliografia Glenn F. Knoll, Radiation detection and Measurement (John Wiley & Sons, Inc.) W.R.Leo, Tecniques for Nuclear and Particle Physics Experiments (Springer Verlang) Prof. Valdata, Lezioni del Corso di Rivelatori per La fisica della Alte Energie rivelatori/index.html

CAMERE A IONIZZAZIONE A STATO SOLIDO

CAMERE A IONIZZAZIONE A STATO SOLIDO CAMERE A IONIZZAZIONE A STATO SOLIDO Di principio, degli elettrodi depositati su un cristallo isolante consentono di realizzare un contatore a ionizzazione. Rispetto al gas: Piu denso piu sottile (300

Dettagli

Materiale Energy Gap

Materiale Energy Gap Semiconduttori Materiale diamante silicio germanio Energy Gap 5,3 ev 1,1 ev 0,7 ev 21 Semiconduttori Quando un elettrone, portatore di carica negativa, è promosso da banda di valenza a banda di conduzione,

Dettagli

Elettronica II La giunzione p-n: calcolo del potenziale di giunzione p. 2

Elettronica II La giunzione p-n: calcolo del potenziale di giunzione p. 2 Elettronica II La giunzione pn: calcolo del potenziale di giunzione Valentino Liberali Dipartimento di Tecnologie dell Informazione Università di Milano, 26013 Crema email: liberali@dti.unimi.it http://www.dti.unimi.it/

Dettagli

Rivelatori Caratteristiche generale e concetti preliminari

Rivelatori Caratteristiche generale e concetti preliminari Rivelatori Caratteristiche generale e concetti preliminari Stage Residenziale 2012 Indice Caratteristiche generali sensibilità, risposta, spettro d ampiezza, risoluzione energetica, efficienza, tempo morto

Dettagli

La misura della radioattivita γ lezione 3. Cristiana Peroni Corsi di LS in Scienze Biomolecolari Universita di Torino Anno accademico

La misura della radioattivita γ lezione 3. Cristiana Peroni Corsi di LS in Scienze Biomolecolari Universita di Torino Anno accademico La misura della radioattivita γ lezione 3 Cristiana Peroni Corsi di LS in Scienze Biomolecolari Universita di Torino Anno accademico 2008-2009 Strumentazione e tecniche per la misura della radioattivita

Dettagli

l evoluzione dell elettronica

l evoluzione dell elettronica 1904 tubo a vuoto 1968 circuito integrato l evoluzione dell elettronica 1980 integrati VLSI 1947 transistor oggi integrati ULSI 1971 microprocessore diodi transistor tecnologie costruttive grafici, tabelle,

Dettagli

Semiconduttori. Bande di energia. Un cristallo è formato da atomi disposti in modo da costituire una struttura periodica regolare

Semiconduttori. Bande di energia. Un cristallo è formato da atomi disposti in modo da costituire una struttura periodica regolare Semiconduttori Bande di energia Un cristallo è formato da atomi disposti in modo da costituire una struttura periodica regolare Quando gli atomi formano un cristallo, il moto degli elettroni dello strato

Dettagli

T08: Dispositivi elettronici (3.3.1)

T08: Dispositivi elettronici (3.3.1) T08: Dispositivi elettronici (3.3.1) Sommario Richiami sui semiconduttori conduttori, isolanti e semiconduttori bande di energia droganti nei semiconduttori corrente di deriva e diffusione Funzionamento

Dettagli

Corso di Elettronica Industriale (CdL in Ingegneria Meccatronica, sede di Mantova) Semiconduttori intrinseci e drogati

Corso di Elettronica Industriale (CdL in Ingegneria Meccatronica, sede di Mantova) Semiconduttori intrinseci e drogati Corso di Elettronica Industriale (CdL in Ingegneria Meccatronica, sede di Mantova) Isolanti, conduttori e semiconduttori In un solido si può avere conduzione di carica elettrica (quindi passaggio di corrente)

Dettagli

Temperatura ed Energia Cinetica (1)

Temperatura ed Energia Cinetica (1) Temperatura ed Energia Cinetica (1) La temperatura di un corpo è legata alla energia cinetica media dei suoi componenti. Per un gas perfetto si ha: Ek = ½ me vm2 ; Ek = 3/2 kt ; k = costante di Boltzmann

Dettagli

Testo di riferimento: Millman-Grabel MICROELECTRONICS McGraw Hill Cap. 1: 1,2,3,4 Cap. 2: 1,2,3,4,6,7,8,(9,10). Cap. 3: 1,2,4,5,6,8,9,10.

Testo di riferimento: Millman-Grabel MICROELECTRONICS McGraw Hill Cap. 1: 1,2,3,4 Cap. 2: 1,2,3,4,6,7,8,(9,10). Cap. 3: 1,2,4,5,6,8,9,10. Esperimentazioni di Fisica 3 AA 20122013 Semiconduttori Conduzione nei semiconduttori Semiconduttori intrinseci ed estrinseci (drogati) La giunzione pn Il diodo a semiconduttore Semplici circuiti con diodi

Dettagli

Dispositivi elettronici

Dispositivi elettronici Dispositivi elettronici Sommario Richiami sui semiconduttori conduttori, isolanti e semiconduttori bande di energia droganti nei semiconduttori corrente di deriva e diffusione Funzionamento della giunzione

Dettagli

Caratterizzazione di un rivelatore Broad Energy Germanium (BEGe) per l esperimento GERDA.

Caratterizzazione di un rivelatore Broad Energy Germanium (BEGe) per l esperimento GERDA. Caratterizzazione di un rivelatore Broad Energy Germanium (BEGe) per l esperimento GERDA. Matteo Agostini 2 Ottobre 29 Universitá di Padova 1 / 14 Sommario 1 Il Decadimento doppio beta e l esperimento

Dettagli

Figura 3.1: Semiconduttori.

Figura 3.1: Semiconduttori. Capitolo 3 Semiconduttori Con il termine semiconduttori si indicano alcuni elementi delle colonne III, IV e V della tavola periodica, caratterizzati da una resistività elettrica ρ intermedia tra quella

Dettagli

POLITECNICO DI MILANO

POLITECNICO DI MILANO POLITECNICO DI MILANO www.polimi.it ELETTRONICA per ingegneria BIOMEDICA prof. Alberto TOSI Sommario Semiconduttori Conduttori: legge di Ohm Semiconduttori: reticolo, elettroni e lacune, deriva e diffusione

Dettagli

il diodo a giunzione transistori ad effetto di campo (FETs) il transistore bipolare (BJT)

il diodo a giunzione transistori ad effetto di campo (FETs) il transistore bipolare (BJT) Contenuti del corso Parte I: Introduzione e concetti fondamentali richiami di teoria dei circuiti la simulazione circuitale con SPICE elementi di Elettronica dello stato solido Parte II: Dispositivi Elettronici

Dettagli

Dispositivi e Tecnologie Elettroniche. Trasporto nei semiconduttori

Dispositivi e Tecnologie Elettroniche. Trasporto nei semiconduttori Dispositivi e Tecnologie Elettroniche Trasporto nei semiconduttori Trasporto di carica I portatori liberi nel materiale vengono accelerati dalla presenza di un campo elettrico E La presenza di cariche

Dettagli

Il semiconduttore è irradiato con fotoni a λ=620 nm, che vengono assorbiti in un processo a due particelle (elettroni e fotoni).

Il semiconduttore è irradiato con fotoni a λ=620 nm, che vengono assorbiti in un processo a due particelle (elettroni e fotoni). Fotogenerazione -1 Si consideri un semiconduttore con banda di valenza (BV) e banda di conduzione (BC) date da E v =-A k 2 E c =E g +B k 2 Con A =10-19 ev m 2, B=5, Eg=1 ev. Il semiconduttore è irradiato

Dettagli

Corso di Fisica Nucleare e Subnucleare II. 4 giugno 2010

Corso di Fisica Nucleare e Subnucleare II. 4 giugno 2010 Corso di Fisica Nucleare e Subnucleare II 4 giugno 2010 Studente Claudia Pistone Tutor Dr. Fabio Bellini 1 sommario cos è Cuoricino cosa sappiamo dei neutrini e cosa vogliamo scoprire cos è il decadimento

Dettagli

Il rivelatore a PIXEL di ATLAS

Il rivelatore a PIXEL di ATLAS ATLAS Il rivelatore a PIXEL di ATLAS Rivelatori traccianti Pixel detector Costruzione/installazione del detector E adesso? Claudia Gemme INFN-Genova 11/15/2007 M.Nessi Un rivelatore per LHC I rivelatori

Dettagli

Caratterizzazione di Rivelatori al Silicio Innovativi

Caratterizzazione di Rivelatori al Silicio Innovativi Caratterizzazione di Rivelatori al Silicio Innovativi Relatore: Costa Marco Correlatore: Cartiglia Nicolò Dissertazione Tesi di Laurea Triennale 19/10/2016 1 Il mio Percorso Stage + Tesi presso l Istituto

Dettagli

NEUTRONICI CON TECNICA DEL TEMPO DI VOLO. Francesco Barilari, Alberto Edoni, Antonio Lombardi, Davide Restelli

NEUTRONICI CON TECNICA DEL TEMPO DI VOLO. Francesco Barilari, Alberto Edoni, Antonio Lombardi, Davide Restelli MISURA DI SPETTRI NEUTRONICI CON TECNICA DEL TEMPO DI VOLO GRUPPO K RELATORI: TUTORS: Francesco Barilari, Alberto Edoni, Antonio Lombardi, Davide Restelli Pierfrancesco Mastinu, Elizabeth Musacchio Carica

Dettagli

Il decadimento g. Come faccio ad ottenere un nucleo eccitato? Normalmente da un atomo, dopo un decadimento a o b. isomeri. per esempio.

Il decadimento g. Come faccio ad ottenere un nucleo eccitato? Normalmente da un atomo, dopo un decadimento a o b. isomeri. per esempio. Il decadimento g + isomeri A Z X * N A Z X N γ per esempio 60 * 60 28 Ni 28Ni γ Come faccio ad ottenere un nucleo eccitato? Normalmente da un atomo, dopo un decadimento a o b Neutrone lento 159 60 * 60

Dettagli

Radiazioni ionizzanti

Radiazioni ionizzanti Dipartimento di Fisica a.a. 2004/2005 Fisica Medica 2 Radiazioni ionizzanti 11/3/2005 Struttura atomica Atomo Nucleo Protone 10 10 m 10 14 m 10 15 m ev MeV GeV 3 3,0 0,3 0 0 0 Atomo Dimensioni lineari

Dettagli

Prof.ssa Silvia Martini. L.S. Francesco D Assisi

Prof.ssa Silvia Martini. L.S. Francesco D Assisi Prof.ssa Silvia Martini L.S. Francesco D Assisi Modello atomico Bande di energia in un cristallo Le sostanze solide possono essere suddivise in tre categorie: isolanti, conduttori e semiconduttori. I livelli

Dettagli

Laboratorio II, modulo

Laboratorio II, modulo Laboratorio II, modulo 2 2015-2016 Transistor (cfr. http://studenti.fisica.unifi.it/~carla/appunti/2008-9/cap.4.pdf http://ume.gatech.edu/mechatronics_course/transistor_f04.ppt) Storia del Transistor Inventati

Dettagli

Introduzione. Cosa sono i dispositivi a semiconduttore?

Introduzione. Cosa sono i dispositivi a semiconduttore? Introduzione Cosa sono i dispositivi a semiconduttore? con poche eccezioni, qualunque cosa che abbia una risposta corrente-tensione non-lineare è un dispositivo a semiconduttore i semiconduttori possono

Dettagli

Laboratorio II, modulo

Laboratorio II, modulo Laboratorio II, modulo 2 2016-2017 Transistor (cfr. http://studenti.fisica.unifi.it/~carla/appunti/2008-9/cap.4.pdf http://ume.gatech.edu/mechatronics_course/transistor_f04.ppt) Storia del Transistor Inventati

Dettagli

bande di energia in un conduttore La banda di energia più alta è parzialmente vuota! livello di Fermi Overlap di bande di energia in un conduttore

bande di energia in un conduttore La banda di energia più alta è parzialmente vuota! livello di Fermi Overlap di bande di energia in un conduttore g(e) va a zero sia al bordo inferiore che a quello superiore della banda bande di energia in un conduttore La banda di energia più alta è parzialmente vuota! livello di Fermi Overlap di bande di energia

Dettagli

LA GIUNZIONE PN SILICIO INTRINSECO LACUNE - ELETTRONI. La giunzione PN - diodo Prof. Antonio Marrazzo Pag. 1

LA GIUNZIONE PN SILICIO INTRINSECO LACUNE - ELETTRONI. La giunzione PN - diodo Prof. Antonio Marrazzo Pag. 1 LA GIUNZIONE PN SILICIO INTRINSECO Un atomo di silicio ha 4 elettroni nello strato più esterno detti elettroni di valenza, quindi in un cristallo di silicio ciascuno di questi elettroni viene condiviso

Dettagli

Semiconduttori intrinseci

Semiconduttori intrinseci Semiconduttori intrinseci Rappresentazione bidimensionale di un cristallo di silicio a 0 K Rappresentazione bidimensionale di un cristallo di silicio a temperatura ambiente (300 K) In equilibrio termodinamico,

Dettagli

I PORTATORI e la CORRENTE nei DISPOSITIVI SEMICONDUTTORI. Fondamenti di Elettronica

I PORTATORI e la CORRENTE nei DISPOSITIVI SEMICONDUTTORI. Fondamenti di Elettronica I PORTATORI e la CORRENTE nei DISPOSITIVI SEMICONDUTTORI 1 Come si può variare la concentrazione di n e/o di p? NON aggiungendo elettroni dall esterno perché il cristallo si caricherebbe ed assumerebbe

Dettagli

S.I.C.S.I. Scuola Interuniversitaria Campana di Specializzazione all Insegnamento VIII ciclo - a.a. 2008/2009

S.I.C.S.I. Scuola Interuniversitaria Campana di Specializzazione all Insegnamento VIII ciclo - a.a. 2008/2009 S.I.C.S.I. Scuola Interuniversitaria Campana di Specializzazione all Insegnamento VIII ciclo - a.a. 2008/2009 Conduzione elettrica nei metalli (conduttori e semiconduttori) Corso di Laboratorio di Didattica

Dettagli

Processi radiativi/non radiativi in competizione Effetto della struttura a bande : Gap diretto / indiretto (v. dopo)

Processi radiativi/non radiativi in competizione Effetto della struttura a bande : Gap diretto / indiretto (v. dopo) Cenni di optoelettronica Proprieta' elettro-ottiche della giunzione: Assorbimento/Emissione di fotoni Realizzazione di dispositivi con proprieta' utili Interazione giunzione-luce/campo elettromagnetico:

Dettagli

Esempi di misure temporali

Esempi di misure temporali Fisica delle particelle Esempi di misure temporali Matteo Borghesi Ma cosa si intende per evento? Il pile-up Quando in un evento la quantità di informazioni è così elevata da impedire di estrarre correttamente

Dettagli

Primi risultati della ricerca del decadimento doppio beta con CUPID-0 Elisabetta Bossio per la Collaborazione CUPID-0

Primi risultati della ricerca del decadimento doppio beta con CUPID-0 Elisabetta Bossio per la Collaborazione CUPID-0 Primi risultati della ricerca del decadimento doppio beta con CUPID-0 Elisabetta Bossio per la Collaborazione CUPID-0 IFAE 2018 XVII edizione degli Incontri di Fisica delle Alte Energie Milano, 4-6 Aprile

Dettagli

Giunzione pn. (versione del ) Bande di energia

Giunzione pn.  (versione del ) Bande di energia Giunzione pn www.die.ing.unibo.it/pers/mastri/didattica.htm (versione del 10-5-2012) Bande di energia Un cristallo è formato da atomi disposti in modo da costituire una struttura periodica regolare Quando

Dettagli

Giunzione pn. Giunzione pn

Giunzione pn. Giunzione pn Giunzione pn Giunzione pn Una giunzione pn viene realizzata creando all interno di un cristallo semiconduttore una regione drogata di tipo p e una di tipo n Alle estremità delle regioni p ed n vengono

Dettagli

Regione di svuotamento: effetti polarizzazione

Regione di svuotamento: effetti polarizzazione Regione di svuotamento: effetti polarizzazione L applicazione di una tensione modifica il potenziale interno. Assumendo che tutta la tensione risulti applicata alla regione di svuotamento basta sostituire

Dettagli

Rivelatori a semiconduttore nella fisica di Sapore (I Parte)

Rivelatori a semiconduttore nella fisica di Sapore (I Parte) Rivelatori a semiconduttore nella fisica di Sapore (I Parte) Marcello A Giorgi Villa Gualino25-26,02,2010 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 1 Outline Motivazioni Inizio dell avventura Principio di funzionamento

Dettagli

Sommario. Come funziona il Diodo? Giunzione PN a circuito aperto Giunzione PN: polarizzazione diretta Giunzione PN: polarizzazione inversa

Sommario. Come funziona il Diodo? Giunzione PN a circuito aperto Giunzione PN: polarizzazione diretta Giunzione PN: polarizzazione inversa l Diodo Sommario Cos è il Diodo? Concetti di base sulla fisica dei Semiconduttori Silicio ntrinseco Corrente di Deriva e Corrente di Diffusione Silicio Drogato P o N Giunzione PN Come funziona il Diodo?

Dettagli

La conducibilità elettrica del semiconduttore

La conducibilità elettrica del semiconduttore Viene presentata una classificazione dei materiali allo stato solido in riferimento alla conducibilità elettrica, che ne misura la attitudine a condurre corrente elettrica. Sulla base di questa classificazione

Dettagli

Caratterizzazione di rivelatori di radiazione a semiconduttore. Monica Scaringella

Caratterizzazione di rivelatori di radiazione a semiconduttore. Monica Scaringella Caratterizzazione di rivelatori di radiazione a semiconduttore Monica Scaringella SOMMARIO Principio di funzionamento di un rivelatore Applicazioni e ambiente di lavoro: Rivelatori di particelle a silicio

Dettagli

Fondamenti di Elettronica, Sez.2

Fondamenti di Elettronica, Sez.2 Fondamenti di Elettronica, Sez.2 Alessandra Flammini alessandra.flammini@unibs.it Ufficio 24 Dip. Ingegneria dell Informazione 030-3715627 Lunedì 16:30-18:30 Fondamenti di elettronica, A. Flammini, AA2017-2018

Dettagli

Fisica dei semiconduttori

Fisica dei semiconduttori Ferrara 14 novembre 2011 Fisica dei semiconduttori Presentazione agli studenti di proposte per tesi Il gruppo Prof. Vincenzo Guidi Dr. Cesare Malagù, Dr. Donato Vincenzi, Dr. Alessio Giberti, Dr. Antonio

Dettagli

Dalle camere a nebbia ai display digitali: immagini nella fisica delle particelle

Dalle camere a nebbia ai display digitali: immagini nella fisica delle particelle Dalle camere a nebbia ai display digitali: immagini nella fisica delle particelle Cosa è la fisica delle particelle La rivelazione delle particelle attraverso le collisioni Metodi di visualizzazione usati

Dettagli

PROPRIETA GENERALI DEI RIVELATORI. Principi di funzionamento Osservabili piu comunemente misurate Risoluzione Energetica Efficienza

PROPRIETA GENERALI DEI RIVELATORI. Principi di funzionamento Osservabili piu comunemente misurate Risoluzione Energetica Efficienza PROPRITA GNRALI DI RIVLATORI Principi di funzionamento Osservabili piu comunemente misurate Risoluzione nergetica fficienza PROPRITA GNRALI DI RIVLATORI Rivelatore: Apparato (di qualsiasi tipo) che reagisce

Dettagli

Fotorivelatori. Dispositivi che convertono un segnale ottico in segnale elettrico. termopile bolometri cristalli piroelettrici

Fotorivelatori. Dispositivi che convertono un segnale ottico in segnale elettrico. termopile bolometri cristalli piroelettrici Fotorivelatori Dispositivi che convertono un segnale ottico in segnale elettrico basati su un effetto termico (riscaldamento) termopile bolometri cristalli piroelettrici basati sull effetto fotoelettrico

Dettagli

Materiali dell elettronica allo stato solido

Materiali dell elettronica allo stato solido Materiali dell elettronica allo stato solido I materiali elettronici si suddividono in 3 categorie: Isolanti Resistenza () > 10 5 -cm Semiconduttori 10-3 < < 10 5 -cm Conduttori < 10-3 -cm I semiconduttori

Dettagli

La Produzione dei Raggi X

La Produzione dei Raggi X La Produzione dei Raggi X Master: Verifiche di Qualità in Radiodiagnostica, Medicina Nucleare e Radioterapia Lezione 2 Dr. Rocco Romano (Dottore di Ricerca) Facoltà di Farmacia, Università degli Studi

Dettagli

Fisica Medica. Giovanni Di Domenico. 14 Ottobre Dipartimento di Fisica Università di Ferrara

Fisica Medica. Giovanni Di Domenico. 14 Ottobre Dipartimento di Fisica Università di Ferrara Fisica Medica Giovanni Di Domenico Dipartimento di Fisica Università di Ferrara 14 Ottobre 2009 Positron Emission Tomography PET La tecnica di Imaging conosciuta con il nome di Positron Emission Tomography

Dettagli

Calibrazione dei cristalli del prototipo del calorimetro di Gamma400 con fasci di ioni

Calibrazione dei cristalli del prototipo del calorimetro di Gamma400 con fasci di ioni Calibrazione dei cristalli del prototipo del calorimetro di Gamma400 con fasci di ioni Miriam Olmi 30 Aprile 2013 Raggi cosmici Il flusso si attenua di oltre 30 ordini di grandezza al variare dell'energia

Dettagli

Cenni su rivelatori a stato solido

Cenni su rivelatori a stato solido Pisa, 27 novembre 2008 Cenni su rivelatori a stato solido G.Collazuol Sommario * introduzione ai rivelatori a stato solido * proprieta` di base * segnale e rumore * misure di energia * misure di posizione

Dettagli

Ricerca del doppio decadimento con rivelatori bolometrici

Ricerca del doppio decadimento con rivelatori bolometrici Ricerca del doppio decadimento con rivelatori bolometrici SERGIO DI DOMIZIO SEMINARI DEL DOTTORATO 19 febbraio 2009 Riassunto Doppio decadimento beta Contenuto scientifico Caratteristiche sperimentali

Dettagli

Scintillatori. Stage Residenziale 2012

Scintillatori. Stage Residenziale 2012 Scintillatori Stage Residenziale 2012 Rivelatori a Scintillazione Passaggio di radiazione attraverso materiale scintillante eccitazione di atomi e molecole del materiale emissione di luce raccolta e trasmessa

Dettagli

Figura 2.1: Semiconduttori.

Figura 2.1: Semiconduttori. Capitolo 2 Semiconduttori 2.1 Semiconduttori Con il termine semiconduttori si indicano alcuni elementi delle colonne III, IV e V della tavola periodica, caratterizzati da una resistività elettrica ρ intermedia

Dettagli

Condensatore. Un coppia di conduttori carichi a due potenziali diversi con cariche opposte costituisce un condensatore

Condensatore. Un coppia di conduttori carichi a due potenziali diversi con cariche opposte costituisce un condensatore Condensatore Un coppia di conduttori carichi a due potenziali diversi con cariche opposte costituisce un condensatore +Q Q V o semplicemente V Un condensatore è caratterizzato da una capacità C che dipende

Dettagli

Rivelatori a gas. In situazione di equilibrio il gas si comporta come isolante e non c è passaggio di corrente elettrica

Rivelatori a gas. In situazione di equilibrio il gas si comporta come isolante e non c è passaggio di corrente elettrica STRUMENTI Rivelatori a gas I rivelatori a gas sono costituiti da due elettrodi immersi in un gas tra i quali è applicata un campo elettrico uniforme (differenza di potenziale) In situazione di equilibrio

Dettagli

surriscaldato e compresso bollicine

surriscaldato e compresso bollicine Camera a Bolle Eʼ costituita da un recipiente metallico contenente un liquido surriscaldato e compresso. Una particella carica ionizza il liquido e lungo il percorso si formano bollicine che possono essere

Dettagli

Esercizio U4.1 - Diffusione gassosa

Esercizio U4.1 - Diffusione gassosa Esercizio U4.1 - Diffusione gassosa Si effettua una diffusione di fosforo della durata di 4 ore alla temperatura di 1 C entro un substrato di tipo p, drogato con boro con densità 2 1 15 cm 3. La concentrazione

Dettagli

Il diodo è un componente elettronico passivo non lineare a due terminali, la cui funzione ideale è quella di permettere il flusso di corrente elettrica in una direzione e di bloccarla nell'altra, la qual

Dettagli

RIVELATORI A SEMICONDUTTORE. Dal punto di vista della conducibilità elettrica i materiali si possono classificare in :

RIVELATORI A SEMICONDUTTORE. Dal punto di vista della conducibilità elettrica i materiali si possono classificare in : Dal punto di vista della conducibilità elettrica i materiali si possono classificare in : (a) Metalli: banda di valenza (BV) e banda di conduzione (BC) sono sovrapposte (E g = 0 ev) (b) Semiconduttori:

Dettagli

Fondamenti di Elettronica, Sez.2

Fondamenti di Elettronica, Sez.2 Fondamenti di Elettronica, Sez.2 Alessandra Flammini alessandra.flammini@unibs.it Ufficio 24 Dip. Ingegneria dell Informazione 030-3715627 Martedì 16:30-18:30 Fondamenti di elettronica, A. Flammini, AA2018-2019

Dettagli

Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali. Corso di Laurea Magistrale in Fisica

Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali. Corso di Laurea Magistrale in Fisica Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali Corso di Laurea Magistrale in Fisica Calibrazione di un detector a scintillazione per la rivelazione di particelle secondarie di 20-250 MeV di energia

Dettagli

I Materiali. Isolanti, Conduttori, Semiconduttori. giovedì 26 febbraio Corso di Elettronica 1

I Materiali. Isolanti, Conduttori, Semiconduttori. giovedì 26 febbraio Corso di Elettronica 1 I Materiali Isolanti, Conduttori, Semiconduttori Corso di Elettronica 1 Di cosa si parlerà Classificazione dei materiali Drogaggio Giunzione PN Polarizzazione diretta Polarizzazione inversa Corso di Elettronica

Dettagli

Formazione delle bande di energia. Fisica Dispositivi Elettronici CdL Informatica A.A. 2003/4

Formazione delle bande di energia. Fisica Dispositivi Elettronici CdL Informatica A.A. 2003/4 Formazione delle bande di energia Calcolo formale: Equazione di Schröedinger L equazione di Schröedinger è una relazione matematica che descrive il comportamento ondulatorio di una particella (elettrone)

Dettagli

LA RIVELAZIONE DIRETTA DELLA MATERIA OSCURA

LA RIVELAZIONE DIRETTA DELLA MATERIA OSCURA LA RIVELAZIONE DIRETTA DELLA MATERIA OSCURA CERN ITP settembre 2016 Paola Campana Giovanni Casolari Francesca Gialanella Roberto Malesan Silvia Masi Chiara Pacini Sandra Schiavoni, Angelo Stanzione SIMULAZIONE

Dettagli

Elettronica dello Stato Solido Lezione 9: Moto di un elettrone in. Daniele Ielmini DEI Politecnico di Milano

Elettronica dello Stato Solido Lezione 9: Moto di un elettrone in. Daniele Ielmini DEI Politecnico di Milano Elettronica dello Stato Solido Lezione 9: Moto di un elettrone in un cristallo Daniele Ielmini DEI Politecnico di Milano ielmini@elet.polimi.it Outline Modello di moto semiclassico Massa efficace Approssimazione

Dettagli

Elettronica II Grandezze elettriche microscopiche (parte 1) p. 2

Elettronica II Grandezze elettriche microscopiche (parte 1) p. 2 Elettronica II Grandezze elettriche microscopiche (parte 1) Valentino Liberali Dipartimento di Tecnologie dell Informazione Università di Milano, 26013 Crema e-mail: liberali@dti.unimi.it http://www.dti.unimi.it/

Dettagli

Introduzione ai rivelatori di particelle

Introduzione ai rivelatori di particelle Introduzione ai rivelatori di particelle Parte 8 Identificazione delle particelle (PID) AA 2008/2009 Cesare Voci - Roberto Carlin 1 Particle Identification Metodi basati sulla misure del momento p e di

Dettagli

Discriminazione di particelle α e β/γ nei bolometri di TeO2

Discriminazione di particelle α e β/γ nei bolometri di TeO2 Discriminazione di particelle α e β/γ nei bolometri di TeO Nicola Casali PhD student Università degli studi dell Aquila Laboratori Nazionali del Gran Sasso XCIX Congresso Nazionale della Società Italiana

Dettagli

I semiconduttori. Il drogaggio è un operazione che avviene con diffusione di vapori a temperature intorno ai 1000 C.

I semiconduttori. Il drogaggio è un operazione che avviene con diffusione di vapori a temperature intorno ai 1000 C. I semiconduttori Presentano le seguenti caratteristiche: hanno una resistività intermedia tra quelle di un isolante ed un conduttore presentano una struttura cristallina, cioè con disposizione nello spazio

Dettagli

Semiconduttori. Cu 6 x m -1 Si 5 x m -1

Semiconduttori. Cu 6 x m -1 Si 5 x m -1 Semiconduttori Semiconduttori intrinseci cristalli ideali che non contengono nessuna impurezza o difetto reticolare. Non ci sono portatori di carica a bassa T (0 K). Se la temperatura aumenta si generano

Dettagli

Rivelatori a ionizzazione nel Gas 17/03/11

Rivelatori a ionizzazione nel Gas 17/03/11 Rivelatori a ionizzazione nel Gas 17/03/11 17/03/11 Rivelatori a Gas V 0 o R filo E(r) a b Elementi di base di un rivelatore a gas proporzionale: contenitore (tipicamente) cilindrico filo al centro del

Dettagli

RPCs e Contatori Cherenkov

RPCs e Contatori Cherenkov RPCs e Contatori Cherenkov Resistive Plate Chamber (RPC) Passaggio di radiazione nella materia Particelle cariche attraverso la materia Processo dominante = eccitazione o ionizzazione degli atomi del mezzo

Dettagli

Lorenzo Massa INFN & Università di Roma Tor Vergata

Lorenzo Massa INFN & Università di Roma Tor Vergata Lorenzo Massa INFN & Università di Roma Tor Vergata IFAE 2018 Milano, 4-6 aprile 2018 Il programma di alta luminosità di LHC Programma HL-LHC previsto per il 2026, con parametri massimi: Luminosità 7,

Dettagli

ITS ALICE. Confronto fra tecnologia attuale e upgrade. Bianca De Martino - Università degli Studi di Torino

ITS ALICE. Confronto fra tecnologia attuale e upgrade. Bianca De Martino - Università degli Studi di Torino ITS ALICE Confronto fra tecnologia attuale e upgrade Bianca De Martino - Università degli Studi di Torino Bianca De Martino - Università degli Studi di Torino 2 Produzione di mesoni D in eventi Pb-Pb Obiettivo:

Dettagli

Dispositivi Elettronici. Proprietà elettriche dei materiali

Dispositivi Elettronici. Proprietà elettriche dei materiali Dispositivi Elettronici Proprietà elettriche dei materiali Proprietà elettriche I materiali vengono classificati in: isolanti o dielettrici (quarzo o SiO 2, ceramiche, materiali polimerici) conduttori

Dettagli

LE ORIGINI DELLA TEORIA QUANTISTICA

LE ORIGINI DELLA TEORIA QUANTISTICA LE ORIGINI DELLA TEORIA QUANTISTICA LEZIONE N.5a SEMICONDUTTORI - DIODO L. Palumbo - Fisica Moderna - 2017-18 1 TEORIA DELLE BANDE NEI CRISTALLI In un cristallo gli atomi sono disposti regolarmente occupando

Dettagli

slides per cortesia di Prof. B. Bertucci

slides per cortesia di Prof. B. Bertucci slides per cortesia di Prof. B. Bertucci Giunzione p-n in equilibrio: Densità di portatori maggiori maggioritari/ minoritari dai due lati della giunzione (lontano dalla zona di contatto): Nella zona di

Dettagli

DISPOSITIVI ELETTRONICI

DISPOSITIVI ELETTRONICI DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA ELETTRICA ELETTRONICA E INFORMATICA Corso di laurea magistrale in Ingegneria elettronica Anno accademico 205/206 - anno DISPOSITIVI ELETTRONICI ING-INF/0-9 CFU - semestre Docente

Dettagli

Lezione 15 Rivelatori a stato solido

Lezione 15 Rivelatori a stato solido sono stati utilizzati da tempo in fisica nucleare per misure di energia. Infatti, rispetto ai gas, i semiconduttori sono molto densi ed hanno una lunghezza di radiazione piuttosto bassa. In fisica subnucleare

Dettagli

Rivelatori a ionizzazione nel Gas

Rivelatori a ionizzazione nel Gas Rivelatori a ionizzazione nel Gas Rivelatori a Gas V 0 o R filo E(r) a b Elementi di base di un rivelatore a gas proporzionale: contenitore (tipicamente) cilindrico filo al centro del cilindro gas poco

Dettagli

Proprietà dei semiconduttori (1)

Proprietà dei semiconduttori (1) Giunzione p-n Proprietà dei semiconduttori (1) I II II IV V VI VII VIII 1 H He 2 Li Be B C N O F Ne 3 Na Mg l Si P S Cl r 4 K Ca Sc Ti V Cr Mn Fe Co Ni Cu Zn Ga Ge s Se Br Kr 5 Rb Sr Y Zr Nb Mo Tc Ru Rh

Dettagli

Test and calibration of hard X-ray detectors

Test and calibration of hard X-ray detectors Test and calibration of hard X-ray detectors IASF Bologna / INAF Bologna, 28 Ottobre 2014 IN CHE COSA CONSISTE Illustrazione della catena spettroscopica e delle sue componenti. Analisi del segnale in uscita

Dettagli

Trasporto dei portatori

Trasporto dei portatori Trasporto dei portatori all equilibrio termico gli elettroni in banda di conduzione (le lacune in banda di valenza) si muovono per agitazione termica 3 energia termica = (k costante di Boltzmann) 2 kt

Dettagli

Introduzione alla Fisica di EEE plus

Introduzione alla Fisica di EEE plus Introduzione alla Fisica di EEE plus Emanuele Biolcati Liceo Classico Massimo D Azeglio 28 settembre 2018 Emanuele Biolcati 1 Poniamoci alcune domande 1 Raggi cosmici Cosa sono? Perché si studiano? Come

Dettagli

Interazione radiazione materia Dott.ssa Alessandra Bernardini

Interazione radiazione materia Dott.ssa Alessandra Bernardini Interazione radiazione materia Dott.ssa Alessandra Bernardini 1 Un po di storia Lo studio delle radiazioni ionizzanti come materia di interesse nasce nel novembre del 1895 ad opera del fisico tedesco Wilhelm

Dettagli

Attivita sperimentali con impiego di rivelatori a stato solido

Attivita sperimentali con impiego di rivelatori a stato solido Attivita sperimentali con impiego di rivelatori a stato solido Giornata di presentazione dei tirocini disponibili presso i Laboratori dell INFN all Area di Ricerca 10/18/2012 Valter Bonvicini - INFN Trieste

Dettagli

Caratterizzazione di un rivelatore al diamante con sorgenti α,β,γ e di neutroni

Caratterizzazione di un rivelatore al diamante con sorgenti α,β,γ e di neutroni Università degli studi di Torino Scienze MFN-Fisica Caratterizzazione di un rivelatore al diamante con sorgenti α,β,γ e di neutroni Candidato: Lorenzo Ariotti Relatore: Nicola Amapane 1 Il rivelatore Diamante

Dettagli

DISTRIBUZIONI DISTRIBUZIONE DI GAUSS

DISTRIBUZIONI DISTRIBUZIONE DI GAUSS DISTRIBUZIONI ESPERIENZA a: DISTRIBUZIONE DI GAUSS SCOPO: Costruzione di una distribuzione di Gauss dai valori di una grandezza fisica ottenuti da una misura dominata da errori casuali. Studio dell influenza

Dettagli

Proprietà elettriche della materia

Proprietà elettriche della materia Proprietà elettriche della materia Conduttori Materiali in cui le cariche elettriche scorrono con facilità. In un metallo gli elettroni più esterni di ciascun atomo formano una specie di gas all interno

Dettagli

Formazione del segnale nei rivelatori a silicio[1] c 2008 by Antonio Pierro

Formazione del segnale nei rivelatori a silicio[1] c 2008 by Antonio Pierro Formazione del segnale nei rivelatori a silicio[1] c 2008 by Antonio Pierro 1 Introduzione In questa relazione illustrerò le caratteristiche e il funzionamento dei rivelatori a silicio, con particolare

Dettagli

Funzionamento di un rivelatore a LEP

Funzionamento di un rivelatore a LEP Funzionamento di un rivelatore a LEP ν µ ± non in scala γ π ± e ± π γ e + SMD e TEC - Calo e.m. Calo hadr. µ ± Magnete µ + ν e non rivelata Estratto da presentazioni di Paolo Bagnaia - Roma I/Marisa Valdata

Dettagli

Componentistica elettronica: cenni

Componentistica elettronica: cenni ERSONE 15.3.01 Componentistica elettronica: cenni Componenti e caratterizzazione del loro comportamento La tecnologia dei componenti a vuoto La tecnologia dei componenti a semiconduttori l comportamento

Dettagli

Rivelatori per la Fisica delle Alte Energie. a.a Marisa Valdata

Rivelatori per la Fisica delle Alte Energie. a.a Marisa Valdata Rivelatori per la Fisica delle Alte Energie a.a. 010-011 Marisa Valdata Da semplici idee Ad apparati complicati 1 Lezione 1. Programma Bibliografia Introduzione PROGRAMMA Introduzione Cenni su acceleratori

Dettagli

DATAZIONI PER PER LUMINESCENZA

DATAZIONI PER PER LUMINESCENZA Stima della dose annua: La dose annua è dovuta alle particelle alfa, beta, ai raggi gamma e ai raggi cosmici. Mentre il contributo delle particelle alfa è interamente dovuto ai radionuclidi delle serie

Dettagli

Le radiazioni ionizzanti e la radioprotezione

Le radiazioni ionizzanti e la radioprotezione Le radiazioni ionizzanti e la radioprotezione Radiazioni Radiazioniionizzanti ionizzanti Il termine radiazione viene abitualmente usato per descrivere fenomeni apparentemente assai diversi tra loro,

Dettagli

FUNZIONMENTO IN MODO IMPULSIVO Particella ionizzante coppie e - -ioni che derivano verso elettrodi carica indotta sugli elettrodi V ai capi di R V max quando tutta la carica e raccolta ritorno alle condizioni

Dettagli

CUORE: Bolometri di grande massa per la ricerca del doppio decadimento

CUORE: Bolometri di grande massa per la ricerca del doppio decadimento CUORE: Bolometri di grande massa per la ricerca del doppio decadimento SERGIO DI DOMIZIO UNIVERSITÀ & INFN GENOVA PER LA COLLABORAZIONE CUORE Riassunto Doppio Decadimento Beta processo contenuto scientifico

Dettagli