Decisione N del 11 dicembre 2014

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1 COLLEGIO DI MILANO composto dai signori: (MI) LAPERTOSA (MI) LUCCHINI GUASTALLA (MI) CONTINO Presidente Membro designato dalla Banca d'italia Membro designato dalla Banca d'italia (MI) RONDINONE Membro designato da Associazione rappresentativa degli intermediari (MI) TINA Membro designato da Associazione rappresentativa dei clienti Relatore LUCCHINI GUASTALLA EMANUELE Nella seduta del 25/11/2014 dopo aver esaminato: - il ricorso e la documentazione allegata - le controdeduzioni dell intermediario e la relativa documentazione - la relazione della Segreteria tecnica FATTO La ricorrente, portatrice (unitamente al padre cointestatario del ricorso) di libretto di deposito nominativo pagabile al portatore emesso dall odierna banca convenuta nel 1940, chiede una perizia sul valore attuale della somma depositata e l estinzione del libretto con restituzione del saldo. Più precisamente, la ricorrente, portatrice, unitamente al padre cointestatario del ricorso, di libretto di deposito nominativo pagabile al portatore, emesso dall odierna banca convenuta, ha rappresentato quanto segue: - nel 1940, il bisnonno paterno apriva un libretto di deposito vincolato a 6 mesi, pagabile al portatore, versando Lire 4.000; - il libretto non è mai stato movimentato; - il regolamento del libretto prevede, da un lato, che in mancanza di ritiro il deposito si intende confermato e vincolato per un termine uguale al precedente, ciò fino a disdetta e, dall altro lato, che il saldo matura interessi ogni 6 mesi ricapitalizzati di volta in volta, perlomeno fino alla data di entrata in vigore della normativa sui depositi dormienti (DPR 116/2007) ; Pag. 2/6

2 - l odierna istante si è rivolta alla Consap per avere informazioni in merito all estinzione del libretto ed alla riscossione del relativo saldo, ottenendo in risposta di rivolgersi all istituto emittente; - non avendo ricevuto riscontro alla raccomandata inviata all intermediario nel novembre 2013, ha presentato reclamo sollecitando chiarimenti sull ammontare di [sua] spettanza e sul percorso da farsi per riscuotere il valore attuale del suddetto libretto ; - il reclamo è stato riscontrato in modo insoddisfacente, avendo la banca risposto di aver estinto il libretto nel 1989, quando presentava un saldo attivo di Lire 9.000; - in particolare, alla ricorrente non è chiaro perché il libretto è stato estinto proprio nel 1989, quando è ancora a sue mani ed il regolamento prevedeva che [ ] qualora non fosse [stato] richiesto in via anticipata sarebbe rimasto confermato e vincolato di diritto per un termine uguale al precedente e così di seguito fino a disdetta ; - la banca non le ha, inoltre, indicato il percorso [ ] per ottenere il valore attuale del libretto medesimo (certamente superiore alle citate lire sia in considerazione della ricapitalizzazione degli interessi, sia per la rivalutazione ad oggi). Con ricorso, protocollato il , la ricorrente ha chiesto all ABF: - ove possibile, di avere una perizia che stabilisca il reale valore ad oggi o al limite alla data di entrata in vigore della normativa sui «rapporti dormienti» del deposito di lire del 1940 ; - sulla base di ciò, [di] procedere all effettiva estinzione solo con regolare annotazione e/o ritiro da parte della Banca del medesimo libretto e con versamento del valore attuale ad oggi, al possessore dello stesso libretto. Nelle proprie controdeduzioni, trasmesse tramite PEC del Conciliatore Bancario Finanziario del , l intermediario, ha premesso di aver riscontrato le istanze della cliente avanzate nella fase del reclamo con del , ove faceva presente di aver posto in estinzione il libretto, non movimentato per molti anni, nel 1989, con un saldo apparente di Lire Ha, quindi, esposto di aver compiuto ulteriori e più approfondite verifiche, all esito delle quali ha accertato che: - il deposito a risparmio vincolato in questione, attesa l assenza di movimentazione da numerosissimi anni, è stato riferito, in data 31/10/1976, a «conti fermi» della Banca ; - a tale data, il rapporto presentava un saldo in linea capitale di Lire e, attesa l assenza di movimentazione, nonché di indicazioni da parte dell apparente avente diritto, il citato importo è stato incorporato dalla Banca il 31/10/1989. La parte resistente ha riferito ancora: - di aver autorizzato il rimborso alla ricorrente del complessivo importo di 25,69, di cui 5,15 per importo in linea capitale, 0,54 quale ristoro calcolato sulla base dell interesse legale vigente in applicazione dell art C.C. ed 20,00 per il contributo versato per la presentazione dell odierno ricorso; - di aver comunicato l esito delle ulteriori verifiche alla ricorrente con lettera del , con riserva di produrre la quietanza liberatoria una volta sottoscritta dalla cliente in occasione del suddetto rimborso. La convenuta ha chiesto all ABF di dichiarare la cessazione della materia del contendere. La ricorrente ha presentato due repliche rispettivamente con nota protocollata il e con del la ricorrente ha replicato: - di non accettare l importo offerto dall intermediario, vista l irrisorietà della cifra ben al di sotto del reale attuale valore del libretto ; Pag. 3/6

3 - che la banca le ha risposto con due missive, di cui una consegnata a mano e l altra tramite posta ordinaria, offrendole due somme diverse, circostanza che rappresenta un indice dell operato dell intermediario stesso ; - che intende conservare il titolo stesso quale reperto storico e testimonianza ; L intermediario ha fatto tenere le sue osservazioni alle repliche della ricorrente rispettivamente con del e con del , affermando quanto segue: - il differente importo offerto alla ricorrente con le missive allegate in sede di replica deriva dalla circostanza che, per mero disguido interno, la filiale interessata le ha consegnato una comunicazione con l errato importo di 34,44, cui ha fatto seguito la ricezione, tramite posta ordinaria, dell esatta risposta relativa, appunto, al rimborso di 25,69 ; - atteso il comprensibile disagio involontariamente occorso alla cliente, [ ] si rende comunque disponibile [ad offrire alla] ricorrente, «pro bono pacis», [ ]l importo superiore, pari ad 34,44, con contestuale consegna, però, da parte della esponente, del titolo di credito ; - invero, sembra che la cliente non desider[i] ricevere alcun rimborso [visto che] ha dichiarato, nella missiva del 18/07/14 [ ] che «non intend[e] accettare ed intend[e] invece conservare il titolo stesso quale reperto storico e testimonianza». La parte resistente ha concluso insistendo per la dichiarazione di cessazione della materia del contendere, non essendo possibile riconoscere alla cliente quanto su indicato. DIRITTO Prima di esaminare nel merito la controversia, sembra opportuno riportare alcuni aspetti essenziali ai fini della decisione. La controversia ha ad oggetto un libretto di deposito a risparmio nominativo pagabile al portatore, emesso nel 1940 dietro versamento della somma di Lire Il libretto era vincolato a 6 mesi, con possibilità di proroga del vincolo di 6 mesi in 6 mesi fino a disdetta del portatore. Nello specifico, il regolamento del deposito prevedeva quanto segue sulla scadenza del vincolo: E pacifico che il libretto non sia mai stato movimentato. La ricorrente ha domandato sia una perizia per stabilire il saldo attuale del libretto, sia la restituzione del saldo medesimo, facendo riferimento alla clausola contrattuale sugli interessi ed alla rivalutazione dell importo dovuto. Il regolamento del libretto disciplina come segue gli interessi: Pag. 4/6

4 L intermediario si è difeso affermando: - di aver estinto il libretto ed incamerato il relativo saldo in linea capitale il , per assenza di movimentazioni del rapporto; - di aver offerto all istante (ciò a seguito della proposizione del ricorso) il rimborso di 25,69, di cui 5,69 per capitale e ristoro di interessi ed 20,00 per la restituzione del contributo all odierno procedimento; - a seguito di allegazione, da parte della ricorrente, di offerta di rimborso avente medesima data e proveniente dal medesimo ufficio dell intermediario del superiore importo di 34,44 (di cui 5,15 per capitale, 9,29 per ristoro di interessi ed 20,00 per il contributo al presente procedimento), di essere disponibile al versamento di tale maggiore somma dietro restituzione del libretto in questione. Sulle modalità di calcolo degli interessi, la resistente ha allegato il seguente prospetto, con riferimento al ristoro inizialmente offerto di 0,54: Sulla determinazione del successivo importo di 9,29 a titolo di ristoro degli interessi, non constano conteggi. Pag. 5/6

5 Si richiama, infine, che, considerato l importo del deposito oggetto di controversia, non viene in questione l operatività della normativa sui cd. conti dormienti, espressamente esclusa quando il valore dei rapporti contrattuali non supera 100,00 (cfr. art. 2 u.c. D.P.R. 116/2007). Ciò chiarito, e venendo all esame del merito della presente controversia, giova anzitutto rilevare che la prima domanda formulata da parte ricorrente non appare degna di accoglimento, in quanto, in parte qua, il ricorso finisce con l atteggiarsi a strumento volto a sollecitare lo svolgimento di un attività di tipo consulenziale, estranea agli scopi ed alle funzioni dell ABF, il quale è organo chiamato a dirimere controversie sulla base di fatti dedotti e provati e non già a rilasciare pareri o rendere servizi di natura consulenziale ai ricorrenti. Quanto, invece, alla seconda domanda formulata da parte ricorrente, considerato che l intermediario resistente non ha in alcun modo formulato esplicitamente un eccezione di prescrizione quinquennale degli interessi sulla somma depositata, questo Collegio ritiene di dover accogliere la pretesa di corresponsione della somma in linea capitale e dei relativi interessi maturati dal deposito fino all effettiva estinzione del rapporto medesimo (ovviamente subordinata alla restituzione del titolo nelle mani dell intermediario resistente). Ad avviso di questo Collegio, inoltre, il conteggio degli interessi dovrà avvenire in base alla disciplina del rapporto, ove possibile, data l antichità del medesimo ed il riferimento a organi probabilmente non più esistenti ( la deputazione amministratrice dell istituto ), o se non più documentabile in base alla disciplina legale. PER QUESTI MOTIVI Il Collegio accoglie parzialmente il ricorso e dispone che l intermediario corrisponda alla parte ricorrente la somma capitale portata dal libretto di deposito oltre ad interessi calcolati secondo la disciplina del rapporto o, se non più documentabile, in base alla disciplina legale. Il Collegio dispone inoltre, ai sensi della vigente normativa, che l intermediario corrisponda alla Banca d Italia la somma di 200,00, quale contributo alle spese della procedura, e alla parte ricorrente la somma di 20,00, quale rimborso della somma versata alla presentazione del ricorso. IL PRESIDENTE firma 1 Pag. 6/6