Quadro di settore e caratteristiche delle produzioni di frumento tenero e duro nell ottica delle filiere/mercato

Transcript

1 Bologna, 4 febbraio 2015 Quadro di settore e caratteristiche delle produzioni di frumento tenero e duro nell ottica delle filiere/mercato dott. Daniele Govi

2 La filiera del frumento Produttori agricoli Produttori agricoli Produttori agricoli Stoccatori Stoccatori O.P. Mugnai Industria Panificatori Allevatori Importatori Mangimisti

3 OP in regione Denominazione OP Grandi colture italiane OP Cereali OP Capa Ferrara OP CerealCap OP Cerealbio Produzione RER (t) Rappresentano oltre soci Produzione OP (t) Percentuale OP/RER Frumento tenero , ,0 15% Frumento duro , ,0 39%

4 Il frumento è tradizionalmente considerato una commodity: materia prima di qualità standard trattata in un mercato globalizzato con prezzi determinati dal mercato stesso

5 Frumento tenero Produzione mondiale frumento tenero (mln t) / /15(1) UE USA Canada Russia Ucraina Kazakistan Cina India Pakistan Turchia Australia Argentina Altri Paesi 1) Aggiornamento al 26 giugno 2014 Fonte: elaborazione Ismea su dati IGC

6 Frumento duro Produzione mondiale frumento duro (mln t) / / UE Canada Turchia Kazakistan Algeria Usa Messico Altri Paesi 1) Aggiornamento al 26 giugno 2014 Fonte: elaborazione Ismea su dati IGC

7 La superficie europea di frumento tenero Principali Paesi UE-27 produttori di F.Tenero (2014) Superficie totale circa 22,8 (milioni ha) Il 62% della superficie in 5 Paesi: - Francia: 21,8% - Germania: 13,8% - Romania: 9,3% - Polonia: 8,7% - Regno Unito 8,4% Italia: 2,6% (11 posto). Fonte: Eurostat (2014)

8 La superficie europea di frumento duro I Principali Paesi UE-27 produttori di F.Duro (2014) Superficie totale circa 2,3 (milioni ha) Il 97,2% della superficie in 5 Paesi: - Italia: 54,1% - Grecia: 16,8% - Spagna: 13,5% - Francia 12,1% - Bulgaria: 0,6% Superficie europea Frumento duro Italia Grecia Spagna Francia Bulgaria Altri Paesi

9 Frumento tenero Superficie nazionale e regionale Ettari Italia Superficie ITA Superficie ER Ettari ER Fonte: ISTAT

10 Frumento duro Superficie nazionale e regionale Ettari Italia Superficie ITA Superficie ER Ettari ER Fonte: ISTAT

11 Frumento duro Superficie regionale confrontata con linee prezzi medi periodo lug.- set. (prima delle semine) Micotossine Superficie ER 350,0 Ettari Fonte: Borsa Merci Bologna e ISTAT Media prezzi duro periodo lug-set Media prezzi tenero periodo lug-set ,0 250,0 200,0 150,0 100,0 50,0 0,0 Euro/t

12 Frumento tenero Rese nazionale e regionale Quintali/ettaro Resa ER Resa ITA Anno Fonte: ISTAT

13 Frumento duro Rese nazionale e regionale Quintali/ettaro Resa ER Resa ITA Anno Fonte: ISTAT

14 Frumento tenero e duro Prezzi annuali dagli anni 90 Euro 400,0 370,0 340,0 310,0 280,0 250,0 220,0 190,0 160,0 130,0 100,0 Prezzi media annuali Anno Frumento duro Fino Frumento tenero - 2 Frumento tenero - 3 Fonte: Borsa Merci Bologna

15 Andamento dei prezzi del frumento tenero categoria n.2 e n.3 ( /tonnellata) Euro/t 300,0 250,0 200,0 150,0 100,0 50,0 2 3 gen-12 feb-12 mar-12 apr-12 mag-12 giu-12 lug-12 ago-12 set-12 ott-12 nov-12 dic-12 gen-13 feb-13 mar-13 apr-13 mag-13 giu-13 lug-13 ago-13 set-13 ott-13 nov-13 dic-13 gen-14 feb-14 mar-14 apr-14 mag-14 giu-14 lug-14 ago-14 set-14 ott-14 nov-14 dic-14 gen-15 0,0 Fonte: Borsa Merci Bologna

16 Andamento dei prezzi del frumento duro categoria fino ( /tonnellata) Fino Euro/t 450,0 400,0 350,0 300,0 250,0 200,0 150,0 100,0 50,0 0,0 Fino gen-12 feb-12 mar-12 apr-12 mag-12 giu-12 lug-12 ago-12 set-12 ott-12 nov-12 dic-12 gen-13 feb-13 mar-13 apr-13 mag-13 giu-13 lug-13 ago-13 set-13 ott-13 nov-13 dic-13 gen-14 feb-14 mar-14 apr-14 mag-14 giu-14 lug-14 ago-14 set-14 ott-14 nov-14 dic-14 gen-15 Fonte: Borsa Merci Bologna

17 Andamento dei prezzi del frumento duro categoria fino Media annuale, linea di tendenza e oscillazioni nell anno ( /tonnellata) Max Fino Media Fino Min Fino Lineare (Media Fino)

18 Frumento duro dal 1990 al 2014 frequenza mesi con quotazioni max. e min. per la categoria fino Mese Max Min gennaio 6 1 febbraio 1 3 marzo 1 2 aprile 2 1 maggio 1 3 giugno 1 2 luglio 1 6 agosto 0 2 settembre 1 0 ottobre 1 1 novembre 2 2 dicembre 9 4

19 Import Le importazioni nel settore cerealicolo, semi oleosi e farine proteiche nei primi 10 mesi del 2014 sono aumentate di t rispetto all anno precedente (+17,5%); in particolare l aumento dei cereali in granella (+2,1 mio/t), tra cui il grano tenero ( t), il grano duro ( t). Fonte ANACER

20 Importazioni in Italia Grano Duro Grano Tenero ton Anno Fonte COEWEB ISTAT- Pellati informa

21 Totale import nel 2013 ton e nel 2012 ton Importazioni in Italia di grano tenero Bulgaria Germania Austria Ungheria Romania Stati Uniti Ucraina Russia Canada Kazakistan Altri Paesi Francia ton. Fonte COEWEB ISTAT- Pellati informa

22 Totale import nel 2013 ton e nel 2012 ton Importazioni in Italia di grano duro Grecia Stati Uniti Francia Messico Spagna Bulgaria Kazakistan Germania Austria Ungheria Altri Paesi Canada Australia ton. Fonte COEWEB ISTAT- Pellati informa

23 Export Le esportazioni nel settore cerealicoli nei primi 10 mesi del 2014 sono risultate in aumento di t rispetto allo precedente (+5,3%), grazie soprattutto alle vendite all estero di cereali in granella ( t) prodotti trasformati e paste alimentari. Fonte ANACER

24 Fonte dati ISMEA Le strutture di stoccaggio

25 Presenza di dotazioni strumentali (% di centri) Italia RER Essiccatoio 25,9 29,9 Sonde termometriche 40,9 36,7 Impianto atmosfera 13,6 9,6 controllata Impianto refrigerazione 24,9 23,2 Monitoraggio rapido qualità 74,5 83,6 Laboratorio analisi 20,9 19,8

26 Percentuale per classe di capacità stoccaggio N centri di stoccaggio % Piccoli ( t) % Medi ( t) % Grandi ( oltre t) ER ,37 35,59 9,04 ITALIA ,46 33,7 8,85

27 Capacità di stoccaggio per classe Percentuale ER/ITALIA Quantità stoccati in impianti ( t) Quantità stoccata in impianti Medi ( t) Quantità stoccati in impianti Grandi ( oltre t) RER 10, ITALIA

28 Caratteristiche strutturali (% di centri) Fosse Linee di carico 1 2 oltre2 1 2 oltre2 RER 59,9 27,2 12,9 50,8 25,8 23,3 Italia 59,2 22,6 18,2 59,1 22,8 18,2

29 Caratteristiche strutturali (% di centri) Fosse Linee di carico 1 2 oltre2 1 2 oltre2 RER 59,9 27,2 12,9 50,8 25,8 23,3 Italia 59,2 22,6 18,2 59,1 22,8 18,2

30 Punti di forza del settore cerealicolo regionale Presenza di aree a forte vocazionalità produttiva; Imprese agricole con alta professionalità; Tradizione di produzione e dei consumi alimentari; Strutture di produzione e trasformazione leader nazionali e internazionali; Imprese sementiere di primaria importanza e tecnologicamente avanzate; Borsa merci di Bologna riferimento nazionale per i cereali; Presenza del primo porto italiano per merce scambiata;

31 Punti di debolezza del settore cerealicolo Aumento della concorrenza da paesi terzi; Basso grado di aggregazione della produzione e necessità di maggior incidenza sul mercato della parte agricola; Mercato maturo e modesto valore aggiunto del prodotto; Scarse informazioni lungo la filiera; Strutture di raccolta e stoccaggio in alcuni casi obsolete e non sempre razionalmente distribuite nel territorio;

32 Fabbisogni prioritari d intervento e azioni intraprese Favorire l'ammodernamento e la razionalizzazione delle strutture di stoccaggio e trasformazione; Promuovere processi di effettiva ed efficace aggregazione di filiera e di concentrazione dell'offerta; Incentivare la diffusione di accordi di filiera che garantiscano valore aggiunto lungo la filiera e promuovano la qualità; Estendere la superficie in produzione integrata favorendo così la sostenibilità e la distintività del prodotto

33 Fabbisogni prioritari d intervento e azioni intraprese Sostenere le innovazioni di processo, anche attraverso la razionalizzazione dei mezzi tecnici, finalizzate alle richieste del mercato, al miglioramento della salubrità, della qualità del prodotto, alla riduzione dell'impatto ambientale (PSR - Produzione integrata), alla sostenibilità; Sviluppare e migliorare l'attività di formazione ed assistenza tecnica a favore della produzione di base, in particolare per ciò che riguarda l'adeguamento varietale, la tecnica colturale, l'innovazione di prodotto ed i rapporti col mercato;

34 Principali elementi per la qualità della pasta Caratteristiche del frumento duro Aspetto Contenuto pigmenti gialli Black tip Cottura Sicurezza GENETICA PRATICHE COLTURAL I Tenore proteico Composizione proteica Sostanze chimiche Micotossine Fonte: Barilla

35 Pasta 12,5% prot BUONO Pasta 11,5% prot CATTIVO Fonte: Barilla Minuti Cottura

36 Grano tenero obiettivi per le varietà Maggior produttività Maggior resistenza agli stress abiotici e biotici Adattabilità agli ambienti di coltivazione Minor impatto ambientale

37 Obiettivi caratteristiche tecnologiche Resistenza al DON Maggior resa in macinazione Resistenza alla germinazione

38 Obiettivi per le principali caratteristiche qualitative e tecnologiche del G. tenero Grano Tenero Biscottiero Panificabile 1 Panificabile 2 Panificabile 3 Panificabile 4 Peso ettolitrico Proteine Alvegrafico W Alveografo p/l Estenseografo Energia Estenseografo Ratio Farinografo assorbimento acqua Farinografo assorbimento stabilità kg/100 l % Joule cm min Obiettivo , Range min 78 max 13 max 130 0,15-0,3 Obiettivo ,3 60 0,8 - - Range min ,2-0, ,7-0,9 Obiettivo 82 14, ,3 60 0, Range min ,2-0, ,7-0, Obiettivo 82 14, ,4 80 1, Range min ,3-0, ,0-1,3 min Obiettivo , ,1 Range min 78 min ,3-0, ,0-1,3 min 60 min 20 Fonte: Barilla

39 Redditività della coltura Produttività e Prezzo adeguato Andamento climatico Rese elevate Qualità richiesta dal mercato Contratti di coltivazione Genetica Agrotecnica Conservazione e stoccaggio Areale di coltivazione