Rassegna stampa. A cura dell Ufficio Stampa FIDAS Nazionale. Mercoledì 18 gennaio Rassegna associativa. Rassegna Sangue e emoderivati

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1 Rassegna stampa A cura dell Ufficio Stampa FIDAS Nazionale Mercoledì 18 gennaio 2017 Rassegna associativa 2 Rassegna Sangue e emoderivati 6 Rassegna sanitaria, medico-scientifica e Terzo settore 11 Prima pagina 15

2 Rassegna associativa

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6 Rassegna sangue e emoderivati

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9 IL GAZZETTINO SALUTE FVG Rientrata l'emergenza dopo la mobilitazione sollecitata dalle autorità sanitarie Sangue, ora è corsa alle donazioni De Angelis: «Un centinaio di prelievi al giorno, già ripristinate le scorte per tutta la regione» È rientrata l'emergenza sangue che, per la prima volta, ha visto anche il Friuli Venezia Giulia rimanere senza scorte e in situazione di crisi. L'appello lanciato ai donatori e la chiamata da parte dei centri trasfusionali ha di fatto permesso di rimpolpare le scorte di sangue in tutta la regione. Al Dipartimento di medicina trasfusionale dell'aziena ospedaliero-universitaria di Udine, dove si era manifestata nei giorni scorsi una situazione senza precedenti, durante il fine settimana si sono presentati un centinaio di donatori al giorno e persino alcuni nuovi donatori. «I friulani hanno risposto con generosità afferma il direttore del Dipartimento e coordinatore regionale del sistema trasfusionale, Vincenzo De Angelis e oggi non abbiamo più alcuna carenza». Anche gli altri centri prelievo hanno recuperato bene: a Trieste si sono presentati oltre 60 donatori al giorno e grazie al gesto di solidarietà è stato possibile riprendere l'invio al Policlinico Gemelli di Roma delle 100 unità a settimana che vengono regolarmente inviate dal Friuli Venezia Giulia, invio che era stato sospeso per la prima volta proprio la scorsa settimana. «Da oggi prosegue De Angelis si riparte con le donazioni programmate e nuovamente si appella ai donatori per non rimandare il proprio appuntamento, anche se la situazione di emergenza è stata archiviata. La prima spruzzata di neve e il virus influenzale non hanno frenato la corsa dei donatori che non sono fatti attendere. Hanno funzionato gli appelli a donare sangue e le carenze registrate la settimana scorsa sono rientrate in quasi tutte le regioni come affermano i dati del Centro nazionale sangue (Cns), secondo cui mancano ora negli ospedali 600 unità di globuli rossi in tutta Italia, contro le oltre 2600 della scorsa settimana. Dalla bacheca predisposta dal Cns le uniche regioni che hanno fatto richiesta rispetto alle dieci dei giorni scorsi sono Toscana, Marche e Abruzzo. In questo caso, però, dal Fvg non possono partire scorte ulteriori a quelle donate a Roma, in quanto vanno garantite quelle per le strutture sanitarie della regione. Negli ospedali del territorio, nonostante le emergenze fossero coperte, la preoccupazione è stata forte dal momento che la carenza di sangue può mettere a rischio l'esecuzione di interventi chirurgici e di terapie per pazienti con malattie che necessitano di continue trasfusioni, ma la buona gestione del sangue in Fvg è stata dimostrata dal trapianto di fegato eseguito al Santa Maria della Misericordia di Udine esattamente nei giorni di maggiore emergenza.

10 WEST-INFO.EU Da oggi i gay potranno donare il sangue in Irlanda di Ivano Abbadessa Da oggi i gay potranno donare il sangue in Irlanda In Irlanda anche gli uomini omosessuali potranno donare sangue. Il ministero della Salute di Dublino, in linea con le misure adottate recentemente da Regno Unito, Canada, Stati Uniti e altri paesi, ha eliminato il divieto permanente nei confronti dei gay introdotto in piena epidemia Aids negli anni 80 del secolo scorso. Secondo le nuove regole, i maschi omosessuali saranno autorizzati a donare il prezioso liquido a patto che si astengono dal sesso per 12 mesi. Tuttavia, secondo gli attivisti LGBT seppur il nuovo regolamento va nella direzione giusta (eliminazione del divieto), vi è ancora la persistenza di una palese discriminazione basata sull orientamento sessuale delle persone. Mentre, come già accade in Italia o Spagna, dovrebbe essere il comportamento sessuale a rischio il parametro a cui le autorità sanitarie dovrebbero far riferimento. Come ha recentemente denunciato in un originale iniziativa l attivista statunitense Jay Franzone.

11 Rassegna Politica sanitaria, Medico-scientifica e Terzo Settore

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