misura rappresentazione secondo una proiezione ortogonale restituzione posizione di un certo numero di punti dell oggetto discreta

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "misura rappresentazione secondo una proiezione ortogonale restituzione posizione di un certo numero di punti dell oggetto discreta"

Transcript

1

2 IL RILIEVO TOPOGRAFICO 2 È il complesso delle operazioni di misura e dei procedimenti che occorre effettuare al fine di produrre la rappresentazione grafica, secondo una proiezione ortogonale, del territorio. La redazione dei disegni e lo sviluppo dei calcoli necessari viene indicata con il nome di restituzione del rilievo. I metodi di rilievo si basano sulla determinazione della posizione di un certo numero di punti dell oggetto che ne permettano la rappresentazione e un successivo utilizzo. Per questo occorre: saper rilevare l oggetto in maniera discreta, misurando cioè di questo, solo quei punti che ne descrivono la forma e le dimensioni in maniera sufficientemente corretta per gli scopi prefissati. valutare che la scala della rappresentazione influenzi questa discretizzazione. determinare, attraverso misure, la posizione relativa di tutti i punti di interesse del rilievo.

3 LA DISTINZIONE DEI PUNTI DEL RILIEVO 3 Nell organizzare un rilievo, i punti devono essere rigorosamente distinti in due categorie: PUNTI DI INQUADRAMENTO: sono dei punti di riferimento, il loro numero è una piccola percentuale dei punti rilevati e costituiscono l ossatura portante del rilievo. Vengono rilevati e determinati con metodi raffinati così da avere precisioni decisamente maggiori rispetto alla precisione globale del rilievo. In ogni caso queste precisioni non dipendono dagli aspetti grafici, dunque non sono condizionate dalla scala di rappresentazione. Essi sono, in qualche modo, collegati tra loro e coprono l intero territorio da rilevare formando la rete di inquadramento. PUNTI DI DETTAGLIO (particolari): la grandissima maggioranza dei punti rilevati. In essi (al contrario dei punti di inquadramento) finiscono le particolarità del terreno e dei manufatti; la precisione dipende dagli aspetti grafici, quindi è direttamente condizionata dalla scala di rappresentazione. PER QUALE RAGIONE È IRRINUNCIABILE QUESTA IMPOSTAZIONE?

4 4 MODO SBAGLIATO DI PROCEDERE Il rilievo non deve MAI iniziare da un solo punto propagandosi all intero territorio.

5 5 MODO SBAGLIATO DI PROCEDERE Impostando il rilievo in questo modo errato, gli errori si accumulano via via che si procede e ci si allontana dal punto di partenza, fino a diventare ben presto intollerabili, e senza poter eseguire nessun controllo. ERRORI

6 6 MODO CORRETTO DI PROCEDERE Prima si effettua l inquadramento, poi, partendo da questo, il dettaglio

7 PUNTI DI INQUADRAMENTO 7 Costituiscono una serie di punti, scelti in modo opportuno sull intera area da rilevare, e collegati tra loro. Di essi occorrerà determinare con cura e precisione le posizioni che, nel loro insieme, costituiscono la rete di base, l ossatura di sostegno e di appoggio per tutte quelle operazioni minori con le quali si definiranno le particolarità del terreno (dettagli topografici). Questi punti verranno poi riportati sulla mappa per realizzare la rappresentazione grafica del terreno. Il numero dei punti di inquadramento dipende da: estensione del territorio da rilevare; andamento morfologico del terreno; metodi e strumenti impiegati nel rilievo; scala di rappresentazione. In definitiva il rilievo topografico si sviluppa in tre fasi: 1. Realizzazione rete di inquadramento (appoggio). 2. Realizzazione del raffittimento (della rete di appoggio). 3. Rilievo dei particolari (dettaglio).

8 8 TECNICHE DI INQUADRAMENTO Le tecniche con cui si realizzano le reti di inquadramento sono: Triangolazioni Trilaterazioni Intersezioni Poligonazioni Sistema satellitare GPS Questi metodi non sono alternativi, ma devono essere scelti o usati in modo complementare, in relazione alle estensioni del territorio da rilevare. In effetti quando l estensione da rilevare è molto grande si impiega lo schema delle triangolazioni e delle trilaterazioni per costituire un primo livello di punti, limitati come numero, ma rilevati con grande precisione; il raffittimento dei punti di appoggio, fino alla densità necessaria al successivo rilievo dei particolari, viene poi raggiunto con altri metodi in relazione alla scala di rappresentazione.

9 PRECISIONE DEI PUNTI DI INQUADRAMENTO 9 Nelle reti di inquadramento l elemento che condiziona in modo più significativo la precisione con la quale devono essere effettuate le misure è l estensione della zona da rilevare. In effetti gli errori si propagano e si accumulano lungo lo schema geometrico adottato per realizzare la rete di inquadramento. Dunque, più ampia è la zona da rilevare, maggiori saranno gli effetti della propagazione e dell accumulo degli errori. In questo caso sarà assolutamente necessario curare bene la realizzazione delle misure affinché gli errori finali risultino accettabili. Viceversa, per piccole estensioni di territorio, la propagazione degli errori può essere limitata e anche le posizioni dei punti possono essere ottenute con minor precisione, dunque con maggior rapidità e con costi minori.

10 10 FIGURA D ERRORE (area d incertezza) La posizione dei punti, cioè le loro coordinate, vengono ricavate direttamente o indirettamente dalle misure lineari (distanze) e angolari eseguite durante le operazioni di rilievo in campagna. Poiché tali misure sono affette da errori, questi poi si ripercuotono e si trasmettono inevitabilmente sulle posizioni dei punti che verranno determinate. Esempio: la posizione del punto P viene determinata partendo dal punto S di coordinate note X S : Y S misurando direttamente le coordinate polari: l azimut e la distanza D=SP: X P = X S + D sen Y P = Y S + D cos Tuttavia la misura di D e avverrà con errori, che indichiamo con D, con : 2 µ Π = ± µ + ( µ ) ϑ 2 Il risultato è che in realtà non si definisce il punto P ma una piccola area all interno della quale sarà presente il punto P. Più piccola è questa area, più piccola è l incertezza nella sua definizione. La semidiagonale P di tale figura è assunta come parametro per indicare la qualità dell errore di cui è affetta la posizione di P.

11 INFLUENZA DEGLI ERRORI DI POSIZIONE 11 È molto importante riflettere sul fatto che l incidenza degli errori di posizione è molto diversa a seconda che questi errori si siano prodotti nell ambito della rete di inquadramento, oppure nella fase di rilievo dei particolari topografici del terreno. Per renderci conto di questa differenza consideriamo il piccolo rilievo di un confine con punti di dettaglio , rilevati dai punti S e R che fanno parte di una più estesa rete di inquadramento.

12 ERRORI SUI PUNTI DI DETTAGLIO 12 Immaginiamo di commettere un errore che porti al cattivo posizionamento del punto di dettaglio 2. L effetto è che questo viene collocato nella posizione sbagliata 2 con un errore pari al segmento Come si osserva, l ipotetico errore di posizione del punto 2 non si ripercuote sugli altri punti, ma rimane localizzato e, quindi, non distorce in modo significativo la figura nel suo insieme. Dunque esso non compromette l affidabilità del rilievo nel suo complesso.

13 ERRORI SUI PUNTI DI INQUADRAMENTO 13 Immaginiamo ora, invece, di commettere un errore che porti al cattivo posizionamento del punto di inquadramento R. L effetto è che questo viene collocato nella posizione sbagliata R con un errore pari al segmento RR. 8 7 R 6 5 Si osserva che l errore commesso nel punto R della rete di inquadramento non è più localizzato, ma viene automaticamente trasferito a tutti i punti (5, 6, 7, 8) determinati partendo da R. Questi, oltre a contenere gli errori che derivano dalle misure realizzate su di essi, saranno anche affetti dall errore prodotto dalla errata posizione R di R, errore tanto più temibile se si osserva che ha caratteristiche di sistematicità e perciò non è eliminabile con la ripetizione delle misure. Esso produce una intollerabile deformazione dell oggetto rilevato.

14 CONTROLLO E CORREZIONE DEGLI ERRORI IN UNA RETE DI INQUADRAMENTO Le precisioni necessarie nella esecuzione delle reti di inquadramento vengono ottenute ricorrendo sempre alle seguenti condizioni, entrambe irrinunciabili: impiego di strumenti di misura adeguati; esecuzione di misure sovrabbondanti. L esecuzione di misure sovrabbondanti permette poi il controllo rigoroso delle precisioni raggiunte, e della successiva correzione delle misure effettuate nel rilievo, con opportune procedure (compensazione). C a Per esempio, consideriamo il triangolo ABC; per il suo sviluppo è sufficiente misurare il lato c e i due angoli e. Tuttavia in questo modo non sarebbe possibile eseguire nessun controllo. Se però misuriamo anche l angolo (dunque un elemento in soprannumero) potremo calcolare l errore complessivo nella misura degli angoli per poterlo valutare: ± α = + Χ 200 ( α + β γ ) A c B Se poi oltre all angolo, misuriamo anche il lato a (dunque 2 elementi in soprannumero) potremo impostare un ulteriore condizione di controllo: ± µ α χ sen = α ( ) sen γ 14

15 CLASSIFICAZIONE DELLE RETI DI INQUADRAMENTO 15 I punti delle reti di inquadramento possono essere collegati tra loro con diverse modalità a cui sono strettamente legate la sovrabbondanza delle misure e le tecniche di rilievo. Fondamentalmente si hanno due schemi: Schema delle triangolazioni e delle trilaterazioni Schema delle poligonazioni Lo sviluppo di una rete di inquadramento porta sempre alla definizione della posizione (coordinate) dei punti che la compongono (vertici) rispetto a un opportuno sistema di riferimento.

16 MODALITÀ DI REALIZZAZIONE DELLE RETI DI INQUADRAMENTO 16 GRANDI ESTENSIONI Triangolazioni (in passato) GPS e Trilaterazioni (oggi) Intersezioni Poligonazioni Realizzazione della rete di inquadramento globale Realizzazione del raffittimento a piccola scala (es. 1:25.000) Realizzazione del raffittimento a grande scala (es. 1:2.000) a queste operazioni poi segue: Celerimensura Rilievo dei particolari topografici (dettaglio)

17 MODALITÀ DI REALIZZAZIONE DELLE RETI DI INQUADRAMENTO 17 MEDIE e PICCOLE ESTENSIONI Poligonazioni principali e GPS Poligonazioni secondarie Realizzazione della rete di inquadramento globale Realizzazione del raffittimento a queste operazioni poi segue: Celerimensura Rilievo dei particolari topografici (dettaglio)

IL RILIEVO TRADIZIONALE

IL RILIEVO TRADIZIONALE IL RILIEVO TRADIZIONALE IL RILIEVO TOPOGRAFICO È il complesso delle operazioni di misura e dei procedimenti che occorre effettuare al fine di produrre la rappresentazione grafica, secondo una proiezione

Dettagli

ELEMENTI DI TOPOGRAFIA

ELEMENTI DI TOPOGRAFIA Il fascicolo è un supporto didattico destinato agli studenti [allievi geometri]. Raccoglie parte dei contenuti esposti durante le lezioni di Topografia tenute presso l I.I.S. Morea-Vivarelli (sede Morea)

Dettagli

ELEMENTI DI TOPOGRAFIA

ELEMENTI DI TOPOGRAFIA Il fascicolo è un supporto didattico destinato agli studenti [allievi geometri]. Raccoglie parte dei contenuti esposti durante le lezioni di Topografia tenute presso l I.I.S. Morea-Vivarelli (sede Morea)

Dettagli

UNITÀ I1-3 LE INTERSEZIONI

UNITÀ I1-3 LE INTERSEZIONI UNITÀ I1-3 LE INTERSEZIONI IL PRINCIPIO DELLE INTERSEZIONI Le intersezioni costituiscono, nella topografia classica, un metodo di rilievo di appoggio non autonomo, ma da utilizzare in particolari contesti

Dettagli

ELEMENTI DI TOPOGRAFIA

ELEMENTI DI TOPOGRAFIA Il fascicolo è un supporto didattico destinato agli studenti [allievi geometri]. Raccoglie parte dei contenuti esposti durante le lezioni di Topografia tenute presso l I.I.S. Morea-Vivarelli (sede Morea)

Dettagli

METODI DI RILIEVO PLANIMETRICO CARTOGRAFIA E RESTITUZIONE GRAFICA. Geom. Laureato Giambattista Attene Sassari 29.09.2015

METODI DI RILIEVO PLANIMETRICO CARTOGRAFIA E RESTITUZIONE GRAFICA. Geom. Laureato Giambattista Attene Sassari 29.09.2015 METODI DI RILIEVO PLANIMETRICO CARTOGRAFIA E RESTITUZIONE GRAFICA Geom. Laureato Giambattista Attene Sassari 29.09.2015 Argomenti 1. Definizione e scopi della topografia 2. Il rilievo topografico 3. Strumenti

Dettagli

CORSO COSTRUZIONE AMBIENTE TERRITORIO

CORSO COSTRUZIONE AMBIENTE TERRITORIO ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE EINAUDI ALBA CORSO COSTRUZIONE AMBIENTE TERRITORIO PROGRAMMA: CLASSE QUARTA SERALE ANNO SCOLASTICO 2018-2019 MATERIA TOPOGRAFIA NESSUN TESTO ADOTTATO DOCENTE CLASSE FIRMA

Dettagli

Il rilievo topografico ha lo scopo di determinare, mediante misure, la posizione completa dei punti

Il rilievo topografico ha lo scopo di determinare, mediante misure, la posizione completa dei punti CELERIMENSUR Il rilievo topografico ha lo scopo di determinare, CRITERI ORGNIZZTIVI DEI RILIEVI mediante misure, la posizione completa dei punti individuati sul terreno, calcolandone le coordinate plano

Dettagli

IL PRINCIPIO DELLE INTERSEZIONI

IL PRINCIPIO DELLE INTERSEZIONI IL PRINCIPIO DELLE INTERSEZIONI Le intersezioni costituiscono, nella topografia classica, un metodo di rilievo di appoggio non autonomo, ma da utilizzare in particolari contesti a integrazione di altre

Dettagli

CORSO DI TOPOGRAFIA ITCGS CECCHERELLI ROMA PROF. P. SCIARRA

CORSO DI TOPOGRAFIA ITCGS CECCHERELLI ROMA PROF. P. SCIARRA CORSO DI TOPOGRAFIA ITCGS CECCHERELLI ROMA PROF. P. SCIARRA CLASSE 3E Contenuti Prerequisiti Conoscenze Competenze Modulo A Lo studio delle figure piane x Conoscere le relazioni possedute dalle figure

Dettagli

IL RILIEVO TRADIZIONALE LE TRIANGOLAZIONI

IL RILIEVO TRADIZIONALE LE TRIANGOLAZIONI IL RILIVO TRADIZIONAL L TRIANGOLAZIONI IL PRINIPIO DLL TRIANGOLAZIONI È uno schea che presenta le seguenti proprietà: privilegia decisaente le isure angolari (le più facili da eseguire in passato) costituisce

Dettagli

ELEMENTI DI TOPOGRAFIA

ELEMENTI DI TOPOGRAFIA Il fascicolo è un supporto didattico destinato agli studenti [allievi geometri]. Raccoglie parte dei contenuti esposti durante le lezioni di Topografia tenute presso l I.I.S. Morea-Vivarelli (sede Morea)

Dettagli

ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI " PACINOTTI"

ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI  PACINOTTI ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI " PACINOTTI" CONSUNTIVO DELLA PROGRAMMAZIONE SVOLTA a. s. 2017-2018 INDIRIZZO COSTRUZIONI AMBIENTE E TERRITORIO ART. LEGNO Classe 4L Materia TOPOGRAFIA Docente Prof. Domenico

Dettagli

PROGRAMMAZIONE ANNO SCOLASTICO 2018/2019

PROGRAMMAZIONE ANNO SCOLASTICO 2018/2019 Istituto Istruzione Superiore Cristoforo Colombo Liceo Scientifico delle Scienze applicate Liceo Scientifico Sportivo Istituto Tecnologico indirizzo Costruzioni Ambiente e Territorio Istituto Tecnico Economico:

Dettagli

PIANO DI LAVORO PREVENTIVO a. s INDIRIZZO COSTRUZIONI AMBIENTE E TERRITORIO

PIANO DI LAVORO PREVENTIVO a. s INDIRIZZO COSTRUZIONI AMBIENTE E TERRITORIO ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI " PACINOTTI" PIANO DI LAVORO PREVENTIVO a. s. 2016-2017 INDIRIZZO COSTRUZIONI AMBIENTE E TERRITORIO Classe 4E Materia TOPOGRAFIA Docente Prof. Domenico Stumpo LIVELLO DI PARTENZA

Dettagli

Indice. Prefazione. 3 Capitolo 1 Gli schemi generali del rilievo topografico e i sistemi di riferimento

Indice. Prefazione. 3 Capitolo 1 Gli schemi generali del rilievo topografico e i sistemi di riferimento Indice IX Prefazione 3 Capitolo 1 Gli schemi generali del rilievo topografico e i sistemi di riferimento 3 1.1 Lo schema generale del rilevamento Topografico 5 1.1.1 Lo schema del rilevamento topografico

Dettagli

CORSO COSTRUZIONE AMBIENTE TERRITORIO

CORSO COSTRUZIONE AMBIENTE TERRITORIO ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE EINAUDI ALBA CORSO COSTRUZIONE AMBIENTE TERRITORIO PROGRAMMA: CLASSE TERZA SERALE ANNO SCOLASTICO 2018-2019 MATERIA TOPOGRAFIA NESSUN TESTO ADOTTATO DOCENTE CLASSE FIRMA

Dettagli

ESERCIZI. Risolvere il quadrilatero e determinare le coordinate dei due vertici C e D.

ESERCIZI. Risolvere il quadrilatero e determinare le coordinate dei due vertici C e D. 1 Dato il quadrilatero ABCD, i cui vertici si seguono in senso antiorario, di cui si conoscono le coordinate dei vertici A e C rispetto a un sistema di assi ortogonali: x A = - 23,55 m x C = 84,80 m y

Dettagli

PROGETTAZIONE ANNUALE PER COMPETENZE Classe III Genio rurale PT

PROGETTAZIONE ANNUALE PER COMPETENZE Classe III Genio rurale PT ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE TECNICA AGRARIA Mario Rigoni Stern Bergamo PROGETTAZIONE ANNUALE PER COMPETENZE Classe III Genio rurale PT Pagina 1 di 7 AREA TECNICO SCIENTIFICA Il piano annuale dell articolazione

Dettagli

Sistemi di riferimento piani e trasformazioni

Sistemi di riferimento piani e trasformazioni OLITECNICO DI TORINO Sistemi di riferimento piani e trasformazioni er tradurre i problemi geometrici in problemi di calcolo rappresentiamo le grandezze geometriche (normalmente misurate) in equazioni.

Dettagli

RILIEVO DEI FRONTI URBANI DEL QUARTIERE MURATTIANO in Bari _05. dr. arch. anna christiana maiorano

RILIEVO DEI FRONTI URBANI DEL QUARTIERE MURATTIANO in Bari _05. dr. arch. anna christiana maiorano RILIEVO DEI FRONTI URBANI DEL QUARTIERE MURATTIANO in Bari _05 dr. arch. anna christiana maiorano Redazione degli EIDOTIPI: impaginazione dell Album _05 Formato: A4 (21x29,7) Copertina: rigida, nera Rilegatura:

Dettagli

I.I.S. "Morea-Vivarelli"

I.I.S. Morea-Vivarelli I.I.S. "Morea-Vivarelli" FABRIANO Sez. Geometri: Progetto Cinque corso di TOPOGRAFIA & FOTOGRAMMETRIA a.s.2012/2013 prof. FABIO ANDERLINI classe IVa A Geometri PERCORSO ESTIVO PER STUDENTI CON DEBITO FORMATIVO

Dettagli

TOPOGRAFIA 2013/2014. Prof. Francesco-Gaspare Caputo

TOPOGRAFIA 2013/2014. Prof. Francesco-Gaspare Caputo TOPOGRAFIA 2013/2014 L operazione di misura di una grandezza produce un numero reale che esprime il rapporto della grandezza stessa rispetto a un altra, a essa omogenea, assunta come unità di misura. L

Dettagli

RILIEVO E RAPPRESENTAZIONE DEL TERRITORIO

RILIEVO E RAPPRESENTAZIONE DEL TERRITORIO Corsi di Laurea in: - Gestione tecnica del territorio agroforestale e Sviluppo rurale - Scienze forestali e ambientali - Costruzioni rurali e Topografia RILIEVO E RAPPRESENTAZIONE DEL TERRITORIO 4. Il

Dettagli

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE CRESCENZI PACINOTTI. CONSUNTIVO DELLA PROGRAMMAZIONE SVOLTA a. s

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE CRESCENZI PACINOTTI. CONSUNTIVO DELLA PROGRAMMAZIONE SVOLTA a. s ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE CRESCENZI PACINOTTI CONSUNTIVO DELLA PROGRAMMAZIONE SVOLTA a. s. 2015-2016 Classe 3EC Materia TOPOGRAFIA Docente Prof. Domenico Stumpo OBIETTIVI DELL APPRENDIMENTO acquisire

Dettagli

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE CRESCENZI PACINOTTI. CONSUNTIVO DELLA PROGRAMMAZIONE SVOLTA a. s

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE CRESCENZI PACINOTTI. CONSUNTIVO DELLA PROGRAMMAZIONE SVOLTA a. s ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE CRESCENZI PACINOTTI CONSUNTIVO DELLA PROGRAMMAZIONE SVOLTA a. s. 2015-2016 Classe 4GEO Materia TOPOGRAFIA/COSTRUZIONI Docente Prof. Domenico Stumpo OBIETTIVI DELL APPRENDIMENTO

Dettagli

La topografia (il cui termine derivante dal greco è composto da. topos = luogo e graphos = grafia) è la tecnica che ha per oggetto o lo

La topografia (il cui termine derivante dal greco è composto da. topos = luogo e graphos = grafia) è la tecnica che ha per oggetto o lo RILIEVI E MISURE Topografia e rilievi topografici Misure di angoli e distanze Sistemi di riferimento I rilievi planimetrici di dettaglio Indice. oordinate polari. Poligonali aperte. Trilaterazioni. oordinate

Dettagli

PIANO DI LAVORO PREVENTIVO a. s

PIANO DI LAVORO PREVENTIVO a. s ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE CRESCENZI PACINOTTI SIRANI PIANO DI LAVORO PREVENTIVO a. s. 2018-2019 Classe 4GEO Materia TOPOGRAFIA Docente Prof. Domenico Stumpo LIVELLO DI PARTENZA E' stato effettuato

Dettagli

R I L I E V O D I U N A S T A N Z A

R I L I E V O D I U N A S T A N Z A R I L I E V O D I U N A S T A N Z A D O C E N T E l a u r a t a f f u r e l l i PROGRAMMA DEL CORSO - Geomatica e il rilievo dei beni culturali - Il rilievo diretto - Scale di rappresentazione e concetto

Dettagli

Le Poligonali ESERCITAZIONE

Le Poligonali ESERCITAZIONE Università di rescia - Corso di Toporafia Le olionali ESERCITZIONE Esercizio 1 Intersezione in avanti con misure anolari L intersezione in avanti si applica quando si conosce la posizione planimetrica

Dettagli

COMPLEMENTI DI TOPOGRAFIA 1. COORDINATE PLANIMETRICHE

COMPLEMENTI DI TOPOGRAFIA 1. COORDINATE PLANIMETRICHE OMLMTI DI TOOGRFI 1. OORDIT LIMTRIH In Topografia le determinazioni planimetriche di punti vengono effettuate partendo da altri punti di coordinate note (punti trigonometrici). Il sistema di coordinate

Dettagli

PROGETTAZIONE ANNUALE PER COMPETENZE Classe III Genio rurale GAT

PROGETTAZIONE ANNUALE PER COMPETENZE Classe III Genio rurale GAT ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE TECNICA AGRARIA Mario Rigoni Stern Bergamo PROGETTAZIONE ANNUALE PER COMPETENZE Classe III Genio rurale GAT Pagina 1 di 11 AREA TECNICO - SCIENTIFICA Il piano annuale dell

Dettagli

CORSO DI TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONI GRAFICHE

CORSO DI TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONI GRAFICHE CORSO DI TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONI GRAFICHE PER L ISTITUTO TECNICO SETTORE TECNOLOGICO Agraria, Agroalimentare e Agroindustria classe seconda PARTE PRIMA Disegno del rilievo Unità Didattica:

Dettagli

POLIGONALI APERTE ORIENTATE ESERCIZI. A 2 (X A3 = +186,54 m Y A3 = +149,65 m) A 2 (X A4 = +272,65 m Y A4 =+166,47 m)

POLIGONALI APERTE ORIENTATE ESERCIZI. A 2 (X A3 = +186,54 m Y A3 = +149,65 m) A 2 (X A4 = +272,65 m Y A4 =+166,47 m) POLIGONALI APERTE ORIENTATE ESERCIZI 1_ È stata rilevata la poligonale AA l A 2 A 3 A 4 B, collegante i due punti A e B di coordinate: A (X A = -37,29 m Y A = +59,74 m) B (X B = +321,50 m Y B = +177,78

Dettagli

RILIEVO DIRETTO: strumenti e metodi. dr. arch. anna christiana maiorano _03

RILIEVO DIRETTO: strumenti e metodi. dr. arch. anna christiana maiorano _03 RILIEVO DIRETTO: strumenti e metodi dr. arch. anna christiana maiorano gli strumenti per il rilevamento architettonico Nel rilevamento architettonico e urbano vengono impiegati, per compiere le diverse

Dettagli

Si individuano con cura i punti che costituiranno l inquadramento globale. Si congiungono poi i punti a due a

Si individuano con cura i punti che costituiranno l inquadramento globale. Si congiungono poi i punti a due a IL PRINCIPIO DELLE TRIANGOLAZIONI È uno schema introdotto nel 600 da W. Snell e presenta le seguenti proprietà: privilegia decisamente le misure angolari (le più facili da eseguire in passato); costituisce

Dettagli

CURRICOLO VERTICALE. Genio Rurale

CURRICOLO VERTICALE. Genio Rurale CURRICOLO VERTICALE Anno 2015/16 Disciplina Tecnologie e Tecniche di Rappresentazione Grafica e Genio Rurale Finalità formative Il docente di Tecnologie e Tecniche di rappresentazione Grafica concorre

Dettagli

LABORATORIO DI TOPOGRAFIA TOPOGRAFIA PIANO DI LAVORO

LABORATORIO DI TOPOGRAFIA TOPOGRAFIA PIANO DI LAVORO Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri "E. Fermi" Pontedera - (PI) Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742 http://www.itcgfermi.it E-Mail: mail@itcgfermi LABORATORIO DI TOPOGRAFIA

Dettagli

L integrazione di GPS con altri strumenti topografici

L integrazione di GPS con altri strumenti topografici Scuola Regionale Servizi GPS di posizionamento per il territorio o e il catasto 16 Febbraio 2006 L integrazione di GPS con altri strumenti topografici Ing.. Marco Scaioni Politecnico di Milano D.I.I.A.R.

Dettagli

INTERSEZIONE ALL INDIETRO

INTERSEZIONE ALL INDIETRO ISTITUTO ISTUZIONE SUEIOE Morea Vivarelli sede Morea Fabriano LabTopoMorea ilievo classico per INTESEZIONI INTESEZIONE LL INDIETO [roblema di Snellius othenot] Soluzione grafica Metodo di Collins Docente:

Dettagli

I.S.I.S. CUCUZZA SEZ. GEOMETRI C A L T A G I R O N E PROGRAMMA DI TOPOGRAFIA

I.S.I.S. CUCUZZA SEZ. GEOMETRI C A L T A G I R O N E PROGRAMMA DI TOPOGRAFIA I.S.I.S. CUCUZZA SEZ. GEOMETRI C A L T A G I R O N E PROGRAMMA DI TOPOGRAFIA Svolto nella classe IV Sezione C ANNO SCOLASTICO 2005-2006 I GONIOMETRI - Premessa - Microscopio semplice e composto - Il teodolite

Dettagli

ELEMENTI DI TOPOGRAFIA

ELEMENTI DI TOPOGRAFIA Il fascicolo è un supporto didattico destinato agli studenti [allievi geometri]. Raccoglie parte dei contenuti esposti durante le lezioni di Topografia tenute presso l I.I.S. Morea-Vivarelli (sede Morea)

Dettagli

PROGRAMMA SVOLTO DISCIPLINA: TOPOGRAFIA E LABORATORIO TECNOLOGICO DELL'EDILIZIA ED ESERCITAZIONI DI TOPOGRAFIA

PROGRAMMA SVOLTO DISCIPLINA: TOPOGRAFIA E LABORATORIO TECNOLOGICO DELL'EDILIZIA ED ESERCITAZIONI DI TOPOGRAFIA PROGRAMMA SVOLTO A.S. 2013/2014 CLASSE 3 a G CAT DISCIPLINA: TOPOGRAFIA E LABORATORIO TECNOLOGICO DELL'EDILIZIA ED ESERCITAZIONI DI TOPOGRAFIA DOCENTI: A. CROSTA e G. FERRARIO N. 114 ore svolte sul totale

Dettagli

OPERAZIONI TOPOGRAFICHE PER LAVORI DI INGEGNERIA CIVILE/AMBIENTALE

OPERAZIONI TOPOGRAFICHE PER LAVORI DI INGEGNERIA CIVILE/AMBIENTALE OPERAZIONI TOPOGRAFICHE PER LAVORI DI INGEGNERIA CIVILE/AMBIENTALE Nella realizzazione di opere di ingegneria civile, il rilievo topografico interviene : - nella fase di progettazione; si eseguono infatti

Dettagli

E 100 100 N 100 RILIEVI PLANIMETRICI

E 100 100 N 100 RILIEVI PLANIMETRICI 200 101 E 100 100 103 102 203 202 201 N 100 300 RILIEVI PLANIMETRICI RILIEVI TOPOGRAFICI CONTROLLO E COMPENSAZIONE RETI DI INQUADRAMENTO SCHEMI GEOMETRICI RETI DI INQUADRAMENTO TRIANGOLAZIONI Indice INTERSEZIONI

Dettagli

Grandezze geometriche e fisiche. In topografia si studiano le grandezze geometriche: superfici angoli

Grandezze geometriche e fisiche. In topografia si studiano le grandezze geometriche: superfici angoli Topografia la scienza che studia i mezzi e i procedimenti operativi per il rilevamento e la rappresentazione grafica, su superficie piana (un foglio di carta) di una porzione limitata di terreno.... è

Dettagli

Esercizi di Elementi di Matematica Corso di laurea in Farmacia

Esercizi di Elementi di Matematica Corso di laurea in Farmacia Esercizi di Elementi di Matematica Corso di laurea in Farmacia dott.ssa Marilena Ligabò November 24, 2015 1 Esercizi sulla notazione scientifica Esercizio 1.1. Eseguire il seguente calcolo utilizzando

Dettagli

GESTIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA Classe: 5 F CAT Prof. P. Sciarra

GESTIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA Classe: 5 F CAT Prof. P. Sciarra GESTIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA Classe: 5 F CAT Prof. P. Sciarra OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO DISCIPLINARI, Si richiamano le indicazioni e programma di cui al nuovo ordinamento Gestione del cantiere e

Dettagli

Geometria analitica pagina 1 di 5

Geometria analitica pagina 1 di 5 Geometria analitica pagina 1 di 5 GEOMETRIA LINEARE NEL PIANO È fissato nel piano un sistema di coordinate cartesiane ortogonali monometriche Oxy. 01. Scrivere due diverse rappresentazioni parametriche

Dettagli

ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI PACINOTTI. PIANO DI LAVORO PREVENTIVO a. s CORSO COSTRUZIONI AMBIENTE E TERRITORIO

ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI PACINOTTI. PIANO DI LAVORO PREVENTIVO a. s CORSO COSTRUZIONI AMBIENTE E TERRITORIO ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI PACINOTTI PIANO DI LAVORO PREVENTIVO a. s. 2016-2017 CORSO COSTRUZIONI AMBIENTE E TERRITORIO Classe 3C Materia TOPOGRAFIA Docente Prof. Domenico Stumpo LIVELLO DI PARTENZA

Dettagli

DIPARTIMENTO DI TOPOGRAFIA E FOTOGRAMMETRIA

DIPARTIMENTO DI TOPOGRAFIA E FOTOGRAMMETRIA DIPARTIMENTO DI TOPOGRAFIA E FOTOGRAMMETRIA PROGRAMMA SVOLTO DI TOPOGRAFIA A.S. 2013-2014 CLASSE IIIB CAT ELEMENTI DI TRIGONOMETRIA E GONIOMETRIA (Unità A1-A2-A3) Unità di misura degli angoli e trasformazioni

Dettagli

I.I.S.S. PIERO CALAMANDREI Sesto Fiorentino Firenze

I.I.S.S. PIERO CALAMANDREI Sesto Fiorentino Firenze I.I.S.S. PIERO CALAMANDREI Sesto Fiorentino Firenze PIANO DI LAVORO ANNUALE A.S. 2018-2019 INDIRIZZO COSTRUZIONE AMBIENTE TERRITORIO CLASSE MATERIA 4^ A TOPOGRAFIA Prof. Prof. PICCIOCCHI NICOLE ANDREE

Dettagli

IL RILIEVO STORICO CONOSCITIVO DELL EX LINEA FERRATA A SCARTAMENTO RIDOTTO DELLA PROVINCIA DI PALERMO: METODI E STRUMENTI

IL RILIEVO STORICO CONOSCITIVO DELL EX LINEA FERRATA A SCARTAMENTO RIDOTTO DELLA PROVINCIA DI PALERMO: METODI E STRUMENTI IL RILIEVO STORICO CONOSCITIVO DELL EX LINEA FERRATA A SCARTAMENTO RIDOTTO DELLA PROVINCIA DI PALERMO: METODI E STRUMENTI Ragusa 21 febbraio 2009 Facoltà di Agraria RELATORE: dott. geom. Luciano Di Marco

Dettagli

COMPETENZE DISCIPLINARI DI BASE:

COMPETENZE DISCIPLINARI DI BASE: I.I.S. G. CENA ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE G. CENA - IVREA SEZIONE TECNICA ANNO SCOLASTICO 2018 2019 PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DIPARTIMENTALE DI TOPOGRAFIA DOCENTE: GARAVANI MARINA CLASSE IV G CAT

Dettagli

Piano euclideo. In E 2 (R) fissiamo un riferimento cartesiano ortonormale [O, B], con B = ( e 1, e 2 ).

Piano euclideo. In E 2 (R) fissiamo un riferimento cartesiano ortonormale [O, B], con B = ( e 1, e 2 ). Definizione Si dice spazio (affine) euclideo di dimensione n sul campo reale, uno spazio affine A[A, (V n (R), ), a] in cui il prodotto scalare è definito positivo. Lo si indica con E n (R). In E 2 (R)

Dettagli

RIPARTIZIONE DELLE SPESE PER LA MANUTENZIONE DI UNA STRADA INTERPODERALE

RIPARTIZIONE DELLE SPESE PER LA MANUTENZIONE DI UNA STRADA INTERPODERALE Massimo Curatolo Laureato in Ingegneria Civile presso l Università di Roma, è capo area presso la struttura centrale della Agenzia del Territorio e si occupa dell osservatorio dei valori immobiliari. Autore

Dettagli

PROF. MANUELA PISCITELLI

PROF. MANUELA PISCITELLI RILIEVO Il rilievo architettonico può avere diversi scopi: Studio e documentazione Conservazione e restauro Ristrutturazione Riorganizzazione degli spazi interni Tra le operazioni fondamentali del rilievo

Dettagli

> CHE COSA È UN OPERA ARCHITETTONICA?

> CHE COSA È UN OPERA ARCHITETTONICA? > CHE COSA È UN OPERA ARCHITETTONICA? È un sistema complesso la cui conoscenza si realizza soltanto in presenza di un metodo analitico/conoscitivo che attraverso la misura e la discretizzazione dell organismo

Dettagli

LA CELERIMENSURA RILEVAMENTO PLANO-ALTIMETRICO DI DETTAGLIO E DI APPOGGIO

LA CELERIMENSURA RILEVAMENTO PLANO-ALTIMETRICO DI DETTAGLIO E DI APPOGGIO LA CELERIMENSURA RILEVAMENTO PLANO-ALTIMETRICO DI DETTAGLIO E DI APPOGGIO GENERALITA Nelle operazioni di rilievo plano-altimetrico, relative alla determinazione della posizione dei punti di appoggio (reti

Dettagli

GLI ORBITALI ATOMICI

GLI ORBITALI ATOMICI GLI ORBITALI ATOMICI Orbitali atomici e loro rappresentazione Le funzioni d onda Ψ n che derivano dalla risoluzione dell equazione d onda e descrivono il moto degli elettroni nell atomo si dicono orbitali

Dettagli

COMPITI PER LE VACANZE DI TOPOGRAFIA - CLASSI QUARTE. Prof. Barbieri Silvia

COMPITI PER LE VACANZE DI TOPOGRAFIA - CLASSI QUARTE. Prof. Barbieri Silvia OMPITI PER LE VNZE I TOPOGRFI LSSI QURTE Prof. arbieri Silvia Risolvere i seguenti esercizi di topografia ordinati per moduli: la difficoltà dell esercizio è indicata dal numero di (*). Nella risoluzione

Dettagli

ARCHIVIARE, DOCUMENTARE E INTERPRETARE PRESENTARE E COMUNICARE

ARCHIVIARE, DOCUMENTARE E INTERPRETARE PRESENTARE E COMUNICARE ARCHIVIARE, DOCUMENTARE E INTERPRETARE PRESENTARE E COMUNICARE Utilità di Autocad nel rilievo archeologico Arch.Emanuela Brunacci..rilevare non è un atto passivo,non è riprodurre, ma studio e ricerca La

Dettagli

SISTEMI DI RIFERIMENTO CARTOGRAFICI

SISTEMI DI RIFERIMENTO CARTOGRAFICI SISTEMI DI RIFERIMENTO CARTOGRAFICI Nelle operazioni di restituzione i punti rilevati vengono elaborati e rappresentati nei seguenti sistemi di riferimento: 1. LOCALE (o ARBITRARIO) - Elaborazioni sul

Dettagli

RILIEVO DI PARTICOLARI TOPOGRAFICI

RILIEVO DI PARTICOLARI TOPOGRAFICI RILIEVO DI PARTICOLARI TOPOGRAFICI I PARTICOLARI TOPOGRAFICI Nella topografia classica il territorio viene rappresentato in maniera discreta, considerando solo quei punti che ne descrivono la forma e le

Dettagli

1 Funzioni trigonometriche

1 Funzioni trigonometriche 1 Funzioni trigonometriche 1 1 Funzioni trigonometriche Definizione 1.1. Si definisce circonferenza goniometrica la circonferenza centrata nell origine di un piano cartesiano e raggio unitario. L equazione

Dettagli

Anno Accademico Corso di Laurea in Scienze biologiche Prova scritta 1 di Istituzioni di Matematiche del 13 febbraio 2007 COMPITO A

Anno Accademico Corso di Laurea in Scienze biologiche Prova scritta 1 di Istituzioni di Matematiche del 13 febbraio 2007 COMPITO A del 13 febbraio 007 COMPITO A 1. Dire per quali valori del parametro reale λ, il seguente sistema lineare x + y = 1 x + y = x y = λ ammette soluzioni e trovarle.. Siano date le rette r : x + 3y + 3 = 0

Dettagli

Geometria analitica: rette e piani

Geometria analitica: rette e piani Geometria analitica: rette e piani parametriche Allineamento nel piano nello spazio Angoli tra rette e distanza 2 2006 Politecnico di Torino 1 Esempio 2 Sia A = (1, 2). Per l interpretazione geometrica

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN SCIENZE GEOLOGICHE. Modulo di Geologia strutturale Cartografia Geologica. Lettura ed interpretazione delle carte geologiche

CORSO DI LAUREA IN SCIENZE GEOLOGICHE. Modulo di Geologia strutturale Cartografia Geologica. Lettura ed interpretazione delle carte geologiche Università degli Studi di Cagliari Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche Facoltà Scienze Via Trentino, 51 09127 Cagliari CORSO DI LAUREA IN SCIENZE GEOLOGICHE Modulo di Geologia strutturale Cartografia

Dettagli

La trilaterazione. Obiettivi di apprendimento: Definizione di trilaterazione Risoluzione di un terreno a piano quotato

La trilaterazione. Obiettivi di apprendimento: Definizione di trilaterazione Risoluzione di un terreno a piano quotato La trilaterazione È necessario sapere e saper operare con: Le proporzioni Obiettivi di apprendimento: Definizione di trilaterazione Risoluzione di un terreno a piano quotato La trilaterazione è una tecnica

Dettagli

> valutazione degli scarti esistenti tra la forma approssimata e quella reale della Terra

> valutazione degli scarti esistenti tra la forma approssimata e quella reale della Terra TOPOGRAFIA Geodesia Studio della forma e delle dimensioni della Terra > scelta di modelli semplificati della Terra > valutazione degli scarti esistenti tra la forma approssimata e quella reale della Terra

Dettagli

, 3x y = a 2 = b 2 + c 2 2bc cos α.

, 3x y = a 2 = b 2 + c 2 2bc cos α. Esercizi. Soluzioni. (.A ) Siano x = e y =. 2 (i) Calcolare e disegnare i vettori x, 2x, x, 0x. (ii) Calcolare e disegnare i vettori x + y, x y, y e x y. (iii) Calcolare x, y, x + y e x y. Sol. 2 0 (i)

Dettagli

Appunti di geometria analitica dello spazio. di Fabio Maria Antoniali

Appunti di geometria analitica dello spazio. di Fabio Maria Antoniali Appunti di geometria analitica dello spazio di Fabio Maria Antoniali versione del 23 maggio 2017 1 Un po di teoria 1.1 Vettori e punti 1.1.1 Componenti cartesiane e vettoriali Fissato nello spazio un riferimento

Dettagli

I PARTICOLARI TOPOGRAFICI

I PARTICOLARI TOPOGRAFICI I PARTICOLARI TOPOGRAFICI Nella topografia classica il territorio viene rappresentato in maniera discreta, considerando solo quei punti che ne descrivono la forma e le dimensioni in maniera sufficientemente

Dettagli

Il Rilievo e disegno. La documentazione grafica è parte della documentazione di uno scavo archeologico.

Il Rilievo e disegno. La documentazione grafica è parte della documentazione di uno scavo archeologico. Il Rilievo e disegno La documentazione grafica è parte della documentazione di uno scavo archeologico. La documentazione grafica è composta da: -Planimetria generale dell area di scavo -Piante di fase

Dettagli

LA PROCEDURA UNIFICATA PREGEO

LA PROCEDURA UNIFICATA PREGEO LA PROCEDURA UNIFICATA PREGEO Il programma PREGEO (PREtrattamento GEOmetrico degli aggiornamenti catastali) serve per uniformare le modalità dei rilievi catastali di aggiornamento. La procedura con la

Dettagli

RETI TOPOGRAFICHE. 1. Premessa

RETI TOPOGRAFICHE. 1. Premessa RETI TOPOGRAFICHE 1. Premessa Una rete topografica è costituita da un insieme di punti, detti vertici della rete, connessi fra di loro da un insieme di misure di distanze e di angoli azimutali e zenitali;

Dettagli

Riconfinamento catastale

Riconfinamento catastale Riconfinamento catastale APPLICAZIONI PRATICHE ED ESEMPI brevi note a cura del Geometra Carlo Cinelli Considerazioni Generali Creare curiosità per la materia Vi parlerò di: a) Tipologie di Riconfinazione;

Dettagli

f(x) = sin cos α = k2 2 k

f(x) = sin cos α = k2 2 k 28 Maggio 2015 Il punteggio viene attribuito in base alla correttezza e completezza nella risoluzione dei quesiti, nonché alle caratteristiche dell esposizione: chiarezza, ordine ed organicità. La sufficienza

Dettagli

CORSO DI TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONI GRAFICHE

CORSO DI TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONI GRAFICHE CORSO DI TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONI GRAFICHE PER L ISTITUTO TECNICO SETTORE TECNOLOGICO Agraria, Agroalimentare e Agroindustria classe seconda PARTE PRIMA Disegno del rilievo Unità Didattica:

Dettagli

Il Rilievo ed il disegno. La documentazione grafica è parte della documentazione di uno scavo archeologico.

Il Rilievo ed il disegno. La documentazione grafica è parte della documentazione di uno scavo archeologico. Il Rilievo ed il disegno La documentazione grafica è parte della documentazione di uno scavo archeologico. La documentazione grafica è composta da: -Planimetria generale dell area di scavo -Piante di fase

Dettagli

Risolvere i seguenti esercizi (le soluzioni sono alla fine di tutti gli esercizi).

Risolvere i seguenti esercizi (le soluzioni sono alla fine di tutti gli esercizi). La geometria analitica nello spazio: punti, vettori, rette e piani esercizi 1 prof D Benetti Risolvere i seguenti esercizi (le soluzioni sono alla fine di tutti gli esercizi) Esercizio 1 Determina due

Dettagli

x 1 Fig.1 Il punto P = P =

x 1 Fig.1 Il punto P = P = Geometria di R 2 In questo paragrafo discutiamo le proprietà geometriche elementari del piano Per avere a disposizione delle coordinate nel piano, fissiamo un punto, che chiamiamo l origine Scegliamo poi

Dettagli

Geometria analitica - Testo pagina 1 di 5 67

Geometria analitica - Testo pagina 1 di 5 67 Geometria analitica - Testo pagina di 5 67 5. GEOMETRI NLITI: Geometria lineare nel piano È fissato nel piano un sistema di coordinate cartesiane ortogonali monometriche Oxy. 50. 502. 503. 504. Scrivere

Dettagli

Lezione 2 Richiami sui sistemi di riferimento Richiami di trigonometria Vettori Calcolo vettoriale

Lezione 2 Richiami sui sistemi di riferimento Richiami di trigonometria Vettori Calcolo vettoriale Corsi di Laurea dei Tronchi Comuni 2 e 4 Dr. Andrea Malizia 1 Richiami sui sistemi di riferimento Richiami di trigonometria Vettori Calcolo vettoriale 2 Sistemi di riferimento e spostamento 3 Sistemi di

Dettagli

Questionario di RILIEVO. per la classe 3^ Geometri

Questionario di RILIEVO. per la classe 3^ Geometri Questionario di RILIEVO per la classe 3^ Geometri Questo questionario è impostato su 23 domande disponibili e ideate per la verifica prevista dopo la parte di corso fino ad oggi svolta. Tutte le domande

Dettagli

BILATERE e TRILATERE

BILATERE e TRILATERE ILTERE e TRILTERE Chiameremo bilatera la sequenza di due lati consecutivi facenti parte di un indefinito perimetro e caratterizzati dall angolo tra essi compreso. Chiameremo trilatera la sequenza di tre

Dettagli

Lezione 2 Richiami sui sistemi di riferimento Richiami di trigonometria Vettori Calcolo vettoriale

Lezione 2 Richiami sui sistemi di riferimento Richiami di trigonometria Vettori Calcolo vettoriale Dr. Andrea Malizia Prof. Maria Guerrisi 1 Richiami sui sistemi di riferimento Richiami di trigonometria Vettori Calcolo vettoriale Sistemi di riferimento e spostamento 2 Sistemi di riferimento e spostamento

Dettagli

Istituto Comprensivo Perugia 9. Progettazione delle attività didattico-educative

Istituto Comprensivo Perugia 9. Progettazione delle attività didattico-educative Progettazione delle attività didattico-educative SCUOLA: SECONDARIA DI PRIMO GRADO CLASSE: PRIMA DISCIPLINA: TECNOLOGIA COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE Individua gli aspetti caratterizzanti di una situazione

Dettagli

COME MISURARE GLI SPAZI

COME MISURARE GLI SPAZI COME MISURARE GLI SPAZI Il rilievo architettonico dei fabbricati è il punto di partenza indispensabile per la redazione dei progetti di recupero e ristrutturazione degli edifici. - 1 - - 2 - Rilevare un

Dettagli

1 Sistemi di riferimento

1 Sistemi di riferimento Università di Bologna - Corsi di Laurea Triennale in Ingegneria, II Facoltà - Cesena Esercitazioni del corso di Fisica Generale L-A Anno accademico 2006-2007 1 Sistemi di riferimento Le grandezze usate

Dettagli

Risoluzioni di alcuni esercizi

Risoluzioni di alcuni esercizi Risoluzioni di alcuni esercizi Reti topografiche, trasformazioni di coordinate piane In una poligonale piana il punto è nell origine delle coordinate, l angolo (in verso orario fra il semiasse positivo

Dettagli

TOPOGRAFIA E FOTOGRAMMETRIA

TOPOGRAFIA E FOTOGRAMMETRIA TOPOGRAFIA E FOTOGRAMMETRIA PREMESSA Attraverso il percorso didattico che si sviluppa in questa disciplina si deve poter conseguire una professionalità di base nel settore del rilievo inteso anche come

Dettagli

S.S. 640 DI PORTO EMPEDOCLE Itinerario Agrigento - Caltanissetta A19 Tratto dal Km allo svincolo con la A19

S.S. 640 DI PORTO EMPEDOCLE Itinerario Agrigento - Caltanissetta A19 Tratto dal Km allo svincolo con la A19 S.S. 640 DI PORTO EMPEDOCLE Itinerario Agrigento - Caltanissetta A19 Tratto dal Km 44+000 allo svincolo con la A19 Relazione tecnica sui rilievi topografici effettuati Le attività topografiche finalizzate

Dettagli

D.Magni - Cartografia catastale (a.a. 2003/04) - L6 / III

D.Magni - Cartografia catastale (a.a. 2003/04) - L6 / III Le operazioni per la costruzione della rete sono quelle viste in precedenza nell ambito dello studio della formazione del Nuovo Catasto Terreni (cfr. dispensa L3): In particolare la triangolazione catastale

Dettagli

Proiezioni Assonometriche

Proiezioni Assonometriche Sistemi di Rappresentazione Proiezioni Assonometriche prof. Denis Benasciutti denis.benasciutti@unife.it A.A. 017/018 Classificazione dei sistemi di rappresentazione I metodi di proiezione sono definiti

Dettagli

TAVOLA DI PROGRAMMAZIONE

TAVOLA DI PROGRAMMAZIONE MATERIA: TOPOGRAFIA CLASSI: 3^ I QUADRIMESTRE dattica metodologiche, in situazioni stuo e/o lavoro inviduale o e in particolare nelle eorazioni: - della trigonometria - delle problematiche relative al

Dettagli

Applicazioni ed esercitazioni

Applicazioni ed esercitazioni Applicazioni ed esercitazioni Università Mediterranea di Reggio Calabria Facoltà di Architettura Corso di DISEGNO Modulo 1 Prof. Franco Prampolini Unità didattica n. 5 Fondamenti di Geometria Descrittiva

Dettagli

Domanda Risposta

Domanda Risposta Esame di Geometria 18 Maggio 010 Cognome e Nome: Matricola: Corso di Laurea Regolamento della prova. La prova consiste in 7 Domande a risposta multipla chiusa (di cui una soltanto è corretta) e di Esercizi.

Dettagli

PNI 2005 QUESITO 1

PNI 2005 QUESITO 1 www.matefilia.it PNI 2005 QUESITO 1 Consideriamo il lato AB del decagono regolare inscritto nella circonferenza e indichiamo con AC la bisettrice dell angolo alla base A. Essendo l angolo in O di 36 (360

Dettagli