Il sostegno allo sviluppo rurale nel contesto della PAC e dei Fondi strutturali e di investimento europei

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1 Il sostegno allo sviluppo rurale nel contesto della PAC e dei Fondi strutturali e di investimento europei Mario Perosino Regione Piemonte - Direzione Agricoltura

2 Sommario 1. La politica agricola comune (PAC) 2. I Fondi strutturali e di investimento europei (SIE) 3. Il PSR della Regione Piemonte

3 1. La politica agricola comune (PAC)

4 dal trattato che istituisce la Comunità economica europea (Roma, 25 marzo 1957): Articolo Il mercato comune comprende l'agricoltura e il commercio dei prodotti agricoli. [ ] 4. Il funzionamento e lo sviluppo del mercato comune per i prodotti agricoli devono essere accompagnati dall instaurazione di una politica agricola comune (PAC).

5 dal trattato che istituisce la Comunità economica europea (Roma, 25 marzo 1957): Articolo Le finalità della PAC sono: a) incrementare la produttività dell agricoltura; b) assicurare così un tenore di vita equo alla popolazione agricola; c) stabilizzare i mercati; d) garantire la sicurezza degli approvvigionamenti; e) assicurare prezzi ragionevoli ai consumatori.

6 La Pac ha subìto diverse modifiche nel tempo a partire dall impostazione originaria discussa a Stresa (1958) e tradotta in regolamenti nel 1962 Aiuti compensativi accoppiati alla produzione Regime di pagamento unico disaccoppiato Pagamenti diretti inverditi (greening)

7 L accordo sulla riforma per il periodo è stato raggiunto nel 2013 dopo tre anni di riflessioni, discussioni e intense negoziazioni (introduzione della procedura di codecisione; trilogo ).

8 La nuova Pac prende le mosse dalla strategia Europa 2020 Il sostegno allo sviluppo rurale Istituto Vaglio Ruben Biella, 6 aprile 2016

9 - ridurre del 20% le emissioni di gas a effetto serra - portare al 20% il risparmio energetico - aumentare al 20% il consumo di fonti rinnovabili

10 Europa 2020 Crescita intelligente, sostenibile e inclusiva PAC competitività del settore agricolo gestione sostenibile delle risorse naturali e azione per il clima sviluppo territoriale equilibrato delle zone rurali Quadro strategico comune 11 obiettivi tematici 1 pilastro (FEAGA) 2 pilastro (FEASR) 6 priorità dell UE Horizon 2020 ricerca agricola Partenariato europeo per l innovazione produttività e sostenibilità dell agricoltura

11 La PAC è chiamata a fronteggiare nuove sfide Nuove sfide economiche ambientali territoriali Obiettivi politici produzione alimentare sostenibile gestione sostenibile delle risorse naturali e azione per il clima sviluppo equilibrato del territorio Obiettivi della riforma aumento della competitività miglioramento della sostenibilità aumento dell efficacia

12 La PAC è chiamata a fronteggiare nuove sfide Orientamento al mercato (pagamenti diretti non collegati alla produzione, abolizione delle restrizioni sui volumi produttivi, incentivo alla cooperazione fra produttori) Obiettivi della riforma aumento della competitività Aumento delle prestazioni ambientali: greening Maggiore equità nella distribuzione degli aiuti (convergenza dei pagamenti diretti) miglioramento della sostenibilità aumento dell efficacia

13 La PAC è chiamata a fronteggiare nuove sfide Orientamento al mercato (pagamenti diretti non collegati alla produzione, abolizione delle restrizioni sui volumi produttivi, incentivo alla cooperazione fra produttori) Obiettivi della riforma aumento della competitività Aumento delle prestazioni ambientali: greening Maggiore equità nella distribuzione degli aiuti (convergenza dei pagamenti diretti) miglioramento della sostenibilità aumento dell efficacia

14 Costi sostenuti dalla società Costi sostenuti dagli agricoltori Intervento pubblico e beni pubblici Obiettivi ambientali Incentivi Compensazioni Strumenti basati sul mercato Livello di riferimento Regolamentazione e standard obbligatori (condizionalità) Fornitura incidentale di benefici ambientali Qualità ambientale

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16 Il greening prevede: la diversificazione delle colture (2 per le aziende con seminativi compresi fra 10 e 30 ha; 3 per le aziende con oltre 30 ha a seminativo); la protezione dei prati permanenti e dei pascoli; la costituzione di aree di interesse ecologico nelle aziende con oltre 15 ha a seminativo (ca. 7 mila aziende e 14 mila ha a EFA): terreni a riposo, elementi caratteristici del paesaggio, fasce tampone, superfici agroforestali, zone periferiche di foreste, short rotation forestry, imboschi-menti, colture intercalari (no in Italia: d.m del 18 nov 2014) e azotofissatrici.

17 2. PAC e montagna

18 La nuova PAC resta articolata su due pilastri

19 Le caratteristiche del secondo pilastro Attuazione attraverso programmi (PSR) PSR articolati in misure / sottomisure / operazioni con selezione degli interventi sulla base di criteri

20 1. Promuovere il trasferimento di conoscenze e l innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali CRESCITA SOSTENIBILE INTELLIGENTE E INCLUSIVA Entrambi i pilastri concorrono agli obiettivi della PAC Obiettivi specifici del 1 pilastro Obiettivi generali della PAC Priorità del 2 pilastro Contribuire al reddito agricolo e limitarne le fluttuazioni con minima distorsione degli scambi Migliorare la competitività del settore agricolo e potenziarne il contributo alla filiera alimentare Produzione alimentare sostenibile 2. Potenziare la competitività dell agricoltura in tutte le sue forme e la redditività delle aziende agricole 3. Promuovere l organizzazione della filiera agroalimentare e la gestione dei rischi nel settore agricolo Mantenere la stabilità dei mercati Rispondere alle attese dei consumatori Fornire beni pubblici (prevalentemente ambientali) e adoperarsi per la mitigazione dei cambiamenti climatici e l adattamento ad essi Promuovere l innovazione per un uso più efficiente delle risorse Gestione sostenibile delle risorse naturali e azione per il clima Sviluppo equilibrato del territorio 4. Preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi dipendenti dall agricoltura e dalle foreste 5. Incoraggiare l uso efficiente delle risorse e il passaggio a un economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima nel settore agroalimentare e forestale 6. Promuovere l inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico nelle zone rurali Salvaguardare un agricoltura differenziata nell insieme dell UE

21 1 P I L A S T R O I collegamenti fra i 2 pilastri della PAC sono più stretti condizionalità (N.B.: WFD, SUD) servizi di consulenza aziendale riduzione o redistribuzione del pagamento sostegno accoppiato volontario (13% + 2%) novità : agricoltore in attività flessibilità fra pilastri (no) greening ( EFA) (individuale) aree svantaggiate (no) e giovani 2 P I L A S T R O

22 2. I Fondi strutturali e di investimento europei (Fondi SIE)

23 Europa 2020 Crescita intelligente, sostenibile e inclusiva PAC competitività del settore agricolo gestione sostenibile delle risorse naturali e azione per il clima sviluppo territoriale equilibrato delle zone rurali Quadro strategico comune 11 obiettivi tematici 1 pilastro (FEAGA) 2 pilastro (FEASR) 6 priorità dell UE Horizon 2020 ricerca agricola Partenariato europeo per l innovazione produttività e sostenibilità dell agricoltura

24 Il contributo dello sviluppo rurale agli 11 obiettivi tematici 1. Trasferimento di conoscenze e innovazione 2. Redditività delle aziende e competitività dell agricoltura 3. Organizzazione della filiera e gestione dei rischi 4. Preservazione, ripristino e valorizzazione degli ecosistemi 5. Uso efficiente delle risorse e passaggio a un economia a basse emissioni di carbonio e resiliente 6. Inclusione sociale e sviluppo economico nelle zone rurali 1. Ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione 10. Istruzione e formazione finalizzate alle competenze e apprendimento permanente 3. Competitività delle PMI e del settore agricolo 5. Adattamento al cambiamento climatico, prevenzione e gestione dei rischi 6. Tutela ambiente e uso efficiente delle risorse 4. Transizione verso un economia a basse emissioni di carbonio 2. Migliorare accesso, impiego e qualità dell ICT 8. Occupazione e mobilità dei lavoratori 9. Inclusione sociale e lotta alla povertà e alla discriminazione

25 Priorità 2 Potenziare la redditività delle aziende agricole e la competitività dell agricoltura Priorità 3 Promuovere l organizzazione della filiera alimentare, il Priorità 4 Preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all agricoltura e Priorità 5 Uso efficiente delle risorse e passaggio a un economia a basse Priorità 6 Inclusione sociale, riduzione della povertà e sviluppo economico nelle Che cosa benessere intende animale e la alla silvicoltura fare il PSR emissioni (la di CO 2 strategia) e Focus area 2a Migliorare le prestazioni economiche di tutte le aziende agricole e incoraggiare ristrutturazione e ammodernamento per aumentare quota di mercato, orientamento al mercato e diversificazione Focus area 2b Favorire l ingresso di agricoltori adeguatamente qualificati nel settore agricolo e, in particolare, il ricambio generazionale gestione dei rischi Focus area 3a Migliorare la competitività dei produttori primari integrandoli meglio nella filiera agroalimentare Focus area 3b Sostenere la prevenzione e la gestione dei rischi aziendali Focus area 4a Salvaguardia, ripristino e miglioramento della biodiversità, tra l'altro nelle zone Natura 2000, nelle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici e nell'agricoltura ad alto valore naturalistico, e dell assetto paesaggistico resiliente al clima Focus area 5a Uso più efficiente dell acqua nell agricoltura Focus area 5b Uso più efficiente dell energia nell agricoltura e nell industria alimentare Focus area 4b Focus area 5c Migliore gestione delle Approvvigionamento e risorse idriche, compresa utilizzo di fonti di energia la gestione di fertilizzanti rinnovabili, scarti ecc. ai e pesticidi fini della bioeconomia Focus area 4c Prevenzione dell erosione dei suoli e migliore gestione degli stessi Focus area 5d Ridurre le emissioni di GHG e NH 3 Focus area 5e Conservazione e sequestro del carbonio zone rurali Focus area 6a Favorire la diversificazione, la creazione e lo sviluppo di piccole imprese e l occupazione Focus area 6b Stimolare lo sviluppo locale nelle zone rurali Focus area 6c Promuovere l accessibilità, l uso e la qualità delle TIC nelle zone rurali Priorità 1 Promuovere il trasferimento di conoscenze e l innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali Focus area 1a: Stimolare l innovazione, la cooperazione e lo sviluppo della base di conoscenze nelle zone rurali Focus area 1b: Rinsaldare i nessi tra agricoltura, produzione alimentare e silvicoltura, da un lato, e la ricerca e innovazione Focus area 1c: Incoraggiare l apprendimento lungo tutto l arco della vita e la formazione professionale nel settore agr. e for.

26 Priorità SR Strategia Europa Definisce gli obiettivi generali e specifici dell Unione Quadro strategico comune (QSC) Include FEASR, FESR, FSE, Fondo di coesione e FEAMP - Traduce la strategia UE 2020 attraverso obiettivi tematici comuni, perseguiti con azioni-chiave per ciascun Fondo Position paper Accordo di partenariato Documento nazionale che inquadra l utilizzo dei Fondi nel perseguimento degli obiettivi UE 2020 Politica di sviluppo rurale (FEASR) Altri fondi strutturali e di investimento (SIE) (FESR, FSE, FC e FEAMP) 1. Promuovere il trasferimento di conoscenze e l innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali 2. Potenziare la competitività dell'agricoltura in tutte le sue forme e la redditività delle aziende agricole 3. Promuovere l organizzazione della filiera agroalimentare e la gestione dei rischi nel settore agricolo 4. Preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi dipendenti dall'agricoltura e dalle foreste 5. Incentivare l'uso efficiente delle risorse e il passaggio a un'economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima 6. Promuovere l inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico nelle zone rurali Programma(i) di sviluppo rurale

27 3. Il PSR della Regione Piemonte

28 La storia recente del PSR settembre 2014 notifica alla CE mag - set 2015 negoziato con la CE 12 ottobre 2015 notifica finale alla CE novembre 2015 costituzione del Com. di sorveglianza 27 febbraio 2015 osservazioni della CE aprile 2015 incontro bilaterale con la CE 28 ottobre 2015 decisione della CE 27 nov mar 2016 criteri di selezione e cronoprogramma

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30 Il PSR in pillole La situazione (SWOT - rischi e opportunità) Che cosa bisognerebbe fare (i fabbisogni) Che cosa intende fare il PSR (la strategia) Le precondizioni (le condizionalità ex ante) Chi, cosa e come sostiene il PSR (le misure) Con quanti soldi (la tabella finanziaria) In quali tempi (il performance framework )

31 Ambiente Cambiamento climatico Innovazione Che cosa bisognerebbe fare (i fabbisogni) PRIORITA' E FOCUS AREA OB. TRASVERSALI Innovazione Competitività Filiere Ambiente Cambiamento climatico Zone rurali FABBISOGNI RILEVANZA F12 Limitare la contaminazione delle 1A 1B 1C 2A 2B 3A 3B 4A 4B 4C 5A 5B 5C 5D 5E 6A 6B 6C Promuovere reti e collaborazioni tra le imprese e gli attori del sistema F1 ** X X X X X regionale della conoscenza risorse F2 Adeguare non e potenziare la rete rinnovabili di consulenza e di informazione alle imprese ** X (acqua, X X suolo, aria) X X X Qualificare gli operatori rurali termini di competenze e conoscenze F3 ** X X X X tecniche e manageriali F4 Migliorare la competitività sostenibile delle imprese agricole, agroalimentari e forestali *** X X X X X X X F5 Accompagnare e orientare la propensione alla diversificazione di aziende agricole, agroalimentari e imprese rurali * X X X X Incrementare il numero di aziende agricole e forestali gestite da giovani F6 *** X X X X X FA 4A imprenditori Biodiversità Sviluppare forme integrazione orizzontale e verticale nelle filiere F7 *** X X X X X X agroalimentari, no food e forestali Migliorare il posizionamento e la penetrazione dei prodotti agroalimentari F8 * X X X piemontesi sul mercato interno F9 Gestire e prevenire i rischi di mercato * X X Prevenire e ripristinare i danni connessi ai rischi climatici, sanitari e F10 * X X X X X FA 4B fitosanitari, ambientali Gestione e all azione dei selvatici risorse idriche Sostenere il ripristino, il mantenimento e il miglioramento della biodiversità F11 * X X X naturale e agraria e del paesaggio Limitare la contaminazione delle risorse non rinnovabili (acqua, suolo, aria) F12 *** X X X X X X X da parte delle attività agricole F13 Sostenere il risparmio idrico nell esercizio delle attività agricole * X X X X X Diffondere le pratiche agricole e forestali idonee ad incrementare il F14 * X X X X FA 4C sequestro di carbonio Erosione dei suoli F15 Migliorare la conservazione del sistema suolo * X X X Valorizzare le biomasse di origine agricola e forestale per la produzione di F16 * X X X X X energia rinnovabile F17 Tutelare e valorizzare le attività agricole e forestali nelle zone di montagna ** X X X X X F18 Migliorare la qualità della vita nelle aree rurali ** X X FA 5D Emissioni agricole (GHG, NH F19 Creare opportunità di sviluppo nelle aree rurali *** X X X X X F20 Favorire l accesso al credito da parte delle imprese * X X X 3 ) X X F21 Sviluppare l'infrastrutturazione internet a banda ultralarga nelle aree rurali *** X X

32 Priorità 2 Potenziare la redditività delle aziende agricole e la competitività dell agricoltura Priorità 3 Promuovere l organizzazione della filiera alimentare, il Priorità 4 Preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all agricoltura e Priorità 5 Uso efficiente delle risorse e passaggio a un economia a basse Priorità 6 Inclusione sociale, riduzione della povertà e sviluppo economico nelle Che cosa benessere intende animale e la alla silvicoltura fare il PSR emissioni (la di CO 2 strategia) e Focus area 2a Migliorare le prestazioni economiche di tutte le aziende agricole e incoraggiare ristrutturazione e ammodernamento per aumentare quota di mercato, orientamento al mercato e diversificazione Focus area 2b Favorire l ingresso di agricoltori adeguatamente qualificati nel settore agricolo e, in particolare, il ricambio generazionale gestione dei rischi Focus area 3a Migliorare la competitività dei produttori primari integrandoli meglio nella filiera agroalimentare Focus area 3b Sostenere la prevenzione e la gestione dei rischi aziendali Focus area 4a Salvaguardia, ripristino e miglioramento della biodiversità, tra l'altro nelle zone Natura 2000, nelle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici e nell'agricoltura ad alto valore naturalistico, e dell assetto paesaggistico resiliente al clima Focus area 5a Uso più efficiente dell acqua nell agricoltura Focus area 5b Uso più efficiente dell energia nell agricoltura e nell industria alimentare Focus area 4b Focus area 5c Migliore gestione delle Approvvigionamento e risorse idriche, compresa utilizzo di fonti di energia la gestione di fertilizzanti rinnovabili, scarti ecc. ai e pesticidi fini della bioeconomia Focus area 4c Prevenzione dell erosione dei suoli e migliore gestione degli stessi Focus area 5d Ridurre le emissioni di GHG e NH 3 Focus area 5e Conservazione e sequestro del carbonio zone rurali Focus area 6a Favorire la diversificazione, la creazione e lo sviluppo di piccole imprese e l occupazione Focus area 6b Stimolare lo sviluppo locale nelle zone rurali Focus area 6c Promuovere l accessibilità, l uso e la qualità delle TIC nelle zone rurali Priorità 1 Promuovere il trasferimento di conoscenze e l innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali Focus area 1a: Stimolare l innovazione, la cooperazione e lo sviluppo della base di conoscenze nelle zone rurali Focus area 1b: Rinsaldare i nessi tra agricoltura, produzione alimentare e silvicoltura, da un lato, e la ricerca e innovazione Focus area 1c: Incoraggiare l apprendimento lungo tutto l arco della vita e la formazione professionale nel settore agr. e for.

33 La dotazione finanziaria per priorità (in Meuro) priorità 6 priorità 5 priorità 4 priorità 3 priorità misure collegate alla priorità 1 altre misure P1: innovazione P2: competitività P3: filiere P4: ambiente P5: clima P6: zone rurali

34 Le precondizioni (le condizionalità ex ante) G4 Appalti pubblici G5 Aiuti di Stato (Regione) G6 Normativa VIA e VAS (Mattm e Regione) P5.2 Risorse idriche (Regione) - recepimento linee guida naz. sui costi ambientali e sull applicazione di prezzi dell acqua volumetrici; - estensione dell uso di prezzi incentivanti basati sui volumi utilizzati (sia nel caso di fornitura che di estrazione individuale dell acqua); - recepimento delle misure del Piano di gestione; - recupero dei costi operativi, di manutenzione, ambientali e di risorsa. P6.1 Infrastruttura banda ultralarga (Regione)

35 Chi, cosa e come sostiene il PSR (le misure) Le misure sono descritte nella sezione 8 del PSR. In particolare: - la sez. 8.1 descrive le condizioni generali applicate a una o più misure, compresi, fra l altro, la definizione di zona rurale, la condizionalità e l uso previsto degli strumenti finanziari; - la sez. 8.2 descrive in dettaglio ogni misura e tipo di operazione.

36 Chi, cosa e come sostiene il PSR (le misure) Le misure sono descritte nella sezione 8 del PSR. In particolare: - la sez. 8.1 descrive le condizioni generali applicate a una o più misure, compresi, fra l altro, la definizione di zona rurale, la condizionalità e l uso previsto degli strumenti finanziari; - la sez. 8.2 descrive in dettaglio ogni misura e tipo di operazione.

37 La definizione di zona rurale Il metodo per la classificazione delle zone rurali in Italia è riportato nel (Sfide territoriali) dell Accordo di partenariato. Il metodo prevede tre passaggi: - primo step: ripartizione dei comuni in due classi (rurali e urbani) ed enucleazione dei capoluoghi di provincia; - secondo step: aggregazione dei comuni in 4 tipologie areali (A, B, C e D); - terzo step: eventuali adattamenti e suddivisioni in sottotipologie (es. C 1 e C 2 ).

38 La definizione di zona rurale Rispetto al la superficie delle zone rurali del Piemonte è aumentata, principalmente a causa dei nuovi criteri introdotti nell Accordo di partenariato. Secondo l Accordo di partenariato sono da classificare come comuni rurali quelli che hanno: - densità demografica <150 abitanti/km 2 oppure (nuovo criterio) - superficie agroforestale >66% del totale.

39 <150 abitanti /km 2 sup. agroforestale >66%

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43 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10 % 0% A B C1 C2 D pr oduz i one st a nda r d doma nda uni c a

44 Chi, cosa e come finanzia il PSR (le misure) Le misure sono raggruppabili in tipologie: - misure per favorire il trasferimento di conoscenze e l innovazione; - misure di sostegno alle imprese del settore agricolo, agroindustriale e forestale (strutture, infrastrutture, qualità, filiere e rischi aziendali) ; - misure per lo sviluppo delle zone rurali; - misure di sostegno alle pratiche agricole vantaggiose per l ambiente e il clima.

45 Misure per la conoscenza e l innovazione M01 Formazione, informazione, scambi M02 Servizi di consulenza M16 Cooperazione M16.1 e M16.2 Gruppi PEI e prog. pilota M16.3 Processi di lavoro in comune M16.4 Filiere corte e mercati locali M16.5 Progetti ambientali M16.6 Approvvigionamento di biomasse M16.7 Sviluppo locale non LEADER M16.8 Piani forestali M16.9 Agricoltura sociale

46 Misure di sostegno alle imprese agroforestali M03 Qualità dei prodotti agricoli M04 Invest. in immobilizzazioni materiali M04.1 Miglioramento aziende agricole M04.2 Trasformazione e commercializz. dei prodotti agricoli M04.3 Infrastrutture (irrigue, strade e acquedotti, alpeggi, piste forest.) M04.4 Investimenti non produttivi (siepi e filari, difesa dai lupi, biodivers.) M05 Prevenzione e ripristino danni

47 Misure di sostegno alle imprese agroforestali M06 Sviluppo delle aziende agricole M06.1 Insediamento giovani agricoltori M06.4 Sviluppo di attività extra-agricole M08 Sviluppo delle aree forestali M08.1 Imboschimento di terreni M08.3 Prevenzione dei danni M08.4 Ripristino dei danni M08.5 Accrescimento resilienza M08.6 Incremento del potenziale economico delle foreste

48 Misure per lo sviluppo delle zone rurali M07 Servizi di base e rinnovam. villaggi M07.1 Stesura e aggiornamento piani M07.3 Infrastrutture banda ultralarga M07.5 Infrastrutture turistico-ricreative M07.6 Miglioramento dei fabbricati di alpeggio M19 LEADER (preparazione e attuazione delle strategie di sviluppo locale, cooperazione fra Gal, gestione e animazione)

49 Pratiche agricole per ambiente e clima

50

51 (ondata di freddo)

52 Pratiche agricole per ambiente e clima (1) M10 Pagamenti agro-climatico-ambientali M Produzione integrata M Biodiversità nelle risaie M Agricoltura conservativa M Sistemi colturali ecocompatibili (az. 1 Conversione seminativi; az. 2 Diversificazione in aziende maidicole) M Riduzione emissioni (NH 3 e GHG) M Difesa del bestiame da canidi M Gestione elementi naturaliformi M Allevamento razze autoctone M Gestione ecosostenibile pascoli

53 Pratiche agricole per ambiente e clima (1) M10 Pagamenti agro-climatico-ambientali M Produzione integrata M Biodiversità nelle risaie M Agricoltura conservativa M Sistemi colturali ecocompatibili (az. 1 Conversione seminativi; az. 2 Diversificazione in aziende maidicole) M Riduzione emissioni (NH 3 e GHG) M Difesa del bestiame da canidi M Gestione elementi naturaliformi M Allevamento razze autoctone M Gestione ecosostenibile pascoli

54 Serie storica della superficie a riso in Piemonte biologico aderente a biologico non aderente a non biologico aderente a non biologico non aderente a 214.1

55 Serie storica della superficie a riso in Piemonte superficie aderente a superficie non aderente a 214.9

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57 Pratiche agricole per ambiente e clima (1) M10 Pagamenti agro-climatico-ambientali M Produzione integrata M Biodiversità nelle risaie M Agricoltura conservativa M Sistemi colturali ecocompatibili (az. 1 Conversione seminativi; az. 2 Diversificazione in aziende maidicole) M Riduzione emissioni (NH 3 e GHG) M Difesa del bestiame da canidi M Gestione elementi naturaliformi M Allevamento razze autoctone M Gestione ecosostenibile pascoli

58 200 M Sistemi colturali ecocompatibili Az. 2 - Diversificazione in aziende maidicole mais riso frumento vite fruttiferi superficie sotto contratto (M214.1) superficie non sotto contratto

59 Condizioni di ammissibilità all azione 2 1. Incidenza media della superficie a mais sui seminativi aziendali nel periodo pari ad almeno il 75%. 2. Superficie minima oggetto di impegno (che deve corrispondere all intera superficie a seminativi) pari ad almeno 3 ettari.

60 Impegni dell azione 2 1. Soddisfare un greening rinforzato : in ogni anno del periodo (quinquennale) di impegno devono essere presenti almeno 3 colture, di cui la principale sia <75% dei seminativi e le 2 principali siano <95% dei seminativi. 2. Applicare il criterio di avvicendamento: il mais nei 5 anni non può superare il 60% dei seminativi; nessuna coltura può ricorrere su una particella per più di 3 anni nel quinquennio e per due anni consecutivi. Premio annuo: 435 euro/ha

61 ANNO 1 mais soia mais cereali vernini superf. a premio: no mais superf. euro 20 ha 10 ha ANNO 2 soia mais cereali vernini mais 20 ha 10 ha ANNO 3 mais cereali vernini mais soia 20 ha 10 ha 4350 ANNO 4 cereali vernini mais soia mais 20 ha 10 ha ANNO 5 mais soia mais cereali vernini 20 ha 10 ha 4.350

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63 Pratiche agricole per ambiente e clima (2) M10.2 Conservazione e uso delle risorse genetiche in agricoltura M11 Agricoltura biologica M11.1 Adozione produzione biologica M11.2 Mantenimento produz. biologica M12 Indennità Natura 2000 e WFD M12.2 Pagamento compensativo per le zone forestali Natura 2000 M13 Zone soggette a vincoli naturali M13.1 Pagamento compensativo per le zone montane

64 M Pagamento compensativo per le zone montane Principali novità previste dal regolamento: - è riservato agli agricoltori in attività; - non è differenziato in funzione delle colture ma può essere diversificato in funzione di: - gravità del vincolo permanente 4 classi di intensità dei vincoli naturali; - sistemi agricoli 3 sistemi agricoli (coltivazioni legnose; seminativi; pascoli e prati permanenti).

65 Sistema agricolo Coltivazioni legnose Bassi Medi Medio alti Alti Seminativi Pascoli e prati perm

66 Con quanti soldi (la tabella finanziaria) % 40% 43% UE Stato Regione M01 M02 M03 M04 M05 M06 M07 M08 M10 M11 M12 M13 M15 M16 M19 P2 Competitività P3 Filiere e rischi P4 Ambiente P5 Clima P6 Sviluppo zone rurali

67 In quali tempi (il performance framework) Nella sezione 7 del PSR sono riportati, per ciascuna priorità, gli obiettivi di avanzamento dei risultati attesi al 2018 (target intermedi o milestone). Ad es., per la P2 gli obiettivi al 2018 sono: - spesa pubblica totale: 15%; - aziende beneficiarie (FA 2A + FA 2B): 15%. Per la P4 gli obiettivi al 2018 sono: - spesa pubblica totale: 33%; - terreni agricoli sotto contratto: 60%.

68 In quali tempi (il performance framework) I dati al denominatore dei target intermedi sono quelli riportati nella sezione 11 del PSR (Piano degli indicatori). Il Piano degli indicatori, articolato per focus area, oltre agli indicatori di obiettivo (totali per FA) riporta gli indicatori di output riferiti alle singole misure afferenti alla FA. Una modifica del PSR che comporti una variazione di un indicatore di obiettivo superiore al 50% è approvata con decisione della Commissione (art. 11 R1698/2013).

69 I bandi aperti a oggi

70 I bandi aperti a oggi L articolo 49 del R1305/2013 stabilisce che l AdG del PSR definisca una serie di criteri di selezione degli interventi previa consultazione del comitato di sorveglianza. I criteri di selezione sono intesi a garantire: - la parità di trattamento dei richiedenti; - un migliore utilizzo delle risorse finanziarie; - una maggiore rispondenza delle misure alle priorità dell Unione in materia di sviluppo rurale.

71 I bandi aperti a oggi (formazione professionale) (partecipazione ai regimi di qualità) (informazione e promozione) (investimenti nelle aziende agricole) (investimenti nelle aziende agricole dei giovani) (insediamento di giovani agricoltori) (infrastrutture turistico-ricreative) (imboschimento di terreni agricoli e non) (indennità Natura 2000 forestale) (indennità compensativa zone montane) 19 (Leader selezione dei PSL)

72 Bandi chiusi (1) Il primo bando sull operazione (informazione e promozione dei prodotti agricoli e alimentari di qualità - manifestazioni fieristiche a carattere internazionale) si è chiuso il 3 marzo Sono stati presentati 8 progetti per un importo complessivo di euro (cui corrisponde un contributo pari al 70%). I settori interessati sono: vino, formaggi, carni, frutta, produzioni biologiche. Un secondo bando con una dotazione finanziaria di 2,5 Meuro è stato aperto il 9 marzo 2016.

73 Bandi chiusi (2) Il bando sull operazione (Miglioramento del rendimento globale e della sostenibilità delle aziende agricole) si è chiuso il 5 aprile Sono state presentate domande per un volume complessivo degli investimenti di 226,7 Meuro, cui corrisponde un contributo pari a: - 90,7 Meuro (40% della spesa ammessa) nelle tipologie areali A, B e C1; - 20,5 Meuro (50% della spesa ammessa) nelle tipologie areali C2 e D.

74 Bandi sulla sottomisura M04.1 (Miglioramento del rendimento globale e della sostenibilità delle aziende agricole) Sulla M04.1 il 22 dicembre 2015 erano stati aperti i bandi relativi alle operazioni: (Miglioramento del rendimento globale e della sostenibilità delle aziende agricole), con scadenza 15 marzo, poi posticipata al 4 aprile, con una dotazione di 50,0 Meuro; (Miglioramento del rendimento globale e della sostenibilità delle aziende agricole dei giovani agricoltori), con scadenza 15 aprile e con una dotazione di 30,0 Meuro.

75 Bandi sulla sottomisura M04.1 (Miglioramento del rendimento globale e della sostenibilità delle aziende agricole) L art. 17(2) del regolamento (UE) n. 1305/2013 prevede che nel caso di investimenti destinati a sostenere la ristrutturazione delle aziende agricole il sostegno venga indirizzato secondo l analisi SWOT. Detta analisi SWOT nel PSR è stata condotta per i principali sotto-settori dell agricoltura piemontese e relativamente ai temi della competitività e della sostenibilità.

76 Riso Cereali e altri seminativi Ortofrutta Vitivinicolo Carne bovina Carne suina Latte Avicunicoli Ovicaprini della qualità dei prodotti e all'inserimento in specifici segmenti di mercato Fabbisogno trasversale Nelle aree C e D può dare un contributo complessivo all offerta del territorio, anche operando sui settori minori. Opportuno creare percorsi volontari e condivisi nelle filiere anche attraverso la definizione di protocolli, disciplinari e sistemi di tracciabilità. Bandi sulla sottomisura M04.1 E un tema che tocca tutti i sottosettori. In particolare, nei cereali è necessario affrontare il tema delle micotossine, nelle produzioni destinate al consumo fresco quello dei Miglioramento residui di fitofarmaci, nelle attività zootecniche la salvaguardia degli allevamenti e dei consumatori dai rischi della sicurezza Fabbisogno trasversale legati alle epizozie e alla presenza di inquinanti nelle alimentare Fabbisogno e della materie prime e nei prodotti finali. Opportuno creare biosicurezza Note prioritario percorsi condivisi nelle filiere anche attraverso la definizione di azioni volontarie quali protocolli, disciplinari e sistemi di tracciabilità, che possono anche sostenere la valorizzazione commerciale dei prodotti. In La vari riduzione sottosettori dei costi è possibile di produzione puntare riguarda alla valorizzazione tutti i Riduzione dei costi Valorizzazione di delle sottosettori varietà e locali, generalmente innescando si ottiene meccanismi attraverso virtuosi con la di produzione e filiera l introduzione corta e i di circuiti processi produzione e macchinari artigianale innovativi; e di fruizione in vari razze locali / Fabbisogno trasversale perseguimento di turistica casi il raggiungimento locale, soprattutto di un elevata nelle zone efficienza C e D. tecnica, tipiche e X X X X X Nel energetica settore ed vitivinicolo economica può richiede essere l utilizzo opportuno condiviso riqualificare tra economie di scala varietà locali / produzioni più aziende. basate su vitigni locali (es. Barbera, Dolcetto, tipiche Innovazione nei Cortese) non ancora adeguatamente valorizzate. processi produttivi In La questo problematica ambito riguarda spiccano tutti inoltre i sottosettori, le opportunità in particolare di i valorizzazione comparti con carattere della Razza prevalente Bovina Piemontese. di commodity quali la finalizzata al carne suina, la carne avicola, il latte, i cereali, in ragione miglioramento Il dello miglioramento scarso valore del aggiunto benessere trattenuto animale, dalla oltre fase il rispetto agricola. Miglioramento della qualità dei del Fabbisogno trasversale delle Nelle norme, aree C e può D può consentire dare un di contributo migliorare complessivo prestazioni X X X X benessere prodotti e animale degli all offerta allevamenti, del territorio, riducendo anche i rischi operando e incrementando sui settori minori. il livello Opportuno di sicurezza creare alimentare percorsi volontari e di qualità e condivisi delle produzioni. nelle all'inserimento in filiere anche attraverso la definizione di protocolli, specifici segmenti Puntare disciplinari a riconversioni e sistemi di tracciabilità. produttive dove la redditività di mercato viene meno a causa del mutare delle condizioni Azioni di economiche E un tema che (es. tocca cambiamento tutti i sottosettori. del Primo In Pilastro particolare, della nei PAC, andamento negativo del mercato). riconversione X X X X X cereali è necessario affrontare il tema delle micotossine, In nelle altri produzioni casi la motivazione destinate della al consumo riconversione fresco quello dipende dei produttiva Miglioramento dall insorgenza residui di fitofarmaci, di fitopatie nelle di attività particolare zootecniche gravità, la come ad esempio salvaguardia nel caso degli della allevamenti vite (Flavescenza e dei consumatori dorata) e dai rischi della sicurezza Fabbisogno trasversale dell actinidia legati alle epizozie (Batteriosi). e alla presenza di inquinanti nelle 26 novembre alimentare 2015 e della L efficienza materie Comitato prime logistica e nei di prodotti è sorveglianza un elemento finali. essenziale Opportuno PSR della creare Sviluppo biosicurezza della competitività percorsi condivisi soprattutto nelle filiere per anche il settore attraverso frutticolo la ed

77 Bandi sulla sottomisura M04.1 Per stabilire l appartenenza delle aziende richiedenti ai diversi sottosettori, così come per stabilire la maggior parte degli altri requisiti, si fa riferimento alle risultanze degli archivi amministrativi, compreso il fascicolo aziendale dell anagrafe agricola unica. Fra i 9 criteri di selezione, soltanto per il 5 (investimenti che permettano di incrementare l occupazione) e per il 7 (domande relative a produzioni inserite in regimi di qualità) il punteggio è calcolato a partire dalla dichiarazione del richiedente.

78 Bandi sulla sottomisura M04.1 uso del suolo voci, di cui 928 significative Fascicolo aziendale consistenza zootecnica 87 voci (anagrafe zootecnica) Rubriche per la classificazione tipologica Coefficienti di produzione standard 91 voci, di cui 66 per le coltivazioni OTE produzione standard sottosettore

79 Bandi sulla sottomisura M04.1 Per stabilire l appartenenza delle aziende richiedenti ai diversi sottosettori, così come per stabilire la maggior parte degli altri requisiti, si fa riferimento alle risultanze degli archivi amministrativi, compreso il fascicolo aziendale dell anagrafe agricola unica. I bandi prevedono che soltanto le domande che raggiungono il punteggio minimo (14 punti) possano essere trasmesse attraverso il sistema informativo. Entro la data di scadenza del bando sono state trasmesse domande.

80 Grazie per l attenzione! mario.perosino@regione.piemonte.it

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