Acidi grassi essenziali. Acidi grassi esterificati (fosfolipidi) Fosfolipasi A 2. Acido arachidonico. Eicosanoidi. Trombossani

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Acidi grassi essenziali. Acidi grassi esterificati (fosfolipidi) Fosfolipasi A 2. Acido arachidonico. Eicosanoidi. Trombossani"

Transcript

1 Acidi grassi essenziali Acidi grassi esterificati (fosfolipidi) Stimolo patologico Lipocortina Fosfolipasi A 2 Acido arachidonico Fans Ciclossigenasi Lipossigenasi Endoperossidi ciclici Eicosanoidi Prostaglandine Prostaciclina Trombossani Leucotrieni -Dolore -Febbre -Infiammazione -Acido gastrico -Vasodilatazione -Inibizione della aggregazione piastrinica dei trombociti -Vasocostrizione -Aumento della aggregazione dei trombociti -Reazioni allergiche (per es. asma bronchiale), leucotassi -Mucosa gastrica -Doglie -Reni: escrezione di Na+ e H 2 O

2

3 Fattori di crescita Sono dei polipeptidi liberati nell ambiente extracellulare in grado di stimolare la proliferazione. Vengono distinti in : fattori di competenza reclutano le cellule quiescenti nel ciclo cellulare fattori di progressione sono indispensabili per la transizione dalla fase G1 alla fase S

4

5

6 L attività biologica dei fattori di crescita è mediata da: Recettori proteici di membrana in grado di catalizzare il trasferimento di gruppi fosfato dall ATP a substrati proteici a livello del gruppo ossidrilico di residui di tirosina Tra i substrati proteici che sono in grado di fosforilare ci sono essi stessi; è proprio l autofosforilazione che inducendo un cambiamento conformazionale della molecola recettoriale promuove l attività chinasica nei confronti di altre proteine

7 Recettori di membrana il cui meccanismo coinvolge l attività Tirosino-chinasi Un ampia classe di recettori di membrana sembra attivare eventi cellulari attraverso l attivazione di una attività enzimatica di tipo chinasico su residui di tirosina L attività può tanto essere: 1. intrinseca alla molecola recettoriale 2. reclutata dal recettore utilizzando specifiche proteine accessorie

8 Utilizzano questa via di segnalazione numerosi ormoni come: l insulina Il fattore di crescita simile all insulina (IGF) Il fattore di crescita epidermico (EGF) Il fattore di crescita dell endotelio vascolare (VEGF) Il fattore neurotrofico di derivazione cerebrale (BDNF) Il fattore di crescita nervoso (NGF) Il fattore di crescita derivato dalle piastrine (PDGF) Alcune citochine (interleuchine, interferoni). E molti altri

9 Figura Attivazione dei recettori ad attività tirosino-chinasica. L agonista si lega alla porzione extracellulare del recettore, determinandone la dimerizzazione e l attivazione della sua funzione enzimatica, con conseguente autofosforilazione del recettore stesso. Tale processo consente ad alcune proteine adattatrici di legarsi al recettore fosforilato, attraverso moduli strutturali specifici. Tra queste, le proteine adattatrici tipo Grb2 e SoS, nonché proteine favorenti lo scambio GDP-GTP quali la GAP, determinano la conversione di Ras nella sua forma attiva legata al GTP, seguita dall attivazione di Raf, la prima di una lunga catena di proteine ad attività chinasica su residui di serina/treonina (Mek, MAPKK), che porta all attivazione della MAP chinasi (chinasi attivata da mitogeni). Questa chinasi fosforila numerosi fattori trascrizionali determinandone l attivazione, che trasducono così il segnale al nucleo della cellula. da Annunziato L. e Di Renzo G. Trattato di Farmacologia capitolo 2, Idelson-Gnocchi 2010

10 I fattori di crescita I loro recettori I loro trasduttori sono i prodotti dei cosidetti protooncogeni od oncogeni cellulari. Questi geni, in condizioni fisiologiche sono deputati al controllo della proliferazione. Se sono mutati (oncogeni attivati) sono capaci di indurre trasformazione neoplastica e sono associati all insorgenza di alcune patologie oncologiche spontanee

11 Dominio extracellulare contiene: Siti di glicosilazione Residui di cisteina Motivi strutturali peculiari Dominio transmembrana: Residui idrofobici Membrana plasmatica residui basici di ancoraggio alla membrana Dominio iuxta -membrana :sede di importanti funzioni regolatorie Dominio catalitico: responsabile dell attività chinasica In alcuni casi è interrotto da una regione a funzione regolatoria Coda C-terminale: ha lunghezza e funzione variabile nei vari recettori; nel recettore attivato lega i trasduttori intracellulari del segnale

12 Nei vari recettori ad attività tirosin-chinasica Il dominio extracellulare è la porzione più variabile tanto è che in base a questa è possibile distinguere 15 sottofamiglie recettoriali caratterizzate ciascuna da questi motivi strutturali.

13 Questi motivi strutturali Hanno la funzione di determinare delle strutture tridimensionali che assicurano : stabilità specificitàal sito di legame Sono necessari per il processo di dimerizzazione che è fondamentale per la trasduzione del segnale

14 Dominio Transmembrana Sebbene abbia sopratutto un ruolo strutturale è stato osservato che basta la sostituzione di un aminoacido per alterare drammaticamente l attività tirosin chinasica del recettore. Ciò vuol dire che potrebbe essere implicato nella modulazione dell attività recettoriale

15 Dominio iuxta-membrana È costituito da aminoacidi che separano il dominio transmembrana da quello catalitico. È molto ben conservato È coinvolto nella modulazione della attivita recettoriale da parte di stimoli estrinseci al recettore stesso (Transmodulazione)

16 Ad es.nel caso del recettore per EGF il dominio iuxta-membrana contiene Residui di treonina e di serina che vengono fosforilati dalla PKC. La fosforilazione di tali residui spegne l attività catalitica dell adiacente dominio chinasico Inibisce il legame del dominio extracellulare con il fattore

17

18

19

20 Esistono due tipi di trasduttori: Proteine con attività enzimatica Proteine prive di attività catalitica intrinseca che fungono da regolatori di enzimi citoplasmatici

21 Il legame con il trasduttore ha tre conseguenze: Induce modificazioni conformazionali del trasduttore modulandone l attività Favorisce l interazione del trasduttore con il dominio catalitico del recettore Recluta il trasduttore alla membrana in modo che possa legare certi substrati ad essa associati

22

23

24 3 2

25 FOSFOLIPASI C Interazione con q 1 N X Y C 2 N X Y C 1 N X SH2 SH2 SH3 Y C SH2 SH2 SH3 2 N X Y C 1 N X Y C

26

27 I recettori ad attività tirosino-chinasica hanno un ruolo farmacologico molto importante anche perché sono coinvolti in processi biologici alterati in importanti patologie quali: L infiammazione La risposta immune La trasformazione, progressione ed invasione neoplastica

28 La desensitizzazione dei recettori per i fattosri di crescita avviene per l internalzzazione del recettore attivato con i suoi diversi trasduttori (downregulation); Se la fosforilazione è persistente il recettore è riconosciuto da particolari proteine (es Nexin I per l EGF) che lo trasportano nei lisosomi dove viene distrutto. NB nella condizioni di normale funzionamento nella maggior parte dei casi l attivazione di attività tirosinchinasica funge da segnale di internalizzazione ma la riduzione dei recettori sulla membrana è transitoria perché i recettori vengono defosforilati e riciclati

29 Recettori intracellulari per sostanze liposolubili I recettori localizzati a livello intracellulare sono sensibili a sostanze lipofile che attraversano per diffusione semplice lamembrana plasmatica Il loro meccanismo trasduzionale non coinvolge secondi messageri soluili Il meccanismo avviene per interazione diretta con l efettore (il DNA) determinando modifiche dell attività trascrizionale che promuovono le conseguenze biologiche ormono-dipendenti

30 Figura Meccanismi di segnalazione da parte di recettori per ormoni liposolubili. Pannello A, organizzazione funzionale e strutturale della superfamiglia dei recettori nucleari, che, sulla base del grado di conservazione di sequenza e di funzione, permettono l identificazione di sei domini distinti (A-F). (da Germain P, et al. Pharmacol Rev 58: , 2006). Pannello B, segnalazione di membrana e nucleare da parte dei recettori per gli ormoni sessuali. Oltre alle classiche azioni genomiche, gli ormoni sessuali possono esercitare effetti acuti non-genomici, forse attraverso l interazione con recettori di membrana quali canali ionici o GPCRs (da Wierman, Advan. Physiol. Edu. 31: 26-33, 2007).

31 Si riconoscono 6 sottofamiglie di recettori intracellulari per molecole liposolubili ma solo 3 d importanza farmacologica. La classe 1 comprende recettori per: ormoni tiroidei (TRs) l acido retinoico (RARs) la vitamina D (VDR) alcuni acidi grassi e prostaglandine (PPARs) sostanze tossiche di origine industriale (ARX o CAR)

32 La classe 2 comprende recettori per: L acido 6 transretinoico (RXRs) La classe 3 comprende recettori per: Glucocorticoidi (GRs) Mineralcorticoidi (MRs) Estrogeni (Ers) Progestinici (PRs) Androgeni (Ars)

33 Nella sequenza primaria e possibile identificare 5 sequenze analoghe A/B-F Il legame dell ormone al recettore avviene attraverso il dominio E che forma una tasca idrofobica Questo legame libera proteine inattivanti tra cui una Hps 90 Il recettore derepresso dimerizza Il complesso ormone-recettore dimerizzato viene trasportato nel nucleo Interagisce con sequenze specifiche di DNA attraverso la regione C ove sono presenti 2 anse ricche di cisteine in grado di complessare con lo Zn formando strutture Zinc fingers, mediante queste si posiziona nel solco maggiore del DNA La funzione di regolazione della trascrizione è ascrivibile alla regione A/B

34 La regolazione può essere bidirezionale: Attivazione di geni specifici come quelli per : ola lipocortina nel caso di ligandi glucocorticoidi oi canali di riassorbimento del Na nel caso dei mineralcoricoidi Soppressione di geni specifici come quelli per: ola ciclossigenasi 2

35 La regolazione si esercita a livello di discrete regioni genomiche localizzate a livello del 5 dei siti di inizio trascrizionali chiamati elementi responsivi per gli ormoni (HRE)

36 La desensitizzazione dei recettori intracellulari è omologa Avviene per downregulation (distruzzione del Recettore) La riduzione dei recettori è legata strettamente al controllo dell espressione genica del mrna La prima fase della downregulation è caratterizzata dalla riduzione della trascrizione del mrna Nella seconda la trascrizione ritorna normale ma aumenta la degradazione del mrna

Recettori di superficie

Recettori di superficie Recettori di superficie Esistono 3 classi principali di recettori di superficie 1. Recettori annessi a canali ionici 2. Recettori accoppiati alle proteine G 3. Recettori associati ad enzimi Recettori

Dettagli

Una risposta cellulare specifica può essere determinata dalla presenza di mediatori chimici (ormoni o altre molecole), dall interazione con altre

Una risposta cellulare specifica può essere determinata dalla presenza di mediatori chimici (ormoni o altre molecole), dall interazione con altre Una risposta cellulare specifica può essere determinata dalla presenza di mediatori chimici (ormoni o altre molecole), dall interazione con altre cellule (contatto cellula-cellula) o con strutture extracellulari

Dettagli

FATTORI DI CRESCITA COME MESSAGGERI

FATTORI DI CRESCITA COME MESSAGGERI RECETTORI ASSOCIATI A PROTEINE CHINASI Sono proteine che hanno sia funzione di recettore che attività enzimatica chinasica. L interazione con il ligando specifico stimola l attività della chinasi e il

Dettagli

Cell Signaling. Qualsiasi tipo di comunicazione tra le cellule

Cell Signaling. Qualsiasi tipo di comunicazione tra le cellule Cell Signaling Qualsiasi tipo di comunicazione tra le cellule I segnali intercellulari L evoluzione degli organismi multicellulari dipende dalla capacità delle cellule di comunicare una con l altra. La

Dettagli

Alberts et al., L ESSENZIALE DI BIOLOGIA MOLECOLARE DELLA CELLULA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005

Alberts et al., L ESSENZIALE DI BIOLOGIA MOLECOLARE DELLA CELLULA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005 La conversione dell informazione da una forma ad un altra è il punto critico della trasmissione e prende il nome di: TRASDUZIONE DEL SEGNALE Nella comunicazione cellulare: Molecola segnale Proteina recettore

Dettagli

Recettori di superficie

Recettori di superficie Recettori di superficie Esistono 3 classi principali di recettori di superficie 1. Recettori annessi a canali ionici 2. Recettori accoppiati alle proteine G 3. Recettori associati ad enzimi Recettori

Dettagli

Mediatore chimico. Recettore. Trasduzione del segnale. Risposta della cellula

Mediatore chimico. Recettore. Trasduzione del segnale. Risposta della cellula Mediatore chimico Recettore Trasduzione del segnale Risposta della cellula I mediatori chimici sono prodotti da cellule specializzate e sono diffusi nell organismo da apparati di distribuzione Sistemi

Dettagli

TRASDUZIONE DEL SEGNALE CELLULARE

TRASDUZIONE DEL SEGNALE CELLULARE TRASDUZIONE DEL SEGNALE CELLULARE RECETTORI I recettori ormonali sono proteine (spesso glicoproteine) capaci di riconoscere e legare l ormone L interazione tra ormone e recettore è estremamente specifica

Dettagli

Tirosin chinasi senza o con funzione recettoriale

Tirosin chinasi senza o con funzione recettoriale Tirosin chinasi senza o con funzione recettoriale elica di poliprolina Il dominio chinasico di Src è mantenuto nello stato inattivo mediante due distinte interazioni intramolecolari: il legame del dominio

Dettagli

Modulo 11 biosegnalazione

Modulo 11 biosegnalazione Modulo 11 biosegnalazione La trasduzione del segnale Capacità di ricevere e rispondere a segnali esterni alla membrana è un processo fondamentale per la vita. Organismi pluricellulari si scambiano informazioni:

Dettagli

Trasduzione del segnale

Trasduzione del segnale Trasduzione del segnale Modalità di segnalazione tra cellule JUXTACRINA proteine transmembrana mediatori locali ormoni Il legame di una sostanza al suo recettore di membrana porta la cellula a cambiare

Dettagli

Modulo 11 biosegnalazione

Modulo 11 biosegnalazione Modulo 11 biosegnalazione La trasduzione del segnale Capacità di ricevere e rispondere a segnali esterni alla membrana è un processo fondamentale per la vita. Organismi pluricellulari si scambiano informazioni:

Dettagli

SECONDI MESSAGGERI. Ca++

SECONDI MESSAGGERI. Ca++ SECONDI MESSAGGERI Ca++ Recettori di membrana associati a proteine G che attivano la fosfolipasi C II messaggeri: - derivati del fosfatidil inositolo - Ca ++ Sintesi dei secondi messaggeri DAG e IP dal

Dettagli

Tutor Pietro Bortoluzzi Cell

Tutor Pietro Bortoluzzi Cell Prof.ssa Paola Guandalini ---------------------------------------------------- Università degli Studi di Ferrara Dipartimento di Scienze Biomediche e Chirurgico specialistiche Sezione di Fisiologia Umana

Dettagli

HER2 e carcinoma gastrico

HER2 e carcinoma gastrico Modulo 1 HER2 e carcinoma gastrico Cosa è HER2 Con l'acronimo HER2 viene identificato uno dei recettori per i fattori epidermici di crescita, codificato dal cromosoma 17; HER2 appartiene alla famiglia

Dettagli

Io Non sono un recettore!

Io Non sono un recettore! I recettori portano il messaggio extracellulare direttamente nel citoplasma (recettori di membrana) o nel nucleo (recettori nucleari) Io Non sono un recettore! È essenziale per la loro sopravvivenza che

Dettagli

RECETTORI ACCOPPIATI A PROTEINE G: SPEGNIMENTO DEL SEGNALE

RECETTORI ACCOPPIATI A PROTEINE G: SPEGNIMENTO DEL SEGNALE RECETTORI ACCOPPIATI A PROTEINE G: SPEGNIMENTO DEL SEGNALE 1. Desensibilizzazione 2. Internalizzazione 3. Riciclo 4. Degradazione / Down-regulation PP2A: fosfatasi DESENSITIZZAZIONE Riduzione o perdita

Dettagli

FARMACODINAMICA. Studio degli effetti biochimici e fisiologici dei farmaci e. dei loro meccanismi d azione.

FARMACODINAMICA. Studio degli effetti biochimici e fisiologici dei farmaci e. dei loro meccanismi d azione. FARMACODINAMICA Studio degli effetti biochimici e fisiologici dei farmaci e dei loro meccanismi d azione. I RECETTORI Il recettore è una molecole di natura proteica capace di riconoscere un ligando = AGONISTA

Dettagli

FARMACI GLUCOCORTICOSTEROIDEI

FARMACI GLUCOCORTICOSTEROIDEI FARMACI GLUCOCORTICOSTEROIDEI Classificazione Anti-infiammotori steroidei Immunosoppressori Ormoni steroidei Attivi su recettori intracellulari che modulano la trascrizione genica Meccanismo d attivazione

Dettagli

Mediatore chimico. Recettore. Trasduzione del segnale. Risposta della cellula

Mediatore chimico. Recettore. Trasduzione del segnale. Risposta della cellula Mediatore chimico Recettore Trasduzione del segnale Risposta della cellula I mediatori chimici sono prodotti da cellule specializzate e sono diffusi nell organismo da apparati di distribuzione Sistemi

Dettagli

Fondamenti di Chimica Farmaceutica. Recettori

Fondamenti di Chimica Farmaceutica. Recettori Fondamenti di Chimica Farmaceutica Recettori Recettori In biochimica, un recettore è una proteina, transmembrana o intracellulare, che si lega ad uno specifico ligando, causando nel recettore una variazione

Dettagli

Segnalazione cellulare e trasduzione del segnale. Comunicazione fra le cellule

Segnalazione cellulare e trasduzione del segnale. Comunicazione fra le cellule Segnalazione cellulare e trasduzione del segnale Comunicazione fra le cellule Le cellule comunicano e interagiscono tra loro tramite il fenomeno della segnalazione cellulare Una cellula segnalatrice produce

Dettagli

Eicosanoidi. Acidi grassi esterificati. lipocortina FANS. Prostanoidi. glucocorticoidi AC. ARACHIDONICO. Cicloossigenasi.

Eicosanoidi. Acidi grassi esterificati. lipocortina FANS. Prostanoidi. glucocorticoidi AC. ARACHIDONICO. Cicloossigenasi. glucocorticoidi Acidi grassi esterificati (fosfolipidi di membrana) lipocortina Fosfolipasi A2 FANS Cicloossigenasi AC. ARACHIDONICO Lipoossigenasi Eicosanoidi Prostanoidi Prostaglandine Trombossani (PG)

Dettagli

Facoltà di Scienze Motorie Università degli Studi di Verona. Lezioni 2-3: Farmacodinamica

Facoltà di Scienze Motorie Università degli Studi di Verona. Lezioni 2-3: Farmacodinamica Facoltà di Scienze Motorie Università degli Studi di Verona Corso di Farmacologia Lezioni 2-3: Farmacodinamica Farmacodinamica L effetto di un farmaco è dovuto alla interazione tra esso e la struttura

Dettagli

La trasduzione del segnale intracellulare

La trasduzione del segnale intracellulare La trasduzione del segnale intracellulare Chemical signaling mechanisms I RECETTORI Farmaci antagonisti I beta-bloccanti per l ipertensione competono con adrenalina e noradrenalina per il recettore beta-adrenergico.

Dettagli

Dipendente da contatto Segnali di posizione (migrazione dei leucociti) Paracrina Raggio breve (neurotrasmettitori)

Dipendente da contatto Segnali di posizione (migrazione dei leucociti) Paracrina Raggio breve (neurotrasmettitori) Dipendente da contatto Segnali di posizione (migrazione dei leucociti) Paracrina Raggio breve (neurotrasmettitori) Autocrina Endocrina Agisce sulla stessa cellula che Fattori rilasciati in circolazione

Dettagli

Concetti chiave Cascata ormonale Ormoni derivati da amminoacido Tirosina (catecolammine: adrenalina, noradrenalina, o.tiroidei) Ormoni peptidici e

Concetti chiave Cascata ormonale Ormoni derivati da amminoacido Tirosina (catecolammine: adrenalina, noradrenalina, o.tiroidei) Ormoni peptidici e ORMONI Concetti chiave Cascata ormonale Ormoni derivati da amminoacido Tirosina (catecolammine: adrenalina, noradrenalina, o.tiroidei) Ormoni peptidici e proteici: -trasmettono il loro segnale legando

Dettagli

Mediatore chimico. Recettore. Trasduzione del segnale. Risposta della cellula

Mediatore chimico. Recettore. Trasduzione del segnale. Risposta della cellula Mediatore chimico Recettore Trasduzione del segnale Risposta della cellula I mediatori chimici sono prodotti da cellule specializzate e sono diffusi nell organismo da apparati di distribuzione Sistemi

Dettagli

Mediatore chimico. Recettore. Trasduzione del segnale. Risposta della cellula

Mediatore chimico. Recettore. Trasduzione del segnale. Risposta della cellula Mediatore chimico Recettore Trasduzione del segnale Risposta della cellula I mediatori chimici sono prodotti da cellule specializzate e sono diffusi nell organismo da apparati di distribuzione Sistemi

Dettagli

Farmacodinamica. Emilio Russo

Farmacodinamica. Emilio Russo Farmacodinamica Emilio Russo Curve concentrazione-risposta Immediata valutazione dell azione biologica Nessuna informazione sul recettore Interferenza di fenomeni esterni (assorbimento, distribuzione

Dettagli

Proteine. Enzimi Fattori di Trascrizione Proteine di Membrana (trasportatori, canale, recettori di membrana)

Proteine. Enzimi Fattori di Trascrizione Proteine di Membrana (trasportatori, canale, recettori di membrana) Proteine Enzimi Fattori di Trascrizione Proteine di Membrana (trasportatori, canale, recettori di membrana) Ormoni e Fattori di crescita Anticorpi Trasporto Trasporto (emoglobina, LDL, HDL.) Fenotipo Proteine

Dettagli

Farmacologia dei recettori intracellulari

Farmacologia dei recettori intracellulari Farmacologia dei recettori intracellulari I recettori intracellulari trasducono il segnale dell ormone legandosi a sequenze specifiche del DNA contenute nel promotore di specifici geni. In tal modo l attivazione

Dettagli

Università di Roma Tor Vergata Scienze della Nutrizione Umana Biochimica della Nutrizione - Prof.ssa Luciana Avigliano A.A.

Università di Roma Tor Vergata Scienze della Nutrizione Umana Biochimica della Nutrizione - Prof.ssa Luciana Avigliano A.A. Università di Roma Tor Vergata Scienze della Nutrizione Umana Biochimica della Nutrizione - Prof.ssa Luciana Avigliano A.A. 2011-12 Nutrienti quali regolatori delle funzioni cellulari AZIONE REGOLATORIA

Dettagli

COMUNICAZIONE CELLULARE TRASDUZIONE DEL SEGNALE

COMUNICAZIONE CELLULARE TRASDUZIONE DEL SEGNALE COMUNICAZIONE CELLULARE TRASDUZIONE DEL SEGNALE recettori (proteine recettoriali) vie di segnalazione intracellulare (molecole che elaborano il segnale e lo distribuiscono ai bersagli appropriati) recettori

Dettagli

1) Comunicazione diretta attraverso giunzioni comunicanti 2) Comunicazione tramite messaggeri chimici

1) Comunicazione diretta attraverso giunzioni comunicanti 2) Comunicazione tramite messaggeri chimici Una complessa rete di comunicazione tra cellule coordina la crescita, il differenziamento e il metabolismo in tutti gli organismi pluricellulari. Si riconoscono due tipologie di comunicazione intercellulare:

Dettagli

Regolazione metabolica: ruolo degli ormoni

Regolazione metabolica: ruolo degli ormoni pag. 1 Regolazione metabolica: ruolo degli ormoni La regolazione del metabolismo avviene per azione degli ormoni L effetto degli ormoni si esplica su un numero limitato di proteine: prevalentemente enzimi

Dettagli

RECETTORI INTRACELLULARI

RECETTORI INTRACELLULARI RECETTORI INTRACELLULARI RECETTORI NUCLEARI (NR) I recettori nucleari legano gli ormoni lipofili. Gli ormoni lipofili sono gli steroidi, i retinoidi, gli ormoni tiroidei e la vitamina D. Gli steroidi e

Dettagli

scaricato da www.sunhope.it

scaricato da www.sunhope.it Recettori a tirosina chinasi I recettori a tirosina chinasi presentano vari domini Una regione di legame (extracellulare) Una regione transmembrana Una coda intracellulare con numerose tirosine scaricato

Dettagli

La maggior parte dei farmaci però produce i suoi effetti in seguito all interazione con specifici componenti tessutali macromolecolari

La maggior parte dei farmaci però produce i suoi effetti in seguito all interazione con specifici componenti tessutali macromolecolari FARMACODINAMICA È quella branca della Farmacologia che studia i meccanismi con cui i farmaci sono in grado di modificare le funzioni dell organismo. È la scienza che contribuisce a costruire e solidificare

Dettagli

Le cellule eucariotiche svolgono durante la loro vita una serie ordinata. Ciclo Cellulare

Le cellule eucariotiche svolgono durante la loro vita una serie ordinata. Ciclo Cellulare Le cellule eucariotiche svolgono durante la loro vita una serie ordinata di eventi che costituiscono il Ciclo Cellulare Interfase comprende le fasi G 1, S, and G 2 Sintesi di macromolecole durante la

Dettagli

Immunologia e Immunopatologia ATTIVAZIONE DEI LINFOCITI T

Immunologia e Immunopatologia ATTIVAZIONE DEI LINFOCITI T Immunologia e Immunopatologia ATTIVAZIONE DEI LINFOCITI T Le fasi dell immunità specifica cellulo-mediata 1. Attivazione dei linfociti T 2. Differenziamento linfociti T effettori 3. Reazioni immunitarie

Dettagli

La segnalazione intercellulare

La segnalazione intercellulare La segnalazione intercellulare L evoluzione degli organismi multicellulari dipende dalla capacità delle cellule di comunicare una con l altra. La comunicazione intercellulare regola lo sviluppo e l organizzazione

Dettagli

Il SISTEMA DEL COMPLEMENTO. proteine plasmatiche che svolgono. flogosi sono due meccanismi assai

Il SISTEMA DEL COMPLEMENTO. proteine plasmatiche che svolgono. flogosi sono due meccanismi assai SISTEMA DEL COMPLEMENTO Il SISTEMA DEL COMPLEMENTO consiste in una serie numerosa di proteine plasmatiche che svolgono un ruolo fondamentale nella risposta immunitaria come nell infiammazione (immunità

Dettagli

1. RECETTORI IONOTROPICI A CONTROLLO DI LIGANDO o ROC

1. RECETTORI IONOTROPICI A CONTROLLO DI LIGANDO o ROC 1. RECETTORI IONOTROPICI A CONTROLLO DI LIGANDO o ROC ATP Acetilcolina Glutammato NMDA AMPA/cainato SUBUNITA': ogni recettore è formato da 5 ( o 4) subunità nicotinico MUSCOLARE (acetilcolina) nicotinico

Dettagli

Proprietà Esotossine Endotossine

Proprietà Esotossine Endotossine Principali differenze tra Esotossine ed Endotossine Proprietà Esotossine Endotossine Proprietà chimiche Modalità d azione Immunogenicità Potenzialità del tossoide Proteine secrete nell ambiente extracellulare

Dettagli

PRINCIPI DI FARMACODINAMICA

PRINCIPI DI FARMACODINAMICA PRINCIPI DI FARMACODINAMICA FARMACODINAMICA La farmacodinamica è la branca della farmacologia che studia i meccanismi con cui i farmaci sono in grado di modificare le funzioni dell organismo. In particolare,

Dettagli

Modulo 12 biosegnalazione

Modulo 12 biosegnalazione Modulo 12 biosegnalazione 2018-19 La trasduzione del segnale Capacità di ricevere e rispondere a segnali esterni alla membrana è un processo fondamentale per la vita. Organismi pluricellulari si scambiano

Dettagli

Legami chimici. Covalente. Legami deboli

Legami chimici. Covalente. Legami deboli Legami chimici Covalente Legami deboli Legame fosfodiesterico Legami deboli Legami idrogeno Interazioni idrofobiche Attrazioni di Van der Waals Legami ionici STRUTTURA TERZIARIA La struttura tridimensionale

Dettagli

Corso di Farmacologia

Corso di Farmacologia C. CHIAMULERA Università degli Studi di Verona Corso di Farmacologia Lezioni 2-3: Farmacodinamica Farmacodinamica L effetto di un farmaco è dovuto alla interazione tra esso e la struttura biologica il

Dettagli

TRASDUZIONE DEL SEGNALE LE PRINCIPALI MOLECOLE CHE PROVVEDONO ALLO SCAMBIO DI INFORMAZIONI TRA LE CELLULE SONO FATTORI SOLUBILI QUALI NEUROTRASMETTITORI, ORMONI, FATTORI DI CRESCITA, CITOCHINE. UN CASO

Dettagli

Comunicazione cellulare 1) Se le cellule sono in contatto diretto tra loro, esse possono comunicare attraverso l interazione tra una molecola di

Comunicazione cellulare 1) Se le cellule sono in contatto diretto tra loro, esse possono comunicare attraverso l interazione tra una molecola di Comunicazione cellulare 1) Se le cellule sono in contatto diretto tra loro, esse possono comunicare attraverso l interazione tra una molecola di superficie di una cellula e recettori presenti sulla superficie

Dettagli

nm di spessore

nm di spessore 7.5-10 nm di spessore Modello a mosaico fluido Secondo il modello a mosaico fluido la membrana è discontinua, fluida e asimmetrica Nella struttura a mosaico gli strati lipidici formano una matrice fluida

Dettagli

Circa l 80% di tutti gli ormoni e neurotrasmettitori e neuromodulatori inducono le loro risposte combinandosi con recettori che sono accoppiati agli

Circa l 80% di tutti gli ormoni e neurotrasmettitori e neuromodulatori inducono le loro risposte combinandosi con recettori che sono accoppiati agli Circa l 80% di tutti gli ormoni e neurotrasmettitori e neuromodulatori inducono le loro risposte combinandosi con recettori che sono accoppiati agli effettori con proteine G da Gether, Endocr.Rev. 21,90,200o

Dettagli

Corso di Farmacologia

Corso di Farmacologia C. CHIAMULERA Università degli Studi di Verona Corso di Farmacologia Lezioni 2-3: Farmacodinamica Capitolo 4 Conforti (Sorbona ed.) + DIAPO DI LEZIONE Farmacodinamica L effetto di un farmaco è dovuto alla

Dettagli

Comunicare. 6. La comunicazione cellulare. Messaggio EFFETTO. Recepito e elaborato

Comunicare. 6. La comunicazione cellulare. Messaggio EFFETTO. Recepito e elaborato 6. La comunicazione cellulare contiene materiale protetto da copyright, ad esclusivo uso personale; non è consentita diffusione ed utilizzo di tipo commerciale Comunicare Messaggio Recepito e elaborato

Dettagli

REGOLAZIONE DEL CICLO CELLULARE

REGOLAZIONE DEL CICLO CELLULARE REGOLAZIONE DEL CICLO CELLULARE Il sistema di controllo che regola la progressione del ciclo cellulare deve: 1) Garantire che tutti i processi associati con le diverse fasi siano portati a termine al tempo

Dettagli

Immunità cellulo-mediata

Immunità cellulo-mediata Immunità cellulo-mediata Immunità specifica: caratteristiche generali Immunità umorale - Riconoscimento dell antigene mediante anticorpi - Rimozione patogeni e tossine extracellulari Immunità cellulo-mediata

Dettagli

REGOLAZIONE DELL ATTIVITA ENZIMATICA 1) MODULAZIONE ALLOSTERICA NON-COVALENTE (REVERSIBILE)

REGOLAZIONE DELL ATTIVITA ENZIMATICA 1) MODULAZIONE ALLOSTERICA NON-COVALENTE (REVERSIBILE) REGOLAZIONE DELL ATTIVITA ENZIMATICA - Regolazione a lungo termine: la quantità di enzima può essere controllata regolando la velocità della sua sintesi o degradazione (minuti o ore) - Regolazione a breve

Dettagli

Il sistema endocrino

Il sistema endocrino Il sistema endocrino Indice delle lezioni: i LEZIONE 1 : Il sistema endocrino LEZIONE 2: Il sistema neuroendocrino: asse ipotalamo ipofisi Le ghiandole surrenali L asse ipotalamo-ipofisi-gonadi LEZIONE

Dettagli

Il sistema endocrino

Il sistema endocrino Il sistema endocrino (Pelle) (Cuore) (Rene) 1 Comunicazione intercellulare Autocrina La molecola segnale agisce sulla cellula che la secerne Paracrina La molecola segnale agisce sulle cellule vicine a

Dettagli

FATTORI CHE INFLUENZANO L INTENSITA DELLA RISPOSTA FARMACOLOGICA

FATTORI CHE INFLUENZANO L INTENSITA DELLA RISPOSTA FARMACOLOGICA FATTORI CHE INFLUENZANO L INTENSITA DELLA RISPOSTA FARMACOLOGICA RELAZIONE DOSE-RISPOSTA La relazione dose-risposta è graduale EFFICACIA MASSIMA E POTENZA RELATIVA Efficacia massima: Massimo effetto che

Dettagli

Maurizio Pianezza. La mia terapia anticancro. Maurizio Pianezza. Aspetti di

Maurizio Pianezza. La mia terapia anticancro. Maurizio Pianezza. Aspetti di Maurizio ianezza Aspetti di Biologia Molecolare Maurizio ianezza 1 - DUE ISOFROME IGF1 IGF2 IGF - INSULIN GROWTH FACTOR FATTORE INSULINICO - ISOFORMA RINCIALE IGF1 - ROTEINA FORMATA DA 70 AMINOACIDI SIMILE

Dettagli

Complesso Maggiore di Istocompatibilita (MHC)

Complesso Maggiore di Istocompatibilita (MHC) Complesso Maggiore di Istocompatibilita (MHC) Scoperta dell MHC I geni dell MHC sono stati inizialmente identificati come responsabili del rapido rigetto dei tessuti trapiantati. I geni dell MHC sono polimorfi:

Dettagli

REGOLAZIONE DEL METABOLISMO GLUCIDICO

REGOLAZIONE DEL METABOLISMO GLUCIDICO REGOLAZIONE DEL METABOLISMO GLUCIDICO IL METABOLISMO DEL GLICOGENO E FINEMENTE REGOLATO: Quando è attiva la sua sintesi non è attiva la sua demolizione e viceversa I principali ormoni che controllano il

Dettagli

Struttura degli anticorpi

Struttura degli anticorpi Struttura degli anticorpi (220 aa) (440 aa) Le classi di anticorpi Ig A, IgD, IgE, IgG, IgM IgM Risposta primaria Attivazione della fagocitosi attivazione del complemento IgM monomeriche insieme alle IgD

Dettagli

I ribosomi liberi nel citoplasma sintetizzano le proteine destinate alla via citoplasmatica, cioè quelle destinate a:

I ribosomi liberi nel citoplasma sintetizzano le proteine destinate alla via citoplasmatica, cioè quelle destinate a: I ribosomi liberi nel citoplasma sintetizzano le proteine destinate alla via citoplasmatica, cioè quelle destinate a: filmato Rimanere nel citoplasma Essere trasportate dal citoplasma al nucleo Essere

Dettagli

Biochimica Umana. Margherita Ruoppolo BDF56731

Biochimica Umana. Margherita Ruoppolo   BDF56731 Biochimica Umana Margherita Ruoppolo margherita.ruoppolo@unina.it www.federica.unina.it www.federica.eu BDF56731 BIOCHIMICA DEGLI ORMONI Testi consigliati: I PRINCIPI di BIOCHIMICA di LEHNINGER D.L. Nelson

Dettagli

Compendio di Biochimica dei tumori

Compendio di Biochimica dei tumori Pasquale Ferorelli Compendio di Biochimica dei tumori Per una propedeutica alla Terapia Complementare Enzimatica in Oncologia Direzione scientifica Citozeatec Gli organismi e la termodinamica Premessa

Dettagli

Trasduzione del segnale tramite recettori eptaelica e sistema cgmp

Trasduzione del segnale tramite recettori eptaelica e sistema cgmp Trasduzione del segnale tramite recettori eptaelica e sistema cgmp RGS: Regulators of G protein Signalling * * N-terminale C-terminale La subunità g ha una struttura ad a elica ed è modificata al

Dettagli

BIOSEGNALAZIONE. La ricezione e la trasmissione delle informazioni extracellulari Parte II

BIOSEGNALAZIONE. La ricezione e la trasmissione delle informazioni extracellulari Parte II BIOSEGNALAZIONE La ricezione e la trasmissione delle informazioni extracellulari Parte II Tipi generali di trasduttori di segnali RECETTORI CON ATTIVITA TIROSIN CHINASICA (RTK) INS: insulin VEGF: vascular

Dettagli

Le cellule eucariotiche svolgono durante la loro vita una serie ordinata di eventi che costituiscono il Ciclo Cellulare

Le cellule eucariotiche svolgono durante la loro vita una serie ordinata di eventi che costituiscono il Ciclo Cellulare Le cellule eucariotiche svolgono durante la loro vita una serie ordinata di eventi che costituiscono il Ciclo Cellulare Interfase comprende le fasi G 1, S, and G 2 Sintesi di macromolecole durante la

Dettagli

FARMACODINAMICA. La farmacodinamica studia gli effetti biochimici e il meccanismo d azione dei farmaci.

FARMACODINAMICA. La farmacodinamica studia gli effetti biochimici e il meccanismo d azione dei farmaci. FARMACODINAMICA La farmacodinamica studia gli effetti biochimici e il meccanismo d azione dei farmaci. La farmacodinamica si propone di: * identificare i siti d azione dei farmaci * delineare le interazioni

Dettagli

Derivati dell acido arachidonico Prostaglandine Prostacicline Trombossani Leucotrieni

Derivati dell acido arachidonico Prostaglandine Prostacicline Trombossani Leucotrieni EICOSANOIDI Derivati dell acido arachidonico Prostaglandine Prostacicline Trombossani Leucotrieni leucotrieni lipossigenasi fosfolipidi PLA 2 Arachidonato DG lipasi Diacilglicerolo Prostaglandina sintasi

Dettagli

Regolazione dell espressione genica

Regolazione dell espressione genica Regolazione dell espressione genica Ogni processo che porta dal DNA alla proteina funzionale è soggetto a regolazione. Il primo processo relativo alla trascrizione è il più importante punto di regolazione

Dettagli

FUNZIONE CELLULARE E TRAFFICO INTRACELLULARE

FUNZIONE CELLULARE E TRAFFICO INTRACELLULARE FUNZIONE CELLULARE E TRAFFICO INTRACELLULARE Carboidrati proteine Glicolipide Regione ad a-elica di proteina transmembrana Acido grasso Doppio strato Fosfolipidico 5-8 nm Proteina integrale di membrana

Dettagli

La regolazione genica negli eucarioti

La regolazione genica negli eucarioti La regolazione genica negli eucarioti neuroni globuli rossi globulo bianco fibroblasti adipociti Sezione di testicolo Surrene Come mai alcuni geni sono trascritti e tradotti in alcune cellule ma non in

Dettagli

Geni che regolano la divisione cellulare

Geni che regolano la divisione cellulare Geni che regolano la divisione cellulare!geni il cui prodotto proteico promuove un aumento del numero di cellule (oncogeni) Oncogeni = acceleratori!geni il cui prodotto proteico induce una riduzione del

Dettagli

TRASDUZIONE DEL SEGNALE

TRASDUZIONE DEL SEGNALE TRASDUZIONE DEL SEGNALE TRASDUZIONE DEL SEGNALE Specificità (specificità riconoscimento) Amplificazione e diversificazione della risposta (cascata enzimatica) Integrazione tra segnali Spegnimento del segnale

Dettagli

Lezione n. 2: Biologia dei tumori

Lezione n. 2: Biologia dei tumori CORSO INTEGRATO: PROBLEMI DI SALUTE III (ONCOLOGICI) Lezione n. 2: Biologia dei tumori Franco Testore Argomenti Principi di proliferazione cellulare Meccanismi di regolazione della crescita e della proliferazione

Dettagli

Downloaded from Trasduzione dei segnali del TCR

Downloaded from  Trasduzione dei segnali del TCR Downloaded from www.immunologyhomepage.com Trasduzione dei segnali del TCR TCR: trasduzione del segnale I segnali trasdotti dal TCR inducono l espressione coordinata di numerosi geni (silenti nelle cellule

Dettagli

Mediatori di infiammazione. Lezione del 21 Novembre 2014

Mediatori di infiammazione. Lezione del 21 Novembre 2014 Mediatori di infiammazione Lezione del 21 Novembre 2014 Che cos è un mediatore? Un mediatore è una qualunque molecola generata in un focolaio infiammatorio che modula in qualche modo la risposta flogistica

Dettagli

TRAFFICO INTRACELLULARE E COMUNICAZIONE TRA LE CELLULE

TRAFFICO INTRACELLULARE E COMUNICAZIONE TRA LE CELLULE TRAFFICO INTRACELLULARE E COMUNICAZIONE TRA LE CELLULE Carboidrati proteine Glicolipide Regione ad α-elica di proteina transmembrana Acido grasso Doppio strato Fosfolipidico 5-8 nm Proteina integrale di

Dettagli

Mediatore chimico. Recettore. Trasduzione del segnale. Risposta della cellula

Mediatore chimico. Recettore. Trasduzione del segnale. Risposta della cellula Mediatore chimico Recettore Trasduzione del segnale Risposta della cellula I mediatori chimici sono prodotti da cellule specializzate e sono diffusi nell organismo da apparati di distribuzione Sistemi

Dettagli

Immunologia e Immunologia Diagnostica COMPLESSO MAGGIORE DI ISTOCOMPATIBILITÀ E PRESENTAZIONE DELL ANTIGENE

Immunologia e Immunologia Diagnostica COMPLESSO MAGGIORE DI ISTOCOMPATIBILITÀ E PRESENTAZIONE DELL ANTIGENE Immunologia e Immunologia Diagnostica COMPLESSO MAGGIORE DI ISTOCOMPATIBILITÀ E PRESENTAZIONE DELL ANTIGENE Il Complesso Maggiore di Istocompatibilità (MHC) Scoperta dell MHC I geni dell MHC sono stati

Dettagli

INIBITORI DI TIROSINCHINASI A STRUTTURA CHINAZOLINICA: SINTESI DI DERIVATI 4-AMMINOARILICI

INIBITORI DI TIROSINCHINASI A STRUTTURA CHINAZOLINICA: SINTESI DI DERIVATI 4-AMMINOARILICI UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI PADOVA FACOLTA DI FARMACIA CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN CHIMICA E TECNOLOGIA FARMACEUTICHE DIPARTIMENTO DI SCIENZE FARMACEUTICHE TESI DI LAUREA INIBITORI DI TIROSINCHINASI

Dettagli

Immunologia e Immunopatologia. LINFOCITI T HELPER: Citochine dell Immunità Specifica

Immunologia e Immunopatologia. LINFOCITI T HELPER: Citochine dell Immunità Specifica Immunologia e Immunopatologia LINFOCITI T HELPER: Citochine dell Immunità Specifica Linfociti T effettori T helper: regolazione dell immunità specifica Attivazione macrofagi Secrezione Ab, scambio isotipico

Dettagli

a.a CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA Dott.ssa Marilena Greco Biologia applicata espressione genica Biologia Applicata_M.

a.a CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA Dott.ssa Marilena Greco Biologia applicata espressione genica Biologia Applicata_M. a.a. 2016-17 CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA Dott.ssa Marilena Greco Biologia applicata espressione genica Biologia Applicata_M.Greco 1 Biologia Applicata_M.Greco Biologia Applicata_M.Greco RNA costituito

Dettagli

Molecola segnale procedente della cellula segnalatrice Come il telefono, la cellula pure ha meccanismi per la trasduzione del segnale.

Molecola segnale procedente della cellula segnalatrice Come il telefono, la cellula pure ha meccanismi per la trasduzione del segnale. LA SEGNALAZIONE CELLULARE TuAe le cellule hanno bisogno di comunicare col loro ambiente (ricevere informazione dei dintorni) e con altre cellule. In organismi pluricellulari la complessità di questa comunicazione

Dettagli

Meccanismi effettori dei linfociti T citotossici

Meccanismi effettori dei linfociti T citotossici Meccanismi effettori dei linfociti T citotossici Immunità specifica: caratteristiche generali Immunità umorale - Riconoscimento dell antigene mediante anticorpi - Rimozione patogeni e tossine extracellulari

Dettagli

BIOCHIMICA APPLICATA e CLINICA

BIOCHIMICA APPLICATA e CLINICA BIOCHIMICA APPLICATA e CLINICA Regolazione Enzimatica Biosegnalazione Regolazione Ormonale Specializzazioni metaboliche (Biochimica d Organo) Integrazione del metabolismo BIOCHIMICA APPLICATA e CLINICA

Dettagli

Es. BCR-ABL. Es. RAS Es. ERBB2. Es. MYC. Si riscontra frequentemente nei cancri degli animali, mentre è raro nell uomo.

Es. BCR-ABL. Es. RAS Es. ERBB2. Es. MYC. Si riscontra frequentemente nei cancri degli animali, mentre è raro nell uomo. Il cancro è associato a alterazioni dei meccanismi di controllo del ciclo cellulare. mutazioni del DNA a carico di oncogeni, geni oncosoppressori, geni del riparo del DNA, geni che regolano l apoptosi

Dettagli

Comunicazione cellulare

Comunicazione cellulare Comunicazione cellulare Per segnali cellulari (cell signaling) si può intendere sia una catena di segnali tutti all interno di una cellula sia la catena di eventi che consente ad un segnale extracellulare

Dettagli

I recettori esibiscono specificità di legame per il ligando e specificità di effettore

I recettori esibiscono specificità di legame per il ligando e specificità di effettore La specificità della risposta alle molecole segnale è determinata dalla presenza sulle cellule bersaglio di specifici recettori in grado di legare la molecola segnale stessa. Il legame tra la molecola

Dettagli

DOGMA CENTRALE DELLA BIOLOGIA. Secondo il dogma centrale della biologia, il DNA dirige la. sintesi del RNA che a sua volta guida la sintesi delle

DOGMA CENTRALE DELLA BIOLOGIA. Secondo il dogma centrale della biologia, il DNA dirige la. sintesi del RNA che a sua volta guida la sintesi delle DOGMA CENTRALE DELLA BIOLOGIA Secondo il dogma centrale della biologia, il DNA dirige la sintesi del RNA che a sua volta guida la sintesi delle proteine. Tuttavia il flusso unidirezionale di informazioni

Dettagli