Scuola in Movimento. Ravenna. Ravenna. Mosaici e Arte Bizantina. A cura di Fiorenza Bonazzi. nella foto: Torre della Basilica di San Vitale - Ravenna

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1 Scuola in Movimento Mosaici e Arte Bizantina A cura di Fiorenza Bonazzi nella foto: Torre della Basilica di San Vitale - 58 I Ras - Gennaio-Febbraio 2015

2 1) Basilica di San Vitale, decorazioni - 2) Mausoleo di Galla Placida - Il nome della città evoca i mosaici che ornano le chiese, e il poeta Dante che qui completò i versi del Paradiso e qui fu sepolto (1321). Ma è molto di più. L incantesimo della città, infatti, è dato dai resti tardo-romani e dalle basiliche paleocristiane, affiancate dai caratteristici campanili di mattoni; dalla quadrata, forse di origine umbra; dal suo rapporto con le acque. Quattro fiumi, una laguna e il mare: Strabone la definiva la più grande tra le città delle paludi: caput aquarum, come la chiamavano i Romani; e Procopio di Cesarea nel VI secolo la definiva città bagnata da ogni parte dalle acque. I fiumi che attraversavano erano: il Lamone, il Montone, il Bidente e il Ronco. Fondata dai Tessali, deve il suo nome probabilmente al fiume Rava, che sfociava nella laguna, mentre il suffisso enna è dichiaratamente di origine etrusca. Fu senz altro emporio greco come le città di Adria e di Spina, soprattutto dei mercanti greci pelasgi provenienti dall Ellade. 1 Da Dante a Giovanni Boccaccio, da Lord Byron a Gabriele d Annunzio, glauca notte rutilante d oro (Gabriele d Annunzio, Le città del silenzio ) 2 Se è vero che glauco significa celeste, ceruleo, nessuna immagine poteva rendere meglio la visione di questa città, stretta fra il Mausoleo di Galla Placidia e la Basilica di San Vitale. Il cielo stellato che ricopre la cupola del piccolo complesso interamente conservato, si lega idealmente alla straordinaria architettura della chiesa, la cui decorazione musiva rutilante d oro è un vero e proprio capolavoro dell arte paleocristiana e bizantina. Lo stesso impareggiabile splendore come lo definì il pittore Gustav Klimt che lo portò nel 1903 a visitare due volte la città e a dare l avvio al cosiddetto periodo d oro, che caratterizzò la sua maturità creativa. I mosaici, che rappresentano le figure imperiali di Giustiniano e di Teodora portano nel mondo l immagine più preziosa di una città che seppe coniugare tradizione occidentale e orientale. La Basilica, iniziata Gennaio-Febbraio Ras I 59

3 1 grazie ai finanziamenti di Giuliano Argentario, ricco banchiere ravennate, fu consacrata nel 547 dall arcivescovo Massimiano, quando era ormai da sette anni sotto il dominio bizantino. Accanto a Giustiniano, infatti, è presente il vescovo, l unico segnato da iscrizione. Una Città Quattro Volte Capitale Capitale dell Impero Romano d Occidente ( d.c.), del Regno di Teodorico, dell Esarcato bizantino, della Signoria dei Da Polenta, fu base navale romana, grazie al suo porto di Classe (in latino classis significa flotta), ad opera dell imperatore Augusto che scelse questa zona per distaccarvi la flotta pretoria a difesa dell Adriatico e dei mari orientali dell impero, per la sua posizione di accesso al mare e di vicinanza alla via Emilia. Il nuovo porto militare fu cinto da mura e collegato alla città da un canale artificiale, detto Fossa Augusta. Non restano tracce dei monumenti di età romana, tranne alcuni avanzi della Porta Aurea (43 d.c.), voluta dall imperatore Claudio, distrutta nel venne considerata la porta verso l Oriente, dato che Classe la collegava a Costantinopoli, per questo l imperatore Onorio nel 402, decise di trasferire qui la capitale da Milano, ritenuta poco sicura rispetto alle invasioni dal nord. 2 Da questo momento si cominciarono a costruire mura ed edifici per renderla degna del prestigio di una sede imperiale: il Palazzo simbolo del potere, di cui non rimane nulla se non i mosaici che ricoprivano i pavimenti delle sale di rappresentanza, oggi conservati presso la chiesa di San Salvatore ai Calchi nella via di Roma; e il mausoleo di Galla Placidia (sorella dell imperatore Onorio), dedicato a San Lorenzo, come ricorda, sullo sfondo sopra il sarcofago, la lunetta che rappresenta il martirio del santo. Nella tarda latinità la città 60 I Ras - Gennaio-Febbraio 2015

4 Scuola in Movimento divenne un centro di intensa vita culturale, mentre altrove gli interessi culturali trovavano rifugio nei monasteri. Nel 493 il re dei Goti Teodorico divenne re d Italia (tra i suoi ministri: Boezio e Cassiodoro) e pose la sua capitale a, iniziando la convivenza fra le due etnie, specie dal punto di vista religioso, come testimoniano i monumenti risalenti ai secoli V e VI: i Romani, la massa della popolazione, custodi della tradizione e della cultura; e i Goti che rappresentavano la forza del regime, che 6 1) Cattedrale di Sant Apollinaire 2) Particolare mosaici, 3) Biblioteca Classense, porticato - 4) Battistero degli Ariani - 5) Porta Aurea della città medievale - 6) Basilica di San Vitale - erano cristiani, ma ariani (cioè, il Cristo deve essere considerato come un uomo e non come l incarnazione di Dio). Ecco perché a c erano due cattedrali e due battisteri: per i cristiani ortodossi e per gli ariani. La cattedrale degli ariani e il suo battistero erano decorati di mosaici, come Sant Apollinare Nuovo, fatta costruire da Teodorico come cappella palatina (di Palazzo), dedicata al Salvatore. Solo successivamente, quando le spoglie del Santo furono trasferite qui da Sant Apollinare in Classe più esposta ai saccheggi dei pirati, cambiò nome. La cattedrale con il passare dei secoli subì molte trasformazioni, ma possiamo rintracciarla oggi nella chiesa dello Spirito Santo. Sempre a pianta ottagonale è il Battistero degli Ariani, decorato con mosaici perfettamente conservati, raffiguranti al centro della volta il battesimo di Cristo. La prima cattedrale, detta anche basilica Ursiana, fu costruita dal vescovo Orso (sostituita da quella attuale nel XVIII secolo), per i cristiani che rifiutavano l eresia ariana; accanto Gennaio-Febbraio Ras I 61

5 MEMORY BASILICA DI SAN VITALE: I mosaici di San Vitale sono di epoche diverse ma complessivamente appartengono al VI sec. I più antichi, del tempo di Ecclesio, sono quelli del catino absidale con la Teofania. Nelle pareti ai laterali dell abside si trovano i due mosaici con il Corteo di Giustiniano e il Corteo di Teodora. In tutti gli spazi disponibili (lunette, estradossi degli archi, pareti,ecc.) sono ospitati mosaici con scene tratte dalle Sacre scritture. 1 Teofania Teofania= manifestazione di Dio. È un immagine simbolica, astratta, piena di significati religiosi. Al centro Cristo del tipo giovanile, senza barba, tra due angeli. È seduto su una sfera azzurra, simbolo dell universo. A sinistra San Vitale che riceve da Cristo la corona del martirio con le mani coperte dal mantello. Da notare i costumi dei personaggi, che sono molto eleganti. San Vitale ha la veste militare, ma non è la tenuta ordinaria, è in alta uniforme (veste bianca, ricami in oro, spalline con i gradi, mantello ricamato). A destra, il Vescovo Ecclesio che consegna il modellino della chiesa da lui fondata. Sullo sfondo elementi di paesaggio stilizzati: un prato con fiori, rose e gigli che hanno una simbologia religiosa particolare (rosa selvatica=sangue di Cristo, giglio=verità e fede). Le quattro fonti ai piedi di Cristo sono i simboli dei quattro Vangeli. È un immagine metaforica e concettuale, presenta una situazione tutta immaginaria, non allude alla realtà. L astrazione dello stile quindi è perfettamente adeguato a questo concetto. al Duomo, a nord della basilica, venne eretto il battistero degli ortodossi, detto anche Neoniano, dal nome del vescovo Neone che lo portò a termine, che contrappone, ancora una volta, un esterno semplice e disadorno ad un interno vera esplosione di luce nei mosaici ancora visibili, con il fonte battesimale in marmo, di forma ottagonale. Infine, il mausoleo di Teodorico del 520, le chiese di Sant Apollinare Nuovo, di San Vitale e Sant Apollinare in Classe. Sempre di questa epoca è la Domus dei Tappeti di Pietra, una ricca abitazione civile che conserva preziosi pavimenti di mosaico: questo a dimostrazione di quanto potente e ricca fosse divenuta la città, assunta nuovamente come capitale. Alla morte di Teodorico si riaccesero i contrasti fra le pretese del papa, rimasto signore di Roma, e quelle dell impero con sede a Bisanzio (Costantinopoli). Il nuovo imperatore Giustiniano, fondatore di una nuova potenza militare e civile dell Impero fece sbarcare in Italia meridionale Belisario (535), che sconfisse i Goti ed espugnò la capitale. Fu questo il periodo di maggior splendore della città, indiscussa regina dell Adriatico, al centro di un commercio internazionale che coinvolgeva tutto il Mediterraneo e assicurava al governatore d Italia (Esarca) potenza e magnificenza, come testimoniano gli splendidi monumenti di cui fu dotata. A partire dal VII secolo, gli arcivescovi di consolidarono il loro dominio sulla città, con una politica ostile al Papa in una posizione di antagonismo rispetto a Roma. allora fu al centro di dispute religiose e politiche, 62 I Ras - Gennaio-Febbraio 2015

6 Scuola in Movimento 1) Piazza di 2)Piazza di, particolare 2 finché si giunse alla formazione di fazioni rappresentate dalle più importanti famiglie della nobiltà locale in lotta tra loro: Ubertini, Anastagi, Traversari, fino all affermazione dei Da Polenta, che ospitarono, sotto la signoria di Guido Novello, Dante esule da Firenze. Sempre del XIV secolo, ricordiamo Giovanni Boccaccio che nell ottava novella della quinta giornata del Decamerone descrive l infelice amore del nobile ravennate Nastagio degli Onesti, immortalato successivamente dal pittore Sandro Botticelli, che si conclude nella storica Pineta di Classe, piantata dai romani in epoca imperiale, per fornire il legname necessario alla flotta. Quasi cinque secoli dopo, spinto sempre da amore per la contessa Teresa Gamba Guiccioli, giunse in città nel 1819 Lord Georg Byron e vi abitò per due anni, dando l avvio ad una lunga serie di personaggi famosi che, a partire dall Ottocento, furono attratti da questa città d arte. In continua rivalità commerciale con Venezia, soprattutto per lo smercio del sale, finì per esserle sottomessa dal 1441 al Il periodo veneziano è testimoniato dalla Rocca Brancaleone, sulla cui porta campeggia il Leone di San Marco: una possente costruzione inglobata nella cinta muraria della città, composta dalla rocca vera e propria, un quadrilatero con quattro torrioni circolari; e una Cittadella, per la guarnigione e ambienti di servizio, che oggi accoglie un giardino pubblico. Per realizzare la sua costruzione fu distrutta una chiesa da cui vennero tratti alcuni capitelli con il monogramma di Teodorico che ornano il Palazzetto Veneziano nella grande piazza centrale della città (oggi, Piazza del Popolo). Un altro secolo di splendore per fu rappresentato da tutto il Settecento e si concluse, assieme alla vicenda napoleonica, con il Congresso di Vienna del 1815 e con il suo ritorno sotto il dominio pontificio. Emblematica di questo splendore culturale, la Biblioteca Classense, uno dei luoghi più suggestivi che ospita non solo volumi, ma preziosi fondi d archivio, antichi manoscritti, incunaboli, rare carte geografiche, offrendo inoltre al visitatore splendide sale di lettura affrescate. Il suo nome deriva da Classe, dove sorgeva il monastero dei Camaldolesi prima che i monaci si trasferissero in città. Cominciò allora a costituirsi una libreria finalizzata alla loro formazione, quindi formata da testi di argomento teologico-religioso. Del nucleo più antico dell edificio resta il piccolo portale rinascimentale; dopo averlo oltrepassato si entra nel primo chiostro con al centro una vera da pozzo veneziana; all interno troviamo il Refettorio più noto come Sala Dantesca, poiché vi si organizzano letture dalle opere di Dante, preceduto da un vestibolo con ai lati due telamoni cinquecenteschi e due lavabo della stessa epoca, sormontati dalle statue di San Benedetto e San Romualdo. Il secondo chiostro, comprendente l aula Magna, è di epoca successiva; qui si incontra la Sala delle Scienze che, oltre ad importanti testi scientifici, conserva due mappamondi del famoso cartografo Vincenzo Coronelli. E oggi? Ricca di iniziative culturali di altissimo pregio internazionale con grandi esposizioni, eventi musicali di indicibile valore, vasta gamma di attività di promozione artistica, da sempre ponte fra oriente e occidente, mosaico di culture diverse che fondendosi hanno generato un unicum, potrebbe e dovrebbe riprendere il ruolo storico che le appartiene, rilanciando un dialogo al di sopra e al di là di qualsiasi confine geografico, politico, religioso. Gennaio-Febbraio Ras I 63