INDICE PREFAZIONE... 3

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "INDICE PREFAZIONE... 3"

Transcript

1

2

3

4

5 INDICE PREFAZIONE CONSIDERAZIONI INTRODUTTIVE 1.1 Premessa Finalità della ricerca L indagine alla luce delle riforme normative in merito all Educazione degli Adulti METODOLOGIE DIDATTICHE PER L EDUCAZIONE DEGLI ADULTI 2.1 Le tre dimensioni dell educazione degli adulti Linee evolutive della didattica per gli adulti I CORSI SERALI NEGLI ISTITUTI SUPERIORI DI TRIESTE 3.1 Note sullo sviluppo dei corsi serali a Trieste Andamento delle iscrizioni negli istituti superiori serali della provincia METODI E STRUMENTI DELL INDAGINE SUL CAMPO 4.1 Le interviste ai docenti dei corsi serali L indagine quantitativa: il questionario RISULTATI DELL INDAGINE QUALITATIVA 5.1 I.T.I. Alessandro Volta I.T.C. Gian Rinaldo Carli I.T.I.S. Tomaso di Savoia Duca d Aosta (Nautico) I.T. per le Attività Sociali Grazia Deledda I. d Arte Enrico e Umberto Nordio Sintesi conclusiva delle interviste RISULTATI DELL INDAGINE QUANTITATIVA 6.1 Fasi della ricerca Partecipanti alla ricerca: una descrizione socio-demografica Gli studenti stranieri Le motivazioni del ritorno agli studi Le carriere scolastiche pregresse La condizione lavorativa Scuola e studio CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE APPENDICE Dati statistici relativi agli istituti serali oggetto dell indagine ALLEGATO Il questionario della ricerca... 73

6

7 PREFAZIONE Dalla fine degli anni '90 ad oggi c'è stata una costante evoluzione sia del quadro legislativo nazionale (Legge 53/2000), sia della contrattazione collettiva per garantire ai lavoratori il diritto ai congedi per la formazione e per stabilire, anche per i non occupati, la possibilità di proseguire i percorsi di istruzione per tutto l'arco della vita, così da poter accrescere le proprie conoscenze e competenze professionali. Sul versante dell'offerta formativa si è intervenuti sulla materia dal '97 in poi con la creazione dei Centri Territoriali Permanenti di Educazione degli Adulti che hanno visto aumentare in maniera esponenziale i propri utenti e che, congiuntamente ai corsi serali per il conseguimento dei titoli di studio di scuola secondaria superiore, hanno svolto un'azione importante nel contrasto alla dispersione scolastica, nell'innalzamento dei livelli di istruzione della popolazione adulta, nell'integrazione linguistica e sociale degli stranieri, nel sostegno al reinserimento, attraverso l'istruzione, delle persone sottoposte a misure limitative della libertà personale, nella promozione dell'occupabilità attraverso l'aggiornamento delle competenze professionali e favorendo, inoltre, l'invecchiamento attivo. Si tratta ora di capire se i nuovi processi che si stanno avviando con la creazione dei Centri Provinciali per l'istruzione degli Adulti (CPIA), nei quali confluiranno i CTP ed i corsi serali dell'istruzione di secondo grado, sapranno rispondere da un punto di vista organizzativo alle indicazioni del Consiglio europeo di Lisbona del 2000 ed in particolare al Memorandum sull'istruzione e la formazione permanente e se saranno in grado di intercettare il bisogno di formazione generato dalle nuove forme di analfabetismo, che vanno dall'analfabetismo di ritorno (regressione al titolo di studio inferiore in assenza per cinque anni dell'esercizio delle competenze), al semianalfabetismo (impossibilità di inclusione sociale e culturale per i possessori della sola licenza elementare), all'illetteratismo (incapacità di utilizzare il linguaggio scritto per ricevere o per formulare messaggi) ed all'analfabetismo funzionale (incapacità di utilizzare le abilità di base per poter esprimere il proprio diritto di cittadinanza). C'è, in buona sostanza, l'esigenza di comprendere se, accanto ad una scuola di base che deve dare uno standard di competenze cui tutti possono arrivare in un normale ciclo scolastico-curricolare, siamo in grado di costruire un sistema di educazione/istruzione che duri per tutta la vita e che in maniera permanente "fa fare uso" agli individui delle competenze di base, che integri i momenti di studio e i momenti di lavoro, che non separi in termini temporali e di situazione gli apprendimenti formali, non formali e informali. 3

8 L'indagine che abbiamo commissionato all'i.r.r.se.s., ponendo l'attenzione sulle caratteristiche degli utenti e sui bisogni manifestati dagli studenti dei corsi serali di secondo grado, ci può aiutare a comprendere se il nuovo assetto didattico ed organizzativo sarà in grado di intercettare l'articolato bisogno di formazione presente sul nostro territorio in quanto oggi, più che nel passato, l'odierna società della conoscenza da un lato promette le stesse opportunità di istruzione e formazione per tutti, dall'altro rischia di creare ed alimentare la divisione tra coloro che posseggono il "potere della parola" e coloro che non possono inserirsi nei circuiti culturali, sociali, lavorativi ecc... Se da un lato riteniamo significativo ed importante che i nuovi Centri Provinciali (CPIA) abbiano piena autonomia didattica ed amministrativa, attraverso un'organizzazione a rete di livello provinciale, dall'altro ci pare limitativa un'organizzazione strutturata e finalizzata esclusivamente al perseguimento del titolo di studio di scuola secondaria di primo e secondo grado o all'acquisizione delle certificazioni relative alle competenze previste per la conclusione dell'obbligo scolastico. Un'impostazione flessibile dei percorsi, che riconosca la specificità dell'insegnamento per adulti, potrebbe favorire il riconoscimento e la valorizzazione delle competenze già acquisite. L'obiettivo odierno deve essere quello di potenziare questo settore definendo un sistema nazionale di apprendimento permanente ed evitando di limitare, con il rischio di impoverire, l'offerta formativa oggi esistente. Ciò si rende ancor più necessario se si tiene conto del dato relativo all'innalzamento della vita media ed al conseguente invecchiamento della popolazione in età lavorativa. Se vogliamo tenere alti i tassi occupazionali degli over45, dobbiamo prevedere un intervento di formazione continua a salvaguardia delle competenze dell'età adulta, anche con l'introduzione di meccanismi virtuosi che promuovano maggiori investimenti delle imprese sulla formazione dei propri dipendenti, incrementando l'utilizzo dei Fondi interprofessionali, favorendo un maggior raccordo tra le differenti agenzie formative. Dal momento che è ampiamente dimostrato che il successo scolastico dei giovani è fortemente correlato alla provenienza socio-culturale familiare, investire sugli adulti che continuano ad apprendere consente di creare un circolo virtuoso che a sua volta favorisce il successo scolastico dei giovani. Assessore alle Politiche attive del Lavoro, Formazione Professionale e Politiche educative Adele PINO 4

9 1. CONSIDERAZIONI INTRODUTTIVE 1.1. Premessa L istruzione degli adulti è un settore specifico dell istruzione/formazione che si rivolge ad un utenza composita e risponde ad esigenze molto diverse attraverso molteplici iniziative che presentano rilevanti ricadute sotto l aspetto culturale, sociale ed economico. Come tale, essa ha assunto crescente rilevanza a partire dalla fine degli anni 90, periodo in cui a diversi livelli, europeo, nazionale, locale si prese coscienza che la formazione permanente doveva costituire un obiettivo primario nell ambito delle strategie di sviluppo delle risorse individuali finalizzate alla piena e consapevole espressione dei diritti di cittadinanza. L educazione/istruzione/formazione degli adulti non è di certo un fenomeno nuovo. Fin dai secoli passati nei paesi europei non sono mancate iniziative di alfabetizzazione/istruzione in età adulta, quasi sempre al di fuori di una visione sistematica e organizzativa. Solo a partire dagli ultimi anni del secolo scorso, tuttavia, si prese ampia coscienza che i nuovi processi evolutivi e involutivi delle moderne società richiedevano una più ampia partecipazione degli adulti ai processi di formazione ed educazione, specie a seguito dell emergere di fenomeni come questi di seguito delineati: nonostante la generalizzata scolarizzazione primaria e la diffusa scolarizzazione secondaria, si erano instaurati ampi fenomeni di analfabetismo di ritorno ; le profonde modificazioni nella società (nuove tecnologie informatiche, innovazioni nel mondo della produzione e dei servizi, complessità delle normative che regolano i rapporti con le Pubbliche Amministrazioni, trasformazioni del mercato del lavoro ecc.) ostacolavano la piena partecipazione di ampie fasce della popolazione alla vita sociale e ne limitavano quindi i diritti di cittadinanza; il futuro delle moderne società era strettamente connesso al livello di istruzione formazione dei singoli; ne derivava l esigenza di promuovere, nelle diverse forme, modi e livelli, una società del sapere che assicurasse agli individui le conoscenze adeguate per interpretare le trasformazioni nel mondo del lavoro e della vita sociale. Le raccomandazioni del Consiglio dell Unione europea di Lisbona (marzo 2000), le risoluzioni del suddetto Consiglio sull apprendimento 5

10 permanente ( ) e sul capitale sociale e umano ( ) hanno colto appieno le suddette esigenze e hanno rappresentato sicuramente un forte stimolo agli Stati membri nella direzione della promozione e valorizzazione delle iniziative di formazione lungo l intero arco della vita (longlife learning). 1.2 Finalità della ricerca Nella provincia di TS vi è una consolidata tradizione dell istruzione pubblica nel campo della educazione degli adulti che si esprime fondamentalmente nei CTP (Centri Territoriali Permanenti) che operano all interno di alcuni Istituti Comprensivi e nei corsi finalizzati al conseguimento di un diploma superiore, attivati attualmente presso cinque scuole secondarie statali di II grado di Trieste. Si tratta, chiaramente, di due realtà molto diverse per finalità, metodologie didattiche e utenza. In questa ricerca si è focalizzato l interesse sui corsi serali degli istituti superiori istituiti a Trieste fin dagli anni 70. Nel corso degli anni l utenza di detti corsi serali ha subito notevoli trasformazioni. Se nel passato l utente tipo era un giovane lavoratore occupato, ora l offerta formativa si rivolge ad un pubblico ben più vasto e diversificato. Basti pensare, infatti, che l utenza può essere costituita da lavoratori che intendono riprendere gli studi per migliorare la posizione nel lavoro, da disoccupati che cercano di migliorare le proprie prospettive occupazionali, da immigrati che vogliono conseguire un diploma anche attraverso il riconoscimento dei crediti formativi, da giovani che rientrano in formazione dopo aver abbandonato per varie ragioni la scuola diurna, ma anche da casalinghe o pensionati che hanno finalità sicuramente diverse da quella occupazionale. In un momento sicuramente complesso per le prospettive economiche della provincia, che vede il ridimensionamento di alcuni comparti del terziario ed elementi di preoccupazione nel settore industriale, è importante offrire ai giovani adulti occupati o disoccupati strumenti di valorizzazione delle proprie capacità e ambizioni, strumenti che possono essere cruciali nei momenti di scelta e orientamento verso nuove attività di lavoro. I corsi serali pubblici, che rilasciano un titolo di studio spendibile, rappresentano per gli adulti in età lavorativa una risposta seria, ma non sempre semplice, sia per un innalzamento culturale e professionale sia per l apertura a nuove prospettive nel mercato del lavoro. Al fine di valorizzare il complesso mondo dei corsi serali negli istituti superiori di Trieste, cogliendone le positività ma anche gli elementi di 6

11 incertezza e problematicità, sono state effettuate a partire dalla primavera del 2008 specifiche indagini che si sono articolate nelle seguenti azioni: analisi dell andamento delle iscrizioni e delle promozioni negli istituti serali superiori della provincia, al fine di valutare il fenomeno della dispersione scolastica in tale segmento dell istruzione; interviste ai docenti referenti dei corsi serali, per avere un quadro di riferimento complessivo sull utenza e sulle iniziative didattiche delle singole scuole (progetti specifici, ecc.); indagine statistica rivolta al complesso degli studenti che frequentano i corsi serali al fine di rilevare con un questionario quantitativo il profilo tipico dello studente rispetto alle esperienze scolastiche pregresse, alla situazione lavorativa, agli aspetti motivazionali nei confronti dello studio, al livello di soddisfazione per l esperienza scolastica nei corsi serali ed infine al profilo socioeconomico della famiglia. Tale indagine si è articolata in due rilevazioni, la prima in corso d anno, la seconda alla fine dell anno scolastico. Le indagini effettuate assumono per certi aspetti il rilievo dell originalità, non tanto per i temi proposti e la metodologia adottata, quanto per il coinvolgimento di più istituti scolastici di una stessa provincia, una scelta che ha permesso di evidenziare un quadro di sintesi dei corsi serali superiori, esaminando in contrapposizione sentimenti, bisogni, punti di vista e situazioni oggettive degli studenti, e recependo, nel contempo, istanze e problematiche dei docenti che riescono a dare interpretazioni non contingenti di una realtà comunque complessa e in evoluzione. Per quanto riguarda altre ricerche in questo campo, è da riaffermare che a livello locale sono state effettuate nel passato solo indagini interne a livello dei singoli istituti, principalmente in quelli che hanno una maggiore tradizione nei corsi serali, l ITC Carli e l ITI Volta. Se nel primo caso si è trattato di indagini volte a caratterizzare l utenza, recepirne bisogni e verificare i livelli di soddisfazione, per l ITI Volta si è trattato di un indagine condotta sugli studenti seralisti qualche anno dopo il conseguimento del diploma, per verificare le modalità dell inserimento lavorativo o della progressione di carriera e cogliere ex post l efficacia del percorso formativo e del titolo di studio acquisito. Analogamente, sono disponibili ricerche sviluppate presso diversi IRRE (Istituto Regionale Ricerca Educativa) che danno conto del fervore di iniziative che hanno caratterizzato l EdA (Educazione degli Adulti) negli anni a cavallo del secolo, con il coinvolgimento di numerosi istituti in diverse regioni italiane e anche all estero. 7

12 1.3. L indagine alla luce delle riforme normative in merito all Educazione degli Adulti E importante sottolineare come questa indagine si sia collocata in un momento particolarmente rilevante per quanto riguarda il riordino del complesso delle norme che regolamentano i centri di istruzione per gli adulti, ivi compresi i corsi serali, come si evince dallo schema di regolamento Norme generali per la ridefinizione dell assetto organizzativo didattico dei Centri d Istruzione per gli Adulti, ivi compresi i corsi serali, a norma dell articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n.112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n Le principali innovazioni introdotte dalla nuova normativa dovranno ridefinire, a partire dall A.S e comunque entro l A.S , l assetto organizzativo e didattico dei costituendi Centri provinciali d Istruzione per gli Adulti nei quali verranno ricondotti i Centri Territoriali Permanenti e i corsi per il conseguimento del diploma della scuola secondaria superiore. Tali innovazioni riguardano principalmente la riorganizzazione delle reti territoriali, i criteri di ammissione e l assetto didattico. Riguardo al primo punto, i Centri per l istruzione degli adulti sono articolati in reti territoriali di servizio, di norma su base provinciale, e dimensionati secondo i parametri previsti per gli istituti secondari superiori. Essi pertanto realizzano un Offerta Formativa finalizzata al conseguimento di titoli di studio e di certificazioni riferiti al primo ciclo e al secondo ciclo di istruzione, in quest ultimo caso, limitatamente ai percorsi degli Istituti tecnici, degli Istituti professionali e dei licei artistici. Si noti che i futuri Centri potranno ampliare l Offerta Formativa in stretto raccordo con le autonomie locali. In merito all utenza e più in generale ai criteri di ammissione, in base alla nuova legge possono iscriversi ai Centri: adulti in età lavorativa, anche stranieri, che non hanno assolto l obbligo scolastico o che non sono in possesso di un titolo di studio di scuola secondaria superiore. L iscrizione è possibile anche al compimento del sedicesimo anno di età, solo per coloro che non hanno assolto l obbligo di istruzione. E importante notare come tale norma sembri escludere la possibilità di iscrizione per coloro che sono già in possesso di un titolo di studio superiore; questo rappresenterebbe un forte ostacolo alla riqualificazione occupazionale e professionale e nel contempo vanificherebbe i principi sanciti dall Unione Europea sulla formazione continua (longlife learning). Riguardo all assetto didattico, nell ambito del primo ciclo sono ricondotti anche i corsi di alfabetizzazione destinati agli adulti stranieri, mentre nel 8

13 primo biennio riferito all istruzione secondaria superiore si assolve l obbligo di istruzione, nel secondo si acquisiscono le conoscenze, le abilità e le competenze previste dai corrispondenti ordinamenti degli specifici istituti, il terzo periodo didattico è finalizzato all acquisizione del diploma. Relativamente al primo livello di istruzione (cfr. obbligo scolastico) è previsto un orario complessivo di 400 ore curricolari che, in assenza di certificazione conclusiva della scuola primaria, possono essere incrementate fino ad un massimo di ulteriori 200 ore. Tali ore possono essere utilizzate anche per l alfabetizzazione degli adulti stranieri. L orario dei percorsi di istruzione di secondo livello (cfr. diploma superiore) deve essere obbligatoriamente pari al 70% di quello previsto dai corrispondenti corsi diurni degli specifici istituti. Infine, come da decreto del M.I.U.R., sono definite alcune modalità per rendere sostenibili per lo studente i carichi orari summenzionati. In particolare, è previsto il riconoscimento dei crediti formativi, l attività di accoglienza e di orientamento (non più del 10% del monte ore complessivo), la personalizzazione del percorso di studio (Patto formativo individuale), possibilità di fruire della formazione a distanza (non più del 20% del monte ore complessivo). E rilevante notare che la nuova normativa mantiene in gran parte le caratterizzazioni delle sperimentazioni, già ampiamente adottate dagli istituti serali (p.e. Progetto Sirio). Per quanto riguarda la certificazione, sia il primo che il secondo livello si concludono con un esame di stato che rilascia titoli di studio validi per il proseguimento degli studi. Rispetto alle dotazioni organiche, la nuova normativa fa riferimento alla serie storica degli alunni scrutinati o di quelli ammessi agli esami finali, nonché di quelli che hanno conseguito una certificazione. A questo proposito, il M.I.U.R., mediante decreto interministeriale annuale, è impegnato a definire per entrambi i livelli di istruzione l organico sulla base del rapporto di 1 docente ogni 12 allievi/studenti. 9

14 2. METODOLOGIE DIDATTICHE PER L EDUCAZIONE DEGLI ADULTI 2.1 Le tre dimensioni dell educazione degli adulti L istruzione/formazione in età adulta risponde sicuramente a esigenze diverse e presenta quindi molteplici chiavi di lettura che si possono ricondurre fondamentalmente alla dimensione individuale-culturale, a quella economico-lavorativa e a quella sociale. Appare fin d ora chiaro che le suddette dimensioni sono intrinsecamente connesse all interno dello stretto rapporto tra individuo, lavoro e società. Sicuramente, (e i risultati della indagine presentati in questo rapporto lo confermano) l esigenza di miglioramento della propria formazione culturale rappresenta una delle motivazioni più rilevanti nella decisione individuale di iniziare un percorso di istruzione per adulti. Questa scelta è condizionata dalle personali biografie scolastiche che possono aver reso ancora più forte il desiderio di riprendere o completare un percorso formativo, come ad esempio il precoce abbandono degli studi, l interruzione di un percorso di studi superiori ecc.. Criticità specifiche vengono evidenziate poi dagli stranieri che esprimono bisogni sicuramente più intensi e complessi, quali l esigenza di miglioramento delle conoscenze linguistiche, l approfondimento di una cultura diversa da quella del paese di origine, la necessità di ottenere il riconoscimento di un titolo di studio conseguito all estero. La dimensione lavorativa può essere letta sia da un punto di vista individuale (desiderio di miglioramento delle prospettive di lavoro per i disoccupati, avanzamento del livello professionale per gli occupati, reinserimento nel mondo del lavoro per le donne-madri che hanno superato le fasi iniziali di accudimento dei figli ) sia in modo più ampio per le valenze che un miglioramento della preparazione culturale e formativa presentano nel contesto di un sistema economico sempre più competitivo. L esperienza italiana dell EdA (Educazione degli adulti) è spesso strettamente connessa alle realtà produttive locali e risponde quindi a specifiche esigenze del mercato del lavoro. In periodi di crescente precarietà dei rapporti di lavoro, il rientro in formazione consente di reindirizzare molti giovani adulti o gli adulti stessi verso nuove attività che rispondono meglio alle esigenze della domanda di lavoro. Il miglioramento delle competenze, il completamento del percorso formativo, l innalzamento dei livelli culturali in età adulta esprimono anche una chiara dimensione sociale, in quanto strumenti atti a ridurre i rischi di disagio e di emarginazione. Infatti, gli interventi di contrasto alla povertà per 10

15 i soggetti in età lavorativa fanno generalmente ampio ricorso all accompagnamento al lavoro integrato da periodi di formazione professionale e culturale, che inducono un complessivo miglioramento delle potenzialità degli individui. La funzione sociale dei corsi serali pubblici deriva anche dalla loro gratuità (i costi si limitano all iscrizione), che li differenzia dalle iniziative di recupero anni scolastici di alcuni diplomifici. In tal senso l educazione degli adulti rientra pienamente negli obiettivi di un istruzione che non si ferma alle età adolescenziali o giovanili, ma continua lungo tutto il corso della vita e costituisce quindi un rimedio possibile all analfabetismo di ritorno. In relazione alla varietà delle esigenze formative degli adulti e dei giovani adulti vi è una grande diversificazione dell offerta di corsi d istruzione. Limitandoci a quelli promossi dal M.I.U.R. (Ministero dell Università e della Ricerca) possiamo affermare che all interno dei corsi EdA si ritrovano percorsi finalizzati al conseguimento di un titolo di studio (scuola dell obbligo, diploma superiore o qualifica professionale), ma anche corsi di minor durata rivolti a coloro che vogliono acquisire o recuperare competenze e conoscenze, in un ottica di formazione permanente, generalmente gestiti dai CTP. In tale ambito rivestono particolare importanza i corsi per l insegnamento della lingua italiana rivolti ai cittadini stranieri. Tenuto conto della molteplicità delle situazioni personali (età, condizione familiare e lavorativa, percorso scolastico e culturale.) e della variabilità delle esigenze dell utenza (prevalenza degli aspetti culturali o lavorativi, ad esempio) l EdA deve ricorrere ad una didattica nuova che ha spesso poco a che fare con quella dei corsi d istruzione diurni. Lungi dal voler approfondire questo specifico tema si ritiene opportuno far cenno fin d ora ad alcune caratteristiche dei corsi serali di seguito illustrate: presenza di un tutor di riferimento per gli studenti; personalizzazione del percorso formativo che tiene conto del background culturale e formativo, delle situazioni familiari e di lavoro, delle motivazioni all iscrizione; utilizzo della cosiddetta didattica breve e più in generale della modularità nello svolgimento dei programmi; ricorso alle tecnologie dell informazione e comunicazione (TIC) per supplire alle difficoltà di presenza alle lezioni da parte degli studenti lavoratori; utilizzo dell autobiografia quale strumento di analisi dei bisogni e di ricomposizione di percorsi di vita; flessibilità dei metodi di verifica in funzione delle esigenze dei singoli studenti. 11

16 2.2 Linee evolutive della didattica per gli adulti In questo paragrafo si ritiene opportuno fare alcuni riferimenti ai principali filoni di sviluppo che a partire già dagli anni 50 dello scorso secolo hanno interessato l educazione degli adulti, al fine di presentare, senza alcuna pretesa di completezza, tematiche che vengono riprese più avanti nel rapporto. Un primo contributo sicuramente rilevante nella definizione di una nuova didattica per gli adulti, andragogica in contrapposizione a quella pedagogica, è stato dato da M.S.Knowles 1 che ha posto in termini completamente nuovi il tradizionale rapporto formativo basato sulla sostanziale dipendenza del discente dal docente 2, che si può esplicitare nei seguenti punti: bisogno di conoscenza, spesso acritico; scarsa rilevanza del discente e quindi rapporto di dipendenza ruolo marginale dell esperienza personale del discente; disponibilità ad apprendere, senza possibilità di intervenire sui contenuti e sui metodi; orientamento verso le materie e quindi sui contenuti; motivazioni all apprendimento basate fondamentalmente su motivazioni estrinseche, connesse ai risultati scolastici e all approvazione altrui, più che intrinseche. Negli adulti tali principi vengono invece ribaltati. Infatti il modello andragogico si basa su: riconoscimento del discente come persona autonoma nelle scelte, nelle decisioni, anche per quanto riguarda l apprendimento e i suoi metodi, abbandonando gli schemi psicologici che portano il docente a trattare i discenti adulti come bambini ; riconoscimento della disponibilità ad apprendere solo ciò che risulta chiaramente utile nel contesto dei bisogni di conoscenza e della percezione di utilità; 1 Knowles Malcom S. (1996): La formazione degli adulti come autobiografia, Raffaello Cortina Editore, Milano 2 A tale proposito si noti che Knowles si è ispirato a sua volta alle ricerche di Rogers (L'insegnamento centrato sullo studente, 1951) 12

17 valorizzazione dell esperienza del discente, esperienza di vita personale, di lavoro, di conoscenze pregresse che impongono una riconsiderazione dei metodi e dei contenuti dell insegnamento orientati più sugli aspetti del fare (problem solving, analisi di caso, laboratori, lavoro di gruppo) che su quelli del trasmettere; orientamento dell apprendimento basato non su nozioni teoriche (materie ecc.), ma sulla vita reale; valorizzazione delle motivazioni interiori che risultano essenziali nel superamento delle indubbie difficoltà pratiche del percorso formativo; superamento degli eventuali imprinting negativi connessi alle prime esperienze scolastiche, per promuovere l autostima. Da questi studi sono derivate poi tendenze specifiche che hanno assunto rilevante importanza, tanto da diventare metodi largamente applicati nell EdA. Nelle esperienze italiane Duccio Demetrio ha approfondito il metodo autobiografico applicato all educazione dell adulto, finalizzato alla ricomposizione di un filo logico ed emozionale che leghi e dia senso ai diversi e spesso conflittuali aspetti della vita dell adulto. Tale metodo permette di Isolare fatti e descriverli.. ricostruire, ricomporre una trama narrativa.rivisitare il presente attraverso il passato..ricercare il senso attraverso una relazione dialogica 3. Il metodo dell autobiografia è quindi un percorso che porta gli adulti a maggiori livelli di consapevolezza e di conoscenza, situazioni che ben si adattano alla gestione delle diversità e complessità che si ritrovano nei soggetti che frequentano i corsi serali. Nella prassi concreta dell insegnamento dei corsi serali si applicano metodologie orientate non specificatamente agli adulti, ma che vengono spesso adattate alle specifiche esigenze di tale target. Di seguito si darà una breve descrizione limitatamente a quelle ritenute più rilevanti. Fin dai primi anni 90 dello scorso secolo, sono state sperimentate anche nei corsi serali le nuove tecnologie informatiche, a partire dalle applicazioni della multimedialità alla didattica, che hanno stimolato la produzione di materiali da parte degli stessi studenti, con un beneficio diretto per la conoscenza degli strumenti informatici (software applicativi ) e per la sperimentazione delle loro possibilità applicative. L introduzione di internet e più ampiamente delle tecnologie dell informazione e della comunicazione ha permesso poi di mettere in rete le esperienze scolastiche e di percorrere nuove vie, quali quelle della formazione a distanza. Questo 3 L. Formenti (1988): La formazione autobiografica. Confronti tra modelli e riflessioni tra teoria e prassi, Milano, Guerini e associati. 13

18 secondo filone, sicuramente più complesso e ambizioso, che rientra nell ambito delle metodologie note come e-learning, rispondeva all esigenza di rendere il processo di apprendimento non legato alla presenza in classe, situazione che costituisce un indubbio ostacolo per alcuni studenti delle serali impegnati nel lavoro e in famiglia. Tali esperienze hanno stimolato la sperimentazione di nuove forme di apprendimento e la produzione di interessanti materiali informatici (lezioni, corsi completi, sistemi di verifica dell apprendimento) secondo le specifiche tecniche dell e-learning. Queste applicazioni dell informatica alla didattica hanno avuto un riscontro limitato a livello scolastico per una serie di problemi connessi da una parte alla non omogeneità delle piattaforme di sviluppo del software e dall altra alla difficoltà di portare avanti progetti pluriennali senza il coinvolgimento globale dei docenti degli istituti ed una regia almeno a livello provinciale. Analoghe difficoltà sono state riscontrate nei tentativi di mettere in rete diversi istituti con scambi di esperienze didattiche e di materiali multimediali. Tali sperimentazioni, necessariamente di durata pluriennale, hanno trovato un forte limite nella discontinuità della presenza dei docenti dei corsi serali, in mancanza di un organico specifico con adeguata preparazione. E degna di nota l esperienza effettuata dall ITC Carli che ha collaborato con un azienda locale specializzata nello sviluppo di piattaforme per l elearning, nelle applicazioni di tali tecniche all educazione degli adulti. L esigenza di colmare gap conoscitivi dei discenti adulti, la necessità di effettuare una didattica personalizzata volta spesso al recupero di conoscenze in tempi brevi, ha stimolato l applicazione di metodi già diffusi in altri ambiti, noti come didattica breve. Tra gli obiettivi di tale approccio vi è la razionalizzazione dei tempi di insegnamento-apprendimento che coniughi efficacia e brevità, e permetta quindi elevati livelli di autonomia nello studio da parte dell adulto con la possibilità di verificare autonomamente l acquisizione di conoscenze e competenze. Tali finalità si possono raggiungere solo con la ricerca approfondita dell essenzialità dei contenuti all interno di una personalizzazione dei programmi alle esigenze dei discenti. In tale contesto, nella didattica breve si fa ampio uso della progettazione modulare del materiale didattico, all interno di ogni area disciplinare. Infine, un cenno meritano i progetti Socrates-Grundvig, istituiti dall UE per promuovere attività di collaborazione tra istituti di formazione rivolta agli adulti appartenenti a realtà nazionali diverse. Denominatore comune di questi progetti è stato l utilizzo della lingua inglese, come lingua veicolare e 14

19 delle tecnologie informatiche, come strumento di collaborazione e comunicazione tra docenti e tra studenti. 15

20 3. I CORSI SERALI NEGLI ISTITUTI SUPERIORI A TRIESTE 3.1 Note sullo sviluppo dei corsi serali a Trieste In questo capitolo, dopo una breve descrizione della storia dei corsi serali a Trieste e del ruolo che questo settore dell istruzione pubblica ha ricoperto, si presenteranno alcuni dati statistici che permettono di valutare le dimensioni di questo comparto e la sua evoluzione nel tempo. Gli istituti serali hanno avuto ed hanno tuttora un ruolo rilevante per la città non solo in funzione della loro funzione sociale ma anche per le considerevoli ricadute sulle attività economiche della provincia. Infatti entrambi gli istituti storici che hanno promosso i corsi serali, ITC Carli e ITI Volta, hanno dato risposta ad un preciso bisogno che veniva sia dalle persone che dalle aziende. Si tratta infatti di due istituti tecnici connaturati, il primo con la vocazione mercantile della città, e il secondo con quella industriale. Le esigenze di sempre maggior qualificazione e crescita tecnica, ma anche culturale, proveniente dal mondo del lavoro hanno contribuito ad alimentare per decenni il bacino d utenza dei corsi serali, limitato originariamente ai soli lavoratori, occupati o disoccupati. A partire dalla fine degli anni 90, in relazione ai cambiamenti nel tessuto economico della città con lo sviluppo crescente del terziario, a seguito anche delle modificazioni nei percorsi scolastici delle scuole diurne, si ebbe un cambiamento sia dell utenza che dell organizzazione dei corsi, al fine di rispondere meglio ad esigenze nuove e diversificate. Si è allargata di conseguenza la platea dell offerta formativa con nuovi indirizzi di studio proposti da tre altri istituti della città, Deledda, Nordio e Nautico che andavano a coprire le aree sociali, artistiche e della navigazione. Nel contempo, nei primi anni 2000 il MIUR ha attivato il progetto Sirio, espressamente indirizzato ai corsi serali degli istituti tecnici, che ha introdotto una serie di radicali innovazioni che recepivano molte delle istanze portate avanti nelle su esposte tematiche dell EdA. In particolare con il progetto Sirio: si riducono le ore di lezione a 25 ore settimanali, con minori carichi di presenza in classe; si tiene conto delle esperienze scolastiche pregresse e delle esperienze lavorative con la possibilità di recupero dei crediti scolastici e formativi; 16

21 si valorizzano le nuove tendenze dell EdA, con la promozione delle nuove tecnologie (TIC) applicate alla didattica e dei progetti di collaborazione internazionale in ambito europeo (Progetto Socrates- Grundvig). Queste azioni innovative dell offerta di istruzione determinano anche cambiamenti nell utenza. Al profilo dello studente lavoratore si accostano nuove figure, l immigrato che vuole conseguire il riconoscimento del titolo di studio con un percorso semplificato, lo studente che ha abbandonato la scuola diurna per svariati motivi, la casalinga che vuole rientrare nel mondo del lavoro con una qualificazione culturale e professionale superiore o che vuole iscriversi all università. Questo progetto, adottato da buona parte degli istituti di Trieste, ha dato un impulso alle iscrizioni e alle iniziative delle singole scuole che hanno proposto nuovi indirizzi di studio, sulla base delle esigenze dell utenza. La recente normativa di riordino dell educazione degli adulti (cfr. par. 1.3) ha portato un certo disorientamento all interno di tale settore dell istruzione, creando quindi una discontinuità che ha ostacolato le iniziative e la progettualità dei singoli istituti, ma nel contempo ha indotto a riconsiderare in termini globali le molteplici risposte del settore pubblico ai bisogni formativi ed educativi del mondo degli adulti. 3.2 Andamento delle iscrizioni negli istituti superiori serali della provincia In questa parte del report si darà conto dell andamento delle iscrizioni e degli esiti nei diversi istituti, negli ultimi cinque anni. Una delle finalità dell indagine è quella di tracciare un quadro statistico di diversi aspetti attinenti l andamento delle iscrizioni (per anno di corso, tipo di indirizzo, sesso, età e nazionalità) e degli esiti finali, in modo da valutare anche la consistenza degli abbandoni. A tal fine è stata predisposta una apposita scheda che prevedeva rilevazioni per gli anni scolastici dal al I dati presentati sono stati forniti dalle scuole grazie alla collaborazione diretta dei docenti responsabili dei corsi serali. Si tratta di materiali a contenuto statistico non sempre completati da tutti gli istituti, e ciò non ha consentito un analisi trasversale. Per tale ragione si presentano, per i tre 4 I dati dei singoli istituti sono riportati in Appendice. 17

22 istituti più rilevanti, alcune tabelle riassuntive sulle iscrizioni, sui tassi di promozione e sull incidenza degli alunni stranieri. I.T.C. Gian Rinaldo CARLI L istituto ha saputo mantenere una sostanziale costanza nelle iscrizioni, anche grazie all apporto significativo della componente straniera che è passata dal 4% del al quasi il 13% dell ultimo anno rilevato. Ciò ha permesso di mantenere il numero di classi e di preservare i tre indirizzi di studio del triennio: ragionieri, periti aziendali e informatici-gestionali. Nei sei anni presi in considerazione si evidenzia un progressivo abbassamento dell età negli iscritti, in relazione probabilmente alla presenza di molti giovani che hanno abbandonato le scuole diurne e si sono iscritti ai corsi serali dopo aver intrapreso un attività lavorativa. I tassi di passaggio alla classe successiva, che tengono conto anche degli abbandoni, sono intorno al 50% nel biennio, valori che aumentano considerevolmente nel triennio, in particolare nella classe quinta. Istituto Tecnico per Attività Sociali Grazia DELEDDA L istituto ha subito un drastico calo nelle iscrizioni a partire dal con una conseguente riduzione delle classi. L ammontare degli iscritti nelle diverse classi presenta andamento ad U, con livelli elevati negli anni di corso estremi, in prima ed in quinta, forse a seguito di una partecipazione consistente di privatisti iscritti all ultimo anno per il conseguimento del diploma. La presenza della componente straniera non segue un trend preciso ed è complessivamente limitata. I tassi di promozione sono mediamente elevati, tranne nella classe prima. I.T.I. Alessandro VOLTA Nell istituto sono attivi due indirizzi nel triennio, meccanica ed elettronica, con una assoluta prevalenza di studenti maschi. Nel lasso di tempo preso in considerazione si è avuta dapprima una buona tenuta nelle iscrizioni che hanno evidenziato un certo calo solo negli ultimi due anni. Nell ultimo anno scolastico si è avuta una diminuzione delle classi. Due terzi degli iscritti ha più di 26 anni, mentre gli stranieri, inizialmente molto ridotti, hanno avuto un incremento solo negli ultimi anni, arrivando a sfiorare il 10% delle iscrizioni. I tassi di promozione globali si attestano intorno al 55%, con una tendenza alla diminuzione, a seguito del basso numero di esiti positivi nelle 18

23 classi prime e terze, indice di un elevato numero di abbandoni nelle classi che sono spesso iniziali per molti studenti. 19

24 4. METODI E STRUMENTI DELL INDAGINE SUL CAMPO Nello svolgimento della ricerca si è deciso di procedere secondo uno schema di progressiva focalizzazione dei campi d indagine, in funzione di quelli che potevano rivelarsi gli aspetti di maggiore salienza per i soggetti coinvolti. A questo scopo, il lavoro è iniziato con una serie di interviste ad alcuni docenti degli Istituti Superiori con corsi serali. Nella fase successiva è stata effettuata la somministrazione di un questionario quantitativo rivolto agli studenti frequentanti i corsi serali. 4.1 Le interviste ai docenti dei corsi serali Il metodo di indagine qualitativa prescelto, l intervista semidirettiva sviluppata in base ad una traccia, ha avuto l obiettivo di evidenziare la situazione attuale e le prospettive future degli istituti serali a Trieste. Le interviste sono state rivolte a interlocutori privilegiati, ovvero i dirigenti scolastici o i responsabili dei corsi serali, che per la loro posizione strategica sono stati in grado di fornire informazioni dettagliate e di evidenziare le caratteristiche e i segnali più importanti emergenti dal territorio e dall utenza. A tale scopo sono state condotte interviste in profondità che hanno permesso, sia di rilevare alcuni aspetti particolari degli istituti serali, sia di verificare e integrare quanto emerso dall analisi statistica quantitativa. Si tratta chiaramente dei personali punti di vista di coloro che hanno responsabilità e conoscenza diretta della realtà scolastica nella quale sono inseriti. Le interviste, di durata media pari ad un ora e mezza e dirette ai testimoni privilegiati, sono state condotte nel mese di maggio 2008 presso la sede dei singoli istituti. Sono state eseguite proponendo una traccia, ovvero una linea guida, che, pur lasciando ampio spazio alla libera espressione, proponeva tutte le questioni rilevanti da affrontare e le informazioni da raccogliere. Le principali aree tematiche prese in considerazione hanno riguardato la particolarità dell offerta formativa dei corsi serali dell istituto, la tipologia d utenza nonché le difficoltà riscontrate dalla stessa nell affrontare il percorso di studi. La traccia dell intervista è stata articolata nelle seguenti quattro sezioni tematiche: 20

25 - Mission - Offerta dell Istituto serale - Utenza - Percorsi scolastici dell utenza Nella sezione Mission si è richiesto di approfondire le funzioni svolte dall istituto serale nonché le opportunità offerte a chi vuole riprendere gli studi. Nella sezione Offerta dell Istituto serale l attenzione era rivolta alle motivazioni determinanti nell attivazione dei corsi serali e all approfondimento della dimensione organizzativa e formativa dell istituto, rilevando i diversi indirizzi attivi, le ore settimanali di lezione, le modalità del riconoscimento dei crediti formativi, la possibilità di costruirsi dei percorsi formativi individualizzati, la presenza di interventi di recupero, le metodologie e i materiali didattici adottati. La sezione Utenza ha esplorato le caratteristiche dell utenza, quali il genere, l età, i profili professionali prevalenti e la nazionalità degli studenti; sono stati approfonditi i mutamenti riscontrati e l andamento delle iscrizioni negli ultimi anni. L ultima sezione, Percorsi scolastici dell utenza, ha indagato le principali motivazioni nella ripresa dello studio, le aspettative degli studenti e il fenomeno degli abbandoni. Nella fase conclusiva dell intervista sono stati approfonditi i punti di forza e di debolezza dell istituto, nonché le novità, i progetti e le iniziative future. L ordine con il quale i vari temi sono stati affrontati non è stato sempre rigidamente rispettato e le modalità di formulazione delle domande sono state in parte lasciate alla discrezione dell intervistatore. Egli è stato infatti libero di impostare la conversazione all interno di un certo argomento, di porre domande con una certa libertà sia per creare l atmosfera più adatta all intervista, sia per approfondire talune tematiche. L intervistatore ha cercato inoltre di evitare l interruzione del discorso, favorendo così una comunicazione spontanea, che ha permesso all intervistato di parlare liberamente sulla base delle proprie opinioni ed esperienze, riportando informazioni e giudizi specifici, relativi al proprio punto di vista e all esperienza personale. Tuttavia, nonostante le specificità dei singoli istituti, numerose sono state le analogie emerse tra le diverse interviste. In relazione alle finalità dell indagine, si è ritenuto opportuno non inserire nel rapporto la trascrizione integrale delle singole interviste, bensì una relazione sintetica inerente gli elementi essenziali emersi dai colloqui. In 21

26 alcuni casi, sono state riportate testualmente le impressioni e le considerazioni particolarmente significative espresse dagli intervistati. Nei paragrafi successivi vengono riportate le sintesi delle interviste distinte per i diversi istituti, includenti tutte le informazioni ritenute rilevanti e inerenti le finalità dell indagine. 4.2 L indagine quantitativa: il questionario A seguito dell analisi dei materiali raccolti nelle interviste con i docenti, è stata effettuata la stesura di un questionario rivolto agli studenti iscritti ai corsi serali degli Istituti superiori della provincia. Attraverso tale strumento si è voluto ricostruire il profilo degli studenti in relazione agli aspetti motivazionali nei confronti dello studio, alle carriere scolastiche pregresse, alla situazione lavorativa attuale e al giudizio sull esperienza scolastica presso i corsi serali. Il questionario è stato suddiviso in cinque distinte sezioni. Le aree di indagine esplorate sono state rispettivamente: Istruzione (aspetti motivazionali) Percorso formativo (ricostruzione percorsi scolastici pregressi) Lavoro (situazione lavorativa attuale) Scuola e Studio (esperienza nei corsi serali) Dati socio-demografici. Nell area Istruzione si sono rilevati gli aspetti motivazionali correlati alla scelta di riprendere gli studi. In particolare, sono stati approfonditi sia i fattori rilevanti nella scelta dello specifico Istituto sia le principali determinanti sottese alla ripresa degli studi. In questa sezione sono state indagate ancora le modalità con cui gli studenti sono venuti a conoscenza dei corsi serali. Nell area Percorso formativo si sono approfonditi gli aspetti relativi al percorso scolastico pregresso, prima dell iscrizione alla scuola serale. In particolare, sono state rilevate la tipologia di scuola frequentata e l età del conseguimento della licenza media inferiore e le eventuali scuole/istituti professionali frequentati successivamente. Infine è stato chiesto agli studenti di indicare eventuali bocciature, nonché le principali motivazioni sottostanti il mancato completamento degli studi. Nell area Lavoro si è approfondita l attuale condizione professionale degli intervistati. In particolare, sono stati indagati aspetti specifici del lavoro 22

27 quali ad esempio, la tipologia contrattuale, il luogo di esercizio della professione, l orario lavorativo. Si è cercato inoltre di individuare gli elementi determinanti sia la soddisfazione in ambito lavorativo sia la conciliazione studio e lavoro. L area Scuola e Studio è stata dedicata interamente alla rilevazione degli aspetti connessi alla frequenza di un corso serale. In particolare, sono state approfondite le difficoltà maggiormente riscontrate, le percentuali di frequenza media alle lezioni come pure le ore settimanali mediamente dedicate allo studio. Infine è stata richiesta una valutazione complessiva inerente l esperienza scolastica attuale ed il grado di soddisfazione percepito. In conclusione, l ultima area ha permesso di rilevare dati di natura anagrafica, il titolo di studio posseduto, lo stato civile e la cittadinanza dell intervistato. È stata creata una specifica sezione per gli utenti di cittadinanza straniera. Infine, sono stati rilevati la composizione ed il profilo socioeconomico del nucleo familiare in cui lo studente vive. 23

28 5. RISULTATI DELL INDAGINE QUALITATIVA Di seguito vengono riportati i contenuti principali delle interviste svolte con i responsabili dei corsi serali dei cinque istituti coinvolti nell indagine. 5.1 I.T.I. Alessandro Volta L offerta formativa dei corsi serali dell Istituto Tecnico Industriale A.Volta, che ha preso avvio nel 1964 con due indirizzi di specializzazione, mira a fornire, accanto ad una solida preparazione in ambito tecnico, anche un accrescimento culturale più ampio. Tale offerta è indirizzata sia agli occupati, che desiderano riprendere gli studi interrotti, sia ai giovani dropout che vogliono rientrare nel sistema scolastico. Le metodologie didattiche adottate prevedono percorsi flessibili che valorizzano l esperienza di cui sono portatori gli studenti già inseriti nel mondo del lavoro. Una rilevante innovazione nell organizzazione della didattica si è avuta con l adesione dell Istituto al progetto Sirio, istituito dal Ministero della Pubblica Istruzione per venire incontro alle specifiche esigenze degli studenti degli istituti serali. Questa sperimentazione è attiva unicamente nel biennio e prevede il riconoscimento dei crediti formativi, ovvero dei crediti certificati e validati in altri istituti, che possono comportare l esonero dalla frequenza di alcune materie e l attribuzione finale del medesimo voto ottenuto in precedenza nella scuola dove lo studente era iscritto. Ovviamente, ricorda il responsabile, esistono delle materie tecniche specifiche per le quali non è possibile richiedere il riconoscimento del credito.. vista la particolarità e l importanza che rivestono tali materie presso questo istituto. In questi casi lo studente è tenuto a frequentare almeno la parte pratica di laboratorio. Presso l istituto Volta vengono finora riconosciuti unicamente i crediti formali, ovvero quelli inerenti il possesso di competenze acquisite in seguito a studi compiuti in istituti statali o legalmente riconosciuti. Per quanto riguarda i crediti non formali, ovvero quelli attinenti ad esperienze maturate in ambito lavorativo, è stato effettuato un riconoscimento di tali crediti unicamente in due occasioni nelle quali si era proceduto ad analizzare l esperienza lavorativa dello studente. Nei primi quindici giorni dell anno scolastico, l istituto prevede l effettuazione dei test d ingresso con lo scopo di verificare il livello di preparazione in ciascuna materia, specie dei nuovi iscritti. In base ai risultati, vengono organizzati degli interventi di recupero delle carenze che 24

29 si svolgono, per il biennio nella giornata libera del sabato, per il triennio sempre al sabato prima dell inizio regolare delle lezioni. In ogni classe è inoltre presente un insegnante tutor, cui fanno riferimento sia gli allievi che i docenti: il suo compito consiste nell aiutare/facilitare/promuovere l inserimento degli allievi nel sistema scolastico, nell assistere gli studenti nel superamento delle difficoltà che emergono nel corso degli studi, permettendo così una migliore collaborazione tra il personale docente e gli studenti. Per quanto riguarda le metodologie didattiche, tenuto conto del poco tempo a disposizione degli allievi per lo studio, in molte materie si fa ampio ricorso a dispense curate dai singoli docenti, nelle quali vengono affrontati tutti gli argomenti e i concetti considerati fondamentali, trascurando invece quelli di secondaria importanza. Come ricorda l intervistato, i lavoratori studenti non hanno molto tempo per studiare a casa, per cui, durante le lezioni, si cerca di sintetizzare i concetti basilari. Nonostante la flessibilità dell offerta formativa, secondo il responsabile dei corsi serali appare difficile poter attuare un insegnamento modulare per gran parte delle discipline e costruire quindi percorsi di studio individualizzati. Gli stage lavorativi non sono attivati per i frequentanti i corsi serali, poiché la maggior parte di loro sono già inseriti in ambito lavorativo. Sono previste però delle visite didattiche presso alcune industrie, quali ad esempio la Fincantieri, viaggi d istruzione a Monaco, al Museo della scienza e della tecnica e la partecipazione a spettacoli teatrali. Nei corsi serali sono privilegiate le attività di laboratorio e i progetti di ricerca di gruppo, un innovazione prevista proprio nel Progetto Sirio. Tali lavori di gruppo, strutturati e centrati su argomenti, quali la storia delle macchine e delle tecnologie, coinvolgono due o tre materie e consistono nello svolgimento di un progetto, che può impegnare gli studenti un massimo del 10% delle ore di lezione. Tali progetti devono essere documentati in apposite schede che descrivano compiutamente il lavoro effettuato dal gruppo. La teledidattica viene utilizzata unicamente per alcune materie dell indirizzo di telecomunicazione. La produzione di moduli per lo studio e l autoverifica a distanza per le varie discipline tecniche è una sperimentazione potenzialmente molto importante ma di difficile applicazione pratica, in quanto, come ricorda l intervistato, con qualche studente potrebbe funzionare, ma vengono tralasciati aspetti essenziali, quali ad esempio la comunicazione non verbale. 25

da Centri Territoriali Permanenti Centri provinciali di Istruzione per Adulti di Augusta Marconi

da Centri Territoriali Permanenti Centri provinciali di Istruzione per Adulti di Augusta Marconi da Centri Territoriali Permanenti a Centri provinciali di Istruzione per Adulti di Augusta Marconi Introduzione QuickTime e un decompressore sono necessari per visualizzare quest'immagine. Attualmente

Dettagli

Capitolo IX ATTIVITA DI FORMAZIONE DEGLI ADULTI. Qualifica professionale con valutazione dei crediti formativi

Capitolo IX ATTIVITA DI FORMAZIONE DEGLI ADULTI. Qualifica professionale con valutazione dei crediti formativi Capitolo IX ATTIVITA DI FORMAZIONE DEGLI ADULTI Qualifica professionale con valutazione dei crediti formativi Premessa Il corso serale dell I.P.S.I.A. Romolo Zerboni è presente da molti decenni nella qualificazione

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

I.I.S. F. Brunelleschi - L. Da Vinci Istituto Tecnico per Geometri "F. Brunelleschi" Corso Serale SIRIO Frosinone A.S. 2012-2013

I.I.S. F. Brunelleschi - L. Da Vinci Istituto Tecnico per Geometri F. Brunelleschi Corso Serale SIRIO Frosinone A.S. 2012-2013 I.I.S. F. Brunelleschi - L. Da Vinci Istituto Tecnico per Geometri "F. Brunelleschi" Corso Serale SIRIO Frosinone A.S. 2012-2013 PRESENTAZIONE DEL CORSO SERALE PROGETTO SIRIO Il CORSO SERALE A partire

Dettagli

CORSI SERALI. Progetto SIRIO - Corso Serale. Diploma di Ragioniere e Perito Commerciale

CORSI SERALI. Progetto SIRIO - Corso Serale. Diploma di Ragioniere e Perito Commerciale CORSI SERALI Da alcuni anni in Italia, come in molti Paesi europei, si avverte l esigenza di offrire ai tanti adulti che hanno interrotto gli studi, o non li hanno mai iniziati, l occasione di riavvicinarsi

Dettagli

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI INDICE: PREMESSA 1. FINALITA 2. CONTENUTI 3. LA COMMISSIONE ACCOGLIENZA 4. PRIMA FASE DI ACCOGLIENZA

Dettagli

Approfondimenti e-book: I laboratori come strategia didattica autore: Antonia Melchiorre

Approfondimenti e-book: I laboratori come strategia didattica autore: Antonia Melchiorre Approfondimenti e-book: I laboratori come strategia didattica autore: Antonia Melchiorre Breve excursus delle risoluzioni giuridiche introdotte per garantire il diritto al Successo formativo nella scuola

Dettagli

ALLEGATO B. D.I. n. 436/2000 artt. 1 e 4 I PERCORSI FORMATIVI PER ADULTI OCCUPATI

ALLEGATO B. D.I. n. 436/2000 artt. 1 e 4 I PERCORSI FORMATIVI PER ADULTI OCCUPATI ALLEGATO B D.I. n. 436/2000 artt. 1 e 4 I PERCORSI FORMATIVI PER ADULTI OCCUPATI 2 I PERCORSI FORMATIVI PER ADULTI OCCUPATI Le caratteristiche strutturali dei percorsi dell IFTS (modularità, unità capitalizzabili,

Dettagli

Oggetto: Corsi serali per studenti lavoratori

Oggetto: Corsi serali per studenti lavoratori Spett.le CONFCOMMERCIO PROVINCIA DI BARI VIA AMENDOLA 172/C 70125 BARI Oggetto: Corsi serali per studenti lavoratori L Istituto Tecnico Economico D.Romanazzi, continuando la sua opera di promozione dell

Dettagli

Orientamento in uscita - Università

Orientamento in uscita - Università ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE G. FALCONE - ASOLA (MN) Orientamento in uscita - Università prof. Ruggero Remaforte A.S.. 2012/2013 Premettendo che per orientare bisogna attivare non solo strumenti ma anche

Dettagli

Progetto 5. Formazione, discipline e continuità

Progetto 5. Formazione, discipline e continuità Istituto Comprensivo Statale Lorenzo Bartolini di Vaiano Piano dell Offerta Formativa Scheda di progetto Progetto 5 Formazione, discipline e continuità I momenti dedicati all aggiornamento e all autoaggiornamento

Dettagli

PERCORSO INNOVATIVO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

PERCORSO INNOVATIVO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO Alternanza scuola/lavoro l alternanza non è uno strumento formativo, ma si configura piuttosto come una metodologia formativa, una vera e propria modalità di apprendere PERCORSO INNOVATIVO DI ALTERNANZA

Dettagli

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa Alternanza scuola lavoro: che cosa significa È una modalità didattica realizzata in collaborazione fra scuole e imprese per offrire ai giovani competenze spendibili nel mercato del lavoro e favorire l

Dettagli

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO AUTOANALISI D ISTITUTO SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO RAV A partire dal corrente anno scolastico tutte le scuole del Sistema Nazionale di Istruzione, statali e paritarie,

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO V.O.CENCELLI SABAUDIA RELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE

ISTITUTO COMPRENSIVO V.O.CENCELLI SABAUDIA RELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE ISTITUTO COMPRENSIVO V.O.CENCELLI SABAUDIA RELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE Ferraro Adele Anno Scolastico 2013 2014 ATTIVITA di Continuità educativo - didattica Accoglienza PROGETTO Conoscere per

Dettagli

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE SICUREZZA E RISPETTO DELLE REGOLE FINALITA e OBIETTIVI DEL PROGETTO Le direttive comunitarie in tema di salute e sicurezza sul luogo di lavoro sottolineano la necessità

Dettagli

Scuola Primaria di Marrubiu

Scuola Primaria di Marrubiu Scuola Primaria di Marrubiu SESTANTE 2 Anno scolastico 2007/2008 Page 1 of 6 SOMMARIO MOTIVAZIONI...3 QUALE PROGETTO... 3 FINALITA... 4 OBIETTIVI CON VALENZA ORIENTATIVA...4 PERCORSI FORMATIVI...4 ATTIVITA

Dettagli

ALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità:

ALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità: ALLEGATO B Il modello di monitoraggio Il gruppo di Progetto di PQM, nell anno scolastico 2010-2011 ha costituito un gruppo di lavoro tecnico composto dal gruppo di progetto stesso e dai ricercatori dei

Dettagli

ISTRUZIONE DEGLI ADULTI (D.P.R 263/2012) LINEE GUIDA PER IL PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO

ISTRUZIONE DEGLI ADULTI (D.P.R 263/2012) LINEE GUIDA PER IL PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO ISTRUZIONE DEGLI ADULTI (D.P.R 263/2012) **** LINEE GUIDA PER IL PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO (Art.11, comma 10, D.P.R 263/2012) I risultati di apprendimento attesi in esito ai percorsi di alfabetizzazione

Dettagli

Circolare Ministeriale n. 3 del 13 febbraio 2015 Linee guida DOCUMENTO DI CERTIFICAZIONE DI COMPETENZE

Circolare Ministeriale n. 3 del 13 febbraio 2015 Linee guida DOCUMENTO DI CERTIFICAZIONE DI COMPETENZE Circolare Ministeriale n. 3 del 13 febbraio 2015 Linee guida DOCUMENTO DI CERTIFICAZIONE DI COMPETENZE STRUTTURA DEL DOCUMENTO La scheda di certificazione esplicita la traduzione delle singole competenze

Dettagli

Progetto ORIENTA. www.calabriaorienta.it. Comitato Tecnico di monitoraggio. 20 luglio 2012

Progetto ORIENTA. www.calabriaorienta.it. Comitato Tecnico di monitoraggio. 20 luglio 2012 Progetto ORIENTA www.calabriaorienta.it Comitato Tecnico di monitoraggio 20 luglio 2012 progetto Orienta, Comitato Tecnico di monitoraggio, sda al 20.07.12 - pag. 1/5 IL CONTESTO PROGETTUALE "L orientamento

Dettagli

ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA

ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA VISTO l art. 3 comma 4 del D.P.R. 275/1999 come modificato dall art. 1, comma 14, della Legge

Dettagli

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Rapporto dal Questionari Insegnanti Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la

Dettagli

Il Ministero non ha ancora fissato una data. Per consentire la formazione delle classi sarebbe

Il Ministero non ha ancora fissato una data. Per consentire la formazione delle classi sarebbe 1. Quando cominceranno le lezioni dell anno scolastico 2011/12? Il 12 settembre, alle 18.30 2. Fino a quando è possibile iscriversi? Il Ministero non ha ancora fissato una data. Per consentire la formazione

Dettagli

MIUR. La Nuova Secondaria Superiore

MIUR. La Nuova Secondaria Superiore La Nuova Secondaria Superiore Una Riforma complessiva Con l approvazione del Consiglio dei Ministri del 4 febbraio nasce la Nuova Scuola Secondaria Superiore. E la prima riforma complessiva del secondo

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA

PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA Comune di Casalecchio di Reno ASILO NIDO R. VIGHI PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA Per un progetto di territorio: uno spazio e un tempo per l incontro Anno educativo 2007/2008 A cura del Collettivo

Dettagli

CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA BAROLO

CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA BAROLO CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA BAROLO L ISTITUZIONE SCOLASTICA E IL NUOVO SISTEMA DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE L Istituzione Scolastica ha proceduto alla definizione del proprio Curricolo operando l essenzializzazione

Dettagli

PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA. Anno scolastico 2008/09

PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA. Anno scolastico 2008/09 PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA Anno scolastico 2008/09 Il Piano dell Offerta formativa 2008/09 è stato deliberato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 26 giugno 2008, con delibera n. 27/2008. CENTRO

Dettagli

CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE

CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE Gruppo di Ricerca DEAL (Dislessia Evolutiva e Apprendimento delle Lingue) Università Ca Foscari Venezia CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE A. FORMAZIONE PER LA SCUOLA PRIMARIA FORMAZIONE

Dettagli

1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti?

1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti? DOMANDE FREQUENTI Palermo, Largo Esedra nr.3, tel. 091 6254431 ONLUS 1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti? Le Università sono pubbliche o private riconosciute dal

Dettagli

Presidenza del Consiglio dei Ministri

Presidenza del Consiglio dei Ministri Presidenza del Consiglio dei Ministri CONFERENZA UNIFICATA (ex art. 8 del D.Lgs. 28 agosto 1997, n. 281) SEDUTA DEL 2 MARZO 2000 Repertorio Atti n. 221 del 2 marzo 2000 Oggetto: Accordo tra Governo, regioni,

Dettagli

Comune di Sondrio. Si assiste inoltre ad una maggior richiesta di accesso alla scuola secondaria di secondo grado da parte degli alunni disabili.

Comune di Sondrio. Si assiste inoltre ad una maggior richiesta di accesso alla scuola secondaria di secondo grado da parte degli alunni disabili. Comune di Sondrio LINEE GUIDA PER LA SPERIMENTAZIONE del coordinamento territoriale per l integrazione dei servizi a favore dell inclusione scolastica degli alunni con disabilità PREMESSA Il Comune di

Dettagli

UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DELLA SARDEGNA

UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DELLA SARDEGNA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DELLA SARDEGNA PROGETTO DI FORMAZIONE PER DOCENTI E DIRIGENTI - A.S. 2012-2013 Curricolo,apprendimenti e valutazione nelle nuove indicazioni nazionali per il primo ciclo dell

Dettagli

IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR

IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca PROTOCOLLO DI INTESA TRA IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR E LA SOCIETA DANTE ALIGHIERI Protocollo d'intesa Tra

Dettagli

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni.

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni. La situazione occupazionale dei giovani in provincia di Piacenza Premessa Una categoria di soggetti particolarmente debole nel mercato del lavoro è rappresentata, di norma, dai lavoratori di età più giovane

Dettagli

Il Centro Formazione Professionale di Milano via della Chiusa Fondazione ENAC Lombardia C.F.P. Canossa. Il mestiere d insegnare un mestiere

Il Centro Formazione Professionale di Milano via della Chiusa Fondazione ENAC Lombardia C.F.P. Canossa. Il mestiere d insegnare un mestiere Il Centro Formazione Professionale di Milano via della Chiusa Fondazione ENAC Lombardia C.F.P. Canossa Il mestiere d insegnare un mestiere Il Centro Formazione Professionale di Milano via della Chiusa

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO

PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO La Regione Lazio - Direzione Ragionale Politiche Sociali e Famiglia

Dettagli

P.TOSCANELLI OSTIA LIDO ROMA CORSO SERALE. L Istituto P.TOSCANELLI vanta una esperienza ultraventennale nell ambito della promozione degli adulti.

P.TOSCANELLI OSTIA LIDO ROMA CORSO SERALE. L Istituto P.TOSCANELLI vanta una esperienza ultraventennale nell ambito della promozione degli adulti. ITCG P.TOSCANELLI OSTIA LIDO ROMA A.S. 2014/2015 CORSO SERALE FINALITA GENERALI L Istituto P.TOSCANELLI vanta una esperienza ultraventennale nell ambito della promozione degli adulti. Alla luce delle mutazioni

Dettagli

1 PIANO D ISTITUTO PER LA FORMAZIONE E L AGGIORNAMENTO A.S. 2012/2013

1 PIANO D ISTITUTO PER LA FORMAZIONE E L AGGIORNAMENTO A.S. 2012/2013 I s t i t u t o P r o f e s s i o n a l e d i S t a t o p e r l I n d u s t r i a e l A r t i g i a n a t o CAVOUR-MARCONI Loc. Piscille Via Assisana, 40/d-06154 PERUGIA Tel. 075/5838322 Fax 075/32371

Dettagli

Istituto Tecnico Industriale Statale Alessandro Rossi - Vicenza

Istituto Tecnico Industriale Statale Alessandro Rossi - Vicenza CORSO SERALE Istituto Tecnico Industriale Statale Alessandro Rossi - Vicenza Sede e orario segreteria Sede: ITIS ROSSI Via Legione Gallieno 6100 Vicenza Orario segreteria: tutti i giorni dalle 10 alle

Dettagli

Struttura e modalità di compilazione del RAV

Struttura e modalità di compilazione del RAV Struttura e modalità di compilazione del RAV Massimo Faggioli Dirigente di Ricerca Area valutazione e miglioramento INDIRE Firenze m.faggioli@indire.it Struttura del rapporto di autovalutazione è articolato

Dettagli

Protocollo Mobilità Individuale all Estero

Protocollo Mobilità Individuale all Estero Protocollo Mobilità Individuale all Estero Premessa Con il presente Protocollo il Liceo G.M.Dettori intende sostenere e, nel contempo, regolamentare l esperienza di studio dei propri studenti/studentesse

Dettagli

Offerta formativa sperimentale d istruzione e formazione professionale nelle more dell emanazione dei decreti legislativi di cui alla legge 28 marzo

Offerta formativa sperimentale d istruzione e formazione professionale nelle more dell emanazione dei decreti legislativi di cui alla legge 28 marzo Offerta formativa sperimentale d istruzione e formazione professionale nelle more dell emanazione dei decreti legislativi di cui alla legge 28 marzo 2003, n.53 Criteri e procedure per la certificazione

Dettagli

QUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati)

QUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati) QUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati) 1) Pensi alla sua istituzione scolastica, comprensiva delle diverse sedi e dei diversi gradi di scuola. Quanto è d accordo con le seguenti affermazioni?

Dettagli

PROTOCOLLO ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI

PROTOCOLLO ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI Pagina 1 di 5 PROTOCOLLO ACCOGLIENZA PER PREMESSA Il Protocollo di Accoglienza intende presentare procedure per promuovere l integrazione di alunni stranieri, rispondere ai loro bisogni formativi e rafforzare

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI MEDEA

CARTA DEI SERVIZI MEDEA CARTA DEI SERVIZI MEDEA Indice 1. Introduzione 2. MEDEA e la Carta dei Servizi: chi siamo, obiettivi e finalità 3. I principi fondamentali 4. Standard qualitativi 5. I servizi erogati 6. Validità della

Dettagli

Allegato: PIANO NAZIONALE L2 INTERVENTI PER L INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO DI ITALIANO L2 PER ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE DI SCUOLA SECONDARIA DI

Allegato: PIANO NAZIONALE L2 INTERVENTI PER L INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO DI ITALIANO L2 PER ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE DI SCUOLA SECONDARIA DI Allegato: PIANO NAZIONALE L2 INTERVENTI PER L INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO DI ITALIANO L2 PER ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE DI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO E SECONDO GRADO Il fenomeno della elevata presenza

Dettagli

MIUR. La Nuova Secondaria Superiore

MIUR. La Nuova Secondaria Superiore La Nuova Secondaria Superiore Una Riforma complessiva Con l approvazione del Consiglio dei Ministri del 4 febbraio nasce la Nuova Scuola Secondaria Superiore. E la prima riforma complessiva del secondo

Dettagli

La nuova Legge regionale in materia di Istruzione, Formazione e Lavoro

La nuova Legge regionale in materia di Istruzione, Formazione e Lavoro La nuova Legge regionale in materia di Istruzione, Formazione e Lavoro Qualità, innovazione ed internazionalizzazione nei sistemi di istruzione, formazione e lavoro in Regione Lombardia Valentina Aprea

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Per la realizzazione dall anno

Dettagli

Condivisione di pratiche organizzative e didattiche per l inclusione scolastica degli alunni con Bisogni Educativi Speciali

Condivisione di pratiche organizzative e didattiche per l inclusione scolastica degli alunni con Bisogni Educativi Speciali Condivisione di pratiche organizzative e didattiche per l inclusione scolastica degli alunni con Bisogni Educativi Speciali Che cos è il Bisogno Educativo Speciale? Il Bisogno Educativo Speciale rappresenta

Dettagli

I.Ri.Fo.R. Regionale Toscano Onlus. Analisi dei fabbisogni per la formazione di Trascrittori testi in braille, ingranditi ed elettronici

I.Ri.Fo.R. Regionale Toscano Onlus. Analisi dei fabbisogni per la formazione di Trascrittori testi in braille, ingranditi ed elettronici Analisi dei fabbisogni per la formazione di Trascrittori testi in braille, ingranditi ed elettronici Analisi dei fabbisogni per la formazione di Trascrittori testi in braille, ingranditi ed elettronici

Dettagli

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 PIEMONTE D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 Oggetto: Programmazione della rete scolastica nella Regione Piemonte - anni scolastici 2005/06-2006/07 art. 138 del D.lgs 112/98. Indicazioni programmatiche inerenti

Dettagli

7.2 Indagine di Customer Satisfaction

7.2 Indagine di Customer Satisfaction 7.2 Indagine di Customer Satisfaction Il campione L indagine è stata condotta su un campione a più stadi di 795 clienti TIEMME SpA (errore di campionamento +/ 2%) rappresentativo della popolazione obiettivo,

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

I NUOVI ISTITUTI TECNICI

I NUOVI ISTITUTI TECNICI Istituto Tecnico Industriale Statale Liceo Scientifico Tecnologico Ettore Molinari Via Crescenzago, 110/108-20132 Milano - Italia tel.: (02) 28.20.786/ 28.20.868 - fax: (02) 28.20.903/26.11.69.47 Sito

Dettagli

Alternanza Scuola Lavoro. Un opportunità per valorizzare e caratterizzare i l nostro liceo

Alternanza Scuola Lavoro. Un opportunità per valorizzare e caratterizzare i l nostro liceo Alternanza Scuola Lavoro Un opportunità per valorizzare e caratterizzare i l nostro liceo Riferimenti normativi Indicazioni europee; Normativa nazionale: L.196/97, Reg.142/98, (stage e tirocini formativi)

Dettagli

OGGETTO: Linee guida Progetto PERCORSO DI ORIENTAMENTO in collaborazione con la FS Prof. Sergio.

OGGETTO: Linee guida Progetto PERCORSO DI ORIENTAMENTO in collaborazione con la FS Prof. Sergio. Distretto Scolastico N 53 Nocera Inferiore (SA) Prot. n. 1676 C/2 Nocera Superiore,18/10/2012 A tutti i docenti All attenzione della prof. Sergio FS di riferimento All attenzione di tutti i genitori Tramite

Dettagli

16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province. Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA

16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province. Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA 16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA Obiettivi della presentazione Illustrare i principali risultati

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Protocollo d Intesa per la tutela dei minori Rom, Sinti e Camminanti tra Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e Opera Nomadi VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo

Dettagli

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI Regolamento (D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122) Testo in vigore dal 20.08.2009 1 Art. 1 Oggetto del regolamento Finalità e caratteri della valutazione 2. La valutazione è espressione

Dettagli

Partecipare all organizzazione di convegni ed eventi

Partecipare all organizzazione di convegni ed eventi Area di Riferimento 1 Gestione POF Riscrittura del POF alla luce delle innovazioni normative e dei bisogni formativi attuali, sia interni che del territorio Monitoraggio in itinere dell attuazione del

Dettagli

Funzione Strumentale n. 1: P.O.F. / Diffusione della cultura della qualità

Funzione Strumentale n. 1: P.O.F. / Diffusione della cultura della qualità Circolare n. 31 del 24/09/2014 Inoltro telematico a fiis00300c@istruzione.it in data 24/09/2014 Pubblicazione sul sito web (sezione Circolari / Comunicazioni DS) in data 24/09/2014 OGGETTO: Presentazione

Dettagli

La Regione Molise. L Ufficio scolastico Regionale per il Molise

La Regione Molise. L Ufficio scolastico Regionale per il Molise Accordo Territoriale per la realizzazione nell anno scolastico 2011/2012 di percorsi di IeFP di durata triennale,in regime di sussidiarietà,da parte degli Istituti Professionali Statali della Regione Molise,

Dettagli

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA primo ciclo d istruzione Lo sfondo comune e il quadro normativo Il PEI come strumento di progettazione e di valutazione Isp. Luciano Rondanini LA VALUTAZIONE

Dettagli

STRUMENTI COMPENSATIVI E MISURE DISPENSATIVE ALUNNI DSA ISI FERMI-GIORGI

STRUMENTI COMPENSATIVI E MISURE DISPENSATIVE ALUNNI DSA ISI FERMI-GIORGI STRUMENTI COMPENSATIVI E MISURE DISPENSATIVE ALUNNI DSA ISI FERMI-GIORGI Didattica personalizzata e individualizzata * La Legge 170/2010 dispone che le istituzioni scolastiche garantiscano «l uso di una

Dettagli

Egregio Dirigente, INVALSI Villa Falconieri - Via Borromini, 5-00044 Frascati RM tel. 06 941851 - fax 06 94185215 www.invalsi.it - c.f.

Egregio Dirigente, INVALSI Villa Falconieri - Via Borromini, 5-00044 Frascati RM tel. 06 941851 - fax 06 94185215 www.invalsi.it - c.f. Egregio Dirigente, Le scrivo per informarla che sono state avviate le procedure per la realizzazione della rilevazione degli apprendimenti degli studenti per l anno scolastico 2009/10 nell ambito del Servizio

Dettagli

AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO

AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO (anno scolastico 2014-2015) anno zero AUTONOMIA SCOLASTICA e AUTOVALUTAZIONE L autovalutazione d istituto affonda le sue radici nell autonomia scolastica (dpr 275/1999) 1999-2014

Dettagli

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE

Dettagli

ESITI DEGLI STUDENTI

ESITI DEGLI STUDENTI ALLEGATO Priorità e Traguardi evidenziati nel Rapporto Autovalutazione Periodo di Riferimento - 2014/15 RAV Scuola NAIC812007 "CAMPO DEL MORICINO" ESITI DEGLI STUDENTI 1. Risultati scolastici Studenti

Dettagli

EDUCAZIONE DEGLI ADULTI

EDUCAZIONE DEGLI ADULTI EDUCAZIONE DEGLI ADULTI La proposta EDA, al fine di consentire una personalizzazione ed una differenziazione dei percorsi, è stata costruita secondo una logica modulare e flessibile, strutturata su un

Dettagli

COMITATO TECNICO SCUOLA E UNIVERSITA

COMITATO TECNICO SCUOLA E UNIVERSITA Emilia Gangemi COMITATO TECNICO SCUOLA E UNIVERSITA Linee di indirizzo 12 dicembre 2012 Il quadro disegnato dai dati più recenti, tra cui le indagini ISTAT, in merito al mercato del lavoro nel Lazio non

Dettagli

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice INSEGNAMENTO DI PSICOLOGIA DELL ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE LEZIONE I ORIENTAMENTO E PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 L orientamento: significato e tipologie ---------------------------------------------------------------

Dettagli

CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE

CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE Gruppo di Ricerca DEAL (Dislessia Evolutiva e Apprendimento delle Lingue) Università Ca Foscari Venezia CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE Si riporta di seguito l offerta formativa

Dettagli

C I T T A D I E R I C E PROVINCIA DI TRAPANI

C I T T A D I E R I C E PROVINCIA DI TRAPANI C I T T A D I E R I C E PROVINCIA DI TRAPANI SETTORE VIII SERVIZI SOCIALI, POLITICHE GIOVANILI E SPORT PROGETTO DOPOSCUOLA PINOCCHIO 1 PREMESSA Nell'ambito del programma degli interventi e servizi socio-assistenziali,

Dettagli

Vademecum per il sostegno. Pratiche condivise di integrazione all interno del Consiglio di classe

Vademecum per il sostegno. Pratiche condivise di integrazione all interno del Consiglio di classe Vademecum per il sostegno Pratiche condivise di integrazione all interno del Consiglio di classe Gli strumenti della programmazione DIAGNOSI FUNZIONALE: descrive la situazione clinicofunzionale dello stato

Dettagli

Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi)

Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi) Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi) Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742 http://www.itcgfermi.it E-mail: mail@itcgfermi.it PIANO DI LAVORO Prof. ANTONELLA

Dettagli

Disabilità: nuovi servizi e nuovi sistemi di finanziamento

Disabilità: nuovi servizi e nuovi sistemi di finanziamento Disabilità: nuovi servizi e nuovi sistemi di finanziamento Area Disabilità La politica regionale lombarda in quest area è particolarmente attiva, con servizi ed interventi a carattere educativo, formativo

Dettagli

Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole

Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole Premessa Nel quadro delle azioni del Ministero da attuare in coerenza con i principi generali contenuti nel Decreto legislativo

Dettagli

Investimento sull istruzione e formazione dei giovani Articolazione unitaria del sistema libertà di scelta Flessibilità strutturale

Investimento sull istruzione e formazione dei giovani Articolazione unitaria del sistema libertà di scelta Flessibilità strutturale Investimento sull istruzione e formazione dei giovani per favorire la crescita personale, culturale e professionale in linea con le politiche del capitale umano, assicurando loro conoscenze, abilità, capacità

Dettagli

Integrazione scolastica degli alunni stranieri: dalle norme al progetto di scuola. I temi. Alunni stranieri a scuola:

Integrazione scolastica degli alunni stranieri: dalle norme al progetto di scuola. I temi. Alunni stranieri a scuola: Integrazione scolastica degli alunni stranieri: dalle norme al progetto di scuola Treviso, 23 maggio2008 Elio Gilberto Bettinelli I temi L integrazione scolastica degli alunni stranieri: dati, tendenze

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE PIEMONTE IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE PIEMONTE IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE PIEMONTE IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Per la realizzazione dall anno scolastico 2003/2004

Dettagli

MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO Liceo Statale James Joyce

MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO Liceo Statale James Joyce Premessa (SCAMBI EDUCATIVI INDIVIDUALI) ESPERIENZE EDUCATIVE ALL ESTERO Le norme che regolano le Esperienze educative all Estero (gli scambi scolastici) sono poche e, in ogni caso, la premessa da tener

Dettagli

ESAMI DI QUALIFICA PROFESSIONALE

ESAMI DI QUALIFICA PROFESSIONALE ESAMI DI QUALIFICA PROFESSIONALE La procedura per lo svolgimento degli esami di qualifica professionale, per le classi terze inizia nel primo Consiglio di classe successivo agli scrutini di febbraio, con

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO

DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO 10511 12/11/2014 Identificativo Atto n. 1108 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO APPROVAZIONE DELL AVVISO PUBBLICO PER L ASSEGNAIZONE DELLA DOTE SCUOLA COMPONENTE MERITO - A.S. 2014/1015.

Dettagli

L INDIRIZZO SPERIMENTALE LINGUISTICO BROCCA

L INDIRIZZO SPERIMENTALE LINGUISTICO BROCCA L INDIRIZZO SPERIMENTALE LINGUISTICO BROCCA Che cos è L indirizzo si caratterizza per lo studio delle lingue straniere in stretto collegamento con il latino e l italiano. L obiettivo primario è far acquisire

Dettagli

Ruolo e attività del punto nuova impresa

Ruolo e attività del punto nuova impresa SISTEMA DOTALE E CULTURA D IMPRESA: UNA RETE DI SERVIZI PER IL TERRITORIO MANTOVANO a cura di Alessandra Ligabue PROMOIMPRESA Ruolo e attività del punto nuova impresa PromoImpresa, in qualità di Azienda

Dettagli

CREDITO SCOLASTICO credito scolastico punteggio attribuzione punteggio massimo crediti candidati interni candidati esterni

CREDITO SCOLASTICO credito scolastico punteggio attribuzione punteggio massimo crediti candidati interni candidati esterni SISTEMA DEI CREDITI CREDITO SCOLASTICO E CREDITO FORMATIVO Il credito scolastico tiene conto del profitto strettamente scolastico dello studente, il credito formativo considera le esperienze maturate al

Dettagli

MOBILITA INTERNAZIONALE DEGLI STUDENTI

MOBILITA INTERNAZIONALE DEGLI STUDENTI MOBILITA INTERNAZIONALE DEGLI STUDENTI L istituzione scolastica Polo Valboite, nell intento di favorire l educazione interculturale e nella convizione che gli scambi internazionali rappresentino una risorsa

Dettagli

ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO

ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO Le attività di recupero costituiscono parte ordinaria e permanente del piano dell offerta formativa che ogni istituzione scolastica predispone annualmente (O.M. 92/07 art.

Dettagli

I nuovi Istituti Tecnici

I nuovi Istituti Tecnici I nuovi Istituti Tecnici Regolamento recante norme concernenti il riordino degli Istituti Tecnici ai sensi dell articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6

Dettagli

Piano di Sviluppo Competenze

Piano di Sviluppo Competenze Piano di Sviluppo Competenze La proprietà e i diritti d'autore di questo documento e dei suoi allegati appartengono a RES. Le informazioni in esso contenute sono strettamente confidenziali. Il documento,

Dettagli

Programmazione Biennio e Triennio serale

Programmazione Biennio e Triennio serale Programmazione Biennio e Triennio serale Istituto Tecnico Industriale Leonardo da Vinci Sommario PROGRAMMAZIONE BIENNIO E TRIENNIO SERALE... 3 BIENNIO CORSO SERALE... 4 TRIENNIO ELETTRONICA CORSO SERALE...

Dettagli

UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO E PROGETTO DI VITA

UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO E PROGETTO DI VITA ENTE DI APPARTENENZA ASSOCIAZIONI Coinvolgimento prima e durante l esperienza Riflessione sull esperienza Collegamenti con realtà vissuta Scoperta di nuovi bisogni e nuove opportunità Possibilità di provare

Dettagli

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio

Dettagli

Il RUOLO DELLA SECONDARIA II

Il RUOLO DELLA SECONDARIA II Orientamento per il successo scolastico e formativo Il RUOLO DELLA SECONDARIA II seconda parte 2011/2012 ruolo orientativo della secondaria II una scuola che ha un RUOLO DI REGIA Sostiene i propri studenti

Dettagli

La famiglia davanti all autismo

La famiglia davanti all autismo La famiglia davanti all autismo Progetto Ministeriale di Ricerca Finalizzata - 2004 (ex art. 12 bis d. lgs. 229/99) Ente Proponente Regione Lombardia Direzione Generale Famiglia e Solidarietà Sociale Responsabile

Dettagli