Fondo e Riforma maggio 2009

Transcript

1 Fondo e Riforma maggio 2009

2 Il Fondo Pensione Medici E stato creato nell ottobre 1987 dalla Associazione sindacale ANMIRS e recepito nel Contratto nazionale sottoscritto con l ARIS, Associazione dei datori di lavoro degli Enti ospedalieri Religiosi. Il nome sintetico deriva dalla modifica statutaria del Il nome storico con cui è stato fondato era: FONDO PENSIONE DEI MEDICI DIPENDENTI DEGLI OSPEDALI RELIGIOSI CLASSIFICATI e/o EQUIPARATI E DEGLI ISTITUTI DI RICOVERO E CURA A CARATTERE SCIENTIFICO Ha sede in Roma, via Costantino Morin, 45 (presso la sede ANMIRS) 2

3 Ottobre 2006: l accordo preliminare Il 23 ottobre 2006 venne firmato l accordo tra Governo, Confindustria e Organizzazioni Sindacali, relativo alla destinazione del TFR. Tale accordo era preliminare alla Legge Finanziaria, approvata il 21 dicembre 2007, che anticipò al 1 gennaio 2007 l entrata in vigore della riforma della previdenza complementare già contenuta nel D. lgs. (Decreto Legislativo) 252/05. 3

4 Gennaio 2007: la nuova previdenza complementare Le nuove regole, dettate dal Decreto 252/05 (Riforma Maroni) e dalla Legge Finanziaria per il 2007 sostituiscono quindi il Decreto Legislativo 124 del 28 aprile

5 Febbraio 2007: le schede ministeriali per la scelta della previdenza complementare La scelta personale del lavoratore per l adesione alla Previdenza complementare si basa operativamente sul Decreto ministeriale congiunto Tesoro Economia del 30 gennaio

6 Perchéla la previdenza complementare?? 80% 70% 60% 50% tasso di sost.ne 40% 30% 20% 10% 0% 67% 64% 56% 48% 34% 29% autonomo 60enne dipen.te privato 60enne autonomo 65enne dipen.te privato 65enne La revisione del sistema previdenziale obbligatorio produrrà una progressiva riduzione del tasso di sostituzione medio della pensione rispetto all ultimo stipendio 6

7 Panoramica PARTE I - NOVITA NORMATIVE E FISCALI Principali novità Novità in materia previdenziale PARTE II - ASPETTI OPERATIVI Cosa suggerisce il FONDO Cosa stiamo facendo PARTE III IL TFR 7

8 Il trasferimento del TFR all INPS: le aziende interessate La destinazione del TFR A partire dal 1 gennaio 2007, il 100% del TFR maturando dei lavoratori dipendenti di aziende del settore privato con almeno 50 addetti viene destinato alla Previdenza complementare, per scelta o per tacito assenso, oppure trasferito all INPS. Anche il TFR dei dipendenti che decidessero di mantenerlo presso le aziende sarà infatti versato all INPS (Fondo di Novità in materia previdenziale TESORERIA), benché erogabile dall azienda anche in futuro. Il TFR maturando dei lavoratori dipendenti di aziende del settore privato con meno di 50 addetti, invece, resterà accantonato in azienda e continuerà ad essere gestito con le regole precedenti. N.B. La riforma non riguarda il TFR maturato fino al 31 dicembre 2006, che rimane accantonato presso le aziende 8

9 Modalità di trasferimento del TFR A partire dal 1 gennaio 2007 ogni dipendente del settore privato ha 6 mesi di tempo per scegliere dove conferire il proprio TFR maturando. La modalità di conferimento del TFR può essere: ESPLICITA: 1) Conferimento del TFR ad una forma di previdenza complementare 2) Mantenimento del TFR in azienda (e da qui all INPS) TACITA: (meccanismo del silenzio-assenso) 3) Al Fondo pensione di comparto (nel caso nostro) 9

10 Adesione al Fondo con modalità esplicita 1) Conferimento del TFR alla forma di previdenza complementare prevista nel contratto I dipendenti di nuova assunzione possono iscriversi volontariamente sia in caso di contratto a termine che a tempo indeterminato. Devono compilare all atto dell iscrizione: - la scheda di adesione, che poi deve essere inviata dalla Amministrazione al Fondo - Il modulo ministeriale TFR2 10

11 Adesione al Fondo con modalità tacita La regola del SILENZIO ASSENSO: Il TFR sarà conferito automaticamente ed obbligatoriamente, a decorrere dal mese successivo alla scadenza dei primi 6 mesi : 1) Alla forma di previdenza complementare prevista dagli accordi o contratti collettivi, anche territoriali In subordine la legge prevede, qualora nell ambito del comparto fossero previste più forme pensionistiche (ma non si applica nel nostro caso) 2) Alla forma alla quale abbia aderito il maggior numero di dipendenti dell azienda In mancanza di tali forme 3) Al fondo pensione costituito presso l INPS 11

12 Novità in materia previdenziale Contributo a carico del datore di lavoro Il datore di lavoro è tenuto a versare il contributo a carico dell azienda, qualora previsto dal contratto, solo alle forme di previdenza complementare stabilite nelle fonti istitutive. Portabilità (cioè possibilità di trasferimento) ad altro Fondo L intera posizione personale potrà essere trasferita ad altra forma pensionistica complementare già dopo due anni di partecipazione al Fondo di categoria. 12

13 Novità in materia previdenziale Scelta della previdenza complementare La scelta fatta non è reversibile (non si può quindi tornare a scegliere il TFR in azienda). E prevista la più ampia libertà di spostamento tra le diverse forme: Fondi Negoziali (nel nostro caso) o Fondi aperti o PIP Piani Individuali di Previdenza -. TFR lasciato virtualmente presso l azienda Chi esprime questa scelta, potrà sempre decidere in seguito di passare alla previdenza complementare. 13

14 Novità in materia previdenziale Obblighi di informazione in capo al datore di lavoro Le aziende hanno l obbligo di informare i propri dipendenti circa le novità previste dalla riforma. In particolare, le aziende hanno fornito inizialmente ai dipendenti, in prossimità dell entrata in vigore del Decreto, una adeguata informativa scritta sulle diverse scelte disponibili. Ai dipendenti assunti successivamente l informativa deve essere fornita all atto dell assunzione ed 1 mese prima del periodo previsto per il silenzio-assenso 14

15 Line assicurativa di base In caso di adesione per silenzio - assenso E il comparto assicurativo, con rivalutazione e capitale garantiti, quello destinato ad accogliere il conferimento tacito del TFR, ai sensi della normativa vigente. Possibilità di switch verso la linea finanziaria Normalmente il passaggio dalla linea assicurativa a quella finanziaria e viceversa non si può compiere prima di un anno dalla scelta. Nella situazione del silenzio-assenso, proprio perché la scelta non è stata esplicita, questa possibilità e concessa anche prima dell anno di scadenza. 15

16 Altre principali novità Prestazioni pensionistiche finali E possibile richiedere fino al 50% del montante maturato in forma di capitale; il restante 50% dovrà essere convertito in rendita. Peraltro, se la conversione in rendita di almeno il 70% del montante maturato è inferiore al 50% dell assegno sociale annuo, stabilito dall INPS, è possibile richiedere l intera liquidazione in forma di capitale. tassazione Sulla parte imponibile delle prestazioni sia in forma di capitale, sia in forma di rendita, è applicata una tassazione* a titolo definitivo con aliquota pari al 15%, che si riduce dello 0,3% per ogni anno di partecipazione a forme pensionistiche complementari successivo al quindicesimo. La riduzione massima è pari al 6%, quindi al 35 anno di partecipazione ad un Fondo, l aliquota può scendere al 9%. * tale tassazione viene applicata sui versamenti effettuati dal 1 gennaio

17 Altre principali novità Anticipazioni E possibile richiedere un anticipazione sul montante maturato (capitale comprensivo degli interessi) per: spese sanitarie: in qualsiasi momento, fino al 75% acquisto prima casa per se o per i figli e ristrutturazione prima casa: dopo 8 anni, fino al 75%; ulteriori esigenze: dopo 8 anni, fino al 30%. tassazione Per spese sanitarie: aliquota del 15% abbattibile dello 0,3% per altre anticipazioni: aliquota fissa del 23% 17

18 Confronto: Il sistema TFR offre minori possibilità Anche nel sistema TFR è possibile richiedere un anticipazione, ma a condizioni meno favorevoli rispetto al Fondo pensione, per: spese sanitarie e acquisto prima casa per se o per i figli o ristrutturazione prima casa: tutte dopo 8 anni, fino al 70%, una sola volta nella vita lavorativa; Per ulteriori esigenze: NO (motivazione non prevista) tassazione Tutte le anticipazioni di TFR sono sottoposte alla c.d. tassazione separata, con aliquote che non sono quindi fisse come per le somme cumulate nella Previdenza complemetare e che, per stipendi elevati, possono superare il 30%! 18

19 Importante conferma solo per i VECCHI ISCRITTI (iscritti entro il 28 aprile 1993): Anche dopo la legge di riforma, questa categoria ha la possibilità di chiedere la liquidazione in capitale dell intero montante della prestazione pensionistica complementare. E concessa, infatti, la facoltà di optare per l applicazione del vecchio regime fiscale anche per la parte di montante accumulato successivamente al 1 gennaio 2007 e di farsi così liquidare il 100% della posizione. In tal caso però, anche su questa parte, si applicano le vecchie regole fiscali (tassazione separata ) al posto delle nuove, più favorevoli. 19

20 PARTE I - NOVITA NORMATIVE E FISCALI Novità in materia previdenziale Altre principali novità PARTE II - ASPETTI OPERATIVI Cosa permette il FONDO Il cammino percorso PARTE III IL TFR 20

21 Può il nostro Fondo ricevere il TFR, quando versato in caso di silenzio assenso? Si, dal momento che vi è autorizzato dall art 23, comma 4 bis del decreto 252 come tutta la categoria dei fondi preesistenti. Tale possibilità è stata acquisita grazie agli adeguamenti organizzativi riportati in Statuto. Dal 1997 al 2009, in collaborazione con la Commissione di Vigilanza, lo Statuto è stato aggiornato ben 9 volte e definitivamente completato il 22 aprile

22 Il vantaggio della deduzione fiscale: I contributi versati sono dedotti alla fonte (su di essi, cioè, non viene applicata l IRPEF in busta paga) fino al limite massimo di 5164,57 all anno. La convenienza dell investimento previdenziale è evidente, poiché la propria posizione presso il Fondo si incrementa della quota che altrimenti verrebbe versata al Fisco. IMPORTANTE! Il TFR versato non contribuisce a tale limite annuo, cui concorrono solo la somma dei contributi personali e di quelli dell Amministrazione, ove previsti dagli accordi collettivi di lavoro. E comunque possibile versare ulteriori contributi, anche oltre questo limite. Tale possibilità è lasciata alla libera scelta del dipendente, che può chiedere di aggiungere contributi personali alla sua Amministrazione. In tal caso, poiché si tratta di somme sulle quali è già stata pagata l IRPEF, esse non subiranno alcuna tassazione finale al momento dell uscita dal Fondo. 22

23 Cosa suggerisce il Fondo ai nuovi assunti che pensano di iscriversi : Di tenere conto che si può cominciare a versare al Fondo anche quote inferiori al limite massimo di 5164,57 all anno, per poi recuperare il vantaggio fiscale con maggiori versamenti negli anni successivi al quinto. La norma, riportata dal Decreto 252, è la seguente: Ai lavoratori di prima occupazione successiva al 1 gennaio 2007 e, limitatamente ai primi cinque anni di partecipazione alle forme pensionistiche complementari, è consentito, nei venti anni successivi al quinto anno di partecipazione a tali forme, dedurre dal reddito complessivo contributi eccedenti il limite di 5.164,57 euro pari alla differenza positiva tra l'importo di ,85 euro e i contributi effettivamente versati nei primi cinque anni di partecipazione alle forme pensionistiche. * * comunque per un importo non superiore a 2.582,29 euro annui. 23

24 Ipotesi di risparmio fiscale annuo (a Verona) IPOTESI DI REDDITO annuo in Somma delle aliquote IRPEF (città di Verona) Tra e Oltre ,4% 45,4% (Stato + Regione Veneto + Comune) (38 + 1,9 + 05) (43 + 1,9 + 05) Contributo defiscalizzato Risparmio fiscale sulla aliquota marginale

25 Il cammino percorso: adeguamenti obbligatori L Assemblea straordinaria del 27 aprile 2007 ha provveduto ad adeguare lo Statuto alle linee guida della Commissione di Vigilanza e ad introdurvi le novità obbligatorie previste dal decreto legislativo 252/2005. In particolare si è definita la linea garantita, (ovvero quella dove confluiscono inizialmente le quote contributive e il TFR pervenuto attraverso il meccanismo del silenzio-assenso) Si tratta della linea 1 (assicurativa, a rendimento garantito e con capitale consolidato) che investe i contributi nella gestione speciale VITARIV di ALLIANZ - RAS 25

26 Il cammino percorso: adeguamenti obbligatori L Assemblea straordinaria del 22 aprile 2009 ha approvato le ultime modifiche statutarie, previste dagli ordinamenti per adeguare gli organi di governo e quelli di controllo del Fondo. Tale adeguamento era previsto per ottenere la qualifica di Associazione riconosciuta, rilasciata dalla Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione (COVIP). 26

27 Cosa riteniamo auspicabile Gli adeguamenti statutari (art. 5) già ora potrebbero permettere di allargare la base degli iscritti anche al personale dirigente laureato sanitario non medico degli Enti che partecipano al Fondo. In questo caso, come per poter iscrivere i medici, sono tuttavia necessari accordi collettivi, firmati almeno a livello decentrato, ovvero su base aziendale. 27

28 PARTE I - NOVITA NORMATIVE E FISCALI Novità in materia previdenziale Altre principali novità PARTE II - ASPETTI OPERATIVI Cosa permette il FONDO Il cammino percorso PARTE III IL TFR 28

29 Cos è il trattamento di fine rapporto? Il"trattamento di fine rapporto", in sigla TFR, è la somma che spetta al lavoratore dipendente al termine del lavoro in un'azienda. Conosciuta, specie in passato, più popolarmente come "liquidazione", è una prestazione al cui pagamento è tenuto il datore di lavoro nel momento in cui cessa il rapporto stesso. 29

30 Come si calcola il TFR? Il trattamento di fine rapporto si calcola sommando per ciascun anno di lavoro una quota pari all'importo della retribuzione annua divisa per 13,5 La retribuzione utile per il calcolo del TFR comprende tutte le voci retributive corrisposte in dipendenza del rapporto di lavoro, salvo diversa previsione dei contratti collettivi. Si deve tenere conto che una parte (0,5%) di questa quota va all'inps come contributo per le prestazioni pensionistiche. La quota accantonata annualmente è quindi pari al 6,91% della retribuzione utile di cui sopra. 30

31 Come si rivaluta il TFR? Gli importi accantonati sono rivalutati, al 31 dicembre di ogni anno, con l'applicazione di un tasso costituito dall'1,5% in misura fissa e dal 75% dell'aumento dell'indice dei prezzi al consumo (ISTAT). La rivalutazione per il 2008 è stata del 3,04 % Dal 2005 il valore del TFR maturato non è più presente come voce nel modello CUD. Il lavoratore può comunque richiederlo in ogni momento al proprio datore di lavoro oppure consultare l'ultima busta paga dell'anno e in sede di conguaglio fiscale. 31

32 Il TFR rimane in azienda? Il TFR, dopo i Decreti del 30 gennaio 2007, non rimane depositato presso il datore di lavoro, come avveniva in precedenza, ma viene versato da questo all INPS ed il datore di lavoro si limita a rivalutarlo secondo le regole prima esposte. Il datore di lavoro è comunque ancora obbligato a restituirlo al dipendente al momento della cessazione del rapporto di lavoro, portandolo a conguaglio con i debiti contributivi che ha nei confronti dell INPS. 32

33 La tassazione del TFR Gli importi accantonati rivalutati sono tassati in due modi: - la rivalutazione intercorsa nell anno sconta l 11% - il capitale finale viene sottoposto alla cosiddetta tassazione separata che consiste nell applicare un aliquota intermedia tra gli scaglioni di reddito, calcolata con modalità che differiscono a seconda dei periodi lavorativi pregressi, in quanto le regole sono state modificate tempo per tempo. In termini generali ed approssimativi, poiché varia tra un individuo e l altro, alla fine della attività lavorativa dipendente, con gli attuali livelli stipendiali, tale aliquota non è generalmente inferiore al 30% 33

34 Il rendimento netto della linea assicurativa - investita in VITARIV- rispetto al TFR 5% Vitariv Netto 4,72% 4,82% 4,83% 4,84% 4,64% 4,62% TFR 3,50% 2,83% 2,79% 2,95% 2,75% 3,48% 3,04%