La società cooperativa. Sara Maurelli Cagliari, 24 aprile 2015

Transcript

1 La società cooperativa Sara Maurelli Cagliari, 24 aprile 2015

2 Che cos è una cooperativa? Una cooperativa è un associazione autonoma di individui che si uniscono volontariamente per soddisfare i propri bisogni economici, sociali e culturali e le proprie aspirazioni attraverso la creazione di una società di proprietà comune e democraticamente controllata Le società cooperative sono disciplinate dal Libro V, Titolo VI art e seg. del Codice Civile L Art stabilisce che le cooperative sono società a capitale variabile con scopo mutualistico. La norma riassume le caratteristiche fondamentali del modello cooperativo, richiamando espressamente la variabilità del capitale sociale e confermando la centralità dello scopo mutualistico nella qualificazione della società cooperativa

3 Società a capitale variabile: il principio della porta aperta Nelle società cooperative il capitale sociale non ha un ammontare prestabilito e l ammissione di nuovi soci non comporta modifiche dell atto costitutivo Tale semplificazione normativa è finalizzata a garantire procedure di accesso e uscita del socio molto semplici e flessibili c.d. PRINCIPIO DELLA PORTA APERTA.

4 Scopo mutualistico La cooperativa è una società e come tale esercita un attività economica, è però caratterizzata da uno scopo mutualistico: I soci che danno vita alla cooperativa vogliono realizzare un rapporto di scambio con la società, vogliono cioè che la società garantisca loro lavoro, beni e servizi a condizioni più vantaggiose di quelle praticate sul mercato.

5 Scopi mutualistici I principali scopi mutualistici che possono motivare i soci a costituire una cooperativa sono i seguenti: fornire ai soci occupazione e migliori condizioni economiche, sociali e professionali. un esempio sono le cooperative di produzione e lavoro dove la prestazione di lavoro dei soci è l attività principale e i soci sono contemporaneamente lavoratori e imprenditori; offrire beni e servizi ai propri soci a condizioni vantaggiose. Un esempio sono le cooperative di consumo in senso stretto in cui il socio acquista beni di consumo ottenendo prezzi e condizioni di sconto migliori rispetto agli stessi acquisti fatti in altri punti vendita o effettuati da non soci; le cooperative edilizie di abitazione, in cui il socio acquista la propria casa dalla cooperativa a condizioni più favorevoli

6 Scopi mutualistici usare i beni e i servizi conferiti dai soci per svolgere una propria attività e ottenere condizioni vantaggiose. I soci di queste cooperative conferiscono beni o servizi nella società, la quale svolge la propria attività mediante tali beni o servizi oppure concentrando in capo a se alcune fasi del procedimento di lavorazione o trasformazione dei beni per poi collocarli sul mercato. Esempi possono essere le cooperative agricole di conferimento, in cui i soci conferiscono il proprio prodotto (uva, latte ecc.) che poi la cooperativa si occuperà di trasformare e commercializzare.

7 Mutualità prevalente Le cooperative si distinguono in cooperative a mutualità prevalente e cooperative a mutualità non prevalente. Il requisito della prevalenza è elemento necessario per ottenere particolari benefici fiscali. Per essere prevalente una cooperativa deve prevedere: Un requisito statutario Un requisito gestionale

8 Requisito statutario Le cooperative a mutualità prevalente devono prevedere nei propri statuti: a) il divieto di distribuire i dividendi in misura superiore all'interesse massimo dei buoni postali fruttiferi, aumentato di due punti e mezzo rispetto al capitale effettivamente versato; b) il divieto di remunerare gli strumenti finanziari offerti in sottoscrizione ai soci cooperatori in misura superiore a due punti rispetto al limite massimo previsto per i dividendi; c) il divieto di distribuire le riserve accantonate fra i soci cooperatori; d) l'obbligo di devoluzione, in caso di scioglimento della società, dell'intero patrimonio sociale, dedotto soltanto il capitale sociale e i dividendi eventualmente maturati, ai fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo della cooperazione. (Legge 59/1992) Le cooperative deliberano l'introduzione e la soppressione delle clausole di cui al comma precedente con le maggioranze previste per l'assemblea straordinaria.

9 Requisito gestionale Presuppone una società funzionante, e si basa sull osservazione dei valori di bilancio, differenti a seconda del tipo di rapporto mutualistico COOPERATIVE DI CONSUMO Ricavi delle vendite verso soci>50% del totale dei ricavi delle vendite e delle prestazioni COOPERATIVE DI LAVORO Costo del lavoro dei soci>50% del totale del costo del lavoro COOPERATIVE DI CONFERIMENTO Costo dei beni o servizi acquistati dai soci>50% del totale dei costi per l acquisito delle materie prime COOPERATIVE AGRICOLE La quantità o il valore dei prodotti conferiti dai soci >50% della quantità o del valore totale dei prodotti. COOPERATIVE MISTE Quando si realizzano contestualmente più tipi di scambio mutualistico, la condizione di prevalenza è documentata attraverso il calcolo della media ponderata degli indici calcolati calcolati con riferimento alle diverse gestioni mutualistiche.

10 Requisito gestionale Gli amministratori hanno l obbligo di documentare la condizione di prevalenza della cooperativa nella nota integrativa al bilancio La società cooperativa ha inoltre l obbligo di dimostrare il possesso dei requisiti gestionali della prevalenza con una comunicazione annuale da inviare al Ministero dello Sviluppo Economico (art.10 c4 L.99/2009)

11 Requisito statutario Le cooperative a mutualità prevalente devono prevedere nei propri statuti: a) il divieto di distribuire i dividendi in misura superiore all'interesse massimo dei buoni postali fruttiferi, aumentato di due punti e mezzo rispetto al capitale effettivamente versato; b) il divieto di remunerare gli strumenti finanziari offerti in sottoscrizione ai soci cooperatori in misura superiore a due punti rispetto al limite massimo previsto per i dividendi; c) il divieto di distribuire le riserve accantonate fra i soci cooperatori; d) l'obbligo di devoluzione, in caso di scioglimento della società, dell'intero patrimonio sociale, dedotto soltanto il capitale sociale e i dividendi eventualmente maturati, ai fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo della cooperazione. (Legge 59/1992) Le cooperative deliberano l'introduzione e la soppressione delle clausole di cui al comma precedente con le maggioranze previste per l'assemblea straordinaria.

12 Albo delle cooperative Le società cooperative a mutualità prevalente hanno l obbligo di iscriversi in un apposito albo nazionale istituito presso il Ministero dello sviluppo economico. Contiene una sezione ordinaria riservata alle cooperative a mutualità prevalente ed una speciale per le altre cooperative. Il numero di iscrizione all albo deve essere indicato negli atti e nella corrispondenza.

13 Vigilanza sulle cooperative le società cooperative sono sottoposte alle autorizzazioni, alla vigilanza e agli altri controlli sulla gestione previsti dalle leggi speciali La vigilanza spetta al Ministero dello sviluppo economico. Si attua attraverso revisioni almeno biennali e ispezioni straordinarie. Il ministero si avvale delle associazioni nazionali rappresentative. In caso di irregolare funzionamento l autorità può revocare amministratori e sindaci ed affidare la gestione della cooperativa ad un commissario. L autorità può disporre la liquidazione coatta amministrativa in caso di insolvenza. Può inoltre decretare lo scioglimento se la società non persegue lo scopo mutualistico o se per due anni non ha depositato il bilancio o non ha attuati atti di gestione.

14 Numero soci (art. 2522) Per costituire una società cooperativa è necessario che i soci siano almeno nove. Può essere costituita una società cooperativa da almeno tre soci quando i medesimi sono persone fisiche e la società adotta le norme della società a responsabilità limitata; nel caso di attività agricola possono essere soci anche le società semplici. Se successivamente alla costituzione il numero dei soci diviene inferiore a quello stabilito nei precedenti commi, esso deve essere integrato nel termine massimo di un anno, trascorso il quale la società si scioglie e deve essere posta in liquidazione. La legge determina il numero minimo di soci necessario per la costituzione di particolari categorie di cooperative.

15 Una testa un voto Ogni socio dispone di un solo voto,qualunque sia il valore della quota o il numero delle azioni possedute. Si vuole evitare la concentrazione in poche mani della prorpirtà della società.

16 Destinazione degli utili Ogni anno una parte degli utili (30%) deve essere destinata a riserva legale. In questo modo viene favorito il rafforzamento patrimoniale della cooperativa. Le cooperative destinano il 3% degli utili ai fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo delle cooperative. Gli utili accantonati non sono sottoposti a tassazione.

17 Il ristorno Rappresenta la quota di avanzo della gestione che può essere distribuita ai soci cooperatori quale remunerazione del vantaggio derivante dallo scambio mutualistico. L atto Costitutivo deve indicare le regole di ripartizione dei ristorni in modo proporzionale alla quantità e qualità degli scambi mutualistici Può consistere: a) In un integrazione del salario nel caso delle cooperative di lavoro; b) In un rimborso di costi o aumento dei ricavi nel caso rispettivamente di cooperative di consumo o di conferimento; Il ristorno può essere erogato: a) In denaro; b) Mediante l aumento proporzionale del capitale sociale; c) Mediante l emissione di strumenti finanziari;

18 Perché scegliere una cooperativa? Soddisfare i seguenti bisogni: bisogno di lavoro: si diventa soci di una cooperativa per creare occupazione, per migliorare le proprie condizioni. bisogno di far crescere la propria impresa: più persone o imprese possono aggregarsi in cooperativa per ridurre i costi di gestione, avere più forza di acquisto e competitività. bisogno di una migliore qualità dei prodotti o dei servizi: un gruppo di persone o imprese che vuole disporre di qualità superiore rispetto a quella reperibile sul mercato o di uguale qualità ma economicamente più conveniente (cooperativa di consumo) essere più competitivi sul mercato per contrastare il monopolio di un grande produttore presente sul mercato locale (cooperative agricole che riuniscono dei piccoli produttori)

19 Vantaggi agevolazioni fiscali, detassazione ai fini IRES di una quota degli utili se destinati a specifiche finalità mutualistiche. agevolazioni contributive. finanziamenti agevolati.

20 Le società cooperative Sara Maurelli