LE ORGANIZZAZIONI DI PRODUTTORI NELLA FILIERA CORILICOLA Stefano Franzero, Direttore UNAPROA

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1 LE ORGANIZZAZIONI DI PRODUTTORI NELLA FILIERA CORILICOLA Stefano Franzero, Direttore UNAPROA

2 1. Scenario di riferimento nazionale Nel nostro Paese la superficie coltivata a nocciolo è di ettari per una produzione complessiva di tons. che rendono l Italia il secondo produttore di nocciole nel mondo. Le regioni italiane in cui è maggiormente concentrata la produzione corilicola sono la CAMPANIA, il LAZIO, il PIEMONTE e la SICILIA. La tabella mostra la ripartizione regionale delle superfici e dei quantitativi di prodotto raccolti negli anni 2009/2010 e 2011 (ISTAT). Regione Prod. Prod. Prod. Sup. (ha ) Sup. (ha ) Sup. (ha ) raccolta raccolta raccolta (q.li) 2010 (q.li) 2011 (q.li) PIEMONTE LAZIO CAMPANIA SICILIA Altre regioni TOT. ITALIA

3 2. Il sistema aggregato in OP A livello nazionale, il comparto corilicolo conta n. 9 OP riconosciute. La tabella che segue mostra la ripartizione regionale dei riconoscimenti, ai sensi del Reg. CE 1234/07, delle OP corilicole, con l indicazione complessiva del valore della produzione commercializzata che è di circa relativamente all anno 2010 per i PO REGIONE n. OP VPC ( ) PIEMONTE LAZIO CAMPANIA TOTALE

4 3. Opportunità previste per le AOP/OP dal 1990 ad oggi Anni Con il Reg. CE n. 2159/89 è stato previsto per le APO di frutta in guscio l attivazione di un piano di miglioramento decennale. Con tale progetto le APO hanno finanziato l attività di assistenza tecnica (compreso l acquisto di prodotti antiparassitari) e le attrezzature. Il Piano di miglioramento ha rappresentato la spinta propulsiva per l aggregazione in APO. L aspetto innovativo previsto dal regolamento contesto normativo è rappresentato dall introduzione del principio del cofinanziamento del piano di miglioramento (Reg. CE 2159/89) - Le istituzioni pubbliche infatti finanziavano il 55% del valore complessivo del piano finanziario stabilito (45% Comunità, 10% Stato Membro) e il rimanente 45% veniva versato direttamente dall APO.

5 3. Opportunità previste per le AOP/OP dal 1990 ad oggi Anno 1996 Con il Reg. CE n. 2200/96, le OP hanno attuato il PO partecipando al 50% al finanziamento dello stesso. Nell affidare alle OP un ruolo imprenditoriale, l UE ha concesso un aiuto forfetario di 15 Ecu/100 Kg alle OP che avessero attuato nel 1997 un PO. Con le iniziative dei PO, le OP hanno posto in essere ulteriori iniziative finalizzate alle diverse fasi della filiera (tecniche di coltivazione integrata/biologica, meccanizzazione della raccolta, miglioramento del livello tecnologico degli impianti di stoccaggio e lavorazione). Anno Con il Reg. CE n viene previsto un aiuto comunitario pari a 120,75 /ha integrato con un aiuto nazionale massimo di pari importo. Tale aiuto nazionale poteva essere vincolato dallo Stato Membro all appartenenza dell agricoltore ad una OP. Anno Le modalità di pagamento comunitario per la superficie di frutta in guscio vengono confermate con l emanazione del Reg. CE n. 73 per il triennio 2009/2011. A partire dal 2012 resta esclusivamente l aiuto nazionale. Anno 2010 Emanazione da parte del MIPAAF del piano corilicolo nazionale.

6 4. Punti di forza e punti di debolezza del sistema OP corilicolo Punti di forza L'azione delle OP ha contribuito alla salvaguardia del territorio e dell'ambiente Le OP hanno svolto uno specifico ruolo nella programmazione della produzione e commercializzazione del prodotto assicurando un reddito ai produttori. (Nel tempo è stata introdotta la varietà Tonda di Giffoni, maggiormente resistente alla moria del nocciolo). Le OP hanno sviluppato l'attività di assistenza tecnica a favore dei produttori associati (riduzione da 3/4 a 2 dei trattamenti di lotta guidata per il balanino e la cimice, standardizzazione delle metodologie di coltivazione, adozione DPI, biologico) L'OP ha posto in essere iniziative volte al miglioramento qualitativo del prodotto (es. con la doppia raccolta siamo in presenza di una riduzione del 3-4% di scarto del prodotto) Punti di debolezza Scarso sviluppo delle OP che commercializzano "nocciole" nel Sud Italia La demarcazione OCM / PSR limita la capacità progettuale delle OP nell'ambio dell'ocm Frammentazione delle aziende (es. 30% delle aziende corilicole rappresentano una superfie inferiore a 4 ha dove è difficile attivare economie di scala) Incapacità di gestire le instabilità del mercato

7 4. Punti di forza e punti di debolezza del sistema OP corilicolo Punti di forza Nel tempo è aumentato il livello di meccanizzazione per la raccolta della coltura (riduzione di 3/4 dei costi di personale e tempi di raccolta con conseguente miglioramento qualitativo). Si è passati da 40 q.li a 130 q.li al giorno di raccolta del prodotto. Le OP nel tempo hanno migliorato il livello tecnologico degli impianti di lavorazione commercializzando anche un prodotto "sgusciato". La domanda del nocciolo è in crescita Il costo di manodopera è inferiore rispetto ad altre colture (es. - 40% rispetto alla vite) Punti di debolezza Noccioleti obsoleti e non funzionali alle nuove tecniche di allevamento L'entità dei Fondi di Esercizio delle OP sono insufficienti per specifiche tipologie di azioni La coltura del nocciolo entra in produzione dopo 7/8 anni dalla data di impianto

8 5. Esigenze del comparto corilicolo Anno 2013 Oltre all attuazione del PO è necessario prevedere per il comparto corilicolo l attivazione di un progetto di sviluppo che preveda ulteriori forme di contribuzione per alcune iniziative specifiche quali ad esempio: a) Stabilizzazione della produzione e dei prezzi in accordo con i principali attori della filiera corilicola; b) realizzazione di nuovi impianti di nocciolo mediante l acquisto di terreno utilizzando le possibilità di seguito riportate:

9 6. Acquisto terreni Il nocciolo oggi, ma soprattutto domani. Nuove prospettive di sviluppo della coltivazione All. IX del Reg. UE n. 543/2011 punto 6: Acquisto di terreno non edificato per un importo superiore al 10% del totale delle spese ammissibili relative all azione considerata, tranne quando l acquisto è necessario per realizzare investimenti previsti nel programma operativo; in casi eccezionali e debitamente giustificati, può essere fissata una percentuale più elevata per interventi di tutela dell ambiente; Tra gli investimenti materiali è previsto l acquisto di «terreni agricoli e spese connesse fino ad un massimo del 10% della spesa complessiva ammessa, qualora funzionale alla realizzazione dell ammodernamento della azienda agricola»; La nuova proposta di regolamento dello Sviluppo Rurale 2014/2020 prevede quanto segue: - all art. 18 viene previsto un sostegno destinato ad investimenti materiali e/o immateriali che riguardano «l infrastruttura necessaria allo sviluppo e all adeguamento dell agricoltura, compresi l accesso ai terreni agricoli e forestali, la ricomposizione ed il miglioramento fondiario, l approvvigionamento energetico e la gestione idrica». L aliquota cumulativa massima del sostegno non può superare il 90%; - art. 33 disciplina la materia della «Designazione delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici».

10 7. QSO 1. Qualità: La «qualità» si può perseguire solo tramite l erogazione di servizi 2. Servizi: I servizi possono essere erogati solo in presenza di una idonea «organizzazione» 3. Organizzazione: Le OP sono lo strumento per fornire servizi e assicurare la qualità.

11 GRAZIE PER L ATTENZIONE

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