4 novembre 2006: a quarant anni dall alluvione. Previsioni meteorologiche e sistema di allerta

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1 4 novembre 2006: a quarant anni dall alluvione Previsioni meteorologiche e sistema di allerta

2 CENNI STORICI 1300 a.c. dinastie cinesi prime osservazioni meteorologiche regolari, poi ufficialmente registrate a partire dal 1066 a.c. 340 a.c. Meteorologica di Aristotele meteoron logos = discorso sugli oggetti del cielo XVI - XVII sec. strumenti di misura 1500 anemoscopio di Leonardo, 1607 termometro di Galileo 1643 barometro di Torricelli, 1667 anemometro di Hooke) XVIII - XIX sec. dinamiche dell atmosfera gradienti di pressione, moti dell aria, effetti rotazionali, classificazione delle nuvole e dei venti Hadley, Coriolis, Ferrel, Howard e Beaufort

3 CENNI STORICI XX sec. computer, satelliti, telecomunicazioni Weather prediction by numerical process di L.F. Richardson 1925 nasce il Servizio Meteorologico dell Aeronautica 1930 iniziano i radiosondaggi (Bureau, Molkanov) 1947 nasce la WMO (derivata dall OMI, 1878) Anni 50 elaborazioni con computer (modelli baroscopici) sviluppo dei radar meteorologici Anni 60 satelliti meteorologici polari (VANGUARD , TIROS ) Anni 70 satelliti geostazionari (SMS 1974, METEOSAT ) 1975 Nasce il centro europeo di Reading (ECMWF) Nel 1966 In Italia le previsioni venivano ancora fatte a mano per le 24 h successive, erano diffuse con la Radio una volta al giorno. L affidabilità era scarsa e non si usavano ancora i dati dei satelliti, radar, ecc. Nell ultimo trentennio... rapida evoluzione dei modelli e dei sistemi di comunicazione, cooperazione tra Stati e Regioni, tempestività di elaborazione e diffusione dei dati (TV INTERNET PALMARI TELEFONINI)

4 COME SI FA OGGI UNA PREVISIONE OSSERVAZIONE Registrazione (automatica e frequente) delle grandezze fisiche presenti sulle terre emerse, sui mari, e nei diversi strati dell atmosfera ELABORAZIONE Processamento dei dati con modelli di calcolo numerici gestiti da supercalcolatori per la produzione di scenari di evoluzione delle condizioni atmosferiche INTERPRETAZIONE Analisi dei dati e delle mappe prodotte nelle due fasi precedenti e loro interpretazione con specifico riferimento all area oggetto di previsione DIVULGAZIONE Redazione e diffusione di elaborati sintetici (bollettini) che descrivono la previsione in funzione del contesto geografico, operativo e temporale cui si vuole fare riferimento

5 SISTEMA DI ALLERTA PROVINCIALE Approvato dalla Giunta provinciale il 13/05/2005 Inserito nella rete dei Centri funzionali di protezione civile Convenzione Stato-Provincia fasi: Previsione Valutazione Allertamento

6 FIN DOVE POSSIAMO VEDERE? NELLE GIORNATE DEL 4 e 5 nov Perturbazione estesa e duratura Nevicate nei giorni precedenti Rialzi termici Punte massime di mm giorno Oggi una simile condizione meteorologica sarebbe sicuramente segnalata in anticipo Siamo ancora alquanto indifesi rispetto ai temporali più intensi (celle e supercelle) Spesso si scatenano nell arco di minuti e possono essere altamente distruttive con grandinate e forti raffiche di vento Un piccolo esempio si è avuto nel BASSO SARCA il 22 luglio mm di pioggia in 3 ore Con grossi danni all agricoltura e allagamenti nei centri abitati

7 Grazie per l attenzione

8 OSSERVAZIONE

9 ELABORAZIONE Definizione delle condizioni iniziali 1 scenario molti scenari Processamento dei dati con calcolatori ( corse dei modelli ) Modelli deterministici (uno scenario finale) e probabilistici (molti scenari con diversa probabilità) Prodotti intermedi e finali a diverse scadenze temporali (6, 12, 24, 48, 72, 96 h. decadiche e mensili) Diverse risoluzioni e scale geografiche (min. passo di griglia a 7 km - local e a 25 km - global) Prodotti numerici e grafici I modelli numerici producono un enorme quantità di dati che sono visualizzati mediante tabelle, grafici e mappe

10 ELABORAZIONE Uno dei due cluster presenti al centro di Reading ECMWF ensemble forecast - Air temperature Date: 26/06/1994 London Lat: 51.5 Long: 0 Control Analysis Ensemble UK

11 INTERPRETAZIONE Esame comparato di tutti i dati Analisi dei prodotti ottenuti dai modelli Sono necessari: buona conoscenza delle leggi fisiche; buona conoscenza del territorio; esperienza operativa; formazione e aggiornamento; discreta dose di intuito.

12 DIVULGAZIONE Le previsioni meteorologiche sono generalmente divulgate mediante BOLLETTINI o AVVISI (oltre agli ormai diffusissimi notiziari radio-televisivi) Bollettini e Avvisi sono mirati in funzione dell utenza a cui si rivolgono, in genere devono comunque essere BREVI e SEMPLICI trasporti agricoltura industria protezione civile attività all aperto turismo sport SAP

13 SAP fase di previsione Sorveglianza meteorologica h24 Bollettini quotidiani bollettino sintetico 6.45 bollettino probabilistico bollettino meteorologico Avvisi meteo specifici AVVISO METEO MESSAGGIO MIRATO Quando si prevedono eventi potenzialmente dannosi (superamento soglie critiche). Descrive le caratteristiche e l itensità degli eventi attesi. previsioni meritevoli di attenzione anche se non si raggiungono le soglie dell avviso meteo (diffusione limitata)

14 SAP fase di previsione Avviso meteo EMISSIONE per superamento soglie critiche per concomitanza di eventi particolari su proposta dei servizi operativi FAX SMS INTERNET TELEVIDEO DIRAMAZIONE entro le Vigili del Fuoco Sindaci Servizi tecnici provinciali Commissioni Locali Valanghe Principali gestori di reti e servizi Commissariato del Governo Centri funzionali nazionale e regionali Antincendi Bacini montani Idrologico Geologico Viabilità Foreste Contatti telefonici diretti con l ufficio meteo per accertare ricezione avviso end previsione

15 SAP fase di valutazione Entro le I referenti dei Servizi tecnici provinciali contattano telefonicamente il meteorologo per approfondire la situazione e per esprimere parere di competenza Entro le Il dirigente generale della Protezione Civile convoca CONFERENZA CONGIUNTA ORDINARIA Valutazione della criticità MODERATA ELEVATA end valutazione

16 SAP fase di allertamento Entro le Il dirigente generale della Protezione Civile (sentiti il Presidente e l Assessore competente della Provincia) emette AVVISO DI ALLERTA DIRAMAZIONE Con le stesse modalità dell avviso meteo ORDINARIA MODERATA ELEVATA Reperibilità rinforzata in tutti i settori operativi interessati Reperibilità generalizzata e controllo di efficienza dei mezzi operativi Apertura sala operativa e dislocazione operatori e mezzi sul territorio Quando cessano le condizioni meteo avverse viene diramato apposito Avviso di cessata allerta end allertamento

17 Bollettino Probabilistico Emesso ogni giorno alle 10.00

18 Avviso meteo (Avviso di condizioni meteo avverse) Emesso solo in previsione di eventi potenzialmente dannosi. Di norma 1-2 giorni prima dell evento ed entro le ore 11.00

19 fenomeni eventi intensità Prob. > 40 mm in 6 ore > 50 % > 60 mm in 12 ore > 50 % Soglie critiche piogge abbondanti > 80 mm in 24 ore > 50 % precipitazioni > 100 mm in 48 ore > 50 % per l emissione di Avvisi meteo temporali o rovesci particolarmente intensi con possibilità di grandine, fulmini o raffiche > 50 % nevicate abbondanti > 50 cm in 24 ore > 50 % nevicate a bassa quota > 10 cm al di sotto dei 500 m s.m. > 50 % vento > 80 km/ora > 50 % massime a bassa quota > 35 C per tre giorni consecutivi > 50 % temperature minime a bassa quota < -10 C > 50 %

20 Avviso di Allerta destinatari tutti i destinatari dell avviso meteo Dirigenti generali della Provincia Centralino per l emergenza sanitaria (118) Associazioni di volontariato convenzionate con la Provincia Responsabile dell Agenzia provinciale per la Protezione dell Ambiente Gestori delle reti di distribuzione dell energia elettrica Gestori delle reti telefoniche via cavo Gestori delle reti di distribuzione gas Gestori di acquedotti potabili (diversi dai Comuni) Gestori di reti fognarie (diversi dai Comuni)

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