COMUNE DI CELLINO SAN MARCO. Provincia di BRINDISI

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1 COMUNE DI CELLINO SAN MARCO Provincia di BRINDISI ADEGUAMENTO DI ALCUNI LOCALI SITI NELL EX SEDE MUNICIPALE PER L UTILIZZO A LABORATORIO URBANO POLIFUNZIONALE PER IMMIGRATI E GIOVANI. PO FESR PUGLIA Asse III "INCLUSIONE SOCIALE E SERVIZI PER LA QUALITÀ' DELLA VITA E L'ATTRATTIVITÀ' TERRITORIALE" - Linea 3.4 "Interventi per la legalità e la sicurezza" Azione Interventi per il potenziamento della rete di strutture e servizi per la prevenzione ed il contrasto dello sfruttamento della tratta e della violenza di donne, minori e cittadini stranieri immigrati. RELAZIONE TECNICA PREMESSA Il Comune di Cellino San Marco con delibera di G.C. n. 184 del 16/08/2011 approvava le direttive per la partecipazione al bando di cui alla Determinazione n. 461 del 18/05/2011 del Dirigente del Servizio Politiche per il Benessere Sociale e le Pari Opportunità, della Regione Puglia per Assegnazione delle risorse per il Finanziamento di Accordi di programma con i Comuni Associati in Ambiti Territoriali. II Programma Pluriennale di Asse approvato dalla Regione con la deliberazione 4 agosto 2009 n. 1401, all'interno dell'asse III "Inclusione sociale e servizi per la qualità della vita e l'attrattività territoriale" del PO FESR , prevedeva, (tra le proprie 4 linee di intervento): l'infrastrutturazione socio assistenziale e sociosanitaria del territorio pugliese per l'adeguamento strutturale dei servizi operanti di pronto intervento sociale; strutture di accoglienza comunitarie a ciclo continuativo per persone senza fissa dimora e vittime di tratta per sfruttamento sessuale e lavorativo e di abuso, violenza e maltrattamento; centri diurni; centri polifunzionali per l'accoglienza degli immigrati. L'azione del PO FESR L'azione, posta in essere con la deliberazione di giunta regionale n. 24/09/2009, sostiene l'infrastrutturazione socio assistenziale e sociosanitaria, con riferimento all'adeguamento strutturale dei servizi già operanti sul territorio regionale, e la 1

2 realizzazione di nuove strutture e servizi (anche a carattere sperimentali), per accrescere l'offerta, e per conseguire maggiore omogeneità nella distribuzione delle opportunità di accesso ai servizi per tutti i cittadini pugliesi. Gli obiettivi di servizio perseguiti sono: 1) promozione rete strutture residenziali per persone senza il supporto familiare "Dopo di noi", almeno una struttura "Dopo di noi" per ogni Ambito (arti. 55 e 57 del Reg. R. 4/2007); 2) potenziamento e consolidamento della rete centri diurni socio educativi riabilitativi con almeno un centro da 30 posti ogni abitanti (art. 60 e 60 ter del Reg. R. 4/2007); 3) potenziamento e consolidamento della rete delle strutture residenziali per anziani, minori, adulti in difficoltà, disabili secondo i parametri fissati nel Piano Regionale delle Politiche Sociali. L'azione del PO FESR La Linea 3.4 "Interventi per la legalità e la sicurezza" (Azione 3.4.1) prevede il finanziamento da parte della Regione Puglia di interventi volti al potenziamento della rete di strutture e servizi per la prevenzione ed il contrasto dello sfruttamento, della tratta e della violenza di donne, minori e stranieri immigrati, attraverso il raggiungimento di Accordi di Programma. Gli obiettivi di servizio dei rispettivi Piani di Zona sono: 1) potenziamento rete strutture prevenzione e contrasto allo sfruttamento alla tratta e alla violenza su donne, minori e stranieri immigrati con l'attivazione di almeno due centri antiviolenza e di almeno una casa rifugio presso ogni Provincia (artt. 80 e 107 del Reg. R. 4/2007); 2) consolidamento e potenziamento di almeno uno Sportello per l'integrazione socio-sanitaria-culturale presso ogni Ambito (art. 108 del Reg. R. 4/2007); 3) potenziamento della rete servizi prevenzione e contrasto allo sfruttamento alla tratta e alla violenza su donne, minori e stranieri immigrati/e, vittime di abusi e violenze, con la costituzione di almeno una equipe multi disciplinare integrata presso ogni ambito territoriale (art. 107 del r.r. 4/2007); 2

3 4) attivazione di almeno un Agenzia Sociale di Intermediazione Abitativa per l'allestimento di unità abitative presso ogni provincia DESCRIZIONE DELL INTERVENTO Il progetto prevede l utilizzo di tre stanzoni con coperture a volta a padiglione, ubicate al primo piano del fabbricato che anni fa rappresentava l'ex-municipio del Comune di Cellino San Marco, sito al centro del paese, in via E. Berlinguer n. 4. L'iniziativa si propone di realizzare un Laboratorio Urbano Polifunzionale rivolto agli immigrati ed ai giovani ubicati nell'ambito Sociale di Zona, al fine di avviare diverse attività sociali, culturali, ricreative, formative, laboratoriali, ecc., e permettere una integrazione di questi con la popolazione locale. Accanto ad un insieme di azioni sinteticamente sopra riportate, il Centro permetterà di realizzare uno sportello informativo di primo e secondo livello in favore degli immigrati, nonché di pianificare ed organizzare eventi e manifestazioni interculturali all'interno di tutto l'ambito Sociale della Zona di Mesagne. Il Centro sarà attrezzato in modo tale che: la prima stanza funga da front-office, all'interno della quale saranno offerte le consulenze di primo e secondo livello; la seconda stanza sarà polifunzionale ed arredata in forma flessibile per permettere che essa diventi all'occorrenza: un'aula formativa per 8-10 persone, una sala consulenza e progettazione, una sala per videoproiezione e cineforum per 30 persone, ecc.; la terza stanza verrà organizzata per divenire sia ufficio-amministrazione e sia sala per il supporto psicologico, mediazione culturale e accompagnamento sociale degli utenti del centro. Accanto a queste tre stanze sono presenti i servizi igienici a norma, per entrambi i sessi. Il progetto prevede altresì l'acquisto di un palco, ed un servizio audio-luci e pannelli, al fine di permettere ai gestori del centro ed ai fruitori dei laboratori di organizzare in piena autonomia eventi e manifestazioni interculturali in tutti i Comuni dell'ambito. Le azioni ed attività e servizi previsti dal progetto saranno i seguenti: 3

4 1. servizi burocratico amministrativi ed informativi rivolti agli immigrati ed ai giovani; 2. formazione di base e professionale; 3. servizi di orientamento formazione ed accompagnamento al lavoro; 4. mediazione culturale ed assistenza socio psicologica; 5. attività laboratoriali; 6. attività ricreative e interculturali. Il Centro, grazie alle attività laboratoriali ed alle attrezzature per organizzare eventi (palco, servizio audio-luci e pannelli amovibili), si occuperà di organizzare eventi e manifestazioni interculturali e giovanili, all'interno dei Comuni di tutto l'ambito. Alcuni eventi saranno completamente organizzati dal laboratorio, mentre, altri saranno solo supportati e/o si creerà una partnership per coorganizzare l'iniziativa. Le attrezzature per gli eventi saranno custodite in un deposito comunale e saranno utilizzate all'occorrenza. Questa attività permetterà al Laboratorio di trasformarsi da luogo fisico chiuso nel quale gli immigrati ed i giovani si incontrano, ad un centro di integrazione che si confronta con il territorio, si fa conoscere, e contribuisce ad alimentare un intero sistema urbano infracomunale. La partnership con i Laboratori Urbani Giovanili presenti nella Provincia di Brindisi e nell'intero territorio regionale permetterà anche di integrare e completare azioni e buone prassi, necessarie per offrire una gamma completa di servizi ai giovani ed agli immigrati. Inoltre, all'interno della struttura polifunzionale saranno offerte le seguenti attività ricreative e culturali: a. internet point; b. utilizzo del sistema di videoproiezioni per cineforum o proiezioni tematiche. 4

5 3.0 - OPERE EDILI DA REALIZZARE L edificio che ospiterà la struttura di progetto, come già sopra riportato, era destinato ad ex sede municipale fino agli anni 80. In seguito, l immobile, nell anno 2000, è stato ristrutturato completamente quale edificio polifunzionale, completo di impianti tecnologici a norma ed impianti antincendio. Le lavorazioni che interesseranno l immobile per l adeguamento al progetto possono essere così riassunte: 1. rimozione di n. 03 porte interne ed una finestra; 2. apertura di n. 02 vani porta porte interni, ed installazione di infissi in legno; 3. chiusura con muratura ed intonaco di n. 03 porte interne; 4. tinteggiatura interna dei tre vani destinati al servizio, del vano scala, del disimpegno e dei servizi igienici; 5. rivestimento del prospetto deteriorato dall inquinamento, con intonaco rasato di colore giallo ocra; 6. opere di igiene ambientale, quale deblattizzazione e fumigazione degli ambienti utilizzati; 7. sostituzione del vetro danneggiato della rosta del portone d ingresso; 8. pulitura dei gradini in pietra del vano scala; 9. revisione della pavimentazione solare delle coperture dei vani utilizzati dal servizio; 10. impianto video-citofono, con apertura automatica del portoncino d ingresso; 11. installazione di condizionatori tipo split nei 3 vani utilizzati; 12. integrazione dell impianto elettrico alle nuove esigenze funzionali; 13. impianto rete LAN per il collegamento dei vari computer; 14. impianto di allarme per la protezione delle attrezzature. L importo totale per tali opere edili è stato computato per ,89 IVA esclusa. 5

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8 5.0 - ATTREZZATURE ED ARREDI OCCORRENTI 8

9 6.0 - SICUREZZA CANTIERI Tutte le lavorazione saranno eseguite da personale specializzato e formato in attuazione al D. Lvo n. 81 del 09/04/2008 e s.m.i ed alle direttive del Piano di Sicurezza e Coordinamento. Cellino San Marco, Il progettista (Ing. Silverio Cagnazzo) 9

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