LICEO DELLE SCIENZE UMANE

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1 Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca Istituto d Istruzione Superiore Magistrale Statale Paolina Secco Suardo Via Angelo Maj, Bergamo Tel Fax // - info@suardo.it- C.F LICEO DELLE SCIENZE UMANE PROGRAMMAZIONE D AREA a. s / 2014 LINEE GENERALI E COMPETENZE: L Antropologia, la Pedagogia, la Psicologia e la Sociologia si pongono come discipline che costituiscono l oggetto specifico di studio dell indirizzo liceale di SCIENZE UMANE. L insegnamento pluridisciplinare e interdisciplinare delle suddette Scienze diversamente distribuite nel corso del quinquennio, mira a far comprendere agli allievi come tematiche simili possano essere affrontate da punti di vista diversi e con metodologie differenti e come queste diversità vadano considerate come arricchimenti e integrazioni, perchè in grado di costituire quadri interpretativi più complessi dei fenomeni umani, ma allo stesso tempo più ricchi di elementi conoscitivi. In particolare, tale insegnamento dovrà condurre lo studente a: a) padroneggiare le principali tipologie educative, relazionali e sociali proprie della cultura occidentale e il ruolo da esse svolto nella costruzione della civiltà europea; b) acquisire le competenze necessarie per comprendere le dinamiche proprie della realtà sociale, con particolare attenzione ai fenomeni educativi e ai processi formativi formali e non, ai servizi alla persona, al mondo del lavoro, ai fenomeni interculturali e ai contesti della convivenza e della costruzione della cittadinanza; c) sviluppare un adeguata consapevolezza culturale rispetto alle dinamiche affettivo-relazionali che caratterizzano la persona.

2 Primo Biennio DISCIPLINE PEDAGOGIA e PSICOLOGIA OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO: Abilità e capacità da acquisire: 1) Riconoscere la specificità della Psicologia e della Pedagogia in quanto Scienze Umane 2) Cogliere la differenza tra un approccio scientifico allo studio di tematiche psicopedagogiche e un approccio basato sul senso comune 3) Cogliere le principali relazioni tra persona-famiglia-società-stato nel processo formativo 4) Comprendere i concetti-chiave delle principali scuole di pensiero in ambito psicologico e padagogico 5) Collocare le diverse teorie psicologiche e pedagogiche, e relativi autori, secondo le coordinate spazio-tempo 6) Comprendere gli aspetti principali del funzionamento mentale 7) Comprendere gli aspetti principali della relazione educativa 8) Individuare i vari stili di pensiero e apprendimento, le diverse strategie di studio e i fattori che favoriscono l acquisizione di un proprio ed efficace metodo di studio 9) Leggere e interpretare brani antologici 10) Comprendere e utilizzare il lessico specifico fondamentale per la gestione di semplici esposizioni di tematiche di natura psicologica e pedagogica, sia in forma orale che scritta 11) Prendere correttamente appunti e redigere sintesi/schemi 12) Rielaborare in forma chiara e corretta le informazioni raccolte

3 CONTENUTI FONDAMENTALI Primo anno PEDAGOGIA PSICOLOGIA 1. La cultura e la sua trasmissione:istruzione e educazione 2. La Pedagogia come riflessione sull educazione 3. L educazione nelle società senza scrittura 4. Il sorgere delle civiltà della scrittura e l educazione nelle società del mondo antico: Egitto ed Israele 5. La paidea greco-ellenistica contestualizzata nella vita sociale, politica e militare del tempo e relative tipologie delle pratiche educative: - la prima educazione ellenica e l aretè aristocratica - la paideia filosofica tra i Sofisti, Socrate e Platone; - il tramonto della polis e l educazione secondo Aristotele; - la paideia ellenistica. 1. Cenni sul contesto storico relativo alla nascita della Psicologia come scienza 2. Le principali Scuole di Psicologia (Associazionismo,Comportamentismo, Psicologia della Forma, Cognitivismo, Psicoanalisi) e relativi autori 3. Mente e realtà: la Percezione - realtà fisica e realtà percepita - le leggi della percezione - calcolare la profondità - le costanze percettive 4. La Memoria: - gli studi di Ebbinghaus - una o più memorie? - sistemi per ricordare ciò che si impara - quando la memoria fallisce 5. Concetti e teorie relative all Apprendimento - Pavlov e il condizionamento classico - Skinner e il condizionamento operante - Bandura e l apprendimento per imitazione - l apprendimento cognitivo: insight 6. Il metodo di studio:abilità trasversali di base e proposte operative in situazioni diversificate di apprendimento

4 Secondo anno PEDAGOGIA PSICOLOGIA 1. L humanitas romana, il ruolo delle scuole a Roma, la formazione dell oratore: - l educazione romana delle origini(il Mos maiorum); - l ellenizazzione dell educazione romana(cicerone); - l età imperiale e il nuovo ideale educativo(quintiliano) 2. L educazione cristiana dei primi secoli - la nascita della pedagogia cristiana - i Padri latini: Agostino 3. L educazione e la vita monastica: Benedetto da Norcia 4. L educazione aristocratica e cavalleresca: l età Carolingia e la riforma della cultura e dell educazione 1. Il metodo di studio dal punto di vista teorico: - la metacognizione, - come usiamo la nostra mente: gli stili cognitivi 2. La relazione educativa: - contesti educativi: famiglia e scuola - ruoli e funzioni di insegnanti e allievi - motivazioni e attribuzioni nella vita scolastica - emozioni e comportamento 3. Pensiero e Intelligenza: - il pensiero e le sue forme - l intelligenza e la sua misurazione - le intelligenze multiple (teoria di Gardner) 4. Comunicazione e Linguaggio: - la comunicazione non verbale - gli elementi della comunicazione - la struttura del linguaggio - le tappe dell acquisizione del linguaggio

5 METODOLOGIA, VERIFICHE E VALUTAZIONE: Si provvederà a strutturare il programma in unità flessibili aventi lo scopo di avviare i discenti alla conoscenza delle principali tematiche psicologiche e pedagogiche e di renderli consapevoli della loro complessità. Le unità didattiche citate nei contenuti, le scuole e gli autori saranno presentati non come oggetto autonomo di studio, ma in funzione dei nuclei tematici considerati, e quindi come riferimenti critici ed esemplificativi. Si farà ricorso alla "lezione frontale", facendo però in modo che questa sia anche una "lezione dialogata", per permettere un maggiore coinvolgimento degli studenti e favorire lo sviluppo del pensiero critico. Si cercherà inoltre di tener conto degli stili cognitivi degli allievi, al fine di favorire processi individualizzati di apprendimento. Lo strumento principale di lavoro sarà il manuale, ma verranno utilizzati anche altri testi, riviste specializzate, il dizionario di psicologia, ci si servirà dell'ausilio di audiovisivi (videocassette, computer, ecc.) Per ogni classe, o gruppi di allievi, le eventuali modalità di recupero e/o approfondimento, saranno attuate prevalentemente "in itinere". Le verifiche,seguendo le nuove indicazioni contenute nella Circolare n.94/2011, saranno obbligatoriamente sia scritte che orali. Si prevede l utilizzo di diverse tipologie: prove strutturate (prove oggettive : vero/ falso, a scelta multipla ecc.) prove aperte (interrogazioni su argomenti di una certa ampiezza, analisi di testi) semi-strutturate (questionari con domande aperte, colloqui strutturati trattazione sintetica. Saranno effettuate almeno quattro verifiche (due scritte e due orali) sia nel primo quadrimestre che nel secondo. Queste tenderanno non solo ad accertare il conseguimento o meno degli obiettivi prefissati, ma mireranno anche a fornire agli studenti la possibilità di prendere atto delle proprie risorse e delle proprie difficoltà e lacune, al fine di potenziare le prime e contenere le seconde. In questo modo il conseguente processo di valutazione avrà un valore formativo e orientativo. Sempre ai fini della valutazione si terrà conto, oltre che del grado di preparazione, delle capacità espositive e rielaborative, della coerenza logica e dell'utilizzazione del linguaggio specifico, dell'impegno nello studio, della partecipazione e dell'interesse per le attività didattiche. Per quanto attiene agli eventuali casi di insuccesso, verranno affrontati immediatamente, all'insorgere del problema, sia con interventi in itinere sia con ulteriori interventi personalizzati in ore appositamente progettate.

6 Contenuti minimi di apprendimento (ciò che lo studente al termine del biennio dovrà aver acquisito necessariamente): Primo anno: PEDAGOGIA a) Definizione di istruzione, educazione, socializzazione b) Caratteristiche generali dell educazione familiare e scolastica nelle società del mondo antico(israele e Grecia) c) Concetto di paideia d) Differenze sostanziali tra il modello di formazione ateniese e quello spartano e) Caratteristiche generali dell ideale educativo socratico,platonico e aristotelico f) Tratti fondamentali della paideia ellenistica PSICOLOGIA a) Definizione e scopi della Psicologia come scienza b) Wundt e il laboratorio di Lipsia c) Obiettivi e metodi degli psicologi di Lipsia d) Dopo Wundt:la psicologia sbarca in America(Strutturalismo e Comportamentismo) e) La psicologia in Europa: Gestalt f) Nuove frontiere: Il Cognitivismo g) Un ambito a sé: La Psicoanalisi e l inconscio h) Definizione di Sensazione e Percezione i) Le leggi della Gestalt sulla percezione delle figure j) Le illusioni percettive k) La percezione della profondità l) Cosa vuol dire apprendere m) L apprendimento per condizionamento:i cani di Pavlov e le gabbie di Skinner n) L apprendimento cognitivo:l insight e le scimmie di Kohler o) Imparare dagli altri: Bandura e l apprendimento per imitazione

7 Secondo anno: PEDAGOGIA a) Il concetto di mos maiorum b) Gli aspetti fondamentali della formazione dell oratore(cicerone) c) I concetti-chiave dell Institutio oratoria di Quintiliano d) Aspetti generali della concezione pedagogica cristiana e di qualche autore in particolare(es.,sant Agostino o San Benedetto da Norcia ) e) Caratteristiche generali dell educazione in epoca carolingia PSICOLOGIA a) Definizione di metacognizione b) I principali stili cognitivi: dipendente/indipendente dal campo, globale/analitico,visuale/verbale, riflessivo/impulsivo,convergente/divergente; c) Gli aspetti centrali della relazione educativa: educatori ed educandi, la famiglia nella società, le tipologie familiari oggi più diffuse, la teoria dell attaccamento, i modelli genitoriali; le funzioni della scuola, le caratteristiche di un efficace comunicazione educativa. d) Gli aspetti principali dell Intelligenza: la categorizzazione, l induzione e la deduzione, il problem solving, il Q.I e le scale di misurazione, caratteristiche generali della Teoria di Gardner; e) Gli aspetti principali de Linguaggio: differenza tra comunicazione, linguaggio e lingua; gli elementi della comunicazione linguistica,caratteristiche generali delle principali tappe dello sviluppo linguistico.

8 Secondo Biennio DISCIPLINE ANTROPOLOGIA, PEDAGOGIA, PSICOLOGIA, SOCIOLOGIA OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Abilità/capacità integrate Conoscere i nodi concettuali essenziali Conoscere le tecniche principali della ricerca socio-antropologica e psico-pedagogica e saperle applicare Saper individuare i principali ambiti di ricerca Riconoscere e distinguere i principali autori di riferimento delle scuole/correnti socio-antropologiche e psico-pedagociche Competenze integrate Acquisire nodi concettuali relativi ai campi di ricerca delle scienze umane, ai metodi d indagine, ai nuclei problematici, alle diversità culturali e alle loro poliedricità e specificità Conoscere i presupposti culturali e la natura delle istituzioni sociali Conoscere gli aspetti fondamentali delle scienze umane attraverso lo studio delle opere, degli autori e delle correnti di pensiero più significativi e acquisire gli strumenti necessari per confrontarli con altre tradizioni e culture Individuare convergenze e divergenze nei vari campi d indagine delle scienze umane in chiave storica e culturale Comprendere la trasformazione e la diversità dell evoluzione storica nel confronto fra epoche e culture diverse Comprendere le informazioni contenute in un testo e intuire le relazioni logiche Riconoscere le diverse forme di comunicazione di un testo Esprimere correttamente e coerentemente le informazioni apprese Comprendere le ragioni del manifestarsi di modelli socioeducativi e del loro rapporto con gli aspetti culturali complessivi Padroneggiare i vari mezzi espressivi e argomentativi utili per l esposizione dei vari contenuti

9 Intuire gli aspetti sostanziali nelle argomentazioni Confrontarsi nelle diverse situazioni comunicative con scambio di informazioni, di idee, esprimendo anche il proprio punto di vista Riconoscere il punto di vista dell altro sia in un ambiente formale che informale Possedere gli strumenti necessari per utilizzare, in maniera consapevole e critica, le principali metodologie comunicative, comprese quelle relative alla media education Padroneggiare linguaggi e metodologie nel campo delle scienze umane in termini disciplinari e interdisciplinari Acquisire, attraverso lo studio delle opere dei diversi autori, la conoscenza delle principali tipologie educative, relazionali e sociali proprie della cultura occidentale e il loro ruolo nella costruzione della civiltà europea Argomentare utilizzando i procedimenti deduttivo/induttivo ed evidenziare capacità di analisi e di sintesi Saper sostenere una propria tesi e saper ascoltare e valutare criticamente le argomentazioni altrui Ricostruire reti concettuali e matrici cognitive

10 CONTENUTI FONDAMENTALI I contenuti (tutti fondamentali) sono stati individuati nel rispetto delle Indicazioni Nazionali, pur in presenza di diversi manuali in adozione i quali propongono piste diversificate in relazione sia alla scansione dei temi che alla problematizzazione delle questioni. Terzo anno ANTROPOLOGIA SOCIOLOGIA 1. Il concetto di cultura - Dal senso comune a Tylor 2. La nascita dell antropologia - quando, come 3. L Evoluzionismo - Morgan - Tylor - Frazer 1. Il concetto di società e la nascita della Sociologia 2. I padri fondatori - Comte - Durkheim 3. Il Funzionalismo del Parsons - Merton 4. Il Metodo comparativo 5. Oltre il paradigma - il Funzionalismo: Malinowski 6. L Osservazione partecipata 7. Lo Strutturalismo - Levi-strauss 8. Il Ciclo di vita - Modi diversi di spiegare: nascita, età biologica, ruoli sociali, sesso, genere vecchiaia, morte 9. La parentela il Matrimonio il tabù dell incesto - Il tema si affronterà solo nel caso in cui sia stato possibile uno studio approfondito dei seguenti autori: - Morgan - Freud - Levi-Strauss

11 PSICOLOGIA PEDAGOGIA 1. I Principali metodi di indagine della psicologia - Test, esperimento, colloquio clinico ecc. 2. Lo studio dello sviluppo - Psicologia dell età evolutiva - Psicologia del ciclo di vita - Psicologia dell arco di vita 3. Lo sviluppo cognitivo e affettivo - Piaget - Freud - Bowlby 1. L istruzione superiore e la nascita dell università 2. La scolastica - Aspetti generali - Tommaso D Aquino 3. L Educazione nell Umanesimo nei suoi aspetti generali 4. La scuola umanisticorinascimentale - Vittorino da Feltre - Erasmo da Rotterdam - Montaigne 5. La pedagogia della Riforma Protestante - Lutero e l istruzione pubblica 6. La pedagogia della Riforma Cattolica - Ignazio di Loyola e i Gesuiti 7. L educazione in Inghilterra nel 600 e la nascita della pedagogia come scienza 8. Comenio

12 Quarto anno ANTROPOLOGIA SOCIOLOGIA 1. Antropologia interpretativa - Geertz 2. Nuovi scenari contemporanei - Augè 3. Antropologia politica 4. Antropologia economica 1. Marx e Weber 2. Le teorie del conflitto - la scuola di Francoforte 3. Le sociologie comprendenti - l interazionismo simbolico - l approccio drammaturgico

13 PSICOLOGIA PEDAGOGIA 1. Le principali teorie dello sviluppo sociale - Erikson - Vygotskij - Bruner 2. I contesti relazionali - famiglia (altri significativi) - comunità sociale (altri generalizzati) 4. Le dinamiche di gruppo - infanzia - adolescenza 5. La crisi adolescenziale tra patologia e normalità - bullismo - conformismo 1. La pedagogia nell epoca dei lumi - Locke - Rousseau 2. L Illuminismo pedagogico francese, tedesco e italiano 3. La pedagogia dell Idealismo - Fröbel - Pestalozzi 4. L educazione nel Risorgimento - Aporti - Don Bosco 5. Il Positivismo e l educazione - Comte - Durkheim 6. La pedagogia italiana nell età del positivismo - Gabelli MODALITA DI LAVORO: Formalità e flessibilità caratterizzeranno la prassi educativa nella quotidianità scolastica. Nel rispetto dei contenuti di ciascuna disciplina delle Scienze Umane, ma in sintonia con la specificità dell oggetto d indagine, le trattazioni mireranno al raccordo interdisciplinare per agevolare il formarsi di una mente aperta capace di problematizzare le varie questioni. In tal senso le unità didattiche, saranno presentate non come oggetto autonomo di studio, ma in funzione dei nuclei tematici considerati come riferimenti critici ed esemplificativi. In ogni caso, gli argomenti non verranno presentati come un pacchetto di istruzioni pronte per l uso, ma come attività-in-contesto, secondo una modalità di ricerca. Trattandosi di un cantiere aperto Scienze Umane non può, in ogni caso, disancorarsi da una impostazione storica la quale è da ritenersi una strategia didattico-disciplinare imprescindibile. Solo un sapere legittimato dalla e nella memoria collettiva e ordinato su una sequenza che va dal passato al presente può far maturare le coordinate concettuali entro le quali realizzare l elaborazione sistematica delle specifiche discipline.

14 Ciò consente di non eliminare la contestualizzazione e impedisce che ogni tesi venga trattata come contemporanea e anonima, come accade negli ambiti conoscitivi delle scienze naturali. Il processo di insegnamento apprendimento sarà caratterizzato dalla salvaguardia degli stili cognitivi degli studenti e dall individualizzazione di opportune strategie didattiche, dalla flessibilità nell utilizzo delle metodologie e dall attenzione alla qualità della relazione educativa, senza che venga meno la lezione frontale. Si cercherà di favorire la discussione critica circa i problemi e le teorie studiate sollecitando gli allievi ad apprendere in modo riflessivo e non mnemonico, attraverso un'adeguata e personale ristrutturazione cognitiva delle problematiche affrontate. In alcuni casi, compatibilmente con il tempo a disposizione, si potrà far uso di una metodologia più attiva come il problem solving Come strumento principale di lavoro sarà utilizzato il manuale in uso, ma anche altri mediatori didattici: LIMbook, saggi, riviste specializzate, audiovisivi, siti Web, DVD, ecc. CRITERI DI VALUTAZIONE: La valutazione è intesa come strumento finalizzato a fornire informazioni sul processo di insegnamento-apprendimento, al fine di guidare l alunno a colmare lacune e a sviluppare al meglio le proprie potenzialità. A determinare il giudizio valutativo finale concorrono i seguenti criteri fissati nel P.O.F.: - Grado di preparazione (conoscenze, capacità e competenze); - Impegno nello studio; - Partecipazione all attività scolastica; - Miglioramento rispetto alla situazione di partenza e progressivo avvicinamento agli obiettivi disciplinari. - Livello di assunzione di responsabilità conquistato. VERIFICHE: Le verifiche,seguendo le nuove indicazioni contenute nella Circolare n.94/2011, saranno obbligatoriamente sia scritte che orali. Si prevede l utilizzo di diverse tipologie: prove strutturate (prove oggettive: vero/ falso, a scelta multipla ecc, colloqui strutturati). prove aperte (interrogazioni su argomenti di una certa ampiezza, analisi di testi), saggio breve (trattazione sintetica) tracce tematiche sul modello delle tracce ministeriali come indicazioni per lo svolgimento della seconda prova scritta dell Esame di Stato. Saranno effettuate almeno quattro/cinque verifiche (di cui due scritte sul modello delle tracce ministeriali) sia nel primo quadrimestre che nel secondo. Queste tenderanno non solo ad accertare il conseguimento o meno degli obiettivi prefissati, ma mireranno anche a fornire agli studenti la possibilità di prendere atto delle proprie risorse e delle proprie difficoltà e lacune, al fine di potenziare le prime e contenere le seconde. In questo modo il conseguente processo di valutazione avrà un valore formativo e orientativo. Sempre ai fini della valutazione si terrà conto, oltre che del grado di preparazione, delle capacità espositive e rielaborative, della coerenza logica e dell'utilizzazione del linguaggio specifico, dell'impegno nello studio, della partecipazione e dell'interesse per le attività didattiche. Per quanto attiene agli eventuali casi di insuccesso, verranno affrontati immediatamente, all'insorgere del problema, sia con interventi in itinere sia con ulteriori interventi personalizzati in ore appositamente progettate.

15 LICEO PSICO-PEDAGOGICO PROGRAMMAZIONE D AREA a. s / 2014 Quinto anno CONTENUTI FONDAMENTALI DI METODOLOGIA DELLA RICERCA LINEE GENERALI E COMPETENZE: 1. Acquisire la sensibilità all'incontro interdisciplinare ed alla metodologia della ricerca psico-socio-educativa. 2. Valutare i problemi autonomamente e discuterne in modo originale e autentico. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO: Abilità e capacità da acquisire: 1. Individuare e distinguere correttamente le tecniche fondamentali della ricerca sociopsico-pedagogica. 2. Nello studio di casi semplici,utilizzare qualcuna delle tecniche apprese della ricerca. 3. Gestire in modo articolato e pertinente gli argomenti proposti, attraverso la lettura di saggi e articoli di riviste specialistiche,la visione di film, di documentari, le esperienze di stage e tirocinio 4. Selezionare di fronte alla mole di informazioni quelle appropriate. 5. Confrontare le posizioni dei diversi autori e suggerire possibili percorsi di ricerca e/o intervento per affrontare un problema, privilegiando il ragionamento sulla preoccupazione di sapere tutto. 6. Impostare la discussione di problemi in modo conciso ed efficace, utilizzando termini e dati di riferimento precisi. 7. Impostare un saggio scritto secondo i criteri richiesti dalla seconda prova dell esame di stato. 8. Adottare una chiave di lettura delle tematiche affrontate critica, autonoma ed originale.

16 Contenuti: I contenuti verranno svolti su due piste: da un lato, si affronteranno temi di grande rilievo relativi ad aree di ricerca trasversali nell'ambito delle discipline socio-psicopedagogiche (qui di seguito vengono riportati alcuni esempi di tematiche in seno alle quali ogni docente ne sceglierà alcune in relazione ai propri interessi e a quelli manifestati dagli studenti); dall altro, verranno svolti argomenti di metodologia della ricerca. Si ritengono fondamentali come contenuti minimi di apprendimento l aggressività (definizione, teorie istintiviste, teoria della frustrazione-aggressività, teorie dell apprendimento, la posizione della psicologia sociale, teorie sociologiche e antropologiche) e tutti gli argomenti di metodologia. TEMI L'aggressività (fondamentale per I'impostazione del lavoro interdisciplinare) La variabilità culturale delle malattie Curiosità e comportamenti esplorativi Creatività e disturbi mentali Emarginazione e marginalità Il gioco Bambini e TV La cultura giovanile La condizione del malato Famiglia e disturbi psicologici Educazione ai mass-media La motivazione scolastica Le tossicodipendenze Lo sport Livello di aspettativa, ansia e rendimento La motivazione al lavoro La lettura Svantaggio e handicap METODOLOGIA Fondamentali La ricerca interdisciplinare Il punto di vista del ricercatore Il buon ricercatore Come nasce una ricerca Il disegno di ricerca Ricerca quantitativa e qualitativa

17 COMPRESENZA: INTERSEZIONI METODOLOGIA DELLA RICERCA PEDAGOGIA: TEMI ATTIVITA Gli aspetti psicopedagogici dell attività ludica Il potenziale formativo delle nuove tecnologie Creatività e scuola Educazione multiculturale e integrazione Adozione e affido La terza età Il bullismo Il disegno infantile Esercitazione di analisi e svolgimento di saggi Eventuale progettazione e realizzazione di un semplice disegno di ricerca METODOLOGIA, VERIFICHE E VALUTAZIONE: Studiare le tematiche scelte e imparare contemporaneamente, sebbene solo teoricamente, la metodologia della ricerca fa parte, come si è detto, dell'obiettivo metodologico di questo corso. Come strumento principale di lavoro sarà utilizzato il manuale in uso, ma anche saggi vari e riviste specializzate, e in qualche caso ci si potrà servire dell'ausilio di audiovisivi (computer, videocassette, ecc.) Le lezioni, inizialmente, saranno "frontali", anche se la modalità principale dell'insegnamento sarà, come sempre, la discussione critica sui problemi e sulle teorie studiate. Si cercherà, cioè, di sollecitare gli allievi (fin dove sarà possibile) ad affrontare l'apprendimento in modo riflessivo e non ripetitivo, attraverso un'adeguata e personale ristrutturazione cognitiva delle problematiche affrontate. Alle lezioni teoriche, si affiancherà una metodologia più attiva: gruppi di lavoro e di discussione in classe che avranno lo scopo di tirare le fila del tema affrontato a livello multidisciplinare per ipotizzare in qualche caso percorsi di ricerca. Le verifiche, almeno due nel primo quadrimestre e tre nel secondo, saranno prevalentemente scritte (brevi saggi, temi in classe, questionari, prove strutturate), ma anche orali (dibattiti in classe, esposizione tematica di un argomento) oppure, in qualche caso, potrà costituire oggetto di verifica la stessa costruzione di un questionario o la messa a punto di un disegno di ricerca. Il conseguente processo di valutazione avrà un valore formativo e orientativo e a tal fine si terrà conto, oltre che del grado di conoscenza dei contenuti e delle specifiche competenze metodologiche acquisite, delle capacità espositive e rielaborative, dell'impegno nello studio, della partecipazione in classe e dell'interesse evidenziato per le attività didattiche. Bergamo 19/10/2013

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