Indagine sui lanifici e sui produttori di filati SINTESI DEI RISULTATI

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1 RICERCA SULLA FILIERA TESSILE DEL DISTRETTO PRATESE Indagine sui lanifici e sui produttori di filati SINTESI DEI RISULTATI Prato, 2 marzo 2015

2 Percorso del progetto "Filiera" Rilevazioni effettuate Aziende coinvolte Universo di riferimento % copertura Filature cardate ,2% Tessitura ,3% Nobilitazione ,3% Lanifici ,3% Produttori di filati ,0% TOTALE ,5% 2

3 Questa presentazione: 1 La ricerca 2 Le aziende: quadro generale 3 Gli effetti della recessione e la reazione delle imprese 4 Competizione e rapporti coi clienti 5 Investimenti 6 Modelli relazionali rapporti coi terzisti e con altri fornitori di servizi 7 Profilo imprenditoriale e risorse umane 8 Prospettive e visione imprenditoriale 8 3

4 1 La ricerca 4

5 DUE REALTA ARTICOLATE I due comparti, che rappresentano gran parte della produzione finale del tessile pratese, sono composti da aziende differenziate per dimensioni, produzione, posizionamento e formule organizzative. Inoltre, in entrambi i comparti, è significativo il livello di concentrazione del fatturato nelle imprese di maggior dimensione. Pertanto, per evitare di appiattire l analisi intorno ai «valori medi», il team di lavoro ha deciso di procedere ad una suddivisione delle aziende ordinate in base al fatturato 2013 in due gruppi di uguale numerosità e di riportare separatamente, quando opportuno, i valori riferiti ai due insiemi aziendali. 5

6 2 Le aziende: quadro generale 6

7 B. Quadro generale Produttori di filati Lanifici Imprese (*) Fatturato 2013 (mil. ) Dipendenti Superfice coperta Concentrazione del fatturato 50% delle aziende (le più piccole) 11,10% 13,10% 50% delle aziende (le più grandi) 88,90% 86,90% (*) sono escluse 2 aziende di grandi dimensioni che fanno riferimento a gruppi nazionali A01 - A08 - A09 - A05 7

8 B. Quadro generale Aziende per classi di fatturato (2013) e fatturato aggregato 10 (*) sono escluse 2 aziende di grandi dimensioni che fanno riferimento a gruppi nazionali Peso % delle imprese Peso % del fatturato 8 72,8% ,7% 18,3% 7,4% 9,1% 11,7% 10,7% 28,3% 10 Fatt < 3 mil Fatt 3-5 mil Fatt> 5-10 mil Fatt> 10 mil Peso % delle imprese Peso % del fatturato ,5% 50,3% ,7% 10,6% 11,0% 22,7% 28,2% 15,2% Fatt < 3 mil Fatt 3-5 mil Fatt> 5-10 mil Fatt> 10 mil A08 8

9 B. Quadro generale A.04 COME VIENE SVOLTA L ATTIVITA PRODUTTIVA marginalmente all'interno (campionario e/o prototipi) 8,5% 2 parzialmente all'interno 19,2% 55,9% totalmente all'esterno 35,6% 60,8% A04 9

10 B. Quadro generale TIPOLOGIA DI PRODOTTO IN FUNZIONE DELL USO FINALE ,4% 2 24,6% Tessitura ortogonale - Jacquard Maglieria - Tessitura a maglia 8,9% 2,2% 12,0% 0,5% 2,4% Aguglieria Cucirini e ricamo Arredamento Usi tecnici Altro ,1% ,9% Abbigliamento uomo Abbigliamento donna 4,7% 0,3% 1,0% Abbigliamento bambino Arredamento Altri usi tecnici D.04 - qta 10

11 B. Quadro generale TIPOLOGIE DI PRODOTTO LAVORATO (PER TIPO DI FIBRA UTILIZZATA IN PREVALENZA) ,1% 23,6% 14,6% Fibre corte di tipo laniero Fibre lunghe di tipo laniero Cotone o a prevalenza di cotone 30,7% Misti sintetici e/o artificiali 8,0% 7,0% Altri filati di Altri filati di origine animale origine vegetale Altro ,5% Fibre corte di tipo laniero 15,0% 20,4% 24,9% 3,0% 5,5% 1,6% Fibre lunghe di tipo laniero Cotone o a prevalenza di cotone Misti sintetici e/o artificiali Altri filati di Altri filati di origine animale origine vegetale Altro - D.03 - qta 11

12 B. Quadro generale SUDDIVISIONE DELLA PRODUZIONE PER TITOLI/TECNICHE DI PRODUZIONE 10 Titoli 10 Tecniche di produzione ,2% ,4% 34,7% 24,1% 2,8% Extrafini Fini Medi Grossi ,5% 11,5% 5,7% ortogonali Jersey Jacquard Altro D.08b 12

13 B. Quadro generale TEMPI DI PRODUZIONE ,2% 4 53,3% ,5% 18,8% Pronto Programmato Pronto - Progr. 2 14,3% 16,6% Pronto Programmato Pronto - Progr. Per le aziende di dimensioni maggiore è più elevata l incidenza del «programmato». D.09 13

14 B. Quadro generale STAGIONI (in % su fatturato 2013) ,8% 68,0% 2 31,1% 25,8% 4,4% A/I P/E Altro 0,9% D.08 14

15 A. Quadro generale Punti di attenzione A08 Elevata concentrazione 5 imprese più grandi 33% del fatturato Il 13% delle aziende ha un fatturato 2013 < 1 mil. Media fatturato 2013: 7,9 mil. (1,8 per le più piccole, 14 per le più grandi) Media dipendenti 2013: 20,5 (7 per le più piccole, 32 per le più grandi) Quasi il 70% della produzione su A/I Nb: sono escluse 2 aziende di grandi dimensioni che fanno riferimento a gruppi nazionali Discreta concentrazione 5 imprese più grandi 21% del fatturato Il 14,3% delle aziende ha un fatturato 2013 < 1 mil. Media fatturato 2013: 5,7 mil. (1,5 per le più piccole, 9,9 per le più grandi) Media dipendenti 2013: 14,3 (6 per le più piccole, 24 per le più grandi) Quasi il 70% della produzione su A/I 15

16 3 La recessione e la reazione delle imprese 16

17 3. Gli effetti della recessione e la reazione delle imprese QUALI FATTORI HANNO GENERATO I PROBLEMI MAGGIORI PER LA SUA AZIENDA ,3% 56,2% 2 la concorrenza dei new competitor (Cina, India, Turchia ) 1 l eccessiva forza dell euro 12,3% 15,0% 16,7% 11,5% 13,3% 7,7% 4,6% 7,7% 1,7% i cambiamenti nel l eccessiva settore della competizione confezione e della interna al distretto distribuzione (Zara, H&M, ecc.) la crisi del laniero cardato altro L impatto dei New Competitor è stato sensibilmente maggiore per i lanifici. Risposte per "Altro: costo lavoro - adempimenti burocratici riduzione della domanda (europa del sud e Russia) restrizioni nuove normative chimiche C

18 3. Gli effetti della recessione e la reazione delle imprese LA RECESSIONE DEGLI ULTIMI ANNI, PRIMA INTERNAZIONALE E POI INTERNA, QUANTO HA INCISO NEGATIVAMENTE SUGLI ANDAMENTI DELLA SUA AZIENDA? 10 75,0% 5 Tra i PdF, l impatto della recessione è stato rilevante per circa 1/3 delle imprese 25,0% 10 75,0% 34,4% 40,6% 23,4% 1,6% molto abbastanza poco per niente ma è stato più pesante per i Lanifici 5 25,0% 47,0% 35,6% 9,8% 7,6% molto abbastanza poco per niente C

19 3. Gli effetti della recessione e la reazione delle imprese I CAMBIAMENTI STRUTTURALI HANNO PRODOTTO PIU PROBLEMI O OPPORTUNITA ,3% solo problemi 53,1% 43,2% 43,2% più problemi ma anche qualche opportunità 14,1% 11,4% più opportunità che problemi 1,6% 2,3% solo opportunità Nei cambiamenti strutturali dell ambiente competitivo il 53% delle imprese PdF intravede «problemi ma anche qualche opportunità» la percentuale scende al 43% tra i lanifici C

20 3. Gli effetti della recessione e la reazione delle imprese CON QUALI STRATEGIE HANNO RISPOSTO LE AZIENDE ,4% 20,6% compressione dei costi 9,5% 13,0% riduzione della dimensione aziendale 29,0% 19,0% ricerca di nuovi mercati 9,5% 3,8% riorganizzazione della funzione commerciale 23,8% 19,8% ridefinizione della offerta prodotti 12,7% 12,2% incremento del livello di servizio altro 1,5% Le strategie attuate in prevalenza risultano, in parte, differenziate: - riduzione dei costi e ridefinizione dell offerta prodotti per i produttori di filati. - ricerca di nuovi mercati e riduzione dei costi per i lanifici. C

21 3. Gli effetti della recessione e la reazione delle imprese Punti di attenzione Forte l impatto della recessione per 1/3 delle imprese Rilevante il ruolo dei New Competitor Strategie prevalenti: riduzione dei costi e ridefinizione dell offerta prodotti Forte l impatto della recessione per metà delle imprese Molto rilevante il ruolo dei New Competitor Strategie prevalenti: ricerca di nuovi mercati e riduzione dei costi A08 21

22 4 Competizione, mercato, rapporti coi clienti 22

23 4. Competizione, mercato, rapporti coi clienti DOVE SONO I CLIENTI (in % sul fatturato 2013) ,6% 43,5% 37,8% 30,6% 18,7% 4,9% Distretto Italia Estero I PdF di dimensioni maggiori hanno un più forte orientamento all export. Le aziende più piccole dipendono in misura elevata dal mercato distrettuale. Per i Lanifici, quasi 2/3 del fatturato è ottenuto sui mercati esteri. C

24 4. Competizione, mercato, rapporti coi clienti IL FATTORE PRINCIPALE DELLA COMPETITIVITA AZIENDALE ,2% 46,2% 40,7% 3 34,8% ,9% 6,8% 3,4% 3,0% prodotto (qualità. Innovazione, specializzazione, customizzazione) servizio (puntualità e tempestività) prezzo (capacità di contenimento dei costi di produzione) rapporto qualità/prezzo C

25 4. Competizione, mercato, rapporti coi clienti VALORE MEDIO DEI PRODOTTI (nel corso degli ultimi 5 anni) ,4% 32,8% 23,5% aumentato in misura consistente 36,4% aumentato in misura marginale 25,0% 30,3% rimasto sostanzialmente stabile 4,7% 6,1% 3,1% 3,8% diminuito in misura diminuito in misura marginale consistente D.11 Sensibile l aumento del valore medio dei prodotti registrato nel corso degli ultimi 5 anni 25

26 4. Competizione, mercato, rapporti coi clienti CONTENUTO TECNICO E DI INNOVAZIONE DEI PRODOTTI (nel corso degli ultimi 5 anni) ,3% 30,6% 32,0% 27,4% aumentato in misura consistente aumentato in misura marginale 33,9% 25,0% rimasto sostanzialmente stabile Consistente, anche l incremento del contenuto tecnico dei prodotti (30% 3,2% 2,3% 4,8% 2,3% diminuito in misura marginale diminuito in misura consistente dei PdF, 38% dei Lanifici) Forte la tendenza alla diminuzione della dimensione media dei lotti: (53% dei PdF e 61% dei Lanifici) D.12 26

27 4. Competizione, mercato, rapporti coi clienti ORGANIZZAZIONE COMMERCIALE Le formule commerciali prevalenti sono un mix tra i rapporti diretti coi clienti e l utilizzo di agenti/rappresentanti. (con una leggera prevalenza dei primi) Le formule commerciali prevalenti sono un mix tra i rapporti diretti coi clienti e l utilizzo di agenti/rappresentanti. (con una leggera prevalenza dei secondi) Circa il 60% dei PdF partecipa a fiere internazionali di settore. Circa il 67% dei Lanifici partecipa a fiere internazionali di settore. C1.16/C

28 4. Competizione, mercato, rapporti coi clienti TIPOLOGIE DI CLIENTI «MOLTO RILEVANTI» Le più piccole Le più grandi buyers/trading/agenzie buyers/trading/agenzie 4,5% piccole aziende di 17,2% piccole aziende di medie aziende di confezioni 13,8% medie aziende di confezioni 18,2% grandi catene di settore grandi catene di settore 18,2% griffe e grandi marchi 10,3% griffe e grandi marchi 45,5% Lanifici/Maglifici 58,6% Lanifici/Maglifici 13,6% Le più piccole Le più grandi buyers/trading/agenzie buyers/trading/agenzie piccole aziende di 32,8% piccole aziende di 4,8% medie aziende di confezioni 41,0% medie aziende di confezioni 19,0% grandi catene di settore 13,1% grandi catene di settore 31,7% griffe e grandi marchi 13,1% griffe e grandi marchi 44,4% Lanifici/Maglifici Lanifici/Maglifici C1.19/C

29 4. Competizione, mercato, rapporti coi clienti IN GENERALE, I CLIENTI COMUNICANO INFORMAZIONI IN RELAZIONE AI PIANI DI PRODUZIONE Peso % Peso % no 57,1% 52,7% sì, in misura marginale 33,3% 32,8% sì, in misura consistente 9,5% 14,5% Con i propri clienti, in relazione ai piani di produzione, è elevata la quota di azienda che rileva una comunicazione assente o insufficiente. C

30 4. Competizione, mercato, rapporti coi clienti SONO IN AUMENTO LE RICHIESTE DI DOCUMENTI E ATTESTATI DA PARTE DEI CLIENTI ,3% 62,6% 2 14,1% 16,0% 29,7% 21,4% No Sì in modo non intenso Sì molto intensamente Quali in particolare: Quali in particolare: Regolamenti Eco-Tossicologici 19,5% Regolamenti Eco-Tossicologici 32,5% Certificazioni Di Origine 19,5% Provenienza/Origine 21,7% Reach 14,6% Schede tecniche dettagliate 19,3% Solidità 12,2% Reach 12,0% Conformita' A Normativa Gb ,2% Qualità 4,8% Certificazioni Etico/Sociali 9,8% Etica/Sociale 6,0% Schede Tecniche/Capitolati 7,3% GB ,6% Ecotest 4,9% D.21 30

31 4. Competizione, mercato, rapporti coi clienti Punti di attenzione Forte orientamento all export Fattore principale di competitività: il prodotto Incremento del valore dei prodotti Intensa la richiesta di documenti e attestati da parte dei clienti Fortissimo orientamento all export Fattore principale di competitività: il prodotto Incremento del valore dei prodotti Intensa la richiesta di documenti e attestati da parte dei clienti A08 31

32 5. Investimenti 32

33 E. Investimenti INVESTIMENTI (ultimi 5 anni) progettazione e sviluppo prodotti 48,4% 27,4% 17,7% 6,5% consistenti bassi molto bassi nulli sistema informativo marketing, rete commerciale, fiere 28,6% 30,2% 34,9% 6,3% consistenti bassi molto bassi nulli macchinari/impianti 1 azienda su 5 ha effettuato investimenti in macchinari collocati presso i propri terzisti. (9 in filatura; 6 in ritorcitura). Le formule: comodato, affitto, sconto lavoro ,8% 22,6% 25,8% 4,8% consistenti bassi molto bassi nulli ,7% 25,8% 24,2% 11,3% consistenti bassi molto bassi nulli D.14, D.15 33

34 E. Investimenti INVESTIMENTI (ultimi 5 anni) progettazione e sviluppo prodotti 53,8% 26,9% 16,9% 2,3% consistenti bassi molto bassi nulli marketing, rete commerciale, fiere 40,2% 29,1% 23,6% 7,1% consistenti bassi molto bassi nulli Il 6% delle azienda ha effettuato investimenti in macchinari collocati presso i propri terzisti. (tessiture) 8 sistema informativo 8 macchinari/impianti ,5% ,0% 30,1% 19,5% 11,4% consistenti bassi molto bassi nulli 4 2 5,0% 17,6% 11,8% consistenti bassi molto bassi nulli D.14 34

35 E. Investimenti COLLABORAZIONI CON UNIVERSITA, CENTRI DI RICERCA, ALTRE AZIENDE Circa il 13 % delle aziende ha collaborato con l università; meno frequenti le altre collaborazioni. Solo il 3% delle aziende ha collaborato con l università. Le aree dei progetti: macchinari e apparecchi nuovi prodotti Le aree dei progetti: innovazione di prodotti test brevetti D.16 35

36 6 Modelli relazionali rapporti coi terzisti e con altri fornitori di servizi 36

37 6. Modelli relazionali rapporti coi terzisti e con altri fornitori di servizi Fabbisogni di servizi produttivi C/T coperti da terzisti del Distretto filatura 79,7% ritorcitura 90,3% rocc/asp/gar 93,4% tintoria 87,5% Rispetto ai fabbisogni complessivi di servizi produttivi C/T, risulta complessivamente molto elevato il livello di integrazione distrettuale. filatura 86,8% tessiture 91,6% rifinizione 94,8% C

38 6. Modelli relazionali rapporti coi terzisti e con altri fornitori di servizi VALUTAZIONE DELLA CAPACITA PRODUTTIVA DEI COMPARTI C/T DEL DISTRETTO (nel medio termine) filature ritorciture rocc/asp/gar tintorie filature tessiture rifinizioni insufficiente 45,1% 26,9% 25,0% 29,1% 44,4% 21,3% 24,6% adeguata 49,0% 69,2% 71,4% 63,6% 44,4% 68,0% 60,7% eccessiva 5,9% 3,8% 3,6% 7,3% 11,1% 10,7% 14,8% C

39 6. Modelli relazionali rapporti coi terzisti e con altri fornitori di servizi ALTRI ELEMENTI DELLE RELAZIONI COI TERZISTI Secondo la metà degli intervistati (sia per i PdF che per i Lanifici) la capacità produttiva complessiva del Distretto è destinata a ridursi ulteriormente nel corso dei prossimi 3 anni ( qualche contraddizione con la risposta precedente) Circa 1/4 dei PdF rilevano criticità nei rapporti con le ritorciture e le tintorie in relazione al livello di servizio. Quasi 1/3 dei Lanifici ha rilievi analoghi nei confronti delle rifinizioni. I rapporti coi terzisti sono fondamentalmente stabili nel tempo e ritenuti collaborativi Risposte % % non formalizzati 62,3% 69,5% poco formalizzati 27,9% 28,2% formalizzati in dettagliati contratti scritti 9,8% 2,3% I rapporti di lavoro sono in gran parte «non» o «poco formalizzati». Questo è un po meno marcato per le aziende di dimensioni maggiori C2.06/C2.07/C2.08/C2.09/C

40 6. Modelli relazionali rapporti coi terzisti e con altri fornitori di servizi Punti di attenzione Molto elevato il livello di integrazione distrettuale Alcune criticità nei rapporti con ritorciture e tintorie (livello di servizio) In un quadro di rapporti (non formalizzati) con le aziende c/t stabile e collaborativo Anche in relazione ai fornitori di altri servizi specializzati e professionali risulta piuttosto forte l integrazione col mercato locale Molto elevato il livello di integrazione distrettuale Alcune criticità nei rapporti con le rifinizioni (livello di servizio) In un quadro di rapporti (non formalizzati) con le aziende c/t stabile e collaborativo Anche in relazione ai fornitori di altri servizi specializzati e professionali risulta piuttosto forte l integrazione col mercato locale A08 40

41 7 Profilo imprenditoriale e risorse umane 41

42 7. Profilo imprenditoriale e risorse umane Persone che lavorano in azienda (*) Titolari 122 Titolari 257 Operai 827 Operai 853 Impiegati 444 Impiegati 698 Quadri 26 Quadri 26 Dirigenti 28 Dirigenti 31 TOTALE OCCUPATI TOTALE OCCUPATI N. medio occupati per azienda: 23 N. medio occupati per azienda: (*) sono incluse anche le 2 aziende di grandi dimensioni che fanno riferimento a gruppi nazionali 14 E01 42

43 7. Profilo imprenditoriale e risorse umane ETA DEI TITOLARI ,4% 25,1% 27,3% 19,3% 15,1% 15,4% 15,1% 14,2% 10,9% 8,6% 10,1% 9,4% fino a 39 anni e oltre % TITOLARI OVER 55 44,5% 50,9% E02, E03 Intravedono un problema di successione imprenditoriale il 13% dei PdF e il 20% dei Lanifici (i valori sono più bassi per le imprese di dimensione maggiore) 43

44 7. Profilo imprenditoriale e risorse umane COME SONO COPERTE LE FUNZIONI AZIENDALI da da quadri da da familiari/ specializzati manager consulenti parenti cresciuti in azienda (esterni) esterni Direzione generale 87,5% 12,5% Area produzione 61,1% 38,9% Area commerciale 60,7% 35,7% 3,6% Area amministrazione e finanza 45,6% 36,8% 3,5% 14,0% da famigliari/ specializzati da quadri da da manager consulenti parenti cresciuti in azienda (esterni) esterni Direzione generale 86,1% 13,0% 0,9% Area produzione 49,6% 50,4% Area commerciale 59,1% 38,3% 1,7% 0,9% Area amministrazione e finanza 39,3% 49,6% 3,4% 7,7% 44 EL.01

45 7. Profilo imprenditoriale e risorse umane MODALITA INSERIMENTO IN AZIENDA ,3% 48,4% 3 25,0% 36,7% 1 non ci sono state necessità di inserimenti 14,1% con avanzamento di figure già disponibili all interno dell azienda con figure professionali disponibili nell'area 1,7% 0,8% con figure professionali specializzate provenienti da fuori area Canali utilizzati Agenzie di lavoro interinale 24,5% 12,3% Passaparola/conoscenze dirette 69,8% 78,1% Centro per l'impiego 3,8% 3,5% Altro 1,9% 6,1% EL.03, EL.04 45

46 7. Profilo imprenditoriale e risorse umane INSERIMENTI FUTURI DELLE FIGURE PROFESSIONALI CRITICHE INSERIMENTI FUTURI non prevedo necessità di inserimenti 42,9% 51,9% con avanzamento di figure disponibili all interno dell azienda 9,5% 10,7% con professionalità disponibili sul mercato locale 44,4% 37,4% altro 3,2% PROBLEMI A REPERIRE FIGURE E COMPETENZE No 57,1% 72,7% Sì 42,9% 27,3% Figure critiche: Tutte le competenze, Capi-reparto, capi-filatori Figure critiche: Tutte le competenze, Disegnatori, tessitori 46 EL.05, EL.06, EL.07

47 7. Profilo imprenditoriale e risorse umane Punti di attenzione Gli imprenditori over 55 sono il 44% Funzioni aziendali «chiave» coperte da familiari Modalità di inserimento di «figure critiche»: reperibili nell area Canale per assunzioni: passaparola/conoscenza diretta Gli imprenditori over 55 sono il 51% Funzioni aziendali «chiave» coperte da familiari Modalità di inserimento di «figure critiche»: reperibili nell area Canale per assunzioni: passaparola/conoscenza diretta A08 47

48 8 Prospettive e visione imprenditoriale 48

49 H. Prospettive e visione imprenditoriale REDDITIVITA DEGLI ULTIMI 5 ANNI Tutte le imprese pesantemente negativa 4,7% pesantemente negativa 5,3% insufficiente 12,5% insufficiente 23,7% appena sufficiente 35,9% appena sufficiente 35,1% buona 43,8% buona 32,8% molto buona 3,1% molto buona 3,1% La redditività è «buona» o «molto buona» per il 59% delle imprese più grandi. La redditività è «buona» o «molto buona» per il 46% delle imprese più grandi. F1 49

50 8. Prospettive e visione imprenditoriale PROSPETTIVE FUTURE DELL AZIENDA (3 ANNI) ,4% 5 45,3% 3 34,6% 2 1 vi sia solo la possibilità di gestire al meglio l'attuale situazione vi siano possibilità di sviluppo e di investimento 4,7% 5,4% 5,4% 1,6% 4,6% si dovrà gestire un ridimensionamento dell'attività sia molto forte il rischio di dover uscire dal settore sia inevitabile la cessazione dell'attività F3 50

51 8. Prospettive e visione imprenditoriale FUTURO DEL TESSILE DEL DISTRETTO ,2% seppur ridimensionato, il distretto può ancora avere un futuro 21,9% 6,3% 1,6% 3,1% il distretto può avere un futuro solo se sara capace di cambiare profondamente per le condizioni della competizione internazionale, difficilmente il distretto potrà avere un futuro il distretto non potrà avere un futuro a causa delle condizioni interne altro ,4% 2 seppur ridimensionato, il distretto può ancora avere un futuro 32,1% il distretto può avere un futuro solo se sara capace di cambiare profondamente 9,2% 3,8% 1,5% per le condizioni della competizione internazionale, difficilmente il distretto potrà avere un futuro il distretto non potrà avere un futuro a causa delle condizioni interne altro F6 51

52 8. Prospettive e visione imprenditoriale IN CHE MISURA L AZIENDA OPERA CON CLIENTI CINESI DEL DISTRETTO ,1% ,7% no 12,7% 3,2% marginale abbastanza rilevante molto rilevante 2 no 11,5% marginale abbastanza rilevante 4,6% 2,3% molto rilevante LE AZIENDE CINESI DEL DISTRETTO POSSONO RAPPRESENTARE C1.22/C ,8% una buona opportunità 5 26,9% un'opportunità marginale 38,3% 54,6% nessuna opportunità 1,7% non so 4,6% Vi è scetticismo circa la possibilità di sviluppare collaborazioni con le aziende cinesi del distretto 52

53 8. Prospettive e visione imprenditoriale IL MODELLO ORGANIZZATIVO DEL DISTRETTO... Risposte % % e ancora valido 56,5% 69,2% va adeguato 41,9% 26,9% va radicalmente cambiato 1,6% 3,8% adeguato o cambiato come: occorre una selezione reciproca tra clienti e fornitori e l'assunzione di 66,7% 55,0% impegni condivisi a lungo termine occorre una selezione dei clienti e impegni garantiti anche da assunzione 18,5% 2 di partecipazioni da parte loro occorre che i committenti acquisiscano le imprese terziste di minori dimensioni 14,8% 17,5% (riverticalizzazione) altro 7,5% C2.11/C

54 8. Prospettive e visione imprenditoriale Punti di attenzione Redditività ultimi 5 anni: buona o molto buona: 47% Il 45% ritiene vi siano possibilità di sviluppo e investimento Prospettive del tessile del distretto positive per il 67% Evoluzione dell abbigliamento: prodotti di qualità Redditività ultimi 5 anni: buona o molto buona: 36% Il 35 % ritiene vi siano possibilità di sviluppo e investimento Prospettive del tessile del distretto positive per il 53% Evoluzione dell abbigliamento: prodotti di qualità A08 54

55 Grazie dell attenzione 55

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