Dipartimento di Studi Filosofici, Storici e Sociali dell Università G. d Annunzio - Laboratorio di Geografia. Gerardo Massimi

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1 Dipartimento di Studi Filosofici, Storici e Sociali dell Università G. d Annunzio - Laboratorio di Geografia Gerardo Massimi Industria e Servizi in Abruzzo Atlante della consistenza e delle tendenze degli addetti Selezione di testi e tavole estratti da

2 2

3 3 Indice PRESENTAZIONE 1. CONTENUTI DELLE TAVOLE E CRITERI DI LETTURA 1.1. Considerazioni introduttive 1.2. Gli ambiti locali e le distanze medie 1.3. I grafici a bolle 1.4. Caratteristiche e criteri di lettura della prima serie di tavole 1.5. Caratteristiche e criteri di lettura della seconda serie di tavole 1.6. La sintesi cartografica 1.7. Conclusioni. I comuni industriali al Conclusioni. I comuni emergenti nei servizi al L appendice statistica 2, TAVOLE ANALITICHE 2.1. Industria in complesso 2.2. C Estrazione di minerali Estrazione di petrolio, gas naturale e servizi connessi, esclusa prospezione Estrazione di minerali metalliferi Altre industrie estrattive 2.6. D Attività manifatturiere Industrie alimentari e delle bevande Industria del tabacco Industrie tessili Confezione di articoli di vestiario; preparazione e tintura di pellicce Preparazione e concia cuoio; fabbricazione articoli da viaggio, borse, calzature Industria del legno e prodotti in legno, sughero, paglia, esclusi i mobili Fabbricazione della pasta-carta, della carta e dei prodotti di carta Editoria, stampa e riproduzione di supporti registrati Fabbricazione di coke, raffinerie di petrolio, trattamento combustibili nucleari Fabbricazione di prodotti chimici e di fibre sintetiche e artificiali Fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche Fabbricazione di prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi Produzione di metalli e loro leghe Fabbricazione e lavoraz. dei prodotti in metallo, escluse macchine e impianti Fabbricazione macchine ed apparecchi meccanici; installazione e riparazione Fabbricazione di macchine per ufficio, di elaboratori e sistemi informatici Fabbricazione di macchine ed apparecchi elettrici n.c.a Fabbricazione apparecchi radiotelevisivi e per le comunicazioni Fabbricazione apparecchi medicali, precisione, strumenti ottici e orologi Fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi Fabbricazione di altri mezzi di trasporto Fabbricazione di mobili; altre industrie manifatturiere Recupero e preparazione per il riciclaggio 2.3. E Produzione e distribuzione di energia elettrica, gas e acqua Produzione di energia elettrica, di gas, di vapore e acqua calda Raccolta, depurazione e distribuzione d'acqua F Costruzioni Terziario in complesso G Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli, motocicli e di beni personali e per la casa Commercio, manutenzione e riparazione autoveicoli e moto; vendita al dettaglio di carburante Commercio all'ingrosso e intermediari del commercio, autoveicoli e moto esclusi Commercio al dettaglio, escluso auto e moto; riparazione beni personali e casa

4 H Alberghi e ristoranti 2.4. I Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni Trasporti terrestri; trasporti mediante condotte Trasporti marittimi e per vie d'acqua Trasporti aerei Attività di supporto ed ausiliarie dei trasporti; attiv. agenzie di viaggio Poste e telecomunicazioni J Intermediazione monetaria e finanziaria Intermediazione monetaria e finanziaria (escluse assicuraz. e fondi pensione) Assicurazioni e fondi pensione, escluse le assicur. sociali obbligatorie Attività ausiliarie della intermediazione finanziaria 2.5. K Attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, altre attività professionali ed imprenditoriali Attività immobiliari Noleggio macchinari, attrezz. senza operatore, beni per uso pers. e domestico Informatica e attività connesse Ricerca e sviluppo Altre attività professionali ed imprenditoriali L Pubblica amministrazione e difesa; assicurazione sociale obbligatoria M Istruzione N Sanità e altri servizi sociali O Altri servizi pubblici, sociali e personali Smaltimento dei rifiuti solidi, delle acque di scarico e simili Attività di organizzazioni associative n.c.a Attività ricreative, culturali e sportive Altre attività dei servizi 3 L INDUSTRIA E IL TERZIARIO NEGLI AMBITI DI 2 KM 3.1. L industria in complesso 3.2. C Estrattive 3.3. D Manifatturiere 3.4. E Produzione e distribuzione di energia elettrica, acqua e gas 3.5. F Costruzioni 3.6. Terziario in complesso 3.7. G Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli, motocicli e di beni personali e per la casa 3.8. H Alberghi e ristoranti 3.9. I Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni 3.1. J Intermediazione monetaria e finanziaria K Attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, altre attività professionali ed imprenditoriali L Pubblica amministrazione e difesa; assicurazione sociale obbligatoria M Istruzione N Sanità e altri servizi sociali O Altri servizi pubblici, sociali e personali 4 SINTESI CARTOGRAFICA DELLA DINAMICA Tendenze demografiche 4.2. Tendenze dell industria 4.3. Tendenze del terziario 5 APPENDICE STATISTICA GENERALE 6 APPENDICE STATISTICA SUI SINGOLI COMUNI

5 5 1. CONTENUTI DELLE TAVOLE E CRITERI DI LETTURA Considerazioni introduttive L atlante è costituito da una duplice serie di tavole illustrative dell assetto al 21 e della dinamica intercensuale degli addetti nelle attività economiche, o Ateco dalle sezioni di censimento fino ai raggruppamenti Istat definiti dai codici a due cifre nei comuni, nelle province e nella regione Abruzzo nel suo insieme. Le due serie differiscono per il punto di vista e per le modalità di rappresentazione: nella prima la regione è considerato come un sistema chiuso, del tutto isolato e svincolato dal contesto territoriale italiano al fine di cogliere le specificità delle relazioni intercomunali in sincronia alla data del censimento 21 e delle tendenze in diacronia per il decennio in esame; la seconda serie, invece, pur limitando la rappresentazione dei risultati a quelli propri della regione Abruzzo, propone le specificità degli ambiti locali (costituiti dagli aggregati comunali delimitati da un raggio esploratore di 2 ) dell Italia centrale e meridionale al fine di superare nella lettura e nell interpretazione territoriale sia le barriere amministrative, da quelle comunali a quelle regionali, sia la frammentazione delle informazioni elementari, che riflettono l elevata eterogeneità dimensionale delle unità elementari di censimento (i comuni) Gli ambiti locali e le distanze medie Circa gli ambiti locali dei comuni abruzzesi, si precisa che in questa sede sono stati considerati quelli definiti da una distanza massima di 2 : appartengono all ambito di un prefissato comune, Silvi quale esempio, tutti i comuni vicini sia abruzzesi sia delle regioni limitrofe, i cui capoluoghi sono compresi entro una distanza massima di 2 dall abitato capoluogo del comune centrale (Silvi Marina, nell esempio); l ambito è qualificato dalla sommatoria dei valori propri di tutti i comuni costituenti l ambito per tutti gli attributi territoriali (superficie, popolazione e addetti). Nel caso d esempio, l elemento centrale (il comune di Silvi; dati analitici in tabella 1) alla data del censimento 21 rappresenta il 4,75% di tutta la popolazione residente nell ambito, a fronte di una superficie territoriale che conta per il 2,84% e di un terziario che per numero di addetti risulta pari al 3,27%. Confrontando questi valori percentuali è immediata la qualificazione di Silvi, nel suo contesto locale, come una tessera ad alta densità di popolazione, ma sottodimensionata per numero di addetti nel terziario. Più in dettaglio, ordinando in senso decrescente le percentuali per un opportuno insieme di attributi e assumendo come soglie caratteristiche la popolazione residente e la superficie territoriale, nel caso in esame appare sovradimensionato rispetto alla popolazione il numero di addetti nell industria in complesso e nelle sezioni di censimento H Alberghi e ristoranti, O Altri servizi, F Costruzioni e D Manifatturiere; per contro, sono relativamente pochi gli addetti nel terziario in complesso e nelle sezioni di censimento G Commercio, M Istruzione, I Trasporti e comunicazioni, K Servizi imprese, J Intermediazione, L Pubblica amministrazione, N Sanità, E Energia, gas e acqua e C Estrattive. Circa la densità territoriale, nel comune di Silvi appare inferiore 1 In apertura di questo atlante l autore richiama la più che ventennale amicizia e comunità, nella ricerca e nella didattica, che lo legano con un vincolo affettuoso e produttivo.a Piergiorgio Landini, perché ad esse vanno attribuiti eventuali meriti e soltanto all autore i possibili demeriti. 2 Tutte le elaborazioni sono state effettuate con dati di fonte Istat; si precisa che nelle analisi delle distanze medie è stato utilizzato un supporto informatico prodotto da Achille Serpente cui si esprime gratitudine.

6 6 alla media dell ambito nelle sezioni I Trasporti e comunicazioni, K Servizi imprese, J Intermediazione, L Pubblica amministrazione, N Sanità, E Energia, gas e acqua, C Estrattive. Qualificazioni del genere sono indubbiamente utili, e sono agevolmente derivabili per i comuni con almeno 5mila abitanti in riferimento ai censimenti 1991 e 21, ma nulla dicono circa le caratteristiche spaziali delle distribuzioni statistiche degli attributi comunali; in particolare della tendenza ad addensarsi in prossimità della periferia o della tessera centrale dell ambito. Soccorrono al riguardo le distanze medie ponderate che risultano tanto più piccole quanto più spiccata è la tendenza verso il centro. Gli ambiti locali e le distanze medie ponderate costituiscono i capisaldi delle elaborazioni successivamente riportate nelle tabelle o rappresentate nel corredo cartografico e grafico dell Atlante. Esempi di ambiti di 2 Silvi e Sulmona 1 Altri elementi 2 Elemento centrale 15 Chilometri 3 Figura 1.1. Esempi di ambiti locali di 2. Avendo calcolato le distanze medie (ponderate) dal comune centrale ai due censimenti per un insieme di attributi, ritenuto adeguato per i fini della ricerca, la dinamica intercensuale del comune centrale nel contesto del proprio ambito locale è quantificata e spazialmente orientata, quale tendenza verso il centro o verso la periferia del generico attributo i, dalla variazione percentuale delle distanza medie. I 1 = 1(d media al 21-distanza media al 1991)/distanza media al 1991 Variazioni negative, conseguenti alla riduzione delle distanze, denotano una dinamica che tende verso il centro, mentre il contrario vale per le variazioni di segno positivo. Nel caso d esempio la dinamica appare piuttosto blanda (salvo l accentuata dinamica verso la periferia degli addetti nelle attività estrattive) e sostanzialmente favorevole per la tessera centrale che vede

7 7 migliorare la sua posizione sia per la popolazione sia per gli addetti nel terziario sia, ma con un incremento quasi irrilevante, per gli addetti nell industria in complesso. In maniera del tutto analoga, a partire dalle distanze medie ponderate ad una data prefissata, si apprezzano e si orientano le tendenze dei vari attributi quali scostamenti percentuali da un particolare attributo assunto quale termine di riferimento, di regola la popolazione (o la superficie territoriale): I 2 = 1(distanza media per l attributo i distanza media popolazione)/distanza media popolazione Considerazioni del tutto similari valgono per le analisi tramite le distanze medie finalizzate al rilevamento dello stato ad un particolare censimento, o della dinamica intercensuale, dei singoli comuni riferiti al contesto regionale, salvo un avvertenza: l ambito à costituito sempre da tutti i comuni abruzzesi, ma di volta in volta cambia l origine (il comune per il quale si calcolano le distanze medie ponderate con la superficie territoriale, o con la popolazione o con gli addetti) per la misura delle distanze. Ovvia conseguenza è la forte somiglianza, almeno a prima vista della generalità delle configurazioni in quanto esse riflettono necessariamente le caratteristiche geometriche del mosaico dei comuni abruzzesi, sicché non meraviglia la posizione sovente al massimo periferica di Oricola o quella, al massimo centrale, ora di Nocciano ora di Pianella. Tuttavia, anche per queste distanze le variazioni e gli scostamenti sono efficaci discriminanti, risultati utilissimi strumenti per quantificare e orientare le tendenze spaziotemporali nella regione vista nel suo insieme e delle specificità nell intorno dei singoli comuni. Infatti, come si coglie facilmente dal caso d esempio, di nuovo Silvi (gli elementi informativi sono riportati nelle tabelle 2 e 3) definiscono i caratteri dell area urbana di Pescara e del litorale aprutino meridionale in un punto particolare di misura (il comune di Silvi), caratteri peraltro sempre in qualche modo (apprezzabile solo per i grandi comuni circondati da altri di piccola taglia in relazione all attributo del quale si studia la tendenza) modificati dal caso strettamente locale. Silvi - Ambito locale di 2 Popolazione al Roseto degli A. Pineto Atri Montefino Castilenti Castiglione Elice M.R. -1 Città S.'A. Silvi Cappelle sul T. Picciano Penne Collecorvino Spoltore Moscufo Loreto A. Pianella Montesilvano Pescara San Giovanni T

8 8 Grafico 1.1 La popolazione residente nell ambito locale di Silvi delimitato da un raggio esploratore di 2. Il grafico, del tipo a bolle proporzionali, ha come origine delle coordinate il centro capoluogo del comune di Silvi. Tabella 1.1 Esempio di tabella riepilogativa della dinamica per i comuni con oltre 5 abitanti al censimento 21 (comune di Silvi). Gli attributi sono ordinati per distanze medie crescenti al censimento 21 Valori assoluti nel comune Comune in % dell ambito Distanze medie in Attributi H Alberghi e ristoranti ,72 8,15 11,19 11,29 F Costruzioni ,44 5,37 12,48 12, Popolazione ,37 4,75 12,37 12,16 O Altri servizi ,65 5,97 12,6 12,22 G Commercio ,42 4, 12,76 12,37 Terziario in complesso ,15 3,27 12,98 12,7 Industria in complesso ,68 5,1 12,81 12,75 K Servizi imprese ,91 2,22 13,3 12,76 E Energia, gas e acqua 9 4 1,61 1,1 13,44 12,95 N Sanità 47 76,71 1,4 12,83 12,97 M Istruzione ,95 3,38 13,25 12,98 D Manifatturiere ,92 4,97 12,91 13,7 I Trasporti e comunicazioni ,63 2,32 13,64 13,17 Superficie 2,68 2,68 2,84 2,84 13,3 13,3 J Intermediazione ,46 1,91 13,67 13,39 L Pubblica amministrazione ,5 1,19 13,5 13,62 C Estrattive,, 12,89 15,9 Tabella 1.2 Esempio di dinamica intercensuale di un comune (Silvi) nel contesto del proprio ambito locale di 2. Centro Var. % Periferia Var. % K Servizi imprese -4,6 L Pubblica amministrazione,89 F Costruzioni -3,85 H Alberghi e ristoranti,89 E Energia, gas e acqua -3,65 N Sanità 1,9 I Trasporti e comunicazioni -3,45 D Manifatturiere 1,24 G Commercio -3,6 C Estrattive 17,7 O Altri servizi -3,2 Terziario in complesso -2,16 J Intermediazione -2,5 M Istruzione -2,4 Popolazione -1,7 Industria in complesso -,47 Tabella 1.3 Esempio di scostamenti percentuali delle distanze medie ai censimenti 1991 e 21. Comune di Silvi nell ambito di 2. Attributi Da pop Da pop. 21 Da sup Da sup. 21 C Estrattive 4,2 24,1-3,8 13,46 D Manifatturiere 4,37 7,48-2,93-1,73 E Energia, gas e acqua 8,65 6,5 1,5-2,63 F Costruzioni,89-1,32-6,17-9,77

9 9 Attributi Da pop Da pop. 21 Da sup Da sup. 21 G Commercio 3,15 1,73-4,6-6,99 H Alberghi e ristoranti -9,54-7,15-15,86-15,11 I Trasporti e comunicazioni 1,27 8,31 2,56 -,98 Industria in complesso 3,56 4,85-3,68-4,14 J Intermediazione 1,51 1,12 2,78,68 K Servizi imprese 7,52 4,93, -4,6 L Pubblica amministrazione 9,14 12,1 1,5 2,41 M Istruzione 7,11 6,74 -,38-2,41 N Sanità 3,72 6,66-3,53-2,48 O Altri servizi 1,86,49-5,26-8,12 Popolazione,, -6,99-8,57 Superficie 7,52 9,38,, Terziario in complesso 4,93 4,44-2,41-4,51 Tabella 1.4 Esempio di situazione al 21 e di dinamica di un comune (Silvi) nel contesto regionale. Distanze medie Scostamenti % variazioni % Attributi al censimento21 da popolazione Superficie 55,84 Popolazione 41,55 -,89 C Estrattive 37,18-1,51-11,98 D Manifatturiere 43,82 5,46 3,55 G Commercio 45,81 1,24 7,5 F Costruzioni 39,65-4,57-7,89 Industria in complesso 42,81 3,3,72 G Commercio 38,6-8,41-4,2 H Alberghi e ristoranti 4,5-2,54-4,35 I Trasporti e comunicazioni 38,28-7,88-3,56 J Intermediazione 36,78-11,49-1,82 K Servizi imprese 38,4-8,46,32 L Pubblica amministrazione 41,92,89 2,61 M Istruzione 42,18 1,51 1,73 N Sanità 4,15-3,37 3, O Altri servizi 38,85-6,5 2, Terziario in complesso 39,37-5,24-1,12 Massimo 45,81 1,24 7,5 Minimo 36,78-11,49-11, I grafici a bolle I grafici a bolle si basano sul confronto di serie di tre valori: simili ai grafici a dispersione - con il terzo valore proporzionale all area della bolla o al suo raggio hanno trovato ampia utilizzazione in questo atlante per la loro duttilità e per gli interessantissimi risvolti nella didattica universitaria delle discipline geografiche. Infatti, consentono la realizzazione di efficaci rappresentazioni di tipo cartografico, seppure molto semplificate per l assenza delle perimetrazioni amministrative, di insiemi di luoghi puntiformi (o ad essi riconducibili, come i comuni spazialmente identificati con i corrispondenti capoluoghi), purché siano disponibili le coordinate piane di tali luoghi,.e di ovviare alla mancanza di specifici programmi e delle costosissime basi cartografiche.

10 1 Per tale ragione è stato allestito un sussidio specifico, che integra questo atlante e ne dilata le possibilità di fruizione nel sito internet dell Università G. d Annunzio (unich.it), all indirizzo Laboratorio di Geografia. 8 Martinsicuro 6 Te ram o Giulianova Atri 4 Castelli Penne Pescara 2 L'Aquila Chieti Ortona Scafa Fossace sia Lanciano -2 Carsoli Avezzano Popoli Sulmona Casoli Atessa Vasto -4 Quadri Schiavi di Abruzzo Barrea Grafico 1.2. Esempio di grafico a bolle dei comuni abruzzesi. I comuni sono distinti in tre gruppi: comuni capoluoghi di provincia (bolle più grandi con denominazioni), comuni di riferimento per posizione o rilevanza geografica (bolle intermedie con denominazioni dei comuni), altri comuni (bolle più piccole). Il grafico ha come origine il baricentro, ponderato con pesi unitari, dei comuni Caratteristiche e criteri di lettura della prima serie di tavole Entrando nello specifico dell organizzazione delle tavole della prima serie, si precisa che ciascuna attività è delineata tramite un corredo tabellare ed un corredo grafico dei quali si precisano le caratteristiche prendendo a titolo esemplificativo la tavola illustrativa dell industria manifatturiera. La prima tabella riassume per la regione nel suo insieme ai due censimenti l eventuale discordanza tra gli addetti nelle imprese e gli addetti nelle unità locali delle imprese, quale indizio

11 11 fondamentale della componente esogena nell attività in esame. Nel caso dell industria manifatturiera il saldo negativo di oltre 2 mila addetti documenta la dipendenza di un discreto numero di unità locali attive in Abruzzo (il 9% circa in termini di addetti equivalenti) da imprese con sede legale esterna alla regione; tuttavia, la tabella (ultima colonna) documenta un trend recessivo di tale dipendenza (1991: -11,6%; 21: -8,99%), la cui interpretazione è ovviamente in chiave positiva dalla prospettiva abruzzese. La seconda tabella riassume per le province e per la regione la diffusione territoriale dell attività in esame (escluse le unità locali senza addetti) nei comuni e la consistenza degli addetti ai due censimenti sia in valore assoluto sia quale grado d industrializzazione (in questo caso) o di terziarizzazione (in altri casi), quantificato dal numero di addetti per mille residenti. Per l industria manifatturiera il grado risulta in crescita nella regione Abruzzo tra il 1991 e il 21 (passa da 89,2 a 93,57 ), ma con notevoli differenze alla scala delle province. In particolare, quella di Pescara è in controtendenza (il grado diminuisce da 67,19 a 61,82 ), tanto da risultare nel 21 la provincia a più basso livello d industrializzazione; la provincia di Teramo, invece, detiene il primato ad entrambi i censimenti, ma la crescita è meno vigorosa nel confronto con quella di Chieti che nel decennio si afferma con un ragguardevole incremento (1991: 98,25 ; 21: 111,2%). Inoltre, richiamando la disposizione planimetrica dei territori provinciali, la tabella pone in evidenza un assetto bipolare (Teramano e Chietino) con cesura (Pescarese) in posizione intermedia sull asse meridiano, cesura che si dilata ad occidente (Aquilano) e finisce per delineare una fisionomia ricorrente la contrapposizione tra aree interne ed aree marittime nella variante Aquilano-Teramano e Aquilano-Chietino. Poiché il numero dei comuni varia da provincia a provincia la diffusione territoriale è prospettata sia con le frequenze in valore assoluto che assegnerebbero il primato alla provincia dell Aquila (attività presente in 14 comuni) sia con le frequenze relative percentuali, indicative del primato della provincia di Teramo (1%) ad entrambi i censimenti. La terza tabella completa il quadro informativo analitico per la regione nel suo insieme con un sommario di elementi statistici descrittivi delle distribuzioni degli addetti nei comuni, integrati da indicazioni circa la sussistenza di correlazioni da due punti di vista. La colonna correlazione I riguarda la stima della correlazione ai due censimenti tra la distribuzione per comune degli addetti e e la distribuzione per comune della popolazione residente, alquanto modesta e con tendenza a decrescere nel decennio nel caso dell industria manifatturiera, mentre raggiunge valori prossimi all unità in alcune attività di servizio tendenzialmente ubiquitarie e dimensionate all incirca in funzione del carico demografico dei singoli comuni (esempio: istruzione). La colonna correlazione II, invece, riguarda la correlazione tra la distribuzione degli addetti per comune al censimento 1991 e quella, corrispondente, al censimento 21: generalmente la correlazione appare elevata (,95 nell esempio), ma non elevatissima e in un discreto numero di casi documenta e quantifica, come fosse un indice di somiglianza tradizionale, profonde trasformazioni nel decennio intercensuale. A tal proposito si richiama l Ateco 14 Altre attività estrattive per la quale la correlazione valendo appena,34, indica un cambiamento radicale, privo però della dimensione spaziale che, al contrario, svolge un ruolo di primo piano in quasi tutte le rappresentazioni grafiche. La terza tabella, caratteristica già richiamata, riposta un insieme di indicatori statistici descrittivi che per chiarezza conviene distinguere in due gruppi. Al primo appartengono le informazioni riportate nelle colonne media, asimm. (per asimmetria) e Interv. (per intervallo o campo )di variazione dei dati), che non richiedono specifiche puntualizzazioni; nel secondo gruppo ricadono le informazioni che, nel loro insieme, propongono adeguati sommari esplorativi con cinque medie di posizione della famiglia dei quartili: Min. (minimo o quartile zero), Q1 (Primo quartile), Mediana (o secondo quartile), Q3 (terzo quartile), Max (massimo o quarto quartile).

12 12 Tabella 1.5 Esempio della prima tabella nelle tavole della prima serie Censimento Addetti UL imprese Addetti imprese Differenza Differenza in % UL , ,99 Tabella 1.6 Esempio della seconda tabella nelle tavole della prima serie Indicatore Presenze Addetti L Aquila Teramo Pescara Chieti Abruzzo L Aquila Teramo Pescara Chieti Abruzzo Numero Numero Differenza Differenza in % 91,,, 1,1,34 1,79 7,91-6,1 13,25 6,24 % comuni 91 96,3 1, 97,83 95,19 96,72 _ % comuni 1 96,3 1, 97,83 96,15 97,5 _ Grado 91 _ 62,48 127,26 67,19 98,25 89,2 Grado 1 _ 63,69 133,72 61,82 111,2 93,57 Tabella 1.7. Esempio della terza tabella nelle tavole della prima serie Censimento Correlazi. 1 Correlazi. 2 Media Asimm. Interv. Min Q1 Mediana Q3 Max 1991,79 364,56 4, ,66,95 387,3 5, Si entra ora nel merito dell apparato iconografico costituito da tre coppie di grafici a bolle e da un grafico del tipo linee. La prima coppia di grafici rappresenta la distribuzione degli addetti nei comuni abruzzesi al 21 (grafico a sinistra con bolle ombreggiate) in parti su 1mila del totale regionale e non in valore assoluto al fine di rendere immediati i confronti visuali tra tavole diverse e le differenze (addetti 21 meno addetti 1991) tra i due censimenti (grafico a destra). Si precisa che in tutti i grafici le bolle in colore indicano differenze (o variazioni percentuali o scostamenti) positive, le bolle prive di colore individuano e quantificano le differenze negative. Nel caso dell industria manifatturiera le differenze negative tendono ad allinearsi lungo la fascia litoranea, mentre quelle positive sembrano privilegiare la fascia retrolitoranea per una profondità di circa 25-3 dalla costa. Su tutte spicca la grande bolla a sudest del comune di Atessa.

13 13 Addetti al 21 Differenze Figura 1.2. Esempio della prima coppia di grafici a bolle Figura 1.3. Criteri interpretativi dei grafici delle distanze medie al 21 e delle differenze Nella seconda coppia di grafici a bolle sono visualizzate, in riferimento alle attività proprie di ciascuna tavola, le relazioni tra i comuni della regione Abruzzo quantificate dalle distanze medie -ponderate con gli addetti al 21 che intercorrono secondo linee rette tra ciascun comune e i restanti. Per meglio cogliere questo aspetto le bolle non rappresentano tali distanze in valore assoluto bensì quali scostamenti dal valore mediano delle distanze medie comunali: i valori negativi (bolle in chiaro) indicano posizione centrale, mentre il contrario vale per i valori positivi che denotano perifericità tanto più accentuata quanto più elevati in valore assoluto (delle differenze, si badi bene). Pertanto, la rappresentazione consente di individuare immediatamente il centro, la fascia di transizione e l estrema periferia in uno spazio regionale del tutto chiuso verso l esterno.

14 14 Il grafico a destra, integra il quadro conoscitivo con la rappresentazione delle tendenze intercensuali delle suddette distanze medie: nell esempio, denotano, in primo luogo, una significativa progressione a crescere verso la sezione settentrionale della provincia di Teramo e a diminuire altrove, specie nella sezione centrale e settentrionale di quella di Chieti; in secondo, la tendenza delle differenze a crescere in valore assoluto da SO a NE, da interpretare come i risultati di una dinamica vivace e contrastata nelle province marittime e, al contrario, conservativa dell assetto al 1991 nella provincia aquilana.. La terza coppia di grafici ha per motivo conduttore il confronto tra addetti e residenti nei comuni al censimento 21: il grafico a sinistra illustra gli scostamenti tra le distanze medie conseguenti alla ponderazione con gli addetti e quelle che si ottengono con la ponderazione con la popolazione residente: scostamenti negativi stanno ad indicare un incremento di centralità nel contesto regionale rispetto a quanto conseguente alla distribuzione della popolazione (nell esempio: sezione settentrionale del Teramano); scostamenti positivi segnalano,. invece, incrementi di perifericità che, per l industria manifatturiera, raggiungono i valori più elevati nella conca di Sulmona e si attenuano fino ad annullarsi nel basso Vastese in ragione dell effetto di riduzione esercitato dai complessi industriali dell allineamento Atessa-Gissi-San Salvo. Il grafico a destra, per la sua parte, visualizza la distribuzione del rapporto al 21 tra addetti e popolazione residente nei comuni: spiccano nella rappresentazione il vuoto delle aree interne, salvo la bolla rappresentativa di Carsoli, la debolezza della fascia litoranea, la relativa omogeneità su discreti valori di quella retrolitoranea, le due aree di eccellenza rappresentate dalla Val Vibrata- Tronto e dall allineamento Atessa-Gissi-San Salvo. Distanze medie al 21 Differenze distanze medie'91-'1 in % Figura 1.4. Esempio della seconda coppia di grafici a bolle

15 15 Scostamenti da d medie pop. 21 Addetti per 1 residenti Figura 1.5. Esempio della terza coppia di grafici a bolle La serie dei grafici è completata da uno del tipo a linee dedicato alla rappresentazione delle unità locali e degli addetti per classe di addetti ai censimenti 1991 e 21 nella regione Abruzzo tramite le curve delle frequenze percentuali cumulate che consentano l immediato apprezzamento di soglie critiche quali il 25%, il 5% e il 75%. Per l industria manifatturiera il grafico sottolinea la quasi assoluta stabilità delle configurazioni ai due censimenti, la dominanza con oltre il 5% del totale delle unità locali con meno di tre addetti, mentre il 5% degli addetti cade nella classe, tipica delle imprese piccole, con addetti da 2 a % cumulate Classi di addetti Numero 91 Numero 1 Addetti 91 Addetti 1 Figura 1.6. Esempio di grafico a linee illustrativo della numerosità delle unità locali per classe di addetti nella regione Abruzzo Classe 1 = ; Classe 2 = 1 addetto; Classe 3 = 2 addetti; Classe 4 = da 3 a 5 addetti; Classe 5 = da 6 a 9 addetti; Classe 6 = da 1 a 15 addetti; Classe 7 = da 16 a 19 addetti; Classe 8 = da 2 a 49 addetti; Classe 9 = da 5 a 99 addetti; Classe

16 16 1 = da 1 a 199 addetti; Classe 11 = da 2 a 249 addetti; Classe 12 = da 25 a 499 addetti; Classe 13 = da 5 a 999 addetti; Classe 14 = 1 e più.addetti Caratteristiche e criteri di lettura della seconda serie di tavole Le tavole della seconda serie, quelle cartografiche a pieno titolo, sono costituite da due cartogrammi a mosaico, il primo dei quali è integrato dalla sovrapposizione di simboli graduati, illustrativi delle sezioni di censimento ricadenti nel settore dell industria (sezioni da C ad F) e i quello dei servizi (da G ad F), nonché dell industria e dei servizi nel loro complesso. Il primo cartogramma visualizza con campiture di colore (classi tendenzialmente equinumerose) il grado di attività, quale rapporto degli addetti per 1 residenti, al censimento 21 nell ambito di 2 di ciascun comune: in termini più espliciti la campitura del comune di Silvi indica il grado dell insieme dei comuni i cui centri capoluoghi sono compresi entro una distanza massima di 2 dal centro capoluogo di Silvi. Conseguenza di rilievo è la presenza di ampie aree con campiture uniformi che riflettono le caratteristiche dei comuni più grandi ricadenti nei singoli ambiti (esempio: gli ambiti centrati sull Aquila e sui comuni limitrofi al capoluogo regionale hanno in genere la stessa campitura). Il ruolo dei comuni negli ambiti corrispondenti, tuttavia, non è trascurato dal momento che è messo in evidenza dai simboli graduati (a forma di triangolo) proporzionali agli scostamenti (o differenze) percentuali tra la distanza media ponderata con gli addetti, che intercorre tra il comune centrale e i restanti, e la distanza media ponderata con la popolazione residente: scostamenti negativi indicano tendenza degli addetti ad addensarsi nel comune centrale o nelle sue vicinanze; scostamenti positivi indicano, invece, tendenza opposta. Il secondo cartogramma, avente per tema la variazione percentuale degli addetti negli ambiti di 2 tra i censimenti 1991 e 21, si presenta come un mosaico a sei classi convenzionali, salvo l aggiunta di una settima classe nei pochissimi casi in cui siano presenti ambiti senza variazioni. Causa l eterogeneità dei campi di variazione dei dati da rappresentare, gli intervalli delle classi non sono del tutto omogenei La sintesi cartografica Lo stato al censimento 21 e la dinamica intercensuale nel dettaglio dei comuni, osservati nel contesto regionale o nei corrispondenti ambiti di 2, sono illustrati da un ulteriore insieme di rappresentazioni che si integrano vicendevolmente convergendo nel delineare suggestivi paesaggi funzionali. In particolare, la sincronia al 21 per la regione Abruzzo intesa come un sistema chiuso, articolato al suo interno in un mosaico di 35 comuni, si risolve in una netta discrasia tra addetti e residenti in quanto i primi tendono ad addensarsi, sia per le attività industriali sia per quelle di servizio nella sezione centrosettentrionale della provincia di Teramo; al contrario, tendono a rarefarsi in tutta la sezione meridionale della regione, coinvolgendo oltre la metà delle province dell Aquila e di Chieti, cui si aggiungono i comuni di Popoli, Salle, Caramanico Terme e Sant Eufemia a Maiella nel Pescarese. Dunque, una fisionomia nord-sud che ripropone in ambito regionale quella nazionale e che potrebbe spiegarsi con un processo di sviluppo imitativo e diffusivo a partire dal Piceno.

17 17 Tipo di comune - 21 Tendenze per d medie Abruzzo AA (31) BA (132) BB (142) 15 Chilometri 3 Figura 1.7. Tipi comunali al 21 A Tipo AA: tendenza centrale degli addetti sia dell industria sia del terziario; Tipo BA: tendenza centrale soltanto degli addetti nel terziario; Tipo BB: assenza di tendenze centrali. Il passaggio agli ambiti locali di 2 comporta la frantumazione della fisionomia delineata in precedenza e l affermarsi di una rappresentazione di tipo reticolare cui partecipano attivamente 21 comuni in ragione di tendenze centrali degli addetti in entrambi i settori (79 comuni, tra i quali L Aquila, Avezzano, Chieti e Lanciano), o limitate al settore dell industria (71 comuni tra i quali Penne e Atri) oppure a quello dei servizi (51 comuni, tra essi Teramo, Pescara e Vasto). I comuni per così dire gregari (14 in complesso), non disegnano mai fasce anulari complete il che rafforza l evidenza della struttura reticolare soggiacente, in realtà non sono sempre tali perché in alcuni casi (specie per quelli del piano Frentano: Ortona e limitrofi) l assenza di tendenze centrali può essere giustificata dall eccedenza di lavoratori nel comparto agricolo. In altri casi, invece, un ruolo cruciale è svolto dal forte invecchiamento della popolazione (esempi al riguardo sono i comuni dell Aquilano che si interpongono tra la conca del Fucino e quella di Sulmona) o dalla prevalenza di funzioni residenziali (Silvi).

18 18 Tipo di comune al 21 Tendenze negli ambiti di 2 AA (79) AB (71) BA (51) BB (14) 15 Chilometri 3 Figura 1.8. Tipi comunali al 21 B Tipo AA: tendenza centrale degli addetti sia dell industria sia del terziario; Tipo AB: tendenza centrale soltanto degli addetti nell industria: Tipo BA: tendenza centrale soltanto degli addetti nel terziario; Tipo BB: assenza di tendenze centrali.

19 19 Tipo di comune - 2 Tendenze popolazione 3 1,5,3 -,3-1,5-3 Tendenze add. industria e servizi AA (8) AB (85) BA (66) BB (74) 15 Chilometri 3 Figura 1.9. Tipi di comune al 21 C. Tipo AA: tendenze centrali in crescita per gli addetti sia nell industria sia nel terziario; Tipo AB: tendenze centrali in crescita per gli addetti solo nell industria; Tipo BA: tendenze centrali in crescita per gli addetti solo nel terziario; Tipo BB: tendenze centrali in regresso per gli addetti sia nell industria sia nel terziario Conclusioni. I comuni industriali al 21 Comuni industriali a pieno titolo per surplus di addetti sia verso l ambito locale sia verso la regione sia verso l Italia: a) Del tutto emergenti nelle attività manifatturiere (Tipo AAA e AAA: 58 comuni): 1) Aquilano:Aielli, Avezzano, Carsoli, Corfinio, Oricola, Scoppito; 2) Teramano: Ancarano, Atri, Basciano, Castellalto, Castelli, Castiglione Messer Raimondo, Castilenti, Cellino Attanasio, Colonnella, Controguerra, Corropoli, Montefino, Morro d Oro, Mosciano Sant Angelo, Nereto, Notaresco, Pineto, Sant Egidio alla Vibrata, Sant Omero, Tortoreto; 3) Pescarese: Alanno, Bolognano, Bussi sul Tirino, Cappelle sul Tavo, Castiglione a Casauria, Cepagatti, Collecorvino, Elice, Manoppello, Montebello di Bertona, Nocciano, Penne, Rosciano, Scafa, Tocco da Casauria, Turrivalignani; 4) Chietino: Arielli, Atessa, Canosa Sannita, Fara Filiorum Petri, Fara San Martino, Fresagrandinaria, Gissi, Lentella, Miglianico, Poggiofiorito, Pretoro, Rapino, San Giovanni Teatino, San Martino sulla Marrucina, San Salvo, Treglio. b) Con surplus di addetti nelle attività manifatturiere in ambiti locale e nel contesto nazionale (AAA e ABA : 1 comune): Ortona. c) Con surplus di addetti nelle attività manifatturiere soltanto in ambito locale (AAA e ABB : 1 comune): Scontrone. d) Con surplus di addetti nelle attività manifatturiere soltanto nel contesto nazionale (AAA e BBA : 1 comune): Montorio al Vomano. e) Con deficit di addetti nelle attività manifatturiere in tutti i contesti (AAA e BBB : 3 comuni). Collepietro, Casacanditella, Guardiagrele.

20 2 Comuni con surplus di addetti verso l ambito locale e verso l Italia, ma con deficit nei riguardi della regione: f) Del tutto emergenti nelle attività manifatturiere (ABA e AAA : 3 comuni): Moscufo, Pianella, Villamagna. g) Con surplus di addetti nelle attività manifatturiere in ambito locale e nazionale (ABA e ABA : 4 comuni): Raiano, Sulmona, Picciano, Chieti. h) Con surplus di addetti nelle attività manifatturiere soltanto in ambito locale (ABA e ABB : 1 comune): L Aquila. Comuni con surplus di addetti soltanto in ambito locale per il complesso delle attività manifatturiere a) Del tutto emergenti nelle attività manifatturiere (ABB e AAA : 1 comune)): San Giovanni Lipioni. b) Con surplus di addetti nelle attività manifatturiere in ambito locale e nazionale (ABB e ABA : 2 comuni): Taranta Peligna, Vacri. c) Con surplus di addetti nelle attività manifatturiere soltanto in ambito locale (ABB e ABB : 7 comuni): Castel di Sangro, Celano, Ortucchio, Rivisondoli, Silvi, Rocca San Giovanni, Torrevecchia Teatina. d) Con deficit di addetti nelle attività manifatturiere in tutti i contesti (ABB e BBB : 7 comuni): Canistro, Carapelle Calvisio, Castelvecchio Calvisio, Roccaraso, San Pio delle Camere, Salle, Castelguidone. Comuni con surplus di addetti nei riguardi della regione e dell Italia, ma non in ambito locale: a) Del tutto emergenti nelle attività manifatturiere (BAA e AAA : 2 comuni): Colledara, Martinsicuro. b) Con surplus di addetti nelle attività manifatturiere in ambito regionale e nazionale, ma non in ambito locale (BAA e BAA : 4 comuni): Campli, Civitella del Tronto, Casoli, Palombaro. Comuni con surplus di addetti soltanto verso l Italia nel complesso delle attività industriali: a) Con surplus di addetti nelle attività manifatturiere in ambito regionale e nazionale, ma non in ambito locale (BBA e BAA : 3 comuni): Bellante, Monteodorisio, Santa Maria Imbaro b) Con surplus di addetti nelle attività manifatturiere soltanto in ambito nazionale (BBA e BBA : 1 comune): Cugnoli. c) Con deficit di addetti nelle attività manifatturiere in tutti i contesti (BBA e BBB : 3 comuni): Roseto degli Abruzzi, Teramo, Roccamontepiano. Comuni con deficit di addetti nel complesso delle attività industriali: b) Con surplus di addetti nelle attività manifatturiere in ambito locale e nazionale, ma non in ambito regionale (BBB e ABA : 2 comuni): Fossa, Giuliano Teatino. c) Con surplus di addetti nelle attività manifatturiere soltanto in ambito locale (BBB e ABB : 2 comuni): Cagnano Amiterno, Città Sant Angelo. d) Con surplus di addetti nelle attività manifatturiere soltanto in ambito nazionale (BBB e BBA : 2 comuni): Civitaquana, Dogliola. e) Con deficit di addetti nelle attività manifatturiere in tutti i contesti (BBB e BBB : 197 comuni): 1) Nell Aquilano:Acciano, Alfedena, Anversa degli Abruzzi, Ateleta, Balsorano, Barete, Barisciano, Barrea, Bisegna, Bugnara, Calascio, Campo di Giove, Campotosto, Cansano, Capestrano, Capistrello, Capitignano, Caporciano, Cappadocia, Castel del Monte, Castel di Ieri, Castellafiume, Castelvecchio Subequo, Cerchio, Civita d Antino, Civitella Alfedena, Civitella Roveto, Cocullo, Collarmele, Collelongo, Fagnano Alto, Fontecchio, Gagliano Aterno, Gioia dei Marsi, Goriano Sicoli, Introdacqua, Lecce nei Marsi, Luco dei Marsi, Lucoli, Magliano de Marsi, Massa d Albe, Molina Aterno, Montereale, Morino, Navelli, Ocre, Ofena, Opi, Ortona dei Marsi, Ovindoli, Pacentro, Pereto, Pescasseroli, Pescina, Pescocostanzo, Pettorano sul Gizio, Pizzoli, Poggio Picenze, Prata d Ansidonia, Pratola Peligna, Prezza, Roccacasale, Rocca di Botte, Rocca di Cambio, Rocca di Mezzo, Rocca Pia, San Benedetto dei Marsi, San Benedetto in Perillis, San Demetrio ne Vestini, Sante Marie, Sant Eusanio Forconese, Santo Stefano di Sessanio, San Vincenzo Valle Roveto, Scanno, Scurcola Marsicana, Secinaro, Tagliacozzo, Tione degli Abruzzi, Tornimparte, Trasacco, Villalago, Villa Santa Lucia degli Abruzzi, Villa Sant Angelo, Villavallelonga, Villetta Barrea, Vittorito, 2) Nel Teramano: Alba Adriatica, Arsita, Bisenti, Canzano, Castel Castagna, Cermignano, Cortino, Crognaleto, Fano Adriano, Giulianova, Isola del Gran Sasso d Italia, Penna Sant Andrea, Pietracamela, Rocca Santa Maria, Torano Nuovo, Torricella Sicura, Tossicia, Valle Castellana, 3) Nel Pescarese: Abbateggio, Brittoli, Caramanico Terme, Carpineto della Nora, Catignano, Civitella Casanova, Corvara, Farindola, Lettomanoppello, Loreto Aprutino, Montesilvano, Pescara, Pescosansonesco, Pietranico, Popoli, Roccamorice, Sant Eufemia a Maiella, San Valentino in Abruzzo Citeriore, Serramonacesca, Spoltore, Torre de Passeri, Vicoli, Villa Celiera,

21 21 4) Nel Chietino: Altino, Archi, Ari, Bomba, Borrello, Bucchianico, Montebello sul Sangro, Carpineto Sinello, Carunchio, Casalanguida, Casalbordino, Casalincontrada, Castel Frentano, Castiglione Messer Marino, Celenza sul Trigno, Civitaluparella, Civitella Messer Raimondo, Colledimacine, Colledimezzo, Crecchio, Cupello, Filetto, Fossacesia, Fraine, Francavilla al Mare, Frisa, Furci, Gamberale, Gessopalena, Guilmi, Lama dei Peligni, Lanciano, Lettopalena, Liscia, Montazzoli, Monteferrante, Montelapiano, Montenerodomo, Mozzagrogna, Orsogna, Paglieta, Palena, Palmoli, Pennadomo, Pennapiedimonte, Perano, Pizzoferrato, Pollutri, Quadri, Ripa Teatina, Roccascalegna, Roccaspinalveti, Roio del Sangro, Rosello, San Buono, Sant Eusanio del Sangro, San Vito Chietino, Scerni, Schiavi di Abruzzo, Tollo, Torino di Sangro, Tornareccio, Torrebruna, Torricella Peligna, Tufillo, Vasto, Villalfonsina, Villa Santa Maria, Pietraferrazzana, Fallo 1.8. Conclusioni. I comuni emergenti nei servizi al 21 Comuni del tutto emergenti per surplus di addetti nei riguardi di tutti i contesti: a) Comuni con surplus di addetti nei servizi del comparto K in tutti i contesti (AAA e AAA: 1 comuni): Avezzano, L Aquila, Nereto, Teramo, Pescara, Atessa, Chieti, Lanciano, San Giovanni Teatino, Santa Maria Imbaro. b) Comuni con surplus di addetti nei servizi del comparto K in ambito locale e regionale, ma non nel contesto nazionale (AAA e AAB: 5 comuni): Rivisondoli, Roccaraso, Sulmona, Giulianova, Vasto. c) Comuni con surplus di addetti nei servizi del comparto K soltanto in ambito locale (AAA e ABB: 1 comune): Castel di Sangro. d) Comuni con surplus di addetti nei servizi del comparto K soltanto in ambito regionale (AAA e BAB: 1 comune): Ancarano. e) Comuni con deficit di addetti nei servizi del comparto K in tutti i contesti (AAA e BBB: 1 comuni): Fontecchio, Oricola, Ortucchio, Pescasseroli, Scurcola Marsicana, Colonnella, Città Sant Angelo, Popoli, Gissi, Villa Santa Maria. Comuni con surplus di addetti nel complesso delle attività di servizio in ambito locale e regionale, ma non nel contesto nazionale: a) Comuni con surplus di addetti nei servizi del comparto K in tutti i contesti (AAB e AAA: 2 comuni): Carsoli, Alba Adriatica. b) Comuni con surplus di addetti nei servizi del comparto K in ambito locale e regionale, ma non nel contesto nazionale (AAB e AAB: 2 comuni): Atri, Tortoreto. c) Comuni con surplus di addetti nei servizi del comparto K soltanto in ambito locale (AAB e ABB: 1 comune): Fara San Martino. d) Comuni con deficit di addetti nei servizi del comparto K in tutti i contesti (AAB e BBB: 4 comuni): Ovindoli, Sant Omero, Caramanico Terme, Casoli. Comuni con surplus di addetti nel complesso delle attività di servizio soltanto in ambito locale a) Comuni con surplus di addetti nei servizi del comparto K in ambito locale e regionale, ma non nel contesto nazionale (ABB e AAB: 1 comune): Civitella Alfedena. b) Comuni con surplus di addetti nei servizi del comparto K soltanto in ambito locale (ABB e ABB: 3 comuni): Santo Stefano di Sessanio, Penne, Torre de Passeri c) Comuni con deficit di addetti nei servizi del comparto K in tutti i contesti (ABB e BBB: 9 comuni): Calascio, Castel del Monte, Opi, San Pio delle Camere, Montebello di Bertona, Tocco da Casauria, Borrello, Rocca San Giovanni, Fallo. Comuni con surplus di addetti nel complesso delle attività di servizio soltanto in ambito regionale a) Comuni con surplus di addetti nei servizi del comparto K in tutti i contesti (BAB e AAA: 1 comune): Pietracamela. b) (BAB e BBB: 1 comune): Fano Adriano. Comuni con deficit di addetti nel complesso delle attività di servizio in tutti i contest: a) (BBB e AAA: 1 comune): Rocca Santa Maria b) Comuni con surplus di addetti nei servizi del comparto K in ambito locale e regionale, ma non nel contesto nazionale (BBB e AAB: 5 comuni): Cerchio, Mosciano Sant Angelo, Roccamontepiano, Roccascalegna, Treglio. c) Comuni con surplus di addetti nei servizi del comparto K soltanto in ambito locale (BBB e ABB: 12 comuni): Alfedena, Montereale, Pescocostanzo, Raiano, Villetta Barrea, Bussi sul Tirino, Bomba, Castelguidone, Lama dei Peligni, Rosello, San Salvo, Torrebruna. d) (BBB e BAB: 1 comune): Montesilvano

22 22 e) Comuni con deficit di addetti nei servizi del comparto K in tutti i contesti (BBB e BBB: 235 comuni): 1) Nell Aquilano:Acciano, Aielli, Anversa degli Abruzzi, Ateleta, Balsorano, Barete, Barisciano, Barrea, Bisegna, Bugnara, Cagnano Amiterno, Campo di Giove, Campotosto, Canistro, Cansano, Capestrano, Capistrello, Capitignano, Caporciano, Cappadocia, Carapelle Calvisio, Castel di Ieri, Castellafiume, Castelvecchio Calvisio, Castelvecchio Subequo, Celano, Civita d Antino, Civitella Roveto, Cocullo, Collarmele, Collelongo, Collepietro, Corfinio, Fagnano Alto, Fossa, Gagliano Aterno, Gioia dei Marsi, Goriano Sicoli, Introdacqua, Lecce nei Marsi, Luco dei Marsi, Lucoli, Magliano de Marsi, Massa d Albe, Molina Aterno, Morino, Navelli, Ocre, Ofena, Ortona dei Marsi, Pacentro, Pereto, Pescina, Pettorano sul Gizio, Pizzoli, Poggio Picenze, Prata d Ansidonia, Pratola Peligna, Prezza, Roccacasale, Rocca di Botte, Rocca di Cambio, Rocca di Mezzo, Rocca Pia, San Benedetto dei Marsi, San Benedetto in Perillis, San Demetrio ne Vestini, Sante Marie, Sant Eusanio Forconese, San Vincenzo Valle Roveto, Scanno, Scontrone, Scoppito, Secinaro, Tagliacozzo, Tione degli Abruzzi, Tornimparte, Trasacco, Villalago, Villa Santa Lucia degli Abruzzi, Villa Sant Angelo, Villavallelonga, Vittorito; 2) Nel Teramano: Arsita, Basciano, Bellante, Bisenti, Campli, Canzano, Castel Castagna, Castellalto, Castelli, Castiglione Messer Raimondo, Castilenti, Cellino Attanasio, Cermignano, Civitella del Tronto, Colledara, Controguerra, Corropoli, Cortino, Crognaleto, Isola del Gran Sasso d Italia, Montefino, Montorio al Vomano, Morro d Oro, Notaresco, Penna Sant Andrea, Pineto, Roseto degli Abruzzi, Sant Egidio alla Vibrata, Silvi, Torano Nuovo, Torricella Sicura, Tossicia, Valle Castellana, Martinsicuro; 3) Nel Pescarese: Abbateggio, Alanno, Bolognano, Brittoli, Cappelle sul Tavo, Carpineto della Nora, Castiglione a Casauria, Catignano, Cepagatti, Civitaquana, Civitella Casanova, Collecorvino, Corvara, Cugnoli, Elice, Farindola, Lettomanoppello, Loreto Aprutino, Manoppello, Moscufo, Nocciano, Pescosansonesco, Pianella, Picciano, Pietranico, Roccamorice, Rosciano, Salle, Sant Eufemia a Maiella, San Valentino in Abruzzo Citeriore, Scafa, Serramonacesca, Spoltore, Turrivalignani, Vicoli, Villa Celiera; 4) Nel Chietino: Altino, Archi, Ari, Arielli, Bucchianico, Montebello sul Sangro, Canosa Sannita, Carpineto Sinello, Carunchio, Casacanditella, Casalanguida, Casalbordino, Casalincontrada, Castel Frentano, Castiglione Messer Marino, Celenza sul Trigno, Civitaluparella, Civitella Messer Raimondo, Colledimacine, Colledimezzo, Crecchio, Cupello, Dogliola, Fara Filiorum Petri, Filetto, Fossacesia, Fraine, Francavilla al Mare, Fresagrandinaria, Frisa, Furci, Gamberale, Gessopalena, Giuliano Teatino, Guardiagrele, Guilmi, Lentella, Lettopalena, Liscia, Miglianico, Montazzoli, Monteferrante, Montelapiano, Montenerodomo, Monteodorisio, Mozzagrogna, Orsogna, Ortona, Paglieta, Palena, Palmoli, Palombaro, Pennadomo, Pennapiedimonte, Perano, Pizzoferrato, Poggiofiorito, Pollutri, Pretoro, Quadri, Rapino, Ripa Teatina, Roccaspinalveti, Roio del Sangro, San Buono, San Giovanni Lipioni, San Martino sulla Marrucina, Sant Eusanio del Sangro, San Vito Chietino, Scerni, Schiavi di Abruzzo, Taranta Peligna, Tollo, Torino di Sangro, Tornareccio, Torrevecchia Teatina, Torricella Peligna, Tufillo, Vacri, Villalfonsina, Villamagna, Pietraferrazzana L appendice statistica È costituita da due sezioni distinte: la prima ha carattere generale e propone quattro tabelle che iniziano con quella che, in maniera del tutto trasparente, accoglie gli elementi informativi, nel dettaglio di tutte le Ateco a due cifre, sul surplus o sul deficit di addetti in Abruzzo verso l Italia e nelle province verso l Abruzzo. Quale esempio si richiama l Ateco 11 Estrazione di petrolio, gas naturale e servizi connessi, esclusa prospezione, in cui la regione Abruzzo vanta nel contesto nazionale, tenendo conto della popolazione in essa residente, un eccedenza di 444 addetti; tuttavia all interno della regione spicca in positivo soltanto la provincia di Chieti che vanta nel contesto regionale un surplus di 24 addetti, controbilanciato dai deficit di L Aquila (-132), Teramo (-13) e Pescara (-4). Causa gli inevitabili arrotondamenti i decimali per gli addetti sembrano fuori luogo la somma algebrica dei surplus e dei deficit nelle province può risultare lievemente superiore o inferiore allo zero teorico. La seconda tabella ha carattere collettivo in quanto propone il profilo dei singoli comuni, con oltre 5 abitanti al censimento 21, nei corrispondenti ambiti di 2 al 1991 e al I comuni con almeno 5 abitanti al 21 sono i seguenti: a) Provincia dell Aquila: Avezzano, Capistrello, Carsoli, Castel di Sangro, Celano, L'Aquila, Luco dei Marsi, Pratola Peligna, Sulmona, Tagliacozzo, Trasacco b) Provincia di Teramo: Alba Adriatica, Atri, Bellante, Campli, Castellalto, Civitella del Tronto, Giulianova, Montorio al Vomano, Mosciano Sant'Angelo, Notaresco, Pineto, Roseto degli Abruzzi, Sant'Egidio alla Vibrata, Sant'Omero, Silvi, Teramo, Tortoreto, Martinsicuro.

Cofinanziamento 5% a carico dei Comuni. ElencoBeneficiari.xls, Pagina 1

Cofinanziamento 5% a carico dei Comuni. ElencoBeneficiari.xls, Pagina 1 All. A Elenco Beneficiari 1 Abbateggio 3.511,87 44,33 842,26 886,59 2 Aielli 1.553,55 19,61 372,59 392,20 3 Alanno 12.341,23 155,78 2.959,84 3.115,62 4 Alba Adriatica 32.700,91 412,78 7.842,78 8.255,56

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