PRESENZA DI MYCOBACTERIUM AVIUM SUBSP. PARATUBERCULOSIS NEL SUD ITALIA: PREVALENZA E CONTAMINAZIONE DEL LATTE
|
|
- Nicolina Tortora
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1
2 PRESENZA DI MYCOBACTERIUM AVIUM SUBSP. PARATUBERCULOSIS NEL SUD ITALIA: PREVALENZA E CONTAMINAZIONE DEL LATTE Andrea Serraino, Giacomo Marchetti, Federica Giacometti Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie Norma Arrigoni, Matteo Ricchi,Paolo Bonilauri Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell Emilia-Romagna
3 Introduzione Mycobacterium avium subsp. paratuberculois (MAP) è l agente di una enterite cronica progressiva che porta a dimagrimento degli animali e morte (paratubercolosi); La paratubercolosi è un una problematica con due risvolti per la filiera lattiero-casearia: 1. È una malattia che causa perdite economiche all allevamento del bovini da latte per la diminuzione della produzione lattea, ridotta fecondità, deprezzamento delle carcasse, aumento del tasso di rimonta eccc A causa della similarità delle lesioni macroscopiche è stata ipotizzata una correlazione tra la paratubercolosi e il Morbo di Crohn, malattia fatale dell uomo con simili segni clinici. MAP è stato rinvenuto nel 52-92% di pazienti con il Morbo di Crohn;
4 Introduzione MAP può sopravvivere alla pastorizzazione a bassa (63 C for 30 min) e alta (HTST, 72 C for 15 sec) temperatura È stato isolato da latte pastorizzato in commercio È stato ipotizzato che la via più probabile di trasmissione all uomo sia attraverso il latte e i derivati (Gill et al., 2011) Alcuni paesi extraeuropei (Cina e Russia) hanno iniziato a richiedere certificazioni sullo stato sanitario degli animali da cui proviene il latte utilizzato per la fabbricazione dei prodotti che importano Molti paesi europei hanno avviato programmi volontari od obbligatori di controllo e anche in Italia sono state approvate (Conferenza Stato Regioni) nel 2013 le linee guida per il controllo della paratubercolosi Non ci sono dati sulla diffusione della paratubercolosi nel Sud Italia
5 Obiettivi dello studio 1 Valutare la presenza della paratubercolosi negli allevamenti di alcune regioni del Sud Italia 1 Verificare l efficacia di un campionamento di screening che permetta di identificare in modo rapido ed economico gli allevamenti infetti 1 Valutare il livello di contaminazione del latte 1 Effettuare una analisi del rischio di sopravvivenza di MAP dopo pastorizzazione
6 Campionamento 780 allevamenti ubicati in Basilicata, Calabria, Puglia, Sardegna e Sicilia Campionamento di screening: analisi di 1 filtro dell impianto (PCR) di e 1 campione di latte (ELISA), ripetuto a distanza di 6 mesi Campionamento del latte individuale di tutti gli animali delle aziende risultate positive allo screening precedente e di una selezione di allevamenti negativi Raccolta dati ed elaborazione statistica e modellizzazione del rischio
7 Numero di filtri analizzati e delle relative positività Cooperativa Arborea Assolac Granlatte Progetto num. aziende num. aziende I campionamento II campionamento Totale Totale esaminate campionate (almeno 1 volta) Filtri analizzati Filtri positivi (%) Filtri analizzati Filtri positivi (%) filtri positivi (%) aziende positive (%) (10.4) (8) 39 (9.2) 36 (16.1) (20.4) 46 8 (17.3) 18 (18.9) 15 (29.4) (9.8) (11.7) 35 (10.7) 32 (18.4) (4.8) 29 2 (6.8) 4 (5.7) 4 (8.1) Natura Totale (19,3) 87 (17,4)
8 N. campioni di latte di massa analizzati e rel. positività Cooperativa num. aziende num. aziende I campionamento II campionamento Totale Totale esaminate campionate Latte Latte Latte Latte Latte aziende analizzati positivi (%) analizzati positivi positivi positive (%) (%) (%) Arborea Assolac Granlatte (9.4) (5.9) 37 (7.7) 36 (14.2) (7) 96 9 (9.3) 16 (8.2) 14 (13.5) (7.3) (10.1) 40 (8.7) 31 (13) Progetto Natura Totale (8.9) (10.1) 27 (9.5) 23 (12.4) (15,3) 104 (13,3)
9 Aziende in cui è stato effettuato lo screening completo Aziende con campionamento completo (2 filtri + 2 latte) Aziende positive campionamento completo (%) (20.2) Filtri/92 (22.4) Latte Totale 124
10 Analisi dei campioni individuali N Prevalenza Prevalenza Prevalenza Totale animali Totale Aziende campionate minima Media Massima campionati animali positivi Negative allo screening Positive allo screening 35 0% 1.94±0.02% 12.7% % 6.10±0.02% 26.1%
11 Quantificazione MAP nelle aziende positive (6 campioni per azienda) Num. Num. campioni IS900 IS900 qpcr IS 900 qpcr F57 aziende esaminati - + (num. camp.) (num. camp.) esaminate Arborea < 15 (3) Assolac < 15 (1) Granlatte < 15 (2) Progetto Natura (1) 15 (1) < 15 (14) Totale (1) 15 (1) < 15 (14) < 150 (2) <150 (2)
12 Elaborazioni statistiche C è una correlazione tra prevalenza aziendale (< o > 5%) di animali infetti e la positività del test ELISA sul latte di massa Correlazione diretta del risultato quantitativo del test ELISA e prevalenza aziendale Quindi il test ELISA permette di: 1. Individuare le aziende a più alta prevalenza 2. Stimare la prevaleza intra aziendale 3. Fissare le priorità di intervento finalizzate alla riduzione della prevalenza
13 Elaborazioni statistiche Non c è una correlazione tra prevalenza aziendale e positività ai filtri, dato che l esame in PCR dei filtri riesce a identificare sia allevamenti con elevata prevalenza che allevamenti con bassa prevalenza perché la contaminazione del filtro e del latte dipende dalla presenza in stalla di high shedders e igiene di mungitura, quindi: L analisi dei filtri di mungitura è un buon metodo per individuare gli allevamenti in cui è presente un elevato rischio di contaminazione del latte e quindi per stabilire le priorità di intervanto per ridurre tale contaminazione
14 Elaborazioni statistiche Altissima correlazione tra risultato dello screening e prevalenza Prevalenza aziendale (quartile) % Classificazione Risultato dello screening N. Di allevamenti positivi N. allevamenti negativi (%) (%) < 1.79 Prevalenza bassa 11 (44.0) 14 (56.0) Prevalenza media 27 (90.0) 3 (10.0) Prevalenza alta 22 (84.6) 4 (15.4) > 8.33 Prevalenza molto alta 26 (100.0) 0 (0.0) Total 86 (88.2) 21 (11.8)
15 Valutazione del rischio La contaminazione del latte avviene per escrezione diretta attraverso la mammella o per contaminazione fecale durante la mungitura. Nel latte MAP non è in grado di moltiplicarsi ma la miscelazione del latte ne modifica la concentrazione. La pastorizzazione del latte abbatte il numero di MAP di 4 7 log La probabilità che il latte pastorizzato sia contaminato è funzione della concentrazione del latte che viene sottoposto a pastorizzazione.
16 Stima della concentrazione dati di input 1. Gli allevamenti oggetto dello studio sono la totalità degli allevamenti che conferiscono a 3 stabilimenti 2. Analisi dei filtro: limite sensibilità 15 MAP/500 ml latte 3. Analisi del latte: limite sensibilità 15 MAP/50 ml latte 4. Quantità raccolta preso ciascun allevamento 5. Miscelazione sul camion di raccolta 6. Miscelazione nei silos degli stabilimenti 7. Trattamento termico
17 Valutazione del rischio Concentrazione MAP Per stalla 1 Quantità di latte prodotto da stalla 1 Quantità di latte e concentrazione di MAP latte 1 Quantità di latte e concentrazione di MAP in latte 2 Quantità di latte e concentrazione di MAP in camion 1 Quantità di latte e concentrazione di MAP in camion 2 Quantità di latte e concentrazione di silo 1, 2, n. Quantità di latte e concentrazione di MAP in latte n. Quantità di latte e concentrazione di MAP in camion n. Probabilità di sopravvivenza del MAP Abbattimento 4-7 Log
18 Valutazione del rischio Azienda 1: Su base annua, questo gruppo di raccolta ha una probabilità del 2.17% che vi sia almeno un lotto non negativo per MAP, nel restante 97.83% dei casi tutti i lotti prodotti nel corso dell anno risulteranno negativi per MAP Azienda 3: Su base annua, questo gruppo di raccolta ha una probabilità del 21.41% che sia presente almeno un lotto non negativo per MAP, nel restante 79.59% dei casi tutti i lotti prodotti nel corso dell anno risulteranno negativi per MAP Azienda 2: Su base annua, ha una probabilità del 11.02% che almeno un lotto risulti non negativo per MAP, nel restante 89.08% dei casi tutti i lotti prodotti nel corso dell anno risulteranno negativi per MAP Normal( , 2.03) X <= X <= % %
19 Conclusioni MAP è presente nelle stalle del Sud Italia La prevalenza non varia tra le regioni considerate Il piano di campionamento progettato è in grado di rilevare dall 84% al 100% delle aziende con una prevalenza > 1,8% Il piano progettato è economico (57 euro ad azienda), non necessita di personale specializzato, limita il tempo di campionamento e permette di individuare rapidamente le priorità degli interventi finalizzati a ridurre la prevalenza e la contaminazione del latte. Dai dati rilevati risulta che nei tre stabilimenti analizzati, la probabilità che vi sia un lotto di latte pastorizzato positivo al MAP varia tra il 21% e il 2%.
PARATUBERCOLOSI BOVINA
PARATUBERCOLOSI BOVINA CONTROLLO E CERTIFICAZIONE Linee guida per l adozione di piani di controllo e per l assegnazione della qualifica sanitaria degli allevamenti nei confronti della paratubercolosi bovina
DettagliPiano di miglioramento dello stato sanitario negli allevamenti della regione Veneto nei confronti della paratubercolosi
giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATOC alla Dgr n. 2836 del 29 dicembre 2014 pag. 1/9 Piano di miglioramento dello stato sanitario negli allevamenti della regione Veneto nei confronti della paratubercolosi
DettagliPARATUBERCOLOSI. Malattia infettiva e contagiosa dei ruminanti, sostenuta da Mycobaterium avium subsp. paratuberculosis (Map)
PARATUBERCOLOSI Malattia infettiva e contagiosa dei ruminanti, sostenuta da Mycobaterium avium subsp. paratuberculosis (Map) Nota anche come malattia di Johne (Johne's Disease) MALATTIA CRONICA CON LUNGO
DettagliPARATUBERCOLOSI BOVINA
PARATUBERCOLOSI BOVINA ACCORDO CONFERENZA STATO REGIONI SULLE LINEE GUIDA MINISTERIALI PER L ADOZIONE DI PIANI DI CONTROLLO E DI CERTIFICAZIONE PER PARATUBERCOLOSI (G.U. 19/11/2013) PARATUBERCOLOSI BOVINA
DettagliUE: focolai attribuiti a LC di vacca (EFSA, 2015)
Latte crudo in Emilia Romagna: risultatidel progetto Sibilla LC2011 2012 Claudia Weiss, AUSL RE, ATV Scandiano Claudia.Weiss@ausl.re.it 0522 850342 UE: focolai attribuiti a LC di vacca (EFSA, 2015) Anno
DettagliÈ UNA PATOLOGIA BATTERICA SOSTENUTA DA:
È UNA PATOLOGIA BATTERICA SOSTENUTA DA: Malattia infettiva, contagiosa, fatale, propria dei ruminanti, a decorso preventivamente cronico, caratterizzata da flogosi intestinale diffusa che si manifesta
DettagliCon il presente documento si forniscono le istruzioni operative per l applicazione delle linee guida nel territorio della Regione Piemonte.
ISTRUZIONI OPERATIVE PER L APPLICAZIONE DELLE LINEE GUIDA MINISTERIALI IN MATERIA DI CONTROLLO E DI CERTIFICAZIONE NEI CONFRONTI DELLA PARATUBERCOLOSI BOVINA PREMESSA La Regione Piemonte con Deliberazione
DettagliSCHEDA PER LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI TRASMISSIONE DELL INFEZIONE PARATUBERCOLARE NEGLI ALLEVAMENTI DI BOVINE DA LATTE
Manuale PTBC-latte Rev. 0 All. SCHEDA PER LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI TRASMISSIONE DELL INFEZIONE PARATUBERCOLARE NEGLI ALLEVAMENTI DI BOVINE DA LATTE A. SALA PARTO Dal momento che la recettività all
Dettaglida PT0 nella BDN saranno apportate direttamente dal Servizio Veterinario della AUSL.
ALLEGATO A Indicazioni tecniche e operative in attuazione delle Linee guida per l adozione dei Piani di controllo e per l assegnazione della qualifica sanitaria degli allevamenti nei confronti della Paratubercolosi
DettagliEPIDEMIOLOGIA DELLE MASTITI BOVINE NELL AREA Puglia-Basilicata-Molise. Domenico Pavone Medico Veterinario Libero Professionista
EPIDEMIOLOGIA DELLE MASTITI BOVINE NELL AREA Puglia-Basilicata-Molise Domenico Pavone Medico Veterinario Libero Professionista Agenti di mastite CONTAGIOSI Streptococcus agalactiae Staphycococcus aureus
DettagliSALUTE VERONA 6 FEBBRAIO Riunione annuale veterinaria su scambi intracomunitari di bovini (Italia Francia)
SALUTE VERONA 6 FEBBRAIO 2014 Riunione annuale veterinaria su scambi intracomunitari di bovini (Italia Francia) Marco Farioli Regione Lombardia D.G. Salute U.O. Veterinaria SALUTE CONTESTO ZOOTECNICO LOMBARDO
DettagliMastiti ad eziologia batterica negli ovini e caprini da latte. Report Nazionale 2013
Mastiti ad eziologia batterica negli ovini e caprini da latte Report Nazionale 2013 Con l intento di poter disporre di dati epidemiologici sulla diffusione delle mastiti a livello nazionale è stata realizzata,
Dettagli2. di disporre che, a decorrere dalla pubblicazione del presente
42 Bollettino Ufficiale D.G. Salute D.d.g. 18 luglio 2013 - n. 6845 Piano regionale di controllo e certificazione nei confronti della paratubercolosi bovina IL DIRETTORE GENERALE Visto il regolamento (CE)
DettagliDELLA REGIONE SICILIANA
Supplemento ordinario n. 2 alla GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA (p. I) n. 13 del 27 marzo 2015 (n. 13) GAZZETTA DECRETO 23 febbraio 2015. REPUBBLICA ITALIANA DELLA REGIONE SICILIANA ASSESSORATO
Dettagli* Utilizzare punteggi intermedi per situazioni non contemplate
Manuale PTBC-VacVit Rev. 0 All. SCHEDA PER LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI TRASMISSIONE DELL INFEZIONE PARATUBERCOLARE NEGLI ALLEVAMENTI DI BOVINE DA CARNE (linea vacca-vitello) A. ZONA PARTO Dal momento
DettagliQuanti suini devo esaminare?
Quanti suini devo esaminare? Il calcolo della numerosità del campione e l interpretazione dei risultati Fabio Ostanello Dip. Scienze Mediche Veterinarie, Università di Bologna Quali informazioni posso
DettagliIl Morbo di Aujeszky
Ordine dei Medici Veterinari di Verona Isola della Scala -Verona 22 marzo 2007 Il Morbo di Aujeszky Situazione italiana e programmi di eradicazione 100 nm Loris ALBORALI Istituto Zooprofilattico Sperimentale
DettagliChallenge test: metodologia e strumenti pratici per una corretta valutazione
Challenge test: metodologia e strumenti pratici per una corretta valutazione Normativa e linee guida di riferimento Dott. Alberto Bellio alberto.bellio@izsto.it S.C. Controllo Alimenti e Igiene delle Produzioni
DettagliPrevenzione: una buona partenza. Le Premesse. I Protagonisti ???????? Renata Piccinini Dipartimento Patologia Animale Sezione Malattie Infettive
???????? Prevenzione: una buona partenza Renata Piccinini Dipartimento Patologia Animale Sezione Malattie Infettive Le Premesse La gestione dell allevamento per prodotti di qualità Obiettivi di un programma
DettagliParatubercolosi: focus sulle novità nazionali ed internazionali
Ferrara, 11 ottobre 2012 Paratubercolosi: focus sulle novità nazionali ed internazionali 1 N o r m a A r r i g o n i C e n t r o R e f e r e n z a N a z i o n a l e p e r l a P a r a t u b e r c o l o
Dettagli1 livello :spunti dalla Survey FIT
1 livello :spunti dalla Survey FIT Rossella Corradini-Manuel Zorzi-Anna Turrin Tiziana Rubeca- Carlo Senore -Organizzazione e Valutazione - Indagini di 1 livello Per i Gruppi di lavoro: GISCoR Reggio Emilia
DettagliPiano di sorveglianza Leishmania in Emilia-Romagna dati storici e prospettive
Seminario Le malattie da vettore - 4 aprile 2012 Piano di sorveglianza Leishmania in Emilia-Romagna dati storici e prospettive Annalisa Santi Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e Emilia-Romagna
DettagliPATOGENI EMERGENTI NEL LATTE E PROSPETTIVE PER LA VENDITA DEL LATTE CRUDO
5 Congresso annuale Mastitis Council Italia PATOGENI EMERGENTI NEL LATTE E PROSPETTIVE PER LA VENDITA DEL LATTE Daminelli P., Cosciani Cunico E., Losio M.N., Finazzi G., Bonometti E., Todeschi S., Boni
Dettagli2. di disporre che, a decorrere dalla pubblicazione del presente
42 Bollettino Ufficiale D.G. Salute D.d.g. 18 luglio 2013 - n. 6845 Piano regionale di controllo e certificazione nei confronti della paratubercolosi bovina IL DIRETTORE GENERALE Visto il regolamento (CE)
DettagliOGM nella filiera agro-alimentare: linee guida, sistemi di gestione per la tracciabilità e metodi innovativi per il controllo ufficiale
GLI OGM NELLA FILIERA AGROALIMENTARE: UNA RINUNCIA RAGIONATA O UNA OPPORTUNITA NON COLTA Roma 10 febbraio 2015, ISS OGM nella filiera agro-alimentare: linee guida, sistemi di gestione per la tracciabilità
DettagliAllevamento Bovino e Biosicurezza in Regione Emilia Romagna
MODENA 7 giugno 2011 Allevamento Bovino e Biosicurezza in Regione Emilia Romagna SNatalini@regione.emilia-romagna.it romagna.it Consistenza e caratteristiche del patrimonio bovino in Emilia-Romagna Stato
DettagliDirezione Generale per l Igiene e la Sicurezza degli Alimenti e Nutrizione
Direzione Generale per l Igiene e la Sicurezza degli Alimenti e Nutrizione WORKSHOP 2016 LNR latte e prodotti a base di latte Istituto Superiore di Sanità 1 aprile 2016 - Aula Marotta Dott.ssa Maria Felicita
DettagliNormativa nazionale e Comunitaria. Difficoltà di campionamento ed affidabilità delle analisi. Carlo Brera e Amedeo Pietri
LE MICOTOSSINE NELLA CAMPAGNA CEREALICOLA 2008 Difficoltà e riflessi economici Normativa nazionale e Comunitaria. Difficoltà di campionamento ed affidabilità delle analisi Carlo Brera e Amedeo Pietri Bologna,
DettagliFauna selvatica e zoonosi: aggiornamenti su aspetti epidemiologici ed indagini di laboratorio
Fauna selvatica e zoonosi: aggiornamenti su aspetti epidemiologici ed indagini di laboratorio Strumenti epidemiologici e statistici applicabili alle malattie della fauna selvatica Dr. Giuseppe Ru Dr. Pierpaolo
DettagliProgetto META: Mungitura: Efficienza, sostenibilità e qualità
Progetto META: Mungitura: Efficienza, sostenibilità e qualità Qualità Microbiologica del Latte Milena Brasca Consiglio Nazionale delle Ricerche Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari Milano Iniziativa
DettagliBlue tongue aggiornamenti epidemiologici LEBANA BONFANTI IZSVE
Blue tongue aggiornamenti epidemiologici LEBANA BONFANTI IZSVE Blue tongue - 2015 In data 21 Agosto 2015 è stato segnalato un sospetto clinico di BT in un allevamento nella regione di Allier, nella Francia
DettagliMinistero della Salute
Ministero della Salute DIPARTIMENTO PER LA SANITA PUBBLICA VETERINARIA, LA NUTRIZIONE E LA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI Ordinanza del Ministro della Salute Misure urgenti di protezione per casi di influenza
DettagliRINTRACCIO DI ANIMALI USCITI DA ZONA DI PROTEZIONE
Pag. 1 di 7 RINTRACCIO DI ANIMALI USCITI DA ZONA DI PROTEZIONE 4.1 RINTRACCIO DI ANIMALI DELLE SPECIE RECETTIVE USCITI DA TERRITORI INFETTI... 2 4.1.1 CONTROLLI NEGLI ALLEVAMENTI DI DESTINAZIONE... 2 4.1.2
DettagliRisultati dell'attività di controllo per proteine animali trasformate nell ambito del PNAA nell'anno 2012.
Risultati dell'attività di controllo per proteine animali trasformate nell ambito del PNAA nell'anno 2012. Introduzione Il Piano Nazionale di controllo ufficiale sull alimentazione degli animali (PNAA),
DettagliValutazione della prevalenza di aziende da latte infette da Mycobacterium avium subsp. paratuberculosis nel sud Italia
F. Ostanello et al. Large Animal Review 2015; 21: 13-21 13 Valutazione della prevalenza di aziende da latte infette da Mycobacterium avium subsp. paratuberculosis nel sud Italia N F. OSTANELLO 1, A. SERRAINO
DettagliLINEE GUIDA PER IL CONTROLLO DELLA PARATUBERCOLOSI NEGLI ALLEVAMENTI DI BOVINE DA CARNE (linea vacca-vitello)
LINEE GUIDA PER IL CONTROLLO DELLA PARATUBERCOLOSI NEGLI ALLEVAMENTI DI BOVINE DA CARNE (linea vacca-vitello) A. Zona parto a. Obiettivo gestionale: ambiente pulito ed asciutto predisporre all interno
DettagliStudio della dinamica di comportamento di Listeria innocua durante la produzione di Formaggio di Fossa di Sogliano D.O.P.
Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie dell Università di Bologna Via Tolara di Sopra, Ozzano dell Emilia 27 Aprile 2018 PREMIO DI STUDIO IN MEMORIA DI ROBERTO MATTIOLI per la miglior tesi in Sanità
DettagliCONTROLLO DELLA MALATTIA DI AUJESZKY NEGLI ALLEVAMENTI ITALIANI : UN RISCHIO o UN OPPORTUNITA
Ordine Medici Veterinari di Verona 10 maggio 2011 CONTROLLO DELLA MALATTIA DI AUJESZKY NEGLI ALLEVAMENTI ITALIANI : UN RISCHIO o UN OPPORTUNITA Loris Alborali, Mariagrazia Zanoni, Paolo Cordioli Istituto
DettagliQuestionario sulle abitudini di consumo del latte crudo in Italia Sono stati analizzati 45 questionari compilati online dal 12/01/2010 al 09/06/2010.
ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA LOMBARDIA E DELL EMILIA-ROMAGNA B. UBERTINI - BRESCIA Questionario sulle abitudini di consumo del latte crudo in Italia Sono stati analizzati 45 questionari
DettagliPiano Nazionale di controllo dell Arterite Virale Equina in Italia. Report sulle attività analitiche svolte dagli IIZZSS in Italia nel 2014
Ufficio di staff Osservatorio Epidemiologico CERME Centro Nazionale di Referenza per le malattie degli equini Alla cortese attenzione Dott. Luigi Ruocco Dott. Mattia Paglialunga Ufficio II Direzione generale
DettagliCURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI. Nome Matteo Spisani Telefono Nazionalità Italiana
CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome Matteo Spisani Telefono 0303839015 E-mail matteo.spisani@ats-brescia.it Nazionalità Italiana Data di nascita 10.12.1976 ESPERIENZA LAVORATIVA Date (da a) Da
DettagliIndagini sierologiche per la ricerca di anticorpi verso Brucella suis e Yersinia enterocolitica in suini al macello
I risultati della ricerca corrente condotta dall Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell Abruzzo e del Molise "G. Caporale Anno 2013 Teramo, 6 Giugno 2014 Indagini sierologiche per la ricerca di anticorpi
DettagliUtilizzo del Synulox intrammamario con diversi tempi di somministrazione
Utilizzo del Synulox intrammamario con diversi tempi di somministrazione Dr. Antonio Barberio 12 Dicembre 2013 Corte Benedettina- Legnaro in collaborazione con Hanno partecipato al Associazione G. Orus
DettagliLumpy Skin Disease: Il quadro normativo di riferimento europeo e nazionale
Lumpy Skin Disease: Il quadro normativo di riferimento europeo e nazionale Misure di controllo straordinarie per la Dermatite Nodulare Contagiosa del Bovino (Lumpy Skin Disease) Riferimenti normativi:
DettagliFabriano, 26 Ottobre 2011 ERMENEUTICA DEL REGOLAMENTO H.A.C.C.P.: criteri di individuazione e gestione dei punti critici.
Fabriano, 26 Ottobre 2011 ERMENEUTICA DEL REGOLAMENTO 2073 H.A.C.C.P.: criteri di individuazione e gestione dei punti critici Paolo Daminelli Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell
DettagliBrucellosi ovina e caprina
Premessa Brucellosi ovina e caprina La brucellosi ovina e caprina è una malattia batterica, sostenuta principalmente da Brucella melitensis e sporadicamente da Brucella abortus. Molti mammiferi sono sensibili
DettagliA.S.S.L. LANUSEI SINTESI ATTIVITA SVOLTE NEI CONTROLLI ALLE AZIENDE DALLA SANITA ANIMALE
A.S.S.L. LANUSEI SINTESI ATTIVITA SVOLTE NEI CONTROLLI ALLE AZIENDE DALLA SANITA ANIMALE ANNO 216 Il Responsabile del Servizio Sanità Animale (Dr. Dino Garau ) Rendicontazione anno 216 Asl 4 Lanusei Malattia
DettagliINGRESSO DELL INFEZIONE IN ITALIA
INGRESSO DELL INFEZIONE IN ITALIA ANNO 2000 SARDEGNA-> L unica ipotesi accettabile è l arrivo dall Africa attraverso i venti. CALABRIA -> Tramite ingresso di animali dalla Sardegna (BTV2). Per il BTV9
DettagliPercorso didattico quarta/quinta ITIS Cartesio Indirizzo chimico-biotec. sanitario. La filiera produttiva del latte
Percorso didattico quarta/quinta ITIS Cartesio Indirizzo chimico-biotec. sanitario La filiera produttiva del latte Requisiti che gli animali devono soddisfare perché il latte sia considerato Adatto al
DettagliINTRODUZIONE AL FENOMENO DELL ANTIBIOTICO RESISTENZA
Bologna, 21 settembre 2015 L USO RESPONSABILE DELL ANTIBIOTICO NELL ALLEVAMENTO SUINO E BOVINO DA LATTE Bologna 13 GIUGNO 2018 INTRODUZIONE AL FENOMENO DELL ANTIBIOTICO RESISTENZA Andrea Luppi Istituto
DettagliGestione sanitaria e produzione del latte negli ovini
Gestione sanitaria e produzione del latte negli ovini Seminario di Agris Il prezzo del latte ovino e il suo costo di produzione in Sardegna Aldo Marongiu Agnese Cannas Istituto Zooprofilattico Sperimentale
DettagliIl sistema a rete dell epidemiologia veterinaria: randagismo e Leishmaniosi. Anna Duranti Centro Epidemiologico Regionale Veterinario
Il sistema a rete dell epidemiologia veterinaria: randagismo e Leishmaniosi. Anna Duranti Centro Epidemiologico Regionale Veterinario Leishmaniosi canina Grave malattia del cane, con andamento generalmente
DettagliDIREZIONE GENERALE. DEL 13/10/2016 Responsabili dei Servizi Veterinari Aziende UU.SS.LL. Regione Emilia Romagna
DIREZIONE GENERALE CURA DELLA PERSONA, SALUTE E WELFARE SERVIZIO PREVENZIONE COLLETTIVA E SANITÀ PUBBLICA IL RESPONSABILE AREA SANITÀ VETERINARIA E IGIENE DEGLI ALIMENTI GIUSEPPE DIEGOLI TIPO ANNO NUMERO
DettagliTERAPIA CON CLOXACILLINA NEL TRATTAMENTO DELLE MASTITI SUBCLINICHE DA S. AUREUS NELLE VACCHE
TERAPIA CON CLOXACILLINA NEL TRATTAMENTO DELLE MASTITI SUBCLINICHE DA S. AUREUS NELLE VACCHE Dr.ssa Giulia Rosa, Dr. Antonio Barberio Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie Legnaro 15 Novembre
DettagliImpatto economico e valutazione della qualità di vita dei pazienti affetti dal morbo di Parkinson. Indagine su cinque realtà regionali.
Impatto economico e valutazione della qualità di vita dei pazienti affetti dal morbo di Parkinson. Indagine su cinque realtà regionali. Americo Cicchetti 1, Matteo Ruggeri 1, Silvia Coretti 1, Paola Codella
DettagliSTUDIO SUL DECLINO DELLA LEPRE IN PROVINCIA DI PIACENZA (primi risultati)
STUDIO SUL DECLINO DELLA LEPRE IN PROVINCIA DI PIACENZA (primi risultati) Le caratteristiche ambientali (1) Pianura 37% Collina 33% Montagna 30% Gli Istituti di protezione e produzione della fauna (ZRC,
DettagliPiano Nazionale di sorveglianza della Malattia Vescicolare del suino. Risultati 2004 in Emilia-Romagna
Piano Nazionale di sorveglianza della Malattia Vescicolare del suino. Risultati 2004 in Emilia-Romagna Introduzione Nella presente relazione sono riportate le attività di sorveglianza nei confronti della
DettagliLe analisi che si effettuano sul latte. Percorso didattico quarta/quinta ITIS Cartesio Indirizzo chimico-biotec. sanitario
Le analisi che si effettuano sul latte Percorso didattico quarta/quinta ITIS Cartesio Indirizzo chimico-biotec. sanitario Per il controllo della qualità del latte vengono rilevati determinati parametri:
DettagliNUOVI INDICE PER LA RESISTENZA ALLE MALATTIE NELLA FRISONA ITALIANA
NUOVI INDICE PER LA RESISTENZA ALLE MALATTIE NELLA FRISONA ITALIANA R. Finocchiaro 1, M. Penasa 2, A. Varotto 1,2, G. Visentin 2, M. Marusi 1, J.B.C.H.M. van Kaam 1, G. Civati 1, M. Cassandro 2 1 ANAFI
DettagliAziende bovine ed ovi-caprine registrate per la produzione di latte Grafico 1 Numero totale di aziende produttrici di latte Anno 2007.
QUALITA IGIENICO SANITARIA DEL LATTE Aziende bovine ed ovi-caprine registrate per la produzione di latte 27, il numero totale di aziende che producono latte ha subito un lieve calo, confermando un Nel
DettagliPIANO NAZIONALE DI ERADICAZIONE E SORVEGLIANZA MVS IN EMILIA ROMAGNA. Risultati anno 2002
PIANO NAZIONALE DI ERADICAZIONE E SORVEGLIANZA MVS IN EMILIA ROMAGNA. Risultati anno 2002 Introduzione Nella presente relazione sono riportate le attività di sorveglianza nei confronti della Malattia Vescicolare
DettagliMinistero della Salute Dipartimento Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare
DIREZIONE GENERALE CURA DELLA PERSONA, SALUTE E WELFARE SERVIZIO PREVENZIONE COLLETTIVA E SANITÀ PUBBLICA IL RESPONSABILE ADRIANA GIANNINI TIPO ANNO NUMERO REG. PG 2016 212590 DEL 24/03/2016 Responsabili
DettagliAi Direttori Generali delle ASL della Regione Lombardia LORO SEDI
Giunta Regionale Direzione Generale Sanità Data: Protocollo: Ai Direttori Generali delle ASL della Regione Lombardia LORO SEDI Circ. 19/SAN/07 Ai Responsabili dei Dipartimenti di Prevenzione Veterinari
DettagliSicurezza Alimentare - Anno 2016
Dipartimento Territoriale di Prevenzione Sicurezza Alimentare - Anno 2016 Sintesi delle attività in materia di controlli ufficiali di cui al reg. (CE) 882/04, svolte dal Dipartimento di Prevenzione - anno
DettagliAttività per la tutela del settore apistico: Piano Nazionale Residui e Piano Regionale
Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali della Regione Emilia Romagna L'APICOLTURA TRA NUOVE MALATTIE E VECCHI PROBLEMI U16 Attività per la tutela del settore apistico: Piano Nazionale Residui e Piano
DettagliCentro Studi Confagricoltura
Centro Studi Confagricoltura Conseguenze economiche dell embargo della Russia sulle importazioni dall Italia e dai Paesi Ue di prodotti agricoli e dell industria alimentare Stima del Valore complessivo
DettagliPensioni ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE. DIREZIONE Regionale PENSIONI PIANIFICAZIONE E CONTROLLO DI GESTIONE. Presentazione...
ISTITUTO DELLA PREVIDENZA SOCIALE DIREZIONE Regionale PIANIFICAZIONE E CONTROLLO DI GESTIONE Pensioni PENSIONI Presentazione...2 Totale categorie...3 Vecchiaia...4 Invalidità...5 Superstiti...6 Presentazione
DettagliMinistero della Salute
Ministero della Salute DIPARTIMENTO PER LA SANITÀ PUBBLICA VETERINARIA, LA NUTRIZIONE E LA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario UFFICIO II La tubercolosi
DettagliWest Nile Disease. Situazione epidemiologica. N Ottobre 2008 ore 17:00
West Nile Disease N. 13 7 Ottobre 2008 ore 17:00 Situazione epidemiologica 7 Ottobre 2008 Ad oggi sono stati segnalati 20 cavalli che hanno avuto sintomatologia clinica riferibile a West Nile disease (WND)
DettagliMEDIAZIONE CIVILE EX D.L. 28/2010
MEDIAZIONE CIVILE EX D.L. 28/2010 STATISTICHE RELATIVE AL 1 SEMESTRE 2013 DATI DA RILEVAZIONE AGGIORNATA AL 6 NOVEMBRE 2013 Ministero della Giustizia Dipartimento della organizzazione giudiziaria, del
DettagliAlda Natale - Soave, 30 novembre 2010
Febbre Q -Uomo Estrema virulenza Bastano 1-10 particelle per avviare l infezione Alta concentrazione nei tessuti infetti (annessi fetali), nei secreti (latte) e negli escreti (feci, urine) No associazione
DettagliAffitti Quota Latte - Periodo 2014/2015
Affitti Quota Latte - Periodo 2014/2015 PIEMONTE 603 1.127 87.148.771 13,0 144.525 VALLE D'AOSTA 80 88 1.490.121 0,2 18.627 LOMBARDIA 1.503 2.985 280.666.835 41,8 186.738 PROV. AUT. BOLZANO 1 1 31.970
DettagliVALUTAZIONE DEL RISCHIO
21/11/213 Università degli Studi di Genova University of Genoa DISSAL Dipartimento di Scienze della Salute Department of Health Sciences Laboratorio di Igiene Ospedaliera ed Ambientale Healthcare and Environmental
DettagliPROGETTO MICOCER MONITORAGGIO DEI LIVELLI DI DEOSSINIVALENOLO (DON) NELLA GRANELLA DI FRUMENTO DURO (TRITICUM DURUM DESF.)
PROGETTO MICOCER MONITORAGGIO DEI LIVELLI DI DEOSSINIVALENOLO (DON) NELLA GRANELLA DI FRUMENTO DURO (TRITICUM DURUM DESF.) Aureli G. 1, Belocchi A. 1, Pascale M. 2, Amoriello T. 3, D Egidio M.G. 1 e Desiderio
DettagliLe attività in itinere alla luce della situazione epidemiologica e dei livello di controllo conseguiti
Ministero della Salute Dipartimento della sanità pubblica veterinaria, della sicurezza alimentare e degli organi collegiali per la tutela della salute Direzione Generale della Sanità animale e dei Farmaci
DettagliI settori produttivi
dinamica e territorializzazione Direzione sistema statistico regionale Venezia, 18 marzo 2009 1 I contenuti L analisi strutturale delle imprese Distribuzione territoriale La dinamica temporale Le mappe
DettagliIl piano di monitoraggio delle cellule somatiche. Marco Tamba Istituto Zooprofilattico Sperimentale Lombardia e Emilia-Romagna
Il piano di monitoraggio delle cellule somatiche Marco Tamba Istituto Zooprofilattico Sperimentale Lombardia e Emilia-Romagna marco.tamba@izsler.it Sommario Lavori preparatori e indagine preliminare (2006-2007)
DettagliATTIVITA DI CONTROLLO PER LA BRUCELLOSI OVINA E CAPRINA
PIANO 1/2010 ATTIVITA DI CONTROLLO PER LA BRUCELLOSI OVINA E CAPRINA Articolo 1: Obiettivi Le misure sanitarie previste per il controllo della brucellosi ovi-caprina sul territorio regionale hanno le seguenti
DettagliNota di commento ai dati sulla spesa nella Ricerca e Sviluppo e sull innovazione nelle imprese
Nota di commento ai dati sulla spesa nella Ricerca e Sviluppo e sull innovazione nelle imprese Fonte: Istat Ricerca e Sviluppo in Italia (anno 2014) Le rilevazioni sulla Ricerca e lo sviluppo sperimentale,
DettagliCURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI. battaglia luciana Data di nascita 01/03/1959. Responsabile - servizio veterinario area c
INFORMAZIONI PERSONALI Nome battaglia luciana Data di nascita 01/03/1959 Qualifica Amministrazione Incarico attuale Numero telefonico dell ufficio I Fascia Responsabile - servizio veterinario area c 0967539510
DettagliAzioni per il controllo della carica batterica del latte alla stalla Il progetto LATTESAN
Anna Sandrucci Dipartimento di Scienze Animali Azioni per il controllo della carica batterica del latte alla stalla Il progetto LATTESAN Ricerca finanziata dalla Regione Lombardia - Progetto n. 1242 Principali
DettagliLa stabilità dei campioni fecali nello screening del carcinoma colorettale
RIUNIONE ANNUALE SCREENING COLORETTALE Padova, 3 novembre 2010 La stabilità dei campioni fecali nello screening del carcinoma colorettale Dr.ssa Grazia Grazzini ISPO Istituto Studio e Prevenzione Oncologica
DettagliRicerca di Brucella sp in matrici alimentari e organi: circuiti interlaboratorio
Ricerca di Brucella sp in matrici alimentari e organi: circuiti interlaboratorio 2013-2014 Katiuscia Zilli Batteriologia e Igiene delle produzioni Lattiero-casearie IZS A&M 27/02/2015 Prove interlaboratorio
Dettagli24/03/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N Supplemento n. 1. Regione Lazio
Regione Lazio DIREZIONE SALUTE E INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 13 marzo 2015, n. G02603 Decreto del Commissario ad acta n. U00109 del 28/03/2014. Recepimento
DettagliSelezione e miglioramento genetico in zootecnia Statistiche nazionali e regionali (anno 2017)
Selezione e miglioramento genetico in zootecnia Statistiche nazionali e regionali (anno 2017) A livello nazionale, particolare rilevanza assume il settore dei bovini da latte, che è arrivato a coinvolgere
Dettagli03.07.1982 ha conseguito il diploma di laurea in Medicina Veterinaria presso l Università degli studi di Sassari
Bruno Deidda Via Fanelli 34, Carbonia (CI) Telefono 0781671704 3397134242 E mail: brudei@tiscali.it Dati anagrafici: Nato a Carbonia (CI) il 15.11.1957 Residente in Carbonia (CI) via Fanelli 34 Curriculum
DettagliCONSUMABILI MILKLINE COMPRI QUALITÀ, ACQUISTI RISULTATI
CONSUMABILI MILKLINE COMPRI QUALITÀ, ACQUISTI RISULTATI I CONSUMABILI MILKLINE SONO DETERMINANTI PER DARE IL VALORE AL TUO LATTE Il lavoro in allevamento, dalla semplice sostituzione di un filtro del
DettagliValutazioni sulle dinamiche di comportamento di Escherichia coli STEC nei formaggi d alpeggio a base di latte crudo
Valutazioni sulle dinamiche di comportamento di Escherichia coli STEC nei formaggi d alpeggio a base di latte crudo Categories : Anno 2017, N. 260 - agosto 2017 di Miriam Dolce Il latte è il prodotto ottenuto
DettagliAnno Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze
1 - TOT Anno 2017 EXTR 539 3552 4091 28964 60058 89022 14636 20789 35425 15262 20509 35771 9593028 18500148 28093176 Lazio 912 197.431 365.238 124.646 302.443 322.077 667.681 Umbria 910 43.683 217.206
DettagliSORVEGLIANZA E CONTROLLO DELLA ANEMIA INFETTIVA DEGLI EQUINI ATTIVITÀ ANALITICHE SVOLTE DAGLI ISTITUTI ZOOPROFILATTICI SPERIMENTALI IN ITALIA NEL 2013
SORVEGLIANZA E CONTROLLO DELLA ANEMIA INFETTIVA DEGLI EQUINI ATTIVITÀ ANALITICHE SVOLTE DAGLI ISTITUTI ZOOPROFILATTICI SPERIMENTALI IN ITALIA NEL 2013 Premessa Il presente documento è un report delle attività
DettagliParatubercolosi nell allevamento della bovina da latte Conoscerla per combatterla
Sezione di Lodi Sezione di Piacenza (CRN per la paratubercolosi) Associazione provinciale allevatori Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Lodi Paratubercolosi nell allevamento della bovina da
DettagliBenessere animale in allevamento certificato e comunicazione al consumatore. Maria Chiara Ferrarese - Trento, 10 Novembre 2017
Benessere animale in allevamento certificato e comunicazione al consumatore Maria Chiara Ferrarese - Trento, 10 Novembre 2017 Benessere animale e consumatori Consapevolezza Sostenibilità Attenzione ai
DettagliProposta campionamento a seguito di positività per Blue tongue in Regione Veneto
Proposta campionamento a seguito di positività per Blue tongue in Regione Veneto In data 31 agosto 2016 è stato confermato da parte del CRN un sospetto Blue tongue in un gregge che effettua il pascolo
DettagliIl Piano BVD in provincia di Trento -Stato dell arte-
Il Piano BVD in provincia di Trento -Stato dell arte- Dr. Enrico Francione Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie Folgaria, 04-03-2015 Vet Neve - La diarrea virale del bovino (BVD-MD) è una
DettagliVERBALE DI DETERMINA
ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA SARDEGNA "G. Pegreffi" SASSARI VERBALE DI DETERMINA N. 6 del 10/01/2018 OGGETTO: Presa d'atto della stipula degli accordi di collaborazione scientifica con le
DettagliBlue Tongue situazione epidemiologica in Italia e aspetti normativi. Treviso 30 aprile 2008
Blue Tongue situazione epidemiologica in Italia e aspetti normativi Treviso 30 aprile 2008 Situazione epidemiologica Analisi del rischio introduzione e circolazione 1 Flussi animali da zone a rischio Consistenza
DettagliRETE DEI CENTRI ANTIVELENI PER UNA SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA DELLE INTOSSICAZIONI ACUTE
CNESPS RETE DEI CENTRI ANTIVELENI PER UNA SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA DELLE INTOSSICAZIONI ACUTE Laura Settimi Reparto di Salute della Popolazione e dei suoi Determinanti Considerazioni preliminari In
DettagliIDENTIFICAZIONE DEI CASI DI BPCO E ASMA NEI DATABABASE SANITARI AMMINISTRATIVI: IL PROGETTO CRACK-CRD
IDENTIFICAZIONE DEI CASI DI BPCO E ASMA NEI DATABABASE SANITARI AMMINISTRATIVI: IL PROGETTO CRACK-CRD Andrea Arfè, Antonella Zambon, Giulia Segafredo, Lorenza Scotti, Arianna Ghirardi, Buthaina Ibrahim,
DettagliAllevamenti iscritti ai Libri Genealogici (LG)
PIANO DI GESTIONE DEGLI ALLEVAMENTI DEI BOVINI ISCRITTI AI LIBRI GENEALOGICI (LG) DELLE 5 RAZZE ITALIANE DA CARNE, FINALIZZATO AL RISANAMENTO DAL VIRUS RESPONSABILE DELLA RINOTRACHEITE INFETTIVA DEL BOVINO
DettagliMastiti ad eziologia batterica e agalassia contagiosa negli ovini e caprini da latte Report Nazionale 2014
Mastiti ad eziologia batterica e agalassia contagiosa negli ovini e caprini da latte Report Nazionale 2014 E stata realizzata, in collaborazione con gli IIZZSS, una raccolta di dati sulla frequenza d isolamento
Dettagli