UNIONE DEI COMUNI BASSA ROMAGNA Martedì, 18 febbraio 2014

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1 UNIONE DEI COMUNI BASSA ROMAGNA Martedì, 18 febbraio 2014

2 Martedì, 18 febbraio 2014 Prime Pagine 18/02/2014 Prima Pagina Il Sole 24 Ore 1 18/02/2014 Prima Pagina Italia Oggi 2 18/02/2014 Prima Pagina Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 3 18/02/2014 Prima Pagina La Voce di Romagna 4 18/02/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 1 Incarico a Renzi: subito le riforme 5 18/02/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 1 La distanza tra i fatti e le parole 6 18/02/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 1 PANORAMA 8 18/02/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 2 LINA PALMERINI Napolitano, richiamo al realismo 9 18/02/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 3 Incarico a Renzi: «Priorità al lavoro» 11 18/02/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 3 BARBARA FIAMMERI L' intesa con Alfano si gioca sulle «soglie» della legge /02/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 4 MARCO MOBILI, MARCO ROGARI BUNKER TESORO, INCROCIO DEL POTERE 15 18/02/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 4 Il commissario straordinario per la spending: «A disposizione del /02/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 5 Contratto a tutele crescenti: 3 anni senza articolo /02/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 5 MARCO MOBILI Meno Irap per le imprese, detrazioni Irpef 21 18/02/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 5 DAVIDE COLOMBO Nuovo assetto per la dirigenza pubblica 23 18/02/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 5 EUGENIO BRUNO Primo sì a febbraio per la legge elettorale 25 18/02/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 8 BEDA ROMANO Rehn: rispettare l' impegno del 3% 27 18/02/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 12 Lettere 29 18/02/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 12 Sull' occupazione dei giovani pesano strategie poco efficaci 31 18/02/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 13 MARIANO MAUGERI Senza metodo, futuro addio 33 18/02/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 19 GIANNI TROVATI Imu, più esenzioni per le scuole 35 18/02/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 19 Per bilanci e tasse locali rinvio /02/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 20 Anticorruzione estesa a società, fondazioni e associazioni 38 18/02/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 20 GIANNI TROVATI Insieme al Dl «salva Roma» in bilico i Comuni bocciati 40 18/02/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 20 NOTIZIE In breve 42 18/02/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 20 Registro revisori, partita riaperta 43 18/02/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 20 JACOPO GILIBERTO Sistri, sanzioni al rinvio Esenti le piccole imprese 45 18/02/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 21 ALESSANDRO GALIMBERTI Greco: necessario l' autoriciclaggio 47 18/02/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 37 L' ente? Inutile e blocca lo sviluppo 48 18/02/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 38 BARBARA GANZ Per Electrolux un tavolo zoppo 50 18/02/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 39 CLAUDIO TUCCI Appalti pulizie, scuole nel caos 52 18/02/2014 Italia Oggi Pagina 2 EDOARDO NARDUZZI Draghi e Berlusconi hanno in mano le carte del futuro del governo Renzi 54 18/02/2014 Italia Oggi Pagina 3 FRANCO ADRIANO E GIAMPIERO DI SANTO Renzi promette una riforma al mese 56 18/02/2014 Italia Oggi Pagina 11 UGO FINETTI Renzi non poteva rimanere fermo 59

3 18/02/2014 Italia Oggi Pagina 12 PAOLO ANNONI Deutsche bank scommette su Renzi 61 18/02/2014 Italia Oggi Pagina 12 TINO OLDANI Il presidente di Poste (600 mila euro) è un ex sindacalista, prende /02/2014 Italia Oggi Pagina 14 GOFFREDO PISTELLI Tosi impallinato politicamente 65 18/02/2014 Italia Oggi Pagina 22 brevi 67 18/02/2014 Italia Oggi Pagina 25 VALERIO STROPPA L' antiriciclaggio senza sconti 69 18/02/2014 Italia Oggi Pagina 26 PAGINA A CURA DI MARILISA BOMBI Anche l' onlus può fare business 71 18/02/2014 Italia Oggi Pagina 28 MATTEO BARBERO La relazione di fine mandato deve tener conto del /02/2014 Italia Oggi Pagina 28 MATTEO BARBERO Rischio contenzioso per i produttori di rifiuti speciali assimilati 75 18/02/2014 Italia Oggi Pagina 28 FRANCESCO CERISANO Sfratti e Sistri, ancora proroghe 77 18/02/2014 Italia Oggi Pagina 33 GIULIA BATANI Il dilemma delle valute 78 18/02/2014 Italia Oggi Pagina 34 A.R. Al senato copertura dal fondo di istituto Nuovo pasticcio a viale /02/2014 Italia Oggi Pagina 34 ALESSANDRA RICCIARDI Stipendi, ecco la ricetta di Renzi 82 18/02/2014 Italia Oggi Pagina 35 EMANUELA MICUCCI E ALESSANDRA RICCIARDI Spending review, si ricomincia? 84 18/02/2014 Italia Oggi Pagina 36 GIUSEPPE MANTICA Accesso agli atti, non basta verificare il buon andamento della pa 86 Web 17/02/2014 Ravenna24Ore.it R6 Rubava energia elettrica, denunciato un 58enne 88 17/02/2014 Ravenna24Ore.it R6 Rubava energia elettrica, fermato un 58enne 89 17/02/2014 Ravenna24Ore.it R1 Impianto scorie Conselice, "quali garanzie?" 90 17/02/2014 RavennaNotizie.it Ricerca fughe gas: un' attività continua di Hera per la sicurezza /02/2014 RavennaNotizie.it Deteneva dieci cani privi di microchip e iscrizione all' anagrafe canina: /02/2014 RavennaNotizie.it I Comitati in difesa della Costituzione contro la legge elettorale in /02/2014 RavennaNotizie.it Attualità politica, il Pd promuove il confronto nei circoli della Il Resto del Carlino Ravenna 18/02/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 8 Ispezionati duemila chilometri di rete, individuate 47 dispersioni di gas 96 18/02/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 12 Via Granarolo, scontro tra auto Dopo l' alcol test 23enne nei guai 97 18/02/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 14 BAGNACAVALLO, LA PRESENTAZIONE DI ELEONORA PRONI 98 18/02/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 14 «Tutto era tranquillo, dopo il rigore ecco i cori» 99 18/02/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 14 «La citta si è svegliata culturalmente più /02/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 14 SCARDOVI LUIGI Con tanta vitalità?gino' ha tagliato anche il traguardo delle /02/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 15 Antonellini si candida a sindaco /02/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 15 «Più controlli a Bagnacavallo» /02/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 15 Cellulari rubati, tre giovani nei guai /02/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 15 SCARDOVI LUIGI Arrestato rumeno, deve scontare quattro anni per un furto /02/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 15 Protezione civile, 19 nuovi volontari /02/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 15 Bocconi avvelenati, se ne parla con amministratori e dottori /02/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 18 Lugo, la Toscanini /02/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 19 Crisi e torte al Teatro Binario 111

4 18/02/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 19 Abbonamenti al via al?nostar teatar' 112 Corriere di Romagna Ravenna 18/02/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna Imola) Pagina 1 Insulti razzisti al' arbitro, ondata di condanne /02/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna Imola) Pagina 3 Fughe di gas nelle condotte: Hera ne "tampona" /02/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna Imola) Pagina 6 Cani "fantasma" nel cortile Maxi multa al proprietario /02/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna Imola) Pagina 8 Scontro stradale nella notte: denuncia e maxi multa per un neopatentato /02/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna Imola) Pagina 9 Ecco tutti i concorrenti e le canzoni che presenteranno /02/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna Imola) Pagina 10 Insulti razzisti all' arbitro, piovono condanne /02/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna Imola) Pagina 10 Migliora la bambina ferita a Ca' di Lugo /02/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna Imola) Pagina 10 Ruba in Romania, rintracciato a Conselice: in manette /02/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna Imola) Pagina 10 Escalation di furti, «non abbassiamo la guardia» /02/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna Imola) Pagina 27 Le torte di Camilla 123 La Voce di Romagna Ravenna 18/02/2014 La Voce di Romagna Pagina 12 Dieci cuccioli di cane senza microchip Il padrone multato per euro /02/2014 La Voce di Romagna Pagina 13 Fughe di gas: esaminati nel 2013 ben chilometri di rete /02/2014 La Voce di Romagna Pagina 32 Il Pavone d' Oro è diventato rosa I maschi? Solo /02/2014 La Voce di Romagna Pagina 33 "Si curezza, non si abbassa la guardia" /02/2014 La Voce di Romagna Pagina 33 Insulti razzisti all' arbitro: tutta la città reagisce sdegnata tra /02/2014 La Voce di Romagna Pagina 33 La Bassa, un territorio a consumo solare /02/2014 La Voce di Romagna Pagina 33 Il trattamento dei rifiuti torna in Regione con tante domande /02/2014 La Voce di Romagna Pagina 33 La cornamusa suona Baracca /02/2014 La Voce di Romagna Pagina 34 Gli stilisti lughesi vestono gli sposi più belli /02/2014 La Voce di Romagna Pagina 34 Tradizione in piazza /02/2014 La Voce di Romagna Pagina 34 PENE SEVERE /02/2014 La Voce di Romagna Pagina 40 Cotignola Al Teatro Binario Camilla Rossi racconta la sua sfida come

5 Il Sole 24 Ore Prima Pagina 1

6 Italia Oggi Prima Pagina 2

7 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Prima Pagina 3

8 La Voce di Romagna Prima Pagina 4

9 Pagina 1 Il Sole 24 Ore Napolitano affida al leader Pd la formazione del Governo e chiede certezze su Europa, conti e numeri della maggioranza. Incarico a Renzi: subito le riforme Entro maggio istituzioni, lavoro, burocrazia e fisco Strada in salita per la squadra. Una riforma al mese di qui a maggio: istituzioni, lavoro, burocrazia e fisco. È la road map annunciata dal leader Pd Matteo Renzi al termine dell' incontro al Quirinale con Giorgio Napolitano, che gli ha conferito l' incarico di formare il nuovo Governo. Dal capo dello Stato la richiesta di certezze su alcuni punti: Europa, conti pubblici e numeri chiari per la maggioranza. Il premier incaricato deve ancora trovare l' accordo con l' Ncd, e resta in salita la strada per la definizione della squadra di Governo. Servizi u pagine 2 5 Le priorità di Renzi RIFORME ISTITUZIONALI Febbraio Si riparte da Senato e Titolo V Renzi vuole varare entro fine mese due Ddl, uno sul nuovo Titolo V e uno sul Senato dei sindaci, che raggiungeranno in Parlamento le altre due riforme: legge elettorale e svuota province LAVORO Marzo Contratto a tutele crescenti Un contratto a tempo indeterminato con tre anni di inserimento senza articolo 18. Ma anche salario minimo e addio alla causale per i contratti a termine PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Aprile Parola d' ordine: semplificazione Semplificazione di adempimenti fiscali e non (come la Scia), un nuovo assetto della dirigenza pubblica e riduzione di alcune funzioni: sono i cardini dell' intervento di Renzi sulla Pa FISCO Maggio Meno tasse sul lavoro Si parte dal taglio del cuneo fiscale, attraverso riduzione Irap per le imprese e detrazioni Irpef per i lavoratori. Ma potrebbe arrivare anche una maggiore tassazione sulle rendite finanziarie. 5

10 Pagina 1 Il Sole 24 Ore EUROPA ITALIA. La distanza tra i fatti e le parole Dino Pesole Toto ministri, poltrone che ballano, nomi che escono ed entrano nella lista del futuro governo, massima attenzione da parte dei media, con poche eccezioni, al celebrarsi di un rituale che, al netto della vera o presunta "velocità" del premier incaricato, non pare discostarsi di molto dalle ormai consolidate liturgie politiche nostrane. Il tutto avviene mentre a Bruxelles il ministro dell' Economia, Fabrizio Saccomanni, tenta un recupero in extremis di quel prezioso margine di flessibilità sul deficit del 2014, che forse una più abile e decisa tattica negoziale avrebbe consentito, non ora ma nelle scorse settimane, di rimettere in pista. Altre energie e risorse sono state invece consumate, almeno da dicembre in poi, per onorare faticosi patti di coalizione (Imu in primis) i cui esiti paiono del tutto ininfluenti rispetto all' andamento dell' economia reale. «Massima attenzione ai contenuti», ha detto ieri Matteo Renzi nel delineare il timing per le prime riforme del nuovo governo. Fatti, misure concrete, contenuti appunto perché al nostro Paese serve una scossa, serve un piano coraggioso e immediato di ammodernamento della macchina pubblica, una vera e incisiva riqualificazione selettiva della spesa accompagnata dal taglio robusto del prelievo fiscale e contributivo sul lavoro. C' è da augurarsi che questa strada sarà effettivamente intrapresa. Per ora registriamo che «dum Romae consulitur...», mentre a Roma si discute e si cerca di dipanare la matassa delle poltrone, prassi da cui non pare esente nemmeno il velocista Renzi, «Saguntum expugnatur» sotto il peso delle vere urgenze la cui soluzione non è più rinviabile. Ed è proprio Bruxelles a ricordarci che occorrono riforme non più rinviabili, in grado di sbloccare il «formidabile potenziale di crescita e di dinamismo e innovazione delle imprese». Se è vero che la politica economica, per buona parte, la si fa a Bruxelles, e che da tre anni vige anche un embrione di coordinamento «ex ante» delle politiche economiche (il cosiddetto semestre europeo), si è forse perso tempo prezioso nel gestire la partita della «clausola sugli investim enti». Opzione apertasi sulla carta da maggio scorso, quando la Commissione europea ha certificato l' uscita dell' Italia dalla procedura d' infrazione per disavanzo eccessivo. Altre urgenze incombevano, dall' abolizione dell' Imu sulla prima casa, con annessa la faticosissima individuazione di coperture per 4,4 miliardi, al lungo ping pong sull' aumento dell' Iva. Infine la messa a punto di una legge di stabilità che la stessa Continua > 6

11 Pagina 1 < Segue Il Sole 24 Ore Commissione europea ha chiesto di potenziare con misure suppleme ntari. I rilievi di Bruxelles risalgono a fine novembre, e il governo Letta ha prontamente replicato annunciando un set di interventi aggiuntivi: spending review, privatizzazioni, incassi dal rientro dei capitali esportati illegalmente. Misure in grado di assicurare che il saldo di bilancio strutturale seguisse la curva discendente richiesta dalla disciplina di bilancio europea: lo 0,5% del Pil fino al conseguimento dell' obiettivo di medio termine, anche se poi a conti fatti forse sarebbe bastato anche uno 0,3 per cento. Il tempo però per presentare misure ed effetti già in essere, almeno per ora, è scaduto. Il punto di fondo però è che Bruxelles continua a non ritenere fondate le stime sulla crescita presentate dal governo Letta: 1,1% per l' anno in corso, quando la Commissione non si spinge oltre un più modesto 0,7 per cento. Se così è, la partita era complessa da giocare già in partenza, e non a caso il ministro Saccomanni ha fatto sapere che così com' è concepita la clausola di flessibilità «è di fatto priva di utilità per l' Italia». In sostanza, se ci viene chiesto di tagliare la spesa per ottenere il bonus sugli investimenti, rischiamo di varare una manovra «restrittiva di pari entità della flessibilità conc essa». Punto che forse andava chiarito fin dall' inizio. Ora la palla passa a Renzi e al nuovo ministro dell' Eco nomia. Diversi i dossier in campo, anche in previsione del semestre di presidenza italiana della Ue. Più che discutere su eventuali sforamenti del tetto del 3% nel rapporto deficit/pil, che peraltro non sembrerebbero neppure un tabù se limitati a pochi decimali, momentanei e subordinati al varo di decisive riforme strutturali, forse varrebbe la pena di sondare anche la strada delle cosiddette «intese contrattuali» che proprio Renzi, durante il semestre italiano alla Ue, potrà provare ad accelerare. Se ne è cominciato a discutere, nell' ultimo Consiglio europeo: incentivi in cambio di riforme cui attribuire un potenziale effetto "moltiplicatore" de l Pil. Riforme strutturali per spingere sul "denomina tore". Non vi è altra strada per avviare l' economia su un percorso stabile di ripresa e garantire la discesa di debito e deficit. In caso contrario, i margini per politiche espansive, anche in presenza di deviazioni dal rispetto del target di deficit, si restringerebbero notevol mente. RIPRODUZIONE RISERVATA. 7

12 Pagina 1 Il Sole 24 Ore PANORAMA La Sardegna va al centrosinistra: Pigliaru è il nuovo governatore Francesco Pigliaru è il nuovo governatore della Sardegna: alla guida della coalizione di centro sinistra ha vinto le elezioni regionali con il 42,2% dei voti, davanti al candidato del centro destra e governatore uscente Ugo Cappellacci (39,8%). Terza Michela Murgia con la sua lista autonomista (10,4%). In netto calo l' affluenza: 52,23% contro il 67,58% delle regionali Soddisfazione del leader Pd Renzi: grande vittoria. u pagina 15 Chrysler, tetto sulla cedola per Fiat Tetto ai dividendi pagabili da Chrysler, impatto limitato del declassamento del rating, precisazioni varie sulle stime per il Questi i chiarimenti che la Fiat ha dato al mercato, dopo la richiesta che la Consob ha trasmesso al Lingotto.u pagina 23 Sistri, sanzioni verso il rinvio e piccole imprese esenti Il ministero dell' Ambiente si appresta a varare un decreto che alleggerirà molti adempimenti del Sistri. Piccole imprese verso l' esenzione totale, mentre la chiavetta Usb sembra destinata a scomparire per tutti.u pagina 20. 8

13 Pagina 2 Il Sole 24 Ore La crisi di governo IL QUIRINALE. Napolitano, richiamo al realismo Il Colle a Renzi: certezze su Europa, conti, riforme «Numeri chiari sulla maggioranza» FACCIA A FACCIA CON VISCO Incontro con Visco sul «nodo» dell' Economia. Il capo dello Stato chiede al leader Pd di non disperdere la credibilità acquisita in Ue. Lina Palmerini ROMA Un' ora e mezza da cui Matteo Renzi esce visibilmente teso. Forse l' emozione di quell' incarico ricevuto da Giorgio Napolitano a formare il Governo e accettato come da prassi con riserva. O anche quella puntuale elencazione di problemi e difficoltà espresse con linguaggio franco dal capo dello Stato. Un richiamo al realismo, insomma, a un leader che si avvicina alla gestione di Palazzo Chigi e che ieri, per la prima volta, ne ha conosciuto da vicino tutte le complicazioni. Complicazioni che Napolitano ha raccolto nel suo giro di consultazioni e che ha trasmesso al premier incaricato chiedendogli certezze su una serie di punti che al momento restano vaghi. Innanzitutto le riforme e la legge elettorale: il Colle ha chiesto numeri certi ma Renzi ha risposto che il perimetro della maggioranza resterà lo stesso anche se sarà allargato a Forza Italia. La preoccupazione è trovarsi di fronte a maggioranze variabili di cui il Colle non vuol sentir parlare, così come aveva fatto con Pierluigi Bersani quando voleva tentare il passo a Palazzo Chigi. Ma anche sulle altre priorità che poi Renzi ha elencato alla fine del suo incontro Napolitano ha chiesto che venga raggiunto un accordo chiaro con gli alleati e che venga garantita la maggioranza anche sulla priorità del lavoro, pubblica amministrazione e fisco. Ma il punto su cui davvero Giorgio Napolitano ha chiesto grande "responsabilità" e grande "realismo" è sulla situazione economica: l' entità del debito pubblico e soprattutto quel rapporto con il Pil che fa dell' Italia ancora un Paese sotto sorveglianza. Ed è anche per questa ragione che la poltrona di Via XX Settembre resta uno snodo cruciale nella formazione del Governo Renzi e nei rapporti tra Roma, Bruxelles e Francoforte. Nel colloquio con Matteo Renzi, il capo dello Stato non ha fatto alcun nome per nessuna delle caselle ministeriali e tantomeno per quella dell' Economia che resta la più problematica. Ha, piuttosto, messo sul tavolo i problemi politico programmatici, ha descritto un profilo, chiesto di mantenere una continuità nel rapporto con l' Europa. E soprattutto ha chiesto di non disperdere quel patrimonio di «credibilità» che nonostante le critiche l' Italia ha riconquistato con i Governi Monti e Letta. Un patrimonio che ieri ha visto un altro calo dello spread e dei rendimenti sui Btp decennali: è qui Continua > 9

14 Pagina 2 < Segue Il Sole 24 Ore che Renzi non deve operare un "cambiaverso" ma mantenerlo il verso. E dunque anche se non sono stati fatti nomi, è stata però disegnata una personalità adattata a incarnare una continuità ma anche la competenza ad affrontare quello che aspetta l' Italia. Dal negoziato sulla clausola per gli investimenti, alle battaglie che andranno fatte durante il semestre di presidenza italiana per riuscire a imporre politiche di crescita dopo l' austerity. Di questo Napolitano ha parlato anche con Ignazio Visco ricevuto nel pomeriggio dopo il confronto franco con Matteo Renzi. I temi sono stati quelli dei conti pubblici ma anche dello snodo di Via XX Settembre che, dopo il passaggio di Fabrizio Saccomanni, conserva un' importante matrice "Bankitalia" per effetto dell' arrivo del direttore generale e del Ragioniere dello Stato. A richiedere quel tempo in più e quelle certezze sia sui punti programmatici che sui numeri è l' obiettivo individuato da Renzi e condiviso dal Colle: il traguardo della fine della legislatura nel Ed è questa la ragione per cui la prima delle riforme messa in scaletta dal premier incaricato, in sintonia con il Quirinale, è quella elettorale e istituzionale. RIPRODUZIONE RISERVATA. LINA PALMERINI 10

15 Pagina 3 Il Sole 24 Ore Incarico a Renzi: «Priorità al lavoro» Il leader del Pd: legge elettorale entro febbraio, poi una riforma al mese L' ENDORSEMENT DI BLAIR L' ex premier britannico: «I leader europei dovrebbero sostenere Matteo che ha il dinamismo, la creatività e la forza per farcela» Emilia Patta ROMA «Per quel che mi riguarda assicuro il signor Presidente e le forze politiche che metterò il coraggio, l' impegno, l' energia e l' entusiasmo di cui sono capace». L' aria di chi, giunto alla meta, vede profilarsi una lunga sequenza di tornanti in salita, Matteo Renzi è insolitamente serio quasi teso e preoccupato quando prende la parola nella sala stampa del Quirinale dopo quasi un' ora e mezza di colloquio con Giorgio Napolitano. È ormai presidente del Consiglio incaricato e scioglierà la riserva nei prossimi giorni se tutto andrà come deve: nel suo entourage danno un' agenda di massima che prevede consultazioni formali per mettere a punto programma di governo e contenuti, durante le quali Renzi sarà accompagnato dal ministro uscente Graziano Delrio, per oggi e mercoledì (l' incontro con il Ncd di Angelino Alfano ci sarà stasera alle 19); giovedì e venerdì saranno dedicati alla squadra di governo; probabile giuramento sabato; fiducia delle Camere all' inizio della prossima settimana. Lo stesso Renzi dice ai giornalisti accorsi a seguire l' evento dal suo ingresso al Quirinale a bordo di una Giulietta bianca con al fianco il portavoce Filippo Sensi fino alla comunicazione alla stampa che si prenderà tutto il tempo che occorre. «State scrivendo cose complicate sui nomi e sulle mie vicende personali, e mi sono venuto a noia da solo scherza Renzi per stemperare un po' la tensione. L' attenzione è sui contenuti e l' orizzonte di legislatura necessita di un qualche giorno di tempo». Ed eccolo, un primo accenno di programma, una vera e propria road map dei primi 100 giorni: «Entro febbraio compiremo un lavoro urgente sulle riforme costituzionali ed elettorale da portare all' attenzione del Parlamento dice. Subito dopo, nel mese di marzo, la riforma del lavoro, in aprile la riforma della pubblica amministrazione e in maggio quella del fisco». Una riforma al mese, dunque. Sembra che Renzi abbia già in mente di attraversare in lungo e largo il Paese per spiegare nelle città il suo programma choc. Poi il primo banco di prova con le elezioni europee del 25 maggio, la verifica di quel consenso che spera di aver nel frattempo maturato per il suo Pd. Ma ancor prima del programma va composta la squadra di governo. Di certo se ne è discusso con il Capo dello Stato, che ha ricordato l' importanza di una figura autorevole in Europa e al contempo politicamente forte per il dicastero chiave dell' Economia. Per questo si è fatto in ambienti parlamentari il Continua > 11

16 Pagina 3 < Segue Il Sole 24 Ore nome di Romano Prodi, che però ha declinato, e di Piero Fassino, così come è circolato il nome dello stesso Delrio. Ma il rebus è lungi dall' essere risolto. Per lo Sviluppo economico, dopo il no di Andrea Guerra, si fa il nome di Giampaolo Galli mentre spunta una new entry: Guido Barilla, che ieri ha parlato di Renzi come di un uomo dall'«energia rivoluzionaria». Altra delicata casella è quella della Giustizia: in pole Livia Pomodoro e Guido Calvi. Per il Lavoro resta in campo Tito Boeri, ma si fanno anche i nomi di Pietro Ichino e Guglielmo Epifani. Quanto al ministero della discordia, il Viminale, sembra che nelle ultime ore Renzi si stia rassegnando a lasciarlo ad Alfano (anche se in ambienti parlamentari in serata è circolato il nome dell' ex capo della Polizia Gianni De Gennaro per gli Interni). Per Dario Franceschini, di conseguenza, la destinazione è quella della Cultura. Alfano in questo caso non sarebbe più vicepremier, figura che Renzi vuole abolire. Vice di fatto sarà Delrio, come sottosegretario alla Presidenza con profilo molto politico. «È stata una giornata molto positiva», diceva in serata Renzi ai suoi mentre rientrava a Roma dopo aver tenuto a Firenze il suo ultimo discorso davanti al consiglio comunale prima di passare il testimone a Dario Nardella, nominato proprio ieri vicesindaco. Un discorso, quello fiorentino, in cui Renzi è apparso commosso in più punti. Quasi un saluto al se stesso conosciuto fin qui, ora che si accinge a varcare la soglia del vero "palazzo": «Fare politica non è qualcosa di sporco, di brutto o da evitare, è corrispondente ai sogni delle persone». Nel suo primo giorno da premier incaricato Renzi incassa poi l' endorsement di un politico del calibro di Tony Blair, che molti vedono come suo "modello": «I leader europei dovrebbero sostenere compatti Matteo ha detto l' ex premier britannico. Le sfide sono assolutamente formidabili, ma Matteo ha il dinamismo, la creatività e la forza per farcela». RIPRODUZIONE RISERVATA Verso il nuovo esecutivo IL PROGRAMMA DEI PRIMI CENTO GIORNI FEBBRAIO Riforme istituzionali Renzi punta ad approvare la nuova legge elettorale in discussione alla Camera. Poi il Senato da trasformare in camera delle autonomie MARZO Lavoro Nella sua bozza, la riforma del lavoro targata Renzi (Jobs Act) è stata diffusa l' 8 gennaio. Si punta su un contratto a tutele crescenti APRILE Pubblica amministrazione L' 8 gennaio Renzi aveva parlato di interventi per stabilire l' obbligo di certezza della tempistica nel procedimento amministrativo MAGGIO Fisco L' idea di Renzi, ribadita più volte, è quella di aumentare le tasse per chi «si muove in ambito finanziario», per ridurle a chi «produce lavoro» LE IPOTESI PER LA SQUADRA Economia Pier Carlo Padoan, Piero Fassino o Enrico Morando Fabrizio Barca ha detto di aver rifiutato. In campo Pier Carlo Padoan (Istat) ma anche figure politiche come Fassino e Morando Sviluppo Mauro Moretti, Giampaolo Galli In pista Mauro Moretti, Giampaolo Galli e Franco Bernabè. Ma spunta anche il nome di Guido Barilla. Ha rinunciato Andrea Guerra Lavoro Tito Boeri o Guglielmo Epifani Tra i candidati restano in pista l' economista Tito Boeri (foto) e l' ex segretario Cgil e Pd Guglielmo Epifani Giustizia Livia Pomodoro o Guido Calvi In pole ci sarebbe Livia Pomodoro (presidente Tribunale di Milano) ma nel toto nomi compare anche Guido Calvi (ex senatore Ds, ex Csm) Interni Angelino Alfano Il leader di Ncd (foto) dovrebbe lasciare il ruolo di vicepremier e mantenere l' incarico al Viminale ma la trattativa non è ancora chiusa Esteri Emma Bonino La posizione di Emma Bonino sembra tra le più stabili: l' esponente radicale dovrebbe continuare il suo lavoro alla Farnesina Affari europei Federica Mogherini Il posto di Enzo Moavero Milanesi andrebbe a Federica Mogherini, esponente democratica responsabile esteri della segreteria Beni culturali Dario Franceschini Il ministro uscente ai Rapporti con il Parlamento dovrà rinunciare al passaggio al Viminale (dove dovrebbe rimanere Alfano) 12

17 Pagina 3 Il Sole 24 Ore La trattativa con l' Ncd. «Patto alla tedesca» L' intesa con Alfano si gioca sulle «soglie» della legge elettorale LE RICHIESTE «AL RIBASSO» Al 4% lo sbarramento per i partiti che partecipano ad una coalizione; dall' 8 al 6% per chi si presenta da solo; dal 12 al 10% le coalizioni. Barbara Fiammeri ROMA Più che le poltrone, l' appoggio al governo Renzi di Angelino Alfano e Ncd si deciderà sulla legge elettorale. Il ministro dell' Interno chiede che vengano riviste al ribasso tutte e tre le soglie previste dall' Italicum: al 4% lo sbarramento per i partiti che partecipano ad una coalizione; dall' 8 al 6% per chi si presenta da solo; dal 12 al 10% per le coalizioni. Sono paletti non negoziabili per Alfano (soprattutto il secondo) perché da questi dipende il futuro del Ncd, il suo potere contrattuale nei confronti di Fi. Se la soglia dovesse rimanere all' 8% per chi decide di non coalizzarsi, Alfano sarebbe costretto a tornare da Berlusconi e non a contrattare il suo eventuale ingresso in coalizione. La sconfitta del centrodestra in Sardegna contribuisce a rafforzare questa tesi. «In Sardegna non c' eravamo e Cappellacci ha perso per cinque punti percentuali. La presunzione e l' arroganza portano questi frutti», dicono i due capigruppo Costa e Sacconi con riferimento anche al durissimo scontro degli ultimi giorni con Silvio Berlusconi, al reciproco scambio di insulti tra il Cavaliere e l' ex delfino. In attesa delle consultazioni ufficiali che si apriranno oggi alla Camera, anche ieri sono proseguiti i colloqui preparatori e le riunioni per mettere a punto le richieste da presentare al premier incaricato. Si era vociferato di un possibile incontro in serata tra Renzi e Alfano, smentito però da entrambi gli entourage. Ncd continua a ripetere di voler sottoscrivere un «patto alla tedesca», sul modello di quello realizzato dalla cancelliera Angela Merkel e la Spd. «Abbiamo preparato un piano in cui sono indicate le priorità per i primi 100 giorni, la tempistica per realizzarle, le risorse da destinare e naturalmente la fonte di copertura», spiega uno dei ministri uscenti del Ncd. Si va dall' incremento delle detrazioni fiscali per i figli all' aumento della franchigia Irpef; dall' abolizione della nuova Imu per i capannoni industriali e gli esercizi commerciali all' accelerazione dei pagamenti dei crediti maturati dalle imprese. Ci sono poi temi "sensibili" che vengono inseriti nel programma come le unioni civili, ma «solo in seconda battuta, nella seconda parte della legislatura». Continua > 13

18 Pagina 3 < Segue Il Sole 24 Ore L' altra grande partita resta naturalmente quella della squadra di governo. Alfano insiste per voler mantenere il ministero dell' Interno. Al Viminale nessuno sta preparando scatoloni. Anche Maurizio Lupi (Infrastrutture) e Beatrice Lorenzin (Sanità) per il Ncd devono rimanere al loro posto. L' unico dato in uscita al momento è il ministro per le Riforme Gaetano Quagliariello. Ma siamo solo all' inizio della trattativa. Alfano vuole almeno un ministero istituzionale (quindi Interno, Giustizia o Esteri) ed uno economico. Senza contare che in discussione c' è anche il suo ruolo attuale di vicepremier. Ma il punto fondamentale resta la legge elettorale. «Se Renzi pensa di fare con Berlusconi l' accordo sulle riforme contro la sua maggioranza di governo, non cominciamo neppure...», ammoniva ieri sera un senatore ricordando che se si andasse al voto oggi, la legge uscita dalla Consulta andrebbe «benissimo» al Ncd. RIPRODUZIONE RISERVATA. BARBARA FIAMMERI 14

19 Pagina 4 Il Sole 24 Ore La crisi di governo IL MINISTERO DELL' ECONOMIA I dossier da affrontare. BUNKER TESORO, INCROCIO DEL POTERE Dossier chiave e urgenti (dalla spending ai debiti Pa) alla prova del cambio di squadra Il nodo dei vertici delle Agenzie LE ALTRE PRIORITÀ La stesura del Def entro aprile, l' attuazione della delega fiscale ancora all' esame della Camera, semplificazioni e dismissioni. Marco Mobili e Marco Rogari Sono già da alcune settimane sulla scrivania che fu di Quintino Sella. Le ultime spine della permanenza a via XX Settembre dell' ex direttore generale della Banca d' Italia, Fabrizio Saccomanni, diventano ora i tre dossier più urgenti del nuovo ministro dell' Economia dell' era Renzi. Anzitutto quello sulla preparazione del prossimo Def, da varare in aprile e da utilizzare eventualmente come arma per tentare di aggredire il totem del 3% del deficit. Ci sono poi il delicato dossier sulla spending review, indispensabile per recuperare preziose risorse per l' abbattimento del cuneo fiscale e il tentativo di riaprire la partita sulla flessibilità di bilancio con Bruxelles nonostante i paletti della Ue. Tre dossier "lavorati" fin qui a via XX Settembre da una squadra che negli ultimi due anni ha subito un restyling con diverse new entry pescate dalla Banca d' Italia: dal Ragioniere generale, Daniele Franco, al consigliere sul Fisco e "padre" della delega fiscale, Vieri Ceriani, ora in attesa di conferma. Così come i vertici delle tre Agenzie fiscali. A partire da Attilio Befera con contratto esterno in scadenza a giugno Tutti gli uomini chiave dell' Economia, che negli ultimi anni hanno avuto voce in capitolo sul percorso delle riforme economiche, sono dunque chiamati ad affrontare la prova dello spoil system. Una prova dalla quale, attraverso conferme o nuovi ingressi, dipenderà anche la gestione e l' esito dei dossier più delicati. Non poche le matasse intricate: dall' attuazione della delega fiscale (sempre che sia ratificata dalla Camera) come punto di partenza per la riforma del fisco, alla lotta all' evasione anche con operazioni straordinarie già avviate, come ad esempio il rientro dei capitali, fino al completamento del programma di liquidazione dei debiti della Pa verso le imprese che prevede che nel solo 2014 vengano sbloccati 20 miliardi. Ci sono poi le semplificazioni degli adempimenti tributari in stand by (anche da troppo tempo). E manca ancora la parola fine sulla tormentata partita della nuova tassazione degli immobili. Il tutto Continua > 15

20 Pagina 4 < Segue Il Sole 24 Ore senza dimenticare il processo di privatizzazioni avviato con Poste ed Enav, la dismissione del patrimonio immobiliare e il ruolo della Cassa depositi e prestiti di cui attualmente Franco Bassanini e Gorno Tempini sono rispettivamente presidente e ad. Un menù già molto ricco in attesa di essere integrato con gli ingredienti shock annunciati da Matteo Renzi anche su fisco e tassazione sul lavoro (dalla riduzione dell' Irap sulle imprese agli sgravi Irpef per chi ha redditi fino a 25mila euro). E qui entra in ballo la cucina di via XX Settembre con la sua squadra di "chef" destinata nelle prossime settimane a un restyling con qualche nuovo innesto e più di un abbandono. Anche perché la gestione dei tecnici, cominciata alla fine del 2011 con l' esecutivo Monti, che ha comportato una rivisitazione della squadra, sembra giunta al capolinea. Tra le posizioni più rilevanti quella di Carlo Cottarelli, il commissario straordinario chiamato lo scorso autunno da Letta e Saccomanni a individuare i rami secchi della spesa da tagliare, seppure in modo selettivo, per recuperare risorse per 32 miliardi entro il Ieri Cottarelli ha fatto sapere di essere a disposizione di Renzi ma di essere anche pronto a lasciare il suo incarico di durata triennale. «Aspetto di vedere se il nuovo governo ha interesse a tenermi se no vado via», ha detto il Commissario straordinario, già al Fmi e prima ancora in Banca d' Italia, sottolineando di aver già formulato a Letta alcune proposte. Quello di Cottarelli non è il solo destino appeso alla scelta di Renzi per il ministero dell' Economia. Se ad esempio a via XX Settembre fosse approdato Fabrizio Barca, la cui candidatura ieri ha però decisamente perso quota, una parte dello staff di Saccomanni avrebbe potuto evitare di fare gli scatoloni. A cominciare dall' attuale capo della segreteria tecnica, Francesco Alfonso, anello chiave sotto le gestioni di Carlo Azeglio Ciampi e Tommaso Padoa Schioppa. Dato in uscita è l' attuale capo di gabinetto, Daniele Cabras, da alcune settimane in corsa per un biglietto di ritorno a Montecitorio, da dove era arrivato meno di un anno fa, con destinazione al nuovo ufficio di Bilancio previsto dal fiscal council. Nei tentacoli dello spoil system potrebbe rimanere imbrigliato anche il Ragioniere generale Franco nonostante sia stato chiamato solo il 20 maggio scorso da Saccomanni a trasferirsi da Bankitalia per gestire lo strategico semaforo delle "coperture", dal quale dipendono gran parte delle sorti dei "convogli governativi". Nel bunker dell' Economia di non certa lettura è anche il futuro degli uomini dei dossier scottanti. Come Vincenzo La Via, direttore generale del dipartimento del Tesoro, che ha voce in capitolo soprattutto sul processo di privatizzazioni dal quale il governo Letta attendeva 9 miliardi. Ruolo strategico anche per Maria Cannata, responsabile della gestione del debito pubblico con gli occhi sempre puntati sulle aste dei titoli di Stato. Il nuovo ministro dell' Economia si dovrà occupare subito della partita sulla dismissione degli immobili dello Stato, che dipende dalla direzione sulla valorizzazione del patrimonio pubblico, già guidata da Antonio Scalera, attualmente a capo dell' agenzia del Demanio con un incarico che ufficialmente scade a ottobre Quello del responsabile delle Entrate Befera (anche presidente di Equitalia), dopo tre conferme da altrettanti governi, è di fatto già in scadenza. In attesa di conferma (manca il parere della Conferenza Stato Regioni) anche il capo dell' agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Giuseppe Peleggi. Va poi considerato il ruolo centrale che l' Economia esercita sia in qualità di regolatore del sistema bancario e finanziario, sia come vera e propria holding di Stato. Una galassia con ramificazioni che investono le partecipazioni dirette del Tesoro in numerose aziende: dall' Alitalia all' Enel, dall' Eni a Finmeccanica, da Fintecna alla Rai, da Poste italiane alla Sogei. In tutto sono 76 le società partecipate dall' Economia tra le quali Consap, Enav, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, Invitalia, Anas, Cdp e la Sose. Compiti che rientrano nella mission del Dipartimento del Tesoro. RIPRODUZIONE RISERVATA SPENDING REVIEW Dai tagli risorse per il cuneo Il lavoro sulla spending review con l' obiettivo fissato dal Governo Letta di 32 miliardi di tagli sulla spesa pubblica entro il 2016 sarà indispensabile per recuperare risorse per l' abbattimento del cuneo fiscale DEF Ad aprile le stime sui conti Primo tra i dossier urgenti il nuovo Def con stime aggiornate su Pil e conti Continua > 16

21 Pagina 4 < Segue Il Sole 24 Ore pubblici, atteso per aprile a Bruxelles. Da utilizzare eventualmente per tentare di aggredire il totem del 3% di deficit FLESSIBILITÀ Una partita da 3 4 miliardi Si dovrà tentare di riaprire il capitolo clausola di flessibilità sul bilancio per dare spinta agli investimenti, da rivendicare nuovamente nonostante i paletti di Bruxelles. Una partita che vale 3 4 miliardi (0,3 0,4% di Pil) DEBITI PA Da sbloccare 20 miliardi Da completare il programma di liquidazione dei debiti della Pa verso le imprese che prevede che nel solo 2014 vengano sbloccati 20 miliardi. Nel 2013 ne sono stati pagati 22 sui 27 stanziati RIFORMA DEL FISCO Delega verso l' attuazione Punto di partenza l' attuazione della delega fiscale (se ratificata dalla Camera). Nel dossier poi la lotta all' evasione, anche con operazioni straordinarie già avviate, come il rientro dei capitali CASA E COMUNI Detrazioni e risorse C' è da ratificare l' accordo faticosamente raggiunto tra i sindaci e governo sulle detrazioni Tasi e sui maggiori margini di manovrabilità finanziaria chiesti a più riprese dai Comuni. MARCO MOBILI, MARCO ROGARI 17

22 Pagina 4 Il Sole 24 Ore Cottarelli Le altre cariche. Il commissario straordinario per la spending: «A disposizione del nuovo governo se no vado via» Scade a giugno il mandato di Befera alle Entrate In attesa anche Scalera (Demanio) e Peleggi (Dogane) Il commissario straordinario per la spending: «A disposizione del nuovo governo se no vado via» Scade a giugno il mandato di Befera alle Entrate In attesa anche Scalera (Demanio) e Peleggi (Dogane) 18

23 Pagina 5 Il Sole 24 Ore La crisi di governo IL PROGRAMMA. Contratto a tutele crescenti: 3 anni senza articolo 18 I primi contenuti del Jobs act che Renzi ha annunciato per marzo Poi taglio del cuneo fiscale e semplificazione della Pa. ROMA In cima all' agenda del premier incaricato ci sono le riforme: il nuovo governo ha annunciato Matteo Renzi procederà al ritmo di «una al mese». Si parte dalla legge elettorale e dalle riforme costituzionali che saranno pronte entro febbraio, a marzo toccherà al lavoro, ad aprile alla Pubblica amministrazione, per chiudere i primi cento giorni a maggio con il fisco. Si procede a passi serrati per affrontare le emergenze del Paese, e segnare quella svolta tanto attesa. Sul lavoro, dovendo fare i conti con un tasso di disoccupazione che ha superato il 12% e per i giovani ha raggiunto il picco del 41,6%, tra i più alti in Europa, l' obiettivo è quello di «incentivare le assunzioni a tempo indeterminato», spiega il responsabile economico del Pd, Filippo Taddei. Con un doppio intervento: sul lato fiscale aggredendo il nodo del costo del lavoro attraverso «la riduzione del cuneo fiscale finanziata da tagli alla spesa corrente e dalla rimodulazione del carico fiscale» per «rendere l' intervento certo e duraturo». Per le imprese e i professionisti si punta ad un taglio dell' Irap che oggi grava sul costo del lavoro, sugli interessi passivi anche per chi è in perdita e sul valore della produzione. Mentre per i lavoratori si guarda alle detrazioni o alle aliquote Irpef; a fare la differenza saranno le risorse disponibili. Sul piano normativo verrà introdotto un contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti: per i primi tre anni viene sterilizzato l' articolo 18 dello Statuto dei lavoratori con l' obbligo al reintegro, sostituito con un' indennità risarcitoria proporzionata al periodo lavorato, accompagnata dal sostegno alla ricollocazione tramite le politiche attive. Si sta ragionando anche di introdurre una retribuzione minima garantita per tutelare i redditi dei lavoratori esclusi dalla contrattazione. Quanto alla flessibilità in entrata, a seconda di come sarà declinato il contratto di inserimento, si ipotizza un intervento sul contratto a termine per estendere la cosiddetta acausalità, fino a 36 mesi. Si potrebbe lasciare la normativa invariata se verrà generalizzata l' applicazione del contratto di inserimento a tutele crescenti, invece di applicarlo al solo primo contratto o ai soli giovani under 35 anni. Il jobs act, tuttavia è ancora in una fase di bozza, e una volta completato si porrà anche il problema di se e come raccordarlo con le proposte presentate dalle altre gambe della possibile maggioranza, come quella che reca la firma dell' ex Continua > 19

24 Pagina 5 < Segue Il Sole 24 Ore ministro Maurizio Sacconi (Ncd) e del giuslavorista di Scelta civica Pietro Ichino. Il piano di riforme annunciato da Matteo Renzi ha nel mirino anche la pubblica amministrazione e, in particolare, la dirigenza con l' obiettivo di superare l' attuale assetto statico, introducendo incarichi non superiori ai 5 anni con l' obbligo di mobilità interamministrativa e la regola che in ogni caso nessun dirigente possa restare nella stessa amministrazione oltre i 10 anni. Per i dirigenti esterni "a chiamata" è prevista la costituzione di un albo unico. Completa la road map tracciata dal premier in pectore, il capitolo riforme istituzionali: entro il mese potrebbe arrivare il via libera della Camera alla nuova legge elettorale, il cosiddetto Italicum. Dal Senato si attende, invece, il disco verde al Ddl Delrio, anche noto come lo "svuota province" che fa nascere le città metropolitane e incentiva le unioni tra i comuni. G. Pog. Cl. T. RIPRODUZIONE RISERVATA. 20

25 Pagina 5 Il Sole 24 Ore FISCO Maggio 4. Meno Irap per le imprese, detrazioni Irpef GLI ALTRI DOSSIER Per reperire nuove risorse potrebbe arrivare l' aumento della tassazione sulle rendite finanziarie. Per la delega fiscale si punta all' ok lampo. Marco Mobili ROMA «Ridurre il cuneo fiscale, l' alta tassazione sul lavoro è essenziale per incentivare le persone a lavorare sia in termini di partecipazione al lavoro che in termini di domanda di lavoro». È quanto ha ribadito ieri l' Ocse all' intera Eurozona, ma che alla luce delle prime anticipazioni sul programma del nuovo esecutivo che Matteo Renzi si appresta a guidare, rappresenta la priorità per ridurre la pressione fiscale in Italia (si veda Il Sole 24 Ore di ieri) e riformare il fisco, a partire da maggio come ha indicato lo stesso "premier incaricato" al termine dell' incontro con Napolitano. Una taglio del cuneo a due vie. Per imprese e professionisti si punta a una riduzione (nei fatti e non solo a parole) dell' ingombrante peso dell' Irap che oggi grava sul costo lavoro, sugli interessi passivi anche per chi è in perdita e sul valore della produzione. Tagliare del 10% il tributo regionale potrebbe ridurre la tassazione di circa 2,5 miliardi. Per le imprese il taglio del cuneo fiscale passa anche per il "jobs act" ovvero per la defiscalizzazione delle nuove assunzioni. Mentre per i lavoratori si guarda alle detrazioni o alle aliquote Irpef, a far la differenza saranno le risorse disponibili. Con una riscrittura della curva dell' Irpef sulle detrazioni da lavoro dipendente si cercherà di potenziare l' intervento dell' ultima legge di stabilità soprattutto sui redditi più bassi così da amplificare l' effetto redistributivo delle risorse. L' altra strada è il taglio di un punto dell' aliquota Irpef fino a euro (oggi fissata al 23%), ipotesi questa già studiata all' Economia durante il Governo Monti nel dicembre 2013, ma certamente dai costi più elevati (circa sei miliardi). Una parte delle risorse potrebbe arrivare anche da una revisione, verso l' alto, della tassazione delle rendite finanziarie. Da più parti ritenuto un intervento necessario soprattutto per ridurre le distanze tra l' attuale tassazione sulle rendite al 20% e quella su lavoro e imprese, ma che in termini di incassi potrebbero deludere le aspettive (l' aumento di due punti percentuali ipotizzato nell' ultima legge di stabilità avrebbe fruttato non più di 500 milioni). La riforma del fisco «a maggio» non può che passare per un rapida attuazione della delega fiscale e per un serio colpo di accelerazione alle semplificazioni degli obblighi tributari. In questo senso nel Continua > 21

26 Pagina 5 < Segue Il Sole 24 Ore programma di Renzi un capitolo a parte potrebbe riguardare il taglio degli oneri da adempimento: la definitiva cancellazione della responsabilità solidale negli appalti sul fronte delle ritenute farebbe risparmiare alle imprese 1,2 miliardi di euro. Oltre alle semplificazioni, come detto, il nuovo fisco targato Renzi passerà per l' attuazione della delega fiscale. Il Ddl è ormai giunto all' ultimo atto. Sono soltanto sei, tutti delle opposizioni, gli emendamenti presentati ieri in commissione Finanze della Camera al testo giunto dal Senato in terza lettura. Una rapida attuazione del nuovo fisco poterebbe passare per la semplificazione dei regimi contabili, la determinazione del reddito per cassa, la codificazione dell' abuso del diritto con la revisione delle sanzioni, nonché per l' introduzione dell' Iri. Capitolo a parte la casa con la revisione del catasto da far viaggiare rapidamente per restituire equità all' intero sistema. RIPRODUZIONE RISERVATA. MARCO MOBILI 22

27 Pagina 5 Il Sole 24 Ore PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Aprile 3. Nuovo assetto per la dirigenza pubblica LE ALTRE MOSSE Adempimenti fiscali da semplificare, riduzione di alcune funzioni pubbliche Allo studio la struttura di una cabina di regia. Davide Colombo ROMA Un ampio capitolo di interventi di semplificazione degli adempimenti in materia fiscale e tributaria, un pacchetto di misure finalizzato al superamento dell' attuale "assetto statico" della dirigenza pubblica, la riduzione di alcune funzioni pubbliche da realizzare nell' ambito del nuovo ciclo di spending review. Dovrebbe correre su questi binari la "riforma della Pa" annunciata ieri dal premier incaricato, Matteo Renzi, con delivery nel mese di aprile. Con in più due addendi di non poco conto. Il primo: definire quale sarà la struttura principale della Presidenza del Consiglio che farà da "cabina di regìa" per questa nuova serie di provvedimenti. Due: gestire con il massimo di continuità l' attuazione delle misure adottate l' anno scorso (o addirittura con il Governo Monti) e per le quali mancano ancora diversi regolamenti. Sul primo punto per ora si tratta di registrare solo le voci di corridoio, che parlano di una possibile soppressione dell' attuale ministero della Pubblica amministrazione e delle semplificazioni per dare la gestione del pubblico impiego a un sottosegretario presso la presidenza del Consiglio, mentre l' Ufficio per la Semplificazione (ove è attiva la task force di misurazione degli oneri amministrativi) potrebbe diventare la vera e propria "cabina di regìa", con la cancellazione di altre strutture disperse in diversi dipartimenti. Nel caso, l' attività di questa struttura potrebbe essere intestata al sottosegretario alla Presidenza (si dice sarà Graziano Delrio) oppure a un coordinamento stretto tra Presidenza del Consiglio, Economia, Sviluppo economico. Si vedrà. La speranza è che il "rottamatore" riesca dove altri hanno fallito. Sul fronte dell' attuazione delle misure già in vigore, sono in rampa di lancio i modelli unici in materia di Scia e permessi di costruire e di Autorizzazione unica ambientale (che ha mandato in soffitta ben sette moduli diversi). Da attuare velocemente ci sono poi le norme di semplificazione sulle procedure formali in materia di sicurezza sul lavoro e la messa online (sito Inps) del Documento unico di regolarità contributiva. Le ultime bozze di jobs act circolate indicano poi interventi sulla dirigenza pubblica, giudicata troppo statica e priva di strumenti solidi di valutazione dei risultati. Si proporrebbe un potenziamento della Scuola superiore della pubblica amministrazione (canale unico di accesso alla dirigenza e superamento dei concorsi interni), albo unico nazionale dei dirigenti cui vengono assegnati Continua > 23

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