Corso di Accesso per Aspiranti Volontari della Croce Rossa

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1 Corso di Accesso per Aspiranti Volontari della Croce Rossa Ugo Del Gais Consigliere Qualificato - Istruttore DIU - Diffusore di Cooperazione Internazionale area4@criroma6.org

2 Origini e Storia del Movimento Internazionale di Croce Rossa

3 I Precursori Ferdinando Palasciano Nacque a Capua il 13 giugno 1815, medico chirurgo al seguito dell esercito borbonico, fu incarcerato per un anno a Reggio Calabria per insubordinazione in quanto affermò: I feriti, a qualsiasi esercito appartengano, sono per me sacri e non possono essere considerati come nemici. Successivamente nel 1861 ad un convegno che si tenne a Napoli, dichiarò esplicitamente il principio di neutralità dei feriti in guerra, attraverso queste parole: bisognerebbe che le potenze belligeranti, nella dichiarazione di guerra riconoscessero reciprocamente il principio della neutralità dei combattenti feriti o gravemente infermi, e che adottassero rispettivamente quello dell'aumento illimitato del personale sanitario durante tutto il tempo della guerra. Morì a Napoli il 28 novembre 1891 dove è sepolto al cimitero degli uomini illustri.

4 I Precursori Florence Nightingale Nacque a Firenze il 12 maggio del 1820 da genitori inglesi, nobili e agiati. Dopo diverse difficoltà dovute al suo status sociale, divenne infermiera ed insieme ad altre 37 infermiere volontarie, si reco in Turchia dove si combatteva la guerra di Crimea. Fu soprannominata al Signora della Lampada poiché passava di notte a controllare i malati ed i feriti. La sua opera meritoria conquistò il rispetto dei soldati ricoverati e fama in patria, al punto che i sovrani d Inghilterra vollero essere messi al corrente della sua esperienza. Scrisse più di 200 documenti ma il più famoso è Notes on Nursing, nel 1860 aprì la Scuola di Insegnamento per Infermiere, la prima nel suo genere. Morì a 90 anni a Londra ed è sepolta nella tomba di famiglia e vicino alla casa di Embley Park.

5 Cenni Storici Il 24 Giugno 1859 durante la 2 Guerra d Indipendenza, l Esercito austriaco contro quello franco-piemontese (6000 morti e feriti); Henry Dunant viene fortemente turbato da ciò che vede e decide di intervenire aiutando i malati ed i feriti di entrambi gli schieramenti.

6 La Battaglia di Solferino

7 Henry Dunant Nacque a Ginevra nel Anche la sua giovinezza fu caratterizzata da esperienze concrete di solidarietà e beneficenza, in particolare verso i detenuti e gli orfani. Lo scontro cruento fra le truppe ebbe il suo culmine nella battaglia di Solferino (Mn), durante la quale Dunant prese coscienza dell'efferatezza della guerra.

8 Henry Dunant In particolare ciò che sconvolge Dunant è una frase che continuamente sente e risente dire: "Ah, signore, noi ci siamo battuti bene, ed ora ci abbandonano". Lo sdegno si traduce in rabbia e al suo ritorno in patria scrisse il libro un ricordo di Solferino, nel quale racconta tutta la sua esperienza ed impressioni sull'accaduto.

9 Henry Dunant Nel 1863 si riunisce il Comitato dei Cinque i cui membri, oltre allo stesso Dunant, furono il generale Dufur, l'avvocato Moyner, il dottor Appia e Maunair. L'anno dopo la fondazione della Croce Rossa, il 22 agosto del 1864, fu firmata a Ginevra la prima Convenzione per il miglioramento delle condizioni dei militari feriti in guerra, abrogata poi dalla Convenzione del 1906.

10 Henry Dunant A seguito del fallimento della sua società, Dunant cadde in disgrazia per lungo tempo. Viaggia e nel suo girare vive di carità, fino a quando nel 1895 venne di nuovo pubblicamente onorato, al punto che nel 1901, gli venne assegnato il premio Nobel per la pace ed un corrispettivo economico che devolse in beneficenza. Morì nel 1910 ed è sepolto a Zurigo.

11 Il Comitato dei Cinque Cosa propose Dunant a valle dell esperienza di Solferino? la creazione di Società di soccorso ai militari feriti che mobilitassero le risorse della carità privata. l adozione di una Convenzione per la protezione dei feriti sul campo di battaglia e di tutti coloro che prestano loro soccorso.

12 Il Comitato dei Cinque

13 Il Comitato dei Cinque Cosa hanno deliberato? 26 Ottobre 1863 Conferenza diplomatica di Ginevra Creazione società di soccorso e comitati nazionali Distintivo: bracciale bianco con croce rossa

14 La Convenzione di Ginevra Si svolse nei giorni 8-22 Agosto 1864 Ci furono 17 Stati partecipanti di cui 12 firmano la «Convenzione per il miglioramento delle condizioni dei militari feriti in guerra».

15 I sette Principi di CR e MR Furono enunciati nella XX Conferenza Internazionale che si tenne a Vienna nel 1965 e successivamente citati nel I Protocollo Aggiuntivo 1977 all art. 81 comma 2. Essi sono: 1 Umanità 2 Imparzialità Questi due sono detti Principi Sostanziali o Finali e definiscono il modo di agire della Croce Rossa. 3 Neutralità 4 Indipendenza Questi altri sono detti Principi Derivati o Strumentali e definiscono il modo di essere della Croce Rossa. 5 Volontariato 6 Unità 7 Universalità Questi ultimi sono detti Principi Istituzionali o Organizzativi e definiscono il modo in cui è organizzata la Croce Rossa.

16 Umanità La Croce Rossa nasce con il desiderio di soccorrere i combattenti e di prevenire ed alleviare le sofferenze del genere umano, ovunque si manifestino. Il suo proposito è quello di proteggere la vita, nel rispetto della dignità umana. Essa promuove la reciproca comprensione, al fine dellapacetraipopoli.

17 Imparzialità La Croce Rossa non opera alcuna distinzione di razza, religione, condizione sociale e politica. Essa interviene in funzione delle priorità più gravi ed urgenti.

18 Neutralità La Croce Rossa allo scopo di conservare la sua credibilità internazionale, si astiene da partecipare a qualsiasi conflitto armato o ostilità o controversie di ordine pubblico, religioso e politico-sociale.

19 Indipendenza La Croce Rossa è ausiliaria dei poteri pubblici in campo umanitario. Le Società Nazionali sono soggette alle leggi dei loro paesi, ma mantengono comunque un autonomia che gli permette di agire secondo i principi della C.R.

20 Volontariato La Croce Rossa è un organizzazione volontaristica e disinteressata, cioè i suoi membri hanno aderito volontariamente e sono animati disinteressatamente dai principi dell'ente.

21 Unità In uno stesso paese può esistere una sola società nazionale di Croce Rossa, la quale deve essere aperta a tutti coloro che ne vogliono far parte e capace di agire su tutto il territorio nazionale.

22 Universalità La Croce Rossa è un istituzione universale in seno alla quale tutte le Società Nazionali hanno pari dignità, diritti e doveri e sono tenute tutte ad aiutarsi reciprocamente.

23 Il Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa

24 Il Comitato Internazionale di Croce Rossa (CICR) Dove ha sede? 19 Avenue de la paix CH 1202 Genève, Suisse

25 Il CICR E' composto esclusivamente da cittadini svizzeri(min. 15- max. 25). La definizione è: Il CICR è un istituzione indipendente, regolata dai suoi statuti e composta esclusivamente da cittadini svizzeri. La figura principale è il Presidente che rappresenta l'istituzione in campo internazionale, poi c'è l'assemblea i cui membri non possono svolgere altri lavori e alla fine del loro mandato sono comunque tenuti al massimo riserbo per le attività svolte in seno alla Croce Rossa. Dal punto divista economico il CICR si regge sui sussidi dei governi e delle Società Nazionali, nonché dai lasciti.

26 Il CICR Quali sono le sue attività? la diffusione del DIU e delle Convenzioni di Ginevra; riconosce le nuove Società Nazionali e verifica le modifiche dei vari statuti; la protezione delle vittime di guerra, sia civili che militari; sostituto della Potenza Protettrice nel ruolo di collegamento tra le parti in conflitto, azione di soccorso e assistenza, controllo dell applicazione delle Convenzioni di Ginevra, visitando luoghi di guerra, ospedali militari, territori occupati, campi di prigionieri di guerra e di internati civili, trasmettendo rapporti sia alla potenza detentrice sia a quella d origine. contribuisce alla preparazione sanitaria del personale medico e della sua attrezzatura.

27 Il CICR Visita le persone private della libertà perseguendo gli Obiettivi di: prevenire le sparizioni e le esecuzioni extra-giudiziali; prevenire tortura e maltrattamenti; migliorare le condizioni di detenzione; ristabilire i contatti con le famiglie. Nelle seguenti Condizioni: incontrare tutti i detenuti; intrattenersi con loro senza testimoni; registrare i detenuti presenti; ripetere le visite. Principio della confidenzialità. Si intende la riservatezza di quanto appreso circa le condizioni materiali di detenzione delle persone private della libertà ed è essenziale perché i delegati del Comitato possano avere accesso alle persone da soccorrere e per poter avviare un dialogo costruttivo con le autorità, in uno spirito di cooperazione.

28 L Agenzia delle Ricerche Nel 1864 il CICR organizzò la prima agenzia che aveva lo scopo di organizzare i soccorsi materiali e sanitari per la guerra francoprussiana. Nel 1870 si istituì l Agenzia Internazionale di Informazione e Soccorsi per i feriti e malati. Successivamente si è evoluta sia logisticamente che geograficamente, incrementando le attività e le sedi. Alla fine dei due conflitti mondiali, contava milioni di documenti. Adoggisièarrivatiadavereimmensiarchivipienididati. Le sue attività sono: informative, che riguardano non solo i prigionieri di guerra, ma anche per i civili vittime dirette ed indirette della guerra; l'attività di ricongiungimento dei familiari dispersi; informazioni a Stati e famiglie di persone coinvolte a qualsiasi titolo nei conflitti; attività di nuove ricerche dei dispersi, detenuti o gli scomparsi.

29 La Federazione Internazionale delle Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (FICR) Obbiettivo: ispirare, incoraggiare, facilitare e proteggere l'azione umanitaria delle Società Nazionali. E un associazione umanitaria senza scopi politici, religiosi e razziali. Gli organi della Federazione sono: L'Assemblea che è l'organo deliberante, composta dai delegati di tutte le Società Nazionali, si riunisce ordinariamente ogni due anni. Il Consiglio Esecutivo che collabora con l'assemblea nelle decisioni, si riunisce tre volte l'anno ed è composto dallo stesso presidente, dai vice presidenti e da sedici consiglieri. Il Segretario Generale che ha competenze esclusivamente legali, ha la responsabilità di attuare le decisioni dell'assemblea e la direzione delle operazioni di soccorso. E' anche segretario generale dell'assemblea e del consiglio.

30 La Federazione Internazionale delle Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (FICR) Le attività sono: portare soccorso alle vittime dei disastri; organizzare, dirigere e coordinare i soccorsi internazionali; portare soccorsi alle vittime nei conflitti armati; collaborareconilcicrperladiffusionedeldiu; incoraggiare lo scambio di esperienze tra le varie Società Nazionali; incoraggiare l'attività delle Società Nazionali in capo al benessere delle persone, della salute, dell'educazione dell'infanzia e della gioventù; agevolare il proselitismo delle persone a favore delle Società Nazionali; rappresentare le Società Nazionali in campo internazionale.

31 Le Società Nazionali Cosa Sono le Società Nazionali? Sono le UNITÀ BASE del Movimento Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa e furono create in origine per soccorrere i soldati in tempo di guerra. Quali sono i requisiti per la costituzione di una Società Nazionale? 1.Deve essere costituita nel territorio di uno stato indipendente firmatario delle Convenzioni di Ginevra; 2. Deve essere l'unica presente nello stato di fondazione; 3. Godere di autonomia per svolgere la sua attività secondo i principi del Movimento; 4. Deve essere riconosciuta dal governo dello stato di appartenenza come società di soccorso volontaria, ausiliaria dei pubblici poteri nel settore Umanitario;

32 Le Società Nazionali 5.Devepoterfaruso del Nome edell'emblemadicromr; 6. Deve garantire il rispetto dei principi fondamentali del Movimento; 7. Deve Aderire allo Statuti del Movimento; 8. Deve operare su tutto il territorio nazionale; 9. Deve assicurare l intervento dell Associazione in tempo di pace e di guerra; 10. Deve reclutare i suoi membri volontari senza alcuna distinzione di razza, sesso, classe, religione od opinione politica. Compiti delle Società Nazionali in caso di Pace Guerra

33 Compiti in tempo di pace Attività di Soccorso (emergenza sanitaria, trasporto infermi, dialisi, ecc ); Diffusione dei Principi Fondamentali e del Diritto Internazionale Umanitario; Divulgazione dell'educazione sanitaria (scuole, aziende ); Partecipazione in caso di catastrofe ai soccorsi in patria o all'estero (Protezione Civile); Assistenza sociale(anziani, rom, diversamente abili, ecc.); Politiche giovanili; Donazione di sangue; Raccolta fondi e promozione dell immagine; Predisposizione di mezzi e materiali per intervenire in caso di conflitto.

34 Compiti in tempo di guerra Soccorso e cura ai feriti e agli ammalati Assistenza ai prigionieri di guerra e agli internati civili Allestimento di ricoveri e distribuzione di viveri e soccorsi alla popolazione Ricerca dei dispersi attraverso l'attivazione dell Agenzia Nazionale di Ricerca.

35 Gli Organi del Movimento La Conferenza Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa Il Consiglio dei Delegati La Commissione Permanente

36 La Conferenza Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa È la massima autorità del Movimento, ne assicura l unità e la realizzazione della missione nel rispetto dei principi fondamentali. Si riunisce ogni 4 anni. Ad essa partecipano i delegati delle Società Nazionali, della Federazione, del CICR e degli Stati parte alle Convenzioni di Ginevra. Assistono ai lavori, se invitati, osservatori di organismi governativi, non governativi, specializzati, personale interessato ai problemi umanitari.

37 Il Consiglio dei Delegati Composto da i rappresentanti delle Società Nazionali, dalla Federazione e dal CICR. Costituisce un momento di verifica interna del Movimento senza la presenza delle delegazioni degli Stati. Si riunisce in occasione della Conferenza Internazionale (prima della sua apertura), oppure su domanda di un terzo delle Società Nazionali, del CICR, della Federazione, della Commissione Permanente. È chiamato a pronunciarsi ed eventualmente a decidere su ogni questione relativa al Movimento.

38 La Commissione Permanente Si compone di 9 membri: 5 rappresentanti di Società Nazionali (eletti dalla Conferenza); 2 rappresentanti del CICR; 2 rappresentanti della Federazione; 1 rappresentante della Società Nazionale che riceve la Conferenza e che siede a titolo consultivo. Assicura la continuità nella vita del Movimento, nel periodo che corre tra due Conferenze successive. Organizzala preparazione della Conferenza, determinandone l ordine del giorno; stabilisce: data e luogo della Conferenza; dirime le questioni relative all interpretazione dello Statuto del Movimento; incoraggia la coordinazione delle azioni delle componenti del Movimento.

39 Un po' di numeri 190 Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (13 paesi privi e 5 non riconosciuti) dipendenti ~ di volontari (50% Uomini e 50% donne) dati IFRC

40 Croce Rossa Italiana Anno di fondazione: 22 agosto 1864 Missione: La missione della Croce Rossa Italiana è quello di migliorare la vita delle persone vulnerabili, sia a livello nazionale e internazionale, in particolare nei settori del soccorso, della salute, assistenza sociale e giovanile. Il Governo italiano contribuisce quasi un terzo del bilancio di esercizio, attraverso contratti per la fornitura di servizi. Indirizzo: Via Toscana, 12 I Roma -RM Tel: Fax: Sito: Personale retribuito: (353 Comitato Centrale, altre sedi) Volontari: ~ dati Red Cross / EU Office

41 Le componenti Volontarie della Croce Rossa Italiana Civili Ausiliari delle F.F.A.A. Status Militare (quando precettati) Ausiliarie delle F.F.A.A. assimilate al grado di ufficiale (quando in servizio presso strutture militari)

42 L Emblema A seguito della conferenza internazionale del 1864 di Ginevra che portò alla 1 Convenzione, nella quale si decise di definire e riconoscere il carattere di neutralità degli ospedali, delle ambulanze e del personale sanitario. Ciò fu possibile grazie all'adozione di una bandiera e di un bracciale, uguali per tutti gli Stati, con una Croce Rossa in campo bianco, quale segno universale di protezione. Fu scelto di invertire i colori della bandiera Elvetica, in onore alla Svizzera che ospitava l evento.

43 L Emblema L'impero ottomano che combatteva contro i russi nel 1876, richiese l'adozione della Mezzaluna Rossa, perché i propri soldati erano sensibili alla Croce quale simbolo religioso. Anche la Persia chiese l'aggiunta del leone con sole rosso. Così anche altri Stati, fino a quando nel 1949 si decise che erano autorizzati solo tre simboli: la Croce Rossa, la Mezzaluna Rossa ed il leone con sole rosso.

44 A Ginevra l 8 dicembre 2005 ci fu l adozione dell emblema del III protocollo addizionale alle C.G. del L Emblema Emblema del III Protocollo o «Cristallo Rosso» Art. 3.1 Le Società nazionali delle Alti Parti contraenti che decideranno d'impiegare l'emblema del III Protocollo potranno, al momento dell'utilizzo, conformemente alla legislazione nazionale in materia, scegliere d'incorporare in esso, a titolo indicativo, un emblema distintivo riconosciuto dalle Convenzioni di Ginevra o una combinazione di emblemi.

45 Uso dell Emblema Protettivo Distintivo Grandi dimensioni Piccole dimensioni Feriti Personale Sanitario Mezzi Malati Strutture Personale Mezzi Strutture Gadget Croce Rossa

46 Usi non autorizzati dell Emblema Grave Abuso o Perfidia L'uso dell'emblema in tempo di guerra per proteggere combattenti, mezzi o armi, abusando della buona fede del nemico che crede sia dovuta protezione. E' considerato crimine di guerra in quanto è una grave violazione del DIU. Imitazione Si ritiene imitazione quel simbolo che possa trarre in inganno per forma o colore ed essere confuso con la Croce Rossa o Mezzaluna Rossa, e che comunque da lontano può apparire quale Emblema di Croce Rossa.

47 Usi non autorizzati dell Emblema Uso Improprio Doloso: c'è la malizia di chi intende abusarne (esempio dell'automobilista che usa i simboli di Croce Rossa per commettere infrazioni); Colposo: si procura un danno d'immagine all'associazione senza però averne intenzione diretta (esempio del professionista, dell'ente o delle associazioni che ne fanno uso per ignoranza o stoltezza).

48 Il Diritto Internazionale Umanitario (DIU) Le Nazioni Unite hanno condannato il concetto di ius ad bellum, cioè di diritto alla guerra, ma bensì hanno affermato lo ius contra bellum (diritto contro la guerra), cioè il divieto di ricorrere alla guerra, salvo il caso di legittima difesa da esercitare fino a che il Consiglio di Sicurezza non attui le misure previste dalla Carta delle Nazioni Unite. Si possono suddividere due aspetti della guerra guerra d'azione (uso della forza armata) guerra-situazione giuridica (si contrappone alla pace)

49 Il Diritto Internazionale Umanitario (DIU) La guerra d'azione è sottoposta a limitazioni da apposite norme del diritto internazionale pubblico (ius in bello), con le quali si stabilisce: 1. chi possa legittimamente compiere atti di violenza bellica; 2. qualimezzie metodidiguerra siano vietati, ein qualeproporzione,rispetto ai risultati perseguiti, quali mezzi e metodi non vietati possano essere impiegati; 3. le persone,ibenieiluoghi, neiconfrontideiqualinonpossa essere esercitata la violenza bellica; 4. quale protezione debba essere assicurata alle vittime della violenza bellica (le persone civili, con speciale riferimento agli abitanti di territori soggetti ad occupazione militare); 5. i combattenti che siano stati posti fuori combattimento per una causa qualsiasi; 6. in quale modo e con quale scopo i belligeranti possano stipulare convenzioni fra diloro; 7. le norme che regolano la condotta dei belligeranti verso i neutrali e di questi verso quelli; 8. l obbligo della diffusione del diritto della guerra; 9. l obbligo di reprimere le violazioni delle norme del diritto della guerra.

50 Il Diritto Internazionale Umanitario (DIU) DIRITTO INTERNAZIONALE PUBBLICO CONFLITTI ARMATI PACE Diritto Internazionale Umanitario dei Conflitti Armati Diritto Internazionale dei Diritti Umani

51 Il Diritto Internazionale Umanitario (DIU) Che cosa è il DIU? Un insieme di regole codificate o consuetudinarie chi tutela? Tutti i soggetti che non prendono, o che non possono prendere più parte alle ostilità quando si applica il DIU? In caso di conflitto armato

52 Il Diritto Internazionale Umanitario (DIU) Ma qual è lo scopo del DIU? Lo scopo è quello di alleviare il più possibile le sofferenze inutili, di ridurre al minimo le distruzioni e proteggere i soggetti, i beni e i luoghi che non partecipano alla guerra.

53 Il Diritto Internazionale Umanitario (DIU) I Precursori: Da dove nasce il DIU? S. Agostino: se il nemico che combatte deve perire, che sia per necessità non per tua volontà il vinto e il prigioniero hanno diritto alla compassione. Francisco de Vitoria : nel«de jure belli» non è mai lecito uccidere l innocente in quanto tale e intenzionalmente, tuttavia incidentalmente, anche se consapevolmente, è lecito in certi casi uccidere innocenti ma si deve evitare che dalla guerra derivino mali superiori a quelli a cui la guerra pone rimedio.

54 Il Diritto Internazionale Umanitario (DIU) I Precursori: Fyodor Martens: «Clausola Martens» "le popolazioni e i belligeranti restano sotto la salvaguardia e sotto l'imperio dei principi del diritto delle genti, quali risultano dagli usi stabiliti fra le nazioni civili, dalle leggi di umanità e dalle esigenze della coscienza pubblica". J.J. Rousseau: nel «Contrat Social» dice "La guerra è una relazione tra Stato e Stato e gli uomini sono nemici solo accidentalmente come soldati. Lo scopo della guerra essendo la distruzione dello Stato nemico, si ha il diritto di ucciderne i difensori finché sono armati, ma appena questi posano le armi e si arrendono, cessano di essere nemici o strumenti del nemico e ritornano ad essere semplicemente uomini, la cui vita nessuno ha il diritto di prendere ".

55 Il Diritto Internazionale Umanitario (DIU) I Principi: Dalla Dichiarazione di San Pietroburgo(1868) vediamo che: Il solo fine legittimo che gli Stati devono prefiggersi durante la guerra è l indebolimento delle forze militari del nemico. Per addivenire a ciò è sufficiente mettere fuori combattimento il maggior numero possibile di nemici. Si superano le finalità predette, se si impiegano armi che aggravano inutilmente le sofferenze degli uomini messi fuori combattimento o ne rendono la morte inevitabile.

56 Il Diritto Internazionale Umanitario (DIU) I Principi Generali: Proporzionalità: tra il fine che si intende perseguire ed i metodi e mezzi utilizzati per raggiungerlo; Umanità: in ogni circostanza deve vigere il rispetto della persona; Solidarietà: sussiste comunque un dovere di assistenza verso il nemico ferito o prigioniero ed un rapporto di fratellanza e reciproco sostegno verso chi ha bisogno; Necessità: «ragioni militari imperiose ed ineluttabili che rendono necessario, e non altrimenti rinviabile, un determinato comportamento, in assenza del quale non si realizzerebbe un vantaggio militare concreto per le proprie forze armate o si determinerebbe un eccessivo vantaggio per l avversario».(cod. Pen. Mil. Ita. Tit. IV); Distinzione: va sempre fatta una differenziazione tra combattenti e non combattenti.

57 Le Regole Fondamentali del DIU: 1 Le persone messe fuori combattimento e coloro che non partecipano direttamente alle ostilità, hanno diritto al rispetto della loro vita e della loro integrità fisica e morale. Dovranno essere in ogni circostanza, protette e trattate con umanità, senza alcuna distinzione di carattere sfavorevole; 2 E vietato uccidere o ferire un avversario che si arrende o che è fuori combattimento; 3 Iferitieimalatidovrannoessereraccoltiecuratidallapartealconflittocheliavrà in suo potere. La protezione è valida per il personale sanitario, gli stabilimenti, i mezzi di trasporto e il materiale sanitario. L emblema di Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa è il segno di questa protezione e deve essere sempre rispettato; 4 Le parti in conflitto faranno, in ogni momento, distinzione tra la popolazione civile e i combattenti, in modo da risparmiare la popolazione e i beni civili. Né la popolazione civile in quanto tale né le persone civili debbono essere oggetto di attacchi, che dovranno essere diretti esclusivamente contro gli obiettivi militari. Fonti: I-IV Conv. Ginevra 1949 e I-II Prot. Agg. 1977

58 Il Diritto Internazionale Umanitario (DIU) Le Regole Fondamentali del DIU: 5 I combattenti catturati e i civili che sono soggetti all autorità della parte avversaria hanno diritto al rispetto della loro vita, della loro dignità, dei loro diritti personali e delle loro convinzioni. Saranno protetti contro qualsiasi atto di violenza e di rappresaglia, e avranno diritto di scambiare notizie con le loro famiglie e di ricevere soccorsi; 6 Ogni persona beneficerà delle garanzie giudiziarie fondamentali. Nessuno sarà ritenuto responsabile di un atto che non ha commesso. Nessuno sarà sottoposto alla tortura fisica o mentale, né a pene corporali o trattamenti crudeli o degradanti. 7 Le parti in conflitto e i membri delle forze armate non hanno un diritto illimitato nei riguardi della scelta dei mezzi e metodi di guerra. E vietato fare uso di armi e metodi di guerra la cui natura possa provocare perdite inutili o sofferenze eccessive. Fonti: I-IV Conv. Ginevra 1949 e I-II Prot. Agg. 1977

59 Il Diritto Internazionale Umanitario (DIU) Le Convenzioni di Ginevra Il 12 agosto del 1949 a Ginevra furono nuovamente aggiornate le convenzioni per la protezione delle vittime della guerra. I Per il miglioramento della sorte dei feriti e malati delle forze armate in campagna. Comprese le successive migliorie del 1906 e 1929; II Per il miglioramento della sorte dei feriti, malati e naufraghi delle forze armate in mare. Comprese le successive migliorie, ed è un esempio di normativa parallela ed autonoma per la guerra sul mare; III Per il trattamento dei prigionieri di guerra. Con l'aggiunta dei membri dei movimenti di resistenza organizzati, appartenenti ad una Parte del conflitto e che operano fuori o all interno del loro proprio territorio, anche se questo territorio è occupato, nella categoria dei combattenti legittimi. IV Per la protezione delle persone civili in tempo di guerra. Questa si di nuova istituzione, dato che prima non erano mai stati enunciate regole a tal riguardo, se non alcuni contenuti relativi alle consuetudini in materia di guerra.

60 Il Diritto Internazionale Umanitario (DIU) L art. 3 comune alle Convenzioni di Ginevra del 1949 L'articolo 3 comune alle quattro Convenzioni di Ginevra del 1949, sono riferiti ai conflitti armati non internazionali. Tratta delle condizioni minime da rispettare per i non belligeranti e pone i divieti sulle azioni non consentite verso le categorie protette. Ha carattere vincolante non soltanto per i Governi, ma anche per gli insorti, (diritto consuetudinario) senza tuttavia conferire a questi ultimi uno statuto speciale. Si applica a materie che rientrano negli affari interni degli Stati, mantenendo comunque saldo il principio della sovranità nazionale.

61 Il Diritto Internazionale Umanitario (DIU) I Protocolli Aggiuntivi del Protocollo Aggiuntivo: relativo alla protezione delle vittime dei conflitti armati internazionali; 2 Protocollo Aggiuntivo: relativo alla protezione delle vittime dei conflitti armati non internazionali.

62 Il Diritto Internazionale Umanitario (DIU) Conflitti armati internazionali: (Art.2 ComuneC.G. 1949, Art 1 I P.A. 1977). l uso della forza armata fra due o più Stati, sia nel caso di guerra dichiarata sia nel caso di qualsiasi altro conflitto armato sorto fra due o più Stati, anche se lo stato di guerra non sia stato riconosciuto da uno di questi. Inoltre, il conflitto armato internazionale può verificarsi in tutti i casi di occupazione totale o parziale o del territorio di uno Stato, anche se l'occupazione non incontra alcuna resistenza militare. Sono inclusi i conflitti armati nei quali i popoli lottano contro la dominazione coloniale e l occupazione straniera e contro i regimi razzisti, nell esercizio del diritto deipopolididisporre disé stessi.

63 Il Diritto Internazionale Umanitario (DIU) Conflitti armati non internazionali: (Art 1 II P.A. 1977). sono quei conflitti armati che si svolgono sul territorio di uno Stato fra le sue forze armate e forze armate dissidenti o gruppi armati organizzati che, sotto la condotta di un comando responsabile, esercitano, su una parte del suo territorio, un controllo tale da permettere loro di condurre operazioni militari prolungate e concertate. Insorti FF.AA. Regolari N.B. le situazioni di tensioni interne, di disordini interni, le sommosse, gli atti isolati e sporadici di violenza«non sono considerati come conflitti armati».

64 Il Diritto Internazionale Umanitario (DIU) Altre Convenzioni Ginevra il 28 luglio 1951 e il protocollo del 1967 Convenzione relativa allo status dei rifugiati AJA il 14 maggio del 1954 Convenzione per la protezione dei beni culturali in caso di conflitto armato ONU il 10 dicembre 1976 Convenzione sul divieto di utilizzare tecniche di modifica dell ambiente naturale per scopi militari o per qualsiasi altro scopo ostile

65 I Combattenti sono: Definizioni a) i membri delle Forze Armate regolari; b) i membri delle milizie e corpi volontari non facenti parte delle Forze Armate regolari, nonché i membri dei movimenti di resistenza organizzati, appartenenti ad una parte in conflitto ed operanti fuori o all interno del loro territorio, anche se questo è occupato, purché: 1) siano sottoposti ad un comandante responsabile; 2) portino un segno distintivo fisso visibile a distanza; 3) portino apertamente le armi; 4)rispettinoleleggiegliusidiguerra. c) la popolazione di un territorio non occupato che, all avvicinarsi del nemico, prende spontaneamente le armi per combattere le truppe d invasione, senza avere avuto il tempo di organizzarsi, purché: porti apertamente le armi; rispetti le leggi e usi di guerra. e i mercenari???

66 Definizioni Beni di carattere civile: beni che non sono obiettivi militari. Obiettivi militari: beni che per la loro natura, ubicazione, destinazione o impiego contribuiscono effettivamente all azione militare, e la cui distruzione totale o parziale, conquista o neutralizzazione offre, nel caso concreto, un vantaggio militare preciso.

67 Definizioni Rappresaglie: sospensione dell osservanza di obblighi derivanti dal diritto della guerra nei riguardi dell avversario inosservante, onde indurlo ad adempiere a tali obblighi. Secondo le norme vigenti, le rappresaglie non sono vietate nei confronti dei combattenti e degli obiettivi militari. Segno distintivo: serve ad indicare persone, beni e luoghi protetti, che non possono, cioè, essere oggetto di attacco né di rappresaglia

68 Categorie Protette Il Personale Sanitario persone che vengono esclusivamente assegnate da una Parte in conflitto sia ai fini sanitari..., che all amministrazione di unità sanitarie, al funzionamento o all amministrazione di mezzi di trasporto sanitario e possono essere sia di assegnazione permanente che temporanea. Il Personale Religioso viene equiparato a quello sanitario Art. 8 comma C I P.A Le Finalità la ricerca, raccolta, trasporto dei feriti, malati e naufraghi; la diagnosi o trattamento(anche il primo soccorso) dei feriti, malati e naufraghi; la prevenzione delle malattie.

69 Categorie Protette I Prigionieri di Guerra III Convenzione di Ginevra e I P.A Art. 4 Sono prigionieri di guerra: Le persone che, appartenendo ad una delle seguenti categorie, sono cadute in potere del nemico: 1. i membri delle forze armate di una Parte in conflitto, nonché i membri delle milizie e dei corpi volontari che fanno parte di queste forze armate; 2. i membri delle altre milizie e degli altri corpi di volontari, compresi quelli dei movimenti di resistenza organizzati, appartenenti ad una Parte in conflitto e che operano fuori o all'interno del loro territorio, anche se questo territorio è occupato, sempre ché queste milizie o questi corpi di volontari, compresi detti movimenti di resistenza organizzati, adempiano alle seguenti condizioni: a. abbiano alla loro testa una persona responsabile dei propri subordinati; b. portino un segno distintivo fisso e riconoscibile a distanza; c. portino apertamente le armi; d. si uniformino, nelle loro operazioni, alle leggi e agli usi della guerra;

70 Categorie Protette I Prigionieri di Guerra III Convenzione di Ginevra e I P.A i membri delle forze armate regolari che dipendono o da un'autorità non riconosciuti dalla Potenza detentrice; 2. le persone che seguono le forze armate senza farne parte direttamente, come i membri civili di equipaggi di aeromobili militari, corrispondenti di guerra, fornitori, membri di unità di lavoro o di servizi incaricati del benessere delle forze armate, a condizione che ne abbiano ricevuto l'autorizzazione dalle forze armate che accompagnano. Queste sono tenute a rilasciar loro, a tale scopo, una carta d'identità simile al modulo allegato; 3. i membri degli equipaggi, compresi i comandanti e i piloti e apprendisti della marina mercantile e gli equipaggi dell'aviazione civile delle Parti in conflitto che non fruiscono di un trattamento più favorevole in virtù di altre disposizioni del diritto internazionale; 4. la popolazione di un territorio non occupato che, all'avvicinarsi del nemico, prenda spontaneamente le armi per combattere le truppe d'invasione senza aver avuto il tempo di organizzarsi come forze armate regolari, purché porti apertamente le armi e rispetti le leggi egliusidellaguerra.

71 Categorie Protette I Civili IV Convenzione di Ginevra, I e II P.A In virtù del Principio di Distinzione tra civili e combattenti, è prevista anzitutto una protezione generale contro gli effetti delle ostilità, in particolare per i territori occupati. Ulteriori garanzie sono: l'inalienabilità dei diritti assicurati dalla Convenzione(art. 8); I civili devono essere trattati sempre con umanità e protetti contro qualsiasi atto di violenza o di intimidazione, contro gli insulti e la pubblica curiosità, senza alcuna discriminazione di carattere sfavorevole(art. 27); Il divieto di misure di rappresaglia e di pene collettive nei confronti dei civiliprotettiedeilorobeni(art.33).

72 La Corte Penale Internazionale E un istituzione permanente con sede all AJA dal Ha giurisdizione su 119 Paesi membrisu193onu. Gli Stati hanno competenza primaria, cioè interviene solo se c è impossibilità del tribunale nazionale o se manca la volontà dello Stato di perseguire il crimine. Ambiti di perseguibilità: 1) Genocidio: atti commessi nell intento di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso, e precisamente: a) uccidere membri del gruppo; b) cagionare gravi lesioni all integrità fisica o psichica di persone appartenenti al gruppo; c) sottoporre deliberatamente persone appartenenti al gruppo a condizioni di vita tali da comportare la distruzione fisica, totale o parziale, del gruppo stesso; d)imporremisurevolteadimpedirelenasciteinsenoalgruppo; e) trasferire con la forza bambini appartenenti al gruppo ad un gruppo diverso.

73 La Corte Penale Internazionale 2) Crimini contro l umanità: uno qualsiasi degli atti di seguito elencati, se commesso nell ambito di un esteso o sistematico attacco contro popolazioni civili, e con la consapevolezza dell attacco: a) Omicidio; b) Sterminio; c) Riduzione in schiavitù; d) Deportazione o trasferimento forzato della popolazione; e) Imprigionamento o altre gravi forme di privazione della libertà; f) Tortura; g) Stupro, schiavitù sessuale, prostituzione forzata, gravidanza forzata, sterilizzazione forzata o altre forme di violenza sessuale analoga; h) Persecuzione contro un gruppo o una collettività dotati di propria identità, per ragioni di ordine politico, razziale, nazionale, etnico, culturale, religioso, sessuale; i) Sparizione forzata di persone; j) Crimine di apartheid; k) Altri atti inumani di analogo carattere diretti a provocare intenzionalmente grandi sofferenze o gravi danni all integrità fisica o alla salute fisica o mentale.

74 La Corte Penale Internazionale 3) Crimini di guerra: gravi violazioni della Convenzione di Ginevra del 12 agosto 1949, vale a dire uno qualsiasi dei seguenti atti posti in essere contro persone o beni protetti dalle norme delle Convenzioni di Ginevra o Altre gravi violazioni delle leggi e degli usi applicabili, all interno del quadro consolidato del diritto internazionale: a) omicidio volontario; b) tortura o trattamenti inumani, compresi gli esperimenti biologici; c) cagionare volontariamente grandi sofferenze o gravi lesioni all integrità fisica o alla salute; d) distruzione ed appropriazione di beni, non giustificate da necessità militari o compiute su larga scala illegalmente ed arbitrariamente; e) costringere un prigioniero di guerra o altra persona protetta a prestare servizio nelle forze armate di una potenza nemica; f) privare volontariamente un prigioniero di guerra o altra persona protetta del suo diritto ad un equo e regolare processo; g) deportazione, trasferimento o detenzione illegale; h) cattura di ostaggi.

75 La Corte Penale Internazionale 4) Crimine d aggressione: l uso della forza armata da parte di uno Stato contro la sovranità, l integrità territoriale o l indipendenza politica di un altro Stato o in ogni altra maniera contraria alla Carta delle Nazioni Unite. E l Italia come è messa? Conferenza diplomatica delle Nazioni Unite a Roma il 17 luglio 1998, che stipula lo statuto della Corte Penale Internazionale, entrato in vigore il 1 luglio 2002 alla ratifica da parte del sessantesimo stato. Legge 12 luglio 1999 n. 232 Ratifica ed esecuzione dello statuto istitutivo della Corte penale internazionale

76 Domande?

77 Esempio 1 Esempio 2

78 Grazie per l attenzione!! Ugo Del Gais area4@criroma6.org

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