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1 La logistica della Croce Rossa modulo Logistica Umanitaria Situazioni di crisi e emergenza Scienze per la pace: trasformazione dei conflitti e cooperazione allo sviluppo Pisa, febbraio-maggio 2016 dott. Carlo Bargagna

2 Da dove viene la Croce Rossa: 1848 Ferdinando Palasciano cura i ribelli siciliani nonostante l esplicito divieto del generale Filangieri; 24/06/1859 Jean Henry Dunant assiste alla battaglia di Solferino; 1862 Dunant pubblica «Un ricordo di Solferino»; Dal convegno di Ginevra del 1863 nascono le società nazionali di Croce Rossa; 15/06/1864 nasce il primo Comitato italiano a Milano; 22/08/1864 Prima Convenzione di Ginevra. 2

3 Il Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa: Coinvolge circa 100 milioni di membri; È composto da: Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR); La Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (FICR); 190 Società nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa. Fonte: 3

4 I Sette Principi fondamentali (1965) Umanità Imparzialità Neutralità Indipendenza Volontarietà Universalità Unità 4

5 La Croce Rossa Italiana: Società volontaria di soccorso ed assistenza, ausiliaria dei poteri pubblici in campo umanitario; Ha personalità giuridica di diritto privato; Si articola in: Comitato Nazionale; Comitati Regionali e delle Province Autonome di Trento e Bolzano; Comitati (Assemblea dei Soci, Consiglio Direttivo e Presidente); Basa la propria azione sugli Obiettivi strategici

6 Ambiti d intervento: Territorio naz.le; Internazionale; Organizzazione: Delegato CRI Attività Emergenza (AE); Commissione AE; Unità di crisi; Team valutazione e coordinamento; Sale Operative; CIE. L area 3: 6

7 7

8 La CRI, ai sensi dell art. 1 c. 4 d. l.vo 178/2012 è autorizzata ad esercitare le seguenti attività d interesse pubblico (art. 7 c. 1): a. organizzare una rete di volontariato sempre attiva per assicurare allo Stato Italiano (omissis) il supporto di attività ricomprese nel servizio nazionale di protezione civile; b. organizzare e svolgere, in tempo di pace (omissis), servizi di assistenza sociale e di soccorso sanitario in favore di popolazioni, anche straniere, in occasione di calamità e di situazioni di emergenza, di rilievo locale, regionale, nazionale e internazionale; f. agire quale struttura operativa del servizio nazionale di protezione civile ai sensi dell articolo 11 della legge 24 febbraio 1992, n

9 La Croce Rossa Italiana e le emergenze: È struttura operativa nazionale PC (l. 225/92 art. 11 c. g); Presente h24 in SISTEMA di Sala Italia (DPCM 03/12/2008); Partecipa alla Colonna Mobile delle Regioni; Ha un protocollo d intesa con i Vigili del Fuoco; Entro le 12 ore dall evento (DPCM 03/12/2008): b) Garantisce concorso allestimento e gestione campi; c) Assicura concorso alle attività assistenza popolazione con particolare attenzione alle fasce più deboli; g) Attiva i propri nuclei trasporto e mezzi speciali; Entro 24 ore dall evento (DPCM 03/12/2008): a) Assicura l attivazione di produzione e distribuzione pasti; b) Assicura l attivazione dei potabilizzatori. 9

10 La logistica in emergenza è: L insieme delle attività svolte per far arrivare il personale ed i beni che servono; Nella quantità in cui servono; Nel luogo dove servono; Al momento in cui servono; Con i costi proporzionati al livello di qualità e quantità dei prodotti. 10

11 La risposta della logistica passa attraverso: Pianificazione (come intervenire sul posto con tempestività ed efficienza); Acquisto, deposito, trasporto e distribuzione, manutenzione, allontanamento, riciclaggio e smaltimento materiali; Trasporto, alloggio*, evacuazione ed assistenza alle persone; Acquisto (o costruzione), manutenzione, esercizio e chiusura strutture (magazzini, alloggi); Acquisto o fornitura servizi (trasporto, deposito, riparazione). * solo attività nazionale 11

12 Logisticamente in emergenza è necessario: Determinare le esigenze di evacuazione* e approvvigionamenti; Valutare i danni del sistema logistico e le sue capacità residue; Individuare i nodi prossimi all area e la loro capacità di stoccaggio e movimentazione; Valutare la disponibilità di trasporti (cosa e quanto); Valutare i danni alle vie di comunicazione; Evidenziare vincoli di peso, altezza, lunghezza etc; Controllare la disponibilità di carburante; Valutare se sussistano esigenze doganali. * solo attività nazionale 12

13 Principali attività logistiche in emergenza: Individuazione, preparazione ed urbanizzazione aree accoglienza; Gestione persone evacuate e soccorritori; Istallazione e gestione servizi igienici; Produzione e distribuzione pasti; Produzione e distribuzione energia elettrica e gas; Trattamento e potabilizzazione delle acque*; Trasporti e collegamenti; Approvvigionamento e immagazzinamento beni di prima necessità; Recupero, censimento e ricovero animali. * solo attività nazionale 13

14 La logistica della FICR. Funzioni chiave: Pianificazione e valutazione; Mobilizzazione e acquisti; Gestione trasporti; Gestione magazzino; Tracking e reporting; Standardizzazione; Formazione e capacity building. 14

15 La logistica della FICR Fornitore Trasporti Magazzino Centrale Trasporti Magazzino locale Piano di distribuzione degli aiuti Distribuzione ai beneficiari Relief 15

16 IFRC Servizi Logistici Globali (Gennaio 2012) Geneva Las Palmas Beirut Dubai Panama Nairobi Kuala Lumpur Global Logistics Service, management, Geneva Global Logistics Service, Dubai office Zonal Logistics Unit, Panama Zonal Logistics Unit, Nairobi Zonal Logistics Unit, Kuala Lumpur Zonal Logistics Unit, Beirut Logistics hub, Las Palmas 16

17 Unità logistica regionali: Scopo generale: Fornire supporto agli uffici FICR ed alle Società Nazionali della zona di competenza; Funzioni chiave: Approccio standardizzato per tutta la logistica dell area; Formazione per i delegati FICR e SN; Acquisti centralizzati e follow up; Gestione regionale della flotta veicolare; Risposta alle emergenze. 17

18 Scopo generale: Unità logistica regionali: Fornire supporto alle delegazioni ed alle SN in caso di calamità; Obiettivo: Avere la capacità logistica di consegnare, tracciare e produrre un report su articoli di rilief per famiglie in due giorni dalla richiesta a livello globale e famiglie addizionali in quattordici giorni. 18

19 Strumenti della logistica FICR: Emergency Items Catalogue 19

20 Gli strumenti di risposta ai disastri della FICR: Disaster Information Management System (DMIS) www-secure.ifrc.org/dmisii/pages/00_home/login.aspx; Disaster Relief Emergency Fund (DREF) - Fondo di Emergenza di Risposta ai Disastri; Appello d emergenza: richiesta basata su analisi delle necessità; Regional Disaster Response Teams (RDRT); Field assessment & coordination team (FACT); Emergency Response Units (ERU): personale e attrezzature in pronta partenza (standardizzato e modulare); Disaster management Units (DMU): migliorano l efficacia e l efficienza di risposta del Movimento. 20

21 ERU logistica (Danimarca, Finlandia, Gran Bretagna, Spagna, Svizzera): Ricezione, acquisto e immagazzinamento aiuti; Prepara l arrivo delle altre ERU (dogane e trasporti); Analisi logistica sul posto: capacità residue e collegamento con le autorità; Cura l integrazione tra i sistemi logistici FICR e SN. Spagna Gran Bretagna 21

22 La logistica CRI: Formazione; Sala Operativa Nazionale; Team di valutazione e coordinamento; Centri Interventi Emergenza; Centri regionali; Centri Assistenziali di Pronto Intervento (CAPI); Dotazioni Comitati; Flotta e attrezzature. 22

23 Corso Formativo di Base per Volontari C.R.I. Corso Operatore CRI Settore Emergenza - Livello Operativo I corsi CRI nel Settore Emergenza: Corso per Capo Squadra CRI Attività Emergenza CSE Corso Operatore Sala Operativa CRI Corso per Coordinatore CRI Attività Emergenza CAE Cartografia, orientamento e Sistemi GPS Operatore di supporto alla ristorazione in emergenza Logistica Censimento esigenze della popolazione in emergenza Operatore Telecomunicazioni Team Building Corso Istruttore PC Emergency Manager Wash1 pulizia, igiene, disinfezione Wash2 acqua potabile Camp Management 23

24 Team di Valutazione e Coordinamento: É organo a livello centrale che può essere impiegato immediatamente dopo un disastro; Compie una valutazione della situazione ed un identificazione delle necessità più urgenti; Supporta il coordinamento delle operazioni sul campo; Pone in essere le attività che consentono all UCC di delineare l indirizzo politico e strategico; Raggiunto il territorio di intervento, procede alla raccolta delle informazioni, valutando la tipologia e l entità dell intervento di emergenza richiesto, nonché l entità delle risorse strumentali e umane necessarie al sostegno della collegata azione di soccorso; Attua le strategie delineate dall UCC e ogni altra azione che possa agevolare l inizio dell operazione di soccorso (anche procedure doganali). 24

25 I Centri Interventi di Emergenza CRI (CIE): Sono unità amministrative del Comitato Nazionale, preposti allo svolgimento di attività tecnico-operative che richiedono particolari professionalità, conoscenze specialistiche e specifiche modalità di organizzazione e intervento, nonché particolare supporto logistico; Vi sono stoccati materiali e mezzi per le emergenze; Dispongono di cucine campali tutte dello stesso modello; Il personale è addestrato all uso, ciò consente possibilità di scambio e sostituzioni; 25

26 Centro Regionale CRI Legnano (MI): Ospita la Sala Operativa Nazionale; Ha personale, attrezzature e mezzi dedicati alle emergenze; È articolato in moduli: direzione, trasmissioni, ricognizione, logistico, sanitario, socio-assistenziale, mezzi e attività speciali; Vi si possono organizzare attività addestrative; Centro Regionale CRI Avezzano (AQ): Ha personale, attrezzature e mezzi dedicati alle emergenze; Vi si possono organizzare attività addestrative; È magazzino. 26

27 Centri Assistenziali di Pronto Intervento: I centri assistenziali di pronto intervento, (C.A.P.I.), sono costituiti da magazzini per il deposito di materiali assistenziali da distribuire in caso di eventi calamitosi; I magazzini dei centri assistenziali di pronto intervento sono sistemati in locali demaniali o privati che assicurino un adeguata conservazione dei generi assistenziali; La competenza è del ministero dell Interno e delle Regioni. 27

28 Nel settore delle emergenze internazionali, la CRI opera: Accordo bilaterale con una Società Nazionale colpita da un disastro o interessata da una crisi; Intervento nell ambito degli strumenti di risposta della Federazione Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa; Intervento su richiesta del Comitato Internazionale della Croce Rossa; Intervento in qualità di struttura operativa del Servizio Nazionale della Protezione Civile; Intervento in collaborazione e/o coordinamento con il Ministero degli Affari Esteri. 28

29 Grazie per l attenzione

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