Dr. Daniele Benassai, Entomologo. Libero professionista. Ciclo biologico della mosca delle olive. P.A. Paolo Mori, Tecnico. Libero professionista

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1 Dr. Daniele Benassai, Entomologo Libero professionista Ciclo biologico della mosca delle olive P.A. Paolo Mori, Tecnico Libero professionista Ripensare alla difesa dopo un anno difficile

2 Cause che nel 2014 hanno elevato in modo così straordinario la dannosità della mosca Condizioni climatiche: favorevoli in modo diretto allo sviluppo della mosca temperature autunno-invernali alte, non incisive come fattori di mortalità sulla popolazione svernante temperature estive basse e U.R. alta, non incisive come fattori limitanti su adulti, uova e larve di prima età favorevoli in modo indiretto sulla dannosità della mosca colpo di calore ai primi di giugno in fase di fioritura che ha influenzato negativamente questa fase fenologica determinando la scarsa produzione olivicola; pioggie frequenti nel mese di giugno che hanno reso le olive precocemente e ottimamente recettive all'ovideposizione del dittero; pioggie frequenti nel periodo estivo che hanno pesantemente ridotto la durata di azione di tutti i trattamenti fitoiatrici di copertura (rivolti contro gli adulti). Condizioni di ordine colturale: l'elevata produzione ottenuta nel 2013 ha comportato in molte zone la raccolta non completa delle drupe, che, rimanendo sulle piante, hanno consentito alla mosca di svolgere a proprio carico una prima generazione primaverile. dopo l'anno di carica del 2013, nel 2014 si è avuta in generale una buona fioritura ma una scarsa allegagione dovuta a fenomeni di alternanza produttiva e condizioni climatiche del periodo sfavorevoli e conseguentemente una popolazione di frutti a disposizione del daco relativamente modesta.

3 SCHEMA RIASSUNTIVO TEMPERATURE PRECIPITAZIONI NOVEMBRE 2013 OTTOBRE 2014 MESE RIFERIMENTO TEMPERATURE MEDIE PRECIPITAZIONI MEDIE (in mm) NOVEMBRE ,3-15,2 103,2 DICEMBRE ,0-10,5 21,2 GENNAIO ,2-11,7 196,8 FEBBRAIO ,9-14,2 184 MARZO ,2-16,9 41,4 APRILE ,9-20,3 58,8 MAGGIO ,8-24,0 36,8 GIUGNO ,9-29,9 63,6 LUGLIO ,4-29,3 76,4 AGOSTO ,1-29,5 27 SETTEMBRE ,6-25,8 88,4 OTTOBRE ,4-22,6 49 Fonte: LAMMA legenda colori: sotto la media normale sopra la media molto sopra la media normale secco molto piovoso

4 PRINCIPALI AVVERSITÀ BIOTICHE DELL OLIVO IN TOSCANA Saissetia oleae Lichtensia viburni Spilocaea oleaginea Prays oleae Pseudomonas savastanoi Resseliella oleisuga Foto ex ARSIA Bruno Bagnoli SFR Puglia

5 POSIZIONE SISTEMATICA E DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA Bactrocera oleae è un dittero tefritide appartenente alla sottofamiglia Dacinae. Foto Bruno Bagnoli e Mario Michelassi Da: Belcari A., 2007

6 DESCRIZIONE MORFOLOGICA Foto C.E.A.O. MASCHIO FEMMINA Foto Bruno Bagnoli LARVA I ETÀ PUPA Foto Bruno Bagnoli e Mario Michelassi UOVO LARVA III ETÀ Foto Bruno Bagnoli Foto Bruno Bagnoli

7 CICLO BIOLOGICO DELLA MOSCA DELLE OLIVE 1/2 TERRENO Da: Belcari A., 2007 e Fiorino P. (Olea. Trattato di olivicoltura)

8 Da: Belcari A., 2007 CICLO BIOLOGICO DELLA MOSCA DELLE OLIVE 2/2

9 TEMPERATURE TOSCANE MEDIE ANNUALI CON NUMERO DI GENERAZIONI DELLA MOSCA DELLE OLIVE < 12 C = 0 generazioni C = 0 generazioni C = 1 generazione C = 1-2 generazioni C = 2 generazioni C = 3 generazioni Da Belcari A.

10 FATTORI LIMITANTI DELLA MOSCA DELLE OLIVE 1/2 Fattori climatici Uova La soglia termica inferiore è compresa tra i 6 e gli 8,2 C, mentre quella superiore è in natura di C. Larve Oltre 30 C la mortalità delle larve, in particolare di prima età, aumenta sensibilmente. Pupa La soglia termica inferiore è fra 8 e 9,5 C, mentre quella superiore risulta di circa 36 C. Adulti Temperature elevate in concomitanza di una bassa umidità relativa determinano l arresto della maturazione ovarica e il riassorbimento dei follicoli più evoluti (femmine). Le normali attività degli adulti vengono svolte con temperature comprese tra i 16 e 30 C. Gli adulti possono sopravvivere alcune ore a temperature inferiori allo 0 C e per brevi periodi possono sopportare temperature superiori ai 40 C. Foto Bruno Bagnoli

11 FATTORI LIMITANTI DELLA MOSCA DELLE OLIVE 2/2 Nemici naturali Pnigalio mediterraneus Eurytoma martellii Eupelmus urozonus Foto Alfio Raspi Psyttalia concolor

12 DANNI CAUSATI DALLA MOSCA DELLE OLIVE Distruzione diretta della polpa dovuta all attività trofica delle larve (da 3-5% a 20% del peso fresco) Foto Massimo Ricciolini Foto Bruno Bagnoli

13 DANNI CAUSATI DALLA MOSCA DELLE OLIVE Cascola delle olive Foto Massimo Ricciolini

14 DANNI CAUSATI DALLA MOSCA DELLE OLIVE Alterazione qualitativa dell olive, con conseguenze più o meno gravi sui parametri qualitativi e organolettici dell olio: aumento del grado di acidità derivante dall idrolisi enzimatica degli acidi grassi; aumento dei perossidi; riduzione del rapporto fra acidi grassi insaturi e saturi, e fra acido oleico e linoleico; riduzione dei polifenoli; alterazione delle caratteristiche organolettiche olfattive e gustative. Da: Pucci et al.1972

15 IMPORTANZA DELLA COMPOSIZIONE DELL INFESTAZIONE 100% Alterazioni non apprezzabili Importante è la presenza dei fori di uscita. Foto Bruno Bagnoli e Mario Michelassi

16 SOGLIE ECONOMICHE DI INTERVENTO SU OLIVE DA OLIO Un eventuale intervento fitosanitario è giustificato solo quando il danno provocato dall insetto determina perdite economiche superiori al costo del trattamento. Trattamenti adulticidi (preventivi) 4-5 femmine per trappola cromotropica gialla/settimana (3 trappole/ettaro); 2-3% di olive infestate/settimana da uova e larve di I età, vive (100 olive/ettaro). Foto Stefano Fei Trappola cromotropica Trattamenti larvicidi (curativi) 7-14% di olive colpite/settimana da uova, larve di I età e larve II età, vive infestazione attiva (100 olive/ettaro). Foto Università degli Studi del Molise Dipartimento SAVA

17 DEFINIZIONI INFESTAZIONE ATTIVA (individui( vivi) Uova L1 L2 INFESTAZIONE DANNOSA (individui vivi) L3 Pupa Galleria abbandonata INFESTAZIONE TOTALE = ATTIVA + DANNOSA + INDIVIDUI MORTI E PARASSITIZZATI Foto Bruno Bagnoli, Massimo Ricciolini ed ex ARSIA

18 METODI DI DIFESA 1) AGRONOMICO COLTURALE 2) DIFESA PREVENTIVA CON PRODOTTI RAMEICI, REPELLENTI E MICROBIOLOGICI 3) BIOTECNOLOGICA 4) DIFESA ADULTICIDA PREVENTIVA 5) DIFESA LARVICIDA CURATIVA

19 ACCORGIMENTI AGRONOMICO COLTURALI GIAGITURA IRRIGAZIONE SCELTA DELL EPOCA EPOCA OTTIMALE DI RACCOLTA

20 MEZZI DI DIFESA INDIRETTI LOTTA CON PREPARATI ANTIBATTERICI su adulti di mosca delle olive Trattamenti con prodotti a base di rame AGRICOLTURA BIOLOGICA I prodotti rameici sulle foglie dell olivo esplicano principalmente un interruzione della simbiosi batterica con la mosca delle olive Foto Caleca V., Belcari A., Sacchetti P., 2012

21 MEZZI DI DIFESA INDIRETTI LOTTA CON PREPARATI REPELLENTI su adulti della mosca delle olive Trattamenti con prodotti a base di caolino (argilla) AGRICOLTURA BIOLOGICA Mascheramento dei frutti per limitare l ovideposizione Dosaggio 2,5/5 kg. x 100 lt. di acqua Foto Iannotta N. e Caleca V., 2007

22 LOTTA BIOTECNOLOGICA Da utilizzare su ampie superfici (livello comprensoriale) o oliveti isolati Numero elevato di trappole ad azione combinata Da integrare con la raccolta anticipata o con interventi in prossimità della stessa in quanto perdono efficacia in autunno AGRICOLTURA BIOLOGICA Tecnica a basso impatto ambientale Assenza di residui nell olio Foto Bruno Bagnoli

23 DIFESA ADULTICIDA PREVENTIVA AGRICOLTURA BIOLOGICA Metodo di lotta mediante l utilizzo di miscele di esca proteiche e glucidiche avvelenate con la sostanza attiva Spinosad Spinosad. Sostanza di origine naturale, è una miscela di due tossine dotate di attività insetticida, ottenute attraverso un processo naturale di fermentazione da un batterio actinomicete del suolo, Saccharopolyspora spinosa. 0,24 grammi di Spinosad per litro di formulato; 1,0-1,2 litri di formulato per ettaro; 5 litri di soluzione per ettaro (1 + 4); ml. di soluzione x pianta. Non nebulizzare il prodotto ma irrorare con gocce;

24 DIFESA LARVICIDA CURATIVA AGRICOLTURA CONVENZIONALE Da realizzarsi mediante l utilizzo di principi attivi fosforganici - sistemici quali: DIMETOATO PHOSMET IMIDACLOPRID

25 BIODIVERSITA' DELL'AGROECOSISTEMA L'agroecosistema oliveto si caratterizza, almeno nelle sue forme tradizionali, per disporre di notevole biodiversità e "naturalità", requisiti strettamente associati alla "resistenza intrinseca" della coltivazione alle avversità biotiche. Risulta quindi di fondamentale importanza che nel processo di intensificazione della coltura non si perda di vista il ruolo strategico della biodiversità vegetale, ma anzi si valorizzi attraverso intelligenti scelte agronomiche-colturali di gestione del territorio (infrastrutture di compensazione ecologica) in grado di rispondere alle sempre più pressanti esigenze di sostenibilità della filiera. Queste particolari condizioni ambientali e colturali fanno dei nostri oliveti un agroecosistema in cui gli equilibri fra le specie dannose e i loro antagonisti naturali si mantengono a livelli soddisfacenti. E per questo motivo che nella nostra provincia il ricorso a massicci interventi di controllo è generalmente limitato ad anni di particolare pullulazione delle popolazioni o in alcune aree olivicole a maggior rischio. Dunque i programmi di difesa e, più in generale, la gestione colturale dell oliveto globalmente intesa, dovranno essere orientati al mantenimento di questa condizione favorevole.

26 BIODIVERSITA' DELL'AGROECOSISTEMA A tal proposito è necessaria una costante attenzione a evitare il ricorso a inutili interventi chimici che, oltre al costituire un pericolo per l operatore agricolo e per il consumatore, rappresentano una grave minaccia per la salvaguardia degli equilibri naturali presenti nell oliveto. Un costante controllo in campo dell epidemie e il ricorso a tecniche di difesa integrata o biologica può ovviare, in tutto o in parte, ai problemi evidenziati. Inoltre l applicazione di tali strategie, unitamente all adozione di altre tecnologie anch esse volte a garantire una produzione di qualità, possono essere considerate una base di partenza per la valorizzazione delle produzioni

27 Cosa si prevede per i prossimi mesi? Al momento non è dato di sapere quale potrà essere la dannosità che Bactrocera oleae sarà in grado di esprimere nel 2015 ma Gennaio e Febbraio, come si può vedere dalla tabella delle temperature medie (fonte: LAMMA), sono risultati meno miti e meno favorevoli alla sopravvivenza della mosca di quanto non siano stati nel GENNAIO 3,6-11,3 5,2-11,7 FEBBRAIO 3,7-11,7 6,9-14,2 MARZO 6,8-15,5 7,2-16,9 Il 2015, almeno su scala territoriale, dovrebbe essere una annata di carica e quindi meno problematica per il rapporto demografico mosca / olive. Non ci sono state le condizioni per cui la mosca abbia potuto sviluppare una prima generazione primaverile sulle olive della produzione 2014, in quanto non presenti sulla pianta.

28 CANALI DI INFORMAZIONE ISTITUZIONALI REGIONE TOSCANA Visite al portale Agroambiente.info ( Pagine videoday RTV 38 Bollettini pubblicati su Facebook Da

29 GRAZIE PER L ATTENZIONE!! L