Comitato Tutela Fiumi di Biella. Perizia relativa alla presenza di Scazzone e Trota marmorata nel torrente Dolca

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1 CENTRALINA IDROELETTRICA IN VAL SESSERA, SUL TORRENTE DOLCA, NUOVA CONCESSIONE DI DERIVAZIONE Comitato Tutela Fiumi di Biella Perizia relativa alla presenza di Scazzone e Trota marmorata nel torrente Dolca Simone Rossi Galgagnano, ottobre 2015

2 PREMESSA Si riporta di seguito la perizia ittiologica redatta per conto del Comitato Tutela Fiumi di Biella e relativa al progetto Centralina idroelettrica in Val Sessera, sul torrente Dolca. Nuova concessione di derivazione proposto da Lanificio Ermenegildo Zegna & figli S.p.A. Tale perizia è volta ad analizzare, dal punto di vista tecnico, la presenza, l abbondanza e la struttura delle popolazioni di scazzone (Cottus gobio) e trota marmorata (Salmo marmoratus) nel torrente Dolca all interno dell area progettuale. Viene analizzata la documentazione bibliografica a disposizione, tra cui quella elaborata dal Proponente la derivazione, con particolare riguardo all allegato C1 Biosfera: ambiente terrestre ed acquatico. Relazione specialistica e valutazione d incidenza versione settembre 2012, aggiornato nel maggio 2015 con la seguente dizione Biosfera: ambiente terrestre ed acquatico. Relazione specialistica e valutazione d incidenza, relazione interventi di recupero ambientale ; vengono altresì analizzati i dati raccolti dal Comitato Tutela Fiumi di Biella in data 30 agosto 2015 mediante elettropesca a seguito del conseguimento di documento autorizzativo del 5 agosto 2015 rilasciato alla dottoressa Alessandra Foglia Parrucin (determinazione del Dirigente del Settore Tutela e Valorizzazione dell Ambiente e dell Agricoltura n del 5 agosto 2015). 2

3 Sommario 1. ANALISI DELLE INFORMAZIONI BIBLIOGRAFICHE DISPONIBILI ANALISI DI DATI ORIGINALI (AGOSTO 2015) CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE NOTE BIBLIOGRAFICHE

4 1. ANALISI DELLE INFORMAZIONI BIBLIOGRAFICHE DISPONIBILI Sono di seguito riportate, in forma sintetica, le informazioni desunte dagli studi progettuali e da documenti relativi all area di studio. Sintesi informazioni ittiologiche allegato progettuale C1, versione aggiornata (maggio 2015) La relazione prodotta dalla società GRAIA (2015) nell ambito della revisione dell allegato C1 prodotto dal Proponente sostiene che il torrente Dolca, nei tratti a quote più elevate, a maggiore pendenza e dove le condizioni ambientali generali si fanno particolarmente estreme, sia idoneo esclusivamente alla trota fario; nei tratti a più bassa quota e meno impervi è indicata come possibile la comparsa dello scazzone. Nessuna porzione del corso d acqua è considerata vocazionale per la trota marmorata, il cui habitat elettivo in Val Sessera si sviluppa a valle della Diga delle Mischie, quindi a valle della confluenza del Dolca con il Sessera. A rafforzare la tesi si riporta che non esistono fonti ufficiali che documentino e accertino la presenza storica della trota marmorata nel Torrente Dolca negli ultimi 25 anni; la presenza di trote marmorate nei campionamenti pregressi (allegato C1, versione 2012) è collegata ad attività di semina, documentate nel mese di dicembre 2003 ( uova provenienti dall impianto di Maccagno, provincia di Varese). L esecuzione di campionamenti ittici semiquantitativi (1 solo passaggio mediante elettropesca) in data 19 settembre 2014 e 24 aprile 2015 evidenzia, nei tratti in corrispondenza di Ponte dei Lavaggi, Ponte Dolca e confluenza rio Tench la presenza della sola trota fario, con fenotipo misto mediterraneo e atlantico e con popolazioni strutturate, pur povere di soggetti aventi taglia superiore a 24 cm. La società esecutrice dei monitoraggi, tuttavia, rileva a fine aprile difficoltà di campionamento da mettere in relazione alle maggiori portate del corso d acqua che, unite a conducibilità molto bassa, non consentono un raggio d azione ottimale da parte dello storditore elettrico, con maggiori possibilità di fuga da parte della fauna ittica. Il campione viene comunque considerato rappresentativo del popolamento presente. Si riportano in tabella 1.1 le informazioni di sintesi relative ai campionamenti eseguiti da GRAIA. Occorre notare che l allegato C1 non riporta le rispettive larghezze d alveo bagnato e nemmeno le superfici campionate, limitandosi ad affermare che la lunghezza delle stazioni di monitoraggio è di circa 100 m. Tabella 1.1. Dati sintetici relativi ai soggetti di trota fario catturati durante i rilievi eseguiti da GRAIA. Località Lunghezza tratto (m) Individui catturati 19/09/14 (n.) Individui catturati 24/04/15 (n.) Ponte dei Lavaggi Ponte Dolca Confluenza rio Tench

5 Sintesi informazioni ittiologiche allegato progettuale C1, versione settembre La precedente versione dell allegato C1, che per gli aspetti ittiologici fa riferimento ai consulenti Gibertoni e Foglia Parrucin, riporta che Il Piano Ittico della Provincia di Biella approvato nel 2003 individuava il T. Dolca come unico corpo idrico biellese in cui siano stati catturati ibridi di S. (trutta) trutta X Salmo (trutta) marmoratus la cui presenza, al di là della loro possibile origine, testimonia come questo corso d acqua abbia caratteristiche ecologiche tali da renderlo vocato ad ospitare la trota marmorata. Nell elaborato si afferma inoltre che la presenza di una popolazione di trota marmorata nel T. Dolca e nel T. Sessera, anche a monte della diga delle Mischie, è storicamente accertata. A causa dell impossibilità di migrazione costituita dalla presenza della diga, ostacolo insormontabile, tale popolazione è fortemente a rischio di estinzione e necessita pertanto di azioni mirate alla sua protezione. I campionamenti condotti ad agosto 2012 su commissione del Proponente nelle località Ponte dei Lavaggi (1130 m s.l.m.), Ponte Dolca (960 m s.l.m.) e confluenza con il Rio Tench (955 m s.l.m.) hanno determinato la cattura di 3 trote riconducibili fenotipicamente a Salmo marmoratus e ibridi (lunghezza 10, 23 e 23 cm) in corrispondenza di Ponte Dolca e di altre 4 (lunghezza 12.5, 13, 18 e 22.5 cm) presso l immissione del rio Tench. La popolazione di trota fario appare consistente e strutturata e costituita in prevalenza da soggetti ascrivibili al fenotipo mediterraneo. Non è viceversa segnalata la presenza di scazzone. Tabella1.2. Dati sintetici relativi ai soggetti di trota catturati durante i rilievi eseguiti in agosto Località Lunghezza tratto (m) Superficie (m 2 ) Individui (n.) Densità (ind. m -2 ) Biomassa (gr. m -2 ) Ponte dei Lavaggi ,44 20,27 Ponte Dolca , ,56 17,07 Confluenza rio Tench , ,38 10,12 Elaborato 4.6 (quadro di riferimento ambientale, caratteristiche idrobiologiche) dello studio di impatto ambientale relativo al Progetto di Rifacimento invaso sul Torrente Sessera in sostituzione dell esistente per il superamento delle crisi idriche ricorrenti, il miglioramento dell efficienza idrica degli invasi sui Torrenti Ravasanella ed Ostola, la valorizzazione ambientale del territorio. Consorzio di Bonifica della Baraggia Biellese e Vercellese, In tale documento, datato ottobre 2010, è riportato il rinvenimento nell ottobre 2009 di una popolazione di scazzone (Cottus gobio) sul torrente Dolca, a monte dell invaso delle Mischie, in località Piane di Buronzo, alcune centinaia di metri a valle dell immissione del rio Tench. Il numero di soggetti rinvenuti è pari a 24, superiore al numero di individui di trota fario censito (n=21). 5

6 Altre informazioni disponibili Nel formulario standard del S.I.C. IT Val Sessera è segnalata la presenza di Salmo marmoratus. La cattura di soggetti appartenenti alla specie (comprese forme ibride) nel torrente Dolca è documentata dalle catture riportate in una nota dell A. S. D. Pescatori Trivero (2014). Figura 1.1. Ibrido di Salmo marmoratus, catturato sul torrente Dolca in località Masarone (agosto 2012). Dati A.S.D. Pescatori Trivero. 2. ANALISI DI DATI ORIGINALI (AGOSTO 2015) Si riportano in questa sezione le analisi ed elaborazioni effettuate sui dati di campo raccolti in forma grezza dai tecnici del Comitato Tutela Fiumi di Biella in data 30 agosto Sono stati indagati 3 siti di monitoraggio, rispettivamente denominati Ponte Dolca, Confluenza rio Stramba e Confluenza rio Tench. PONTE DOLCA Tabella 2.1. Dati generali relativi al sito di monitoraggio. Data 30-ago-15 Località Ponte Dolca Quota s.l.m. 960 m s.l.m. Temperatura esterna 21,0 C Temperatura acqua 14,7 C Concentrazione ossigeno 8,70 mg/l Saturazione ossigeno 95,1% ph 7,0 Lunghezza Stazione 50 m Larghezza media stazione 6,0 m Superficie alveo bagnato 300 m 2 6

7 Figura 2.1. Torrente Dolca in località Ponte Dolca. Il campionamento ittico (tabella 2.2), eseguito con modalità semiquantitative (1 solo passaggio con elettrostorditore) ha determinato la cattura di un elevato numero di soggetti di trota fario, prevalentemente ascrivibili al fenotipo mediterraneo; la popolazione appare strutturata (figura 2.2), con presenza di 5 classi d età (da 0+ a 4+); è stata inoltre accertata la presenza sia di scazzone (n=11 individui) sia di soggetti fenotipicamente riconducibili alla trota marmorata (n=7). Per entrambe le specie (tabelle 2.3 e 2.4), pur in presenza di densità modeste, si osserva una discreta diversificazione dimensionale. Tabella 2.2. Dati sintetici relativi al monitoraggio ittico. Specie Individui Densità Peso totale Biomassa (n.) (ind. m -2 ) (gr.) (gr. m -2 ) Scazzone 11 0, ,88 Trota fario (fenotipi mediterraneo e atlantico) 203 0, ,42 Trota marmorata 7 0, ,61 7

8 Figura 2.2. Struttura di popolazione della trota fario Tabella 2.3. Classi di lunghezza dei soggetti di scazzone censiti. Lunghezza (mm) Individui (n.) Totale 11 Tabella 2.4. Classi di lunghezza dei soggetti di trota marmorata censiti. Lunghezza (mm) Individui (n.) Totale 7 8

9 CONFLUENZA RIO STRAMBA Tabella 2.5. Dati generali relativi al sito di monitoraggio. Data 30-ago-15 Località Confluenza Rio Stramba Quota s.l.m. 955 m s.l.m. Temperatura esterna 23,0 C Temperatura acqua 15,1 C Concentrazione ossigeno 9,77 mg/l Saturazione ossigeno 108,9% ph 7,4 Lunghezza Stazione 50 m Larghezza media stazione 8,0 m Superficie alveo bagnato 400 m 2 Figura 2.3. Torrente Dolca nei pressi della immissione del rio Stramba. Il campionamento ittico (tabella 2.6) ha determinato la cattura di un significativo numero di soggetti di trota fario, prevalentemente ascrivibili al fenotipo mediterraneo; la popolazione appare strutturata (figura 2.4), con presenza di 5 classi d età (da 0+ a 4+). È stata inoltre accertata la presenza sia di scazzone (n=10 individui) sia di soggetti riconducibili per fenotipo alla trota marmorata (n=9). Per entrambe le specie (tabelle 2.7 e 2.8), pur in presenza di densità modeste, si osserva una discreta diversificazione dimensionale. Tabella 2.6. Dati sintetici relativi al monitoraggio ittico. Specie Individui Densità Peso totale Biomassa (n.) (ind. m -2 ) (gr.) (gr. m -2 ) Scazzone 10 0, ,47 Trota fario (fenotipi mediterraneo e atlantico) 150 0, ,19 Trota marmorata 9 0, ,43 9

10 Figura 2.4. Struttura di popolazione della trota fario Tabella 2.7. Classi di lunghezza dei soggetti di scazzone censiti. Lunghezza (mm) Individui (n.) Totale 10 Tabella 2.8. Classi di lunghezza dei soggetti di trota marmorata censiti. Lunghezza (mm) Individui (n.) Totale 9 10

11 CONFLUENZA RIO TENCH Tabella 2.9. Dati generali relativi al sito di monitoraggio. Data 30-ago-15 Località Confluenza Rio Tench Quota s.l.m. 940 m s.l.m. Temperatura esterna 25,0 C Temperatura acqua 15,7 C Concentrazione ossigeno 9,35 mg/l Saturazione ossigeno 106,6% ph 7,6 Lunghezza Stazione 50 m Larghezza media stazione 8,3 m Superficie alveo bagnato 415 m 2 Figura 2.5. Torrente Dolca nei pressi della immissione del rio Tench. Il campionamento ittico (tabella 2.10) ha determinato la cattura di un significativo numero di soggetti di trota fario, prevalentemente ascrivibili al fenotipo mediterraneo; la popolazione appare strutturata (figura 2.6), con presenza di 5 classi d età (da 0+ a 4+). È stata inoltre accertata la presenza di scazzone (n=8 individui) e di soggetti fenotipicamente riconducibili alla trota marmorata (n=12). Per entrambe le specie (tabelle 2.11 e 2.12), pur in presenza di densità modeste, si osserva una discreta diversificazione dimensionale. Tabella Dati sintetici relativi al monitoraggio ittico. Specie Individui Densità Peso totale Biomassa (n.) (ind. m -2 ) (gr.) (gr. m -2 ) Scazzone 8 0, ,33 Trota fario (fenotipi mediterraneo e atlantico) 161 0, ,37 Trota marmorata 12 0, ,39 11

12 Figura 2.6. Struttura di popolazione della trota fario Tabella Classi di lunghezza dei soggetti di scazzone censiti. Lunghezza (mm) Individui (n.) Totale 8 Tabella Classi di lunghezza dei soggetti di trota marmorata censiti. Lunghezza (mm) Individui (n.) Totale 12 12

13 ANALISI COMPARATA DELLE POPOLAZIONI DI SCAZZONE E TROTA MARMORATA Figura 2.7. Soggetti di scazzone catturati ad agosto 2015 nell area di studio. Figura 2.8. Soggetto di trota marmorata catturato ad agosto 2015 nell area di studio Figura 2.9. Soggetto di trota marmorata catturato ad agosto 2015 nell area di studio 13

14 Le informazioni raccolte nei tre siti di monitoraggio nell agosto 2015 evidenziano, accanto ad una popolazione abbondante di trota fario prevalentemente riconducibile al ceppo mediterraneo, la costante presenza di soggetti di scazzone e trota marmorata. Le basse numerosità rilevate non consentono una adeguata analisi di struttura di popolazione per sito; è osservabile tuttavia, per entrambe le specie, una relativa diversificazione di taglia che fa presupporre una sufficiente strutturazione dei popolamenti. Al fine di confermare l ipotesi, viene di seguito esposta (figure 2.10 e 2.11) una analisi comparata dei dati relativi a Cottus gobio e Salmo marmoratus, ottenuta integrando i risultati (n=29 per scazzone e n=28 per trota marmorata) dei tre siti di monitoraggio. La distanza tra il sito di monte (Ponte Dolca) e quello di valle (confluenza Tench) è attorno ad 800 m ed è pertanto possibile affermare come i campioni raccolti possano essere ascrivibili ad un unico popolamento. Figura Struttura di popolazione di scazzone nell area di studio Figura Struttura di popolazione di trota marmorata nell area di studio

15 Le risultanze di tale comparazione mettono in evidenza, sia per Cottus gobio che per Salmo marmoratus, la presenza di popolazioni complessivamente strutturate e costituite da soggetti aventi classi d età comprese tra 1+ e 4+. La mancanza dal campione di individui appartenenti alla classe 0+ è spiegabile, per scazzone, con la relativa difficoltà di cattura di individui molto piccoli (taglia stimata attorno a mm) mentre per trota marmorata è legata alla elevata difficoltà di distinzione fenotipica dalla trota fario; è quindi probabile che una piccola frazione delle giovani trote ad essa attribuite possa costituire in realtà novellame puro o ibrido di trota marmorata. 3. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE Nell elaborato C1 aggiornato (2015) il Proponente, contraddicendo quanto affermato nella precedente versione del documento, afferma che il tratto di torrente Dolca indagato è privo di Cottus gobio e non è idoneo ad ospitare popolazioni di trota marmorata; i soggetti recentemente rinvenuti sono da ricondursi a pratiche di semina a scopo alieutico. Contrariamente a quanto affermato, le indagini condotte nell agosto 2015 e riportate nella presente perizia evidenziano la presenza, almeno fino a Ponte Dolca, sia di scazzone che di trota marmorata. Le popolazioni riscontrate, pur con densità modeste, presentano una discreta struttura in classi dimensionali e sembrerebbero in grado di autosostenersi. Si rammenta che la presenza di Cottus gobio a monte della diga delle Mischie è già documentata nel 2009 e che attualmente la specie sembrerebbe in fase di espansione naturale verso monte, come dimostrato dalla recente comparsa sia nei pressi del rio Tench che a Ponte Dolca, entrambi siti in cui Cottus gobio, nel settembre 2012, non era stato censito. Poiché la differenza di esito tra i campionamenti condotti da GRAIA tra settembre 2014 e aprile 2015 (rilievo della sola presenza di trota fario) e quelli svolti dal Comitato Tutela Fiumi nell agosto 2015 (rilievo della presenza di trota fario, scazzone e trota marmorata) è rilevante, si ritiene opportuno effettuare alcune comparazioni, allo scopo di comprendere l origine delle discrepanze rilevate. In tal senso risulta utile (tabelle 3.1 e 3.2) utilizzare quali indicatori dell efficienza di cattura i dati relativi alle densità di trota fario rinvenute nei siti di monitoraggio comuni (Ponte Dolca e confluenza rio Tench). Figura 3.1. Confronto tra gli esiti dei vari monitoraggi condotti a Ponte Dolca. Gibertoni e Al. GRAIA GRAIA CTF Biella Agosto 2012 Settembre 2014 Aprile 2015 Agosto 2015 Lunghezza tratti (m) Superficie 332,5 Non nota Non nota 300 Numerosità Densità lineare (ind. 100 m -1 )

16 Figura 3.2. Confronto tra gli esiti dei vari monitoraggi condotti nei pressi del rio Tench. Gibertoni e Al. GRAIA GRAIA CTF Biella Agosto 2012 Settembre 2014 Aprile 2015 Agosto 2015 Lunghezza tratti (m) Superficie 417,5 Non nota Non nota 415 Numerosità Densità lineare (ind. 100 m -1 ) Risulta evidente come le numerosità e le densità lineari di trota fario riscontrate a settembre 2014 e aprile 2015 siano significativamente inferiori rispetto ai rilievi eseguiti ad agosto 2012 e 2015, viceversa tra loro comparabili, ad indicare che non si tratta di fluttuazioni demografiche nella popolazione di trote quanto di differenze legate a non omogenea efficacia di cattura. La stessa società che ha eseguito i rilievi, nel commentare i dati raccolti, evidenzia a fine aprile 2015 difficoltà di campionamento legate alle maggiori portate del corso d acqua. L esecuzione di rilievi in condizioni idrologiche non ottimali potrebbe quindi spiegare la raccolta di un campione numericamente ridotto e potrebbe altresì far comprendere il mancato rinvenimento di specie meno frequenti quali scazzone e trota marmorata, viceversa censite in tutti i siti di monitoraggio prescelti nel mese di agosto Relativamente alla vocazionalità del torrente Dolca ad ospitare popolazioni di scazzone e di trota marmorata, le affermazioni contenute nell elaborato C1 versione aggiornata (2015), ossia che il torrente Dolca a seguito delle condizioni ambientali sia idoneo esclusivamente alla trota fario, appaiono probabilmente troppo generiche. Data l importanza della questione è ritenuto utile un approfondimento in merito al potenziale areale di distribuzione delle due specie. Essendo note le principali caratteristiche autoecologiche di Cottus gobio e Salmo marmoratus, sono state eseguite indagini morfologiche preliminari in ambito GIS, ricorrendo ai file della Carta Tecnica Regionale, allo shapefile relativo al reticolo idrografico e ai file DTM scaricabili dal geoportale della Regione Piemonte. Le analisi operate sul torrente Dolca (figure 3.1 e 3.2) portano alle seguenti considerazioni. I primi 2,8 km di corso d acqua, dalla quota m s.l.m. fino all incirca alla quota m s.l.m., sono contraddistinti da una pendenza media attorno al 20% e risultano naturalmente non idonei alla colonizzazione da parte di Cottus gobio e Salmo marmoratus, tenuto anche conto che i casi di insediamento in tratti torrentizi a quote superiori a m sono generalmente rari. Tra 1260 e 1100 m s.l.m. il torrente percorre 1,7 km, ad una pendenza di poco inferiore al 10%. Anche in tali porzioni è alquanto improbabile la presenza delle specie target, che difficilmente frequentano in maniera stabile pendenze superiori al 6-8%. L ipotesi descritta è confermata dai risultati dei censimenti operati dalla Provincia di Biella (2001), da Gibertoni e Al. (2012) e da GRAIA (2014 e 2015) in cui in località Ponte dei Lavaggi (Quota m s.l.m.) sono rinvenuti esclusivamente soggetti di trota fario. I successivi 4 km, indicativamente tra la quota 1100 m s.l.m. e l invaso delle Mischie, sono caratterizzati da pendenze che si riducono sensibilmente (medie attorno al 5%) e il corso d acqua diventa potenzialmente idoneo alla presenza di Cottus gobio e Salmo marmoratus. I 500 metri finali fino alla confluenza con il Sessera, 16

17 essendo ricompresi nell invaso attuale, a seguito dell alterazione morfologica non consentono lo svolgimento delle dinamiche riproduttive delle specie target citate. L impostazione metodologica descritta evidenzia quindi la presenza di un tratto, con limite superiore a valle della località Ponte dei Lavaggi (1.100 m s.l.m.), potenzialmente colonizzabile da Cottus gobio e da Salmo marmoratus. In effetti le indagini di campo confermano la attuale occupazione di buona parte dell areale descritto, con Cottus gobio che giunge fino a Ponte Dolca (960 m s.l.m.) e con Salmo marmoratus rinvenibile, almeno nelle forme ibride, fino alla località Masarone (980 m s.l.m.). Figura 3.1. Profilo altimetrico del torrente Dolca T. Dolca: riduzione pendenze e potenziale idoneità per Cottus gobio e Salmo marmoratus Figura 3.2. Curve di livello delle porzioni territoriali prossime al torrente Dolca T. Dolca: origine T. Dolca: riduzione pendenze Invaso delle Mischie 17

18 Dal punto di vista normativo, vista la accertata presenza di Cottus gobio in buona parte del tratto sotteso alla ipotetica derivazione idroelettrica, eventualmente verificabile nuovamente effettuando campionamenti in contraddittorio in condizioni di magra fluviale, si richiama che la Deliberazione della Giunta Regionale 7 aprile 2014, n vieta, all articolo 72 punto c), di effettuare nuove captazioni in siti ospitanti Cottus gobio. Tale norma dovrebbe valere nel caso specifico. Si fa notare inoltre che un documento della commissione europea recentemente pubblicato (LIFE and Freshwater fish, Luxembourg Publications Office of the European Union, 2015) rimarca l importanza di Cottus gobio, specie maggiormente inserita nell ambito di progetti LIFE coinvolgenti la fauna ittica. La necessità di conservare le residue popolazioni di scazzone deriva anche dal quadro distributivo della specie in provincia di Biella, in cui è osservabile un areale attuale estremamente frammentato. All interno del bacino idrografico del torrente Sessera, l importanza di tutelare la residua popolazione di scazzone del Dolca deriva anche dal suo isolamento determinato dalla presenza della diga delle Mischie, che costituisce una discontinuità invalicabile potenzialmente in grado di perturbare, con cadenza periodica, le popolazioni conspecifiche ubicate più a valle, per esempio durante operazioni di spurgo, sfangamento e svaso. Per quanto riguarda la popolazione di trota marmorata, si prende atto delle osservazioni del Proponente circa la presunta assenza di fonti ufficiali che documentino e accertino la presenza storica della trota marmorata nel Torrente Dolca negli ultimi 25 anni, fatto salvo il rinvenimento di un unico soggetto ibrido nel 2001 durante le indagini propedeutiche alla redazione della Carta delle Vocazioni Ittiche della Provincia di Biella. Si evidenzia a proposito che un intervallo temporale di 25 anni, a fronte della permanenza di significative perturbazioni potenziali sicuramente antecedenti (si pensi a titolo esemplificativo alla realizzazione e alla entrata in esercizio della diga delle Mischie, che ha determinato isolamento delle porzioni a monte e causato periodiche alterazioni di natura idraulica nel tratto sotteso) non costituisce un lasso di tempo adeguato per parlare di presenza storica o di situazione di riferimento passata. I recenti rinvenimenti di soggetti puri o ibridi di Salmo marmoratus sono attribuiti dal Proponente a materiale di semina, di cui unica traccia è legata al posizionamento di uova embrionate provenienti dall impianto di Maccagno nel dicembre A conferma dell assenza di immissioni recenti di Salmo marmoratus vi sono i verbali di semina trasmessi dalla A.S.D. Pescatori Trivero alla provincia di Biella, che nel periodo riportano il rilascio di avannotti e trotelle appartenenti alla sola trota fario di ceppo mediterraneo; analogo riscontro è osservabile nei registri di carico e scarico dell incubatoio ittico Alpe Dolca relativi al periodo dal 2006/07 al 2013/14. Sul fatto che le trote marmorate attualmente rinvenibili siano imputabili all unica semina che ha riguardato la specie nel 2003 o facciano riferimento alla residualità di una popolazione preesistente, effettiva chiarezza potrebbe essere fatta ricorrendo ad indagini genetiche. Il dato oggettivo è che, a fronte di attività di semina condotte in modo puntiforme circa 12 anni fa, presumibilmente non a scopo prettamente alieutico ma con la finalità di ricostituire gli originali popolamenti salmonicoli (vedasi il collocamento di uova embrionate e non di materiale pronta pesca), sembrerebbe sussistere attualmente una 18

19 popolazione selvatica di trota marmorata che, pur con densità modeste e con problemi di ibridazione, avrebbe struttura costituita da diverse classi dimensionali, essendo quindi in grado di riprodursi nei siti oggetto d indagine. 4. NOTE BIBLIOGRAFICHE A.S.D. Pescatori Trivero, Documentazione fotografica relativa a soggetti appartenenti a trota marmorata e scazzone a monte della Diga delle Miste, 4 pp. A.S.D. Pescatori Trivero, Incubatoio ittico Alpe Dolca, Registro Carico e Scarico, 16 pp. A.S.D. Pescatori Trivero, Verbali di semine della fauna ittica effettuate nel torrente Dolca, anni , 2 pp. Consorzio di Bonifica della Baraggia Biellese e Vercellese, Elaborato 4.6 (quadro di riferimento ambientale, caratteristiche idrobiologiche) dello studio di impatto ambientale relativo al Progetto di Rifacimento invaso sul Torrente Sessera in sostituzione dell esistente per il superamento delle crisi idriche ricorrenti, il miglioramento dell efficienza idrica degli invasi sui Torrenti Ravasanella ed Ostola, la valorizzazione ambientale del territorio. European Commission. Environment Directorate General. LIFE and Freshwater fish, Luxembourg Publications Office of the European Union, Foglia Parrucin A., Avifauna ittiofaga nel torrente Sessera. Studio dell impatto sull ittiofauna e proposte gestionali. Università degli Studi di Torino, Laurea Magistrale in Analisi e Gestione dell Ambiente, 182 pp. GRAIA, Piano Ittico della Provincia di Biella. Provincia di Biella, Settore Tutela Ambientale e Agricoltura. Lanificio Ermenegildo Zegna & figli S.p.A., Centralina idroelettrica in Val Sessera, sul torrente Dolca. Nuova concessione di derivazione all allegato C1 Biosfera: ambiente terrestre ed acquatico. Relazione specialistica e valutazione d incidenza versione settembre 2012 Lanificio Ermenegildo Zegna & figli S.p.A., Centralina idroelettrica in Val Sessera, sul torrente Dolca. Nuova concessione di derivazione all allegato C1 Biosfera: ambiente terrestre ed acquatico. Relazione specialistica e valutazione d incidenza, relazione interventi di recupero ambientale. Regione Piemonte, Direzione Ambiente, Settore Aree Naturali Protette, SIC IT Val Sessera. Formulario Standard. Regione Piemonte, Deliberazione della Giunta Regionale 7 aprile 2014 n L.R. 19/2009 Testo unico sulla tutela delle aree naturali e della biodiversità, art. 40. Misure di Conservazione per la tutela dei siti della Rete Natura 2000 del Piemonte. Approvazione. 19

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