Presentazione a cura di: Dottoressa Raffaella Carchio Psicologa Dottoressa Mariolina Gaggianesi - Psicologa
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- Lidia Albanese
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1 Presentazione a cura di: Dottoressa Mariolina Gaggianesi - Psicologa
2 Cara dottoressa Abbiamo tante domande su nostro figlio Fabio Fabio è anche lui sordo come noi e come tutta la famiglia dobbiamo comportarci in modo speciale con lui per questo motivo? E se nascerà un fratellino udente?... Carla Fabio 2 Luigi
3 Calma, calma! Affrontiamo un problema alla volta!! Pensiamo innanzitutto al vostro Fabio Sicuramente voi che siete sordi sapete molto meglio degli udenti cosa è bene per il vostro bambino!... E sapete perché? 3
4 Ma perché potete mettervi più facilmente nei suoi panni!! Sapete cosa può provare perché anche voi l avete provato quando eravate piccoli!! Sapete di cosa ha più bisogno perché sono le stesse cose di cui avevate bisogno voi Proviamo a vedere insieme quali possono essere le sue difficoltà e come potete aiutarlo! 4
5 La comunicazione La scuola Gli amici Il rapporto con voi 5
6 La comunicazione Per i bambini sordi imparare a parlare non è una cosa spontanea. Vi ricorderete anche voi quanti sforzi e quanta fatica per imparare a parlare! Bisogna quindi incoraggiare Fabio: parlate anche voi con lui, anche se non è facile, organizzate incontri con bambini o parenti udenti, sostenete Fabio quando fa logopedia, premiandolo e lodandolo per lo sforzo. Se capisce che voi approvate l uso della parola, si sentirà più tranquillo nell imparare a parlare e quindi imparerà più facilmente! 6
7 Ma quindi non dobbiamo usare la LIS? Carla Fabio 7 Luigi
8 Ma certo che dovete usarla!!!! E la vostra lingua naturale e quindi è importantissimo che anche Fabio la impari subito! Questo non significa però non parlare: una cosa non esclude l altra Dovete insegnare a vostro figlio due lingue, proprio come i figli degli stranieri che imparano l italiano! 8
9 La scuola Vi ricorderete le vostre difficoltà a scuola E importante aiutare Fabio a inserirsi bene, a trovare una buona insegnante di sostegno e una buona assistente alla comunicazione. Andate spesso a colloquio con gli insegnanti, per essere sempre aggiornati su come vanno le cose, non accontentatevi se pensate che Fabio non è seguito bene, pretendete il meglio! E se avete dei dubbi Fatevi aiutare! Una persona esperta in problemi psicopedagogici può darvi un aiuto e tranquillizzarvi! Anche nei compiti a casa: forse Fabio ha bisogno di aiuto, organizzate un buon doposcuola, chiedete! Non siate timidi! 9
10 Abbiamo una domanda Degli amici hanno mandato la loro figlia in istituto a Modena Vorremmo sapere se è una buona scelta! Carla Fabio 10 Luigi
11 Non si può sapere se nel loro caso è una scelta giusta o no. Io dico a voi, che abitate a Milano, che non è necessario mandare Fabio a Modena: le scuole di Milano sono ottime, basta organizzare un buon sostegno. Tenete conto che i bambini soffrono moltissimo ad andare in istituto e che quindi deve essere una scelta valutata molto bene e solo se non ci sono alternative 11
12 Gli amici Vi ricorderete le vostre difficoltà di inserimento nel gruppo degli amici udenti: i compagni di classe vanno incoraggiati a stringere amicizia con Fabio, organizzate degli incontri: una merenda, una festicciola. Chiedete agli insegnanti di prevedere nel programma un corso di LIS per la classe, per favorire l inserimento. Non temete gli altri genitori udenti, ma anzi trasmettete a tutti la bellezza di appartenere alla cultura sorda! 12
13 Noi abbiamo tanti amici sordi con figli sia sordi che udenti: è un bene per Fabio frequentarli? Carla Fabio 13 Luigi
14 Certamente!!! In questo modo Fabio sentirà di appartenere alla cultura sorda, si sentirà più tranquillo nel vedere che ci sono anche altri bambini ed adulti sordi e sarà una grande ricchezza per lui poter avere conoscenze sia fra persone sorde che udenti 14
15 Il rapporto con voi E importante dare a Fabio rassicurazioni sul vostro amore per lui. Ripetetegli spesso che gli volete bene e che siete orgogliosi di lui. Ma non solo: Il contatto fisico è importantissimo per dare la prova concreta di questo vostro amore! Coccole, massaggi, abbracci! Fin da quando è un neonato è fondamentale per il bambino sordo sperimentare questa vicinanza rassicurante con i suoi genitori, soprattutto con il genitore dello stesso sesso. Questo gli permette di sviluppare un identità forte e sicura e lo rende tranquillo e sereno anche se sordo: ha la certezza di poter contare sempre su mamma e papà 15
16 Ma quindi quello che dicevi la volta scorsa delle regole e dei NO non vale più? Dobbiamo coccolare e viziare Fabio? Carla Fabio 16 Luigi
17 Coccolare non significa viziare!!! Le regole vanno date, ma anche le coccole e il contenimento fisico!! Se vengono fissate delle regole in casa, non dovrete passare il tempo a sgridare Fabio, al contrario il tempo lo passerete a giocare con lui, a fargli le coccole, ad ascoltare i suoi piccoli e grandi problemi Le regole sono la cornice, mentre il quadro è tutto il resto! 17
18 Parlerei ora del secondo problema che mi avete posto: se dovesse arrivare un bimbo udente come dobbiamo comportarci? In generale vale la stessa regola del caso precedente: dovete valorizzarvi e sentirvi bravi genitori! Se vi svalutate non ve la cavate più!!! Ma vediamo insieme alcune problemi che riguardano il rapporto tra genitori sordi e figli udenti 18
19 La diversità La sopravvalutazione La delega Il rapporto con voi 19
20 La diversità Il problema principale nella gestione di un bimbo udente è dovuta al sentirlo diverso da voi.. E importante aiutare il bimbo a sentirsi parte della famiglia, anche se è l unico udente tenendo conto delle sue diverse esigenze. Per esempio, non avrà bisogno di logopedia o riabilitazione, perché apprenderà naturalmente a parlare ma questo non fa di lui un genio! Magari a scuola avrà comunque qualche difficoltà e ci sarà bisogno di un doposcuola. Ricordate che i figli udenti ci sentono!! E quindi attenzione a ciò che dite in sua presenza (litigi, discorsi da adulti ) 20
21 Ma quindi non potremo chiedergli aiuto nella gestione di Fabio o di altri eventuali fratellini sordi? Carla Fabio 21 Luigi
22 E importante non responsabilizzare troppo l udente nei confronti del sordo, altrimenti potrà provare rabbia verso il fratello sordo o considerarlo un handicappato che ha bisogno di lui. Invece Fabio se la caverà benissimo con il vostro aiuto!! Certo, questo non significa non darsi una mano tra fratelli, ma in modo paritario Magari sarà Fabio che aiuterà il fratellino nelle relazioni con gli amici; o viceversa, ma come uno scambio tra pari! 22
23 La sopravvalutazione I bambini udenti non sono dei piccoli adulti in miniatura! Non potete chiedere loro di fare cose che voi non siete in grado di fare a causa della sordità: telefonare, chiedere informazioni, rapportarsi con adulti udenti per questioni da adulti Tutti questi compiti non sono da delegare ai vostri figli, che si sentono troppo responsabilizzati. Chiedete piuttosto a un parente adulto o a un amico udente, o rivolgetevi a un collega, ma non ai vostri bambini che devono fare i bambini! Inoltre non sono i vostri confidenti, non possono aiutarvi a prendere decisioni da adulti! 23
24 Una nostra amica ha una figlia udente e le chiede di rispondere al telefono, sbaglia? Carla Fabio 24 Luigi
25 Bisogna distinguere: un conto è rispondere al telefono e parlare per esempio con i nonni, un altra è parlare con la banca per chiedere un mutuo!!! Potete chiedere di rispondere al telefono ma non mettere in difficoltà il bambino, se è una telefonata da adulti dite al bambino di riferire che i genitori sono sordi e che quindi deve contattare un altro numero (quello di un parente o un amico con cui avete concordato l aiuto) 25
26 La delega Spesso i genitori sordi di un bimbo udente tendono a delegare il loro ruolo ai parenti udenti (nonni, zii). Ricordate che i genitori siete voi! Quindi le decisioni importanti spettano a voi! Coltivate il dialogo con i parenti udenti che vi aiutano nella gestione dei figli così da avere uno stile educativo simile. Fatevi aiutare a comunicare con i vostri figli, per esempio facendovi riferire ciò che il bambino dice ai nonni (o zii) e non a voi; fate circolare la comunicazione! il parente udente deve essere una risorsa e non un ostacolo tra voi e i vostri figli! 26
27 La figlia della nostra amica chiede spesso di stare a dormire dai nonni e la mamma la lascia fa bene? Carla Fabio 27 Luigi
28 E importante che la bambina abbia comunque un buon rapporto con i suoi genitori e stare quindi volentieri a casa sua; la notte dalla nonna deve essere un eccezione, non la regola Così come il confidarsi: E importante che la nonna non abbia segreti verso la mamma: se la bambina racconta un segreto alla nonna, la nonna la aiuta a raccontare il segreto anche alla mamma! 28
29 Il rapporto con voi Anche per un bambino udente è importante ricevere rassicurazioni sul vostro amore per lui. Anche se è diverso da voi, voi gli volete bene! Ripeteteglielo spesso; anche per il bambino udente il contatto fisico è importantissimo Coccole, massaggi, abbracci! E come per il figlio sordo, è importantissimo il rapporto con il genitore dello stesso sesso. Questo gli permette di sviluppare un identità forte e sicura e lo rende tranquillo e sereno anche se diverso da voi: ha la certezza di poter contare sempre su mamma e papà, che sono in gamba e valgono anche se sordi! 29
30 Un ultima domanda Ma quindi se Fabio avrà un fratellino udente dovremo comportarci in modo diverso con loro? Come faremo? Carla Fabio 30 Luigi
31 Ogni figlio ha esigenze diverse. Questo vale anche se sono tutti sordi o tutti udenti. I genitori possono dare cose diverse a ciascuno continuando ad amare tutti nella stessa misura: non significa fare preferenze o dare più all uno o all altro, semplicemente sapere che l amore può manifestarsi in modi diversi E un messaggio che è importante trasmettere ai fratelli, che non devono essere gelosi tra loro! 31
32 E un ultimo consiglio Non sentitevi SOLI nel crescere i vostri figli! Chiedete aiuto anche alle vostre famiglie Spesso i nonni sono sottovalutati, ma i loro consigli sono preziosi! 32
33 Presentazione a cura di: Dottoressa Mariolina Gaggianesi - Psicologa
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