I DRENAGGI 16/11/ Autore Massimo Spalluto

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "I DRENAGGI 16/11/ Autore Massimo Spalluto"

Transcript

1 GESTIONE DEI DRENAGGI

2 I DRENAGGI Definizione: Sistema temporaneo che permette di drenare (convogliare) all esterno le secrezioni (siero, sangue, pus, ecc ), o depositi gassosi patologiche o fisiologiche; 16/11/2013 2

3 Scopi: I DRENAGGI drenare all esterno secrezioni o sacche di gas (aria) patologiche e/o fisiologiche; evitare la formazione di ematomi o raccolte di secrezioni nelle cavità naturali o nei piani di scollamento; favorire l emostasi, ridurre gli spazi morti in cavità neoformate; ristabilire la pressione negativa nel cavo pleurico; proteggere le suture delle anastomosi; Evidenziare precocemente eventuali fistole o deiscenze anastomosi Introdurre localmente farmaci o liquidi di lavaggio. 16/11/2013 3

4 I DRENAGGI - Tipologia Drenaggio semplice: Tubolare, a caduta, sfrutta prevalentemente la forza di gravità; Drenaggio emostatico: Nastriforme, zaffato all interno della camera di raccolta, facilità l emostasi di questa; Drenaggio in aspirazione: Tubolare, collegato ad una camera di raccolta dove viene creata una pressione negativa. Caratteristiche comuni: Presenza di uno o più fori di ingresso nell estremità posta nel punto di drenaggio; Calibro uniforme del lume, senza restringimenti; Flessibilità per adattare il drenaggio lungo il percorso; Presenza nel lume di un pellicola (silicone) per impedire formazione di tappi occlusivi 16/11/2013 4

5 I DRENAGGI Caratteristiche accessorie Ancoraggio: Interno, per assicurare la permanenza nella sede di drenaggio (Petzer), evitando fuoriuscita accidentale; Canali separati: La presenza di più canali permette di eseguire lavaggi ed aspirazioni (medicamenti) nella zona da drenare; Radiopacità: la presenza di un materiale radiopaco lungo la parete del drenaggio, permette di rilevare il suo decorso. 16/11/2013 5

6 I DRENAGGI Sedi Il posizionamento di un drenaggio deve rispondere alle seguenti esigenze: Raggiungere l apice di una cavità in caso di raccolta gassosa (vedi drenaggio toracico); Raggiungere il punto più declive di una cavità in caso di raccolta liquida (cavo del Douglas peritoneo); Dislocazione lungo le logge anatomiche; Fuoriuscita laterale o anterolaterale (torace e addome), posteriormente si occluderebbe, anteriormente non sfrutterebbe il sistema di caduta in posizione supina; Drenaggio sec. Jackson-Pratt 16/11/2013 6

7 I DRENAGGI Sedi Il posizionamento di un drenaggio può distinguere: Drenaggio Parietale: posto nei tessuti molli più superficiali; Drenaggio endocavitario: posto in cavità fisiologiche (cavo pleurico, peritoneale), o patologici; Drenaggio endoluminale: posto all interno di un viscere cavo (vie biliari, ecc ) con funzione di decompressione interno o di tutore del processo cicatriziale. 16/11/2013 7

8 Il posizionamento di un drenaggio in relazione alla sede: Drenaggio cervicale: ; Drenaggio toracico: ; Drenaggio addominale: ; Drenaggio arti: Principali tipi di drenaggio 16/11/2013 8

9 Il drenaggio toracico: Ha lo scopo di assicurare l evacuazione di materiale (sangue, pus, aria, ecc ) che si accumula nella cavità pleurica in seguito a processi patologici o dopo interventi chirurgici. Materiale che può essere: Gassoso: aria; IL DRENAGGO TORACICO Liquido: sangue, linfa, essudato o trasudato; Così da: Impedire la formazione di raccolte che ostacolano l espansione del polmone; Impedire che l aria possa penetrare nel cavo pleurico. 16/11/2013 9

10 IL DRENAGGIO TORACICO Il drenaggio toracico ha un funzionamento cosiddetto a valvola, cioè in un solo senso. Un normale drenaggio aperto, durante ogni inspirazione favorirebbe la penetrazione di aria nel torace con conseguente pneumotorace (pnx). Il drenaggio che fuoriesce dal torace pesca in uno strato di acqua (fisiologica o acqua sterili) di qualche cm contenuto in una bottiglia di vetro (Bulau) paziente esterno 16/11/

11 IL DRENAGGIO TORACICO La pressione che l aria fuoriuscita dal torace del paziente deve superare è pari alla lunghezza in cm (2 3 cm) del segmento di tubo immerso nell acqua sterile. Se troppo corto una inclinazione della bottiglia causerebbe ingresso di aria nel cavo pleurico; Se troppo lungo, lo sforzo richiesto al paziente sarebbe eccessivo; 16/11/

12 IL DRENAGGIO TORACICO Durante l inspirazione l acqua sterile risale lungo il tubo di drenaggio per un tratto che corrisponde alla pressione endotoracica (normalmente circa 10/12 cm); uno sforzo inspiratorio violento può raggiungere i 40 cm d acqua. Per ovviare a questo, la bottiglia viene posizionata a circa 40 cm in altezza dal torace del paziente, al suolo, protetta da urti e rovesciamenti La tosse è uno sforzo che può portare ad una pressione endotoracica di 30/40 cm. 16/11/

13 IL DRENAGGIO TORACICO Raccordare in modo errato i tubi del drenaggio toracico, provoca l ingresso di aria nel cavo pleurico durante la fase di inspirazione, e la fuoriuscita di acqua dalla Bottiglia durante la fase di espirazione. Man mano che si elimina L aria dal cavo pleurico Il polmone si espande e Torna a parete, le bolle D aria non compaiono Più nella bottiglia perché Tutta l aria è stata tolta. Il Drenaggio si può rimuovere 16/11/

14 IL DRENAGGIO TORACICO Per assicurare una più efficace rimozione dei versamenti pleurici e l espansione polmonare, si può Creare mediante aspirazione una pressione negativa nel cavo pleurico, simile a quella fisiologica. Il meccanismo (valvola di jeanneret) Consiste nel interporre tra il drenaggio toracico e l aspiratore un ulteriore valvola ad acqua per evitare l eccessiva aspirazione che danneggerebbe il tessuto polmonare 16/11/

15 Controllo dei drenaggi Le complicanze connesse ad un drenaggio sono: Ostruzione drenaggio: Il drenaggio si può ostruire, mantenere la sua pervietà con manovre manuali (centrifughe) o con apposite pinze a rulli; inginocchiamenti drenaggio: controllare la lunghezza del drenaggio, più è lungo più si può piegare, controllare il percorso (compressioni); Disinserzione drenaggio: controllare periodicamente le connessioni del drenaggio, ed il punto di inserzione; Mancata capacità raccolta drenaggio: le sacche o bottiglie di raccolta si possono riempire, o perdere l effetto di aspirazione, procedere come descritto di seguito: 16/11/

16

17 Rimozione del drenaggio Quando: Non c è più raccolta dal drenaggio; Passati 6/7 giorni dal posizionamento del drenaggio; Come: Disinfezione del punto di inserzione e del drenaggio stesso (tutto materiale sterile e tecnica asettica); Verificare se il drenaggio è ancorato alla cute; Tagliare i fili che fissano il drenaggio; Sfilare rapidamente il tubo (dispersione liquidi); Chiudere la breccia che risulta (fili sutura o garze e cerotti); Disinfettare e proteggere con garze e cerotto. 16/11/

18 Collaborazione del paziente: Avvisare sempre il paziente che la rimozione comporta un momento di dolore (a volte anche intenso); Di regola non si usa l anestesia per la rimozione dei drenaggi Rischi: Complicanze nella Rimozione del drenaggio Rottura del filo della borsa di tabacco: predisporre portaghi e fili di sutura; Rottura del tubo di drenaggio: se una parte del drenaggio rimane all interno va rimosso con un intervento chirurgico; Ingresso di aria nella cavità drenata: pericolo di pneumotorace nel caso di cavità pleurica.. 16/11/

Il drenaggio toracico (drenaggio pleurico continuo)

Il drenaggio toracico (drenaggio pleurico continuo) Università Campus Bio-Medico di Roma Il drenaggio toracico (drenaggio pleurico continuo) Roma, 19 Maggio 2011 A cura di: Dott. P. Crucitti Dott. G. Mangiameli GABBIA TORACICA SPAZIO PLEURICO POLMONI SPAZIO

Dettagli

Drenaggio pleurico nel paziente operato

Drenaggio pleurico nel paziente operato Varese, 16 novembre 2013 Il Drenaggio Pleurico Drenaggio pleurico nel paziente operato Andrea Imperatori Università dell Insubria Varese INDICAZIONE A DRENAGGIO PLEURICO POSTOPERATORIO CHIRURGIA TORACICA

Dettagli

I drenaggi in chirurgia

I drenaggi in chirurgia I drenaggi in chirurgia Carlotta Annunziata Definizione Drenaggio Sistema temporaneo che convoglia all esterno dell organismo (da cavità naturali o neo-formate) secrezioni organiche (liquide o coaguli)

Dettagli

LINEA CHIRURGIA GENERALE

LINEA CHIRURGIA GENERALE DRENAGGI E SERBATOI IN SILICONE FORTUNE MEDICAL INSTRUMENT CORP. LINEA CHIRURGIA GENERALE LINEA CHIRURGIA GENERALE UNI DRAIN TM Nuovo sistema di drenaggio monolume provvisto di sei rinforzi asimmetrici

Dettagli

Cenni di fisiopatologia respiratoria: perché posizionare un drenaggio toracico. Dott. Morri Diego

Cenni di fisiopatologia respiratoria: perché posizionare un drenaggio toracico. Dott. Morri Diego Cenni di fisiopatologia respiratoria: perché posizionare un drenaggio toracico Dott. Morri Diego Trieste, 9 Dicembre 2013 Fuzionalitàrespiratoria Scambio gassoso sangue-aria Perfusione Ventilazione Ventilazione

Dettagli

FOGLIO PREZZI n 1. Firma. AZIENDA SANITARIA LOCALE N 8 di CA- GLIARI DICHIARAZIONE D OFFERTA. Sub-lotto. Lotto

FOGLIO PREZZI n 1. Firma. AZIENDA SANITARIA LOCALE N 8 di CA- GLIARI DICHIARAZIONE D OFFERTA. Sub-lotto. Lotto FOGLIO PREZZI n 1 (Q) esclusa, esclusa sub-lotto, e- sub-lotto esclusa, in lettere, A DRENAGGI SOTTOVUOTO E A CADUTA Serbatoio tipo Jackson-Pratt: 400 ml pezzi 200 Serbatoio tipo Jackson-Pratt: 250 ml

Dettagli

IL POSIZIONAMENTO DEL SNG. Assistenza

IL POSIZIONAMENTO DEL SNG. Assistenza IL POSIZIONAMENTO DEL SNG Applicazione Gestione Assistenza Indicazioni Il posizionamento del SNG può essere utilizzato per molteplici scopi: Svuotare lo stomaco da sostanze tossiche ingerite Drenare, monitorare

Dettagli

OSPEDALE SAN PIETRO ORDINE OSPEDALIERO S. GIOVANNI DI DIO FATEBENEFRATELLI VIA CASSIA 600- ROMA

OSPEDALE SAN PIETRO ORDINE OSPEDALIERO S. GIOVANNI DI DIO FATEBENEFRATELLI VIA CASSIA 600- ROMA OSPEDALE SAN PIETRO ORDINE OSPEDALIERO S. GIOVANNI DI DIO FATEBENEFRATELLI VIA CASSIA 600- ROMA PROCEDURA PER L INSERZIONE, GESTIONE E RIMOZIONE DEL DRENAGGIO TORACICO REDATTA DA VERIFICATA DA APPROVATA

Dettagli

Il paziente traumatizzato. Patologie traumatiche maggiori Trauma toracico

Il paziente traumatizzato. Patologie traumatiche maggiori Trauma toracico Il paziente traumatizzato Patologie traumatiche maggiori Trauma toracico Il paziente traumatizzato Gravi lesioni al torace e all addome possono verificarsi anche in assenza di lesioni esterne visibili

Dettagli

Pneumotorace. Pneumotorace (Pnx): Presenza di aria nel cavo pleurico 05/03/2016. -Spontaneo. - Post-Traumatico. La meccanica respiratoria

Pneumotorace. Pneumotorace (Pnx): Presenza di aria nel cavo pleurico 05/03/2016. -Spontaneo. - Post-Traumatico. La meccanica respiratoria Urgenze Spontanee Pneumotorace Prof. Roberto Caronna Dipartimento di Scienze Chirurgiche UOC Chirurgia Generale N Direttore: Prof. P. Chirletti La meccanica respiratoria Si basa sull equilibrio di forze

Dettagli

Assistenza al paziente con drenaggi chirurgici

Assistenza al paziente con drenaggi chirurgici AZIENDA U.S.L. di PESCARA Polo Didattico Corso per Operatore Socio Sanitario Assistenza al paziente con drenaggi chirurgici Disciplina: ASSISTENZA IN AMBITO CHIRURGICO Area: Tecnico-operativa Docente Prof.ssa

Dettagli

codice CND RDM n. pz prezzo parziale IVA %

codice CND RDM n. pz prezzo parziale IVA % Ditta CO.DI.SAN. Spa - PI 00784230872 A06 - DISPOSITIVI DI DRENAGGIO E RACCOLTA LIQUIDI 19 Sacche raccolta urina neonatali e pediatriche unisex Changzhou Shuangma SMU08200 A06030301 987883/R 1.500 0,06

Dettagli

LE MEDICAZIONI. Dott. Mario Caserta

LE MEDICAZIONI. Dott. Mario Caserta LE MEDICAZIONI Dott. Mario Caserta mcaserta@cittadellasalute.to.it TERMINOLOGIA CORRETTA Pulizia: Rimozione meccanica dello sporco da superfici ed oggetti; di norma viene eseguita con l impiego di acqua

Dettagli

NOTA INFORMATIVA PER INTERVENTO DI POSIZIONAMENTO CATETERE VENOSO CENTRALE QUALE ACCESSO VASCOLARE PER TRATTAMENTI EXTRACORPOREI

NOTA INFORMATIVA PER INTERVENTO DI POSIZIONAMENTO CATETERE VENOSO CENTRALE QUALE ACCESSO VASCOLARE PER TRATTAMENTI EXTRACORPOREI NOTA INFORMATIVA PER INTERVENTO DI POSIZIONAMENTO CATETERE VENOSO CENTRALE QUALE ACCESSO VASCOLARE PER TRATTAMENTI EXTRACORPOREI Gentile Signora/Illustre Signore, Lei ha già esaminato le ragioni per cui

Dettagli

Paracentesi, Toracentesi, e altre manovre invasive PA.GRC.1.16.F9 PROCEDURA AZIENDALE PARACENTESI TORACENTESI E ALTRE MANOVRE

Paracentesi, Toracentesi, e altre manovre invasive PA.GRC.1.16.F9 PROCEDURA AZIENDALE PARACENTESI TORACENTESI E ALTRE MANOVRE 1 di 6 PROCEDURA AZIENDALE PARACENTESI TORACENTESI E ALTRE MANOVRE Indice delle revisioni Codice Documento Revisione Data emissione 0 01.08.2017 Firme Redatto Verificato Approvato U.O. Assicurazione Qualità

Dettagli

MEDICAZIONI FERITE CHIRURGICHE LINEE GUIDA

MEDICAZIONI FERITE CHIRURGICHE LINEE GUIDA MEDICAZIONI FERITE CHIRURGICHE LINEE GUIDA DEFINIZIONE Trattamento periodico di una lesione chirurgica. DEFINIZIONE DI FERITA CHIRURGICA Lesione di continuo della cute e dei tessuti sottostanti provocata

Dettagli

SPETT.LE A.S.L. AL UFFICIO PROTOCOLLO VIA E.RAGGIO, NOVI LIGURE DENOMINAZIONE DITTA SEDE LEGALE CITTA' C.A.P. TELEFONO FAX

SPETT.LE A.S.L. AL UFFICIO PROTOCOLLO VIA E.RAGGIO, NOVI LIGURE DENOMINAZIONE DITTA SEDE LEGALE CITTA' C.A.P. TELEFONO FAX Allegato n. 5 SPETT.LE A.S.L. AL UFFICIO PROTOCOLLO VIA E.RAGGIO,12 15067 NOVI LIGURE DENOMINAZIONE DITTA SEDE LEGALE CITTA' C.A.P. TELEFONO FAX SEDE COMMERCIALE C.A.P. - CITTA' TELEFONO FAX E-MAIL P.E.C.

Dettagli

Rev. 0 - Mar 2010 MEDICAL DIVISION

Rev. 0 - Mar 2010 MEDICAL DIVISION Rev. 0 - Mar 2010 INDICE BASSE VIE URINARIE MPG 034 PRODOTTO PAG. Channel-Drain 4 Reliavac 400 Kit 6 Reliavac 100 Kit con drenaggio in silicone tipo Jackson Pratt 7 Hemovac CWS 400 Kit 8 Drenaggi in Silicone

Dettagli

Trattamento chirurgico del pneumotorace e dell enfisema bolloso

Trattamento chirurgico del pneumotorace e dell enfisema bolloso Trattamento chirurgico del pneumotorace e dell enfisema bolloso Dott. Marcello Costa Angeli Divisione di Chirurgia Toracica Ospedale di Monza Direttore Dott. Claudio Benenti Le due patologie hanno in comune

Dettagli

Carlo Alberto Sereni Infermiere T.I.P.O. N.O.C.S.A.E Modena

Carlo Alberto Sereni Infermiere T.I.P.O. N.O.C.S.A.E Modena I DRENAGGI TORACICI ED I SISTEMI DI RACCOLTA Carlo Alberto Sereni Infermiere T.I.P.O. N.O.C.S.A.E Modena Partiamo dalle basi: un po di anatomia. L apparato respiratorio Le Pleure Le pleure sono membrane

Dettagli

Il Trauma Toracico. Dott. Michele Bertelli. Terapia Intensiva Polifunzionale

Il Trauma Toracico. Dott. Michele Bertelli. Terapia Intensiva Polifunzionale Il Trauma Toracico Dott. Michele Bertelli Terapia Intensiva Polifunzionale 1 Cosa posso aspettarmi in un Trauma Toracico? 1. Insufficienza respiratoria 2. Emorragia 3. Problema cardiaco 4. Lesione vie

Dettagli

IL RISPARMIO DEL PATRIMONIO VASCOLARE NEL PAZIENTE IN PRE-DIALISI C.P.S.I. RONCAGLIA BARBARA FILOMENO BARBARA

IL RISPARMIO DEL PATRIMONIO VASCOLARE NEL PAZIENTE IN PRE-DIALISI C.P.S.I. RONCAGLIA BARBARA FILOMENO BARBARA IL RISPARMIO DEL PATRIMONIO VASCOLARE NEL PAZIENTE IN PRE-DIALISI C.P.S.I. RONCAGLIA BARBARA FILOMENO BARBARA ACCESSO VASCOLARE IN DIALISI La vita di un paziente emodializzato dipende dalla possibilità

Dettagli

ASCESSO MEDIASTINICO TRATTATO IN URGENZA IN VIDEOTORACOSCOPIA

ASCESSO MEDIASTINICO TRATTATO IN URGENZA IN VIDEOTORACOSCOPIA LA CHIRURGIA MINI INVASIVA NELLE URGENZE TORACO ADDOMINALI COSA C È DI NUOVO? POTENZA, 25 MAGGIO 2012 AZIENDA OSPEDALIERA REGIONALE SAN CARLO POTENZA ASCESSO MEDIASTINICO TRATTATO IN URGENZA IN VIDEOTORACOSCOPIA

Dettagli

TRACHEOSTOMIA Daniele Mancini

TRACHEOSTOMIA Daniele Mancini TRACHEOSTOMIA Daniele Mancini TRACHEOSTOMIA Per tracheostomiasi intende il posizionamento di una via aerea definitiva (cannula trachestomica) tramite uno stoma creato per via percutanea o chirurgicamente,

Dettagli

ERNIA FUORIUSCITA DI UN VISCERE DALLA CAVITA IN CUI ABITUALMENTE HA SEDE, ATTRAVERSO UNA SOLUZIONE DI CONTINUITA DELLA PARETE DELLA CAVITA STESSA,

ERNIA FUORIUSCITA DI UN VISCERE DALLA CAVITA IN CUI ABITUALMENTE HA SEDE, ATTRAVERSO UNA SOLUZIONE DI CONTINUITA DELLA PARETE DELLA CAVITA STESSA, ERNIA FUORIUSCITA DI UN VISCERE DALLA CAVITA IN CUI ABITUALMENTE HA SEDE, ATTRAVERSO UNA SOLUZIONE DI CONTINUITA DELLA PARETE DELLA CAVITA STESSA, RAGGIUNGENDO UN ALTRA CAVITA CORPOREA OPPURE PORTANDOSI

Dettagli

Gianfranco Folatti AAT 118 Sondrio L AUSCULTAZIONE DEI SUONI RESPIRATORI NELLA PRATICA CLINICA INFERMIERISTICA

Gianfranco Folatti AAT 118 Sondrio L AUSCULTAZIONE DEI SUONI RESPIRATORI NELLA PRATICA CLINICA INFERMIERISTICA L AUSCULTAZIONE DEI SUONI RESPIRATORI NELLA PRATICA CLINICA INFERMIERISTICA L AUSCULTAZIONE DEI SUONI RESPIRATORI NELLA PRATICA CLINICA INFERMIERISTICA QUANDO COME. PERCHE SI ESEGUE L AUSCULTAZIONE DEL

Dettagli

Gli accessi venosi e il posizionamento del CVC. Pier Mario Giugiaro

Gli accessi venosi e il posizionamento del CVC. Pier Mario Giugiaro Gli accessi venosi e il posizionamento del CVC Pier Mario Giugiaro LE COMPLICANZE LEGATE AI CVC COMPLICANZE DEL POSIZIONAMENTO CONDIZIONI PRELIMINARI Scelta accurata dell accesso venoso Colloquio con il

Dettagli

DISCIPLINARE TECNICO PER LA FORNITURA DI MATERIALE DI CONSUMO PER EMODINAMICA E INTERVENTISTICA CARDIOVASCOLARE

DISCIPLINARE TECNICO PER LA FORNITURA DI MATERIALE DI CONSUMO PER EMODINAMICA E INTERVENTISTICA CARDIOVASCOLARE DISCIPLINARE TECNICO PER LA FORNITURA DI MATERIALE DI CONSUMO PER EMODINAMICA E INTERVENTISTICA CARDIOVASCOLARE Il presente disciplinare è relativo alla fornitura all Azienda Sanitaria Locale n. 2 Savonese

Dettagli

Conferenza Regionale Misericordie Ufficio Formazione

Conferenza Regionale Misericordie Ufficio Formazione Ufficio Formazione PEDIATRIC BASIC LIFE SUPPORT IL PBLS si basa: Valutazione e supporto: Della pervietà delle vie aeree A Del respiro B Del circolo C Obiettivo del PBLS PREVENIRE I DANNI DA CARENZA DI

Dettagli

CATETERI VENOSI CENTRALI.

CATETERI VENOSI CENTRALI. CATETERI VENOSI CENTRALI Definizione Dispositivi vascolari di materiale biocompatibile che vengono introdotti attraverso una vena centrale (giugulare, succlavia) o periferica fino a che la loro punta raggiunge

Dettagli

PBLS D. Pediatric Basic Life Support Defibrillation SUPPORTO DI BASE DELLE FUNZIONI VITALI E DEFIBRILLAZIONE IN ETA PEDIATRICA

PBLS D. Pediatric Basic Life Support Defibrillation SUPPORTO DI BASE DELLE FUNZIONI VITALI E DEFIBRILLAZIONE IN ETA PEDIATRICA PBLS D Pediatric Basic Life Support Defibrillation SUPPORTO DI BASE DELLE FUNZIONI VITALI E DEFIBRILLAZIONE IN ETA PEDIATRICA Rianimazione cardiopolmonare pediatrica e defibrillazione precoce per soccorritori

Dettagli

FISIOLOGIA ILLUSTRATA

FISIOLOGIA ILLUSTRATA FISIOLOGIA ILLUSTRATA RESPIRAZIONE La funzione della respirazione è quella di portare ossigeno ai tessuti e di rimuoverne l anidride carbonica RESPIRAZIONE EVENTI COINVOLTI NEL PROCESSO DI SCAMBIO GASSOSO

Dettagli

PROCEDURA IN CASO DI OCCLUSIONE DEL CVC

PROCEDURA IN CASO DI OCCLUSIONE DEL CVC PROCEDURA IN CASO DI OCCLUSIONE DEL CVC Prima di tutto, escludere l eventualità di pinch-off (pinzamento del CVC tra clavicola e la prima costola) o di kinking (inginocchiamento) tramite scopia. In caso

Dettagli

Complicanze in chirurgia laparoscopica

Complicanze in chirurgia laparoscopica Università degli Studi di Trieste UCO di Chirurgia Generale Direttore Prof. Nicolo de Manzini Complicanze in chirurgia laparoscopica Trieste Complicanze generali Introduzione dei trocar Emorragie maggiori

Dettagli

apparato respiratorio generalità

apparato respiratorio generalità apparato respiratorio generalità 1 funzioni scambio di sostanze gassose tra atmosfera e sangue regolazione del ph corporeo eliminazione della CO2 protezione da patogeni inalati vocalizzazione determina

Dettagli

BIOPSIE E PUNTURE ESPLORATIVE

BIOPSIE E PUNTURE ESPLORATIVE BIOPSIE E PUNTURE ESPLORATIVE Biopsia epatica Paracentesi Toracentesi Biopsia polmonare Puntura lombare-rachicentesi Biopsie mammarie BIOPSIA EPATICA Definizione Prelievo di un frammento di tessuto epatico

Dettagli

DESCRIZIONE TECNICA. Q.tà annua. Base d asta unit. Lotto Voce Descrizione materiale. Campioni

DESCRIZIONE TECNICA. Q.tà annua. Base d asta unit. Lotto Voce Descrizione materiale. Campioni DESCRIZIONE TECNICA Lotto Voce Descrizione materiale 3 3 4 5 6 Set pericardiocentesi con catetere pigtail lungo 80/0 cm ca, calibro 7F, con dilatatore da 8F, ago 8G lungo 0 cm ca, dotato di guida da 0,038"

Dettagli

CORSI NAZIONALI INSEGNANTI TECNICI. Elementi di Medicina dello Sport

CORSI NAZIONALI INSEGNANTI TECNICI. Elementi di Medicina dello Sport CORSI NAZIONALI INSEGNANTI TECNICI FIJLKAM Elementi di Medicina dello Sport Di cosa parleremo? Traumi maggiori Cranico Toracico Addominale Traumi minori Contusioni Lesioni muscolari Distorsioni - Fratture

Dettagli

CAPITOLO J_2 SECONDO MODULO

CAPITOLO J_2 SECONDO MODULO CAPITOLO J_2 SECONDO MODULO OBIETTIVI VALUTARE GLOBALMENTE LA SCENA VALUTARE I PERICOLI FARE AUTOPROTEZIONE VALUTARE IL MECCANISMO DI LESIONE FAVORIRE L ELABORAZIONE DI UN INDICE DI SOSPETTO IDENTIFICARE

Dettagli

Il PICC Catetere Venoso Centrale

Il PICC Catetere Venoso Centrale U.O.C. Anestesia e Rianimazione Direttore Dott. Pantaleone Grande Ambulatorio di Anestesia e Terapia del Dolore Il PICC Catetere Venoso Centrale Ospedale Soverato 3 Piano Anestesia e Rianimazione Per migliorare

Dettagli

Allegato C.6 al Decreto n. 45 del 5 MAG 2015 pag. 1/15

Allegato C.6 al Decreto n. 45 del 5 MAG 2015 pag. 1/15 Allegato C.6 al Decreto n. 45 del 5 MAG 2015 pag. 1/15 REGIONE VENETO Area Sanità e Sociale Coordinamento Regionale Acquisti per la Sanità PROCEDURA APERTA PER LA FORNITURA DI MATERIALE PER CHIRURGIA MININVASIVA

Dettagli

Come impiantare e gestire al meglio una cannula lunga Microcath

Come impiantare e gestire al meglio una cannula lunga Microcath Come impiantare e gestire al meglio una cannula lunga Microcath Firenze 6 Dicembre 2017 Francesco Ursino Infermiere Referente Team Accessi Vascolari Ambulatorio Anestesia- Rianimazione ursino.francesco@hsanmartino.it

Dettagli

L apparato respiratorio. In movimento Marietti Scuola 2010 De Agostini Scuola S.p.A. Novara

L apparato respiratorio. In movimento Marietti Scuola 2010 De Agostini Scuola S.p.A. Novara L apparato respiratorio Fasi della respirazione La ventilazione polmonare (o esterna) La diffusione Il trasporto dei gas La respirazione cellulare (o interna) Le vie aeree Le vie aeree I polmoni Il destro

Dettagli

PRIMA DELL'ENTRATA IN REPARTO

PRIMA DELL'ENTRATA IN REPARTO PRIMA DELL'ENTRATA IN REPARTO Prima che il bambino torni dalla sala: preparare il posto letto/postazione se drenaggio in aspirazione deve essere disponibile una unità di bassa aspirazione, massimo 20mmhg

Dettagli

Dr. Mentasti Riccardo

Dr. Mentasti Riccardo APPARATO RESPIRATORIO Anatomia, fisiologia, patologia Dr. Mentasti Riccardo Obiettivi Apprendere concetti di anatomia e fisiologia dell apparato respiratorio Principi di trattamento della difficoltà respiratoria

Dettagli

LA VIDEOTORACOSCOPIA NELLE URGENZE TORACICHE

LA VIDEOTORACOSCOPIA NELLE URGENZE TORACICHE LA CHIRURGIA MINI INVASIVA NELLE URGENZE TORACO ADDOMINALI POTENZA, 31 MAGGIO 2010 AZIENDA OSPEDALIERA REGIONALE SAN CARLO POTENZA LA VIDEOTORACOSCOPIA NELLE URGENZE TORACICHE Gerardo Guarino U.O.D. Chirurgia

Dettagli

PATOLOGIE POLMONARI DI INTERESSE CHIRURGICO. Tumori maligni della pleura, del polmone, della parete toracica, del mediastino

PATOLOGIE POLMONARI DI INTERESSE CHIRURGICO. Tumori maligni della pleura, del polmone, della parete toracica, del mediastino PATOLOGIE POLMONARI DI INTERESSE CHIRURGICO Pneumotorace Versamenti pleurici Lesioni TBC (casi particolari) Echinococcosi polmonare Tumori maligni della pleura, del polmone, della parete toracica, del

Dettagli

deve essere sostituita periodicamente a intervalli prestabiliti deve permettere di ispezionare il sito di emergenza

deve essere sostituita periodicamente a intervalli prestabiliti deve permettere di ispezionare il sito di emergenza deve essere sostituita periodicamente a intervalli prestabiliti deve permettere di ispezionare il sito di emergenza permettere la digitopressione del sito di emergenza (dolore o secrezioni) secondo la

Dettagli

SUPPORTO DI BASE DELLE FUNZIONI VITALI E DEFIBRILLAZIONE IN ETÀ PEDIATRICA

SUPPORTO DI BASE DELLE FUNZIONI VITALI E DEFIBRILLAZIONE IN ETÀ PEDIATRICA PEDIATRIC BASIC LIFE SUPPORT DEFIBRILLATION SUPPORTO DI BASE DELLE FUNZIONI VITALI E DEFIBRILLAZIONE IN ETÀ PEDIATRICA RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONARE PEDIATRICA E DEFIBRILLAZIONE PRECOCE PER SOCCORRITORI

Dettagli

Presentazione Prodotti GASTROENTEROLOGIA

Presentazione Prodotti GASTROENTEROLOGIA Presentazione Prodotti GASTROENTEROLOGIA CHI SIAMO Securmed SpA fabbrica e sviluppa in Italia dispositivi medici e servizi con l obiettivo di rendere più facile la vita sia alle persone bisognose di cure

Dettagli

TRAUMA APPROFONDIMENTI

TRAUMA APPROFONDIMENTI MODULO SSE CAPITOLO 1 TRAUMA APPROFONDIMENTI Addetto al Soccorso Sanitario Extraospedaliero Struttura Formazione AREU OBIETTIVI VALUTAZIONE della SCENA IDENTIFICARE L EVENTO e DELIMITARLO SPAZIALMENTE

Dettagli

APPARATO RESPIRATORIO. anatomia e fisiologia

APPARATO RESPIRATORIO. anatomia e fisiologia APPARATO RESPIRATORIO anatomia e fisiologia Generalità Vie respiratorie servono al trasporto dell aria sono costituite da un tratto superiore, che comprende cavità nasali e faringe, ed uno inferiore, formato

Dettagli

Associazione Volontari Protezione Civile Noicàttaro o.n.l.u.s. TRAUMI DEL TORACE. Docente: Dott. De Carne Francesco

Associazione Volontari Protezione Civile Noicàttaro o.n.l.u.s. TRAUMI DEL TORACE. Docente: Dott. De Carne Francesco TRAUMI DEL TORACE Docente: Dott. De Carne Francesco I traumi del torace sono responsabili di circa il 25% dei decessi per trauma ed, in base all eziologia, sono suddivisi in TRAUMI APERTI TRAUMI CHIUSI

Dettagli

Descrizione del dispositivo. Zenith Alpha.

Descrizione del dispositivo. Zenith Alpha. Descrizione del dispositivo Zenith Alpha PROTESI THORACIC ENDOVASCOLARE ENDOVASCULAR TORACICA GRAFT www.cookmedical.com Struttura modulare Il sistema modulare a due componenti consente al medico di personalizzare

Dettagli

PROCEDURA MEDICAZIONE PICC

PROCEDURA MEDICAZIONE PICC PROCEDURA MEDICAZIONE PICC Il Picc è un accesso venoso centrale ad inserzione periferica a medio/lungo termine, inserito a livello di vena basilica o cefalica e ancorato alla cute attraverso un dispositivo.

Dettagli

Ferite. Si è in presenza di una ferita quando vi è una lesione della cute con l esposizione dei tessuti sottostanti. Anatomia della cute:

Ferite. Si è in presenza di una ferita quando vi è una lesione della cute con l esposizione dei tessuti sottostanti. Anatomia della cute: LE FERITE Ferite Si è in presenza di una ferita quando vi è una lesione della cute con l esposizione dei tessuti sottostanti. Epidermide Derma Anatomia della cute: Tessuti sottocutanei Annessi cutanei

Dettagli

Monitore Primo Soccorso Chiara Parola CRI Casciana Terme

Monitore Primo Soccorso Chiara Parola CRI Casciana Terme Monitore Primo Soccorso Chiara Parola CRI Casciana Terme OBIETTIVI Anatomia della cute Fisiologia della cute Patologie della cute LA CUTE ANATOMIA DELLA CUTE Organo molto esteso che riveste il nostro corpo.

Dettagli

BUTTONHOLE (puntura ad occhiello per la FAV)

BUTTONHOLE (puntura ad occhiello per la FAV) AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA Dipartimento Strutturale Aziendale Medicina UOC Nefrologia 2 Direttore: f.f. Dott. Franco Calò BUTTONHOLE (puntura ad occhiello per la FAV) Opuscolo informativo tecnica venipuntura

Dettagli

DILATAZIONI DILATAZIONI MECCANICHE 11/11/2016. Meccaniche Pneumatiche DILATAZIONI MECCANICHE. Sonde di Savary

DILATAZIONI DILATAZIONI MECCANICHE 11/11/2016. Meccaniche Pneumatiche DILATAZIONI MECCANICHE. Sonde di Savary Per stenosi si intende un restringimento del lume intestinale che comporta un ostacolo al transito, più o meno accentuato, in rapporto all entità del restringimento stesso. Una stenosi del lume esofageo

Dettagli

sue valutazioni su questo caso? Ora le mostrerò in particolare proprio l esecuzione dell intervento chirurgico come emerge dalla scheda...

sue valutazioni su questo caso? Ora le mostrerò in particolare proprio l esecuzione dell intervento chirurgico come emerge dalla scheda... sue valutazioni su questo caso? Ora le mostrerò in particolare proprio l esecuzione dell intervento chirurgico come emerge dalla scheda... C.T. SARTORI - Allora, è forse il tipico caso che andava trattato

Dettagli

FABBISO GNO CTO/Cot ugno. FABBISO GNO Monaldi FABBISO GNO C.VO. importo a base d'asta CND LOTTO COD.INT DESCIZIONE MODIFICATA

FABBISO GNO CTO/Cot ugno. FABBISO GNO Monaldi FABBISO GNO C.VO. importo a base d'asta CND LOTTO COD.INT DESCIZIONE MODIFICATA K K01 K0101 K010101 K01010101 DISPOSITIVI PER CHIRURGIA MINI-INVASIVA ED ELETTROCHIRURGIA DISPOSITIVI PER CHIRURGIA MINI-INVASIVA TROCAR E KIT MONOUSO TROCAR MONOUSO TROCAR MONOUSO STANDARD Trocar a puntale

Dettagli

CONSENSO INFORMATO PER INSERZIONE DI CATETERE VENOSO CENTRALE) PER TRATTAMENTI EXTRACORPOREI (EMODIALISI, CVVH, PLASMAFERESI)

CONSENSO INFORMATO PER INSERZIONE DI CATETERE VENOSO CENTRALE) PER TRATTAMENTI EXTRACORPOREI (EMODIALISI, CVVH, PLASMAFERESI) CONSENSO INFORMATO PER INSERZIONE DI CATETERE VENOSO CENTRALE) PER TRATTAMENTI EXTRACORPOREI (EMODIALISI, CVVH, PLASMAFERESI) Gentile Signora/Signore, Il trattamento sanitario che Le consigliamo, per essere

Dettagli

PROTOCOLLO OPERATIVO ASSISTENZA al PAZIENTE con DRENAGGIO TORACICO. P.O.04 ASSISTENZA al PAZIENTE con DRENAGGIO TORACICO FUNZIONE

PROTOCOLLO OPERATIVO ASSISTENZA al PAZIENTE con DRENAGGIO TORACICO. P.O.04 ASSISTENZA al PAZIENTE con DRENAGGIO TORACICO FUNZIONE Az. Osp. Univo Dip. Cardio-toraco-nscolare l!.o. Chirurgill ToracÌfll l'. P.O.04 Rev. OO Pago I di \O P.O.04 FASI ~O'IE FUNZIONE DATA FIRMA REDATf:\ APPROVATA EMESSA Dott. P. Dilli 11lf. G. Gambale Prof.

Dettagli

GLI IMPIANTI DI SCARICO INDICAZIONI, VINCOLI E REQUISITI DI PROGETTAZIONE

GLI IMPIANTI DI SCARICO INDICAZIONI, VINCOLI E REQUISITI DI PROGETTAZIONE GLI IMPIANTI DI SCARICO INDICAZIONI, VINCOLI E REQUISITI DI PROGETTAZIONE LA NORMATIVA DI RIFERIMENTO Per la progettazione degli impianti di scarico si fa riferimento alla normativa europea composta da

Dettagli

Fratture costali e volet costale. Dr. Nicola Rotolo U.O. Chirurgia Generale ad indirizzo toracico

Fratture costali e volet costale. Dr. Nicola Rotolo U.O. Chirurgia Generale ad indirizzo toracico Fratture costali e volet costale Dr. Nicola Rotolo U.O. Chirurgia Generale ad indirizzo toracico Traumi maggiori del torace - tessuti molli -Scheletro (78%) -cuore e grossi vasi -trachea -polmone -esofago

Dettagli

L APERTURA DELLA CAVITA ADDOMINALE VIENE DEFINITA LAPAROTOMIA

L APERTURA DELLA CAVITA ADDOMINALE VIENE DEFINITA LAPAROTOMIA L APERTURA DELLA CAVITA ADDOMINALE VIENE DEFINITA LAPAROTOMIA L INCISIONE : 1. LONGITUDINALE (linea mediana /paramediana ). 2 TRASVERSALE SOPRASINFISARIA ( sec.pfannenstiel ) ESECUZIONE Posizionare la

Dettagli

Complicanze meccaniche precoci e tardive

Complicanze meccaniche precoci e tardive Complicanze meccaniche precoci e tardive Complicanze Meccaniche Pneumotorace Puntura arteriosa Malposizione primaria Aritmia cardiaca Fallimento manovre Precoci Successo dopo ripetuti tentativi Perforazione

Dettagli

CONSENSO INFORMATO PERPER TRATTAMENTI DEPURATIVI EXTRACORPOREI (EMODIALISI, CVVH, PLASMAFERESI) IN AREA CRITICA

CONSENSO INFORMATO PERPER TRATTAMENTI DEPURATIVI EXTRACORPOREI (EMODIALISI, CVVH, PLASMAFERESI) IN AREA CRITICA CONSENSO INFORMATO PERPER TRATTAMENTI DEPURATIVI EXTRACORPOREI (EMODIALISI, CVVH, PLASMAFERESI) IN AREA CRITICA Gentile Signora/Signore, Il trattamento sanitario che Le consigliamo, per essere eseguito,

Dettagli

Allegato C.5 al Decreto n. 45 del 5 MAG 2015 pag. 1/9

Allegato C.5 al Decreto n. 45 del 5 MAG 2015 pag. 1/9 Allegato C.5 al Decreto n. 45 del 5 MAG 2015 pag. 1/9 R E G I O N E V E N E T O Area Sanità e Sociale Coornamento Regionale Acquisti per la Sanità PROCEDURA APERTA PER LA FORNITURA DI MATERIALE PER CHIRURGIA

Dettagli

MANUALE BASE D USO E MANUTENZIONE

MANUALE BASE D USO E MANUTENZIONE Istruzioni d uso base per otturatori Lampe e Pannello di controllo Nr.1040 Rev. 00 Del 28-10-2014 MANUALE BASE D USO E MANUTENZIONE SOMMARIO MANUALE BASE D USO E MANUTENZIONE 1 GUIDA INTRODUTTIVA 1 Indicazioni

Dettagli

Prodotti per N t u rizi E one t n l era e

Prodotti per N t u rizi E one t n l era e Prodotti per Nutrizione i Enterale D I S P O S I T I V I P E R I M P I A N T O I N I Z I A L E Prodotti per Nutrizione Enterale Dispositivi per Impianto Iniziale PEG D I S P O S I T I V I P E R I M P I

Dettagli

DESCRIZIONE TECNICA. Base d asta unit. Q.tà annua. Campioni. Lotto Voce Descrizione materiale

DESCRIZIONE TECNICA. Base d asta unit. Q.tà annua. Campioni. Lotto Voce Descrizione materiale DESCRIZIONE TECNICA Lotto Voce Descrizione materiale 4 5 6 Set pericardiocentesi catetere pigtail lungo 80/0 cm ca, calibro 7F, dilatatore da 8F, ago 8G lungo 0 cm ca, dotato di guida da 0,08" lunga 50

Dettagli

PA.DS.26 Allegati. Procedura per la gestione dei Cateteri Venosi Centrali. Azienda USL 3 Pistoia Direzione Sanitaria. PA.DS.

PA.DS.26 Allegati. Procedura per la gestione dei Cateteri Venosi Centrali. Azienda USL 3 Pistoia Direzione Sanitaria. PA.DS. Azienda USL 3 Pistoia Direzione Sanitaria Procedura per la gestione dei Cateteri Venosi Centrali PA.DS.26 Allegato 1 Pag.: 1 di 10 Rev.0: 18/03/2013 PA.DS.26 Allegati Procedura per la gestione dei Cateteri

Dettagli

TRAUMI DEL TORACE TRAUMI DEL TORACE 28/12/2014

TRAUMI DEL TORACE TRAUMI DEL TORACE 28/12/2014 TRAUMI DEL TORACE Prof. Roberto Caronna Azienda Policlinico Umberto I Università di Roma La Sapienza Traumi che determinano lesioni della parete toracica con interessamento o danni degli organi endotoracici

Dettagli

ESERCITAZIONE SUL PROTOCOLLO DI INSERIMENTO E GESTIONE DEL CATETERE VESCICALE

ESERCITAZIONE SUL PROTOCOLLO DI INSERIMENTO E GESTIONE DEL CATETERE VESCICALE MANI PULITE E QUALITA DELL ASSISTENZA SANITARIA ESERCITAZIONE SUL PROTOCOLLO DI INSERIMENTO E GESTIONE DEL CATETERE VESCICALE PATRIZIA DI CLEMENTE COORDINATORE INFERMIERISTICO AUSL PESCARA PESCARA 28 MARZO

Dettagli

Gestione del catetere venoso centrale

Gestione del catetere venoso centrale Gestione del catetere venoso centrale Il catetere venoso centrale (CVC) è un presidio sanitario grazie al quale è possibile accedere al sistema venoso. E utilizzato soprattutto per terapie a lungo termine

Dettagli

GRANDE OSPEDALE METROPOLITANO Bianchi Melacrino Morelli Reggio Calabria

GRANDE OSPEDALE METROPOLITANO Bianchi Melacrino Morelli Reggio Calabria GRANDE OSPEDALE METROPOLITANO Bianchi Melacrino Morelli Reggio Calabria Allegato B PER L ATTRIBUZIONE DEI PUNTEGGI Fornitura Presidi Specialistici per endourologia (patologie urologiche) per l U.O.C. di

Dettagli

DOCUMENTO DESCRITTIVO C.I.O.

DOCUMENTO DESCRITTIVO C.I.O. ASO S. Croce e Carle di Cuneo C.I.O. COMITATO INFEZIONI OSPEDALIERE DOCUMENTO DESCRITTIVO TITOLO GESTIONE DELLE LINEE DI INFUSIONE (cateteri venosi ed arteriosi centrali) IN TERAPIA INTENSIVA NEONATALE

Dettagli

The new age of REGENERATIVE AESTHETIC MEDICINE

The new age of REGENERATIVE AESTHETIC MEDICINE The new age of REGENERATIVE AESTHETIC MEDICINE EASY - SAFE - STANDARDIZED DESCRIZIONE DEL DISPOSITIVO ED USO PREVISTO Il sistema SEFFILLER è ideato per il Medico che vuole eseguire terapia rigenerativa

Dettagli

ASSISTENZA INFERMIERISTICA AL PAZIENTE CONTROPULSATO

ASSISTENZA INFERMIERISTICA AL PAZIENTE CONTROPULSATO ASSISTENZA INFERMIERISTICA AL PAZIENTE CONTROPULSATO CPS infermiera AIROLDI BARBARA CPS infermiera MONICA ZANI CARDIOCHIRURGIA TERAPIA INTENSIVA AOU NOVARA NURSING DEL PZ CONTROPULSATO ASSISTENZA INFERMIERISTICA

Dettagli

TORACENTESI GIUSEPPE MOLINO. Puntura del torace per la rimozione di liquido pleurico o aria dallo spazio pleurico. M.C.A.U. Ospedale Civile Ragusa

TORACENTESI GIUSEPPE MOLINO. Puntura del torace per la rimozione di liquido pleurico o aria dallo spazio pleurico. M.C.A.U. Ospedale Civile Ragusa TORACENTESI Puntura del torace per la rimozione di liquido pleurico o aria dallo spazio pleurico. GIUSEPPE MOLINO M.C.A.U. Ospedale Civile Ragusa VS Evitare complicazioni iatrogene Procedura più sicura

Dettagli

PROFILCATH PRECONNESSO

PROFILCATH PRECONNESSO Care at home PROFILCATH PRECONNESSO Per aiutare a proteggere dalle infezioni associate al cateterismo vescicale a lunga permanenza DRENAGGIO URINARIO ALL AVANGUARDIA PROFILCATH PRECONNESSO Quali produttori

Dettagli

Elenco referti strutturati disponibili in radiologia

Elenco referti strutturati disponibili in radiologia Elenco referti strutturati disponibili in radiologia Branca/Distretto anatomico Caratteristiche Generali - Possibilità di scegliere dinamicamente il modello di refertazione strutturata in base ai risultati

Dettagli

istruzioni installazione kit solare

istruzioni installazione kit solare istruzioni installazione kit solare ITALIAN DESIGN 2 RIMOZIONE COMPONENTI VECCHIO SISTEMA Il sistema solare ad incasso qui descritto, è stato studiato in modo da essere perfettamente adattabile alle applicazioni

Dettagli

INFORMATIVA ALLA PARACENTESI

INFORMATIVA ALLA PARACENTESI Pag. 1/4 Cognome Nome Nato/a il N.B. Il presente modulo informativo deve essere firmato per presa visione e riconsegnato al sanitario che propone/esegue la procedura di seguito descritta. Questo modulo

Dettagli

PROCEDURA INSERIMENTO CATETERE VENOSO CENTRALE AD INSERZIONE PERIFERICA

PROCEDURA INSERIMENTO CATETERE VENOSO CENTRALE AD INSERZIONE PERIFERICA PROCEDURA INSERIMENTO CATETERE VENOSO CENTRALE Risorse Umane AD INSERZIONE PERIFERICA Un infermiere impiantatore che deve aver ricevuto specifica formazione nell inserzione del PICC; Un infermiere/oss.

Dettagli

APPARATO RESPIRATORIO. Modulo 1 Lezione 1 Croce Rossa Italiana Emilia Romagna

APPARATO RESPIRATORIO. Modulo 1 Lezione 1 Croce Rossa Italiana Emilia Romagna APPARATO RESPIRATORIO Modulo 1 Lezione 1 Croce Rossa Italiana Emilia Romagna OBIETTIVI Saper descrivere le principali strutture anatomiche e le basi di fisiologia dell apparato respiratorio. Sapere elencare

Dettagli

IL PAZIENTE TRAUMATIZZATO

IL PAZIENTE TRAUMATIZZATO IL PAZIENTE TRAUMATIZZATO 15.1. Lesioni muscolo-scheletriche Classificazione delle lesioni Ad ogni traumatismo corrisponde una lesione, ovviamente proporzionata all entità della forza applicata. Vi sono

Dettagli

Apparato respiratorio

Apparato respiratorio Apparato respiratorio La respirazione esterna consiste nello scambio di gas (O 2 e CO 2 ) tra ambiente esterno e cellule. Comprende 4 processi: 1) Scambio di aria tra atmosfera e polmoni (ventilazione,

Dettagli

PATOLOGIA ADDOMINALE TRAUMATICA

PATOLOGIA ADDOMINALE TRAUMATICA 1 PATOLOGIA ADDOMINALE TRAUMATICA 2 LESIONI ADDOMINALI CHIUSE Trauma improvviso sulla parete addominale, a cui si associa un aumento della pressione all interno della cavità addominale. APERTE (Associate

Dettagli

Tecnica chirurgica. SynMesh. Sistema di sostituzione dei corpi vertebrali per la colonna cervicale, toracica e lombare.

Tecnica chirurgica. SynMesh. Sistema di sostituzione dei corpi vertebrali per la colonna cervicale, toracica e lombare. Tecnica chirurgica SynMesh. Sistema di sostituzione dei corpi vertebrali per la colonna cervicale, toracica e lombare. Sommario Indicazioni 3 Impianti tondi 4 Impianti oblunghi 6 Tappi a vite 8 Tecnica

Dettagli

Obiettivi Sicurezza in Dialisi Peritoneale

Obiettivi Sicurezza in Dialisi Peritoneale Obiettivi Sicurezza in Dialisi Peritoneale Obiettivo 3 Riconoscere le infezioni La dialisi peritoneale è un trattamento che si esegue a casa e affinchè possa dare buoni risultati nel tempo, ha bisogno

Dettagli

SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE BASILICATA Asl 4 - Matera SERVIZIO ASSISTENZA

SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE BASILICATA Asl 4 - Matera SERVIZIO ASSISTENZA SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE BASILICATA Asl 4 - Matera SERVIZIO ASSISTENZA 7/1/2009 Pagina 2/2 SOMMARIO 1. SCOPO/OBIETTIVO...3 2. CAMPO DI APPLICAZIONE...3 3. RIFERIMENTI NORMATIVI E DOCUMENTALI...3

Dettagli

TORACE. Protocollo d esame RM

TORACE. Protocollo d esame RM TORACE Protocollo d esame RM Queste diapositive fanno parte di un corso completo e sono a cura dello staff di rm-online.it E vietata la riproduzione anche parziale Cenni Anatomici Cenni Anatomici Cenni

Dettagli

Gli accessi venosi e il posizionamento del CVC. Pier Mario Giugiaro

Gli accessi venosi e il posizionamento del CVC. Pier Mario Giugiaro Gli accessi venosi e il posizionamento del CVC Pier Mario Giugiaro I cateteri vascolari assumono sempre più importanza nella pratica clinica, condizionando l efficacia della terapia, l equilibrio clinico

Dettagli

Esame radiografico di vescica ed uretra. Massimo Vignoli

Esame radiografico di vescica ed uretra. Massimo Vignoli Esame radiografico di vescica ed uretra Massimo Vignoli VESCICA Proiezioni l-l e v-d con arti estesi caudalmente Localizzazione Forma Radiopacità Esame radiografico in bianco Mancata visualizzazione della

Dettagli

Presentazione Prodotti CHIRURGIA

Presentazione Prodotti CHIRURGIA Presentazione Prodotti CHIRURGIA CHI SIAMO Securmed SpA fabbrica e sviluppa in Italia dispositivi medici e servizi con l obiettivo di rendere più facile la vita sia alle persone bisognose di cure sia agli

Dettagli

TRAUMI - EMORRAGIE USTIONI

TRAUMI - EMORRAGIE USTIONI Corso per Operatori P.S.T.I della CROCE ROSSA ITALIANA TRAUMI - EMORRAGIE USTIONI OBIETTIVO DELLA LEZIONE Riconoscere e trattare i traumi Saper pulire, disinfettare e medicare una ferita Saper tamponare

Dettagli

Aula ufficio formazione

Aula ufficio formazione PROGETTO FORMATIVO AZIENDALE ANNO 2017 GESTIONE DRENAGGI INTRACRANICI CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL TRATTAMENTO DELL EMATOMA SOTTODURALE CRONICO Corso riservato al personale della U.O. di Neurochirurgia

Dettagli