Infrastrutture previste dai Programmi di Recupero Considerazioni generali... 12

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2 Infrastrutture previste dai Programmi di Recupero... 2 Considerazioni generali... 2 Gli inquadramenti planimetrici... 2 Le previsioni economiche Infrastrutture previste dal Piano di Recupero Considerazioni generali Gli studi specialistici Le ipotesi progettuali Le tavole di progetto La descrizione degli interventi Sistemazione idraulica torrente Giano Strada di messa in sicurezza Area di messa in sicurezza Consolidamento delle mura storiche Rete fognaria: completamento del collettore principale Area intervento 1 via Filzi e via Fratti Area intervento 2 via Le Conce via Madonna delle Grazie Area intervento 3 via Ramelli Le previsioni economiche Conclusioni /12/2004 1

3 Infrastrutture previste dai Programmi di Recupero Considerazioni generali Il decreto legge n.6 convertito nella legge n.61 avente ad oggetto Ulteriori interventi urgenti in favore delle zone colpite da eventi calamitosi all articolo 2 definisce i compiti delle Regioni per la programmazione degli interventi di ricostruzione e sviluppo dei territori interessati dalla crisi sismica del 26 settembre In esecuzione dei disposti del comma 3 del predetto articolo, con la deliberazione amministrativa del Consiglio regionale n.198 del , pubblicata il sul BUR - Bollettino Ufficiale Regionale n 5 (Edizione straordinaria), la Regione Marche ha: definito le linee di indirizzo per la pianificazione, la progettazione a la realizzazione degli interventi di ricostruzione degli edifici distrutti e di ripristino, con riparazione e miglioramento sismico degli edifici danneggiati; individuato le tipologie di immobili e il livello di danneggiamento per i quali le linee di cui al precedente comma sono utilizzabili per interventi immediati di ricostruzione o di ripristino e a definire le relative procedure e modalità di attuazione, stabilendo anche i parametri da adottare per la determinazione del costo degli interventi, comprese le opere di rifinitura; stabilito i criteri in base ai quali i Comuni perimetrano i centri e nuclei di particolare interesse maggiormente colpiti, o parte di essi, dove gli edifici distrutti o gravemente danneggiati superano il 40% del patrimonio edilizio e dove gli interventi sono attuati attraverso Programmi di recupero. Il Comune di Fabriano ha concluso quest ultima operazione con la deliberazione della Giunta Comunale n.371 adottata in data , esecutiva ai sensi di legge, con la quale sono stati approvate le dieci perimetrazioni predisposte dall Ufficio tecnico del Comune e precisamente: 15. Spina-Serraloggia 16. Centro storico 17. Borgo 18. frazione Paterno 19. frazione Belvedere 20. frazione Cupo-Palombaio 21. frazione Campodiegoli 22. frazione Vallina 23. frazione San Donato 24. frazione Campodonico Ai sensi dell articolo 3 della citata legge 61/98 per i dieci ambiti sopra indicati il Comune di Fabriano ha quindi redatto i relativi Programmi di Recupero, sulla scorta delle indicazioni fornite dalla Regione Marche con DGR n.1224 del e successivamente con DGR n.2347 del , fornendo, tra l altro, indicazioni sugli interventi di rifacimento, nuova costruzione e ristrutturazione delle reti infrastrutturale allo scopo di: rendere funzionali le infrastrutture e gli impianti esistenti; creare condizioni di sicurezza dell intera zona creando nuove infrastrutture. I Programmi di Recupero delle aree denominate Centro storico e Borgo individuano due aree maggiormente degradate, tra loro adiacenti, per le quali è previsto il ricorso ad uno strumento urbanistico attuativo (Piano di Recupero). I Programmi sono stati successivamente approvati dalla Regione Marche con Deliberazione della Giunta n.343 del 15/02/1999 che al punto 6 del dispositivo prevede che la dichiarazione di ammissibilità degli interventi previsti dai relativi piani finanziari viene di conseguenza rimandata a successiva deliberazione della Giunta regionale. Gli inquadramenti planimetrici Di seguito sono riportati degli stralci planimetrici degli elaborati dei Programmi di Recupero in cui sono evidenziate, in colore giallo, le previsioni di massima formulate per gli interventi infrastrutturali previsti. 23/12/2004 2

4 CENTRO - Rete Fognaria n /12/2004 3

5 CENTRO - Mura storiche n /12/2004 4

6 CENTRO - Copertura fiume Giano n /12/2004 5

7 BORGO Rete fognaria n /12/2004 6

8 BORGO Rete idrica n /12/2004 7

9 BORGO Aree messa in sicurezza n /12/2004 8

10 BORGO - Copertura fiume Giano n /12/2004 9

11 BORGO - Strada di sicurezza n /12/

12 Le previsioni economiche Le previsioni di massima per il fabbisogno finanziario degli interventi infrastrutturali contenute nei Programmi di Recupero sono riportate nella tabella che segue: Ambito N. ordine intervento Tipologia (8) infrastruttura Categorie d'intervento (11) Soggetto attuatore Costo intervento 52 RF = Rete Fognaria Rc Comune L , CENTRO consolidamento mura storiche sistemazione copertura fiume Giano Re Comune L ,52 Ri Comune L ,05 TOTALI L ,77 60 RF = Rete Fognaria Rc Comune L ,90 74 RI = Rete Idrica Rc Comune L , BORGO 49 aree messa in sicurezza Nc Comune L ,35 50 Sistemazione copertura fiume Giano Ri Comune L ,50 51 strade messa in sicurezza Nc Comune L ,80 TOTALI L ,39 TOTALI L ,16 23/12/

13 Infrastrutture previste dal Piano di Recupero Considerazioni generali Le reti infrastrutturale delle aree interessate dagli interventi previsti dal Piano di Recupero si presentano in precarie condizioni di conservazione e manutenzione a causa della loro vetustà ed in conseguenza dell evento sismico del settembre 1997 che ne ha ulteriormente aggravato le condizioni generali. Il Piano si pone l obiettivo generale di conferire maggiori condizioni di sicurezza della parte storica della città posta a ridosso del torrente Giano e contemporaneamente di fornire servizi efficienti e adeguati ai tempi agli edifici esistenti duramente colpiti dal sisma del settembre L insieme delle opere previste costituirà, allo stesso tempo, l occasione per un recupero delle condizioni generali del quartiere conferendo ad una parte importantissima della città un aspetto consono alla rilevanza storica del centro cittadino. Gli studi specialistici Per dare concreta attuazione alle previsioni contenute nei Programmi di Recupero sono stati eseguiti rilievi plano-altimetrici di dettaglio e studi specialistici tendenti alla individuazione sia dell effettivo stato dei luoghi, sia delle effettive condizioni di rischio, sia delle migliori soluzioni di tracciato possibili per le opere da realizzare. E stato condotto, dal prof. ing. Alessando Mancinelli, uno studio idraulico del torrente Giano finalizzato alla determinazione delle condizioni di rischio idraulico e conseguentemente alla individuazione delle opere necessarie alla riduzione della esposizione a tale rischio della parte del centro della città interessata dal Piano di Recupero. Lo studio ha anche analizzato le soluzioni progettuali formulate dal Piano sottoponendole a verifica idraulica in modo da accertarne l impatto sul regime del torrente Giano. Maggiori dettagli rispetto a questi aspetti sono riportati negli elaborati a corredo dello studio allegati al Piano in questione. E stata anche condotto, dal geologo comunale dott. Cristiano Blasetti, uno studio geologico-tecnico dell area compresa all interno del perimetro del Piano al fine di: inquadrare l area in esame da un punto di vista geologico-geomorfologico-sismico; evidenziare le caratteristiche litostratigrafiche e geotecniche dei terreni coinvolti; identificare le situazioni a maggiore pericolosità geologica e sismica e verificare le condizioni generali di stabilità dell area anche in relazione agli interventi previsti; indicare le soluzioni più idonee alla risoluzione di eventuali problemi di carattere geologico-tecnico ed indirizzare, se necessario, ulteriori indagini di approfondimento da condurre in fase di progettazione esecutiva delle opere infrastrutturale previste. Le ipotesi progettuali (cfr tavola 17) Sulla base delle previsioni generali dei Programmi di Recupero, dei rilievi effettuati e degli studi specialistici condotti si sono formulate le ipotesi progettuali che si articolano come sotto elencato: sistemazione idraulica torrente Giano interventi sulla copertura interventi sulle sponde strada di messa in sicurezza opere di sostegno scavi massicciate e pavimentazioni area di messa in sicurezza opere di sostegno scavi massicciate e pavimentazioni consolidamento mura storiche rete fognaria realizzazione collettore principale Giano area intervento 1 via Filzi area intervento 2 via Le Conce 23/12/

14 area intervento 3 via Ramelli rete idrica di distribuzione area intervento 1 via Filzi area intervento 2 via Le Conce area intervento 3 via Ramelli rete ENEL area intervento 1 via Filzi area intervento 2 via Le Conce area intervento 3 via Ramelli rete Telecom area intervento 1 via Filzi area intervento 2 via Le Conce area intervento 3 via Ramelli rete pubblica illuminazione area intervento 1 via Filzi area intervento 2 via Le Conce area intervento 3 via Ramelli rifacimento pavimentazioni stradali area intervento 1 via Filzi area intervento 2 via Le Conce area intervento 3 via Ramelli In particolare l elenco delle infrastrutture può essere articolato in due gradi tipologie di intervento: uno legato alla realizzazione delle infrastrutture evidenziate dal Programma di Recupero aventi carattere strategico che interessano trasversalmente le aree del Piano: sistemazione idraulica torrente Giano; strada di messa in sicurezza; area di messa in sicurezza; consolidamento mura storiche; collettore fognario principale lungo il torrente Giano; uno legato alla realizzazione dei sottoservizi e delle pavimentazioni di aree degradate: area intervento 1 via Filzi; area intervento 2 via Le Conce; area intervento 3 via Ramelli. Le tavole di progetto Come riportato nell elenco generale inserito nella relazione del Piano di recupero, gli elaborati che riguardano le infrastrutture sono i seguenti: 17 Inquadramento generale scala 1: Strada di messa in sicurezza: scale varie a) Planimetria b) Profilo c) Sezioni d) Opere di infrastrutturazione 19 Sistemazione idraulica del torrente Giano scale varie a) Planimetria generale b) Copertura c) Profilo d) Sezioni idrauliche allo stato attuale e) Sezioni idrauliche di progetto 23/12/

15 20 Interventi di restauro delle mura storiche scala 1: Sistemazione della rete fognaria scala 1: Sistemazione dei sottoservizi e delle strade esistenti: scala 1: 200 a) via Filzi e via Fratti b) via le Conce - via Madonna delle Grazie c) via Ramelli La descrizione degli interventi Sistemazione idraulica torrente Giano l intervento si articola in due tipologie distinte: interventi sulle sponde; interventi sulla copertura. Il primo riguarda la sistemazione idraulica delle sponde a monte del tratto tombinato. Il secondo riguarda la demolizione e ricostruzione parziale del manufatto realizzato in epoca passata che racchiude il torrente Giano nel tratto interno alla città storica (dalla zona degli Orti fino al ponte delle Moline). Interventi sulle sponde (cfr tavola 19a) Per quanto riguarda la prima tipologia di interventi tendenti al miglioramento delle sponde a monte del tratto tombinato, essi sono costituiti da un insieme sistematico di opere di ingegneria naturalistica che possono essere così riassunti: formazione di scogliere con elementi in pietra calcarea e talee; realizzazione di gabbionata in pietrame; realizzazione di gradinate con talee e piantine; 23/12/

16 palizzate in legname con talee; realizzazione di terre armate per il sostegno di altre infrastrutture o per il consolidamento di zone in frana. 23/12/

17 Interventi sul manufatto di copertura (cfr tavola 19b, 19c, 19d, 19e) Gli interventi sul manufatto di copertura sono: demolizione del solaio e delle solette di copertura demolizione delle pareti laterali in calcestruzzo demolizione della soletta di fondo (piano di scorrimento) scavi di sbancamento ad ampia sezione ed a sezione ristretta per la realizzazione delle nuove opere di contenimento strutture in conglomerato cementizio armato di fondazione strutture in conglomerato cementizio armato in elevazione rivestite in pietra (casseri prefabbricati) solaio in lastre prefabbricate per le parti coperte realizzazione dei parapetti in mattoni con sovrastante lastra in pietra Gli interventi descritti sono stati progettati nel rispetto delle conclusioni formulate dall ing. Mancinelli nello studio idraulico sopra descritto e mirano ad aumentare le condizioni di sicurezza della città rispetto al rischio di esondazione del Giano. Una prima ipotesi progettuale mirava alla completa rimozione del manufatto di contenimento del torrente restituendone la completa visibilità su tutto il tracciato interno alla città storica. A seguito degli approfondimenti e delle simulazioni idrauliche effettuate si è ritenuto opportuno mantenere un tratto del torrente (dalla zona degli Orti a via Cialdini) a sezione costretta coperta in modo di utilizzare l area degli Orti come eventuale zona di espansione delle piene aumentando il grado di sicurezza del centro storico. Per evitare che in condizioni di piena le acque possano aggirare l ostacolo costituito dal manufatto di contenimento del torrente potrà in seguito realizzarsi un argine sia in Sx sia in Dx orografica all imbocco del manufatto. 23/12/

18 La condizione attuale del manufatto ha reso impossibile un suo consolidamento: la soletta di copertura risulta irrimediabilmente deteriorata in più punti; le strutture in elevazione realizzate in calcestruzzo non armato (a gravità) hanno spessori notevoli e riducono eccessivamente la sezione idraulica del manufatto la soletta di fondo presenta zone di notevole degrado dovuto all erosione delle acque. Di conseguenza, anche e soprattutto allo scopo di aumentare le dimensioni della sezione idraulica del manufatto, si è prevista la completa demolizione delle opere esistenti ed una loro sostituzione con strutture in calcestruzzo armato sia gettate in opera sia prefabbricate caratterizzate da spessori notevolmente inferiori rispetto a quelle esistenti. Le strutture orizzontali di copertura sono state dimensionate in modo da consentire un utilizzo ad area di circolazione stradale permettendo così la creazione di una via di comunicazione tra l area retrostante il mercato coperto e via A. Fratti. Gli argini che potranno essere realizzati all imboccatura del manufatto sono stati utilizzati per la creazione di percorsi pedonali per il collegamento della zona degli Orti con piazza Garibaldi e via Damiano Chiesa. Nel tratto a valle di via Cialdini il Piano prevede il medesimo intervento descritto per la zona a monte con la differenza che non sarà qui ricostruita la soletta di copertura del manufatto permettendo la vista del torrente Giano che tuttavia manterrà la sua sezione costretta all interno degli argini in calcestruzzo armato. In questa zona si è previsto di realizzare le strutture verticali con casseri prefabbricati aventi la faccia a vista ricoperta in pietra allo scopo di rendere l intervento compatibile con il contesto della città storica. Queste strutture saranno sormontate da parapetti in mattoni coronati da masselli in pietra che, oltre a costituire le necessarie barriere di protezione, consentono un innalzamento della quota di sicurezza del torrente in caso di piena. 23/12/

19 Strada di messa in sicurezza (cfr tavola 18a, 18b, 18c, 18d) Per la strada di messa in sicurezza il Programma di Recupero prevede un tracciato planimetrico (cfr scheda allegata infrastruttura n. 51) che, a partire dalla zona vicina al ponte di via Le Moline, scavalcando il torrente Giano, attraverso l area ospedaliera, si connette con via del Molino. Ad un attento esame della situazione plano-altimetrica della zona, eseguito dopo i rilievi di dettaglio effettuati, anche alla luce del nuovo progetto di sistemazione dell area ospedaliera che tiene conto dei futuri ampliamenti dell edificato e della sistemazione a parcheggio fornito dall A.U.S.L., tenendo in considerazione la prescrizione formulata al punto 3 della DGR 343/99 nella parte del dispositivo relativa al Programma di recupero Borgo, sono state studiate varie ipotesi di tracciato alternative, rispetto a quella prospettata dal Programma, che non richiedessero opere di attraversamento del torrente di rilevate impatto sul contesto urbano storico e che, sempre connettendo la zona del centro a via Del Molino, svincolassero l area ospedaliera già inevitabilmente congestionata. Sono state formulate e sviluppate diverse soluzioni tenendo anche in considerazione dell esistenza, nella zona, delle mura storiche che è necessario attraversare con la nuova viabilità di progetto. La soluzione che viene proposta dal Piano di Recupero prevede un nuovo asse viario che, a partire dal piazzale posto tra via Ramelli ed il Giano (nelle vicinanze del ristorante Tre Archi ), in Dx orografica del torrente, attraverso una modestissima opera di attraversamento viario, connette la nuova area di sicurezza e prosegue, in Sx orografica, parallelamente al corso del torrente fino a connettersi con via Del Molino. Questa soluzione progettuale consente di eliminare gli inconvenienti, evidenziati in precedenza, posti dal tracciato indicato dal Programma di Recupero, garantendo anche la compatibilità con la presenza delle mura storiche, crollate in un passato remoto, proprio nel punto in cui interferiscono con l asse viario di progetto. 23/12/

20 Per la realizzazione della nuova viabilità sono previste le seguenti lavorazioni: scavi di sbancamento per preparazione piano di posa dei rilevati; formazione di rilevato stradale anche con l uso di terre armate nei tratti con maggiore altezza; rete fognaria per la regimazione delle acque meteoriche; formazione di massicciata stradale in stabilizzato calcareo; formazione di marciapiede con cordoli in calcestruzzo e pavimentazione in conglomerato bituminoso per il tratto esterno alla cinta muraria storica; pavimentazione stradale in conglomerato bituminoso per il tratto esterno alla cinta muraria storica; formazione di marciapiede con cordoli in pietra calcarea e pavimentazione in arenaria per il tratto interno alla cinta muraria storica; pavimentazione stradale in basoli di arenaria per il tratto interno alla cinta muraria storica; illuminazione pubblica; piccole opere di sostegno e di recinzione nei tratti confinanti con proprietà già recintate. Area di messa in sicurezza (cfr tavola 18a, 18b, 18c, 18d) Per le aree di sicurezza i Programmi di Recupero prevedono una localizzazione vicina alla nuova via di fuga individuata. In base alle considerazioni esposte al punto precedente, in merito alla nuova individuazione del tracciato della viabilità di emergenza, è stato conseguentemente necessario apportare delle modificazioni alle previsioni formulate dai Programmi anche per quanto concerne la localizzazione delle aree sicure. Le due aree individuate dai Programmi sono state accorpate in una unica, posta in adiacenza del nuovo tracciato viario di progetto, localizzata nell area denominata Ciccardini, situata in Dx orografica del Giano, di fronte al piazzale posto tra il torrente e la via Ramelli (piazzale Tre Archi ). Questa nuova localizzazione consente anche la creazione di un nuovo collegamento viario tra la nuova strada di sicurezza e via La Gioia. L area sarà dotata delle necessarie infrastrutture come la rete fognaria e la rete di illuminazione pubblica oltre che attrezzata per il normale utilizzo a parcheggio di autovetture. 23/12/

21 Per la realizzazione della nuova area di sicurezza sono previste le seguenti lavorazioni: scavi di sbancamento e formazione di rilevati secondo i disegni di progetto; formazione di massicciata stradale in stabilizzato calcareo; rete fognaria per la regimazione delle acque meteoriche; formazione di marciapiede con cordoli in pietra calcarea e pavimentazione in arenaria per il tratto interno alla cinta muraria storica; pavimentazione stradale in basoli di arenaria per il tratto interno alla cinta muraria storica; piccole opere di sostegno e di recinzione nei tratti confinanti con proprietà già recintate. illuminazione pubblica; Consolidamento delle mura storiche (cfr tavola 20) Il Programma di Recupero prevede anche un intervento di restauro delle mura storiche poste tra via Antonio Fratti e via IV Novembre (Torrione). Si tratta di un tratto particolarmente degradato della cinta muraria della città storica, le cui condizioni di instabilità si sono aggravate a seguito dell evento sismico del settembre 1997, che risulta anche interessato, in parte, da un movimento franoso dettagliatamente descritto nella allegata relazione geologico-tecnica. Nel primo tratto a partire dal Torrione le mura si presentano in buone condizioni, anche se sono evidenti interventi di riparazione avvenuti in tempi piuttosto recenti, come stanno a testimoniare i mattoni di moderna fattura e le stilature dei giunti eseguite con materiale di colore bianco. Nel paramento esterno sono presenti anche delle pietre, localizzate casualmente forse a simulare un intervento più antico; il coronamento superiore è realizzato con laterizi messi di costa. In questa parte, come evidenziato nella Tavola 20, foto 1 è presente una brusca variazione dell'altezza del muro. Procedendo verso p.za Garibaldi lo stato di conservazione delle mura peggiora (foto 2): il paramento esterno in mattoni è oggetto di crolli estesi che lasciano scoprire il più interno paramento in pietra. Il coronamento del muro, realizzato con coppi in laterizio, si presenta pericolante e precario. Questa situazione è ben descritta dalle foto 2, 3, 4, 6 e 7 in cui è rappresentato il lato verso il torrente Giano. La foto 5 illustra la situazione delle mura vista dal loro interno. La foto 3 invece testimonia l'avvenuto crollo di una parte del muro, come illustrato nei particolari dalle foto 8 e 9. Al crollo del muro si è accompagnato un fenomeno di instabilità del terreno di fondazione che sta compromettendo anche le parti ancora in essere: alcune di esse si presentano infatti prive di appoggio. 23/12/

22 Le foto 8 e 9 mostrano la sezione trasversale delle mura storiche; la loro dimensione complessiva è di circa 100 cm, e sono costituite dai seguenti strati (a partire dal lato di valle): un paramento di mattoni pieni ad una testa, uniti con malta a base di calce, in condizioni compromesse laddove non sono stati eseguiti interventi recenti; un paramento di pietra calcarea locale, delle dimensioni di circa 20 cm generalmente in buone condizioni; un riempimento interno costituito da materiale sciolto e poco coerente; un paramento in pietra calcarea locale, messo in evidenza nelle zone di crollo. Gli interventi proposti: Intervento Tipo 1: idrolavaggio del paramento esterno di mattoni eseguito sulle due facce del muro. Intervento Tipo 2: diserbo dei paramenti esterni di valle e di monte; esecuzione di riprese di muratura a cuci-scuci dei paramenti superficiali; scarnitura e stilatura dei giunti delle murature; riparazione della cornice di coppi in laterizio. Intervento Tipo 3: diserbo dei paramenti superficiali; esecuzione di riprese di muratura a cuci-scuci dei paramenti in vista; esecuzione di riprese di muratura in profondità con la tecnica del cuci-scuci; consolidamento del riempimento interno del muro mediante iniezioni di malta di calce; realizzazione di sottomurazioni per il rafforzamento delle fondazioni da eseguire con muratura di mattoni pieni; scarnitura e stilatura dei giunti delle murature; realizzazione di copertina superiore in cocciopesto. Intervento Tipo 4: ricostruzione della base delle mura crollate lungo il loro vecchio tracciato mediante muratura di pietra di spessore pari a quello originario delle mura, con giunti stilati con malta di calce; protezione superiore mediante copertina in cocciopesto. 23/12/

23 Intervento Tipo 5: demolizione della parte superiore del muro costituita da muratura in blocchi di cemento; diserbo del paramento di valle; esecuzione di riprese di muratura a cuci-scuci del paramento in vista; riparazione delle parti sconnesse mediante la tecnica del cuci-scuci eseguito in profondità; scarnitura e stilatura dei giunti delle murature; ricostruzione della parte demolita con muratura di pietra calcarea simile a quella costituente il muro; realizzazione di copertina sommitale in cocciopesto. Nei tratti in cui le mura si presentano prive di parapetto e quindi costituiscono fonte di pericolo si realizzerà una balaustra in acciaio indipendente dalle mura stesse. Rete fognaria: completamento del collettore principale La città di Fabriano vanta fin dall antichità una rete fognaria che serve tutto il centro storico. Essa consiste in una serie di canalizzazioni per zone parallele e di collettori principali, realizzati in pietra e per alcuni tratti ancora in buono stato di conservazione, che convogliano le acque nel corpo idrico recipiente costituito dal torrente Giano. Sorge pertanto la necessità di convogliare tali acque all impianto di depurazione esistente, in modo da completare il sistema fognario della città di Fabriano e ridare all alveo del fiume la sua funzione naturale. Il sistema fognario è di tipo Misto in cui un unico condotto convoglia sia le acque usate che di pioggia. Il Comune di Fabriano si è da tempo dotato di un progetto generale che prevede la realizzazione di un collettore fognario, da realizzare lungo il letto del torrente con una serie di opere e manufatti per la captazione delle acque di rifiuto e il loro convogliamento all impianto di depurazione. Il collettore fognario è stato progettato per raccogliere le acque reflue di tutto il centro storico, che attualmente vengono scaricate nel corpo idrico recipiente (torrente Giano), in modo da essere trasportate all impianto di depurazione Comunale. Detto collettore è stato dimensionato per soddisfare alle esigenze di abitanti equivalenti ed è pertanto in grado di smaltire una portata media di acque nere in rete nell ora di massimo consumo stagionale pari a litri/sec. Inoltre, considerato che l area del bacino interessato è di circa 31.2 Ha, il collettore dovrà smaltire una portata di acqua meteorica in condizioni di piogge di primo livello pari a 3.88 m 3 /sec. Nella progettazione dell opera particolare attenzione venne rivolta alla scelta del tracciato. Non essendo possibile intercettare le fognature esistenti in modo da raccogliere le acque reflue prima che queste arrivino al corpo idrico recipiente è stata prevista la realizzazione di un collettore lungo il torrente Giano. Dai calcoli allegati al progetto generale sopra citato si è rilevato che la sezione dell alveo risulta di dimensioni alquanto modeste e pertanto tali da non consentire l alloggiamento di condutture fognarie. Inoltre si è osservato che le fognature esistenti riversano le acque nel torrente alla quota più bassa e cioè in corrispondenza del piano di scorrimento. Tale situazione ha indotto allo studio di un collettore fognario da porre in opera ad una quota inferiore rispetto a quella del torrente. Una parte dei lavori è già stata realizzata, con finanziamento dalla Regione Marche con i fondi della Legge 183 del , relativamente al tratto finale del collettore a partire da Via del Molino fino a Via Madonna delle Grazie. Detto collettore è stato realizzato sulla sponda destra del torrente Giano, quella che insiste nel centro storico, poiché sulla sponda sinistra il canale Vallato in passato utilizzato per l alimentazione di mulini idraulici è stato trasformato negli anni 60 in fognatura. Per l esecuzione di tali lavori, considerata la modesta pendenza della fognatura e l esigenza di impermeabilità della tubazione anche all acqua di falda, venne previsto l utilizzo di tubazioni in PRFV. Si tratta di un materiale composito costituito da resina plastica rinforzata con fibre di vetro e inerti aggiuntivi. Allo stato attuale il collettore fognario raccoglie a partire dagli sfioratori di piena tutte le acque intercettate fino al piazzale antistante il ristorante Tre Archi in Via Madonna delle Grazie. (cfr tavola 21) 23/12/

24 I lavori ancora da realizzare e che sono oggetto dalla previsione del Piano di Recupero, possono così essere riassunti: completamento del collettore fognario al di fuori dell alveo del torrente Giano (dal pozzetto esistente al ponte di via Madonna delle Grazie); realizzazione del nuovo collettore fognario (sottostante il manufatto di contenimento del Giano) dal ponte di via Madonna delle Grazie alla zona degli Orti ; captazione e convogliamento nel nuovo collettore delle fognature esistenti; realizzazione dei pozzetti di ispezione con pozzo di discesa laterale. Area intervento 1 via Filzi e via Fratti (cfr tavola 17, 13a, 22a) Si tratta di un area situata a ridosso del manufatto che contiene il torrente Giano all inizio dell attraversamento del centro storico. E compresa tra il ponte di via Antonio Fratti, via Cialdini e via Filzi. Comprende il piazzale retrostante il mercato coperto, tutto il primo tratto del Giano per il quale si prevede la ricostruzione del manufatto di copertura, una piccola porzione di piazza Garibaldi, ed un tratto di via Filzi. I lavori riguarderanno, oltre alla copertura del torrente e alla realizzazione del collettore fognario principale descritte in precedenza, l intera rete dei sottoservizi (distribuzione idrica, fognatura - compresi tutti i riallacci al collettore principale ed alle condotte esistenti in buono stato di conservazione distribuzione elettrica interrata, distribuzione telefonica interrata, pubblica illuminazione e pavimentazione stradale. I lavori di ricostruzione del manufatto del Giano interesseranno questa area in modo particolarmente invasivo tanto da rendere indispensabile un intervento di razionalizzazione delle reti esistenti in modo da renderle funzionali al nuovo assetto di progetto. L area attualmente destinata a piazza-parcheggio, tra il mercato coperto ed il vecchio opificio delle conce (intervento unitario n. 8 Centro Storico), manterrà la sua destinazione con un intervento di razionalizzazione dei posti auto. Questa area sarà collegata, attraverso il percorso del torrente tombinato, con via Antonio Fratti, all altezza del ponte, consentendone una più agevole utilizzazione. 23/12/

25 La rete fognaria esistente sarà rimodernata, per i tratti in cattivo stato di conservazione, prevedendone la ricostruzione, con tubazioni in PVC e pozzetti in CLS, e l allaccio al nuovo collettore principale posto sotto l alveo del Giano. La rete del gas metano sarà mantenuta nelle condizioni attuali a meno di modesti interventi previsti nelle aree di interferenza con i nuovi sottoservizi di progetto. La rete idrica di distribuzione sarà ricostruita con condotti in PEAD prevedendo i riallacci delle utenze esistenti. Le reti ENEL e Telecom saranno interrate in modo da eliminare tutte le linee che attualmente percorrono le fronti degli edifici, prevedendo il riallaccio di tutte le utenze esistenti. L illuminazione pubblica sarà ricostruita con linee interrate e proiettori posti sotto le gronde degli edifici per quanto riguarda le strade e con proiettori posti su sostegni per quanto riguarda le piazze e gli slarghi. Si prevede anche la completa ripavimentazione degli spazi pubblici con selciato in basoli di arenaria. L area, attualmente si presenta in condizioni di notevole degrado e l insieme sistematico degli interventi previsti sia dal Programma (Interventi sul patrimonio edilizio danneggiato) sia dal Piano (infrastrutture e sottoservizi) determineranno nuove condizioni di vivibilità e fruibilità che restituiranno alla città storica una immagine consona all importanza che questa riveste nel tessuto urbano cittadino. Area intervento 2 via Le Conce via Madonna delle Grazie (cfr tavola 17, 13b, 22b) Si tratta di un area situata a ridosso del manufatto che contiene il torrente Giano che costeggia via Le Conce e si estende fino al piazzale Tre Archi. E compresa tra via Cialdini, via Ramelli e via Madonna delle Grazie. Comprende via Le Conce, via Madonna delle Grazie ed il piazzale Tre Archi. I lavori riguarderanno, oltre alla copertura del torrente e alla realizzazione del collettore fognario principale descritte in precedenza, l intera rete dei sottoservizi (distribuzione idrica, fognatura - compresi tutti i riallacci al collettore principale ed alle condotte esistenti in buono stato di conservazione distribuzione elettrica interrata, distribuzione telefonica interrata, pubblica illuminazione e la pavimentazione stradale. I lavori di ricostruzione del manufatto del Giano interesseranno questa area in modo particolarmente invasivo tanto da rendere indispensabile un intervento di razionalizzazione delle reti esistenti in modo da renderle funzionali al nuovo assetto di progetto. L area, attualmente destinata in parte a piazza-parcheggio (piazzale Tre Archi e via Le Conce), costituisce la minuta rete viaria della città storica a ridosso del Giano dove sono ubicati anche dei parcheggi per autovetture posti parallelamente alla sede viaria. Verrà mantenuta la sttuale destinazione con un intervento di razionalizzazione dei posti auto. Questa area sarà collegata, attraverso una nuova opera di attraversamento del torrente con la nuova area di messa in sicurezza (area Ciccardini ) consentendone, anche attraverso il nuovo collegamento costituito dalla strada di sicurezza, una più agevole utilizzazione. 23/12/

26 La rete fognaria esistente sarà rimodernata, per i tratti in cattivo stato di conservazione, prevedendone la ricostruzione, con tubazioni in PVC e pozzetti in CLS, e l allaccio al nuovo collettore principale posto sotto l alveo del Giano. La rete del gas metano sarà mantenuta nelle condizioni attuali a meno di modesti interventi previsti nelle aree di interferenza con i nuovi sottoservizi di progetto. La rete idrica di distribuzione sarà ricostruita con condotti in PEAD prevedendo i riallacci delle utenze esistenti. Le reti ENEL e Telecom saranno interrate in modo da eliminare tutte le linee che attualmente percorrono le fronti degli edifici, prevedendo il riallaccio di tutte le utenze esistenti. L illuminazione pubblica sarà ricostruita con linee interrate e proiettori posti sotto le gronde degli edifici per quanto riguarda le strade e con proiettori posti su sostegni per quanto riguarda le piazze e gli slarghi. Si prevede anche la completa ripavimentazione degli spazi pubblici con selciato in basoli di arenaria. L area, attualmente si presenta in condizioni di notevole degrado e l insieme sistematico degli interventi previsti sia dal Programma (interventi sul patrimonio edilizio danneggiato) sia dal Piano (infrastrutture e sottoservizi) determineranno nuove condizioni di vivibilità e fruibilità che restituiranno alla città storica una immagine consona all importanza che questa riveste nel tessuto urbano cittadino. Area intervento 3 via Ramelli (cfr tavola 17, 13b, 22c) Si tratta di un area situata tra il ponte di via Le Moline e la chiesa di S. Agostino. Comprende l ultimo tratto di via Ramelli fino all incrocio con via Guglielmo Marconi. L intervento si riconnette ad altri eseguiti direttamente dal Comune di Fabriano lungo via Ramelli dall incrocio con via Cialdini al ponte di via Delle Moline. Lo scopo principale dell intervento proposto è costituito dalla realizzazione della nuova rete fognaria in sostituzione di quella esistente, inadeguata sia per dimensioni sia per stato di conservazione. Una parte cospicua del centro storico (via N. Sauro, vicoli S. Agata, via Del Cordaro, via Saffi ecc.) oltre a via Ramelli stessa è servita da un collettore fognario insufficiente che determina, in caso di pioggia, problemi legati allo smaltimento delle acque meteoriche. Inoltre la realizzazione del nuovo collettore principale del Giano consente di convogliare al depuratore le sole acque nere e pertanto risulta necessario prevedere lo sdoppiamento della attuale fognature mista in modo da poter scaricare direttamente nel torrente le acque meteoriche. L intervento va visto nel quadro generale relativo all impianto fognante del centro cittadino che prevede, nel tempo, la sostituzione dell attuali sistema misto di smaltimento con uno separato per lo scarico delle acque nere e bianche. 23/12/

27 La rete del gas metano sarà mantenuta nelle condizioni attuali a meno di modesti interventi previsti nelle aree di interferenza con i nuovi sottoservizi di progetto. La rete idrica di distribuzione sarà ricostruita con condotti in PEAD prevedendo i riallacci delle utenze esistenti. Le reti ENEL e Telecom saranno interrate in modo da eliminare tutte le linee che attualmente percorrono le fronti degli edifici, prevedendo il riallaccio di tutte le utenze esistenti. L illuminazione pubblica sarà ricostruita con linee interrate e proiettori posti sotto le gronde degli edifici. Si prevede anche la completa ripavimentazione degli spazi pubblici con selciato in basoli di arenaria. 23/12/

28 Le previsioni economiche Le previsioni di massima per il fabbisogno finanziario degli interventi infrastrutturali contenute nel Piano di Recupero sono riportate nella tabella che segue: INFRASTRUTTURE Sistemazione torrente Giano ,58 Strada messa in sicurezza ,88 Area messa in sicurezza ,35 Consolidamento Mura Storiche ,31 Rete fognaria ,16 Rete idrica ,77 Rete ENEL ,85 Rete TELECOM ,47 Rete illuminazione pubblica ,96 Pavimentazioni stradali ,71 Sistemazione torrente Giano ,58 Strada messa in sicurezza ,26 Area di messa in sicurezza ,96 Consolidamento Mura Storiche ,31 Collettore fognario principale Giano ,65 Area di intervento Via Filzi ,31 Area di intervento Via Le Conce ,28 Area di intervento Via Ramelli ,69 lavori IVA imprevisti spese generali totale Progettazione Piano di Recupero Studio idraulico torrente Giano frazionamenti ed aggiornamenti catastali Espropriazioni, servitù e danni Impianto di misura e monitoraggio tratto intubato torrente Giano Verifiche sismiche su manufatti di attraversamento torrente Giano TOTALE , , , , , , , , , , , , , ,06 Conclusioni L insieme delle opere infrastrutturali e sugli edifici previste dal Piano di Recupero, in sinergia con tutti gli interventi di consolidamento del patrimonio edilizio, pubblico e privato, avviata con i Programmi di Recupero del Centro Storico e del Borgo, costituisce sicuramente una delle principali trasformazioni della città storica sin dalla sua costituzione. L evento sismico del settembre 1997 potrà così non essere ricordato solamente come causa di distruzioni e sventure ma diventare l occasione per una grande rivitalizzazione di una parte importante del centro cittadino finalmente riconsegnato, oltre che alla sua naturale funzione di testimonianza storica, anche ad una funzione di catalizzatore per uno sviluppo sintonico con il patrimonio storico-culturale che lo costituisce. Non solamente le dotazioni infrastrutturali saranno in linea con un moderno suo della città ma conferiranno a questa condizioni di maggiore sicurezza nei confronti di eventi calamitosi che potranno verificarsi in un futuro speriamo il più lontano possibile. 23/12/

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