Aggiornamento paghe e gestione del personale: TFR in busta paga ed esonero Fondo di Solidarietà Residuale coop. Sociali tipo B

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1 Newsletter di aggiornamento n. 9 anno 2015 Data di redazione: 27 marzo 2015 Aggiornamento paghe e gestione del personale: TFR in busta paga ed esonero Fondo di Solidarietà Residuale coop. Sociali tipo B Indice: TFR IN BUSTA PAGA: PUBBLICATO SULLA G.U. IL DPCM CON LE NORME ATTUATIVE... 2 LAVORATORI BENEFICIARI...2 QUOTA EROGABILE SOTTO FORMA DI QUIR...2 MODALITÀ DI RICHIESTA...3 INFORMATIVA PER I DIPENDENTI...3 TEMPI DI LIQUIDAZIONE...3 TRATTAMENTO FISCALE E PREVIDENZIALE...3 ACCESSO AL FINANZIAMENTO PER LE AZIENDE FINO A 49 DIPENDENTI...4 DATORI DI LAVORO POTENZIALI BENEFICIARI...4 IMPORTO DEL FINANZIAMENTO...5 EROGAZIONE DEL FINANZIAMENTO...5 GARANZIE SUL FINANZIAMENTO...5 RIMBORSO DEL FINANZIAMENTO...5 UTILIZZO INDEBITO DEL FINANZIAMENTO...5 FONDO DI SOLIDARIETÀ RESIDUALE: LE COOPERATIVE SOCIALI DI TIPO B ESONERATE DAL VERSAMENTO... 6

2 TFR IN BUSTA PAGA: PUBBLICATO SULLA G.U. IL DPCM CON LE NORME ATTUATIVE DPCM n. 29 del 20 febbraio 2015, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 65 del 19 marzo 2015 Sulla Gazzetta Ufficiale n. 65 del 19 marzo 2015 è stato pubblicato il DPCM n. 29 del 20 febbraio 2015 recante le norme attuative per la liquidazione in busta paga della quota di TFR maturanda denominata Qu.I.R., introdotta in via sperimentale in relazione ai periodi di paga decorrenti dal 1 marzo 2015 al 30 giugno Ai lavoratori che ne faranno richiesta sarà possibile liquidare mensilmente il TFR in busta paga, a partire dalla busta paga di aprile Preme ricordare che l erogazione mensile della quota maturanda di TFR risulta essere una facoltà per il lavoratore, il quale è dunque libero di decidere in tal senso, mentre risulta essere un obbligo per il datore di lavoro nell ipotesi in cui la predetta facoltà sia esercitata dal lavoratore. LAVORATORI BENEFICIARI Possono presentare richiesta di liquidazione mensile della Qu.I.R. i lavoratori dipendenti da datore di lavoro del settore privato, con rapporto di lavoro subordinato in essere da almeno 6 mesi. Restano esclusi: a) i lavoratori domestici; b) i lavoratori dipendenti del settore agricolo; c) i lavoratori dipendenti da datori di lavoro sottoposti a procedure concorsuali; d) i lavoratori dipendenti da datori di lavoro che abbiano iscritto nel registro delle imprese un accordo di ristrutturazione dei debiti di cui all articolo 182-bis della Legge fallimentare; e) i lavoratori dipendenti da datori di lavoro che abbiano iscritto presso il Registro delle imprese un piano di risanamento attestato di cui all articolo 67, comma 2, lettera d), della Legge fallimentare; f) i lavoratori dipendenti da datori di lavoro per i quali, ai sensi delle disposizioni normative vigenti, siano stati autorizzati interventi di integrazione salariale straordinaria e in deroga, se in prosecuzione dell integrazione straordinaria stessa, limitatamente ai lavoratori dipendenti in forza all unità produttiva interessata dai predetti interventi; g) i lavoratori dipendenti da datori di lavoro che abbiano sottoscritto un accordo di ristrutturazione dei debiti e di soddisfazione dei crediti di cui all articolo 7, della Legge 27 gennaio 2012, n.3. QUOTA EROGABILE SOTTO FORMA DI QUIR La Qu.I.R. da liquidare, su espressa richiesta del lavoratore, è pari alla quota maturanda di TFR determinata sulla base delle disposizioni dell articolo 2120 del Codice civile, al netto del contributo dello 0,50% Ivs, ove dovuto. Preme evidenziare che la richiesta di liquidazione del Qu.I.R. può essere esercitata anche in caso di conferimento del TFR maturando alle forme pensionistiche complementari. Pag. 2 di 6

3 In tale ipotesi, nel corso del periodo di durata della predetta opzione, la partecipazione del lavoratore dipendente alla forma pensionistica complementare prosegue senza soluzione di continuità con conseguente obbligo di versamento dell eventuale contribuzione a suo carico e/o a carico del datore di lavoro. MODALITÀ DI RICHIESTA I lavoratori interessati sono tenuti a richiedere al datore di lavoro la liquidazione mensile della Qu.I.R. presentando apposita istanza debitamente compilata e validamente sottoscritta. A tal fine, andrà utilizzato il modello che si invia in allegato alla presente. Anche i dipendenti che eventualmente avessero già fatto richiesta, devono obbligatoriamente compilare e sottoscrivere il modello pubblicato in G.U. Non è previsto alcun termine per esercitare l opzione. Si ricorda, inoltre, che l opzione, una volta esercitata, è irrevocabile fino alla predetta data (30 giugno 2018 ovvero data di cessazione del rapporto di lavoro se precedente). Rimane, infine, preclusa la possibilità di vedersi liquidata la Qu.I.R. in busta paga per i lavoratori dipendenti che, a fronte di un contratto di finanziamento che comporta la cessione del quinto dello stipendio, abbiano fornito il TFR a garanzia del predetto finanziamento. INFORMATIVA PER I DIPENDENTI Si invia in allegato alla presente un documento informativo per i lavoratori, che può essere alternativamente inviato ad ogni lavoratore oppure affisso nella bacheca aziendale allo scopo di informare il proprio personale dipendente sulle possibilità offerte dal nuovo decreto. TEMPI DI LIQUIDAZIONE In via generale, dunque, il datore di lavoro, a partire dal periodo di paga decorrente dal mese successivo a quello di presentazione dell istanza da parte del lavoratore, provvede alla liquidazione della Qu.I.R., sulla base delle modalità in uso ai fini dell erogazione della retribuzione. Nel caso in cui il datore di lavoro (con meno di 50 dipendenti) optasse per il finanziamento assistito da garanzia previsto dalla Legge di Stabilità, per poter far fronte alla liquidazione della Qu.I.R., le operazioni di liquidazione della stessa partono a decorrere dal terzo mese successivo a quello di efficacia dell istanza presentata dal lavoratore. TRATTAMENTO FISCALE E PREVIDENZIALE La QU.i.R. è assoggettata a tassazione ordinaria e concorre alla formazione del reddito complessivo per il calcolo delle addizionali e delle detrazioni d imposta. Non concorre, invece, alla determinazione del reddito complessivo ai fini dell attribuzione del bonus 80 euro; non costituisce imponibile ai fini previdenziali. Pag. 3 di 6

4 ACCESSO AL FINANZIAMENTO PER LE AZIENDE FINO A 49 DIPENDENTI In data 20 marzo 2015, è stato siglato l Accordo quadro tra Ministero dell Economia e delle Finanze, Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e ABI che definisce termini, modalità e condizioni di accesso al finanziamento assistito da garanzia volto a consentire ai datori di lavoro (fino a 49 dipendenti), che dovessero registrare problemi nei flussi finanziari, di liquidare laqu.i.r. in busta paga ai lavoratori che ne facciano richiesta. Tuttavia, la piena operatività di tali disposizioni rimane subordinata all emanazione, da parte dell INPS, delle necessarie istruzioni. Quindi ai datori di lavoro che abbiano alle proprie dipendenze fino a 49 addetti*, non tenuti al versamento del TFR al Fondo Tesoreria INPS, è riconosciuta la facoltà di accedere ad una speciale forma di finanziamento per far fronte alla liquidazione mensile della Qu.I.R. ai lavoratori dipendenti che ne abbiano fatto richiesta. *Ai predetti fini, il limite dimensionale della forza lavoro aziendale (49 addetti) è calcolato sulla base dei principi e dei criteri adottati per l individuazione dei soggetti obbligati al versamento del TFR al Fondo Tesoreria INPS. Quindi sostanzialmente la discriminante fra le aziende con più o meno di 49 dipendenti va ricercata fra le aziende che versano (oltre 49 dipendenti) o meno (fino a 49 dipe) il TFR all INPS (Fondo di Tesoreria). Per accedere al finanziamento, i datori di lavoro devono presentare all intermediario (banca o intermediario finanziario) una specifica certificazione dei requisiti aziendali rilasciata dall INPS. Ai finanziamenti non possono essere applicati tassi superiori al tasso di rivalutazione del TFR per tempo vigente. Siglato il contratto tra datore di lavoro e intermediario (banca o intermediario finanziario), quest ultimo comunica all INPS l avvenuta concessione del finanziamento la cui misura non può eccedere l importo della Qu.I.R. certificato dall INPS mensilmente. L Istituto, da parte sua, rende disponibile, ogni mese, sia al datore di lavoro che all intermediario (banca o intermediario finanziario), la certificazione della misura della Qu.I.R. da finanziare. A questo punto l intermediario provvede all erogazione del finanziamento nella misura indicata dalla predetta certificazione. DATORI DI LAVORO POTENZIALI BENEFICIARI L accesso al finanziamento assistito da garanzia è riconosciuto ai datori di lavoro che abbiano alle proprie dipendenze fino a 49 addetti, non sono tenuti al versamento del TFR al Fondo Tesoreria INPS. Le due condizioni sopra indicate devono sussistere contemporaneamente. Pag. 4 di 6

5 IMPORTO DEL FINANZIAMENTO L importo complessivo del finanziamento è comunicato dal datore di lavoro alla banca, in funzione dell entità delle Qu.I.R., da liquidare mensilmente. EROGAZIONE DEL FINANZIAMENTO Nel caso di richiesta di finanziamento assistito da garanzia, il datore di lavoro effettua le operazioni di liquidazione della Qu.I.R. a decorrere dal terzo mese successivo a quello di efficacia dell istanza presentata dal lavoratore. GARANZIE SUL FINANZIAMENTO La banca, a fronte del finanziamento, costituisce un privilegio speciale sui beni mobili del datore di lavoro. Il finanziamento è altresì assistito dalla garanzia del Fondo appositamente istituito presso l INPS e, in ultima istanza, dello Stato. RIMBORSO DEL FINANZIAMENTO In via generale, il finanziamento, comprensivo dei relativi interessi maturati, è rimborsato dal datore di lavoro in un unica soluzione alla data del 30 ottobre A tal fine, la banca notifica al datore di lavoro, con apposita comunicazione, la richiesta di rimborso dell importo dovuto, comprensivo di capitale e interessi. UTILIZZO INDEBITO DEL FINANZIAMENTO Qualora sia accertato che il finanziamento sia stato utilizzato, anche parzialmente, per finalità diverse dalla liquidazione mensile della Qu.I.R, la sua erogazione è immediatamente interrotta e il datore di lavoro è tenuto al rimborso immediato delle somme già fruite e dei relativi interessi. Pag. 5 di 6

6 FONDO DI SOLIDARIETÀ RESIDUALE: LE COOPERATIVE SOCIALI DI TIPO B ESONERATE DAL VERSAMENTO Le cooperative sociali di Tipo B di cui alla L. n. 381/1991, non devono effettuare il versamento del contributo ordinario pari allo 0,50%, di cui due terzi a carico del datore di lavoro e un terzo a carico del lavoratore, dovuto per il finanziamento del Fondo di solidarietà residuale, relativamente alla retribuzione corrisposta ai lavoratori svantaggiati, pur nel contestuale mantenimento del diritto di accesso alla prestazione garantita dal Fondo residuale stesso. Lo chiarisce il Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali con interpello n. 5 del 6 marzo 2015 in risposta al quesito posto dall associazione generale Cooperative italiane, la Confcooperative e la Legacoop. Tale chiarimento deriva dal presupposto che le cooperative sociali di tipo B di cui alla L. n. 381/1991 beneficiano di un regime speciale per i lavoratori svantaggiati sancito dall art. 4, comma 3, della medesima Legge, che dispone, un totale esonero da ogni forma di contribuzione per l assicurazione obbligatoria previdenziale ed assistenziale, pur risultando obbligate ai suddetti versamenti con riferimento ai lavoratori non svantaggiati. Alla luce di quanto sopra dall elaborazione dei cedolini del mese di marzo non verrà più effettuato il versamento del contributo ordinario dello 0,50% relativamente ai lavoratori svantaggiati delle coop di tipo B. Pag. 6 di 6

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