La strategia Europea per l occupazione e il Mercato del Lavoro: un confronto Italia-UE

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1 Febbraio 2009 La strategia Europea per l occupazione e il Mercato del Lavoro: un confronto Italia-UE Pasquale Tridico Facoltà di Economia, Roma tre tridico@uniroma3.it

2 I parametri di Maastricht 1992 Tasso di Inflazione: non deve risultare > dell 1,5% rispetto a quello medio registrato nei 3 SM + virtuosi. Tasso di interesse: non deve risultare > del 2% rispetto a quello medio registrato nei 3 SM + virtuosi. Tasso di cambio: deve permanere, nei 2 anni precedenti l avvio dell UEM, all interno dei margini di fluttuazione stabiliti dallo SME (+/-15%). Deficit Pubblico: non deve eccedere la soglia del 3% del Pil. Debito Pubblico: non deve eccedere la soglia del 60% del Pil.

3 Cfr. con US: Pil Pro-capite in PPS Annual % change EU 15 3,3 2,1 1,2 2,4 1,5 USA 2,5 2,2 1,1 2,8 2,6

4 Produttività del lavoro x ora: USA e EU-15 Cambio % annuale Source: EU Commission Service

5 Produttività del lavoro x ora: USA e EU Cambio % annuale eu eu us us Source: EU Commission Service

6 Perché una strategia per l occupazione.cfr. con US(2) EU-15, Performance dei principali indicatori 1999 (USA=100) ,9 94, PIL pro-capite in PPP Tasso di occupazione Ore lavorate per lavoratore Produttività del lavoro oraria

7 Dunque. l Ue ha, in termini di 1. PIL, 2. produttività 3. livelli di occupazione, delle performance peggiori rispetto al suo principale competitore, gli USA.

8 PERCHE? Scarsa partecipazione al mercato del lavoro di donne, anziani (ritiro precoce di lavoratori), alto livello di disoccupazione strutturale, forza lavoro relativamente meno specializzata rispetto agli Usa. Scarso dinamismo dell Economia UE dovuto a : 1. Mercato frammentato (paradossalmente non unico con scarse possibilità di economia di scala) 2. Scarsa flessibilità/mobilità 3. Barriere all imprenditorialità (entrata, start up, costi di transazione, ecc.) 4. R&S insufficiente Relativo Gap tecnologico in confronto agli USA

9 Cronologia delle maggiori tappe precedenti la EES Libro Bianco di Delors "Crescita, competitività, occupazione" del 1993 Consiglio europeo di Essen, Dic.1994, vengono indicate una serie di azioni specificatamente finalizzate a favorire l'occupazione Nel '96, il Consiglio di Firenze approva l'iniziativa della Commissione "Azione per l'occupazione in Europa: un Patto di fiducia", con l'obiettivo di coinvolgere in una strategia comune 1997: Agenda 2000 descrive le grandi prospettive di sviluppo dell'ue. Fra gli obiettivi primari vi è quello di creare le condizioni x la crescita dell'occupazione e, in quest'ottica, è indicata la necessità di una revisione dei regolamenti comunitari sui Fondi strutturali.

10 ) (La regolamentazione dei Fondi strutturali per il periodo contempla 3 obiettivi prioritari: Obiettivo 1: promuovere lo sviluppo e l'adeguamento strutturale delle regioni in ritardo di sviluppo; Obiettivo 2: sostenere la riconversione socioeconomica delle zone con difficoltà strutturali; Obiettivo 3 : sostenere l'adeguamento e l'ammodernamento delle politiche e dei sistemi di istruzione, formazione e occupazione per le regioni escluse dall'obiettivo 1.

11 Criteri di ammissibilità OBIETTIVO 1: NUTS II, regioni con un PIL pro capite inferiore al 75% della media Ue + le 7 regioni dette "ultraperiferiche": Isole Canarie, Guadalupa, Martinica, Riunione, Guiana, Azzorre e Madera. + Le regioni della Svezia e della Finlandia ammissibili all'ex obiettivo 6 per le regioni molto scarsamente popolate + L'Irlanda del Nord che beneficia di un sostegno particolare per la riconciliazione tra le comunità. Nato nel periodo , questo Programma, PEACE II ( ), è ormai parte integrante dell'obiettivo 1 e riceve un sostegno finanziario di 500 mln

12 Criteri di ammissibilità (II) OBIETTIVO 2: Zone in trasformazione socioeconomica nei settori dell'industria e dei servizi NUTS III di Eurostat; con U<media Ue tra il ; con N in Industria >= media Ue; con declino industriale + Zone rurali in declino + Le zone urbane in difficoltà

13 Criteri di ammissibilità (III) OBIETTIVO 3: Esso costituisce il quadro di riferimento dell'insieme delle misure sull'occupazione del trattato di Amsterdam e della strategia europea per l'occupazione; a favore dello sviluppo delle risorse umane, e dell'occupazione.tutte le regioni escluse dall'obiettivo 1 sono ammissibili all'obiettivo 3.

14 Mezzi, Risorse e Popolazione Obiettivo 1 70% fs, 137 Mld, 22% Pop. UE FESR, FSE, FEAOG,SFOP Obiettivo % fs, 22.5 Mld, 18% Max Pop. Ue FESR, FSE Obiettivo % fs, Mld FSE

15 Nuova e vecchia programmazione a confronto Finanziamenti : 213 mld! Finanziamenti : 336,1 mld! Fondi strutturali - Obiettivo 1 Strumenti FESR, FSE, FEOGA, SFOP ,45 1. Convergenza e competitività: 78,5%= 264 mld! - Obiettivo 2 - Obiettivo 3 FESR, FSE FSE 135,90 22,50 24,05 2. Competitività regionale e occupazione: 17,2% = 57,9 mld! Altre Iniziative comunitarie Azioni innovative 10, Cooperazione territoriale ed europea: 3,94 % = 13,2 mld! Fondo di coesione Pesca SFOP 18 1,11

16

17 ( )Il trattato di Amsterdam(1997) Ritorniamo alla strategia per l occupazione E' con il Trattato di Amsterdam, del luglio '97, che gli interventi per l'occupazione - a cui per la prima volta viene dedicato un titolo specifico - sono inseriti formalmente fra le priorità dell'azione comunitaria. Gli Stati sono chiamati a programmare misure di lotta alla disoccupazione in linea con gli orientamenti indicati a livello comunitario e a darne conto alla Commissione, la quale valuta le attività svolte ed i risultati conseguiti.

18 Il trattato di Amsterdam Principali innovazioni (1997) Patto di stabilità e crescita (gli SM si impegnano ad evitare disavanzi pubblici eccessivi e prolungati oltre il 3% per più di 3 anni consecutivi- e si impegnano a correggerli) SME2 (parità centrale rispetto all Euro per i paesi in deroga, banda di oscillazione ampia -/+15% Priorità: crescita dell occupazione

19 Consiglio di Lussemburgo 1997 Al fine di attuare anticipatamente il nuovo titolo del Trattato di Amsterdam sull'occupazione viene svolto a Lussemburgo un Consiglio straordinario sull'occupazione, nel novembre '97. In quella sede il Consiglio dei Ministri europeo decide di adottare una Strategia europea per l'occupazione

20 La Strategia europea per l'occupazione Si basa su quattro pilastri: occupabilità; imprenditorialità; adattabilità; pari opportunità

21 Strategia di Lisbona, 2000 Al consiglio europeo di Lisbona i capi di stato e di governo stabiliscono un nuovo strategico obiettivo per i prossimi dieci anni: to become the most competitive and dynamic knowledge-based economy in the world, capable of sustainable economic growth with more and better jobs and greater social cohesion.

22 Gli obiettivi della Strategia di Lisbona: Pieno impiego entro il 2010 Rafforzare la coesione sociale entro il 2010 Aumentare il tasso di occupazione dell UE al 70% entro il 2010 Aumentare il livello di occupazione femminile ad almeno il 60% entro il 2010

23 Il consiglio di Stoccolma Marzo 2001 Pone degli obiettivi intermedi entro il 2005 : Portare il tasso di occupazione al 67% Per le donne al 57% Aumentare il livello di occupazione degli anziani al 50% (cioè ridurre il prepensionamento precoce), anni

24 In particolare la strategia di Lisbona mira a: Preparare la transizione verso un economia che si basi sulla conoscenza, con una riforma strutturale che aumenti la competitività dei mercati UE, l innovazione e completi il mercato interno Modernizzare il modello sociale europeo, combattendo l esclusione sociale e investendo in risorse umane Sostenere un processo di crescita sostenibile

25 Realizzare questa strategia Investire in R&S significa Ridurre le barriere ad entrare nel mercato dal lato dei produttori e dal lato del lavoro Aumentare soprattutto il tasso di occupazione femminile e quello degli anziani

26 Metodologia : PROCESSO DI LUSSEMBURGO Coordinamento delle politiche attive per l occupazione a livello Europeo: 1. LINEE GUIDA PER L OCCUPAZIONE: Com e Cons ogni anno priorità x SM 2. PIANI NAZIONALI PER L OCCUPAZIONE SM descrive come implementare le linee guida 3. RELAZIONI COMUNI SULL OCCUPAZIONE Com e Cons esaminano il NAP e presentano un rapporto. Com presenta una nuova proposta di guida 4. RACCOMANDAZIONI Cons può decidere a maggioranza racc. specifiche x uno SM su proposta della Com

27 Al fine di far funzionare meglio questo PROCEDIMENTO Si introduce un metodo di lavoro chiamato: Open method of co-ordination, basato su 5 punti chiave: 1. SUSSIDIARIETA Coordinamento tra UE e SM per definire obiettivi e policy 2. CONVERGENZA Verso target comuni in UE, pieno impiego e obiettivi di Lisbona 3. MANAGEMENT BY OBJECTIVES Attraverso dei benchmarks e degli indicatori comuni si rendono pubbliche le performance di singoli SM 4. COUNTRY SURVEILLANCE Valutazioni annuali che incentivano e pressino lo SM 5. APPROCCIO INTEGRATO Non solo politiche dell occupaz. ma scuola, tax, imprese,etc

28 in base a questo procedimento e all approccio integrato Lisbona è quindi un processo di riforma strutturale che mira a: Aumentare il funzionamento del mercato del lavoro Aumentare la pressione competitiva Stimolare l investimento e l innovazione Creare un mercato finanziario integrato

29 L impulso politico: the Spring Councils Consiglio di Lisbona (Marzo 2000) Strategia complessiva di riforma strutturale Consiglio di Stoccolma (Marzo 2001) Si concentra sull occupazione e sulla coesione sociale Consiglio di Goteborg (Giugno 2001) Integrazione dello Sviluppo sostenibile dentro la strategia di Lisbona Consiglio di Barcellona (Marzo 2002) Si concentra sui mercati (energia, mercato interno) e R&S

30 Progressi durante EES

31 Definizioni tassi, N, U A etc...\il Tasso di attività, N, U_2.doc

32 Eurostat, Istat: FL indagine continua, nuove metodologie di ricerca Nella condizione di occupato si classificano le persone (con almeno 15 anni) che, nella settimana che precede a quella in cui viene condotta l intervista, hanno svolto almeno un ora di lavoro retribuito in una qualsiasi attività. Nel caso l attività sia svolta nella ditta di un familiare nella quale si collabora abitualmente, il lavoro può anche non essere retribuito.

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