Lo sviluppo dei servizi alla persona in Francia

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Lo sviluppo dei servizi alla persona in Francia"

Transcript

1 Lo sviluppo dei servizi alla persona in Francia Introduzione All indomani della guerra, le politiche pubbliche hanno risposto ai bisogni di una popolazione fragile (persone anziane, malati ) e si sono tradotte in una presa in carico da parte delle strutture pubbliche o no-profit dell assistenza domiciliare. Negli anni 80 i servizi di assistenza sono stati percepiti come un vivaio di lavoro. Lo sviluppo di tali servizi doveva permettere di rispondere ai bisogni di una società in mutazione che ha conosciuto una disoccupazione importante, creando dei lavori e formalizzando un certo numero di lavori informali. Le esenzioni, le semplificazioni amministrative e finanziarie hanno incoraggiato, allora, il reinserimento e la creazione d impiego in questo settore. A partire dagli anni 90, le politiche pubbliche hanno favorito lo sviluppo di un settore in evoluzione, quello dei servizi a domicilio, nel quale l utilità sociale degli interventi presso un utenza fragile ha favorito il miglioramento della qualità della vita dei famigliari. I servizi alla persona rispondono da una parte ai bisogni di un utenza fragile, persone anziane, handicappate, famiglia che hanno bambini piccoli con meno di tre anni e, dall altra parte, ad una domanda di servizi da parte dei famigliari che desiderano liberarsi di attività domestiche e piccoli lavori. Oggi, i servizi alla persona sostenuti dalle politiche pubbliche sono sempre presentati come una importante fonte di creazione di lavoro. Ciononostante, il carattere precario dei lavori creati, la svalorizzazione del lavoro e dei rischi legati all esercizio di questo mestiere, interrogano in maniera globale sulle carenze qualitative del settore, così come sui bisogni sociali aumentati di fatto dall allungamento della durata della vita, dall attività delle donne e dalla mancanza di strutture di accoglienza adatte ai bambini e ad un utenza fragile.

2 I. Dall aiuto a domicilio ai servizi alla persona La categoria dei servizi alla persona in quanto tale è relativamente recente. E stata utilizzata nei lavori del Comitato di collegamento dei servizi del Consiglio Nazionale del Patronato francese nel 1994 prima di essere consacrata dalla legge Barloo del Il settore dei servizi alla persona raggruppa differenti denominazioni: aiuto alla persona, servizi a domicilio, servizi di assistenza Si possono distinguere tre fasi corrispondenti a tre diversi modelli di regolazione pubblica: a. La prima fase, in vigore all epoca dei gloriosi anni trenta, è quella della regolamentazione tutelare che ha creato il settore dell aiuto a domicilio. b. La seconda fase, lanciata a partire dalla metà degli anni ottanta, mescola una forma di deregolamentazione ad una regolamentazione di inserimento con l obiettivo di creare posti di lavoro. c. Infine, la terza fase, iniziata a metà degli anni novanta, corrisponde ad una regolamentazione concorrenziale sovvenzionata. L obiettivo è di sostenere lo sviluppo di un settore di attività chiamato servizi alla persona, strutturando l offerta e sostenendo la domanda. a. La regolamentazione tutelare e l aiuto a domicilio Si dà la definizione di tutelare alla regolamentazione iniziata all indomani della guerra dovuta al fatto del quasi controllo dello Stato sull offerta, la domanda e i prezzi dei servizi. Vengono messi in atto dei dispositivi amministrativi nell ambito delle politiche sociali. Riguardo ai servizi a domicilio, sono stati progressivamente sviluppati tre dispositivi in merito a tre tipologie di utenza fragile: I lavoratori famigliari intervengono presso le famiglie in difficoltà dagli anni cinquanta, I servizi d aiuto domestico beneficiano le persone anziane a partire dalla metà degli anni sessanta, Il sussidio compensativo per terza persona (ACTP Allocation Compensatrice pour Tierce Personne) viene previsto per le persone handicappate in una logica di compensazione dell handicap, a partire dagli anni settanta. L offerta è composta da organizzazioni pubbliche, servizi sociali dei Comuni, poi Centri Comunali di Azione Sociale (CCAS), o da associazioni no-profit in convenzione con le istituzioni pubbliche. 2

3 La domanda è costituita dagli aventi diritto sovvenzionati in maniera crescente in funzione dei loro bisogni e decrescente in relazione ai redditi. I finanziamenti sono massicciamente pubblici (fondi di azione sociale trasferiti ai Dipartimenti nel 1982) o collettivi (Cassa di sussidio famigliare, Cassa di assicurazione malattia, Casse pensionistiche, e Cotorep) così che le somme che restano in carico ai beneficiari sono molto piccole rispetto al costo globale di questi servizi. Il sistema funziona dal punto di vista amministrativo sul modello dei servizi pubblici di assistenza. Il settore allora costruito è quello dell aiuto a domicilio. b. La regolamentazione d inserimento, la deregolamentazione e i lavori famigliari A partire dagli anni ottanta, nel contesto della persistenza della disoccupazione, i poteri pubblici incoraggiarono lo sviluppo dei servizi di assistenza. L obiettivo chiaramente manifestato è la creazione di lavoro per permettere il reinserimento delle persone in difficoltà nel mercato del lavoro. La scelta di sviluppare i servizi di assistenza si basa su quattro idee principali: Questi servizi rispondono a dei bisogni crescenti, legati all invecchiamento della popolazione, all aumento del tasso di impiego della donna, all allontanamento dei legami famigliari, e all indebolimento del legame sociale, in particolare nelle periferie svantaggiate e nelle zone rurali in via di abbandono; Questi servizi corrispondono alla scelta di terziarizzare l economia; Questi servizi permettono la creazione di posti di lavoro senza importanti investimenti di capitale, lavoro in sovrappiù non delocalizzabile. I posti di lavoro creati sono percepiti come accessibili alle persone poco qualificate che incontrano più difficoltà nel reinserimento nel mercato del lavoro. La regolamentazione dell inserimento si traduce in una serie di contratti (Lavori di utilità collettiva, contratto di impiego di solidarietà, contratto di impiego consolidato) che sono messi in opera per incoraggiare i lavori di assistenza di utilità sociale destinati alla collettività. Nel 1987 sono state create le società di intermediazione dedicate all inserimento di persone in difficoltà. Le società di intermediazione sono state create per assicurare il reinserimento delle persone allontanate dal lavoro. Le società di intermediazione hanno in generale due poli di attività: un polo di piccoli lavori di pulizie, manovalanza, manutenzione di spazi verdi destinati a comunità locali e imprese, e un polo dei servizi a 3

4 domicilio presso privati ad eccezione degli utenti fragili (persone anziane, handicappati e bimbi piccoli). I servizi a domicilio costituiscono spesso l essenza dell attività di queste società. Le società di intermediazione sono in grado di fornire servizi meno cari di altre strutture perché esse beneficiano di importanti esenzioni dei contributi sociali per il personale in reinserimento. Dopo aver lavorato qualche mese nella società, si presume che la persona trovi un lavoro stabile in un altra struttura. La scelta di favorire lo sviluppo del lavoro di assistenza permette di creare del lavoro a anche di formalizzare del lavoro prima sommerso. In effetti, i servizi in nero di domestici, baby sitter e di aiuto a persone anziane si sono considerevolmente sviluppati sotto l influenza congiunta della massiccia entrata di donne sul mercato del lavoro, l aumento del tenore di vita e l arrivo di donne immigrate nell ambito dei ricongiungimenti famigliari, pronte ad occupare questo tipo di impiego. Nel 1987, le prime riduzioni di contributi sociali vengono accordati alle persone anziane, con più di 70 anni che impiegano una persona che l aiuti a domicilio. Esse inaugurano una serie di misure che mirano a favorire l impiego diretto di un dipendente da parte di un privato per la deregolamentazione del mercato in via amichevole : semplificazione degli adempimenti amministrativi e riduzione del costo del lavoro (esonero da tasse). Così tra il 1987 e il 1993 vengono messe in opera: L esenzione dai contributi sociali per le persone con più di 70 anni che impiegano una persona al proprio domicilio; Sussidio per la baby sitter a domicilio, costituito dall esenzione dei contributi sociali per le famiglie che impiegano una baby sitter al loro domicilio; L assegno-impiego servizio semplifica le formalità di assunzione di un privato, e funge sia da contratto di lavoro che da foglio di pagamento; Lo statuto mandatario per le associazioni, sistema nel quale il beneficiario del servizio è giuridicamente il datore di lavoro che dà mandato ad una società di effettuare al suo posto la gestione amministrativa del lavoro: selezione, pagamento ecc., e beneficia così della riduzione dei contributi sociali. c. La regolamentazione concorrenziale sovvenzionata e i servizi alla persona Queste politiche in favore del impiego diretto in via amichevole suscitano inquietudine nelle associazioni che intervengono largamente in questo settore. In più il sindacato delle imprese dei servizi alla persona, creato nel 1995, rivendica la legittimità del settore privato lucrativo ad intervenire sul mercato. Il persistere della disoccupazione, le capacità 4

5 di sviluppo della domanda e i bisogni sociali, creati dall allungamento della durata della vita, incoraggiano il legislatore a fare una politica attiva per strutturare il settore. La regolamentazione concorrenziale sovvenzionata risponde a tre principi: sviluppare la domanda sollevando i privati favorire lo sviluppo dell offerta e della concorrenza per rispondere ai bisogni, armonizzare il trattamento amministrativo e fiscale delle diverse forme di offerta. Due grandi leggi vanno ad illustrare questo tipo di regolamentazione: la legge del 1996 e quella del Tra queste due leggi, e dopo il 2005, sono state prese altre misure, ispirate agli stessi principi. Le legge del 1996 prevede: L allargamento del campo dei servizi: dal sostegno scolastico ai piccoli lavori di bricolage e giardinaggio e, in certe condizioni, la preparazione dei pasti, ivi compreso il tempo impiegato per fare la spesa e la consegna dei pasti. L aiuto dei comitati delle imprese o, in loro assenza, delle imprese i cui dipendenti desiderino ricorrere a dei servizi a domicilio. Il titolo lavoro servizio, equivalente di un ticket restaurant per il consumo di servizi a domicilio, utilizzabile presso strutture convenzionate, e non più solamente nell impiego diretto come il vecchio assegno-impiego-servizio. Il titolo impiego servizio è cofinanziabile dai comitati delle imprese, dalle imprese, le comunità locali per il loro personale o i loro amministrati, le assicurazioni per i loro affiliati, le fondazioni per i loro aventi diritto. Un regime di accordo più preciso viene messo in atto per le strutture: un accordo semplice (affidato alle direzioni regionali del lavoro, dell impiego e della formazione professionale, DRTEFP) per le strutture che non intervengono presso utenza fragile o non autosufficiente, e un accordo qualità (affidato alle direzioni dipartimentali dell impiego e della formazione professionale DDTEFP) per quelli che intervengono presso un utenza fragile. L apertura del settore alle imprese che diventano eligibili all accordo. Tra il 1996 e il 2005 vengono prese progressivamente e in maniera indipendente sei misure, tutte all interno del nuovo quadro di regolamentazione: L IVA è abbassata al 5,5% per i servizi domiciliari, in seguito ad una direttiva europea, che favorisce l entrata delle imprese; Il sussidio personalizzato per l autonomia (APA) che, contrariamente all aiuto domestico, è utilizzabile presso qualsiasi struttura di offerta convenzionata, ivi compresa una impresa, anziché l impiego diretto; 5

6 Le strutture beneficiano ormai delle stesse riduzioni dei contributi sociali come i datori di lavoro privati; La cassa dei sussidi famigliari sostituisce il sussidio della baby sitter (AGED) con la presentazione dell accoglienza di un bambino piccolo (PAJE), ugualmente valevole presso un struttura di offerta convenzionata; Lo statuto mandatario è aperto alle imprese; Vengono create nel settore delle certificazioni di qualità: la certificazione Qualicert avviata dal sindacato delle imprese di servizi alla persona e la norma AFNOR Servizi alle persone a domicilio avviata dall economia sociale. Malgrado questi tentativi di sviluppo e omogeneizzazione, il settore resta parcellizzato e i dispositivi poco conosciuti, sebbene le nuove riflessioni si sono avviate nel 2005, ancora una volta sotto l aspetto della creazione di lavoro il cui ritmo è considerato troppo debole. La legge del 26 luglio 2005, chiamata legge Borloo, conservando i principi della regolamentazione in vigore dopo il 1996, mira a strutturare il settore, a dargli visibilità e a rilanciare la domanda: istituisce l assegno lavoro servizio universale (CESU) che risulta dalla fusione dell assegno impiego servizio, che diventa il CESU bancario, e del titolo impiego servizio, diventato il CESU prefinanziato ormai ugualmente utilizzabile nell ambito dell impiego diretto; introduce un credito di imposta per le imprese che finanziano i servizi alla persona ai loro dipendenti; riforma ed omogeneizza a livello nazionale il capitolato di oneri dell accordo; crea e abilita delle insegne nazionali per creare delle imprese di grande portata; instituisce l Agenzia Nazionale dei Servizi alla Persona (ANSP), con un consiglio di amministrazione paritetico, cui competono ruoli di coordinamento, promozione e sorveglianza del settore. Nel 2007, una misura completa i dispositivi di riduzione delle imposte creando un credito di imposta per i lavori non imponibili 1. Da un plafond equivalente a quello della riduzione d imposta, che è comunque limitato alle famiglie attive, cioè delle famiglie dove due componenti sono attivi o famiglie monoparentali dove il parente è attivo. L orientamento del piano è chiaramente più economico che sociale, e risponde ad una logica di mercato e concorrenzialità. La costruzione di un settore economico è in corso ma non senza sollevare interrogativi sulla qualità del lavoro creato. 1 Una famiglia può utilizzare la riduzione d imposta; poi, se la sua imposta è diventata nulla in seguito alle riduzioni, può beneficiare del credito di imposta, il tutto entro un tetto massimo di di spese, aumentato di per ogni bambino o persona non autosufficiente in carico entro il limite di

7 II. Il settore dei servizi alla persona oggi Dal punto di vista quantitativo, il settore dei servizi alla persona è dinamico, tanto a livello economico che a livello di numero di occupati. Diversamente, la qualità dell occupazione creata è spesso insufficiente, sia per le remunerazioni che per le condizioni di lavoro. a. Un settore economico dinamico sovvenzionato Il settore dei servizi alla persona, secondo INEUM CONSULTING, rappresentava un valore economico di 11,58 miliardi di euro nel 2005 e di 12,56 miliardi nel A titolo comparativo il numero di persone occupate (non calcolato in termini equivalenti di tempo pieno) nei servizi alla persona è tre volte maggiore che nel settore automobilistico e leggermente inferiore agli addetti del settore trasporti. Tuttavia, il volume d affari dei servizi alla persona non rappresenta che il 14,5% di quello dell automobile e l 8,6% di quello dei trasporti (Tabella 1). Tabella 1. Volume d affari e numero di addetti: comparazione con due altri settori Settori N. addetti nel 2005 Volume d affari 2006 in miliardi di euro Servizi alla persona ,65 Automobili ,00 Trasporti ,00 Fonti: INSEE, DARES, INEUM Consulting Nella stima di questo settore economico, bisogna considerare il fatto che il 55% del valore della produzione, ossia 12,56 miliardi di euro nel 2006, si riferisce a servizi rivolti alle persone anziane e ai bambini, largamente sovvenzionati da fondi pubblici o collettivi. Se si aggiunge a ciò il fatto che la riduzione di imposta ammonta a 1,4 miliardi, secondo il Commissariat Général du Plan, ossia il 15% del valore della produzione in quell anno, si può stimare che almeno i 2/3 2 del volume d affari del settore proviene da fondi pubblici. 2 Questa cifra è probabilmente sottostimata perché, anche considerando che tra I beneficiari della riduzione di imposta ci sono pure persone anziane (ragione per la quale non si somma 55%+15%), occorre anche tener conto del credito di imposta per le società e i singoli, come pure delle diverse esenzioni di imposta e di IVA, senza contare il budget pubblico dell ANSP (Agenzia Nazionale dei Servizi alla Persona) 7

8 Questo aspetto porta a relativizzare il carattere di mercato della nuova dinamica del settore. Ci troviamo quindi in presenza di una regolazione concorrenziale sovvenzionata. Concorrenziale, perché la concorrenza diviene sempre più spesso la regola, se guardiamo all aumento del numero delle organizzazioni riconosciute, particolarmente delle imprese: organizzazioni risultavano riconosciute alla fine del 2005, ossia con una crescita del 18% in un anno, crescita largamente dovuta alle imprese private (+97%), anche se esse rappresentano in totale meno del 10% delle organizzazioni e il 3% delle ore lavorate (DARES). Sovvenzionata, perché l origine della spesa nel settore proviene maggiormente da fondi pubblici o collettivi e non da risorse delle famiglie o delle imprese. Questa situazione è transitoria in rapporto ai futuri scenari del settore, a vocazione più di mercato? In una certa misura sì, se guardiamo ai servizi che conoscono la più forte crescita oggi: solo le attività di pulizia, stiratura, piccolo bricolage, giardinaggio, sostegno scolastico sono al di sopra del 10% di crescita nel volume d affari e corrispondono a servizi rivolti a persone non specificamente fragili e dunque meno sovvenzionati da parte di fondi pubblici e meno considerati dal settore pubblico e dall economia sociale. Inoltre, gli attori più dinamici sono le imprese che si trovano posizionate dell 80% sopra il riconoscimento semplice (che non intervengono nei confronti delle persone bisognose di assistenza). b. Un deficit di qualità Il deficit di qualità appare sia nelle occupazioni create che nelle condizioni di svolgimento dei mestieri. Se la creazione di impiego è sostenuta, gli impieghi creati sono di debole qualità. In effetti, il peso dei servizi alla persona rispetto all occupazione totale è importante, ma il tempo di lavoro individuale appare particolarmente ridotto: in media poco più del 5% di un tempo pieno. In più, secondo l osservatorio annuale del settore realizzato da DARES, questo dato non si è affatto modificato negli ultimi dieci anni. E impossibile considerare che questo tempo parziale, che riguarda, secondo DARES, il 75% degli aiuti domiciliari e il 78% degli occupati domestici, sia scelto dalla maggioranza degli addetti. Questo primo indicatore negativo della qualità delle occupazioni, non è però il solo. Esso fa parte del problema più generale delle carenze qualitative del settore. 8

9 Tabella 2. Volume di attività in ore lavorate nel 2005 Prestatore di servizi N. di ore lavorate (in milioni) N. di ore lavorate (in %) N. di addetti (valore assoluto) N. di addetti (equivalenti a tempo pieno) Tempo di lavoro effettivo (media in % rispetto al tempo pieno) Impiego diretto del lavoratore Organizzazione concessionaria Organizzazione fornitrice % ,7% 93 14% ,3% % ,8% TOT % ,9% Fonte : DARES ed elaborazioni di Patrick Haddad Le carenze di qualità che possiamo constatare sia dal lato degli addetti che da quello dei servizi, hanno tre origini: - Le specificità del settore: I servizi alle persone devono prendersi carico di bisogni eterogenei, in molteplici domicili che rappresentano altrettanti luoghi di lavoro, ad orari obbligati dalla natura dei bisogni. Queste specificità costituiscono fattori di esplosione dell occupazione che determinano problematiche qualitative richiedenti una specifica regolazione. - Le mutazioni profonde del settore non hanno rappresentato un fattore di stabilità. Come risaputo, la stabilità è una condizione necessaria alla costruzione di mestieri e di una identità professionale e alla diffusione di processi di produzione di servizi di qualità. - Le politiche pubbliche, dopo la metà degli anni 80, hanno privilegiato una crescita quantitative piuttosto che qualitative. Al di là della fragilità del tempo di lavoro, il settore conosce altre difficoltà. Il turn-over è elevato: 25% nell ambito dei datori di lavoro privati (le famiglie) 3 secondo l IRCEM (Institut de Retraite Complémentaire des Employés de Maison Istituto previdenziale dei lavoratori domestici) 4. Ciò si spiega per il fatto che molti lavoratori non trovano il loro tornaconto in questo settore. E la sommatoria di un tempo di lavoro precario e di una paga oraria bassa che comporta in questo settore una concentrazione di lavoratori poveri. Alla precarietà del tempo di lavoro settimanale si aggiungono i cambiamenti di lavoro dovuti all evoluzione dei bisogni: una persona anziana non autosufficiente viene ospedalizzata o muore, un 3 Iraci F. (2007), Le secteur des services à la personne et la sécurisation des parcours professionnels des salariés, IRCEM 4 Institut de retraite complémentaire des employés de maison, citato da IRACI (2007) 9

10 bambino accudito va al nido o alla scuola materna, ecc. Da questo fatto derivano forti incertezze per numerosi lavoratori quanto alla continuità del loro lavoro. La svalorizzazione delle professioni di servizio alla persona contribuisce oltremodo alla scarsa attrattività del settore. La mancanza di riconoscimento sociale di questo tipo di lavoro, l immagine scarsamente professionale che pesa sul settore, così come la mancata valorizzazione delle competenze dei lavoratori, non attirano affatto verso questo settore e demotivano spesso i lavoratori stessi. Quanto alle condizioni di lavoro, alle tensioni e ai rischi osservati, essi possono essere di carattere fisico o psicologico. Mentre l intervento in diversi domicili, non adattati e non equipaggiati come dei veri ambienti di lavoro può comportare rischi fisici, l entrare nell intimità delle famiglia genera tensioni psicologiche. A fronte dei rischi identificati, le modalità di miglioramento delle condizioni di lavoro esistono e devono essere adottate. Tuttavia, l isolamento, l assenza di compagni di lavoro e la mancanza di sindacalizzazione rendono ancor più difficili le azioni di miglioramento. Le principali tensioni fisiche e psicologiche nei servizi alla persona Problematica del multi-domicilio come ambito di lavoro: Rischi fisici: Costituisce un ambiente a rischio, con situazioni di : - conformazione inappropriata dei luoghi di lavoro - strumenti, apparecchiature e prodotti per le pulizie non adatti - problemi di pulizia e igiene - presenza di animali domestici - tensioni possibili tra le persone della famiglia Complica la prevenzione dei rischi : ogni domicilio-luogo di lavoro deve essere oggetto di una valutazione dei rischi Aspetti particolari del lavoro : Intensità Ripetitività Sollevamento di pesi Conseguenze patologiche : Mal di schiena, lombalgie distorsioni, slogature ferite, bruciature Tensioni psicologiche: Particolarità del lavoro : Isolamento, mancanza di compagni di lavoro Rapporto con la vecchiaia, con la malattia, con il fine vita Tipi di stress psicologici: Carico affettivo Assillo morale Difficoltà a separare la vita professionale da quella personale 10

11 Conclusioni Dall aiuto a domicilio sviluppato sotto la regolazione tutelare fino ai servizi alla persona regolati in modo concorrenziale e sovvenzionato, profondi mutamenti hanno rivoluzionato la strutturazione dei servizi. A poco a poco i servizi del benessere si sono sviluppati e le imprese di mercato hanno investito nel settore. Il settore si presenta oggi a due facce: a livello dei destinatari (autosufficienti/non autosufficienti), dell attività (utilità sociale/servizi di benessere), delle strutture (economia di mercato/di non mercato). Si determina ugualmente una dicotomia a livello degli operatori, tra diplomati e non diplomati. L immagine di domesticità, la femminilizzazione delle attività, le scarse remunerazioni e le difficili condizioni di lavoro privano di valore i servizi alla persona. Si considera generalmente che questi mestieri non richiedono alcuna competenza particolare, alcuna qualificazione. Mentre richiedono competenze tecniche e altre competenze che sono poco valorizzate o affatto riconosciute nella nostra società, specialmente perché esse sono particolarmente espresse nei mestieri molto caratterizzati al femminile. L assistenza alle persone anziane o in condizioni di handicap e l accudimento dei bambini costituiscono attività di utilità sociale e la domanda non cessa di aumentare. La valorizzazione dei mestieri passa attraverso il miglioramento delle condizioni di lavoro e attraverso la professionalizzazione del settore, ma anche attraverso il riconoscimento dell utilità sociale di questi lavori da parte di tutta la società. Testo di Stéphanie Husson, traendo spunto dai lavori di Patrick Haddad 5, Emergences, Compétences +, Haddad P. (2004), «Quel développement des services de proximité? Retour sur quinze ans de débats et de politiques publiques» in Economies et Sociétés, série EGS, n 6, p , ottobre Haddad P et Tertre Du C. (2006), Temps et conditions de travail dans les services à la personne, Rapport ATEMIS pour l Observatoire Temps de travail de la région Ile-de-France, diretto da l ARACT, aprile. 11

VOUCHER UNIVERSALE PER I SERVIZI

VOUCHER UNIVERSALE PER I SERVIZI C E N S I S VOUCHER UNIVERSALE PER I SERVIZI ALLA PERSONA E ALLA FAMIGLIA La ricerca del Censis Sintesi Roma, 11 giugno 2014 Il Censis ha sviluppato un modello per stimare l impatto economico e sull occupazione

Dettagli

COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE. Informazioni di approfondimento

COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE. Informazioni di approfondimento COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE Informazioni di approfondimento Come vengono gestiti i versamenti ai fondi pensione complementare? Prima dell adesione

Dettagli

Le Politiche Pensionistiche. Corso di Politiche Sociali Facoltà di Scienze della Formazione Università Milano Bicocca Anno Accademico 2011-2012

Le Politiche Pensionistiche. Corso di Politiche Sociali Facoltà di Scienze della Formazione Università Milano Bicocca Anno Accademico 2011-2012 Le Politiche Pensionistiche Corso di Politiche Sociali Facoltà di Scienze della Formazione Università Milano Bicocca Anno Accademico 2011-2012 In generale la pensione è una prestazione pecuniaria vitalizia

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

Indagine e proposta progettuale

Indagine e proposta progettuale Indagine e proposta progettuale Silver CoHousing Condividere. Per affrontare positivamente crisi economica e mal di solitudine della terza età Direzione della ricerca: Sandro Polci E noto che la popolazione

Dettagli

Nascita, caratteristiche ed evoluzione dei sistemi di welfare. Prof. Carlo Borzaga

Nascita, caratteristiche ed evoluzione dei sistemi di welfare. Prof. Carlo Borzaga Nascita, caratteristiche ed evoluzione dei sistemi di welfare Prof. Carlo Borzaga Sommario! alcune definizioni! perché servono politiche di welfare! i principali ambiti di intervento e i modelli di welfare!

Dettagli

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente

Dettagli

AZIONI A SOSTEGNO DELLE POLITICHE DI CONCILIAZIONE TRA FAMIGLIA E LAVORO

AZIONI A SOSTEGNO DELLE POLITICHE DI CONCILIAZIONE TRA FAMIGLIA E LAVORO AZIONI A SOSTEGNO DELLE POLITICHE DI CONCILIAZIONE TRA FAMIGLIA E LAVORO PREMESSO: - che occorre una azione sinergica, a tutti i livelli, tra le iniziative legislative, le politiche sociali e quelle contrattuali

Dettagli

ASSUNZIONI AGEVOLATE 2015: sgravi contributivi per chi assume a tempo indeterminato (Legge n. 190 del 23.12.2014)

ASSUNZIONI AGEVOLATE 2015: sgravi contributivi per chi assume a tempo indeterminato (Legge n. 190 del 23.12.2014) CIRCOLARE INFORMATIVA N. 2 FEBBRAIO 2015 ASSUNZIONI AGEVOLATE 2015: sgravi contributivi per chi assume a tempo indeterminato (Legge n. 190 del 23.12.2014) Gentile Cliente, con la presente desideriamo informarla

Dettagli

RISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO

RISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO RISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO 1. Premessa La legge n. 2 del 28 gennaio 2009 ha vietato la commissione di massimo scoperto (CMS)

Dettagli

DOCUMENTO DEGLI INTERVENTI DI POLITICA DEL LAVORO

DOCUMENTO DEGLI INTERVENTI DI POLITICA DEL LAVORO DOCUMENTO DEGLI INTERVENTI DI POLITICA DEL LAVORO 2011 2013 II parte INTERVENTI testo approvato dalla Commissione provinciale per l impiego con deliberazione n. 373 del 26 luglio 2011 ed adottato dalla

Dettagli

Esonero contributivo per assunzioni a tempo indeterminato

Esonero contributivo per assunzioni a tempo indeterminato Al fine di promuovere una stabile occupazione, la Legge di Stabilità 2015 introduce un esonero contributivo per le assunzioni con contratto a tempo effettuate nel 2015. L introduzione del beneficio in

Dettagli

L investimento immobiliare delle Casse e degli Enti di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno

L investimento immobiliare delle Casse e degli Enti di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno L investimento immobiliare delle Casse e degli di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno Pubblicato su Il Settimanale di Quotidiano Immobiliare del 27/04/2013 n. 19 Introduzione Dopo

Dettagli

Fondi Pensione Integrativi Territoriali:

Fondi Pensione Integrativi Territoriali: Le rôle croissant des régimes territoriaux et régionaux de protection sociale en Europe Fondi Pensione Integrativi Territoriali: Il Progetto della Regione Autonoma Valle d Aosta ed il Fondo Pensione regionale

Dettagli

Project Cycle Management

Project Cycle Management Project Cycle Management Tre momenti centrali della fase di analisi: analisi dei problemi, analisi degli obiettivi e identificazione degli ambiti di intervento Il presente materiale didattico costituisce

Dettagli

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni.

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni. La situazione occupazionale dei giovani in provincia di Piacenza Premessa Una categoria di soggetti particolarmente debole nel mercato del lavoro è rappresentata, di norma, dai lavoratori di età più giovane

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE SBROLLINI, SCUVERA

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE SBROLLINI, SCUVERA Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 1479 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI SBROLLINI, SCUVERA Disposizioni per la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili di

Dettagli

INDIRIZZI ATTUATIVI DEL PROGETTO IMMIGRAZIONE BUONE PRASSI PER L AREA FIORENTINA, MODULO IMMIGRATI E LAVORO DI CURA ) PREMESSA

INDIRIZZI ATTUATIVI DEL PROGETTO IMMIGRAZIONE BUONE PRASSI PER L AREA FIORENTINA, MODULO IMMIGRATI E LAVORO DI CURA ) PREMESSA INDIRIZZI ATTUATIVI DEL PROGETTO IMMIGRAZIONE BUONE PRASSI PER L AREA FIORENTINA, MODULO IMMIGRATI E LAVORO DI CURA (in attuazione di quanto stabilito dalla Delibera della Giunta della Società della Salute

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE LAFFRANCO, BIANCONI

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE LAFFRANCO, BIANCONI Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 572 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI LAFFRANCO, BIANCONI Disciplina della professione di educatore di asilo nido e istituzione

Dettagli

Funzioni di un sistema di ammortizzatori sociali

Funzioni di un sistema di ammortizzatori sociali Funzioni di un sistema di ammortizzatori sociali Oltre che ad evidenti obiettivi di equità, un sistema di assicurazione sociale contro la disoccupazione risponde a motivazioni di efficienza economica,

Dettagli

IL COSTO DI UN ATTO NOTARILE (Fonte: Consiglio Nazionale del Notariato)

IL COSTO DI UN ATTO NOTARILE (Fonte: Consiglio Nazionale del Notariato) IL COSTO DI UN ATTO NOTARILE (Fonte: Consiglio Nazionale del Notariato) Acquistare la casa: quanto costa il notaio? Le tabelle qui pubblicate riportano di massima i compensi dovuti al notaio per gli atti

Dettagli

L.R. 41/1996, art. 14 ter, c. 7 B.U.R. 27/12/2013, n. 52

L.R. 41/1996, art. 14 ter, c. 7 B.U.R. 27/12/2013, n. 52 L.R. 41/1996, art. 14 ter, c. 7 B.U.R. 27/12/2013, n. 52 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 11 dicembre 2013, n. 0235/Pres. Regolamento recante criteri e modalità per la concessione dei contributi di

Dettagli

13 lezione il sistema della previdenza

13 lezione il sistema della previdenza 13 lezione il sistema della previdenza Legislazione sociale del lavoro Legislazione sociale preventiva PREVIDENZA assistenza Statuto dei lavoratori Privacy Sicurezza 1 La previdenza sociale è una branca

Dettagli

ORDINE DEGLI ASSISTENTI SOCIALI Consiglio Regionale Marche

ORDINE DEGLI ASSISTENTI SOCIALI Consiglio Regionale Marche Partita Iva: vantaggi e svantaggi L apertura della partita iva consente di diventare liberi professionisti, con conseguenti vantaggi e svantaggi. Lavorare come liberi professionisti, consente di poter

Dettagli

Ordinanza sugli aiuti finanziari per la custodia di bambini complementare alla famiglia

Ordinanza sugli aiuti finanziari per la custodia di bambini complementare alla famiglia Ordinanza sugli aiuti finanziari per la custodia di bambini complementare alla famiglia 861.1 del 9 dicembre 2002 (Stato 1 febbraio 2015) Il Consiglio federale svizzero, visto l articolo 9 della legge

Dettagli

S E N A T O D E L L A R E P U B B L I C A

S E N A T O D E L L A R E P U B B L I C A S E N A T O D E L L A R E P U B B L I C A X I I I L E G I S L A T U R A N. 207 D I S E G N O D I L E G G E d iniziativa dei senatori SALVATO e CARCARINO COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 9 MAGGIO 1996 Norme

Dettagli

STRUMENTI FINANZIARI NEI PROGRAMMI 2014-2020

STRUMENTI FINANZIARI NEI PROGRAMMI 2014-2020 STRUMENTI FINANZIARI NEI PROGRAMMI 2014-2020 Verso un utilizzo più strategico imparando dall esperienza maturata Roberto D Auria Mario Guido Gruppo di lavoro Competitività Roma, 28 ottobre 2013 L esperienza

Dettagli

DL Milleproroghe Principali novità per le aziende

DL Milleproroghe Principali novità per le aziende DL Milleproroghe Principali novità per le aziende 11.2015 Marzo Sommario 1. PREMESSA... 2 2. PROROGA PER IL 2015 DEL REGIME DI VANTAGGIO PER L IMPRENDITORIA GIOVANILE... 2 2.1 Limite temporale della proroga...

Dettagli

Microcredito Etico - Sociale ravennate e imolese. Scheda di presentazione dell Accordo di collaborazione

Microcredito Etico - Sociale ravennate e imolese. Scheda di presentazione dell Accordo di collaborazione Microcredito Etico - Sociale ravennate e imolese Scheda di presentazione dell Accordo di collaborazione La Fondazione Giovanni Dalle Fabbriche, il Credito Cooperativo ravennate e imolese e le Associazioni

Dettagli

5 La popolazione disabile

5 La popolazione disabile 5 La popolazione disabile Problematiche inerenti alle fonti dei dati sulla disabilità L Osservatorio per le politiche sociali dell Amministrazione Provinciale ha intrapreso un complesso lavoro di censimento

Dettagli

Progetto In.Volo. Iniziativa per il Volontariato in Lombardia

Progetto In.Volo. Iniziativa per il Volontariato in Lombardia Progetto In.Volo. Iniziativa per il Volontariato in Lombardia Le organizzazioni di volontariato in Lombardia La Lombardia è la regione italiana che detiene il maggior numero di organizzazioni iscritte

Dettagli

L evoluzione della pensione a seguito della riforma Lo Presti e della maggiore aliquota di computo. Padova, 22 maggio 2015

L evoluzione della pensione a seguito della riforma Lo Presti e della maggiore aliquota di computo. Padova, 22 maggio 2015 L evoluzione della pensione a seguito della riforma Lo Presti e della maggiore aliquota di computo Padova, 22 maggio 2015 Il secondo Welfare dei Dottori Commercialisti dott.ssa Anna Faccio In caso di gravidanza

Dettagli

L associazione degli Enti di Previdenza Privati AdEPP

L associazione degli Enti di Previdenza Privati AdEPP L associazione degli Enti di Previdenza Privati AdEPP Gli iscritti 2 Il numero degli iscritti AdEPP al 2013 è pari a 1.416.245 unità, con un aumento percentuale del 15,7% tra il 2005 e il 2013. Se si considera

Dettagli

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Rapporto dal Questionari Insegnanti Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la

Dettagli

TAVOLO DI LAVORO IMPRENDITORIA FEMMINILE. INTERVENTO DEL DR. GIORGIO GIOVANNINI Banca Marche INTRODUZIONE

TAVOLO DI LAVORO IMPRENDITORIA FEMMINILE. INTERVENTO DEL DR. GIORGIO GIOVANNINI Banca Marche INTRODUZIONE TAVOLO DI LAVORO IMPRENDITORIA FEMMINILE INTERVENTO DEL DR. GIORGIO GIOVANNINI Banca Marche INTRODUZIONE L'ARGOMENTO ODIERNO E' DI SICURO INTERESSE PER LE BANCHE IN GENERALE E PER BANCA MARCHE IN PARTICOLARE

Dettagli

HELVETIA AEQUA PIANO INDIVIDUALE PENSIONISTICO DI TIPO ASSICURATIVO FONDO PENSIONE DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE

HELVETIA AEQUA PIANO INDIVIDUALE PENSIONISTICO DI TIPO ASSICURATIVO FONDO PENSIONE DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE HELVETIA AEQUA PIANO INDIVIDUALE PENSIONISTICO DI TIPO ASSICURATIVO FONDO PENSIONE DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE Helvetia Aequa è iscritto all Albo tenuto dalla COVIP con il n. 5079. Helvetia Vita S.p.A.,

Dettagli

L EVOLUZIONE DEL QUADRO NORMATIVO DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE

L EVOLUZIONE DEL QUADRO NORMATIVO DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE per Confcooperative L EVOLUZIONE DEL QUADRO NORMATIVO DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE Novembre 2006 1 Legge Finanziaria art. 84 Fondo per l erogazione ai lavoratori dipendenti del TFR DM sul Fondo Tesoreria

Dettagli

NORME IN MATERIA DI SOSTEGNO ALLA INNOVAZIONE DELLE ATTIVITÀ PROFESSIONALI INTELLETTUALI

NORME IN MATERIA DI SOSTEGNO ALLA INNOVAZIONE DELLE ATTIVITÀ PROFESSIONALI INTELLETTUALI NORME IN MATERIA DI SOSTEGNO ALLA INNOVAZIONE DELLE ATTIVITÀ PROFESSIONALI INTELLETTUALI Art. 1 (Finalità e oggetto della legge) 1. La presente legge, nel rispetto del decreto legislativo 2 febbraio 2006,

Dettagli

2 pilastro, LPP Previdenza professionale

2 pilastro, LPP Previdenza professionale 2 pilastro, LPP Previdenza professionale La previdenza professionale è parte integrante del secondo pilastro e serve a mantenere il tenore di vita abituale. 1. Contesto In Svizzera la previdenza per la

Dettagli

Disoccupazione e salario reale

Disoccupazione e salario reale Disoccupazione e salario reale Testo di studio raccomandato: Mankiw, Principi di Economia, 3 ed., 2004, Zanichelli Capitolo 28 La disoccupazione Come si misura la disoccupazione? Come si interpretano i

Dettagli

I LAVORI DOMESTICI E DI CURA ALLA PERSONA IN FRANCIA E IN EUROPA

I LAVORI DOMESTICI E DI CURA ALLA PERSONA IN FRANCIA E IN EUROPA I LAVORI DOMESTICI E DI CURA ALLA PERSONA IN FRANCIA E IN EUROPA Scegliere un approccio responsabile e civico Marie Beatrice LEVAUX, Presidente del Fepem 1 Colloque Boulogne 7 octobre L IMPORTANZA DEI

Dettagli

Progetti di azione positiva

Progetti di azione positiva Programma obiettivo 2012 del Comitato Nazionale di Parità per l incremento e la qualificazione dell occupazione femminile, per la creazione, lo sviluppo e il consolidamento di imprese femminili, per la

Dettagli

COSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE

COSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE 75 i dossier www.freefoundation.com COSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE NEL RAPPORTO CONCLUSIVO DELLA MISSIONE IN ITALIA DEL 3-16 MAGGIO 17 maggio 2012 a cura di Renato Brunetta EXECUTIVE

Dettagli

RISOLUZIONE N. 119/E

RISOLUZIONE N. 119/E RISOLUZIONE N. 119/E Direzione Centrale Normativa Roma, 22 novembre 2010 OGGETTO: interpello - articolo 11 della legge n. 212 del 2000 - IRPEF Voucher di conciliazione - DPR 22 dicembre 1986, n. 917 QUESITO

Dettagli

Circolare N.29 del 14 Febbraio 2013. Ticket sui licenziamenti anche per colf e badanti?

Circolare N.29 del 14 Febbraio 2013. Ticket sui licenziamenti anche per colf e badanti? Circolare N.29 del 14 Febbraio 2013 Ticket sui licenziamenti anche per colf e badanti? Ticket sui licenziamenti anche per colf e badanti? Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che le

Dettagli

Bollettino Ufficiale n. 26/I-II del 25/06/2013 / Amtsblatt Nr. 26/I-II vom 25/06/2013 184

Bollettino Ufficiale n. 26/I-II del 25/06/2013 / Amtsblatt Nr. 26/I-II vom 25/06/2013 184 Bollettino Ufficiale n. 26/I-II del 25/06/2013 / Amtsblatt Nr. 26/I-II vom 25/06/2013 184 84939 Disposizioni - determinazioni - Parte 1 - Anno 2013 Enti funzionali e strumentali della Provincia Autonoma

Dettagli

INDICI SINTETICI DI PROTEZIONE E TUTELA DELL IMPIEGO

INDICI SINTETICI DI PROTEZIONE E TUTELA DELL IMPIEGO INDICI SINTETICI DI PROTEZIONE E DELL IMPIEGO Analisi comparata Dicembre 2014 SINTETICA LETTURA INTERPRETATIVA Nel 2013 l Italia ha un sistema di tutela e di protezione dei licenziamenti collettivi e

Dettagli

Legge federale concernente il promovimento dell istruzione dei giovani Svizzeri all estero

Legge federale concernente il promovimento dell istruzione dei giovani Svizzeri all estero Legge federale concernente il promovimento dell istruzione dei giovani Svizzeri all estero (LISE) 418.0 del 9 ottobre 1987 (Stato 13 giugno 2006) L Assemblea federale della Confederazione Svizzera, visto

Dettagli

Sistema previdenziale. Generalità sul sistema italiano. Corso di Scienza delle Finanze

Sistema previdenziale. Generalità sul sistema italiano. Corso di Scienza delle Finanze Corso di Scienza delle Finanze Sistema previdenziale 1 Generalità sul sistema italiano Il sistema pensionistico è un meccanismo redistributivo che trasferisce risorse correntemente prodotte dalla popolazione

Dettagli

La fiscalità della sanità integrativa

La fiscalità della sanità integrativa La fiscalità della sanità integrativa 1 Il trattamento tributario dei contributi Fonti normative Art. 10, comma 1, lettera e-ter del tuir 917/86(oneri deducibili) Art. 51, comma 2, lettera a) del tuir

Dettagli

Regole per la gestione dello stato di disoccupazione. In vigore dal 1 gennaio 2014

Regole per la gestione dello stato di disoccupazione. In vigore dal 1 gennaio 2014 Regole per la gestione dello stato di disoccupazione In vigore dal 1 gennaio 2014 Stato di disoccupazione Dal 1 gennaio 2014 sono entrate in vigore nuove regole per la gestione dello stato di disoccupazione,

Dettagli

Dote scuola Le policy di Regione Lombardia Anno scolastico 2014-2015. 3 febbraio 2014

Dote scuola Le policy di Regione Lombardia Anno scolastico 2014-2015. 3 febbraio 2014 Dote scuola Le policy di Regione Lombardia Anno scolastico 2014-2015 3 febbraio 2014 Si aprono le iscrizioni Da oggi al 28 febbraio sono aperte le iscrizioni alle scuole statali, alle scuole paritarie,

Dettagli

Circolare N.24 del 07 Febbraio 2013. Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze

Circolare N.24 del 07 Febbraio 2013. Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze Circolare N.24 del 07 Febbraio 2013 Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze Sicurezza sul lavoro: obblighi e scadenze Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che, il D.Lgs n. 81/2008

Dettagli

Allegato: PIANO NAZIONALE L2 INTERVENTI PER L INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO DI ITALIANO L2 PER ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE DI SCUOLA SECONDARIA DI

Allegato: PIANO NAZIONALE L2 INTERVENTI PER L INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO DI ITALIANO L2 PER ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE DI SCUOLA SECONDARIA DI Allegato: PIANO NAZIONALE L2 INTERVENTI PER L INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO DI ITALIANO L2 PER ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE DI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO E SECONDO GRADO Il fenomeno della elevata presenza

Dettagli

Area Disabilita. Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS

Area Disabilita. Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS Area Disabilita Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS OBIETTIVI Come recita l articolo 12 della legge 104/92, scopo generale dell

Dettagli

Padova, 13 gennaio 2011. Il cruccio del Provider: ci sono o ci faccio? Marisa Sartori e Mauro Zaniboni

Padova, 13 gennaio 2011. Il cruccio del Provider: ci sono o ci faccio? Marisa Sartori e Mauro Zaniboni Il cruccio del Provider: ci sono o ci faccio? Fase sperimentale ECM 2002 Fase a regime ECM Accordo Stato-Regioni Novembre 2009 LA NOVITA PIU RILEVANTE: Non si accreditano più gli EVENTI MA si accreditano

Dettagli

Il profiling dei disoccupati basato sull occupabilità: un alternativa di targeting in assenza di evidenza sull efficacia degli interventi

Il profiling dei disoccupati basato sull occupabilità: un alternativa di targeting in assenza di evidenza sull efficacia degli interventi Il profiling dei disoccupati basato sull occupabilità: un alternativa di targeting in assenza di evidenza sull efficacia degli interventi Luca Mo Costabella Mirare gli interventi sulla base della loro

Dettagli

Riscatto degli anni di laurea

Riscatto degli anni di laurea Riscatto degli anni di laurea Riscatto degli anni di laurea scuola Chi è giovane e fresco di laurea, di regola, non vede l ora di mettersi a lavorare e, certamente, per prima cosa non pensa alla pensione.

Dettagli

L.R. 12/2006, art. 6, commi da 82 a 89 B.U.R. 3/1/2007, n. 1. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 12 dicembre 2006, n. 0381/Pres.

L.R. 12/2006, art. 6, commi da 82 a 89 B.U.R. 3/1/2007, n. 1. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 12 dicembre 2006, n. 0381/Pres. L.R. 12/2006, art. 6, commi da 82 a 89 B.U.R. 3/1/2007, n. 1 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 12 dicembre 2006, n. 0381/Pres. LR 12/2006, articolo 6, commi da 82 a 89. Regolamento concernente i criteri

Dettagli

RIFORMA DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE

RIFORMA DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE RIFORMA DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE DESTINAZIONE DEL TFR MATURANDO A PARTIRE DALL 01.01.2007 IN APPLICAZIONE DELL ART. 8 COMMA 8 DEL DECRETO LEGISLATIVO 5 DICEMBRE 2005 N. 252 Ogni lavoratore del settore

Dettagli

Corso di GESTIONE DEI RISCHI E DELLE ASSICURAZIONI A. A. 2012-13

Corso di GESTIONE DEI RISCHI E DELLE ASSICURAZIONI A. A. 2012-13 Corso di GESTIONE DEI RISCHI E DELLE ASSICURAZIONI A. A. 2012-13 LA Elisa Bocchialini Università degli Studi di Parma Dipartimento di Economia Agenda Il sistema previdenziale italiano La previdenza complementare

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato

Dettagli

L INCENTIVAZIONE DEGLI INVESTIMENTI IN BULGARIA

L INCENTIVAZIONE DEGLI INVESTIMENTI IN BULGARIA L INCENTIVAZIONE DEGLI INVESTIMENTI IN BULGARIA La disciplina degli investimenti in Bulgaria è regolata dalla Legge sulla promozione degli investimenti. Agevolazioni agli investimenti sono disponibili

Dettagli

Perspectiva: previdenza professionale con lungimiranza. Fondazione collettiva per la previdenza professionale

Perspectiva: previdenza professionale con lungimiranza. Fondazione collettiva per la previdenza professionale Perspectiva: previdenza professionale con lungimiranza Fondazione collettiva per la previdenza professionale Un futuro sereno grazie a Perspectiva Sfruttare completamente le opportunità di rendimento e

Dettagli

La Garanzia Giovani in Veneto. Maggio 2014

La Garanzia Giovani in Veneto. Maggio 2014 Maggio 2014 La strategia è rivolta a: prevenire e contrastare la dispersione scolastica e formativa; rafforzare le competenze dei giovani a vantaggio dell occupabilità; favorire le occasioni di efficace

Dettagli

PROGRAMMA N. 14: CITTÀ MULTIETNICA

PROGRAMMA N. 14: CITTÀ MULTIETNICA PROGRAMMA N. 14: CITTÀ MULTIETNICA 14. CITTA MULTIETNICA SUPPORTARE INSERIMENTO IMMIGRATI Confermando il ruolo che il Centro Servizi per Stranieri ha assunto all interno delle politiche per l immigrazione,

Dettagli

Comune di Sondrio. Si assiste inoltre ad una maggior richiesta di accesso alla scuola secondaria di secondo grado da parte degli alunni disabili.

Comune di Sondrio. Si assiste inoltre ad una maggior richiesta di accesso alla scuola secondaria di secondo grado da parte degli alunni disabili. Comune di Sondrio LINEE GUIDA PER LA SPERIMENTAZIONE del coordinamento territoriale per l integrazione dei servizi a favore dell inclusione scolastica degli alunni con disabilità PREMESSA Il Comune di

Dettagli

Corso di laurea in servizio sociale Sede di Biella Anno accademico 2008-2009 Prof.ssa Elisabetta Donati Lezione n. 6

Corso di laurea in servizio sociale Sede di Biella Anno accademico 2008-2009 Prof.ssa Elisabetta Donati Lezione n. 6 Dopo la separazione: affidamento dei figli e madri sole Corso di laurea in servizio sociale Sede di Biella Anno accademico 2008-2009 Prof.ssa Elisabetta Donati Lezione n. 6 1 L affidamento dei figli: a

Dettagli

RISOLUZIONE N. 102/E

RISOLUZIONE N. 102/E RISOLUZIONE N. 102/E Roma, 26 novembre 2012 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Interpello ART. 11, legge 27 luglio 2000 n. 212 FONDO DI PREVIDENZA COMPLEMENTARE PER IL PERSONALE DELLA BANCA Regime fiscale

Dettagli

Linee guida sulla Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro nella legislazione europea

Linee guida sulla Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro nella legislazione europea Linee guida sulla Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro nella legislazione europea Giovanni Bartoli Nell Unione europea la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro rappresentano argomenti tra i più

Dettagli

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i P r o d o t t o d a A l b e r t o P a o l i n i G r o s s e t o P a r c h e g g i s r l V e n g o n o p

Dettagli

Comunicato stampa. Roma, 29 maggio 2012. Ufficio stampa tel. 0659055085

Comunicato stampa. Roma, 29 maggio 2012. Ufficio stampa tel. 0659055085 Ufficio Stampa Comunicato stampa Roma, 29 maggio 2012 Il Rapporto annuale dell Inps viene presentato, nella Sala della Lupa della Camera dei Deputati, per la quarta volta. Questa edizione restituisce l

Dettagli

Allegato alla Delib.G.R. n. 39/11 del 5.8.2015 PREMESSA

Allegato alla Delib.G.R. n. 39/11 del 5.8.2015 PREMESSA Allegato alla Delib.G.R. n. 39/11 del 5.8.2015 PREMESSA La deliberazione della Giunta regionale n. 39/17 del 10.10.2014 fornisce indirizzi in materia di programmazione, gestione e controllo delle società

Dettagli

Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI

Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI PREMESSA L art. 3, II comma della Costituzione Italiana recita: è compito

Dettagli

Proposta Fondo Sanitario per i dipendenti del Gruppo Poste Italiane

Proposta Fondo Sanitario per i dipendenti del Gruppo Poste Italiane Proposta Fondo Sanitario per i dipendenti del Gruppo Poste Italiane Aprile 2016 Il contesto normativo (1/5) 2 Nozioni generali sui Fondi sanitari integrativi I Fondi Sanitari integrativi sono forme mutualistiche

Dettagli

Documento di lavoro su Volontariato e Terzo settore

Documento di lavoro su Volontariato e Terzo settore Documento di lavoro su Volontariato e Terzo settore Obiettivi Ridefinire e riqualificare il rapporto tra volontariato e pubblica amministrazione nel quadro dell evoluzione del welfare regionale; Valorizzare,

Dettagli

Dal 1 marzo 2015 al 30 giugno 2018 i lavoratori del settore privato potranno chiedere l erogazione del Tfr in busta paga.

Dal 1 marzo 2015 al 30 giugno 2018 i lavoratori del settore privato potranno chiedere l erogazione del Tfr in busta paga. Lavorofisco.it Dal 1 marzo 2015 al 30 giugno 2018 i lavoratori del settore privato potranno chiedere l erogazione del Tfr in busta paga. La legge di Stabilità 2015 prevede, infatti, in via sperimentale

Dettagli

F. D Orsi M. Di Giorgio A B C. ad uso del datore di lavoro e del RSPP

F. D Orsi M. Di Giorgio A B C. ad uso del datore di lavoro e del RSPP F. D Orsi M. Di Giorgio A B C della SICUREZZA ad uso del datore di lavoro e del RSPP Compiti, deleghe, obblighi e responsabilità secondo il D.Lgs. 81/2008 e s.m. e l Accordo Stato Regioni per la formazione

Dettagli

I Contratti di servizio come strumento di governance delle politiche di welfare locale

I Contratti di servizio come strumento di governance delle politiche di welfare locale I Contratti di servizio come strumento di governance delle politiche di welfare locale Raffaele Tomba Ponzano Veneto, 20 maggio 2011 Agenzia sanitaria e sociale regionale Area innovazione sociale 1 Fasi

Dettagli

DL n. 91 del 24.06.2014 entrato in vigore dal 25 giugno

DL n. 91 del 24.06.2014 entrato in vigore dal 25 giugno Con il DL n. 91 del 24.06.2014 pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.144 del 24 giugno 2014 ed entrato in vigore dal 25 giugno è stata prevista un agevolazione per i soggetti che effettuano investimenti in

Dettagli

1. Il minore ha diritto di crescere ed essere educato nell ambito della propria famiglia.

1. Il minore ha diritto di crescere ed essere educato nell ambito della propria famiglia. Nuovo testo della Legge n. 184 del 1983 Diritto del minore ad una famiglia come modificata dalla legge del 28/3/2001 n. 149 TITOLO I Principi generali Art. 1 1. Il minore ha diritto di crescere ed essere

Dettagli

ampania! piano d azione per il lavoro donne giovani disoccupati brochure14x21_8pp.indd 1 30/07/12 12:51

ampania! piano d azione per il lavoro donne giovani disoccupati brochure14x21_8pp.indd 1 30/07/12 12:51 ampania! piano d azione per il lavoro donne giovani disoccupati brochure14x21_8pp.indd 1 30/07/12 12:51 Campania al Lavoro, un piano di azione per favorire l, occupazione Qualità e innovazione per l occupazione.

Dettagli

I SISTEMI PREVIDENZIALI

I SISTEMI PREVIDENZIALI I SISTEMI PREVIDENZIALI 1 DEFINIZIONE Il sistema previdenziale, in generale, è un meccanismo di ridistribuzione che trasferisce risorse prodotte dalla popolazione attiva a favore di chi: ha cessato l attività

Dettagli

Panoramica sulla trasparenza. Assicurazione vita collettiva 2006. Chiedete a noi. T 058 280 1000 (24 h), www.helvetia.ch

Panoramica sulla trasparenza. Assicurazione vita collettiva 2006. Chiedete a noi. T 058 280 1000 (24 h), www.helvetia.ch Panoramica sulla trasparenza. Assicurazione vita collettiva 2006. Chiedete a noi. T 058 280 1000 (24 h), www.helvetia.ch Dati salienti. Assicurazione vita collettiva. Nel ramo vita collettiva Helvetia

Dettagli

Premessa. Direzione centrale delle Entrate contributive

Premessa. Direzione centrale delle Entrate contributive Direzione centrale delle Entrate contributive Roma, 30 Aprile 2008 Circolare n. 55 Ai Dirigenti centrali e periferici Ai Direttori delle Agenzie Ai Coordinatori generali, centrali e periferici dei Rami

Dettagli

SCHEDA SINTETICA (dati aggiornati al 30-4-2015)

SCHEDA SINTETICA (dati aggiornati al 30-4-2015) FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE DEI GIORNALISTI ITALIANI FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE A CAPITALIZZAZIONE PER I LAVORATORI DEL SETTORE DEI GIORNALISTI PROFESSIONISTI,PUBBLICISTI E PRATICANTI SCHEDA SINTETICA

Dettagli

APPRENDISTATO LE SCHEDE DI GI GROUP SUL JOBS ACT: RIORDINO DELLE FORME CONTRATTUALI

APPRENDISTATO LE SCHEDE DI GI GROUP SUL JOBS ACT: RIORDINO DELLE FORME CONTRATTUALI ARTT. 41 47 D.LGS 81/2015 L È UN CONTRATTO DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO FINALIZZATO ALLA FORMAZIONE E ALLA OCCUPAZIONE DEI GIOVANI. TRE TIPOLOGIE: A) PER LA QUALIFICA E IL DIPLOMA PROFESSIONALE, IL

Dettagli

Seminario Impatto della crisi economica su università e ricerca in Europa Roma, 25-26 ottobre 2011

Seminario Impatto della crisi economica su università e ricerca in Europa Roma, 25-26 ottobre 2011 Seminario Impatto della crisi economica su università e ricerca in Europa Roma, 25-26 ottobre 2011 L Impatto della Crisi Economica sull Educazione Superiore in Turchia Anno Numero di Università Pubbliche

Dettagli

GENERAFUTURO Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione Documento sul regime fiscale (ed. 08/14)

GENERAFUTURO Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione Documento sul regime fiscale (ed. 08/14) GENERAFUTURO Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione Documento sul regime fiscale (ed. 08/14) Allegato alla Nota Informativa Pagina 2 di 6 - Pagina Documento bianca sul regime

Dettagli

La previdenza in Europa

La previdenza in Europa La previdenza in Europa Dati tratti da: «LEGISLAZIONE STRANIERA. MATERIALI DI LEGISLAZIONE COMPARATA» Camera dei Deputati, giugno 2013 Una premessa Le pensioni, in Italia come negli altri paesi europei,

Dettagli

in Svizzera Professioni, formazione, perfezionamento professionale e politica di categoria

in Svizzera Professioni, formazione, perfezionamento professionale e politica di categoria L odontoiatria in Svizzera Professioni, formazione, perfezionamento professionale e politica di categoria Indice 2 L assistenza odontoiatrica in Svizzera Il «modello svizzero» La salute orale Il servizio

Dettagli

Gestione diretta: I programmi comunitari

Gestione diretta: I programmi comunitari Gestione diretta: I programmi comunitari Modalità Strumenti Gestione diretta Programmi UE a finanziamento diretto IPA ENI 4 Strumenti geografici PI DCI Assistenza esterna EIDHR 3 Strumenti tematici IfS

Dettagli

SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA

SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA N. 1372 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa della senatrice TOIA COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 6 MAGGIO 2002 (*) Modifica dell articolo 156 del codice civile, e norme

Dettagli

Previdenza professionale delle persone disoccupate secondo la LADI e la LPP

Previdenza professionale delle persone disoccupate secondo la LADI e la LPP Dipartimento federale dell'economia DFE EDIZIONE 2009 716.201 i Informazione complementare all Info-Service Disoccupazione Un opuscolo per i disoccupati Previdenza professionale delle persone disoccupate

Dettagli

Le politiche di cura per gli anziani

Le politiche di cura per gli anziani Le politiche di cura per gli anziani Corso di laurea in servizio sociale Sede di Biella Anno accademico 2008-2009 Prof.ssa Elisabetta Donati Lezione n.9 Definizione di lavoro di cura La cura, come attività

Dettagli

Autore: Luca Masi Versione: 8/3/2012. Capire le caratteristiche di un bando e valutare se preparare il progetto: appunti, domande e riflessioni.

Autore: Luca Masi Versione: 8/3/2012. Capire le caratteristiche di un bando e valutare se preparare il progetto: appunti, domande e riflessioni. LEGGERE UN BANDO DI FINANZIAMENTO PER LE ORGANIZZAZIONI NON PROFIT Capire le caratteristiche di un bando e valutare se preparare il progetto: appunti, domande e riflessioni. Data di scadenza Ho il tempo

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d

DELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d 32 Oggetto: Istituzione della rete di cure palliative della d Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto del

Dettagli

PROCEDURA APERTA SOTTO SOGLIA, AI SENSI DELL ART. 124 DEL D. LGS. 12 APRILE 2006 N

PROCEDURA APERTA SOTTO SOGLIA, AI SENSI DELL ART. 124 DEL D. LGS. 12 APRILE 2006 N FAQ PROCEDURA APERTA SOTTO SOGLIA, AI SENSI DELL ART. 124 DEL D. LGS. 12 APRILE 2006 N.163, PER L AFFIDAMENTO ANNUALE DEL SERVIZIO DI PULIZIA PER LE SEDI DI PERTINENZA DELLA FONDAZIONE LIRICO SINFONICA

Dettagli

Sistemi di welfare 9. L ECONOMIA DELLA FAMIGLIA. A.A. 2013-2014 Corso di Laurea Magistrale in Scienze dell Amministrazione

Sistemi di welfare 9. L ECONOMIA DELLA FAMIGLIA. A.A. 2013-2014 Corso di Laurea Magistrale in Scienze dell Amministrazione A.A. 2013-2014 Corso di Laurea Magistrale in Scienze dell Amministrazione Sistemi di welfare 9. L ECONOMIA DELLA FAMIGLIA Maria Letizia Pruna SPS/09 Sociologia dei processi economici e del lavoro mlpruna@unica.it

Dettagli

È finanziato con risorse del Fondo sociale europeo pari a 74 milioni di euro. Ha avvio il I maggio 2014.

È finanziato con risorse del Fondo sociale europeo pari a 74 milioni di euro. Ha avvio il I maggio 2014. La Garanzia Giovani è un progetto che intende assicurare ai ragazzi e alle ragazze tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano opportunità per acquisire nuove competenze e per entrare nel mercato

Dettagli