F.L.P. - Cisl Milano. Continua il nostro impegno per un futuro migliore!

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1 F.L.P. - Cisl Milano Continua il nostro impegno per un futuro migliore! Stiamo per lasciare alle nostre spalle anche il 2005; un altro anno vissuto con particolare intensità, ricco di tanti importanti avvenimenti che hanno profondamente segnato Poste Italiane S.p.A.. Ancora una volta siamo stati in prima linea nell affrontare le problematiche delle realtà lavorative milanesi e il nostro impegno, partendo dal territorio, è stato importante e significativo anche sul più ampio scenario aziendale nazionale nelle fasi più cruciali delle delicate e difficili vertenze che SLP-CISL ha affrontato. Basta ricordarne alcune per fare un sommario bilancio della nostra attività: Il risultato principale è stato sicuramente il rinnovo del CCNL biennio economico oramai contratto del Gruppo Poste. Nel merito, a parte le critiche di routine, se facciamo mente locale sulle estenuanti e non ancora definite trattative contrattuali di tante altre categorie, abbiamo la dimostrazione di aver fatto un buon accordo che ha portato risultati positivi ai lavoratori PT. Il forte e continuativo presenziamento sindacale dei tavoli contrattuali ci ha consentito di evitare, specie per la realtà postale milanese, pericolose esternalizzazioni di servizi ( a l t r o v e realizzate e più volte prospettate anche a Milano) che a- vrebbero u l t e r i o r - mente e gravemente ridotto gli organici aziendali sul nostro territorio. La difficile e non ancora conclusa partita dell inquadramento del personale, con il nostro contributo al confronto in atto sul livello nazionale, ha comunque dato importanti risposte, definendo le attese nomine di tanti colleghi che svolgevano funzioni superiori di Quadri A2 e A1, ed anche se con ritardo, di molti altri che svolgevano mansioni di quadri collaboratori ex CCNL 2001, risolvendo la situazione di tanti altri colleghi applicati ai reparti accettazione grandi clienti. La trattativa sulla Produttività 2004 e 2005 il cui accordo nazionale ricordiamo è stato siglato il 14 giugno 2005 e quella decentrata (35%), relativa alla quota regionale di produttività, conclusa a fine Settembre, ha apportato un valore aggiunto alla nostro salario il cui potere d acquisto è stato taglieggiato dal nefasto effetto euro ; un male che purtroppo ha colpito tutti e sul quale il nostro livello contrattuale non può incidere. Sia chiaro che su questo versante sono state determinanti l inerzia e l incapacità delle forze politiche che avrebbero dovuto vigilare per evitare lo spietato effetto di compressione del potere d acquisto di tutti gli italiani nel passaggio lira/ euro. La scottante partita del CDMA, come formulata inizialmente dall Azienda, rappresentava un forte attacco agli organici del Bancoposta. Le posizioni politiche del Consiglio Direttivo Territoriale di Milano hanno dato un notevole contributo al dibattito nazionale. La nostra Segreteria Generale è riuscita, di fatto, a far riconoscere all Azienda che il CDMA non A tutti gli iscritti SLP CISL, lavoratrici e lavoratori, e rispettive famiglie, Buon Natale Tantissimi Auguri di ogni bene per il 2006 può essere l unico strumento di determinazione del personale necessario negli U.P. che, in ultima analisi, potrebbe solo essere usato per definire il (Continua a pagina 2)

2 (Continua da pagina 1) numero degli sportellisti necessari. Il confronto complessivo sull occupazione, pur non soddisfacendo le nostre attese, ha costretto la Dirigenza aziendale a porsi i problemi del recapito e della sportelleria. Sia chiaro, siamo ancora lontani dalla auspicata completa copertura degli organici con personale stabile tramite l assunzione dei ricorrenti che auspichiamo avvenga al più presto. Su questo versante non ci stancheremo di lottare affinchè l Azienda rinunci alla bieca pratica del ricorso in appello contro i ricorrenti già assunti in servizio. Rivendichiamo di contrattare regole che consentano l entrata progressiva di tutti coloro che hanno prestato servizio e che hanno presentato ricorso legale per ottenere un posto di lavoro. E per noi una battaglia di civiltà!!! Nel frattempo, in un momento di estrema confusione e difficoltà nel reclutamento del personale siamo riusciti con i vari accordi sottoscritti, ultimo quello del Recapito, a creare le prime opportunità occupazionali in alcune Regioni, tra le quali la Lombardia. Con l imminente entrata in vigore dei contratti di inserimento (vedi accordo del 5/12/2005) si potrà dare dare un po di respiro al personale quotidianamente vessato e stressato negli Uffici del nostro territorio, richiedendo all Azienda l impiego di CTD e somministrati. Da alcuni mesi è in atto l ennesima trasformazione del modello organizzativo aziendale; è nata a fine Luglio la nuova D.O.L. che dovrà ricomprendere tutto il Recapito proprio mentre le stesse regole del gioco faticosamente, sia pure in maniera transitoria, stabilite a Giugno 2004, venivano disattese e sconfessate dall Azienda. E un esempio emblematico di coerenza aziendale. La vertenza Recapito ha assorbito negli ultimi due mesi e mezzo gran parte delle nostre energie, ma anche su questo problema abbiamo dimostrato la validità delle nostre motivazioni ed un grande senso di responsabilità. Abbiamo strappato ancora una volta all Azienda la proroga del nostro precedente accordo di fase sul recapito fino al 31 Maggio 2006, insieme all impegno per un congruo numero di assunzioni che potranno dare le prime risposte occupazionali al personale precario con l impegno di avviare nel frattempo una vera riorganizzazione del Settore. Ci batteremo affinchè l imminente trattativa sulla riorganizzazione complessiva del Recapito possa essere un occasione per la perequazione dei carichi di lavoro delle zone di recapito e vengano intraprese dall Azienda serie iniziative di sviluppo del Settore. Solo così potremo affrontare la scommessa della liberalizzazione del servizio e la libera concorrenza prevista dopo il Dobbiamo avere la capacità di cambiare mentalità ed adeguare le potenzialità produttive dell Azienda alla mutata realtà sociale ed economica: solo in questo modo potremo salvaguardare i nostri posti di lavoro. Le vertenze che ci hanno impegnati nel 2005 sono state affrontate mentre al nostro interno, già dal mese di Febbraio si sviluppavano le fasi congressuali ai vari livelli, concluse poi a fine Giugno con il Congresso Confederale della CISL. E un fatto importante; ha dimostrato che la nostra Organizzazione ha la capacità di rinnovare i propri organismi, dai luoghi di lavoro al massimo livello nazionale, portando avanti nel contempo tutti gli impegni di lavoro e ottenendo risposte contrattuali concrete per la categoria che rappresentano i veri interessi dei nostri iscritti e dei lavoratori. Abbiamo affrontato anche la competizione elettorale di Fondoposte dove SLP CISL conquistando 14 seggi su 30, ha ottenuto il 46,7% dei consensi espressi dai lavoratori, dimostrando con tale affermazione di godere della fiducia della maggior parte dei lavoratori. SLP-CISL in buona sostanza è il riferimento principale di tutta la categoria perché svolge la sua attività complessiva con grande equilibrio, senso di responsabilità, preparazione e competenza professionale. L anno nuovo sarà particolarmente delicato e difficile per il nostro lavoro, sono ancora troppe le incognite e le questioni aperte, non ultima la manifestata volontà a- ziendale di procedere ad ulteriori tagli degli organici in applicazione del piano d impresa, mai condiviso da SLP- CISL!!! Saremo sempre al nostro posto, cioè al fianco dei lavoratori e risponderemo con la consueta determinazione a tutte le eventuali iniziative e/o manovre aziendali: questo è il nostro ruolo irrinunciabile che non delegheremo mai a nessuno. In primo luogo la difesa del posto di lavoro!!! Chi vorrà stare al nostro fianco con genuine intenzioni sa dove trovarci!!! Nel frattempo voglio ringraziare tutti i quadri sindacali SLP-CISL di Milano per l abnegazione e il costante impegno quotidiano sui luoghi di lavoro che rendono veramente grande la nostra Organizzazione. Voglio inoltre partecipare a tutti gli amici iscritti SLP CISL, alle colleghe e colleghi lavoratori di Poste S.p.A. e delle Aziende del Gruppo Poste i migliori Auguri di Buon Natale e Sereno Anno 2006 Il Segretario Territoriale (Cono Fusca)

3 RECAPITO: VERBALE DEL NUOVO ACCORDO Il giorno 5 dicembre 2005 Tra POSTE ITALIANE S.p.A. E OO.SS. SLP-CISL omissis. Premesso che - In data odierna le Parti, nell ambito del più complessivo confronto sulle azioni previste dal Piano Industriale, hanno riavviato il percorso negoziale in materia di riorganizzazione e sviluppo del settore del recapito; - In tale contesto è stata operata una complessiva analisi del primo anno di applicazione dell intesa sottoscritta in data 29 luglio 2004 sulla regolamentazione normativa del settore, analizzando lo stato di avanzamento della stessa a livello territoriale. - La predetta intesa ha avuto vigenza sino alla data del 14 ottobre 2005, data in cui ha trovato conclusione la relativa procedura ex art. 18 del vigente CCNL. - Sotto il profilo della copertura del servizio, tale analisi ha evidenziato che è stata raggiunta a livello nazionale una percentuale di copertura in linea con quanto definito nell intesa citata; tuttavia sono ancora presenti province nelle quali la percentuale si attesta al di sotto del 106%. - Con riferimento invece alle disposizioni che regolamentano la prestazione di lavoro, le Parti hanno ravvisato la necessità di operare alcune precisazioni rispetto alle modalità applicative delle stesse. Alla luce di quanto sopra le Parti convengo quanto segue: 1) PROROGA DELL ACCORDO L Accordo sul recapito del 29 luglio 2004 viene prorogato fino alla data del 31/05/ ) COPERTURA DEL SERVIZIO A) Entro la data sopra indicata dovrà essere raggiunta in tutte le province una copertura minima di personale stabile del 106- % ed una massima del 109%, al netto del personale con Part Time verticale. B) Nelle realtà in cui permangano esigenze di completamento della copertura del servizio, l Azienda attuerà specifici interventi di potenziamento degli organici secondo modalità che tengano anche conto dei flussi delle riammissioni in servizio di personale già assunto con contratto a tempo determinato, che continueranno ad essere gestite secondo la procedura definita nell accordo sul riequilibrio e sviluppo occupazionale sottoscritto il 29 luglio Contestualmente, a livello regionale, le Parti, attraverso la contrattazione decentrata, opereranno un analisi finalizzata ad individuare percorsi ed azioni di equilibrata distribuzione territoriale delle risorse al fine di accelerare il raggiungimento degli idonei livelli di copertura del servizio. Direzione e Redazione: Via Tadino Milano Tel fax Direttore: Cono Fusca Direttore Resp.: Antonio Casablanca Aut. Trib. Milano n. 219 del Stampato in proprio - Spedizione in A.P. Art. 2 comma 20/c Legge 662/96 Milano. cono_fusca@cisl.it - C) Le Parti, in coerenza con quanto previsto dagli accordi in materia di riequilibrio e sviluppo occupazionale (29/7/04, 22- /3/05 e 29/7/05), convengono che nelle realtà territoriali caratterizzate dal permanere di oggettive situazioni di carenza di organico, saranno da subito avviate azioni di inserimento di risorse in una logica di progressiva stabilizzazione del livello occupazionale, attraverso l introduzione in Poste Italiane di specifici istituti di politica attiva del lavoro. In particolare verrà operato un mirato inserimento di personale nel settore del Recapito attraverso l utilizzo dell istituto del contratto di inserimento, recepito in azienda attraverso specifica intesa che integra le previsioni del Capitolo III Disciplina del rapporto di lavoro del vigente CCNL. In coerenza con quanto previsto nell Accordo 29 luglio 2005, le Parti convengono che il ricorso a tale istituto dovrà essere attuato attraverso il reperimento di risorse che abbiano già operato in Azienda con contratto di lavoro flessibile (nella percentuale del 75% riguardo al personale a tempo determinato e del 25% riguardo al personale con contratto interinale/somministrazione). Tale inserimento avverrà nelle regioni Lombardia, Friuli, Veneto, Emilia Romagna e Sardegna. Il numero complessivo delle risorse è pari a 490, così ripartite: Lombardia = 180 risorse Friuli = 30 risorse Veneto = 120 risorse Emilia Romagna = 120 risorse Sardegna =40 risorse Le Parti definiranno criteri, tempi e modalità per l inserimento delle risorse di cui sopra, secondo una specifica procedura costituente parte integrante del presente accordo. Le effettive assunzioni saranno subordinate al positivo superamento delle visite preassunzionali di idoneità alle mansioni di portalettere. In fase assunzionale le risorse che abbiano instaurato eventuale contenzioso connesso al pregresso rapporto di lavoro a tempo determinato con Poste Italiane e/o ai rapporti comunque intercorsi con la Società, dovranno manifestare nelle sedi competenti espressa rinuncia allo stesso, secondo modalità differenti a seconda dello stato e grado del giudizio e che comunque presuppongano il recupero da parte dell Azienda degli importi economici eventualmente corrisposti per i periodi non lavorati. D) Nel periodo necessario alla realizzazione delle iniziative di cui ai precedenti punti, da attuarsi entro la data del 31/05/2006, continueranno ad utilizzarsi le soluzioni flessibili e provvisorie di copertura del servizio stabilite dall intesa del 29 luglio ) PRESTAZIONE DI LAVORO Con riferimento alle disposizioni in materia di prestazione di lavoro del portalettere, le Parti precisano che: - vengono confermati i criteri e le modalità in materia di copertura del servizio previsti al punto 1 della citata intesa. Inoltre, in relazione alle oggettive difficoltà a far ricorso a personale flessibile per fenomeni di sostituzione di brevi periodi, le Parti, in relazione alle tipologie di assenze programmate previste al punto 2 dell intesa del 29 luglio 2004, precisano che il mecca- (Continua a pagina 4)

4 (Continua da pagina 3) nismo dell obbligo sostitutivo di cui all art.3 dell accordo potrà essere utilizzato, prescindendo dalla motivazione dell assenza, per le brevi assenze fino ad un massimo di 2 gg., sempre nel limite delle 10 ore mensili e quando la scorta risulti essere già impegnata. anche alla luce dei percorsi già avviati a livello territoriale che in alcune realtà hanno consentito di definire alcune prime intese sul punto, sarà compito dei tavoli territoriali la definizione, entro il 28 febbraio 2006, di specifiche intese finalizzate ad individuare criteri e modalità di spostamento del titolare di zona in linea con le previsioni dell art. 2 dell Accordo del 29/7/2004. In tale sede verrà operata una verifica finalizzata a definire i relativi percorsi di assegnazione delle zone ancora in sospeso. con riferimento all utilizzo delle c.d. scorte, la contrattazione territoriale, nell ambito delle intese di cui al punto precedente, dovrà prevedere meccanismi che garantiscano la gestione delle stesse, tenendo anche conto delle distanze chilometriche e delle condizioni orografiche del territorio di riferimento e dell individuazione di bacini virtuali di uffici di competenza per le sostituzioni. Le Parti a livello nazionale si impegnano a monitorare l andamento delle trattative regionali al fine di individuare ogni possibile intervento finalizzata ad agevolare il raggiungimento di un intesa nelle regioni di riferimento. Le Parti, anche in coerenza con quanto definito nell Accordo del 29 luglio 2005, in materia di politica attiva del lavoro, convengono che le soluzioni individuate nella presente intesa rientrino nel più generale percorso finalizzato a pervenire ad un assetto occupazionale stabile che costituisce elemento imprescindibile per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo dell Azienda. Le Parti si danno atto che, entro il mese di maggio 2006, all interno della più complessiva analisi delle azioni organizzative connesse al Piano Industriale, opereranno una complessiva verifica delle disposizioni definite nell Accordo del 29/7/2004 e prorogate nella presente intesa, anche al fine di valutare la coerenza delle stesse con le risultanze scaturenti dall analisi sopra indicata. Infine, le Parti convengono che la presente intesa troverà applicazione con decorrenza 9 dicembre Roma, 5 dicembre 2005 Indumenti di lavoro e dispositivi di protezione individuale (circolare n.34 del 29 a- prile 1999) Considerati alcuni dubbi sorti in merito agli indumenti di lavoro quando sono destinati ad assolvere ad una funzione di protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori, si ritiene opportuno richiamare l'attenzione sul complesso della pertinente legislazione prevenzionistica ai fini della sua corretta e puntuale applicazione. Gli indumenti di lavoro, possono assolvere a varie funzioni: a. elemento distintivo di appartenenza aziendale, ad esempio uniforme o divisa; b. mera preservazione degli abiti civili dalla ordinaria usura connessa all'espletamento della attività lavorativa;. protezione da rischi per la salute e la sicurezza. In tale ultimo caso, tali indumenti, rientrano tra i dispositivi di sicurezza che assolvono alla funzione di protezione dai rischi, ai sensi dell'art.40 del Decreto legislativo 19 settembre 1994, n.626. Rientrano, ad esempio, tra i dispositivi di protezione individuale (DPI) gli indumenti fluorescenti che segnalano la presenza di lavoratori a rischio di investimento, quelli di protezione contro il caldo od il freddo, gli indumenti per evitare il contatto con sostanze nocive, tossiche, corrosive o con agenti biologici, ecc. L'articolo 43, comma 4 del Decreto legislativo 19 settembre 1994, n.626, prevede che il datore di lavoro, debba assicurare le condizioni igieniche nonché l'efficienza dei D.P.I. ossia il mantenimento nel tempo delle loro caratteristiche specifiche quali, ad esempio, l'impermeabilità o la fluorescenza (vedi al riguardo la sentenza della Corte di Cassazione, sezione lavoro, n.11139/1998 del 9 luglio 1998). Ciò vale ovviamente anche per gli indumenti di lavoro che assumano la caratteristica di dispositivi personali di protezione. A tale scopo è necessario che il datore di lavoro provveda alla loro pulizia stabilendone la periodicità. Detta pulizia può essere effettuata sia direttamente all'interno dell'azienda, sia ricorrendo ad imprese esterne specializzate; la scelta ricade sotto la responsabilità del datore di lavoro. In via generale, qualora gli indumenti sono o possano essere contaminati da agenti chimici, cancerogeni o biologici, nel caso che si provveda alla loro pulizia all'interno dell'azienda, il datore di lavoro dovrà tenere conto dei rischi connessi con la manipolazione e il trattamento di tali indumenti da parte dei lavoratori addetti e pertanto dovrà applicare le stesse misure di protezione adottate nel processo lavorativo; se viceversa, si sceglie un'impresa esterna, il datore di lavoro, come già ricordato, responsabile delle buone condizioni igieniche e dell'efficienza di tali D.P.I., efficienza che un'errata pulizia potrebbe pregiudicare, deve preventivamente assicurarsi che l'impresa stessa abbia requisiti tecnici professionali sufficienti allo scopo e curare che tali indumenti vengano consegnati opportunamente imballati, ed evitare rischi di contaminazione esterna. Il datore di lavoro inoltre, dal momento che è tenuto, ai sensi dell'art.4, comma 5, lett. n del decreto legislativo 19 settembre 1994, n.626, ad assumere gli appropriati provvedimenti per evitare che le misure tecniche adottate (uso dei DPI) possono causare rischi per la salute della popolazione, fra cui rientra, a questi fini, il lavoratore esterno, deve provvedere alla puntuale informazione della lavanderia esterna sulla natura dei rischi connessi alla manipolazione degli indumenti contaminati, e sulla loro entità. Ovviamente l'impresa esterna è responsabile della sicurezza dei propri dipendenti e dovrà pertanto provvedere alla valutazione dei rischi ed alle conseguenti misure di prevenzione e protezione, anche sulla base delle informazioni fornite dal datore di lavoro che ha conferito l'incarico della pulizia degli indumenti.

5 CONSIGLIO GENERALE SLP CISL MONTESILVANO 6 E 7 DICEMBRE 2005 DOCUMENTO FINALE Il Consiglio Generale SLP CISL, allargato con la partecipazione dei Segretari Territoriali, dei responsabili regionali dei Coordinamenti Donne, Giovani e Quadri nonché dei componenti di estrazione SLP dei Comitati Pari Opportunità regionali, si è riunito in Montesilvano nei giorni 6 e 7 dicembre Sentita la relazione del Segretario Generale e gli approfondimenti del successivo intenso dibattito, li approva. In riferimento al processo di liberalizzazione dei servizi postali il C.G. impegna la Segreteria Nazionale a porre in essere ogni utile iniziativa tesa ad impedire qualsiasi tentativo di smembramento dell Azienda. L unitarietà aziendale rappresenta infatti il valore aggiunto necessario a mantenere, nella maniera più ampia possibile, la caratteristica di socialità di grande parte dei servizi offerti, con particolare riferimento a quelli legati al servizio universale, che attiene al più generale diritto di cittadinanza nel nostro Paese. L unitarietà dell Azienda Poste Italiane appare ancor più indispensabile alla luce del processo di completa liberalizzazione che si realizzerà dal 2009, e che porterà con se rilevanti rischi per la tenuta occupazionale e per il mantenimento delle quote di mercato, connessi al moltiplicarsi dei soggetti imprenditoriali erogatori dei servizi. Alla luce del nuovo contesto del mercato postale la nostra Organizzazione sarà impegnata su un duplice versante: da una parte in un serrato confronto interno all Azienda per il mantenimento di quote di mercato significative e di livelli occupazionali adeguati, dall altro in una più efficace politica di promozione associativa verso la CISL nelle aziende del settore. Il Consiglio Generale giudica i temi della liberalizzazione e della privatizzazione strettamente legati al dispiegarsi delle a- zioni conseguenti alla realizzazione del Piano Industriale, in merito al quale esprime un primo giudizio politico di inadeguatezza, giudicandolo inidoneo ad assicurare quegli elementi di sviluppo necessari a conseguire gli obiettivi auspicati di sviluppo e tenuta dell occupazione. Il C.G. condivide con la Segreteria Nazionale la necessità di un rilancio delle politiche di contrattazione attraverso un confronto serrato su tutti gli aspetti operativi del Piano al fine di determinare mutamenti significativi degli interventi, tali da conseguire elementi di maggiore certezza sul versante dello sviluppo e dell occupazione. Nello specifico della questione del recapito e dei relativi interventi il C.G. valuta positivamente la proroga dell accordo di fase fino al 31 maggio 2006; tale proroga consentirà, attraverso l utilizzo di regole condivise, una gestione dell attuale fase di transizione in un clima di maggiore serenità e di garanzia dei diritti nonchè l avvio, con spirito costruttivo, del tavolo di confronto sul riassetto e lo sviluppo del settore. Nel merito delle azioni di riorganizzazione proposte dall Azienda, il giudizio definitivo del SLP CISL sarà condizionato dalla capacità degli elementi del Piano di assicurare il mantenimento degli attuali livelli occupazionali e lo sviluppo complessivo dei servizi con particolare riferimento a quelli a valore aggiunto. Il dibattito ha inoltre ribadito il permanere di inadeguate relazioni industriali sui territori; ciò comporta notevoli difficoltà ai tavoli decentrati particolarmente nel governo delle ricadute sul personale conseguenti agli interventi di riorganizzazione nei vari settori, con particolare riferimento ai centri di rete postale. Per tali motivi il C. G. impegna la Segreteria Nazionale ad incalzare l Azienda per il corretto rispetto del sistema di relazioni industriali contrattualmente previsto. Il C.G., inoltre, ha affrontato il tema delle risorse umane e delle politiche occupazionali in Azienda e ritiene indispensabile trovare una positiva soluzione al problema dei ricorrenti ex CTD che assicuri la stabilizzazione dei rapporti di lavoro in essere e la definizione per tutti gli altri ricorrenti di una via preferenziale ed esclusiva da utilizzare per le future assunzioni che necessiteranno in quei settori. Il Consiglio Generale denuncia il perdurare di un atteggiamento aziendale rinunciatario rispetto al merito delle questioni evidenziate dal sindacato riferite alle problematiche della categoria Quadri, quali l orario di lavoro, le mansioni superiori ed i percorsi di carriera, il conto ore individuale, la costruzione condivisa del budget, etc; ritiene pertanto indifferibile l avvio di una mobilitazione della categoria che si manifesterà con opportune iniziative finalizzate alla attivazione di appropriati tavoli negoziali. Il Consiglio Generale stigmatizza, inoltre, il perdurare di azioni aziendali volte a discriminare i dirigenti sindacali nello svolgimento del loro lavoro, discriminazioni palesemente in contrasto con quanto affermato nello Statuto dei Lavoratori e con i principi di equità e di giustizia. In riferimento ai futuri scenari connessi alla liberalizzazione del mercato postale, ed al probabile potenziamento di operatori diversi da poste, il C.G. ritiene indispensabile dare nuovo impulso alla capacità dell Organizzazione di presidiare al meglio anche quei settori produttivi tradizionalmente marginali e meno sindacalizzati, come quello dei recapiti privati, degli appalti e della logistica postale. A tal fine il Consiglio Generale impegna la Segreteria Nazionale ad attivare iniziative di tipo organizzativo, formativo e sindacale, per un forte e rinnovato radicamento del SLP nelle aziende del settore postale, al fine di dare una più incisiva rappresentanza a quei lavoratori ed ai loro bisogni. Il C.G., infine, esprime la netta contrarietà alla direttiva Europea della Commissione Mercato Interno del 22 novembre u.s. che ha affermato la volontà di perseguire una politica ultra liberista di servizi pubblici e/o di pubblica utilità ed all ipotesi di anticipazione al 2008 del processo di liberalizzazione del Mercato Postale. Giudica antitetico al principio di armonizzazione sancito e riconosciuto dall art.50 del trattato istitutivo della Comunità Europea, il principio del paese d origine. Il C. G. denuncia il rischio di aprire una concorrenza sleale tra le due parti di Europa, quella storica e quella dei nuovi 10 paesi, ritardando così la costruzione dell Europa sociale. Ritiene infine urgente l avvio di un processo di armonizzazione, se non addirittura di omogeneizzazione, del compenso per la fornitura del servizio universale (OSU) nei paesi della Comunità Europea; in caso contrario sarà evidente la penalizzazione degli operatori storici (quali Poste Italiane) dei singoli paesi a favore degli operatori e- mergenti. Approvato all unanimità

6 SINTESI NUOVO ACCORDO RECAPITO! In data 5/12/2005 è stata raggiunta un intesa sulla proroga dell accordo di fase del recapito. Tale intesa introduce alcune specifiche: proroga dell accordo sino al 31 maggio 2006; ulteriori 490 assunzioni con contratto di inserimento nelle realtà al di sotto della percentuali di copertura previste dall accordo del 29 luglio 2004; l introduzione di un secondo limite di due giorni per le brevi assenze fermo restando il limite massimo di dieci ore mensili individuali di prestazione aggiuntiva.; la conferma della titolarità di zona. L eventuale possibilità dell impiego dei titolari su zona diversa solo in casi eccezionali, sarà oggetto di accordo regionale da definirsi entro il 28 febbraio 2006; per quel che concerne l utilizzo delle scorte andranno individuati, a livello regionale, bacini virtuali e distanze, chilometriche e temporali, massime entro cui movimentare detto personale; nell ambito di dette intese dovranno essere concordate anche le assegnazioni di zone. Visto il confronto in atto sul riassetto complessivo del recapito, sugli sviluppi occupazionali (ex ctd ricorrenti) riteniamo il risultato raggiunto positivo per il settore, in quanto riporta chiarezza di regole condivise e pone le basi per un confronto più sereno sugli argomenti sopra citati e quindi sulla possibilità di verificare le condizioni per garantire prospettive certe a tutto il settore recapito. L Azienda su nostra richiesta si è anche impegnata verbalmente a verificare l eventuale contenzioso in essere collegato all azione di sciopero in corso. Pertanto visto l accordo raggiunto è stata revocata l azione di sciopero dello straordinario in atto a far data dal 9 dicembre (Vedi il testo integrale dell accordo a pagina 3) PAGINE UTILI: COLPITE E AFFONDATE!! Ci risulta che il Garante della privacy abbia contestato alla Mondadori l invio indirizzato di pagine utili ai privati, in quanto mancanti della preventiva autorizzazione all invio da parte dei destinatari. A seguito di tale intervento la Mondadori ha ridotto l invio alle sole destinazioni commerciali, pertanto il numero complessivo di invii si è ridotto da circa 12 milioni a circa pezzi. Dati gli attuali volumi l Azienda ha ritenuto non più sostenibile l utilizzo degli incentivi previsti e starebbe pertanto dando disposizione ai propri organismi periferici, in mancanza degli incentivi, di autorizzare eventuali prestazioni straordinarie, che si rendessero necessarie per la consegna degli oggetti di cui sopra. Chiederemo all Azienda, nel quadro delle relazioni industriali in essere, i necessari approfondimenti. Quadri Tecnici - mansioni di progettazione e coordinamento dei cantieri (D.L. 494/96) Comunicazione inviata all Azienda Ci pervengono segnalazioni dai nostri associati quadri che svolgono prevalentemente le attività indicate in oggetto, in merito alla mancanza di una assicurazione stipulata dall Azienda che possa coprire eventuali sinistri di cantiere. Benché le norme di Tutela Aziendale stabiliscano che il tecnico responsabile non debba necessariamente essere iscritto all Albo Professionale, la normativa prevede una comprovata esperienza lavorativa e l attestato di partecipazione ad un corso specifico per responsabile della sicurezza. Norma che attesta la delicatezza e responsabilità della mansione che, nella libera professione, viene lautamente ricompensata proprio per far fronte, in caso di incidente di cantiere, alle spese legali conseguenti l immediata denuncia penale da parte dell Autorità Giudiziaria. Diversamente avviene nella nostra Azienda dove, ci risulta, che tale incarico è affidato a Tecnici dell area Quadri e dei livelli B e C, senza alcun riconoscimento economico e, a quanto pare, in assenza di una specifica assicurazione. Ritenendo i fatti sopra esposti, se confermati, fortemente penalizzanti nei confronti dei lavoratori, vi richiediamo un cortese e sollecito riscontro. Segr. Reg.le (Giuseppe Marinaccio) La garanzia che gli indumenti ci proteggano dal freddo e dalla pioggia la danno solo i capi a norma : quelli, cioè, realizzati con specifici materiali che ne garantiscono, rispettivamente, l isolamento termico, l impermeabilità, la traspirabilità e quindi il comfort di chi li indossa. Non solo: devono anche superare precise prove tecniche. Lo ricorda UNI, Ente Nazionale Italiano di Unificazione che recentemente ha pubblicato due norme per gli indumenti di protezione: la UNI EN 342:2004 per quelli contro il freddo e la UNI EN 343:2004 per quelli contro la pioggia. Curiosa la prova tecnica cui gli indumenti di protezione contro il freddo (che vengono classificati in relazione alla permeabilità all aria) vengono sottoposti per stabilire il loro grado di isolamento termico. I capi vengono fatti indossare da manichini termici a grandezza naturale dotati di sensori: ciò permette di verificare in termini realistici, oltre che la loro vestibilità, il taglio, la copertura e la forma, anche il grado d efficacia della loro protezione dal freddo. Gli indumenti per la protezione dalla pioggia devono avere un elevata impermeabilità e una bassa resistenza al vapore acqueo (che tradotto in termini più semplici significa una elevata traspirabilità); sono requisiti che rendono questi indumenti oltre che utili, anche molto confortevoli, perché: da un lato permettono, come è ovvio, di non bagnarsi e dall altra, consentono una normale evaporazione del sudore, condizione fondamentale 1 2 per mantenere una corretta temperatura del corpo. Si evita così la spiacevole sensazione di eccessivo surriscaldamento, la conseguente sudorazione e il raffreddamento del corpo che può rendere un capo d abbigliamento, specie se utilizzato in condizioni climatiche particolari, veramente insopportabile. Una delle prove tecniche cui questi indumenti vengono sottoposti consiste nel verificare che, oltre ad essere impermeabili (la nuova norma stabilisce tre livelli di impermeabilità e traspirabilità) non si ritirino in caso di ripetute esposizioni all acqua: quelli a norma, infatti, non devono variare dimensione oltre il 3%, dopo cinque lavaggi o cinque cicli di pulitura a secco. Gli indumenti di protezione a norma si riconoscono perché riportano in etichetta, rispettivamente, i simboli illustrati qui di seguito: per il freddo figura 1 e per la pioggia figura 2.

7 RECAPITO: SINTESI DEL PROGETTO AZIENDALE DI RIORGANIZZAZIONE Le enunciazioni : La Rete di Recapito costituisce una rete di erogazione di servizi a domicilio di totale capillarità. Essa costituisce unitamente alla Sportelleria il front-end di Poste Italiane per la clientela retail e SOHO.Il Portalettere titolare di zona ha una profonda conoscenza del territorio servito e soprattutto delle località provinciali.il Recapito ha un ruolo strategico per Poste Italiane in quanto:dal recapito dipende in modo determinante la qualità dei servizi core. I Portalettere rappresentano il più frequente punto di contatto tra Azienda e clienti. L introduzione rituale dell Azienda : Il Recapito rappresenta oltre il 50 % dei costi dei Servizi di Corrispondenza. La nascita della D.O.L. - Luglio 2005 : Il conferimento alla Divisione Operazioni Logistiche del presidio dell intera filiera del processo di recapito dei prodotti di corrispondenza offre l opportunità di riesaminarne il modello organizzativo del Recapito in una ottica nuova. Consente la ricerca di sinergie degli asset logistici per sviluppare l efficienza operativa. Supporta il raggiungimento di elevati livelli di qualità coerentemente con gli impegni assunti con la clientela. Assicura lo sviluppo di prodotti innovativi ad alta potenzialità di mercato nell ambito del business dei servizi postali. Accresce la focalizzazione diretta sugli obiettivi strategici e la dotazione di leve operative alle funzioni territoriali. Consente il proseguimento del processo di semplificazione dell architettura organizzativa e dei processi decisionali anche attraverso l ottimizzazione nell utilizzo delle risorse disponibili. Le azioni del progetto di riorganizzazione: Implementazione di Gestori dedicati al recapito urbano e provinciale alle dirette dipendenze del Responsabile di recapito in ambito Polo Logistico Territoriale SPECIALE CONVENZIONE PER GLI ISCRITTI Shopping Club di Cinisello B.mo Abbiamo attivato una speciale convenzione con la ditta Shopping Club con sede in via S.Antonio 29 a Cinisello Balsamo. In questo negozio troverete numerosi prodotti di primissima scelta di varie merceologie (abbigliamento, piccoli elettrodomestici, profumeria, orologeria, scarpe, pelletteria, articoli da regalo ecc.). Agli iscritti SLP-CISL, previa l esibizione del tesserino provvisorio allegato al giornalino verranno praticati sconti che variano dal 30 al 7-0%. Tutti i nuovi articoli possono essere periodicamente comunicati al proprio indirizzo , naturalmente se rilasciato, mentre possono essere rilasciate ulteriori due tesserini riservati ai familiari. Suddivisione in ambito provinciale del personale portalettere in squadre di norma formate da 4 Aree Territoriali e composte da un minimo di 24 ad un massimo di 30 zone Avvio di una struttura di coordinamento composta da circa 1000 Capi squadra portalettere da reperire attraverso la conferma dei Capi Squadra PtL già in ruolo e l individuazione e la nomina di nuove risorse all interno del bacino dei portalettere Attribuzione della scorta all interno degli Uffici di Recapito con un maggior numero di zone di recapito Creazione di circa 400 bacini di norma contenenti 4 o 3 squadre (bacini principali) alle dirette dipendenze dell ex Resp. di recapito della Filiale, ovvero di 2 squadre (bacini secondari) affidati alle risorse specialistiche dello staff dell ex recapito di Filiale che risponderanno gerarchicamente al responsabile di bacino principale Confluenza, in una fase successiva, del personale addetto alle lavorazione interne ex DRT verso DOL La squadra La squadra ideale è composta da 4 aree territoriali, che rappresentano l unità operativa elementare Ciascuna area territoriale può essere, a sua volta, costituita da 5, 6 o 7 zone di recapito La squadra tipo si compone di un minimo di 24 fino ad un massimo di 30 zone di recapito La squadra imperfetta è composta da 3 o 5 Aree Territoriali e da un minimo di 15 zone ad un massimo di 35. Il ruolo del Capo squadra La mission: il caposquadra assicura il governo della squadra, garantendo la copertura quotidiana delle zone e la completa distribuzione della corrispondenza. Aree di responsabilità: Cura la prima istruzione professionale e l inserimento dei neoassunti Cura la programmazione e l erogazione delle ferie al personale della squadra Assicura direttamente o tramite i portalettere la corretta rilevazione dei dati necessari ad alimentare i dati base a- ziendali e la comunicazione delle notizie relative al proprio personale (ferie, malattie, straordinario,etc) Missione speciale del capo È responsabile della consegna della corrispondenza nell area di competenza della squadra È responsabile dell attivazione, in caso di necessità, delle organizzazioni operative alternative anche attraverso la copertura diretta del servizio PERCORSO FORMATIVO PREVISTO PER IL CAPOSQUADRA (della serie la scuola dei miracoli) 2 gg. di affiancamento con un Capo Squadra già operativo 1 gg. di formazione sugli adempimenti di focal point presso il riferimento territoriale di pertinenza 1 gg. di formazione sugli strumenti informatici di rilevazione e archiviazione dati 1 gg. di formazione sul ruolo 5 gg. per lo studio dei modelli gestionali ed operativi teorici e, insieme al Capo Bacino ed a esperti del Polo per la definizione, nella specifica realtà organizzativa e territoriale della propria squadra, dei modelli concreti da attuare nel campo

8 Nuova struttura organizzativa dei Cuas (comunicazione aziendale del ) La progressiva implementazione di innovazioni nei processi produttivi attinenti la lavorazione dei bollettini, sta modificando l'assetto delle attività svolte nei CUAS. Al fine di rendere l'organizzazione interna dei centri maggiormente funzionale all'evoluzione tecnologica e di processo intervenuta, è stato definito un nuovo modello organizzativo di cui si riportano, di seguito, le principali caratteristiche. In particolare ciascun CUAS sarà articolato nei seguenti ambiti di attività: PRODUZIONE produzione 1: con la responsabilità di assicurare la gestione della fase di pre-allibramento; produzione 2: con la responsabilità di assicurare la gestione della fase di post allibramento; cicli di recupero: con la responsabilità di curare la gestione delle anomalie e dell'archivio; STAFF controllo di gestione: con la funzione di supportare il responsabile del centro attraverso il monitoraggio dell'andamento dei principali indicatori di performance del centro; controllo di qualità: con la funzione di supportare il responsabile del centro per il mantenimento del sistema di gestione qualità secondo la Norma ISO 9001; segreteria tecnica: con la funzione di supportare il responsabile del centro nella cura delle attività di approvvigionamento dei materiali, di monitoraggio dell'igiene, di pianificazione degli interventi di manutenzione ordinaria e la richiesta di manutenzione straordinaria; focal point: con la funzione di supportare il responsabile del centro nella cura delle attività di rilevazione presenze/assenze del personale del centro. Saranno inoltre individuate, in ciascun Centro, delle risorse che, in qualità di operatori di sistema, dipenderanno gerarchicamente e funzionalmente dalla struttura centrale di Sistemi Informativi della Divisione Bancoposta per garantire il presidio dei sistemi, la sicurezza degli archivi informatici e delle reti. SOMMARIO RECAPITO: VERBALE DEL NUOVO ACCORDO 3 Indumenti di lavoro e dispositivi di protezione 4 CONSIGLIO GENERALE SLP CISL -DOCUMENTO FINALE 5 SINTESI RECAPITO QUADRI TECNICI INDUMENTI 6 RIORG.NE RECAPITO PROGETTO AZIENDALE 7 STRUTTURA CUAS ASSEMBLEA QUADRI 8 Rendi ancora più forte il nostro Sindacato, proponi ai colleghi di iscriversi alla Cisl!! Siamo al servizio degli iscritti e dei lavoratori per tutelare meglio i diritti di tutti. Difendiamo il lavoro e lottiamo per garantire il futuro di tutti. Visita la nostra pagina web al seguente indirizzo: http: // / lombardia / milano / La nostra sede è aperta dal Lunedi al Venerdi, dalle ore alle 19,30. Siamo a Milano in via Tadino n.18 2 piano - fermata - LIMA MM 1 Tel Fax Il 7 ottobre 2005 presso l UST-CISL di Milano si è tenuta l'assemblea dei Quadri e Dup, con la partecipazione del Coordinatore nazionale Quadri Lorenzo Galbiati, per dibattere e approfondire le numerose e sempre più pressanti problematiche che riguardano la categoria. Dopo un ampio ed approfondito dibattito l Assemblea denuncia: il crescente generale disagio dei Quadri PT milanesi alimentato dalla forte preoccupazione per il futuro di Poste Italiane ed aggravato dalla mancanza di progetti aziendali specifici afferenti lo sviluppo della categoria; le numerosissime difficoltà operative quotidiane dovute alla mancanza di personale e dì strumenti informatici con la contestuale irrazionale politica aziendale dei continui tagli di risorse che fanno peggiorare progressivamente la qualità della vita lavorativa di tutti gli addetti; il mancato riconoscimento economico delle maggiori prestazioni orarie effettuate dai Quadri e la mancata attivazione del conto ore individuale su cui far confluire le numerose ore di straordinario effettuate e non retribuite; le continue pressioni della Dirigenza Aziendale e dei Capi Servizio per il raggiungimento degli obbiettivi unilateralmente assegnati dall alto ; la mancanza di trasparenza riferita alle valutazioni personali, ai percorsi di carriera, all assegnazione dei budget e agli aumenti retributivi ad personam ; l inadeguatezza della retribuzione in relazione alle responsabilità assegnate a Quadri e DUP, nonché l insufficiente formazione riferita al ruolo ed alle responsabilità connesse; l Assemblea ritiene che: sia indispensabile da subito, un maggior coinvolgimento della categoria nelle scelte aziendali; la costruzione del budget debba prevedere un momento di confronto preventivo per definire le risorse necessarie per il raggiungimento degli obiettivi, vada abbandonata l assurda politica degli aumenti economici "ad personam che alterano gli equilibri retributivi stabiliti dal CCNL e mortificano la dignità di tanti colleghi che si applicano con sacrificio e spirito di abnegazione per realizzare gli obbiettivi assegnati, creando demotivazione e frustrazione; che debbano essere riconosciuti con celerità i livelli inquadramentali corrispondenti alle funzioni svolte, considerato che da troppo tempo vengono assegnati con notevoli ritardi o talvolta mai assegnati; che debbano essere assegnate con urgenza nuove risorse alla sportellerìa, procedendo contestualmente al riconoscimento della fascia B ai tanti colleghi che da troppo tempo attendono invano, in particolare a coloro che operano negli Uffici PT a doppio turno; improcrastinabile utilizzare un nuovo metodo per le valutazioni individuali che assicuri trasparenza e possibilità di confronto; necessario avviare un percorso affinché la retribuzione venga rapportata alle responsabilità; inderogabile l applicazione delle regole contrattuali con particolare riferimento all orario di lavoro previsto in 36 ore settimanali; pertanto tutte le prestazioni eccedenti devono essere considerate come straordinarie, retribuite o fatte confluire nel conto ore individuale. Ciò posto, l assemblea dà mandato alla Segreteria Territoriale SLP- CISL di Milano di avviare tutte le iniziative necessarie al fine affrontare al tavolo negoziale con l Azienda le pressanti ed urgenti problematiche dei Quadri PT milanesi. Approvato all unanimità ====== RSU QUADRI MI CITTA (Luigi Lombardo) VERBALE ASSEMBLEA GENERALE QUADRI E DUP A cura di: COORD.RE QUADRI SLP-CISL (Vito Maffeo)

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