PARCHI E ATTIVITA AGRICOLA: VINCOLI ED OPPORTUNITA
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1 PARCHI E ATTIVITA AGRICOLA: VINCOLI ED OPPORTUNITA Brindisi, 4 marzo 2005 Francesco Ciancaleoni
2 I MERITI DELLA LEGGE QUADRO Grazie alla Legge Quadro sulle Aree Protette (L. 394/91): si è registrata una straordinaria crescita della superficie tutelata; è stato introdotto un innovativo modello di organizzazione e di gestione, ormai consolidato e funzionante; sono state poste le premesse per una proficua collaborazione tra lo Stato, regioni, enti e comunità locali. 1
3 La crescita del numero delle aree protette ha: 1) accentuato la dimensione dei problemi da affrontare; 2) contribuito alla progressiva riduzione di una certa diffidenza. Questa differenza di clima ha avuto un primo segnale con la stesura dell Intesa tra le Organizzazioni professionali agricole e la Federparchi, sottoscritta nel
4 Il NUOVO CONCETTO DI VALORIZZAZIONE La conservazione viene oggi generalmente associata alla custodia, manutenzione e mantenimento del patrimonio naturale che, per il suo straordinario valore, giustifica l istituzione dell area protetta. 3
5 L IMPORTANZA DI UNA POLITICA DI PROMOZIONE DELL AMBIENTE Una politica rigorosa di promozione dell ambiente e delle risorse naturali è diventata un obiettivo largamente condiviso da tutta la comunità in quanto fattore di sviluppo sostenibile 4
6 PROBLEMI PERSISTENTI Problemi ancora sorgono laddove norme e procedure amministrative, senza avere un evidente valore ambientale specifico, inibiscono il normale svolgimento di una attività imprenditoriale. 5
7 L intenzione di procedere ad una promozione di metodi di gestione idonei a realizzare una integrazione tra agricoltura e territorio sottoposto allo speciale regime di tutela, attraverso strumenti di indirizzo, piuttosto che di prevalente proibizione, è rimasta priva di ascolto, rispetto alle aspettative della Legge Quadro. 6
8 Purtroppo in molti casi si è arrivati all impossibilità di svolgimento di relazioni reciproche tra l'abitare e il produrre. Questo ha impedito agli abitanti del parco di sentirsi responsabili del proprio futuro. 7
9 IL CAMBIAMENTO DI ROTTA SUGGERITO DALLA PAC Anche dalla PAC emerge la necessità del superamento di una logica di conservazione basata sull'esclusiva tutela dei singoli habitat naturali. Si tratta invece di promuovere l'avvio di una strategia complessiva orientata alla valorizzazione del territorio quale componente del contesto di vita di ciascuna comunità organizzata. Il nuovo modello europeo di agricoltura efficiente, economicamente redditizia e socialmente accettabile si basa, infatti, su: La multifunzionalità dell'impresa agricola la gestione sostenibile la valorizzazione del legame delle produzioni con il territorio 8
10 Secondo la nuova PAC, un'agricoltura multifunzionale sostenibile, competitiva e diffusa su tutto il territorio, deve: concorrere alla salvaguardia del paesaggio; preservare l'ambiente naturale; tutelare la salvaguardia del benessere animale; fornire un contributo fondamentale alla vita rurale, nonché venire incontro alle preoccupazioni e alle esigenze del consumatore per quanto riguarda la qualità e la sicurezza dei prodotti alimentari. Si tenga conto, ancora, della introduzione della cross compliance. 9
11 LA NECESSITA DEL CONSENSO Probabilmente Il punto rimasto maggiormente disatteso, rispetto alle intenzioni originali della Legge Quadro, riguarda la stretta dipendenza delle aree naturali protette e del loro sviluppo futuro con il consenso di che le abita. 10
12 LA NECESSITA DEL CONSENSO l'interazione tra agricoltura e territorio ha modellato nel tempo paesaggi dalle eccezionali qualità estetiche e culturali, conservando biodiversità e produzioni tipiche che possono rappresentare essenziali fonti di benessere. Per questo, in questi luoghi, lo sviluppo dell'agricoltura ecosostenibile e la conservazione ambientale non sono in contrapposizione, ma risultano complementari. 11
13 . LA NECESSITA DEL CONSENSO Ciascun imprenditore agricolo dovrebbe essere in grado di legare ad una logica di bilancio la sua scelta di rimanere ancorato al contesto sociale ed economico di riferimento, facendo leva sul vantaggio competitivo che l'identità territoriale del parco trasferisce al processo produttivo, attraverso l'integrazione delle tradizionali attività di coltivazione e di allevamento con quelle di promozione dei prodotti tipici, di turismo ambientale e di servizi. 12
14 LA NECESSITA DEL CONSENSO Nel riorientamento degli obiettivi delle imprese agricole all'interno delle aree protette occorre pensare ad una piena integrazione delle attività e non ad una sopravvivenza delle stesse, attraverso la diversificazione delle opportunità occupazionali. 13
15 LA NECESSITA DELLA PARTECIPAZIONE ATTIVA DEGLI IMPRENDITORI AGRICOLI La progettazione stessa di un parco è concepibile, allora, soltanto in un contesto di iniziative finalizzate allo sviluppo delle comunità umane nel territorio, innescando prioritariamente processi sociali atti a generare comportamenti conservativi dell ambiente. 14
16 LA NECESSITA DI UN PERCORSO PARTECIPATIVO CON LE ORGANIZZAZIONI AGRICOLE Occorre andare verso una partecipazione effettiva degli agricoltori negli organismi di gestione delle aree naturali protette, prevedendo che i provvedimenti generali o particolareggiati di pianificazione territoriale o gestionali di dette aree, che riguardino gli assetti agricoli e forestali, debbano essere assunti attraverso un percorso partecipativo e concertativo obbligatorio con le organizzazioni professionali agricole. 15
17 Le aree naturali come territori di progetto Le aree naturali ben si prestano per la realizzazione di azioni dirette alla promozione dello sviluppo rurale attraverso: la trasformazione dei prodotti; la valorizzazione delle produzioni tipiche e la loro commercializzazione; l organizzazione del turismo rurale e dell agriturismo. Oltre a: favorire politiche contrattate di prevenzione nei siti di alto valore biologico; mettere in atto azioni in funzione della diversificazione e della qualità dei prodotti agroalimentari; valorizzare le risorse turistiche locali e le caratteristiche storiche e culturali; preservare e promuovere i mestieri e le conoscenza locali. 16
18 Per questo appare urgente l inserimento della rappresentanza delle Organizzazioni professionali agricole nei Consigli di gestione dei parchi nazionali e delle altre aree naturali protette. 17
19 Dall Intesa Federparchi Organizzazioni Agricole (2001) Le aree protette devono diventare luoghi di eccellenza dove sperimentare nuove e più avanzate forme di politica agro-ambientale con particolare riguardo alla diminuzione degli input, alla tipicizzazione dei prodotti ed alla stessa conservazione del paesaggio, nonché per garantire la permanenza e l ammodernamento strutturale delle aziende agricole. Soprattutto nelle aree protette collocate in zone di montagna e/o svantaggiate l attività agricola, condotta con metodi tradizionali, rappresenta un elemento indispensabile per mantenere vivo il tessuto sociale, economico e storico-culturale delle stesse comunità umane insediate. 18
20 Nella politica delle aree naturali protette si apre un nuovo fronte: si tratta della gestione dei regolamenti di attuazione della rete Natura 2000, istituita ai sensi della Direttiva Uccelli e della Direttiva Habitat. Infatti, temi indissolubilmente legati alla conservazione delle biodiversità sono: La salvaguardia del paesaggio rurale e delle pratiche agro-silvo-pastorali tradizionali, la tutela delle razze domestiche minacciate la incentivazione di produzioni tipiche e di qualità 19
21 Considerati il numero e la dimensione delle Zone di Protezione Speciale (ZPS) e dei Siti di Interesse Comunitario (SIC) - l Italia possiede circa il 17% dei SIC Europei - diventa ancora più essenziale, per una corretta ed efficiente gestione, una forma di concertazione e di partecipazione degli agricoltori. Bisognerà dunque operare perché le misure previste per incoraggiare una produzione agricola compatibile nelle aree della rete Natura 2000 siano proporzionate ai vincoli che necessariamente questa normativa contempla. 20
22 CONCLUSIONI Si elencano una serie di importanti passaggi ritenuti necessari per una corretta e proficua valorizzazione e gestione delle aree protette, per conseguire l obiettivo di un maggiore coinvolgimento ed integrazione dell agricoltura eco sostenibile nella vita dei parchi: 21
23 1) Inserire nei Consigli di gestione dei parchi nazionali esponenti delle Organizzazioni Professionali Agricole maggiormente rappresentative a livello nazionale; 2) Istituire, nelle singole aree naturali protette, tavoli di concertazione per concordare preventivamente, con le organizzazioni professionali agricole, le politiche agroambientali; 3) Promuovere la conclusione di accordi di programma, principalmente con le organizzazioni professionali agricole, finalizzati allo sviluppo economico-sociale e alla conservazione e valorizzazione del patrimonio naturale delle aree; 22
24 4) Prevedere una concreta collaborazione e partecipazione con gli Enti locali e territoriali per il finanziamento di progetti di sviluppo che prevedano una crescita e ricaduta economica sulle comunità agricole locali, sollecitando e promuovendo l applicazione dell art. 7 della legge 394/91; 5) Prevedere e proporre modalità di coinvolgimento e partecipazione delle Organizzazioni Professionali Agricole, sia alla stesura che alla predisposizione di eventuali regolamenti, relativi alla partecipazione e alla gestione delle aree individuate come SIC e ZPS della Rete Natura 2000 e alla predisposizione e realizzazione degli ulteriori programmi di attività; 6) Istituire gruppi di lavoro con la pubblica amministrazione, sul tema della protezione del territorio e di Natura 2000, sia a livello nazionale che regionale, per esaminare e proporre soluzioni anche per l attuazione dei programmi della Rete Ecologica nei confronti delle attività agrosilvopastorali; 23
25 7) Prevedere una esplicita connessione della pianificazione delle aree protette con le misure dei piani di sviluppo rurale; 8) Prevedere la massima diffusione della disciplina dei contratti territoriali, introdotti dal decreto legislativo n. 228 del 2001, per rafforzare la vocazione multifunzionale delle imprese agricole nell esercizio dei compiti di tutela ambientale e di promozione della biodiversità; 9) Prevedere la regolamentazione del marchio geografico delle aree naturali protette per valorizzare l identità dei prodotti tipici e territoriali; 24
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