In Breve. n. 3/2009. I piccoli comuni in Lombardia Caratteri territoriali, demografici e socio economici. Informativa Breve LA DISTRIBUZIONE
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1 Servizio Valutazione Processo Legislativo e Politiche regionali Ufficio Analisi Leggi e Politiche regionali Dicembre 2009 In Breve Informativa Breve I piccoli in Lombardia Caratteri territoriali, demografici e socio economici n. 3/2009 LA DISTRIBUZIONE DEI PICCOLI COMUNI SUL TERRITORIO LOMBARDO LA POPOLAZIONE DEI PICCOLI COMUNI I FATTORI DI RISCHIO PER LA POPOLAZIONE DEI PICCOLI COMUNI LE ATTIVITÀ ECONOMICHE CONCLUSIONI PER SAPERNE DI PIÙ Il 70% dei italiani ha meno di abitanti e vi risiede circa il 17% della popolazione complessiva. I piccoli sono diffusi in tutte le regioni italiane e non solo nelle zone montane e periferiche, ma anche in quelle più prossime ai grandi centri urbani. In Lombardia (così come in Piemonte, Valle d Aosta, Molise, Trentino Alto Adige, Sardegna, Abruzzo e Calabria) i fino a abitanti sono particolarmente numerosi: sono 1.093, rappresentano il 71% dei della regione e vi risiede il 22% dei cittadini lombardi. La realtà di questi insediamenti piccoli e spesso piccolissimi è spesso all attenzione dei decisori pubblici. Ancor più oggi che il disegno di legge approvato nel novembre scorso dal Consiglio dei Ministri ha riportato all attualità dell agenda politica il tema della riforma degli enti locali, con la razionalizzazione delle loro funzioni e dei loro organi di governo. Molti istituti di ricerca forniscono periodicamente informazioni sulle caratteristiche demografiche, territoriali, economiche e sociali dei in generale e di quelli piccoli in particolare. Lo ha fatto recentemente anche Cittalia (fondazione dell ANCI dedicata a studi e ricerche) con L Atlante dei Piccoli Comuni Tuttavia, le informazioni disponibili sono generalmente riferite ai piccoli con popolazione fino a abitanti. Questo In Breve riporta, invece, le principali informazioni territoriali, demografiche e socio economiche sui piccoli lombardi con popolazione fino a abitanti: una delimitazione di campo coerente con la normativa regionale che sceglie questa soglia demografica per definire i piccoli destinatari degli interventi regionali di sostegno (l.r. 11/2004 Misure di sostegno a favore dei piccoli della Lombardia) 1. 1 Per le informazioni sull attuazione delle misure di sostegno previste dalla legge regionale n. 11/2004 si rinvia alle Note Informative n. 12 e 13 del 2008 del Servizio Valutazione del Processo legislativo e Politiche regionali e pubblicate sul sito web del Consiglio regionale della Lombardia.
2 1. LA DISTRIBUZIONE DEI PICCOLI COMUNI SUL TERRITORIO LOMBARDO Diminuzione dei piccoli Il 41% dei lombardi ha una popolazione residente che non supera i abitanti (dato 2008). Fra il 2001 ed il 2008 i piccoli si sono ridotti da 688 a 634: 55 hanno superato la soglia dei abitanti mentre uno di essi ne è sceso al di sotto. Nelle province di, e la maggior parte dei sono piccoli; invece nella provincia di e soprattutto in quella di sono la minoranza. Tav. 1 I piccoli nelle province lombarde nel 2008 Prov. totale fino a ab. incidenza piccoli (%) BG BS CO CR LC LO MN MI PV SO VA Totali % Tav. 2 Ripartizione dei lombardi e dei piccoli per zona altimetrica 48% 31% 39% 42% Montagna 21% Collina Pianura 19% I piccoli in montagna Quasi la metà dei lombardi è ubicato in pianura ed un terzo in montagna. Nel caso dei piccoli, queste proporzioni si invertono: oltre la metà è in territori di montagna e poco più di un terzo in pianura. Si trovano in zona montana tutti i piccoli della provincia di così come oltre l 80% di quelli delle province di,, e. I piccoli di collina sono maggiormente diffusi nelle province di e. Tutti i Tav. 3 Piccoli per zona altimetrica e per provincia (2007) 100% piccoli delle province di,,,, ed oltre il 60% di quelli della provincia di, sono invece situati in pianura. 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Piccoli Comuni Lombardia Pianura Collina Montagna 2
3 Comuni piccoli e piccolissimi Stranieri nei piccoli 2. LA POPOLAZIONE DEI PICCOLI COMUNI cittadini lombardi risiedono nei piccoli : il 6,4% della popolazione regionale. Per la maggior parte (68%) si concentrano nelle province di,,, e. In media, un piccolo comune lombardo ha meno di abitanti, ma in 141 casi (il 22%) la popolazione non supera i 500 abitanti. Nel periodo , 189 piccoli (il 27%) hanno visto ridursi la popolazione, con decrementi che vanno dall 1% al 24%. La popolazione insediata nei piccoli montani ed in quelli di pianura è numericamente molto simile (rispettivamente il 42% ed il 39% del totale). Rispetto alla generalità dei montani quella dei piccoli di montagna è quasi quattro volte superiore e, specularmente, gli abitanti nei piccoli di pianura (39%) sono molto meno numerosi di quelli della generalità dei di pianura (69%). Tav. 5 Popolazione residente nei piccoli, per zona altimetrica e per provincia (2007) 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Piccoli Comuni Lombardia Anche nei piccoli la composizione della popolazione diviene più eterogenea, come nel resto della regione, per la presenza di stranieri. Al 31 dicembre 2007, la popolazione straniera residente nei piccoli ammontava a unità, pari al 6,5% della popolazione (il dato lombardo è del 7,6%). La presenza non è uniforme in tutte le province ma varia da un minimo del 2,3% nei piccoli della provincia di ad un massimo dell 8,9% in quelli della provincia di. 3 Tav. 4 La distribuzione provinciale dei piccoli e della loro popolazione nel 2008 Prov. Piccoli Popolazione v.a. % v.a. % BG 99 15, ,4 BS 63 9, ,4 CO 82 12, ,9 CR 73 11, ,5 LC 34 5, ,2 LO 28 4, ,9 MN 17 2, ,8 MI 8 1, ,8 PV , ,0 SO 48 7, ,7 VA 50 7, ,4 Totali ,0% ,0% Pianura Collina Montagna Tav. 6 Incidenza della popolazione straniera sul totale della popolazione nei piccoli anno 2007 Incidenza Provincia popolazione straniera 5,2% 6,4% 4,9% 8,9% 3,8% 7,9% 8,8% 3,7% 8,8% 2,3% 6,9% Media piccoli 6,4%
4 3. I FATTORI DI RISCHIO PER LA POPOLAZIONE DEI PICCOLI COMUNI Invecchiamento della popolazione Gli insediamenti piccoli e, fra essi in particolare, quelli di montagna appaiono frequentemente esposti a forme di impoverimento demografico e socio economico. Le fasce più giovani di popolazione si spostano verso zone meno marginali, più urbanizzate e con maggiore concentrazione di attività economiche e servizi. Nei piccoli e montani ci aspetteremmo quindi di trovare una maggiore concentrazione di anziani, disoccupati e soggetti economicamente non attivi, ma i dati demografici del 2008 almeno in parte smentiscono queste previsioni. Il tasso di invecchiamento 2 medio nei piccoli, pari al 20,2%, non differisce molto dalla media lombarda del 19,9%. La presenza di ultrasessantacinquenni ha minore incidenza nei piccoli milanesi e lodigiani (con tassi del 15,0% e 17,7%) mentre il valore massimo si registra in quelli mantovani con il 28,6%. Tav. 7 Tasso di invecchiamento dei piccoli distinto per provincia anno 2008 (valori %) 19,9 20,7 21,6 21,1 21,4 17,7 28,6 15,0 25,6 21,3 18,9 20,2 Media piccoli Riduzione della popolazione attiva Anche il tasso di dipendenza demografica 3 medio dei piccoli non differisce dalla media regionale: in Lombardia, come nei piccoli, ci sono 33 soggetti inattivi, tra giovani ed anziani, ogni 100 soggetti attivi. Fanno eccezione i piccoli delle province di e dove il tasso supera il 40%. Tav. 8 Tasso di dipendenza demografica dei piccoli per provincia anno 2008 (valori %) 33,7 34,1 42,5 34,2 34,2 31,9 40,4 30,7 36,2 33,9 32,5 33,6 Media piccoli 2 Il tasso di invecchiamento della popolazione è calcolato come rapporto tra la popolazione anziana (oltre 65 anni) e il totale della popolazione. 3 Il tasso di dipendenza demografica esprime il rapporto tra la popolazione residente non attiva (giovani sotto i 15 anni ed anziani da 65 anni in poi) e la popolazione cosiddetta attiva (popolazione tra i 15 e i 64 anni). 4
5 Occupazione e disoccupazione Il tasso di occupazione nei piccoli è del 47,6% di poco inferiore alla media regionale pari al 50,4%. Solo i piccoli milanesi e lodigiani hanno tassi più vicini alla media regionale. Il tasso di disoccupazione pari al 4,5% è invece più vicino al dato regionale del 4,7%. Nei piccoli delle province di, e si registrano tassi inferiori al 4,0%. Tav. 9 Tasso di occupazione nei piccoli per provincia (valori %) 47,8 47,6 47,9 49,0 48,5 50,4 47,1 56,7 44,9 45,7 49,5 47,6 Media piccoli Tav. 10 Tasso di disoccupazione nei piccoli per provincia (valori %) 4,2 4,7 4,4 3,7 3,4 4,5 3,1 4,3 5,3 5,2 4,9 4,5 Media piccoli I livelli di istruzione Se per invecchiamento e attività della popolazione i piccoli non sembrano in situazione diversa dal resto dei della regione, per quanto concerne la diffusione dell istruzione superiore (diploma e laurea) fra i loro abitanti, il tasso medio 4 del 22,6% è sensibilmente inferiore al dato regionale del 33,0%. Anche in questo caso si registrano differenze fra le diverse province: gli abitanti dei piccoli milanesi e varesini sono diplomati e laureati in misura più vicina alla media regionale, mentre lo sono molto meno in tutte le altre province. Tav. 11 Tasso di istruzione dei piccoli distinto per provincia anno 2008 (valori %) 18,7 19,2 22,8 22,4 22,3 25,3 21,3 30,7 24,8 20,8 28,1 22,6 Media piccoli 4 Il tasso di istruzione superiore è calcolato come rapporto del numero di diplomati e laureati sulla popolazione residente con età superiore a 6 anni. 5
6 Le imprese attive 6. LE ATTIVITÀ ECONOMICHE Tav. 12 Imprese attive nei lombardi e nei piccoli nel 2008 Provincia Imprese Imprese Imprese per Imprese attive per 1000 attive 1000 ab. nei nei piccoli ab. in in tutti i piccoli tutti i Totali Nei piccoli hanno sede circa imprese (il 6,3% delle imprese lombarde). La loro concentrazione rispetto alla popolazione è di poco inferiore a quella regionale: 83 imprese attive ogni abitanti nei piccoli, contro le 86 del totale regionale. Suddividendo i piccoli per provincia, osserviamo una minor concentrazione di imprese nei piccoli delle province di,,, e, mentre la situazione è invertita nelle province di,, e. Distribuendo i piccoli per zona altimetrica, osserviamo che le imprese sono meno concentrate sia nei piccoli di montagna, come d altra parte ci si poteva aspettare, che in quelli di pianura; invece nei piccoli collinari la concentrazione di imprese supera la media regionale. Tav. 13 Imprese attive nei piccoli lombardi per zona altimetrica nel 2008 imprese/ Zona altimetrica Tot. Imprese 1000 ab. Montagna Collina Pianura Tot. Piccoli Comuni Settori di attività La struttura economica dei piccoli appare basata sulle imprese del settore primario e di quello delle costruzioni. Tav. 14 Imprese attive nei piccoli per settore e provincia (dati % 2008) Agricoltura, Alberghi e Provincia silvicoltura Industria Costruzioni Commercio ristoranti e pesca Servizi Non class. 13,8 14,6 29,7 18,2 8,1 15,3 0,4 17,9 16,9 19,1 18,9 10,1 16,2 0,8 16,4 11,9 24,7 18,4 10,7 17,3 0,6 34,4 13,3 17,8 18,2 4,4 11,7 0,2 11,1 17,5 25,5 19,0 9,4 16,8 0,8 24,6 12,5 22,7 19,0 4,6 16,4 0,1 40,9 12,8 15,7 17,2 3,0 10,3 0,1 13,1 18,4 18,9 22,4 5,5 20,3 1,4 41,3 10,4 17,3 15,6 4,5 10,7 0,2 25,8 10,8 22,9 16,9 10,6 12,8 0,3 10,6 17,3 25,5 21,3 7,7 16,8 0,7 Media dei piccoli 25,5 13,5 21,5 18,0 7,1 14,0 0,4 Lombardia 6,8 15,2 6 17,2 24,1 4,9 30,7 1,2
7 Peculiarità: agricoltura e turismo La presenza di imprese agricole nei piccoli è infatti quadrupla rispetto alla media regionale, e supera il 40% fra quelli del mantovano e del pavese. Le imprese edili sono particolarmente diffuse e nelle piccole realtà di alcune province,, e costituiscono la tipologia economica nettamente prevalente. Risultano essere di gran lunga meno diffuse, invece, le attività commerciali, con l eccezione dei piccoli milanesi e varesini. Ciò che ulteriormente differenzia le attività produttive nei piccoli rispetto al resto della regione è la minore diffusione dei servizi. Solo nel caso dei piccoli della provincia di, tale tipo di attività risulta prevalente sulle altre. Le attività turistiche risultano mediamente più diffuse nei piccoli, rispetto alla media lombarda. La consistenza dell offerta turistica generalmente viene descritta attraverso la dimensione della rete delle strutture ricettive, alberghiere ed extraalberghiere: il rapporto tra posti letto e popolazione residente nei piccoli è tre volte più alto di quello regionale. Tav. 15 Posti letto ogni 1000 abitanti nei piccoli nel Tot. Piccoli Comuni Tot. Lombardia La concentrazione di attività del settore alberghiero e della ristorazione è particolarmente elevata nei piccoli delle province di, e, caratterizzate dalla maggiore vocazione turistica delle loro aree montane e lacustri. Di molto inferiore, invece, l offerta turistica ricettiva nei piccoli delle province di,, e. Tav. 16 Posti letto ogni 1000 abitanti nei piccoli per zona altimetrica nel Montagna Collina Pianura Tot. Piccoli Comuni Tot. Regione 7
8 IN SINTESI Il numero dei piccoli lombardi si è ridotto e, conseguentemente, si è ridotta anche l incidenza della popolazione che vi risiede sul complesso della popolazione della regione. Dal punto di vista delle caratteristiche demografiche, i piccoli non si differenziano in maniera significativa dalla generalità dei. Sono maggiori, talvolta, le differenze che si rilevano tra piccoli appartenenti a province diverse. Il trend demografico complessivo dei piccoli non è negativo, come si è spesso comunemente portati a credere, né la loro popolazione è più vecchia rispetto alla generalità dei, fatta eccezione per i piccoli situati in aree montane. Anche il tasso di disoccupazione che vi si registra è pressoché identico al valore regionale. Abbiamo invece osservato uno scarto decisamente ampio nel livello di istruzione, che nei piccoli è inferiore di ben un terzo rispetto a quello lombardo, e nella struttura economica caratterizzata da una presenza di imprese agricole quadrupla rispetto alla media regionale, mentre le attività commerciali e i servizi appaiono meno diffusi. PER SAPERNE DI PIÙ Anci, Atlante dei piccoli 2009, IReR, Stato attuale dei piccoli Comuni lombardi ed esigenze di sostegno istituzionale, 2009 Il gruppo di lavoro che ha elaborato questa analisi è composto da Pinuccia Dantino (project leader), Elvira Carola (coordinamento), Vito Rallo e Nicola Iacovino. Editing e segreteria: Daniela Carnelli. Le informazioni riportate nelle tabelle e nei grafici sono state attinte alle diverse fonti indicate in calce e sono state oggetto di elaborazione da parte del gruppo di lavoro. Stampa a cura dell U.O.O. Centro Stampa e Fotocomposizione del Consiglio Regionale della Lombardia. E possibile chiedere copia della pubblicazione presso la segreteria dell Ufficio Analisi Leggi e Politiche regionali tel ufficio.analisileggi@consiglio.regione.lombardia.it Pubblicazione non periodica. Distribuzione gratuita. Nessuna riproduzione, traduzione o adattamento può essere pubblicato senza citarne la fonte. 8
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