GESTIONE EMERGENZA EBOLA

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1 Data: 20/11/2014 Pagina 1 di 20 INDICE 1. PROSPETTO DELLE REVISIONI 2. ELENCO DEI DESTINATARI 3. SCOPO 4. CAMPO DI APPLICAZIONE 5. ACRONIMI SIGLE ABBREVIAZIONI 6. RIFERIMENTI 7. DIAGRAMMA DI FLUSSO 8. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA 9. SICUREZZA 10. INDICATORI Nome Firma Preparato Controllato Verificato Approvato Gruppo di lavoro Direttore ASDOS Risk Management Direzione Sanitaria Angela Bocconi Davide Archi Fulvia Folli Roberto Riva Firmato in originale Firmato in originale Firmato in originale Firmato in originale

2 Pagina 2 di PROSPETTO DELLE REVISIONI N REV DATA MODIFICHE PAG 0 20/11/2014 Emissione Procedura Tutte Il presente PDTA è stato redatto da un gruppo di lavoro formato da : Davide Archi Vittorio Beccarini Angela Bocconi Maurizio Buvoli Aurelio Farina Marco Ferrari Fulvia Folli Maria Grazia Fugazza Elena Gambarana Erica Magni Gianluigi Gargantini Stefano Paglia Cristina Patrinostro Roberto Riva Valerio Tagliaferri Marco Tinelli Miriam Villani Direttore Area Supporto Direzionale Organizzazione Sviluppo (ASDOS) Responsabile Servizio Prevenzione Protezione Aziendale (SPPA) Direttore Medico Presidio Unico Direttore Dipartimento Emergenza Urgenza e PS Codogno Coordinatore Infermieristico PS Lodi Servizio Igiene Ospedaliera (SIO) Risk Manager Coordinatore Infermieristico PS Codogno Direttore Farmacia Ospedaliera Farmacia Ospedaliera Direttore Pediatria Lodi Codogno Direttore s. PS Lodi Coordinatore Infermieristico Malattie Infettive Direttore Sanitario Aziendale e Responsabile Comitato Infezioni Ospedaliere (CIO) Responsabile SIO Direttore Malattie Infettive Responsabile Area Dipartimentale (RAD)

3 Pagina 3 di 20 SCHEMA DOCUMENTO PROCEDURA GESTIONE EMERGENZA EBOLA MODULO KIT EBOLA -M.1 ISTRUZIONE OPERATIVA TRIAGE EBOLA (domande per il triage) PGA.GEEE.1-IO.1 ISTRUZIONE OPERATIVA VESTIZIONE PGA.GEEE.1-IO.2 MODULO CHECK LIST VESTIZIONE -IO.2-M.2 ISTRUZIONE OPERATIVA SVESTIZIONE PGA.GEEE.1-IO.3 MODULO CHECK LIST SVESTIZIONE -IO.3-M.3 ISTRUZIONE OPERATIVA INVIO CAMPIONI EMATICI OSPEDALE SACCO PGA.GEEE.1-IO.4 MODULO SCHEDA DI RACCOLTA DATI PER LA DIAGNOSI DI LABORATORIO IN CASO DI SOSPETTA INFEZIONE DA VIRUS EBOLA -IO.4-M.4 ISTRUZIONE OPERATIVA DECONTAMINAZIONE PAZIENTE PGA.GEEE.1-IO.5

4 Pagina 4 di ELENCO DEI DESTINATARI Tutto il personale sanitario-assistenziale dell Azienda Ospedaliera (AO) della Provincia di Lodi. 3. SCOPO Scopo della presente procedura è definire le modalità di identificazione, gestione e segnalazione degli eventuali casi probabili/sospetti di Malattia da Virus Ebola (MVE) che accedono all Azienda Ospedaliera della Provincia di Lodi. 4. CAMPO DI APPLICAZIONE La procedura si applica in tutte le USC/USS dei Presidi Ospedalieri della AO della Provincia di Lodi con particolare attenzione per le USC di Pronto Soccorso (PS) di Lodi e Codogno, Punto di Primo Intervento (PPI) di S. Angelo Lodigiano, USC di Malattie Infettive (MI). 5. ACRONIMI SIGLE ABBREVIAZIONI E GLOSSARIO sigla Descrizione ASDOS Area Supporto Direzionale Organizzazione Sviluppo ASL Azienda Sanitaria Locale AVPU Scala valutazione stato coscienza CIO Comitato Infezioni Ospedaliere DGP Pathopak Contenitore rigido per trasporto provette DPI Dispositivi Protezione Individuali MI Malattie Infettive MSA Mezzo Soccorso Avanzato MVE Malattia da Virus Ebola OBI Osservazione Breve Intensiva PO Presidio Ospedaliero PPI Punto Primo Intervento PS Pronto Soccorso Rule In Ingresso nel percorso Rule Out Uscita dal percorso SIO Servizio Igiene Ospedaliera SPPA Servizio Prevenzione Protezione Aziendale USC Unità Strutturale Complessa USS Unità Strutturale Semplice 6. RIFERIMENTI Nota prot. H del avente ad oggetto "Malattia da Virus Ebola - attuazione delle indicazioni ministeriali in Regione Lombardia - Aggiornamento al " con relativi allegati

5 Pagina 5 di 20 Nota prot. H del avente ad oggetto: "Malattia da Virus Ebola - Attuazione delle indicazioni Ministeriali in regione Lombardia aggiornamento al " e allegati Nota prot. n del 19 Agosto 2014 Regione Lombardia Malattia da Virus Ebola attuazione delle indicazioni Ministeriali in Regione Lombardia Circolare 13 agosto 2014 Ministero della Salute segnalazione e gestione di eventuali casi sospetti di Malattia da Virus Ebola (MVE) Circolare 8 agosto 2014 Ministero della Salute Malattia da Virus Ebola, Africa Occidentale aggiornamento 8 agosto 2014 Misure di profilassi internazionale raccomandazione per i viaggiatori Circolare 1 agosto 2014 Ministero della Salute Malattia da Virus Ebola, Africa Occidentale: aggiornamento Misure di sorveglianza Circolare 8 aprile 2014 Ministero della Salute Malattia da Virus Ebola, Africa Occidentale: Misure di sorveglianza ai punti di ingresso internazionali in Italia aggiornamento Circolare 4 aprile 2014 Ministero della Salute Malattia da Virus Ebola, Africa Occidentale: Misure di sorveglianza ai punti di ingresso internazionali in Italia Ministero dell Interno procedure nazionali per il trasporto di pazienti in alto biocontenimento 23 novembre Ministero della Salute CCM TEV raccomandazioni e indicazioni per il trasporto prot. DGP PREV. V/24349/P/I4 ca9 16 ottobre 2007 Circolare n 4 del 13 Marzo 1998 Ministero della Sal ute Febbri Emorragiche Virali. Raccomandazioni per il trasporto, Ministero della Salute Decreto del Ministero della Salute 15/12/1990; - Sistema informativo delle malattie infettive e diffusive. - Aggiornamento alla GU 06/09/98. Delibera Giunta Regionale Lombardia 30/09/2004 N. VII/18853 Sorveglianza, notifica, controllo delle malattie infettive: revisione e riordino degli interventi in Regione Lombardia. - (Circolare N. 42/SAN/2004 : indicazioni per l attuazione). Delibera Giunta Regionale Lombardia 3/02/2010 N. VIII/ Revisione ed aggiornamento degli interventi di sorveglianza, prevenzione, profilassi e controllo delle malattie infettive. Circolare n. 65 del 18.agosto.1983 Ministero della Sanità Circolare n. 31. marzo 1992 Ministero della Sanità Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n 81 e smi

6 Pagina 6 di DIAGRAMMA DI FLUSSO 7.1 Triage infermieristico SCHEMA DI COMPORTAMENTO PER PAZIENTI POTENZIALMENTE AFFETTI DA EBOLA Il paziente riferisce: febbre, cefalea, mialgie, faringite, malessere generale, vomito TRIAGE DOMANDA: 1. Negli ultimi 21 giorni è stato in viaggio in Liberia, Sierra Leone, Guinea, o Congo? 2. Negli ultimi 21 giorni ha avuto contatti con liquidi biologici, sangue o salme provenienti da pazienti affetti da virus Ebola? NO SI Rule out percorso Ebola Sospetto di Ebola Isolare il paziente in sala bonifica, avvisare il medico di guardia Rule in percorso Ebola

7 Pagina 7 di Triage avanzato medico Prosegue protocollo caso sospetto Prosegue protocollo caso probabile Prosegue protocollo caso sospetto

8 Pagina 8 di Gestione caso sospetto Attivazione Autolettiga per trasporto provette verso l Ospedale L. Sacco Spogliare il paziente solo degli abiti che impediscono la visita (abiti in sacco doppio) In presenza di evidenti liquidi biologici valutare la decontaminazione del paziente secondo le modalità descritte nell IO Vestizione del paziente con camice + mascherina FFP3 non filtrata Trasferimento del paziente con barella nella stanza di isolamento identificata. Contattare Ospedale Sacco ed eseguire prelievo Tel 02/ Referto test Ebola Positivo Negativo Sintomi < 72 ore Negativo Sintomi > 72 ore Trasferimento Ospedale L.Sacco Nessuna procedura deve essere fatta sul paziente, se non salvavita e deve essere in ogni caso data priorità alla sicurezza dell operatore ed al contenimento ambientale. Isolamento malattie infettive Uscita percorso Ebola

9 Pagina 9 di Gestione caso probabile Gestione integrale nel locale Bonifica Attivazione per trasferimento del paziente verso l Ospedale L. Sacco Tel. 02/ Sorveglianza attiva da parte di un operatore Nessuna procedura deve essere fatta sul paziente, se non salvavita e deve essere in ogni caso data priorità alla sicurezza dell operatore ed al contenimento ambientale.

10 Pagina 10 di DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ 8.1 Premessa Manifestazioni cliniche Clinicamente, si tratta di una malattia acuta grave, caratterizzata da comparsa improvvisa di febbre elevata, astenia intensa, dolori articolari e muscolari, inappetenza e mal di stomaco, mal di testa, mal di gola. Questi primi sintomi possono essere seguiti da vomito, diarrea, esantema cutaneo diffuso, iniezione congiuntivale, singhiozzo, tosse, dolore al petto, difficoltà respiratorie o di deglutizione. I fenomeni emorragici, sia cutanei che viscerali, possono comparire in genere al sesto-settimo giorno, soprattutto a carico del tratto gastrointestinale (ematemesi e melena) e dei polmoni. Si accompagnano a petecchie, epistassi, ematuria, emorragie sottocongiuntivali e gengivali, menometrorragie. L infezione da malattia da virus Ebola può essere confermata solo attraverso test virologici. La letalità è compresa tra il 50 e il 90% Periodo di incubazione Il periodo di incubazione è mediamente di 8-10 giorni con un range di 2-21 giorni. Al momento non è possibile identificate i pazienti infetti durante il periodo di incubazione (ovvero prima dell inizio dei sintomi), neanche con i test molecolari Trasmissione inter-umana Inizio e durata della contagiosità Durante il periodo di incubazione le persone non sono considerate a rischio di trasmettere l infezione. Il paziente diventa contagioso tramite secrezioni quando comincia a manifestare sintomi, e si mantiene contagioso fino a quando il virus è rilevabile nel sangue. Il paziente è contagioso per via ematica anche nella fase viremica iniziale ma non è diagnosticabile in quanto asintomatico. L eliminazione del virus tramite allattamento e per via sessuale può proseguire anche dopo la guarigione clinica. In particolare, la permanenza del virus nello sperma può verificarsi fino a 7 settimane dopo la guarigione e, in casi eccezionali anche oltre (fino a 12 settimane) Modalità di trasmissione Le informazioni scientifiche disponibili, desunte dalle pregresse epidemie di Ebola, evidenziano come il virus Ebola si trasmetta attraverso: il contatto diretto (per via cutanea o mucosale con sangue o altri liquidi/materiali biologici (saliva, feci, vomito, sperma), incluse le secrezioni salivari (droplets);

11 Pagina 11 di 20 il contatto indiretto (per via cutanea o mucosale) con oggetti contaminati con sangue o altri liquidi biologici (ad esempio aghi). Non vi sono evidenze di trasmissione del virus per via aerea Criteri per la definizione di caso CRITERIO CLINICO: Il paziente presenta (o ha presentato prima del decesso) FEBBRE [>38,6 C] o storia di febbre nelle ultime 24 ore E ALMENO UNO DEI SEGUENTI SINTOMI: mal di testa intenso vomito, diarrea, dolore addominale manifestazioni emorragiche di vario tipo non spiegabili insufficienza multi organo OPPURE È deceduto improvvisamente ed inspiegabilmente. CRITERIO EPIDEMIOLOGICO: Il paziente ha soggiornato in un area affetta da Ebola nei precedenti 21 giorni OPPURE ha avuto contatto con un caso confermato o probabile di MVE nei precedenti 21 giorni Stratificazione del criterio epidemiologico in base al rischio di esposizione BASSO RISCHIO: Contatto casuale con un paziente febbrile, autonomo, in grado di deambulare. Esempi: condividere una sala di attesa o un mezzo pubblico di trasporto; lavorare in una reception. ALTO RISCHIO (una delle seguenti opzioni): Contatto faccia a faccia (ad esempio, a meno di 1 metro di distanza) senza indossare appropriati dispositivi di protezione individuale (inclusi quelli per la protezione oculare) con un caso probabile o confermato che presenti tosse, vomito, emorragia, o diarrea. Contatto sessuale non protetto con una persona precedentemente ammalata, fino a tre mesi dopo la guarigione;

12 Pagina 12 di 20 Contatto diretto con qualunque materiale contaminato da fluidi corporei di un caso probabile o confermato; Esposizione della cute (ad esempio, per puntura accidentale) o delle mucose a sangue, altri liquidi biologici, campioni di tessuto o di laboratorio di un caso probabile o confermato; Partecipazione a riti funerari con esposizione diretta alla salma nelle aree geografiche (o proveniente dalle aree geografiche) affette, senza appropriati dispositivi di protezione individuale; Contatto diretto con pipistrelli, roditori, primati, vivi o morti, nelle zone (o proveniente dalle zone) affette o con carne di animali selvatici ( bushmeat ) Classificazione dei casi CASO SOSPETTO Una persona che presenta il criterio clinico E quello epidemiologico OPPURE che presenta almeno 1 sintomo tra quelli elencati (inclusa la febbre di qualsiasi grado) E il criterio epidemiologico con alto rischio di esposizione. CASO PROBABILE Una persona che presenta il criterio clinico E quello epidemiologico con alto rischio di esposizione CASO CONFERMATO Un caso confermato dalle indagini di laboratorio.

13 Pagina 13 di Percorso e attività ATTENZIONE : le indicazioni riguardo agli standard di protezione del personale e di contenimento rischio biologico sono da considerarsi prioritarie rispetto al quadro clinico di presentazione ed al codice colore, senza nessuna esenzione Triage nel Pronto Soccorso di Lodi e Codogno. Paziente auto-presentato, identificato dall infermiere di triage come sospetto o probabile caso di Ebola come descritto al punto 7.1 della presente procedura. Posizionamento al paziente di mascherina FFP3 non filtrata e accompagnamento in locale bonifica. Paziente accompagnato da 118 con preavviso della centrale per sospetto Ebola: Prima di entrare in PS, posizionamento al personale e al paziente di sovrascarpe aggiuntive; NON si esegue il triage infermieristico; Accesso da camera calda a locale bonifica del paziente, chiusura della porta, ricollocamento della barella auto caricante sul mezzo, smaltimento assistito delle tute del personale del soccorso territoriale secondo l ISTRUZIONE OPERATIVA SVESTIZIONE EBOLA (-IO.3) guidato da un altro operatore tramite l apposita check list contenuta nel MODULO CHECK LIST SVESTIZIONE EBOLA (-IO.3-M.3) collegato alla presente procedura. Raccordo anamnestico tra Medico MSA\Infermiere di MSI (se presente) e Medico di PS (al di fuori del locale bonifica); Disimpegno del personale territoriale Attività nel locale di bonifica Il medico di PS o il pediatra indossano i dispositivi di protezione individuale, secondo l ISTRUZIONE OPERATIVA VESTIZIONE EBOLA (-IO.2) guidato da un altro operatore tramite l apposita check list contenuta nel MODULO CHECK LIST VESTIZIONE EBOLA (-IO.2-M.2) collegato alla presente procedura, e accedono al locale bonifica. Il medico conduce una verifica clinico-anamnestica e dei criteri di attivazione del protocollo, come esemplificato nella flow chart 7.2 Triage avanzato medico della presente procedura. In questa fase è importante individuare con precisione la tempistica dell esordio della sintomatologia, dato dirimente per le fasi successive del percorso.

14 Pagina 14 di 20 SE NON SONO CONFERMATI I CRITERI DI ARRUOLAMENTO: Abbandono della presente procedura (rule out) e de-escalation dei presidi di contenimento, in assenza di diversa indicazione clinica. SE CASO PROBABILE (ALTO RISCHIO): Attivazione per trasferimento del paziente verso l Ospedale L. Sacco che, in attesa del trasporto, deve rimanere nel locale bonifica sorvegliato dal medico che ha confermato il triage. NESSUNA PROCEDURA VA ESEGUITA SUL PAZIENTE, SE NON MANOVRE SALVA VITA. SE CASO SOSPETTO: L infermiere presente in Triage attiva Autolettiga per trasporto provette verso l Ospedale L. Sacco. l infermiere di Triage, se presente in PS un solo medico, convoca il reperibile del PS per proseguire la gestione ordinaria dei pazienti. Un secondo operatore indossa i dispositivi di protezione individuale secondo l ISTRUZIONE OPERATIVA VESTIZIONE EBOLA (-IO.2) collegata alla presente procedura guidato da un altro operatore tramite l apposita check list contenuta nel MODULO CHECK LIST VESTIZIONE EBOLA (-IO.2-M.2) collegato alla presente procedura, accede al locale bonifica e in sequenza: Spoglia il paziente degli abiti che impediscono la visita e li conserva in sacco doppio, recuperabile in caso di Rule out. Si specifica che fino all esclusione di Ebola gli effetti personali devono seguire il paziente. in caso di presenza di evidenti liquidi biologici, valuta l opportunità della decontaminazione del paziente seguendo L ISTRUZIONE OPERATIVA DECONTAMINAZIONE PAZIENTE (-IO.5) collegata alla presente procedura. Veste il paziente con camice monouso + mascherina FFP3 non filtrata e lo sposta su barella ospedaliera (indipendentemente dal quadro clinico). Lo stesso personale che ha assistito il paziente (se non ha effettuato la decontaminazione del paziente) lo trasporta con la barella, nella stanza di isolamento identificata.

15 Pagina 15 di 20 Attività nella Stanza di isolamento Nel Presidio Ospedaliero (PO) di Lodi il locale del PS identificato per l isolamento del paziente è la stanza C dell Osservazione Breve Intensiva (OBI). Per il PO di Codogno, viene utilizzata la Sala Psichiatrica. Prima di introdurvi il paziente, è necessario rimuovere da queste stanze provvisorie tutto quello che non è strettamente necessario per la cura del paziente (apparecchiature e arredi). Nella stanza d isolamento per provvedere alla cura del paziente è disponibile il kit Ebola approntato dall USC di Farmacia secondo il MODULO KIT EBOLA (-M.1) nella versione PAZIENTI ADULTI e PAZIENTI PEDIATRICI, collegato alla presente procedura, in cui sono riportate anche le date di scadenza dei farmaci e dei presidi per gli opportuni controlli a cura del personale individuato dalle USC che li utilizzano. Nella stanza il personale già vestito: Esegue una valutazione parametrica e clinica essenziale: stato di coscienza (scala AVPU), Frequenza Respiratoria, Frequenza Cardiaca, Saturazione periferica con sensore monouso da tenere sempre attaccato al dito del paziente, Pressione Arteriosa, Temperatura e rilievi ispettivi. Dal Kit Ebola estrae i presidi per eseguire il prelievo e procede all esecuzione secondo le modalità di seguito riportate: Predispone contenitore DGP Pathopak aperto; Il primo operatore esegue il prelievo mediante accesso venoso con valvola e ago di sicurezza, (6 provette come già predisposto nel SET FEV presente nel kit, per i minori il prelievo di 6 provette va autorizzato dal pediatra); il secondo operatore tiene aperto il sacchetto transbag e il prelevatore depone le provette nel transbag senza toccarlo e di seguito sostituisce i guanti esterni riponendoli nel Halipack interno alla stanza di isolamento; L OSS dell OBI, indossando un paio di guanti, sull uscio ma all esterno della stanza, presenta al secondo operatore il contenitore da trasporto aperto, con mattonella refrigerante, lo richiude e lo consegna ai lettighieri. L infermiere dell OBI attiva il trasporto delle provette presso il laboratorio analisi del Sacco, in codice giallo, come da ISTRUZIONE OPERATIVA INVIO CAMPIONI EMATICI OSPEDALE SACCO -IO.4 corredate dall apposito MODULO SCHEDA DI RACCOLTA DATI PER LA DIAGNOSI DI LABORATORIO IN CASO DI SOSPETTA INFEZIONE DA VIRUS EBOLA (-IO.4-M.4) collegato alla presente procedura.

16 Pagina 16 di 20 A giudizio del medico, se le condizioni cliniche del paziente lo consentono, gli operatori escono dalla stanza, previo mantenimento dell accesso venoso, del saturimetro e del cardiofrequenzimetro con segnalatore acustico attivato; gli operatori quando escono dalla stanza, si svestono nella zona filtro individuata, seguendo l ISTRUZIONE OPERATIVA SVESTIZIONE EBOLA (-IO.3) guidati e controllati da un terzo operatore che legge ad alta voce le fasi previste dalla check list contenuta nel MODULO CHECK LIST SVESTIZIONE EBOLA (-IO.3-M.3) collegata alla presente procedura. NB : Qualunque ulteriore intervento di qualunque operatore deve prevedere il rispetto delle norme di sicurezza declinate nelle IO 2 e 3 allegate alla presente procedura. Non eseguire alcuna indagine diagnostica, se le condizioni cliniche lo consentono, in attesa del referto dal Sacco. A giudizio del medico eventuali esami strumentali indispensabili per l assistenza del paziente e non procrastinabili, devono essere eseguiti all interno della stanza e le apparecchiature e gli strumenti utilizzati vanno conservati sempre all interno della stessa e sanificati come descritto al punto 8.3 della presente procedura. In assenza di una diagnosi di Ebola certa gli esami ematochimici non possono essere processati nei laboratori e nelle postazioni di emogasanalisi dell Azienda. In caso di rx torace, le cassette radiografiche da utilizzare all interno delle stanze di degenza debbono essere ricoperte da tripla busta di plastica sigillata, la prima delle quali andrà rimossa nella stanza del paziente, la seconda nella zona filtro e la terza all esterno. In caso di contaminazione della busta esterna è necessario procedere nella stanza del paziente alla decontaminazione di essa con panno imbevuto di cloro attivo 1000 ppm. Chiunque, a vario titolo, accede nella stanza del paziente deve vestirsi e svestirsi attenendosi all ISTRUZIONE OPERATIVA VESTIZIONE DPI EBOLA (-IO.2) e l ISTRUZIONE OPERATIVA SVESTIZIONE DPI EBOLA (-IO.3) collegata alla presente procedura. All interno delle unità di isolamento non devono essere introdotte cartelle cliniche, penne, taccuini, diagrammi per la registrazione della temperatura e/o di altre funzioni metaboliche, ecc. o altro materiale destinato ad essere utilizzato al di fuori della stessa unità di isolamento (anche l eventuale computer). Per ogni paziente deve essere destinato un termometro individuale, contenuto nel kit, contrassegnato da apposita etichetta e conservato in un contenitore con idoneo disinfettante (alcol 70 ) finché non viene smaltito. E da prediligere l utilizzo di materiale monouso che deve rimanere all interno dell area considerata infetta.

17 Pagina 17 di 20 Qualora non fosse disponibile materiale monouso idoneo si utilizzano presidi monopaziente, che devono essere distrutti o sterilizzati come descritto al punto 8.3 della presente procedura. Anche eventuali padelle e pappagalli devono essere eliminati dopo l uso negli Halipack Prosecuzione del percorso in relazione agli esiti degli esami inviati all Ospedale Sacco Esito positivo per Ebola: Contattare l Ospedale Sacco al numero 02/ e richiedere trasferimento del paziente con mezzo dedicato (informare obbligatoriamente anche il Direttore di PS o suo delegato, se non presenti). Si raccomanda di consegnare il doppio sacco chiuso con gli effetti personali e l abbigliamento. Esito negativo al test per Ebola con paziente sintomatico da meno di 72 ore: invio del paziente all USC di malattie infettive dove verrà trattenuto in osservazione utilizzando tutti i presidi previsti dalla presente procedura e dalle IO collegate sino alla ripetizione del test a 48 ore dall esordio della sintomatologia sempre c/o il Sacco. Anche in questa fase qualunque esame ematico richiesto durante l isolamento di osservazione, sino alla conferma di negatività, non sarà eseguibile c/o i laboratori aziendali. Esito negativo al test per Ebola con sintomi da più di 72 ore: Rule-out percorso, de-escalation dei presidi di contenimento e restituzione abiti ed effetti personali. Il paziente prosegue il proprio percorso clinico-assistenziale con esami ematici, accertamenti e trattamento come da indicazione medica. Paziente negativo per Ebola ma positivo per Dengue, Chikungunya, Malaria: Trasferimento presso il reparto di Malattie Infettive del PO di Sant Angelo Lodigiano (previo accordo); devono essere mantenuti tutti i presidi previsti dalla presente procedura e dalle IO collegate se paziente sintomatico da meno di 72 ore sino alla ripetizione del test a 48 ore dall esordio della sintomatologia (sempre c/o il Sacco) o miglioramento clinico dopo terapia mirata sulla patologia diagnosticata. NB: Nell eventualità che l Infettivologo Aziendale non sia presente in servizio è sempre possibile contattare il Medico Infettivologo dell Ospedale Sacco telefonando allo 02/ (Pronto Soccorso Infettivologico).

18 Pagina 18 di Paziente in autopresentazione c/o il PO/PPI di Sant Angelo Lodigiano Gli accessi durante gli orari di apertura del PPI vengono gestiti secondo la presente procedura avvalendosi anche della consulenza dell infettivologo. Il paziente viene isolato nella stanza dell Astanteria del PPI (provvista di bagno) e gli operatori lo trattano come descritto al punto 8.2 della presente procedura. Se il paziente accede negli orari di chiusura del PPI, il medico di guardia, fa indossare la mascherina al paziente lo accompagna nel PPI, esegue il triage come da presente procedura e in se riconducibile a caso probabile o sospetto lo isola nella stanza ex DH dell USC Malattie Infettive. Se il paziente accede autonomamente all USC di Malattie Infettive il personale del reparto esegue il triage, adotta le misure di sicurezza previste per l operatore, isola il paziente nella stanza ex DH, allerta il medico e si procede negli approfondimenti come da presente procedura. Se il referto degli esami ematici conferma la patologia il medico contatta l ospedale Sacco per l opportuno trasporto Autopresentazione Casalpusterlengo Il medico di guardia fa indossare la mascherina al paziente lo accompagna nella stanza di auto presentazione esegue il triage secondo la presente procedura e chiama il Bonifica e sanificazione dei locali e delle apparecchiature. Il materiale utilizzato per l assistenza al paziente deve essere trattenuto presso il locale in cui è stato curato il paziente e all interno di detto locale si procede all attività di imballaggio propedeutico allo smaltimento. Chiamare addetti alla sanificazione (impresa di pulizie), che possono accedere alla stanza solo dopo vestizione come declinato nell ISTRUZIONE OPERATIVA VESTIZIONE EBOLA (-IO.2) guidati da un altro operatore tramite l apposita check list contenuta nel MODULO CHECK LIST VESTIZIONE EBOLA (-IO.2-M.2) collegata alla presente procedura. Vanno trattate tutte le attrezzature e gli arredi contenuti nella stanza e le superfici orizzontali e verticali utilizzando cloro attivo 1000 ppm (DECKS ambiente 5%) lasciando agire il prodotto per almeno cinque minuti, utilizzando panni monouso che devono

19 Pagina 19 di 20 successivamente essere eliminati nel contenitore dei rifiuti infetti (Halipack) presente nella stanza. Se il paziente ha vomitato, ha tossito o ha perso altri liquidi biologici, l area interessata deve essere sottoposta a disinfezione secondo il ciclo a tre tempi: 1. Disinfezione/decontaminazione dei fluidi; 2. pulizia/detersione; 3. disinfezione delle superfici e dei materiali venuti a contatto con i fluidi. Per la decontaminazione di spandimenti di sangue e altri liquidi biologici utilizzare in prima battuta Sodio Dicloroisocianurato ( Bionil granuli ) prima di procedere alla detersione; lasciare il Bionil a contatto del materiale per due minuti; poi rimuovere il materiale solidificato con pannetti monouso da smaltire nei contenitori per rifiuti a rischio infettivo (Halipack); procedere quindi alla detersione; effettuare una disinfezione finale con una soluzione di Cloro attivo 1000 ppm. Per quanto possibile va fatto uso di sterilizzazione, incenerimento e bollitura: Gli Indumenti protettivi e gli articoli monouso vanno sigillati in doppio sacco di plastica ed avviati ad incenerimento. Eventuali articoli riutilizzabili, dopo essere stati raccolti in busta auto-sigillante e poi in busta di plastica, vanno sottoposti a sterilizzazione prima del lavaggio. Per le maschere, respiratori e materiale non sterilizzabile occorre pulire la visiera con panno imbevuto con cloro attivo 1000 ppm (DECKS ambiente 5%), assicurando un contatto per almeno 15 minuti. Risciacquare in acqua calda e lasciare asciugare almeno 30 minuti prima di riporli. Gli Escreti prima dello smaltimento devono essere sottoposti a disinfezione con soluzione con cloro attivo 1000 ppm, assicurando un contatto per almeno 15 minuti. Tutto il materiale biologico eliminato dal paziente può essere smaltito attraverso il sistema fognario ospedaliero; I termometri vanno smaltiti negli Halipack. Gli effetti letterecci, conservati all interno dell area di isolamento, vanno riposti in doppio sacco di plastica quindi sterilizzati in autoclave o sottoposti a termodistruzione. Le stoviglie e le posate da utilizzare devono essere monouso (plastica o carta) per consentirne la termodistruzione (Halipack). 8.4 Smaltimento rifiuti Tutto il materiale monouso venuto a contatto con il paziente deve essere imballato nell area di produzione del rifiuto come rifiuto a rischio infettivo: sacco in plastica o contenitore per rifiuti taglienti e pungenti, chiuso all'interno di un contenitore rigido a tenuta di liquidi. Tale contenitore esterno dedicato potrà essere portato fuori dalla stanza solo previa chiusura ermetica e

20 Pagina 20 di 20 decontaminazione esterna con cloro attivo 1000 ppm. Il panno usato per la sanificazione deve essere smaltito nell Halipack posto al di fuori della stanza, dedicato allo smaltimento delle tute degli operatori. I contenitori dei rifiuti non devono essere riaperti né riutilizzati. 8.5 segnalazioni La segnalazione all Azienda Sanitaria Locale (ASL) per Ebola s invia per i casi ad alto rischio e per quelli confermati. Vanno comunque segnalati anche i casi di malaria o di altre patologie infettive eventualmente riscontrate utilizzando l apposita scheda di segnalazione di Malattie Infettive specificando: CASO DI SOSPETTA/PROBABILE MVE e la si trasmette via FAX al numero: Per la gestione e la sorveglianza di eventuali contatti e in particolare se il paziente, identificato dopo il triage come sospetto o probabile, è accompagnato, si avvisa l ASL telefonando al numero (in orario d ufficio) o alla Guardia Igienica tramite il centralino del PO di Codogno al numero trasferimento verso l USC di Malattie Infettive del PO di S.Angelo Lodigiano Il trasporto del paziente verso il PO di S.Angelo nell USC di Malattie Infettive prevede l utilizzo di barella auto caricante con personale di trasporto interno vestito come da ISTRUZIONE OPERATIVA VESTIZIONE DPI EBOLA (-IO.2) collegata alla presente procedura. 9. SICUREZZA D.lgs 81/08 sicurezza dei lavoratori D.lgs 475/92 norme in tema di Dispositivi di protezione Individuali DM 226/01 : criteri per l'individuazione e l'uso dei DPI 10. INDICATORI N.ro attivazioni della procedura. n.ro pazienti positivi al test / n.ro test Ebola inviati al Sacco

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