Le molecole ed il legame chimico

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1 LA MOLECOLA DI IDROGENO X r A2 e 2 r A1 r 12 r B2 e 1 r B1 È il primo caso di molecola bielettronica da noi incontrato ed è la base per lo studio di ogni altra molecola. A R AB B Z Y Se si applica l approssimazione di Born-Oppenheimer si ottiene un operatore Hamiltoniano (in u.a.) della forma ˆ r A1 r A2 r B1 r B2 r 12 R AB

2 L equazione agli autovalori con questa forma non è risolvibile in forma analitica a causa della presenza del termine di repulsione elettronica e perciò bisogna ricorrere a metodi approssimati: 1) L. C. A. O. o metodo MO 2) Legame di valenza (VB) o metodo di Heiler-London (HL) 3)Nel metodo MO applicato alla molecola di idrogeno si cercano inizialmente le soluzioni dell equazione agli autovalori usando l hamiltoniano approssimato in cui si omette il termine 1/r 12. L operatore Hamiltoniano può essere scritto nella forma seguente: ˆ r A1 1 r B r A2 1 r B2 1 R AB

3 Se si aggiunge e si sottrae il termine 1/R AB l hamiltoniano approssimato può essere scritto nella forma: ˆ 0 h ˆ 0 1 h ˆ R AB h ˆ r A1 r B1 R AB h ˆ r A2 r B2 R AB Il termine 1/R AB risulta costante ed il suo contributo, dovuto alla distanza internucleare, è negativo.

4 Ricorrendo al teorema di separazione delle variabili si può dimostrare che l equazione agli autovalori che include l Hamiltoniano precedente è soddisfatta da una funzione prodotto del tipo: A i 1 i 2 dove i sono le soluzione di H 2 + ed A è una appropriata costante di normalizzazione S A S 1S B 1 Sostituendo ad 1 ed 2 le rispettive funzioni si ottiene: 1 1S A 1 1S B 1 A 2 2S 1S A 21S B 2

5 A questo punto deve essere introdotto lo spin elettronico in modo tale che il risultato rispetti il principio di Pauli MO S 1S A1 1S B 1 1S A 21S B La funzione d onda MO è un autofunzione dell Hamiltoniano approssimato, che non è altro che l <<Hamiltoniano esatto>> da cui è stato omesso il termine 1/r 12. Il calcolo dell energia è analogo a quello dell atomo di elio in quanto il valore di aspettazione di E è calcolato in funzione di R AB impiegando la funzione d onda MO e l operatore hamiltoniano esatto. E MO ˆ MO 1 2E' R AB MO r MO 1 12 R AB Dove E (R AB ) è l espressione dell energia di H 2 + in funzione della distanza internucleare R AB..

6 Operando così si ottiene: E MO =-1,0985 H E legame =E-2E H =-1,0985+1,000=-0,0985H=-2,681 ev r e =0,850 Å Mentre i valori sperimentali sono: E totale =-1,174 H E legame = energia totale - energia di due atomi di idrogeno isolati=-1,174-(-1,000)=-4,75 ev r e =0,740 Å L accordo con i dati sperimentali è per ora scadente, l errore commesso è del 40%.

7 È istruttivo esplicitare la funzione MO della molecola di idrogeno e sviluppando soltanto la parte spaziale si ottiene: MO (parte spaziale) 1 2 2S 1S A1 1S A 2 1S A 1 1S B 2 1S B 1 1S A 2 1S B 1 1S B 2 Il primo e il quarto termine rappresentano la probabilità di trovare entrambi gli elettroni vicini ad un solo nucleo. Ciò equivale a scrivere le strutture ioniche della molecola di idrogeno nella forma H A + H B - e H A - H B +. Una delle più serie limitazioni della funzione MO consiste nel fatto che questi <<termini ionici>> contribuiscono alla funzione d onda con un peso uguale a quello dei termini covalenti. Questo è contrario all esperienza chimica che ci dice che l idrogeno è una molecola covalente. Inoltre tale funzione prevede che alla dissociazione metà delle molecole di idrogeno si dissocino in ioni H - ed H+, mentre è noto che una molecola di idrogeno si dissocia sempre in due atomi di idrogeno.

8 Tenendo conto di queste approssimazioni possiamo scrivere una seconda funzione d onda che descrive lo stato fondamentale della molecola di idrogeno che include soltanto la parte covalente. Si ottiene la funzione d onda VB della molecola di idrogeno: HL N A 1 B 2 B 1 A 2 dove N è la costante di normalizzazione e A e B rappresentano le funzioni orbitali 1s A e 1s B. Si può verificare che la parte spaziale di questa funzione d onda è simmetrica e quindi la parte di spin deve risultare antisimmetrica per soddisfare il principio di Pauli. Introducendo nel calcolo di E l Hamiltoniano esatto e la funzione VB si ottiene: E VB =-1,1160 H E legame =-0,1160H=-3,140 ev r e =0,869 Å Risulta che questo calcolo dà il 70% dell energia totale, un risultato non ancora abbastanza buono, ma migliore del precedente MO al primo livello di approssimazione.

9 Una funzione d onda migliore si ha se i termini ionici sono inclusi moltiplicando per un coefficiente variazionale ʎ arbitrario. Tale funzione è detta di Weinbraun. Trascurando il termine di spin si ha: 1) (2) (1) (2) (1) (2) (1) (2) w N A( B B A ʎ A A B B Dove ʎ è un parametro variazionale arbitrario. Minimizzando il valore dell energia si ottiene: E = - 1,1187 H Energia di legame = - 0,1187 H = - 3,229 ev Possiamo dire di aver mescolato una piccola parte di termini ionici H H A B

10 In realtà si può ottenere una energia migliore di quella di Weinbraun con una completamente covalente detta di Rosen che introducendo una parte del contributo dei 2p, ottenne: R N s k P (1) 1 s k P 1 A 2 za B 2 zb (2) tertermini isimmetrizzanti N = costante di normalizzazione. Ottimizzando K si minimizza l energia, infatti i valori ottenuti sono: E = - 1,1123 H Energia di legame = - 0,123 H = -3,40 ev Come si vede questi ultimi risultati sono migliori di quelli finora ottenuti.

11 Riassumendo si ha per la molecola di idrogeno: Dati sperimentali: Energia totale = - 1,174 H Energia di legame = - 4,75 ev Distanza internucleare di equilibrio = 0,740 Å Dati metodo M.O.: Energia totale = -1,0985 H Energia di legame = - 2,681 ev Distanza internucleare di equilibrio = 0,850 Å Dati metodo V.B.: Energia totale = -1,116H Energia di legame= - 3,14 ev Distanza internucleare di equilibrio = 0,869 Å Dati ottenuti introducendo ʎ: Energia totale = -1,1187 H Energia di legame = - 3,229 ev Dati ottenuti introducendo 2p: Energia totale= - 1,1125 H Energia di legame = - 3,40 ev

12 I risultati indicano che la funzione d onda VB dà un valore migliore dell energia della funzione MO e prevede il comportamento corretto a grandi distanze internucleari. Si potrebbe pensare che il metodo VB sia migliore del metodo MO. La conclusione non sarebbe giustificata in quanto in entrambi i membri sono state introdotte approssimazioni troppo drastiche. Si può concludere che è meglio escludere dalla funzione d onda della molecola di idrogeno i termini ionici piuttosto che includerli con peso uguale a quelli covalenti.

13 Sfruttando la funzione d onda VB l energia del sistema è così espressa: E A 1 B 2 B 1 A 2 ˆ A 1 B 2 B 1 A 2 A 1 B 2 B 1 A 2 A 1 B 2 B 1 A 2 A 1 B 2 ˆ A 1 B 2 J A 1 B 2 ˆ B 1 A 2 K A 1 B 2 A 1 B 2 A 1 B 2 1 B 1 A 2 S E 2(J K) 2(1 S 2 ) J K 1 S 2 J= integrale coulombiano,corrisponde all energia di una molecola di idrogeno se gli elettroni non potessero scambiarsi di posto. K= integrale di scambio, compete a questo la maggior parte della stabilità calcolata della molecola di idrogeno. S= integrale di sovrapposizione, indica quanto le funzioni siano simili tra loro.

14 J e K rendono negativo il valore dell energia, il valore di S non contribuisce al segno dell energia essendo al quadrato. S 1 0,8 0,6 0,4 0,2 0-0, Andamento degli orbitali s in funzione della distanza internucleare per diverse coppie di orbitali. Per ogni combinazione di funzioni d onda atomiche che porta alla formazione di un legame, esiste una combinazione lineare di funzioni che porta alla formazione di una orbitale di antilegame ad energia maggiore. J K 1 S 2 E' E R AB Å

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